Aviation-report.com ha scritto:
Ministero della Difesa: l’Italia acquisirà nuovi aerei F-35 ed Eurofighter
Il Ministero della Difesa ha pubblicato il Documento Programmatico Pluriennale (DPP) 2024-2026 dove ufficializza l’acquisizione di 24 nuovi aerei Eurofighter e di 25 nuovi aerei F-35 suddivisi in 5 F-35B per l’Aeronautica Militare e 5 F-35B per la Marina Militare oltre ad ulteriori 15 F-35A per l’Aeronautica Militare. Questa nuova acquisizione porterà la flotta nazionale a 115 aerei F-35: 95 per l’Aeronautica Militare (75 F-35A e 20 F-35B) e 20 F-35B per il Gruppo Aerei Imbarcati della Marina Militare.
L’Aeronautica Militare e la Marina Militare portano avanti il concetto di interoperabilità e lo sviluppo di capacità interforze che costituiscono un ulteriore passo in avanti nell’integrazione dei velivoli omniruolo di quinta generazione F-35B, con caratteristiche STOVL (decollo corto e atterraggio verticale), evidenziandone capacità e versatilità.
L’incremento da 30 a 40 velivoli F-35B costituirà un notevole aumento di queste capacità e permetterà anche un addestramento più sinergico degli equipaggi delle due forze armate e uno scambio di esperienze e tattiche tutto a favore della capacità di proiezione della componente aerea F-35 da mare e della sua valorizzazione in ottica expeditionary.
A tal proposito l’ultimo impegno addestrativo dell’Aeronautica Militare in tal senso ha visto due F-35B operare imbarcati a bordo della portaerei Cavour della Marina Militare, nell’ambito delle esercitazioni nello Indopacifico, per continuare lo sviluppo della capacità interforze nazionale di proiezione dal mare con velivoli di 5ª generazione.
25 nuovi aerei F-35 per Aeronautica e Marina
Il DDP 2024-2026 ricorda che l’F-35 è un programma in cooperazione con USA, Regno Unito, Olanda, Canada, Danimarca, Norvegia, Australia cui allo stato attuale si aggiungono, come clienti (Foreign Military Sales – FMS), Israele, Corea del Sud, Giappone, Belgio, Polonia, Singapore, Finlandia, Svizzera, Germania, Grecia e Repubblica Ceca.
Il programma è finalizzato allo sviluppo, l’industrializzazione, la produzione ed il conseguente supporto logistico di un velivolo multiruolo di quinta generazione, in sostituzione degli aeromobili di terza generazione a fine vita operativa (per l’Italia, TORNADO, AM-X, e AV-8B). Nel Documento Programmatico Pluriennale (DPP) 2023-2025 erano previste tre tranche di acquisizione denominate Fase 1, 2a e 2b. Allo stato attuale, in considerazione del mutato scenario geopolitico e dei potenziali risvolti operativi è stata prevista un ulteriore fase denominata 3 finalizzata all’acquisizione dei 25 nuovi aerei F-35.
- Gli oneri della Fase 1 (fabbisogno complessivo di 7,06 Mld€) hanno soddisfatto le esigenze di acquisizione dei primi 28 velivoli, dei relativi motori, equipaggiamenti, aggiornamenti periodici e supporto logistico fino al 2022, nonché la realizzazione del Polo Trivalente di Cameri e la predisposizione dei siti nazionali (Amendola, Ghedi, Nave Cavour).
- La Fase 2a (fabbisogno complessivo di 4,2 Mld€) ha previsto l’acquisizione di ulteriori 27 velivoli e dei relativi motori, equipaggiamenti e aggiornamenti periodici, nonché la necessaria crescita del supporto logistico fino al 2030.
- Nel corso del 2022 è stata avviata la Fase 2b (fabbisogno complessivo di 7,0 Mld€), relativa all’acquisizione di ulteriori 35 velivoli (portando la flotta nazionale di F-35 ad un totale complessivo di 90 velivoli) e dei relativi motori, equipaggiamenti, aggiornamenti periodici e supporto logistico fino al 2032, oltre l’attivazione di 2 ulteriori siti (Grottaglie e Decimomannu).
