La difesa aerea ucraina è la preoccupazione maggiore delle forze aeree russe che nelle ultime ore perdono 9 tra aerei ed elicotteri
12 mar 2022 •
Aeronautica dal mondo
La difesa aerea ucraina è la preoccupazione maggiore delle forze aeree russe che nelle ultime ore perdono 9 tra aerei ed elicotteri
Dopo l’inizio degli attacchi aerei russi della mattina del 24 febbraio 2022, che hanno preso di mira infrastrutture militari, siti di difesa aerea, aeroporti e aerei, fonti ufficiali russe avevano riferito meno di tre ore dopo che le difese aeree ucraine erano state neutralizzate. Le risorse utilizzate dall’Aeronautica militare russa e forse dalla Marina per le operazioni aeree rimangono incerte, ma dai video che circolano sui social network i caccia d’attacco Su-34 Fullback, equipaggiati con missili antiradiazione Kh-31P, i Su-25 Frogfoot e gli elicotteri d’attacco Ka-52 Alligator in particolare stanno svolgendo un ruolo centrale nella guida di tali operazioni.
Secondo i primi rapporti, i bombardieri strategici Tu-95MS Bear e Tu-160 Blackjack hanno lanciato i missili da crociera Kh-101 e Kh-505, le forze di terra hanno lanciato missili balistici tattici a corto raggio Iskander e le forze navali hanno lanciato missili da crociera a lungo raggio Kalibr. Ma dopo le prime ore di combattimento gli aerei militari dell’aviazione tattica russa sono stati utilizzati in maniera ridotta contribuendo a rendere l’avanzata delle truppe di Mosca in territorio ucraino lenta e difficoltosa. Una situazione questa alquanto anomala se si considera il fatto che il dispositivo aereo russo dedicato all’invasione dell’Ucraina sarebbe composto da centinaia di aerei ed elicotteri.
Quindi contrariamente a quanto pensavamo, quando in un altro articolo di fine 2021 ci eravamo chiesti se Mosca sarebbe riuscita, in un eventuale conflitto, ad eliminare le difese aeree di Kiev nelle prime 24 ore di battaglia, Mosca non sta raggiungendo ancora la superiorità aerea sul campo di battaglia e le difese aeree di Kiev non sono state ancora completamente distrutte.
I sistemi missilistici terra-aria sono stati schierati intorno all’Ucraina prima dell’inizio della guerra e finora hanno contribuito a negare ai russi la completa superiorità aerea. L’aviazione militare ucraina è limitata nel numero di caccia intercettori che può gestire, quindi le forze armate dipendono dai missili terra-aria per difendersi dagli aerei d’attacco russi. Gli S-300PS aggiornati sono stati inviati nella regione meridionale dell’Ucraina a gennaio. Percependo un attacco dei russi dalla Crimea, il dispiegamento è stato preveggente e probabilmente ha fatto guadagnare tempo agli ucraini per difendere il sud. Inoltre gli ucraini hanno schierato anche un battaglione di S-300 nella regione del Donbass.
L’esercito ucraino avrebbe circa 100 lanciatori S-300 in totale con una portata fino a 75/90 km e il sistema, in questo momento, sta sicuramente aiutando l’Ucraina a contestare lo spazio aereo, anche se il Ministero della Difesa russo ha dichiarato nell’ultimo bollettino di aver colpito e distrutto 98 sistemi missilistici di difesa aerea S-300, Buk M-1 e Osa-AKM di Kiev. Realtà o propaganda, ad oggi non è dato sapere.
Quindi la difficoltà di conseguire la superiorità aerea sull’Ucraina, che garantirebbe un ampio margine di sicurezza nello svolgere le operazioni di combattimento, è proprio una delle ragioni del limitato utilizzo dei caccia nello spazio aereo di Kyiv [Kiev]. La Russia, molto probabilmente scarseggia di equipaggiamento per il targeting e di armamento di precisione per poter identificare e battere obiettivi da una distanza di sicurezza, come scarseggia di attività ISR per identificare i sistemi missilistici antiaerei mobili in dotazione alle forze ucraine che stanno ponendo problemi ai velivoli russi. Queste debolezze, almeno nei primi giorni di battaglia, si sono riscontrate quando i russi, ad esempio, hanno attaccato obiettivi di scarso valore quali le aeree di stoccaggio presso le basi aeree di Chuhuiv e di Ivano-Frankivsk con aerei L-39 e MiG-29 non operativi da anni.
Un’altra spiegazione è che i russi probabilmente hanno sopravvalutato le proprie capacità militari, ragazzi giovani reclute senza esperienza mandati al fronte, sottovalutando la resistenza degli ucraini e il supporto della comunità occidentale e credendo che l’offensiva di terra avrebbe conseguito rapidamente gli obiettivi chiave senza aver bisogno dell’aviazione tattica.
