Guida pratica al plastimodellismo
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- Aviere Capo
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Buonasera signori.
Scusate un attimo...mi sono fatto prestare dal maestro Jedi Facocero Surgeon dei guanti in lattice,una mascherina e uncamice perchè l'argomento che sto per affrontare è piuttosto delicato ed occorre una certa preparazione...fatto,si comincia!
L ' A E R O G R A F I A
Non scherzavo poi così tanto nel definire la pratica in questione alquanto delicata da affrontare solo a parole.
L'aerografia infatti è una vera e propria arte a sè, coi suoi libri,manuali,corsi e compagnia bella.
Mi capita spesso di gironzolare per librerie e sbirciando di qua e di là (quasi sempre nello stand di storia)rimango sempre un pò basito,tra l'incantato e il perplesso,davanti allo stand dedicato agli hobby,dove spiccano,tra i manuali del radiocomando e guida agli origami,coloriti tomi dedicati all'aerografia.
Sfogliando questi manuali ci si rende conto,dalle meravigliose esecuzioni di veri artisti,quante potenzialità sono nascoste all'interno di questo semplice strumento e quanta fantasia ed espressività può essere imbrigliata in quei colori.
Nel modellismo fortunatamente l'aerografia è una pratica non eccessivamente utilizzata nè tantomeno necessaria in fondo.
Con un tocco sapiente e paziente di pennello possiamo dipingere un modellino di piccole dimensioni,ma dobbiamo fermarci qui.I problemi nascono già con modellini un pò più grandi,un 1/48 ad esempio o un F-111 in 1/72:aloni,strisce di pennello,pennellate più o meno evidenti,tonalità diverse dello stesso pigmento portano all'esasperazione,alla rinuncia e al ripiego verso hobbies più comodi e immediati:i videogames,per esempio(adesso non linciatemi,faccio modellismo e gioco al pc anch'io!).
Ergo:se vogliamo arrivare a risultati tangibili("ad angusta per angusta") dobbiamo servirci dell'aerografia sfruttando i suoi basilari meccanismi.
Quanto sto per dirvi è una summa della mia esperienza,dei manuali e degli articoli che mi è capitato di leggere e fare tesoro in questi anni:una cosa simile a quello che diceva Rousseau a proposito della cultura,ciò che si ricorda dopo aver dimenticato,quindi prendetela per buona,se avete dubbi basta fare pratica oppure andate in libreria e cercate vicino alla guida agli origami...un manuale di aerografia!
Gli strumenti.Primo ed unico punctum dolens della discussione sono gli attrezzi dedicati all'aerografia per la loro delicatezza e prezzo.lo strumento base è l'aerografo o aeropenna,esso è costituito da un corpo in acciaio e di vari componenti avvitati tra loro,anch'essi in acciaio.Il cuore pulsante è un ago lungo quanto la penna stessa ed avvitato alla fine della penna da 2 viti a morsetto che,tirato avanti o indietro dall'azione del grilletto,libera un forellino da cui fuoriesce un getto più o meno consistente di vernice ed aria compressa,questa spillata per gravità o per aspirazione da un serbatoio,a seconda se quest'ultimo è posizionato sopra o sotto la penna.L'aria compressa viene convogliata tramite un tubicino di platica o teflon rinforzato all'interno della cavità dove ha gioco l'ago proveniente da una fonte esterna.Aria+colore=aerografia.
Questo è il funzionamento standard di una penna,ciò non toglie però che qualche ditta abbia brevettato qualche altro sistema.
Le aeropenne si dividono in 4 categorie:serbatoio a gravità o ad aspirazione,ad azione singola o a doppia azione.Il funzionamento sopra descritto è tipico di una penna ad azione singola,in cui il grilletto ha solo 2 sensi di libertà :indietro o avanti.
Nella penna a doppia azione il grilletto ha 4 libertà :avanti-dietro,maggiore o minore pressione sul grilletto.
Il movimento avanti-indietro da più o meno colore,la pressione più o meno forte sul grilletto da più o meno aria.
Il grilletto in questo caso esercita tramite una molla una pressione variabile sulla valvola dell'aria e tramite un gancio di ritegno ha controllo sull'ago.Questo tipo di aeropenna consente di effettuare lavori di maggiore precisione,è molto più flessibile della prima,utilizzata perlopiù in lavori di copertura,è un utensile completo,per contro è più difficile da usare.
tutte le aeropenne devono essere accuratamente pulite da residui di colore,sciacquate,asciugate tramite scovolini(quelli per pipa,per armi, o quelli "Mentadent",l'importante è che siano delicatamente abrasivi) e riposte nelle apposite scatole perfettamente asciutte.
