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Da Trento a Bracciano, la storia del volo in sette musei Sette musei da prendere al volo...

10 gen 2018 Aeronautica Militare

Sette musei da prendere al volo...

Tra le ex officine Caproni, oggi diventate Volandia, a pochi passi dalla Malpensa, al parco a tema di Rimini, la guida pratica ai siti italiani dove è possibile scoprire tutto sui pionieri dell'aria, da Montgolfier a Baracca, dai Wright a Armstrong

Sette musei da prendere al volo. Sette luoghi, sparsi per la penisola, dove ammirare aerei e macchine volanti di tutti i tempi e, in alcuni casi, provare a diventare  piloti di aereoplani ed elicotteri grazie ai simulatori di volo. Il viaggio può iniziare nei pressi dell’aeroporto di Malpensa, nelle antiche Officine  Aeronautiche Caproni oggi trasformate in Volandia.

Un grande parco museo dedicato alla storia dell’aviazione, dove ammirare dai primi velivoli ad elica fino ai moderni aerei con motore a reazione. Tra questi anche il Douglas DC-3 Dakota, l’aereo che ha fatto la storia del trasporto passeggeri; l’unico esemplare al mondo del biplano Caproni Ca.1, che il 27 maggio del 1910 realizzò il primo volo sulla brughiera di Malpensa; numerosi elicotteri e oltre 1200 modellini in scala di tutti i velivoli più celebri. Volandia offre anche  la possibilità di provare a pilotare aerei o elicotteri grazie ai quattro simulatori di volo che riproducono l’abitacolo di  un jet MB339 e di un elicottero l’AW319.

A Trento si visita il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, che espone la prima collezione aeronautica al mondo, costituita negli anni Venti del Novecento. Entrando nelle sale del museo  il visitatore è accolto dalla macchina volante ad ala battente realizzata alla fine degli anni ’20 sulla base dei disegni di Leonardo Da Vinci  e dal Caproni Ca.6, realizzato nel 1911. L’esposizione prosegue con aeroplani come il Caproni Ca.9, che conquistò il primato mondiale di velocità per aeroplani dotati di un motore con meno di 40 CV di potenza; il Caproni Bristol;  il Fokker D.VIII, appartenente all’ultima generazione dei caccia tedeschi della Prima Guerra Mondiale; lo S.V.A.5, che volò su Vienna nel 1918 ai comandi di Gino Allegri e l’aerosilurante italiano Savoia Marchetti S.M.79 Sparviero. 

La mostra “Gabriele d’Annunzio Aviatore” ospita anche un divertente simulatore di volo ambientato nella replica in dimensioni reali del velivolo impiegato dal Vate. Cinquanta gli aerei in mostra al Parco Tematico dell’Aviazione a Rimini. Edificato su una collina  e immerso nel verde conserva, nei capannoni, divise e tute lavoro degli aviatori e all’esterno,  aerei come lo storico Saiman 202, i Republic F-84F, gli A.B. 47G2, i Fiat G.91, i Piaggio P.148 e 166, i Lochkeed T-33, gli Aermacchi MB.326 e i DC-3.  Si possono inoltre ammirare diverse  armi contraeree (dal Bofors 40 mm. alla Flak 8,8 cm, al moderno missile Sam-2).

Il Castello di San Pelagio a Due Carrare, in provincia di Padova, nel 1918 fu sede della Squadra "La Serenissima" che compì il volo su Vienna al comando di Gabriele D'Annunzio. Oggi ospita il Museo dell'Aria, che espone circa 300 modelli di aerei, dirigibili e mongolfiere, divise d'epoca ed oggetti legati al mondo dell'aeronautica e ripercorre l’intera storia del volo umano facendo perno sull’impresa dannunziana.  Alcune sale sono dedicate a personaggi storici come Leonardo, Montgolfier, Wright, Lindbergh, Nobile,  Balbo,  Gagarin e Armstrong. Gli aerei storici famosi e ancora capaci di volare sono i protagonisti del museo della Fondazione Jonathan Collection a Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso. Qui si ammirano velivoli come il Blériot XI, protagonista della prima traversata della Manica e del primo volo di guerra; il Fokker DR. utilizzato dal  celebre Barone Rosso e  il Caproni Ca.3, il primo bombardiere strategico della storia dell’aviazione.

L’Idroscalo di Vigna di Valle, sulla sponda sud del lago di Bracciano, dove nel 1908 prese il volo il primo dirigibile militare italiano, ospita il Museo storico dell'Aeronautica Militare. Uno dei più grandi musei del volo del mondo con oltre 80 velivoli ( dai dirigibili ai caccia a reazione) ed una ricca collezione di motori e cimeli aeronautici di vario genere che raccontano, in sequenza cronologica, la storia del volo militare in Italia e quella degli uomini che ne furono protagonisti. La casa natale dell’asso dell’aviazione italiana  Francesco Baracca a Lugo di Romagna è sede di un Museo Storico che conserva i cimeli e gli oggetti appartenuti all’aviatore e ospita lo SPAD VII, aereo del 1917 sul quale Francesco Baracca conseguì una delle sue 34 vittorie col famoso emblema del cavallino rampante.

Fonte: http://www.repubblica.it/viaggi/2018/01/10/news/musei_aeronautica_italia-186209914/?rss