Tuttavia nelle ultime 48 ore le attività aeree, per la ricerca e l’attacco dei sistemi missilistici antiaerei a medio-lungo raggio e per il supporto alle truppe di terra, si sono intensificate e si è visto con l’aumento delle perdite dei russi. Anche i bombardieri strategici Tu-22M3 Backfire avrebbero riaperto il fuoco sulle batterie si S-300 tramite il lancio di missili cruise dal territorio russo e bielorusso. Alcuni report dal fronte parlano anche dell’utilizzo, da parte dei russi, dei “vecchi” biplani An-2 come esche per localizzare i restanti sistemi mobili della difesa aerea ucraina. Tutto ciò indica però uno scarso equipaggiamento, addestramento e specializzazione delle forze aeree russe nella pratica delle missioni SEAD/DEAD come invece avviene in occidente. Si spara da lontano con i missili cruise, si utilizzano vecchi biplani, si utilizzano missili anti-radiazioni ma da piattaforme non specializzate, cercando di sorprendere i sistemi mobili della difesa aerea di Kiev.
Le autorità ucraine hanno rivendicato in questi giorni di guerra la distruzione di una serie di elicotteri ed aerei, numeri che chiaramente la Russia non ha mai confermato. Tuttavia alcune foto e video confermerebbero la perdita o il danneggiamento di alcuni elicotteri e velivoli tra i quali alcuni elicotteri da combattimento Ka-52 Alligator, alcuni Su-25 Frogfoot e alcuni Su-34.
Le forze ucraine schierano un gran numero di Manpads (Man-portable air-defense systems) che rappresentano una seria minaccia per gli aerei e gli elicotteri militari russi che operano a quote più basse come i Su-25, i Ka-52 o i Mi-24. Anche se la Russia distruggerà man mano i sistemi mobili di difesa aerea più grandi dell’Ucraina, i Manpads rimarranno una minaccia. Proprio nelle ultime 24/26 ore le forze aeree russe, secondo alcuni report, avrebbero perso due Su-34, due Su-25, due Mi-24/35, due Mi-8 e un Su-30SM. Di uno dei due Mi-24/35 circola anche un video (del quale non è chiara la veridicità o meno) nel quale l’elicottero in volo a bassa quota viene colpito da un missile terra-aria portatile, un Manpads, precipitando immediatamente al suolo senza dare scampo all’equipaggio. A differenza degli aerei, gli elicotteri russi sono stati molto più attivi in questi giorni e chiaramente hanno subito maggiori perdite da parte della difesa aerea di Kiev.
Il presidente Joe Biden ha annunciato il 1 marzo che una spedizione di armi antiaeree FIM-92 Stinger sarebbe stata inviata in Ucraina come parte di un pacchetto di aiuti militari da 350 milioni di dollari. Anche la Germania fornirà 500 Stinger a Kiev. Nonostante lo Stinger sia un’arma abbastanza efficace, soprattutto contro gli elicotteri, contribuirà insieme agli altri Manpads nell’inventario dell’esercito ucraino come gli Igla, a rendere lo spazio aereo sempre più conteso e complesso danneggiando la capacità dei russi di condurre operazioni aeree sicure e aumentando la capacità dell’Ucraina di difendersi.
L’elicottero russo da combattimento Ka-52 Alligator è una macchina potentissima ognitempo dal design molto particolare con i classici due rotori principali contrapposti e senza il rotore di coda tipico del costruttore Kamov, pensata e progettata per sopravvivere in scenari molto complessi e non permissivi e per resistere anche a colpi da 23 mm. Svilupperebbe una velocità fino a 300 km/h, un’altitudine massima di volo di 5.500 metri con un’autonomia di volo di oltre 1.100 km e con velocità di salita di 12 m/s. E’ quindi una piattaforma ideale per missioni CAS – Close Air Support e per la copertura delle unità delle forze speciali.
Gli elicotteri Kamov Ka-52 Alligator, biposto, sono equipaggiati con il nuovo e tecnologicamente avanzato sistema di guerra elettronica Vitebsk. Gli Alligator possono essere utilizzati in missioni di sorveglianza e Combat and Search and Rescue. E’ equipaggiato con il radar FH01 ma nella versione modernizzata “M” dovrebbe essere equipaggiato con un radar a scansione attiva elettronica (AESA) V006 Rezets (Cutter). Secondo il produttore potrà rilevare un gruppo di carri armati da 45 km di distanza, un ponte ferroviario da 100 km e una nave da guerra di classe cacciatorpediniere da 150 km. Nella modalità aria-aria, è in grado di rilevare un aereo da caccia con una sezione radar di 3 mq da un massimo di 50 km frontalmente e un elicottero in hovering da 20 km.
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