Prezzi:una aeropenna(Badger,Paasche,Iwata)ad azione singola oscilla dai 90-100€ in su,per una doppia azione l'esborso va da 200€ in poi.
Compressori.Ce ne sono sostanzialmente di 2 tipi:a membrana e a bagno d'olio.
Il primo utilizza una membrana che muovendosi all'interno di un serbatoio comprime l'aria e la convoglia verso la valvola di uscita.
E' un tipo di compressore economico e limitato a meno di 1 ora di utilizzo,questo perchè la membrana surriscaldandosi lascia fuoriuscire meno aria,fino al blocco e non è quasi mai dotato di filtri anticondensa.
Il secondo,più professionale,consta di un pistone in un bagno d'olio che comprime l'aria in un serbatoio e tramite alcuni filtri(anti vapore d'olio e condensa)la spinge verso la valvola.Entrambi i modelli sono dotati di un manometro,raccordi per una o più tubi d'aria,il modello a pistone consente un utilizzo ininterrotto a pressione invariata,è di facile manutenzione,è silenziosissimo,per contro è molto costoso,può partire da un minimo di 300€ circa,mentre l'altro a membrana,non so,probabilmente lo potete trovare a meno di 100€.Purtroppo i costi sono questi,a meno che non siate bravi in bricolage e trovate i pezzi necessari per farvi un compressore da soli(qualcuno nei forum d'earografia ha postato un progetto per un compressore fatto in casa:se avete un frigo da buttare provateci) .
Veniamo alla pratica.Per realizzare una uniforme e coprente livrea bisogna imparare ad equilibrare i seguenti parametri:
1-viscosità della vernice;
2-pressione dell'aria;
3-distanza dalla superficie;
4-potere coprente della stessa.
Sembrerebbe complicato,in realtà lo è un pochino,all'inizio,ma basta come al solito un pò di esercizio che questi calcoli diventano automatici,un pò come partire in salita con l'auto o farsi affumicare dagli scarichi del leader.
Consiglione:prima di rovinare il vostro modello in trepidante attesa di una omogenea livrea provate a calibrare questi parametri su un modello cavia.Alla fine,quando avrete corretto tutto,procedete.
Raccomandazione:Spruzzare vernice senza maschera vi fa male:ATTREZZATEVI!!!
Viscosità della vernice.Attenzione a questa variabile!Una vernice troppo diluita rischia di colare e sono guai:in questo caso non c'è mascheratura che tenga,l'unica cosa da fare è aspettare l'essiccazione e riparare(potete sverniciare tranquillamente un pezzo o tutto il modello immergendolo nel liquido per i freni:dopo un giorno vedrete che la vernice salta via a pezzi.Ripescate il modello lavatalo perbene e riprovate).
Generalmente le vernici opache vengono diluite meno di quelle lucide,diciamo un 30% le lucide e un 20% le opache,ma molto dipende dalla stato di conservazione del colore,dalla marca e dal potere coprente che si vuole ottenere e poi queste percentuali sono molto a occhio:giusto per darvi un orientamento di massima il colore nella boccetta deve lasciare un alone sulla superficie simile a quello che lascia il latte in un bicchiere.
La vernice quindi deve scivolare abbastanza velocemente ma deve lasciare un ombra.
Prendete nota anche dell'alone lasciato dalla vernice:deve essere uniforme,potrebbero essere presenti dei piccoli grumi o peggio scaglie di vernice secca che occluderebbero il foro della duse.
Pressione dell'aria.Una volta caricato l'aerografo e fatte le dovute prove,stabilite la pressione d'esercizio.Per lavori di normale copertura puntatela a 1,5atm. pressappoco,l'importante è che il soffio d'aria investa la superficie da dipingere quando ha ancora una certa forza,pericoloso infatti sarebbe se,aerografando al limite del raggio di copertura,la vernice arrivasse per gravità :potremmo,in questo caso provocare una superficie detta "a buccia d'arancia",granulosa e antiestetica.
Per farla breve la pressione dell'aria deve essere direttamente proporzionale alla distanza dalla superficie:+distanza +aria.
