
Problemi di velocità
Problemi di velocitÃ
Ciao a tutti, volevo porvi una questione originata dalla mia poca esperienza di volo ma che necessita di chiarimento onde evitare lunghe notti a pensarci su...
durante i vari voli di allenamento mi si è posto il problema "velocità " nel senso che sia nelle missioni di training e non, che in quelle scaricate da AMVI, cè scritto sempre che per raggiungere uno steerpoint bisogna andare ad una certa altezza e ad una certa velocità (es. 250 nodi, 350 ecc...) ora la domanda è questa: cè un comando che settato mantiene la velocità , tipo il pilota automatico per quanto riguarda altezza e prua? Provando a settare gli RPM ad una certa percentuale la velocita continua comunque ad aumentare e scendere perciò mi sono chiesto se esiste un modo che la mantiene stabile, oppure bisogna continuamente corregere di manetta aumentando o diminuendo a seconda...

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ti prendi un EFA...lui lo fà
a parte gli scherzi, benvenuto
il falcone come qualsiasi altro velivolo è soggetto alle leggi che regolano il suo moto, quando queste ragigungono l'equilibrio il velivolo procede in volo livellato rettilineo uniforme, ovvero il peso è uguale alla portanza e la resistenza è uguale alla spinta.
per ogni quota e attitude del velivolo troverai sempre un 'set' di manetta che ti permetterà di volare a velocità costante, serve pratica



a parte gli scherzi, benvenuto
il falcone come qualsiasi altro velivolo è soggetto alle leggi che regolano il suo moto, quando queste ragigungono l'equilibrio il velivolo procede in volo livellato rettilineo uniforme, ovvero il peso è uguale alla portanza e la resistenza è uguale alla spinta.
per ogni quota e attitude del velivolo troverai sempre un 'set' di manetta che ti permetterà di volare a velocità costante, serve pratica
- RugerOne
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Si ma per quanto riguarda l'avionica .. xchè comunque il bellissimo Viper è dotato di sistemi di stabilizzazione , proprio perchè il pilota si deve concentrare sulla strumentazione di bordo quindi ha un volo "semplificato" quindi il pilota non ha bisogno di un gran manico per tenere livvellato l'aereo ( ci mancherebbe anche essendo nel 2006Joe81 ha scritto:Specialmente con Falcon ce ne vuole proprio tanta di pratica





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Ciao Daz, Rebel dice bene,in natura qualsiasi sistema tende a neutralizzare gli scompensi, si va dalle reazioni chimiche, alla meccanica ,alla meteorologia ecc. ecc. fino ad arrivare anche all'aerodinamica,però questi equilibri vengono turbati continuamente da cause esterne, dovendo così (il sistema) riequilibrarsi di nuovo. Premesso questo e come ben si intuisce, le correzzioni anche dopo assersi livellati,aver raggiunto la velocità desiderata sono doverosi e normali.
Per quanto riguarda FalconAF il sistema dell'autopilota è in grado di gestire solo l'assetto dell'aereo ma non la manetta come accade nell'ultima generazione di "Caccia" o aerei civili. In particolare con Falcon se attivi l'autopilota puoi mantenere: Quota Attuale, Picth attuale, Bank attuale, Prua che hai impostata sull' Hsi e Waypoint selezionato. Quando dico attuale mi riferisco al momento in cui hai attivato l'AP.
Quindi la manetta e la velocità resterà sempre nelle tue mani.
P.S.L'autopilota si attiva attraverso due interruttori "Picth e Roll" che si trovano a sinistra dell'MFD di sx e in alto alla leva del carrello, il primo attiva l'AP e gestisce l'assetto verticale,il secondo gestisce l'assetto orizzontale.
Spero di non aver tralasciato nulla.
Comunque dai un'occhiata anche al manuale della SP3 ITA, non mangia !

Per quanto riguarda FalconAF il sistema dell'autopilota è in grado di gestire solo l'assetto dell'aereo ma non la manetta come accade nell'ultima generazione di "Caccia" o aerei civili. In particolare con Falcon se attivi l'autopilota puoi mantenere: Quota Attuale, Picth attuale, Bank attuale, Prua che hai impostata sull' Hsi e Waypoint selezionato. Quando dico attuale mi riferisco al momento in cui hai attivato l'AP.
Quindi la manetta e la velocità resterà sempre nelle tue mani.
P.S.L'autopilota si attiva attraverso due interruttori "Picth e Roll" che si trovano a sinistra dell'MFD di sx e in alto alla leva del carrello, il primo attiva l'AP e gestisce l'assetto verticale,il secondo gestisce l'assetto orizzontale.
Spero di non aver tralasciato nulla.

Comunque dai un'occhiata anche al manuale della SP3 ITA, non mangia !








