UN PILOTA DI F-14

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PAX
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UN PILOTA DI F-14

Messaggio da PAX » 2 dicembre 2005, 15:01

Gli appontaggi notturni sono in assoluto la cosa più difficile fra quelle che fa un aviatore di Marina. Di notte c'è molta inquietudine, a vari livelli, a seconda dell'esperienza del pilota. Se è una notte di luna in cui si vede l'orizzonte, non è poi così male. Ma senza orizzonte nè stelle, specialmente se piove, c'è da aver paura. Non avete mai visto il buio fino a quando non vi siete trovati in mezzo all'oceano soltanto con qualche luce rossa intorno. Vi trovate a pregare e spergiurare che vada tutto liscio al primo Touch; l'Ufficiale Addetto al Radar se ne sta là  dietro in silenzio e fiduciosio per tutta la discesa ma ai primi intoppi l'agitazione cattura anche lui.
Quando si rientra all'atterraggio, di notte, a ciascuno viene assegnata una quota iniziale in quello che noi chiamiamo il circuito Marshall. Si incomincia a 5000 piedi e ad una quota di 1000 piedi sopra c'è un altro che si trova anche un miglio più indietro. Così a venti miglia dalla nave si è a 5000 piedi; a 21 miglia a 6000 piedi, e così via. Su questa separazione si basa la sicurezza reciproca. Ogni minuto, un aereo lascia il circuito e inizia l'avvicinamento finale: quando è il prioprio turno, bisogna essere alla quota giusta.
Ricordo di una notte con buone condi meteo ma guastata da un mare agitato, il beccheggio della nave era notevole e ciò non facilitava le cose. Feci il mio primo bolted della serata ed il mio Ufficiale Addetto mi disse in radio " Heatley cazzo, ma come pensano di arrestare questo bestione se si scordano di stendere i cavi !?? " , è un gran burlone, scherza sempre e in ogni circostanza, lo aiuta a rimanere concentrato ed a non perdere il controllo. Quella serà  però al sesto bolted l'ansia prese anche lui e non parlò più.
E' stato fatto uno studio in Vietnam, controllando le pulsazioni cardiache, la frequenza respiratoria ed altre funzioni biologiche. Hanno osservato i piloti durante il lancio con la catapulta, le missioni su territorio nemico, i rifornimenti in volo, mentre erano sotto tiro dei missili avversari, mentre cercavano di riunirsi in formazione e DURANTE GLI APPONTAGGI NOTTURNI. Solo in quest'ultimo caso i diagrammi sono andati fuori scala.
Le preoccupazioni principali, di notte, sono la quantità  residua di combustibile e le condizioni meteorologiche. Se c'è ancora molto cherosene nei serbatoi, si può essere abbastanza rilassati per fare un avvicinamento e un appontaggio normale. Ma se la quantità  è critica, si può diventare ansiosi. Si incomincia a pensare che se si manca l'appontaggio si potrebbe essere costretti ad atterrare su un aeroporto straniero, a rifornirsi in volo al buio o ad appontare dentro la barriera. Un giorno si fa un appontaggio da manuale e il giorno dopo è come avere l'abitacolo pieno di serpenti.
Ciascuno ha la sua notte d'incubo e ad ogni tentativo mancato è sempre peggio.

UN PILOTA DI F-14

Il decollo è l'unica fase dell'attività  di volo che il pilota non può controllare. Non ci si sente a proprio agio, a dipendere dalla nave per decollare, perchè c'è sempre la possibilità  che qualcosa vada storto. O si vola o si è scaraventati direttamente in acqua. L'accelerazione iniziale è talmente forte che, dopo il lancio, sembra di rallentare. Si va praticamente da o a 180 nodi in 0,89 secondi. Di notte poi, il cervello ci mette due o tre secondi per riaversi dal trauma; da noi si dice "restare indietro rispetto all'aereo ". Non ci si può rendere conto se si sta volando oppure no, perchè l'orecchio interno è totalmente ingannato dalla sensazione dell'accelerazione. Anche gli strumenti ne risentono per qualche istante, così bisogna affidarsi ciecamente alle procedure.

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saluti PAX :P

Malestrix
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Messaggio da Malestrix » 2 dicembre 2005, 15:13

Bella Pax questi commenti son sempre molto belli da leggere grazie ;)

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Devil's Leader
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Messaggio da Devil's Leader » 2 dicembre 2005, 15:56

Bella Pax, ancora una volta da pelle d'oca.Ma mi sa che a questi pilotini gli devo mandare un po di video di qualke mio appontaggio a visibilita 0 e vento traverso. :P :P :P Vero Pax :lol: :lol:

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PAX
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Messaggio da PAX » 2 dicembre 2005, 16:04

Con le condizioni meteo che metti tu nelle Mix, un pilota non riuscirebbe nemmeno a trovare la porta di uscita sul ponte di volo per andare nell'alloggio :rotfl: :rotfl:

Ciao caro :P

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Messaggio da Devil's Leader » 2 dicembre 2005, 16:40

:lol: :lol: :lol: verissimoooooooooooooo :lol:

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Messaggio da Thundercat » 2 dicembre 2005, 17:53

Ottimo :yes:

Spool
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Messaggio da Spool » 2 dicembre 2005, 20:45

adrenalina pura!! 8-) 8-)

... ma venderei anche le mutande per poterlo fare!
(su un F-14 in particolar modo)

salùti a tùti! :)

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Messaggio da BlackLight » 5 dicembre 2005, 14:27

bel racconto. Ma tu PAX sei un pilota vero? (intendo nel mondo reale)

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Messaggio da PAX » 5 dicembre 2005, 15:18

Sono figlio di un pilota 8-)

Dix
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Messaggio da Dix » 22 dicembre 2005, 17:47

wow
tutto qui...
non ci sono altre parole!

@PAX: che culo!

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