Potere coprente.Questa è semplice.Da sempre si consiglia di adoperare più mani,almeno un paio,leggere al posto di una sola pesante:è più sicuro e non nasconde i particolari sulla plastica.
Ultimi consigli.Tenete sempre in movimento l'aeropenna carica,così facendo evitate la separazione diluente/vernice e ritardate l'evaporazione del diluente,anzi con le vernici acriliche non perdete tempo:spruzzate e pulite l'aeropenna,sono ad essiccazione quasi istantanea!
Iniziate a spruzzare FUORI dal modello e finite FUORI il modello,eviterete così di interrompere il flusso d'aria quando ancora siete sul pezzo.
Tenete il polso FERMO,abituatevi a muovere TUTTO l'avambraccio,così facendo manterrete sempre una distanza costante dal modello,diversamente dall'errore comune di muovere solo il polso,effettuando così un arco e avvicinando e allontanando il getto e causando colature o altri casini.
Aerografate prima le tinte chiare poi quelle più scure:avrete meno problemi di copertura(anche se qualcuno fa l'esatto contrario per la stessa ragione,boh fate voi,io ho fatto sempre nel primo modo..).
Sarebbe molto desiderabile,prima di spruzzare una vernice qualunque,aerografare tutto il modello con una mano di primer grigio neutro opaco(uno Sky Gray Tamiya,per esempio o simile),questo per 2 ragioni:la prima è per dare più aggrappante alle vernici,la seconda è per controllare la superficie in cerca di qualche errore di assemblaggio.
EVITATE come la peste di toccare il modello durante e dopo la verniciatura:scordatevi di toccare per vedere se è asciutto!
In genere,con una buona aerazione,il modello asciuga completamente in un giorno,ma diffidate dal toccarlo:usate i guanti oppure attendete il trasparente,alquanto indifferente ai polpastrelli.
Una volta terminata la sessione di aerografia stivate il vostro modello in uno scatolo o sotto un foglio di plastica,prendendolo da zone preventivamente calcolate,in modo da preservarlo dalla polvere.
Per riprodurre sbavature,fumi di scarico e piccoli particolari caricate il serbatorio con una vernice al 50%,chiudete quasi l'aeropenna,tenete a basso regime il compressore(1 atm o meno)e avvicinatevi alla superficie:spruzzate con calma ma non fermatevi,potete sfumare maggiormente allontanandovi un pò e di cinseguenza stoppare il soffio d'aria.
Lo stesso vale,più o meno,per le"amebe","serpentelli"o sol levanti livree,provate e provate.
Mi pare di aver detto tutto:mi sono fatto fatto una spremuta di cervello a scrivervi tutto questo.
Mi auguro solo di essere stato chiaro,d'altronde non leggo un manuale di modellismo da un bel pò!
buon modellismo!
Scusate un attimo...mi sono fatto prestare dal maestro Jedi Facocero Surgeon dei guanti in lattice,una mascherina e uncamice perchè l'argomento che sto per affrontare è piuttosto delicato ed occorre una certa preparazione...fatto,si comincia!
L ' A E R O G R A F I A
Non scherzavo poi così tanto nel definire la pratica in questione alquanto delicata da affrontare solo a parole.
L'aerografia infatti è una vera e propria arte a sè, coi suoi libri,manuali,corsi e compagnia bella.
Mi capita spesso di gironzolare per librerie e sbirciando di qua e di là (quasi sempre nello stand di storia)rimango sempre un pò basito,tra l'incantato e il perplesso,davanti allo stand dedicato agli hobby,dove spiccano,tra i manuali del radiocomando e guida agli origami,coloriti tomi dedicati all'aerografia.
Sfogliando questi manuali ci si rende conto,dalle meravigliose esecuzioni di veri artisti,quante potenzialità sono nascoste all'interno di questo semplice strumento e quanta fantasia ed espressività può essere imbrigliata in quei colori.
Nel modellismo fortunatamente l'aerografia è una pratica non eccessivamente utilizzata nè tantomeno necessaria in fondo.
Con un tocco sapiente e paziente di pennello possiamo dipingere un modellino di piccole dimensioni,ma dobbiamo fermarci qui.I problemi nascono già con modellini un pò più grandi,un 1/48 ad esempio o un F-111 in 1/72:aloni,strisce di pennello,pennellate più o meno evidenti,tonalità diverse dello stesso pigmento portano all'esasperazione,alla rinuncia e al ripiego verso hobbies più comodi e immediati:i videogames,per esempio(adesso non linciatemi,faccio modellismo e gioco al pc anch'io!).
