Aerei ed elicotteri russi per il Mali

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Aerei ed elicotteri russi per il Mali

Messaggio da Phant » 21 agosto 2022, 2:06

Analisidifesa.it ha scritto:
Altri aerei ed elicotteri russi per il Mali

Le forze armate del Mali hanno messo in servizio una serie di nuovi velivoli forniti dalla Russia inclusi aerei L-39 e Sukhoi Su-25 ed elicotteri. Il 9 agosto il capo di stato maggiore dell’aeronautica, generale Alou Boi Diarra, ha ricevuto ufficialmente i velivoli con una cerimonia tenutasi all’aeroporto internazionale Modibo Keita di Bamako-Sénou a cui hanno presenziato il primo ministro Choguel Kokalla Maïga, il ministro della Difesa Sadio Camara e l’ambasciatore russo in Mali.

La consegna ha riguardato un aereo da attacco Su-25, 4 aerei da addestramento avanzato e attacco L-39, un elicottero d’attacco Mi-24P, un elicottero da trasporto Mi-8 e il secondo di due aerei da trasporto tattico Airbus C295 costruito in Spagna.

Il primo C295 era stato consegnato nel dicembre 2016 e la consegna del secondo aereo è stata ritardata dalle sanzioni statunitensi in seguito ai recenti colpi di stato del Mali e alle accuse rivolte all’esercito di violenze sui civili e reclutamento di bambini soldato.

Due elicotteri da attacco Mi-24P sono stati consegnati dalla Russia al Mali il 30 marzo di quest’anno insieme ai radar mobili Protivnik-GE/59N6-TE; forniture sviluppatesi dopo l’arrivo in Mali di consiglieri militari e contractors russi del Gruppo Wagner.

Secondo il database sui trasferimenti di armi dello Stockholm International Peace Research Institute, nel 2020 il Mali ha ordinato quattro elicotteri Mi-8MT/Mi-17Sh dalla Russia per 61 milioni di dollari, inclusi addestramento e armi, con consegne dal 2021.

I Su-25 e L-39 sembrano essere invece essere nuove acquisizioni che punterebbero ad assicurare un embrione di capacità di combattimento alle forze aeree di Bamako e la capacità di addestrare piloti per cacciabombardieri.

I rapporti tra Bamako e Mosca sono del resto sempre più intensi come co fermano queste forniture di velivoli appartenenti alla Forza Aerospaziale russa e donati al paese africano nell’ambito della cooperazione tecnico-militare che di fatto ha progressivamente spodestato la Francia dalla sua posizione strategica un tempo predominante in Mali.

Ieri il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ad interim del Mali, Assimi Goita. Lo riporta l’agenzia di stampa RIA Novosti citando il Cremlino. Durante il colloquio telefonico si è parlato della possibile fornitura russa di cibo, fertilizzanti e carburante. Goita ha ringraziato Putin per il sostegno ricevuto dalla Russia.

«Le nuove consegne rafforzano le capacità di ricognizione e attacco delle nostre Forze Armate.» – ha affermato il ministro Camara – «La cerimonia di oggi – ha proseguito poi nel suo intervento il locale Ministro della Difesa – è storica, sia per il tipo e la qualità, sia per il volume di armamenti che stiamo ricevendo. [Qui] Stiamo solo mostrando una parte delle consegne di armi russe ricevute poiché il resto viene utilizzato nelle operazioni militari mentre questa cerimonia è in via di svolgimento.»

Il generale Diarra ha affermato che i nuovi velivoli rafforzeranno notevolmente l’Aeronautica e saranno utilizzati per distruggere basi e rifugi delle milizie terroristiche. Le nuove acquisizioni miglioreranno anche la mobilità dei militari e la capacità di evacuare i feriti e i malati e fornire aiuti umanitari alla popolazione.

L’Aeronautica militare del Mali è cresciuta negli ultimi anni, con acquisizioni di ala fissa e rotante.

Dai paesi occidentali le forze aeree del Mali hanno ricevuto negli ultimi anni 2 elicotteri Puma, 4 aerei da attacco leggero e addestramento Embraer Super Tucano, un Cessna 208 Caravan configurato per l’intelligence, la sorveglianza e la ricognizione (ISR) che è stato donato dall’Unione Europea per combattere il terrorismo.

Come ampiamente trattato da Analisi Difesa, il Paese africano ha proceduto a rafforzare notevolmente la sua forza aerea rivolgendosi alla Russia, considerato che già negli anni ’70 l’Unione Sovietica era stata il principale fornitore di armamenti a Bamako.

Un primo contratto per quattro nuovi Mil Mi-35M è stato siglato in occasione del Salone AAD-2016 Africa Aerospace & Defence Expo.