Gli oneri previsti per le Fasi 1, 2a e 2b sono in armonia con la pianificazione finanziaria generale di programma. In ottemperanza agli indirizzi politici volti a soddisfare le esigenze operative delle Forze Armate, si darà corso all’avvio della Fase 3 per l’acquisizione di ulteriori 25 velivoli (fabbisogno complessivo stimato di 7,0 Mld€) e dei relativi motori, equipaggiamenti, aggiornamento periodico e supporto logistico fino a prevedibilmente il 2035, portando la flotta nazionale ad un totale di 115 velivoli.
Nonostante questo dimensionamento sia ancora inferiore rispetto all’obiettivo iniziale di 131 velivoli, autorizzato dal Parlamento nel 2009 e ancora corrispondente all’esigenza operativa delle Forze Armate, l’incremento migliorerà il posizionamento geopolitico dell’Italia nel contesto europeo della sicurezza e manterrà omogenei i costi del Polo europeo di Cameri all’impianto in USA. Inoltre, si procederà anche all’attivazione di un ulteriore sito (Nave Trieste).
Il documento programmatico del Ministero della Difesa inoltre, sottolinea che al 31 dicembre 2023, il programma ha generato ricadute tecnologiche, industriali ed economiche nazionali per un valore di circa 4,7 miliardi di euro, con un ulteriore contributo di circa 1,64 miliardi di euro per l’attivazione dei siti e l’implementazione della FACO. La maturità raggiunta dallo stabilimento di Cameri prospetta ulteriori benefici economici, poiché diventa un punto di riferimento per le flotte F-35 nella regione europea e per altri Paesi alleati e amici.
24 nuovi aerei Eurofighter per l’Aeronautica
La notizia, ufficializzata dal DPP 2024-2026, era circolata già nel meso di luglio quando il Ministero della Difesa aveva richiesto l’approvazione per l’acquisizione di 24 nuovi Eurofighter e il rinnovo del supporto tecnico e logistico per l’intera flotta. Come sappiamo l’Eurofighter è un programma, in cooperazione con Germania, Regno Unito e Spagna, relativo allo sviluppo, all’acquisizione ed all’evoluzione di velivoli per la Difesa Aerea, con compito primario di contrasto delle forze aeree avversarie.
Il programma garantisce anche lo sviluppo di sensori di nuova generazione ad alta tecnologia atta a promuovere il miglior posizionamento dell’industria nazionale aeronautica nell’ambito della cooperazione internazionale e transizione verso le tecnologie di produzione nazionale per il futuro programma per di 6^ generazione. I volumi complessivi richiesti dal programma F-2000 sono stimati in ca. 700,0M€/anno.
La nuova integrazione di 690,0M€ attraverso risorse a “fabbisogno” recate dalla LdB 2024 riguarda 24 nuovi velivoli Eurofighter 4^ Tranche che andranno a sostituire 26 Eurofighter della 1^ Tranche il cui phase-out è previsto entro il 2029. Per ciò che attiene questa nuova acquisizione il DPP ricorda che è stato realizzato un nuovo D.M./D.I. il cui iter di approvazione è in corso.
Nel mese di marzo l’Aeronautica Militare aveva celebrato il ventennale dell’Eurofighter che, dal 16 marzo 2004 quando il primo aereo TF-2000A biposto atterrò sulla base aerea di Grosseto, oggi, con due turbofan Eurojet EJ200 da 90 kN di spinta con postbruciatore che gli permettono una velocità massima di 2.495 km/h, una velocità di salita di 315 m/sec, una tangenza operativa di 13.000 m, un’autonomia massima di 2.900 km e fino a 6.500 kg di carichi esterni tra armi, pod e sensori, rappresenta la spina dorsale della difesa aerea nazionale ed europea.
Dopo un periodo di transizione dall’F-104 all’F-2000 e di relativi lavori per l’adeguamento delle infrastrutture aeroportuali, il 16 dicembre 2005 il 4° Stormo, sotto il comando del Col. Vittorio Iannotta, riprese il Servizio di Sorveglianza dello spazio aereo italiano con il nuovo aereo, iniziando, così, una carriera inarrestabile che ha portato al raggiungimento delle 80 mila ore di volo a dicembre del 2023.
Bye
Phant