Ergo:se vogliamo arrivare a risultati tangibili("ad angusta per angusta") dobbiamo servirci dell'aerografia sfruttando i suoi basilari meccanismi.
Quanto sto per dirvi è una summa della mia esperienza,dei manuali e degli articoli che mi è capitato di leggere e fare tesoro in questi anni:una cosa simile a quello che diceva Rousseau a proposito della cultura,ciò che si ricorda dopo aver dimenticato,quindi prendetela per buona,se avete dubbi basta fare pratica oppure andate in libreria e cercate vicino alla guida agli origami...un manuale di aerografia!
Gli strumenti.Primo ed unico punctum dolens della discussione sono gli attrezzi dedicati all'aerografia per la loro delicatezza e prezzo.lo strumento base è l'aerografo o aeropenna,esso è costituito da un corpo in acciaio e di vari componenti avvitati tra loro,anch'essi in acciaio.Il cuore pulsante è un ago lungo quanto la penna stessa ed avvitato alla fine della penna da 2 viti a morsetto che,tirato avanti o indietro dall'azione del grilletto,libera un forellino da cui fuoriesce un getto più o meno consistente di vernice ed aria compressa,questa spillata per gravità o per aspirazione da un serbatoio,a seconda se quest'ultimo è posizionato sopra o sotto la penna.L'aria compressa viene convogliata tramite un tubicino di platica o teflon rinforzato all'interno della cavità dove ha gioco l'ago proveniente da una fonte esterna.Aria+colore=aerografia.
Questo è il funzionamento standard di una penna,ciò non toglie però che qualche ditta abbia brevettato qualche altro sistema.
Le aeropenne si dividono in 4 categorie:serbatoio a gravità o ad aspirazione,ad azione singola o a doppia azione.Il funzionamento sopra descritto è tipico di una penna ad azione singola,in cui il grilletto ha solo 2 sensi di libertà :indietro o avanti.
Nella penna a doppia azione il grilletto ha 4 libertà :avanti-dietro,maggiore o minore pressione sul grilletto.
Il movimento avanti-indietro da più o meno colore,la pressione più o meno forte sul grilletto da più o meno aria.
Il grilletto in questo caso esercita tramite una molla una pressione variabile sulla valvola dell'aria e tramite un gancio di ritegno ha controllo sull'ago.Questo tipo di aeropenna consente di effettuare lavori di maggiore precisione,è molto più flessibile della prima,utilizzata perlopiù in lavori di copertura,è un utensile completo,per contro è più difficile da usare.
tutte le aeropenne devono essere accuratamente pulite da residui di colore,sciacquate,asciugate tramite scovolini(quelli per pipa,per armi, o quelli "Mentadent",l'importante è che siano delicatamente abrasivi) e riposte nelle apposite scatole perfettamente asciutte.
Prezzi:una aeropenna(Badger,Paasche,Iwata)ad azione singola oscilla dai 90-100€ in su,per una doppia azione l'esborso va da 200€ in poi.
Compressori.Ce ne sono sostanzialmente di 2 tipi:a membrana e a bagno d'olio.
Il primo utilizza una membrana che muovendosi all'interno di un serbatoio comprime l'aria e la convoglia verso la valvola di uscita.
E' un tipo di compressore economico e limitato a meno di 1 ora di utilizzo,questo perchè la membrana surriscaldandosi lascia fuoriuscire meno aria,fino al blocco e non è quasi mai dotato di filtri anticondensa.
Il secondo,più professionale,consta di un pistone in un bagno d'olio che comprime l'aria in un serbatoio e tramite alcuni filtri(anti vapore d'olio e condensa)la spinge verso la valvola.Entrambi i modelli sono dotati di un manometro,raccordi per una o più tubi d'aria,il modello a pistone consente un utilizzo ininterrotto a pressione invariata,è di facile manutenzione,è silenziosissimo,per contro è molto costoso,può partire da un minimo di 300€ circa,mentre l'altro a membrana,non so,probabilmente lo potete trovare a meno di 100€.Purtroppo i costi sono questi,a meno che non siate bravi in bricolage e trovate i pezzi necessari per farvi un compressore da soli(qualcuno nei forum d'earografia ha postato un progetto per un compressore fatto in casa:se avete un frigo da buttare provateci) .
