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Il primo F-35B della Marina Militare Italiana in volo l’11 ed il 16 gennaio scorsi per riprendere i voli di collaudo e certificazione prima della consegna alla Difesa italiana.

19 gen 2018 Aeronautica Militare

in volo l’11 ed il 16 gennaio scorsi per riprendere i voli di collaudo e certificazione prima della consegna alla Difesa italiana.

Il primo aereo a decollo corto ed atterraggio verticale prodotto al di fuori degli Stati Uniti nella FACO di Cameri in provincia di Novara (Final Assembly & Check-Out) è ritornato in volo l’11 ed il 16 gennaio scorsi  per riprendere i voli di collaudo e certificazione prima della consegna alla Difesa italiana.

Ma la vera novità è l’attribuzione del velivolo alla Marina Militare. Il volo del giorno 16 gennaio a differenza del precedente ha visto il jet di 5a generazione mostrare ai lati della fusoliera il nome della Forza Armata ed immediatamente sotto il cockpit il numero 01.

Si possono già ora fare speculazioni sulle insegne di reparto definitive che probabilmente verranno attribuite al velivolo, in  base alle regole in essere nella Marina Militare, il primo numero delle insegne di reparto identifica il modello del velivolo in organico ed il successivo il progressivo. Se gli SH-90 hanno attribuito il numero 3, l’F-35B dovrebbe ricevere il 4, pertanto 4-01.

Termina così la “querelle” e le speculazioni degli addetti ai lavori su quale delle due Forze Armate avrebbe ricevuto il primo F-35B, è destinato ad equipaggiare il Gruppo Aerei Imbarcati e ad appontare nei prossimi anni sulla portaerei Cavour. Gli F-35B andranno a sostituire gli anziani “jump jets” AV-8B Harrier II+ oggi basati a Grottaglie.

Tornando ai voli di collaudo e certificazione,  essi hanno sicuramente avuto come obiettivo gli avvicinamenti in configurazione STOVL, hovering ed i tests della sonda per il rifornimento in volo tramite un tanker dell’Aeronautica Militare.

Il modello “B”, così come il “C” imbarcato ed ordinato esclusivamente dalla US Navy, si diversificano dalla versione convenzionale “A” per le differenti modalità del rifornimento in volo.

Gli F-35A “convezionali” adottano il sistema ad asta rigida tipico dell’USAF mentre gli F-35B e F-35C sono equipaggiati con il sistema “probe-and-drogue” tramite sonda retrattile in alloggiamento stealth e tubo flessibile spiegato dall’aereo rifornitore.

Il sistema Probe-and-drogue utilizza un tubo flessibile srotolato dagli aerei cisterna. Il drogue,chiamato anche cestello o basket, è un accessorio montato nella parte terminale del tubo di rifornimento, molto simile ad un volano, ha le funzioni di imbuto per facilitare l’inserimento della sonda del velivolo ricevente.
Tale sonda non è altro che un braccio retrattile rigido, sporgente o  semi-annegato in fusoliera, in genere di lato, e serve per ricevere il carburante una volta completata l’inserzione nel basket.

Il “boomer” invece,  è un tubo rigido telescopico con superfici mobili di controllo gestito da un operatore situato sull’aereo cisterna ed è posizionato in posizione caudale. Esso si estende e si inserisce in un ricettacolo posto generalmente sul dorso dell’aereo ricevente.

In campo occidentale, gli aerei più moderni in servizio come i KC-135 Stratotanker, KC-10 Extender, KC-767 ed i nuovi KC-46 hanno un unico boomer per questo possono rifornire di carburante un solo aereo alla volta. L’Aeronautica Militare Italiana ha attualmente in servizio il moderno Boeing KC-767A equipaggiato con entrambi i sistemi ed alcuni Lockheed Martin KC-130J Super Hercules dotati esclusivamente di sistema Probe-and-drogue.

Prima dell’atterraggio al termine di ciascun volo di prova, l’F-35B ha eseguito le spettacolari “evoluzioni” volte alla completa la certificazione in volo garantita dall’avanzato “Lift System” di Rolls Royce e dal motore Pratt & Whitney F135 ruotato verso il basso, il più potente turbofan in servizio al mondo.

Il primo F-35B della Marina Militare Italiana dovrebbe essere preso in carico ufficialmente entro la fine di gennaio per poi effettuare quanto prima la trasvolata oceanica per completare la certificazione elettromagnetica presso la NAS Patuxent River. Con ragionevole certezza l’aereo rimarrà in USA per l’addestramento degli equipaggi destinati alla linea STOVL. Il secondo velivolo STOVL (BL-2) è attualmente in produzione sempre presso la FACO di Cameri  e dovrebbe essere consegnato alla Difesa entro l’anno.

Un ringraziamento particolare a Donato Tornotti, Giovanni Clemente, Almos Castellazzi e al PSC Club nella persona di Gianluca Conversi per aver condiviso con la nostra redazione le bellissime immagini del nuovo F-35B della Marina Militare Italiana.

Fonte: http://www.aviation-report.com/primo-f-35b-della-marina-militare-italiana/