Aviation-report.com ha scritto:
Presentato il nuovo drone Bayraktar Kalkan Diha
Il nuovo drone Bayraktar Kalkan Diha, sviluppato dall’azienda turca Baykar, nel pieno processo dei suoi test di volo è stato esposto per la prima volta al pubblico con il suo nuovo design.
Baykar, che da tempo prosegue le sue attività di sviluppo di velivoli senza pilota ad atterraggio e decollo verticale (DİHA), ha intensificato queste attività di test del Kalkan. Il Bayraktar DİHA, denominato Kalkan con il suo design rinnovato, è stato presentato durante il suo 30° volo di prova.
I test del sistema a pilotaggio remoto sono stati eseguiti con successo durante il volo presso il Baykar Flight Training and Test Center nel distretto di Keşan a Edirne. Il drone Bayraktar Kalkan Diha, che può svolgere attività operative per missioni di ricognizione e intelligence, nell’ambito dei suoi test è salito ad un’altitudine di 14.500 piedi ed è rimasto in aria con successo per un tempo totale di volo di 70 ore.
Il nuovo drone Bayraktar Kalkan Diha, che può eseguire il tracciamento automatico del percorso, il tracciamento dei bersagli, le modalità di stazionamento sui bersagli e il rientro alla base, ha eseguito il suo ultimo test di volo con la fotocamera Baykar BG-160, che è stata completamente sviluppata a livello nazionale e locale dalla stessa Baykar.
Il nuovo drone di Baykar può anche scattare immagini ad alta risoluzione di notte, grazie al sistema elettro-ottico Baykar BG-160, che ha capacità di imaging termico. Il DİHA turco può eseguire missioni di ricognizione, sorveglianza e rilevamento di bersagli di giorno e di notte.
Il Kalkan, alimentato da 4 motori elettrici e 1 motore a benzina a basso consumo, decolla verticalmente con i suoi motori elettrici e poi entra in modalità di volo di crociera, utilizzando solo il suo motore a benzina. Il drone Bayraktar Kalkan Diha, che con questi motori può raggiungere un’altitudine di oltre 14.500 piedi, può effettuare voli di missione con un’autonomia maggiore di 7 ore. Capace di decollo e atterraggio verticale, il DİHA nazionale turco può facilmente effettuare voli di missione a partire anche da unità navali e non ha la necessità di utilizzare una pista.
Come abbiamo scritto in altre occasioni il costruttore turco Baykar, che sin dall’inizio ha realizzato tutti i suoi progetti con risorse proprie, ha ottenuto l’83% di tutti i suoi ricavi dalle esportazioni dall’inizio del processo di ricerca e sviluppo sugli UAV nel 2003. Secondo i dati dell’Assemblea degli esportatori turchi (TİM), nel 2021 e nel 2022 è diventata il leader delle esportazioni dell’industria della difesa e aerospaziale del paese.
Baykar lo scorso anno ha realizzato esportazioni per 1,8 miliardi di dollari. Ottenendo negli ultimi anni oltre il 90% dei suoi ricavi dalle esportazioni stesse. Baykar da sola ha realizzato un terzo delle esportazioni nel settore della difesa e aerospaziale nel 2023 della Turchia. Finora sono stati firmati accordi con 34 paesi in totale, 33 paesi per il Bayraktar TB2 SİHA e 9 paesi per il Bayraktar AKINCI TİHA.
Ricordiamo che tra i suoi prodotti di punta c’è il drone Bayraktar TB2 diventato famoso per il suo impiego bellico in Ucraina, utilizzato da Kiev contro le forze terrestri russe. Abbiamo conosciuto il drone TB2 Bayraktar, che nei primi mesi del conflitto in Ucraina è stato un vero e proprio bastone fra le ruote per i russi, grazie ai video dei loro attacchi aerei che sono rimbalzati come una pallina da tennis sui social di tutto il mondo, raggiungendo milioni di visualizzazioni, definendolo quasi come una creatura mitologica diventando una celebrità in patria.
Poche settimane fa, inoltre, il direttore generale della compagnia turca Baykar, Haliuk Bayraktar, aveva confermato che nella regione di Kiev sarebbe già in costruzione una fabbrica per la produzione di droni turchi Baykar. Lo aveva confermato in un’intervista con Reuters durante il salone sulla difesa a Riyadh, Arabia Saudita. L’impianto è in costruzione e il suo completamento dovrebbe richiedere circa 12 mesi. Successivamente, l’azienda prevede di iniziare ad installare le attrezzature necessarie e a creare una struttura organizzativa. “Lo stabilimento in Ucraina è grande, prevediamo di impiegare circa 500 persone“, aveva detto Bayraktar.
Altro prodotto sul quale Baykar punta molto è il nuovo drone KIZILELMA. Questo drone turco porterà a termine con successo le missioni più impegnative grazie alla bassa firma radar ottenuta dal suo design. Il primo aereo da combattimento senza pilota della Turchia, che dovrebbe avere un peso al decollo di 6 tonnellate, utilizzerà tutti gli armamenti sviluppati a livello nazionale e sarà un grande moltiplicatore di potenza con una capacità di carico utile di 1500 chilogrammi. Il drone da combattimento avrà anche un’elevata consapevolezza della situazione grazie al suo radar AESA di produzione nazionale.
Il KIZILELMA, che potrà eseguire combattimenti aria-aria con manovre aggressive come gli aerei da guerra con equipaggio, a differenza di altri velivoli senza pilota, utilizzerà missili aria-aria sempre di produzione nazionale. Con queste capacità, secondo il produttore, potrebbe cambiare gli equilibri sul campo di battaglia.
Bye
Phant