Veniamo alla pratica.Per realizzare una uniforme e coprente livrea bisogna imparare ad equilibrare i seguenti parametri:
1-viscosità della vernice;
2-pressione dell'aria;
3-distanza dalla superficie;
4-potere coprente della stessa.
Sembrerebbe complicato,in realtà lo è un pochino,all'inizio,ma basta come al solito un pò di esercizio che questi calcoli diventano automatici,un pò come partire in salita con l'auto o farsi affumicare dagli scarichi del leader.
Consiglione:prima di rovinare il vostro modello in trepidante attesa di una omogenea livrea provate a calibrare questi parametri su un modello cavia.Alla fine,quando avrete corretto tutto,procedete.
Raccomandazione:Spruzzare vernice senza maschera vi fa male:ATTREZZATEVI!!!
Viscosità della vernice.Attenzione a questa variabile!Una vernice troppo diluita rischia di colare e sono guai:in questo caso non c'è mascheratura che tenga,l'unica cosa da fare è aspettare l'essiccazione e riparare(potete sverniciare tranquillamente un pezzo o tutto il modello immergendolo nel liquido per i freni:dopo un giorno vedrete che la vernice salta via a pezzi.Ripescate il modello lavatalo perbene e riprovate).
Generalmente le vernici opache vengono diluite meno di quelle lucide,diciamo un 30% le lucide e un 20% le opache,ma molto dipende dalla stato di conservazione del colore,dalla marca e dal potere coprente che si vuole ottenere e poi queste percentuali sono molto a occhio:giusto per darvi un orientamento di massima il colore nella boccetta deve lasciare un alone sulla superficie simile a quello che lascia il latte in un bicchiere.
La vernice quindi deve scivolare abbastanza velocemente ma deve lasciare un ombra.
Prendete nota anche dell'alone lasciato dalla vernice:deve essere uniforme,potrebbero essere presenti dei piccoli grumi o peggio scaglie di vernice secca che occluderebbero il foro della duse.
Pressione dell'aria.Una volta caricato l'aerografo e fatte le dovute prove,stabilite la pressione d'esercizio.Per lavori di normale copertura puntatela a 1,5atm. pressappoco,l'importante è che il soffio d'aria investa la superficie da dipingere quando ha ancora una certa forza,pericoloso infatti sarebbe se,aerografando al limite del raggio di copertura,la vernice arrivasse per gravità :potremmo,in questo caso provocare una superficie detta "a buccia d'arancia",granulosa e antiestetica.
Per farla breve la pressione dell'aria deve essere direttamente proporzionale alla distanza dalla superficie:+distanza +aria.
Potere coprente.Questa è semplice.Da sempre si consiglia di adoperare più mani,almeno un paio,leggere al posto di una sola pesante:è più sicuro e non nasconde i particolari sulla plastica.
Ultimi consigli.Tenete sempre in movimento l'aeropenna carica,così facendo evitate la separazione diluente/vernice e ritardate l'evaporazione del diluente,anzi con le vernici acriliche non perdete tempo:spruzzate e pulite l'aeropenna,sono ad essiccazione quasi istantanea!
Iniziate a spruzzare FUORI dal modello e finite FUORI il modello,eviterete così di interrompere il flusso d'aria quando ancora siete sul pezzo.
Tenete il polso FERMO,abituatevi a muovere TUTTO l'avambraccio,così facendo manterrete sempre una distanza costante dal modello,diversamente dall'errore comune di muovere solo il polso,effettuando così un arco e avvicinando e allontanando il getto e causando colature o altri casini.
Aerografate prima le tinte chiare poi quelle più scure:avrete meno problemi di copertura(anche se qualcuno fa l'esatto contrario per la stessa ragione,boh fate voi,io ho fatto sempre nel primo modo..).
Sarebbe molto desiderabile,prima di spruzzare una vernice qualunque,aerografare tutto il modello con una mano di primer grigio neutro opaco(uno Sky Gray Tamiya,per esempio o simile),questo per 2 ragioni:la prima è per dare più aggrappante alle vernici,la seconda è per controllare la superficie in cerca di qualche errore di assemblaggio.
EVITATE come la peste di toccare il modello durante e dopo la verniciatura:scordatevi di toccare per vedere se è asciutto!
In genere,con una buona aerazione,il modello asciuga completamente in un giorno,ma diffidate dal toccarlo:usate i guanti oppure attendete il trasparente,alquanto indifferente ai polpastrelli.
