Un pilota del Centro Sperimentale Volo ha condotto una missione sul simulatore dell' EF2000 a Torino, volando in formazione tattica con altri EF2000 in Germania e Inghilterra e addestrandosi al rifornimento in volo con un velivolo virtuale. "Si tratta - ha detto il gen. Carlo Landi, Comandante del Centro Sperimentale Volo - di una dimostrazione tecnica di grande valore per l'Aeronautica Militare, perché apre la strada ad un uso più efficiente ed esteso dei simulatori di volo che sono una risorsa preziosa per migliorare le capacità operative della Forza Armata". L'Italia, congiuntamente a Germania, Francia, Olanda e Canada, ha eseguito per la prima volta nella storia della simulazione, distribuita su Wide Area Network, una simulazione di operazione di combattimento aereo in uno scenario virtuale basato su dati provenienti da operazioni reali svolte durante la guerra in Kosovo. Il programma First W.A.V.E. (Warfighter Alliance in a Virtual Environment) si poneva lo scopo di effettuare una sessione di addestramento operativo in ambiente virtuale, richiedendo la partecipazione di più simulatori di volo localizzati in diversi siti geografici (Europa e Canada) e collegati tra loro mediante una rete distribuita (WAN), l'utilizzo di linee di comunicazione a larga banda ed un sofware di comunicazione basato su tecnologia DIS (Distributed Intercative Simulation) ed HLA (High Level Architecture). Le nazioni partecipanti hanno definito, pianificato e volato in un ambiente virtuale una missione COMAO (Composite Air Operation) multinazionale, definita in ambiente NATO come "insieme di operazioni interagenti e /o limitate su scala temporale e spaziale, dove diverse unità , che differiscono in tipo e ruolo, sono poste sotto il controllo di un singolo comandante per raggiungere uno scopo unico e comune". In pratica piloti di diverse nazioni europee, utilizzando i simulatori di volo nei propri paesi d'origine, hanno "volato" una missione tattica in formazione simulando l'attacco a obiettivi avversari in una zona del Kosovo. Il Centro Sperimentale di Volo, rappresentato dal capitano pilota collaudatore sperimentatore Alessandro Scaburri e dal capitano ingegnere sperimentatore Roberto Ambra, ha preso parte all'attività con lo scopo di definire sia i concetti di carattere operativo per l'esecuzione delle missioni al simulatore, sia di carattere tecnico per permettere lo scambio delle informazioni su rete informatica, affinché tutti gli attori potessero interagire in uno scenario virtuale comune. "L'adozione di sistemi basati su simulazioni virtuali in ambiente distribuito potrebbe apportare - ha commentato il gen Landi - benefici per l'Amministrazione Difesa sia a livello economico con forte riduzione dei costi per assicurare ore di volo con velivoli reali, sia a livello di impiego operativo per la accertata difficoltà talvolta riscontrata nella organizzazione di campagne di addestramento al volo con partecipazione di assetti diversi (aria/aria ed aria/superficie nelle diverse categorie d'impiego)".

Che ne dite se li invitiamo per un voletto su HyperLobby???