Nel dicembre 2020 veniva siglato un nuovo contratto relativo alla fornitura di quattro elicotteri multiruolo (nel dettaglio due Mil Mi-171Sh e due Mi-17V-5) i cui primi due esemplari venivano consegnati il 30 settembre 2021 e i rimanenti elicotteri due mesi dopo.

Lo scorso 30 marzo il Governo di Bamako annunciava di aver ricevuto dalla Russia due elicotteri da combattimento Mil Mi-24P “Hind-F” e un nuovissimo radar mobile 59N6-ТЕ da difesa aerea.

Com’è evidente nessuno dei sistemi d’arma ottenuti dal Mali sarebbe finalizzato alla superiorità aerea in quanto le risorse economiche del paese non potrebbero permettere il mantenimento e l’operatività di velivoli da caccia. Ecco perché i MiG-21 di fabbricazione sovietica acquisiti nel lontano 1973 giacciono abbandonati in un compound annesso all’aeroporto militare di Bamako senza alcuna possibilità che riprendano a volare.

Il Mali è interessato da 10 anni dall’insurrezione jihadista e dal nord gli attacchi si sono poi diffusi al centro e al sud del paese africano per poi sfociare in Niger e Burkina Faso: in tutta la regione migliaia di persone sono morte e più di due milioni sono fuggite dalle loro case.

In luglio i ribelli jihadisti hanno attaccato la base militare di Kati, alla periferia della capitale Bamako.


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Re: Aerei ed elicotteri russi per il Mali

Messaggio da Phant » 1 febbraio 2023, 3:44

Analisidifesa.it ha scritto:
Mosca consegna altri aerei ed elicotteri al Mali

Il 19 gennaio il presidente del governo di transizione del Mali, colonnello Assimi Goita, ha partecipato con l’ambasciatore russo a Bamako, Igor Gromyko, all’aeroporto internazionale President Modibo Keita alla cerimonia di consegna di 8 velivoli militari forniti dalla Russia.

Tra gli aerei in mostra c’erano cinque addestratori/aerei d’attacco L-39 (TZ-18C, TZ-19C, TZ-30C, TZ-32C e TZ-35C), 2 elicotteri Mi-8 (TZ-94H e TZ-95H) e un aereo d’attacco Sukhoi Su-25 (TZ-25C).

Le forze armate del Mali (FAMa) hanno affermato che le acquisizioni contribuiranno ulteriormente ad aumentare le capacità della nazione, alle prese da anni con l’insurrezione jihadista e da tempo ai ferri corti con le potenze europee.

Gli L-39 e il Su-25 saranno utilizzati per missioni di attacco, ricognizione e sorveglianza dei confini mentre i Mi-8 saranno utilizzati per supportare il movimento delle truppe sul terreno.

Il capo di stato maggiore dell’aeronautica, il generale di brigata Aliou Boï Diarra, ha affermato che dopo decenni di combattimenti, l’esercito del Mali è diventato meglio equipaggiato e professionale, con importanti progressi negli ultimi due anni.

Il ministro della Difesa, colonnello Sadio Camara, ha affermato che è necessario un esercito forte e moderno per imporre la sicurezza. Ha ringraziato e si è congratulato con i “partner del Mali” che sono rimasti “fedeli e leali nei momenti difficili”.

Un chiaro riferimento alla Russia, che ha stretto uno stretto rapporto con il Mali dopo il colpo di stato del 2020 e che schiera nel paese del Sahel consiglieri militari e contractors del gruppo Wagner dalla fine del 2021.

Negli ultimi mesi il Mali ha rafforzato la propria componente aerea: il 9 agosto 2022 erano stato consegnati dalla Russia un aereo da attacco Su-25, 4 L-39, un elicottero d’attacco Mi-24P, un elicottero da trasporto Mi-8 mentre, unica fornitura occidentale, Airbus aveva consegnato un secondo aereo da trasporto tattico Airbus C295.

Nel marzo 2022 erano stati consegnati da Mosca 2 elicotteri da attacco Mi-24P insieme ai radar mobili Protivnik-GE/59N6-TE. Nel 2016 il Mali aveva inoltre ordinato 4 elicotteri da attacco Mil Mi-35M (due esemplari consegnati nel 2017 e due a gennaio 2021) e nell’ottobre del 2021 il paese africano riceveva quattro elicotteri polivalenti della famiglia dei Mi-8/17: nello specifico due Mi-171Sh prodotti dallo stabilimento aeronautico di Ulan-Ude e due Mi-17V-5 prodotti dalla fabbrica di elicotteri di Kazan.

Dopo il ritiro dei contingenti francesi ed europei il Mali ha stretto ulteriormente i rapporti militari con Mosca mentre gli attacchi dei miliziani si sono poi diffusi al centro e al sud del paese africano interessando anche Niger e Burkina Faso. Lo scorso luglio i jihadisti hanno attaccato anche la base militare di Kati, alla periferia della capitale Bamako.


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