Una volta terminata la sessione di aerografia stivate il vostro modello in uno scatolo o sotto un foglio di plastica,prendendolo da zone preventivamente calcolate,in modo da preservarlo dalla polvere.
Per riprodurre sbavature,fumi di scarico e piccoli particolari caricate il serbatorio con una vernice al 50%,chiudete quasi l'aeropenna,tenete a basso regime il compressore(1 atm o meno)e avvicinatevi alla superficie:spruzzate con calma ma non fermatevi,potete sfumare maggiormente allontanandovi un pò e di cinseguenza stoppare il soffio d'aria.
Lo stesso vale,più o meno,per le"amebe","serpentelli"o sol levanti livree,provate e provate.
Mi pare di aver detto tutto:mi sono fatto fatto una spremuta di cervello a scrivervi tutto questo.
Mi auguro solo di essere stato chiaro,d'altronde non leggo un manuale di modellismo da un bel pò!
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- Aviere Capo
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uau che bel Topic!
Complimenti Semtex, ce la sai proprio! Sei un Guru!
non appena avrò tempo dovrò aggiustare il mio aerografo, perchè ho da riesumare parecchi kits da me rovinati..
Semtex sapresti dirmi come riportare in vita un aerografo non più in uso da anni? Ho paura che metterlo a bagno nel diluente nitro possa danneggiarlo...
che risate a montare il Tomcat con mio padre: <<a che cacchio serve stò radar?! se poi chiudi il naso mica si vede! buttalo!>> e spezzò l'array...
Poi quando volevo dipingere i frames del canopy: <<ma che vuoi pittare i vetri? che se sono trasparenti!>>
non ho mai più ritrovato quei vetri...
Complimenti Semtex, ce la sai proprio! Sei un Guru!
non appena avrò tempo dovrò aggiustare il mio aerografo, perchè ho da riesumare parecchi kits da me rovinati..
Semtex sapresti dirmi come riportare in vita un aerografo non più in uso da anni? Ho paura che metterlo a bagno nel diluente nitro possa danneggiarlo...
che risate a montare il Tomcat con mio padre: <<a che cacchio serve stò radar?! se poi chiudi il naso mica si vede! buttalo!>> e spezzò l'array...
Poi quando volevo dipingere i frames del canopy: <<ma che vuoi pittare i vetri? che se sono trasparenti!>>
non ho mai più ritrovato quei vetri...

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- Aviere Capo
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Dipende dal tipo di danno/malfunzionamento riscontrato.
1-Danni meccanici ai componenti interni(rotture,lesioni,aghi smussati o piegati):prendi nota di marca e modello,cerca sul sito l'esploso della penna,segna il numero di matricola del pezzo e ordinalo(se esiste ancora).
2-Danni da occlusione:prova con scovolini di varia misura e nitro.
3-Ruggine:vedi punto 1;
4-Altro: c.s.
L'aeropenna è un attrezzo delicato,sulla sua manutenzione e conservazione è meglio non micragnare..
1-Danni meccanici ai componenti interni(rotture,lesioni,aghi smussati o piegati):prendi nota di marca e modello,cerca sul sito l'esploso della penna,segna il numero di matricola del pezzo e ordinalo(se esiste ancora).
2-Danni da occlusione:prova con scovolini di varia misura e nitro.
3-Ruggine:vedi punto 1;
4-Altro: c.s.
L'aeropenna è un attrezzo delicato,sulla sua manutenzione e conservazione è meglio non micragnare..
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grazie Semtex.
Ora vedo cos'ha di preciso, comunque è sporco incrostato zzeffo....
purtroppo io e mio padre nn eravamo il massimo....
se vedessi i modelli che abbiamo costruito.. ho un Tomcat 1/48 martoriato (che vorrei far diventare il GIPSY 207 leader del combattimento coi 23 del 4 gennaio 89) ed uno spillone 1/72 in condizion icritiche (che vorrei far diventare un F-104G del reparto addestramento IT).
Ti ringrezio
Ora vedo cos'ha di preciso, comunque è sporco incrostato zzeffo....
purtroppo io e mio padre nn eravamo il massimo....
se vedessi i modelli che abbiamo costruito.. ho un Tomcat 1/48 martoriato (che vorrei far diventare il GIPSY 207 leader del combattimento coi 23 del 4 gennaio 89) ed uno spillone 1/72 in condizion icritiche (che vorrei far diventare un F-104G del reparto addestramento IT).
