Il primo F-35 di Tokyo - ancora guai tecnici per la versione A Il 3 settembre un velivolo del 61° Fighter Squadron di Luke si è incendiato durante un’esercitazione
30 set 2016 •
Aeronautica Militare
Il 3 settembre un velivolo del 61° Fighter Squadron di Luke si è incendiato durante un’esercitazione
Si è tenuta i 23 settembre a Fort Worth, presso Lockheed Martin, alla presenza degli alti funzionari dei Governi giapponese e americano, la presentazione del primo velivolo “F-35A Lightning II” destinato alla Japan Air Self Defense Force (JASDF).
Alla cerimonia hanno partecipato più di 400 ospiti, fra rappresentanti delle istituzioni, militari e industria della difesa, il Ministro della Duifesa Kenji Wakamiya, e il generale Yoshiyuki Sugiyama, Capo di Stato Maggiore della Japan Air Self Defense Force.
Numerosi ospiti hanno partecipato alla cerimonia, tra i quali: Hideaki Watanabe, Commissario responsabile dell’Agenzia giapponese per gli Acquisti, la Tecnologia e la Logistica, Frank Kendall, Sottosegretario della Difesa per gli Acquisti, la Tecnologia e la Logistica, il Generale Terrence O’Shaughnessy, Comandante delle Forze Aeree americane nel Pacifico e Marillyn Hewson, Presidente e Amministratore Delegato di Lockheed Martin.
Il programma giapponese relativo per l’acquisto degli F-35 comprende 42 velivoli “F-35A” a decollo e atterraggio convenzionale, acquisiti tramite il programma di Foreign Military Sales del Governo degli Stati Uniti.
I primi quattro velivoli saranno realizzati nello stabilimento di Fort Worth, mentre i rimanenti trentotto verranno assemblati a Nagoya in Giappone, presso la FACO (Final Assembly & Check-Out facility) di Mitsubishi Heavy Industries, dove è in corso l’assemblaggio degli aerei.
Presso la base USAF di Eglin, in Florida, è in corso la formazione dei tecnici della manutenzione che si occuperanno del primo velivolo F-35A destinato alla Japan Air Self Defense Force, mentre l’addestramento dei primi piloti giapponesi è in programma per il mese di novembre, presso la base di Luke in Arizona.
Al di là dei ritardi e dei problemi che continuano a ostacolare la messa a punto dell’intero programma F-35, proprio la versione A continua a evidenziare problemi tecnici.
Il 3 settembre un velivolo del 61° Fighter Squadron di Luke si è incendiato durante un’esercitazione presso la base di Mountain Home, nell’Idaho.
L’incendio è stato spento repentinamente e non si sono registrati feriti ma nell’inchiesta aperta dall’Usaf il principale imputato sembra essere lo scarico del motore F-135, prodotto da Pratt & Whitney senza nessuna concorrenza dopo che nel 2011 l’Amministrazione Obama decise, ufficialmente per risparmiare, che il Joint Strike Fighter avrebbe avuto un unico fornitore del motore bloccando i finanziamenti per lo sviluppo del propulsore alternativo General Electric/Rolls-Royce F136.
A metà settembre l’Usaf aveva già messo a terra 15 velivoli a causa di perdite di liquido refrigerante dovute a quanto sembra alla pessima qualità un sistema isolante impiegato solo nella versione A: difetto che riguarda anche 42 F-35 attualmente in produzione tra i quali velivoli destinati alle forze aeree di Italia, Giappone, Norvegia e Israele.
Fonte: http://www.analisidifesa.it/2016/09/il-primo-f-35-giapponese-ancora-guai-tecnici-per-la-versione-a/
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