Mag. Fabio "Jeck" D'Aurizio
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ok ragazzi...il manuale del SP3 l'ho letto e so come usare l'autopilota, ho anche cercato nel manuale originale di F4AF...però voi mi parlate di fisica ed aereodinamica ma se in una missione mi si dice 20000 ft a 400 nodi devo necessariamente ( o quasi ) controllare ( ed eventualmente corregere ) sempre sta benedetta velocità !!! la mia domanda era solo se esisteva un settaggio che la manteva fissa ( tipo l'altezza e/o rotta con l'autopilota).
No Daz, devi sempre correggere con la manetta,non esistono settaggi particolari.
Però calcola che le correzzioni,almeno x me, con Falcon una volta raggiunta quota e velocità di crocera sono veramente minimi e non danno assolutamente fastidio. Ti parlo dell'ordine di qualche nodo di correzzione che comunque non supera numeri ad una cifra....
Però calcola che le correzzioni,almeno x me, con Falcon una volta raggiunta quota e velocità di crocera sono veramente minimi e non danno assolutamente fastidio. Ti parlo dell'ordine di qualche nodo di correzzione che comunque non supera numeri ad una cifra....



Mag. Fabio "Jeck" D'Aurizio
Jeck@amvi.it
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Ok grazie a tutti per i consigli...adesso provero ad impratichirmi co' sta benedetta velocità ...comunque è strano che abbiamo dovuto aspettare l'EFA per avere l'implementazione di un comando che a me sembra "abbastanza ovvio"...è si vero che l'f16 è un progetto abbastanza "vecchietto" ma con gli ammodernamenti successivi potevano anche farci un pensierino no... 

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Nella realtà , sono sicuramente meno i casi in cui si utilizzano gli "automatismi" x la navigazione militare, nella maggioranza delle missioni "medie", non ne vale la pena o non vi sono i presupposti. 



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M.61°S.: "Per l'ampio spazio a saettar insegno"
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Appunto,considera la massa del velivolo,il peso e l'ingombro aerodinamico dei vari carichi alari,la densità dell'atmosfera,la turbolenza di scia,il profilo aerodinamico del tuo mezzo e avrai alla fine un vettore a cui dovrai contrapporre un altro vettore per avere il vettore momento ideale per tracciare e seguire la rotta ideale.FireFax ha scritto:...ecco, le formazioni sono un classico caso dove mancherebbero i "presupposti", ...infatti lì ci vuole olio di gomito e ...remare!
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Cmq no, Daz si riferiva agli SteerPoint...
Morale:facciamolo fare ai computer.
Oggigiorno i sistemi computerizzati del fly by wire assicurano un comportamento più tranquillo alla macchina,lavorio incessante ed indispensabile,dal momento che l'F-16,come tutti i velivoli contemporanei
ad alte prestazioni,EF2000 compreso,risulterebbero assolutamente ingovernabili in una situazione di failure input/output da e verso i servomeccanismi per il controllo dell'aerodinamica,vuoi elettrica,vuoi di data flow(in piena guerra fredda uno studio sovietico prevedeva una esplosione in atmosfera-è vero,non sono cazzate-di un ordigno nucleare tattico a media gittata sul centro della RFT(la Germania Ovest per intenderci,il cui territorio era pieno di centri di ascolto)per gettare nello scompiglio i sistemi di cmunicazione della NATO e per mettere a terra o distruggere i sistemi fly by wire dei caccia della NATO ,in un sol colpo!).
Ovviamente il pilotaggio di un caccia come un EF2000 o un F-16 occupa l'attenzione del pilota in modo minore e lo spinge a concentrarsi su altri aspetti del volo,l'importante è che l'aereo possa eseguire gli input della cloche promossa a "trasduttore di movimento" con precisione e velocità .
Un famoso giornalista aeronautico che ha scritto molto per la Delta editrice,Nico Sgarlato,quando provò l'allora nuovissimo F-16 ad Aviano e ne saggiò in volo le caratteristiche ne restò molto impressionato,per l'architettura del cockpit.il rivoluzionario seggiolino a 60° il ministick e tutto il resto,ma relegò il purosangue della General Dynamics tra gli aerei "incomprensibili",nel senso che,per lui,la compenetrazione uomo-macchina sarebbe stata più complicata in un aereo a controllo computerizzato,semplicemente perchè era cambiata l'interfaccia tra volo ed aereo,prima era il pilota ora è un computer.
E' vero,oggi le cose sono cambiate(non voglio parlare del '104,per carità ),ma un pilota in gamba oggi fa più fatica ad emergere,perchè non è più possibile arrivare al limite "cardanico"della macchina,il software non te lo permette..
Sem.
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- Maggiore
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Si Tex concordo, il pilota ormai deve concentrarsi sugli strumenti e sui dati a disposizione tralasciando il 'sentire' il velivolo, con i sistemi fly-by-wire se non guardi la velocità ti trovi senza neanche accorgerti in situazioni limite, non puoi più sentire quando la barra 'indurisce' o 'molla' a seconda della velocità devi obbligatoriamente elaborare i dati che gli strumenti metotno a disposizione