Ti ringrezio

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- Aviere Capo
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Lodevole iniziativa della DeA,provare per credere:
http://www.deagostiniedicola.it/collezi ... index.html
http://www.deagostiniedicola.it/collezi ... index.html
Buon modellismo.
http://www.deagostiniedicola.it/collezi ... index.html
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Buon modellismo.
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- Primo Aviere Scelto
- Messaggi: 1447
- Iscritto il: 5 gennaio 2004, 16:38
- Simulatore: IL2 Sturmovik
si devo dire la verità mi ingolosiscono non poco, ma mi danno sempre l'impressione di costare una sbarilata di soldi!certo ci sono fascicoli, dvd, regali (bello lo stativo con lente in omaggio!),però ti tocca aspettare un sacco di tempo prima di "compiere" l'opera!
P.S.: chiaramente dico questo perchè devo giustificare il non acquisto...non c'ho na lira anzi un centesimo, se avessi i soldi...e chi se ne fregherebbe del tempo!!!

P.S.: chiaramente dico questo perchè devo giustificare il non acquisto...non c'ho na lira anzi un centesimo, se avessi i soldi...e chi se ne fregherebbe del tempo!!!


- dreaman1981
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- Iscritto il: 7 febbraio 2006, 13:55
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quoto mago.
Non conviene affatto...
è vero che regalano tutte quelle cose, fascicoli dvd ed altro... ma conviene comprare il kit e costruirlo (e volarlo) con qualche amico avente esperienzacs.
Queste uscite nn sono per principianti come dicono: se io doverssi pilotare anche un aeroplanino di carta da sol oa prima botta... lo distruggerei!
http://www.parkjets.com con la metà della metà della metà della metà dei soldi, ti fai un caccia che sembra vero... basta capire bene il metodo di costruzione - per esempio i lfalcone nn si capisce come farlo - ma vale veramente la pena.
Non conviene affatto...
è vero che regalano tutte quelle cose, fascicoli dvd ed altro... ma conviene comprare il kit e costruirlo (e volarlo) con qualche amico avente esperienzacs.
Queste uscite nn sono per principianti come dicono: se io doverssi pilotare anche un aeroplanino di carta da sol oa prima botta... lo distruggerei!
http://www.parkjets.com con la metà della metà della metà della metà dei soldi, ti fai un caccia che sembra vero... basta capire bene il metodo di costruzione - per esempio i lfalcone nn si capisce come farlo - ma vale veramente la pena.
- Vlad
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- Iscritto il: 27 febbraio 2003, 0:04
- Simulatore: DCS: A-10C Warthog
- Località: 43° 14' 24'' N, 13° 45' 34'' E /// P.S.E. - Italy
- Contatta:
Personalmente sono dell'idea che si tratta di una cifra niente male, anzi per nulla conveniente (mi riferisco alla Yamato) tuttavia l'idea di avere la mia preferita lunga 1 metro e bella dettagliata non mi dispiace affatto perciò credo proprio che saranno due annetti di attesa ma anche di soddisfazioni.
Andrea sai per caso chi è che produce la Yamato? mnon sono riuscito a verificarlo
Andrea sai per caso chi è che produce la Yamato? mnon sono riuscito a verificarlo

vlad@amvi.it
In AMVI dal 26/10/2000

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"Homo quisque faber ipse fortunae suae"
Sono pienamente d'accordo.... Oltretutto bisogna anche considerare che purtroppo spesso capita che dei componenti vengono danneggiati per l'incuria dei trasporti e una volta acquistati per farseli sostituire passano mesi... Con 1200€ compri un super eliomodello a scoppio in un negozio di modellistica e sicuramente trovi un buon supporto tecnico dal venditore! Poi le edicole non mi danno tutta questa fiducia... Se c'è un calo delle vendite può anche essere che venga sospesa a tempo indeterminato o ritardata enormemente l'uscita dei fascicoli... Ne so qualcosa, perchè ho fatto svariati acquisti di questo genere e non mi ritengo per niente soddisfatto....dreaman1981 ha scritto:Quoto Mago lo pagheresti comunque molto meno comprando il kit completo e subito!!!
P.S: ottimo Sem gran bella sezione!

