Duro colpo alle comunicazioni degli insorti Distrutti tre ripetitori radio utilizzati dai ribelli nella provincia di Farah
02 mag 2013 •
Aeronautica dal mondo
Distrutti tre ripetitori radio utilizzati dai ribelli nella provincia di Farah
30/04/2013 - Con un’unica, vasta operazione congiunta che ha visto sul campo uomini e mezzi di diverse unità dell’Aeronautica Militare e dell'Esercito in forza al Regional Command West (RC-W), i militari del contingente italiano di stanza a Herat hanno inferto, nei giorni scorsi, un duro colpo all’attività degli insorti, distruggendo tre distinti ripetitori radio nella provincia di Farah, nella parte sud della regione sotto responsabilità italiana.
Gli apparati, nascosti in una vasta area tra i picchi di alcune montagne rocciose, facilitavano le comunicazioni dei ribelli della provincia durante il posizionamento di ordigni esplosivi che, il più delle volte, finivano per colpire la popolazione civile inerme e permettevano il coordinamento di attacchi anche complessi contro le forze di sicurezza locali e le truppe del contingente ISAF operanti nella zona a sostegno del processo di transizione in corso.
In particolare, uno dei ripetitori radio è stato distrutto mediante l’armamento a guida GPS impiegato da una coppia di velivoli AMX del Task Group ‘Black Cats’ della Joint Air Task Force (JATF) dell’Aeronautica Militare. L’autorizzazione allo sgancio del munizionamento è stato fornito dagli operatori della Task Force ‘Victor’ che, attraverso le immagini trasmesse da un velivolo a pilotaggio remoto ‘Predator’ del Task Group ‘Astore’ della JATF, hanno sorvegliato l’area al fine di evitare possibili danni collaterali.
Gli altri due ripetitori, individuati nel corso di precedenti ricognizione aeree, sono stati distrutti attraverso il fuoco diretto dei cannoni a canne rotanti di quattro elicotteri A-129 Mangusta della Task Force ‘Fenice’, sempre sotto il controllo degli operatori acquisitori obiettivi della ‘Victor’ che, a bordo di due elicotteri NH-90 hanno confermato la posizione degli apparati e verificato che non vi fosse la possibilità di danni collaterali (‘zero civilian casualties’, nessuna vittima civile).
Altri uomini della 'Victor' e della 'Fenice', a bordo di un elicottero CH-47, hanno garantito in caso di necessità il recupero del personale eventualmente rimasto isolato sul terreno e il soccorso medico immediato per mezzo del Forward Medevac Team (FMT).
L’operazione rappresenta un felice esempio di coordinamento delle diverse capacità che il contingente italiano è in grado di esprimere sul territorio, al fine di rendere più sicura l’area e accrescere la fiducia della popolazione locale nell’abilità delle forze di sicurezza di contrastare la criminalità e gli insorti nell’attuale delicato periodo di transizione.
La Joint Air Task Force (JATF) ha il compito di gestire gli assetti di volo dell’Aeronautica Militare assegnati al Comando Operativo NATO per l’Afghanistan che operano prevalentemente nella regione occidentale del Paese. Il Task Group ‘Black Cats’, dotato di velivoli cacciabombardieri AMX, svolge missioni di ricognizione e di supporto aereo ravvicinato alle forze alleate e afghane sul terreno. I velivoli a pilotaggio remoto "Predator", con la loro tecnologia, sono “l’occhio dall’alto” della coalizione e costituiscono una capacità ormai irrinunciabile a favore della protezione delle truppe e della popolazione civile.
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