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@Vlad:ho pensato anch'io di prendere la "scorciatoia"ma per impegni impellenti non mi sono messo alla ricerca.Aspettare due anni?Sì è tanto.Una barca di soldi?Sicuro!Ho fatto anch'io due conticini e sicuramente "la nave"non vale la candela,con tutti gli impicci che comportano gli abbonamenti,le spedizioni(ho fatto 3 enciclopedie DeA,vabbè che ero raccomandato,mio zio lavorava proprio alla DeA
ma ho completato "Aerei da guerra" e "Take off"in edicola,lo zietto l'ho messo alla prova con altri volumi
)e tutto il resto...MA ho fatto un salto in edicola e ho controllato il primo fascicolo:la tuga della Yamato interamente in metallo,nemmeno una piccola sbavatura,perfetto,balsa lavorata al laser,ammennicoli vari.
La Yamato è stata-per me-la più bella nave da guerra in assoluto che abbia mai solcato i mari-eccezion fatta per i velieri-e costruirla nel mio nuovo laboratorio di modellismo è stato un richiamo troppo forte.
Pensare a questo mostro di 1 metro e rotti in bella mostra sul tavolo della sala da pranzo mi ha fatto accapponare la pelle(insieme a tutti quelli che la vedranno..),insomma avete capito,dove c'è gusto..
Direi che è un pò impegnativa per l'utilizzo di materiali compositi non proprio facili da usare per dei principianti,ognuno sa dove può arrivare e del resto credo che l'opera sarà esaustivamente corroborata da materiale multimediale.
In ultimo,aggrappandomi ancora per un istante al tronco della salvezza,mentre il mare della follia spendereccia mi trascinava giù,mi sono chiesto:"Te la senti di abbandonare l'idea e pensare che hai avuto l'opportunità di costruirLa(e non sono un modellista navale)"?Allora ho mollato la presa..
E poi con le colonne traballanti di scatole in attesa posso sicuramente aspettare l'ultimo numero in dolce compagnia..
Ciao ciao!


La Yamato è stata-per me-la più bella nave da guerra in assoluto che abbia mai solcato i mari-eccezion fatta per i velieri-e costruirla nel mio nuovo laboratorio di modellismo è stato un richiamo troppo forte.
Pensare a questo mostro di 1 metro e rotti in bella mostra sul tavolo della sala da pranzo mi ha fatto accapponare la pelle(insieme a tutti quelli che la vedranno..),insomma avete capito,dove c'è gusto..
Direi che è un pò impegnativa per l'utilizzo di materiali compositi non proprio facili da usare per dei principianti,ognuno sa dove può arrivare e del resto credo che l'opera sarà esaustivamente corroborata da materiale multimediale.
In ultimo,aggrappandomi ancora per un istante al tronco della salvezza,mentre il mare della follia spendereccia mi trascinava giù,mi sono chiesto:"Te la senti di abbandonare l'idea e pensare che hai avuto l'opportunità di costruirLa(e non sono un modellista navale)"?Allora ho mollato la presa..
E poi con le colonne traballanti di scatole in attesa posso sicuramente aspettare l'ultimo numero in dolce compagnia..

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- Aviere Capo
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sarebbe più interessante autocostruirsela la yamato (ma anche la Bismark
).
Mio nonno aveva un amico che con scarti di compensato, stecchini e fil di ferro si fece l'intera 10° Flottiglia MAS, avendo libri e libroni (suo fratello ci aveva combattuto).
La qualità dlle navi era eccezzionale, tutto ben proporzionato... qualcosa di assurdo!
Poi le uscite non mi convincono mai... una volta c'erano delle uscite per farti F-18, F-14 ed F-117 in 1/72 ma quando feci i calcoli delle uscite... mi sarei comprato 4 scatole e 5 numeri diModelWings, altro che 3 modleli e i fascicoli!
Però mi sorprende che finalmente propongono la Yamato, e non il solito Tìtanic

Mio nonno aveva un amico che con scarti di compensato, stecchini e fil di ferro si fece l'intera 10° Flottiglia MAS, avendo libri e libroni (suo fratello ci aveva combattuto).
La qualità dlle navi era eccezzionale, tutto ben proporzionato... qualcosa di assurdo!
Poi le uscite non mi convincono mai... una volta c'erano delle uscite per farti F-18, F-14 ed F-117 in 1/72 ma quando feci i calcoli delle uscite... mi sarei comprato 4 scatole e 5 numeri diModelWings, altro che 3 modleli e i fascicoli!
Però mi sorprende che finalmente propongono la Yamato, e non il solito Tìtanic
