I Su-25 Frogfoot delle Forze Aeree Ucraine

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I Su-25 Frogfoot delle Forze Aeree Ucraine

Messaggio da Phant » 29 gennaio 2022, 1:57

Aviation-report.com ha scritto:
Ucraina: i velivoli da combattimento Su-25 Frogfoot delle Forze Aeree Ucraine

A fine 2021 siamo andati in Ucraina per vedere da vicino i velivoli da combattimento Su-25 dell’aviazione militare di Kiev, velivoli che in caso di conflitto con la Russia sarebbero chiamati ad attaccare le formazioni blindate e corazzate di Mosca. L’aviazione militare ucraina (Povitryani Syly) utilizza ancora alcuni carismatici caccia risalenti all’epoca di quando faceva parte dell’Unione Sovietica, come i Su-24 Fencer, Su-27 Flanker, MiG-29 Fulcrum-C e i Su-25 Frogfoot.

Tutti i Su-25 sono rischierati presso la base di Kulbakino, vicino alla città di Mikolaiv, nel sud del Paese, presso la 299 Brigata (Brihada Taktichnoyi Aviatsiyi), intitolata al Generale Vasily Nikiforov. Sotto l’URSS, il reparto, venne costituito il 4 Novembre 1976, equipaggiato con Yak-38 e MiG-21, con compiti di addestramento dei piloti destinati alla linea Yak-38 oltre che di attacco al suolo, e nel 1980 partecipò alla campagna in Afghanistan, e nel 1989 ricevette i primi Su-25 e iniziò cosi un nuovo ruolo, come reparto di addestramento per i piloti assegnati alla linea Su-25.

Nel 1991 l’Ucraina dichiarò la sua indipendenza dall’Unione Sovietica, cosi il Su-25 solidificò anche il suo ruolo di attacco al suolo, e la 299 BTA venne ufficialmente incorporata nell’aviazione ucraina nel 1992. Dal 1995 la 299 BTA ha preso parte a tutte le esercitazioni nazionali ed internazionali svolte dall’Aviazione Ucraina, come la “See Breeze” e “Coopertaive Partner”.

Prima della fine dell’era sovietica, oltre alla 299 BTA, vi era un altra unità di Su-25 in Ucraina, la 456BTA, che però venne sciolta nel 1990 e i suoi aerei confluirono a Kulbakino. Una piccola parte della flotta di Su-25 della 456 BTA, venne venduta ad alcuni paesi africani.

A Zaporizhzhia ha sede la MiGremont, specializzata nella manutenzione e aggiornamento di tutti i caccia ucraini. Dal 2010 l’Ucraina ha avviato un programma di modernizzazione dei suoi caccia ed elicotteri da assalto. Nel Marzo 2010 la 299 BTA ricevette i suoi primi tre Su-25 aggiornati, con la denominazione Su-25M1 per i monoposto e Su-25UBM1 per i biposto. Esteriormente, la versione M-1 è riconoscibile subito dalla nuova mimetica a “pixel” a tre toni di grigio.

Il pacchetto M-1 comprende miglioramenti nei sistemi di navigazione e gestione armamenti, con miglioramenti nella precisione di sgancio delle bombe e con la possibilità di sganciare da altitudine (16.000ft) tre volte superiore alla precedente. Il cockpit monta ora il sistema di navigazione satellitare SN-3307 che riceve dati dall’ NAVSTAR GPS americano e dal GLONASS russo. Vi è un nuovo sistema radio ed un aggiornamento strutturale.

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Attualmente i Su 25M-1/UBM-1 ucraini sono in grado di operare sia di giorno che di notte e in condizioni meteo avverse. I Frogfoot ora sono dotati di un nuovo sistema di Flare, KUB-26-50, che permette di lanciare flares di calibri diversi, 26mm e 50mm per l’appunto, e si dice che sia più efficiente contro la rete contraerea russa nella regione di Donbass. Questo sistema può essere utilizzato dai diversi tipi di aerei ed elicotteri in servizio presso l’aviazione Ucraina ma è particolarmente visibile sui Su-25.

Dall’Aprile 2014 tutti i velivoli ed elicotteri ucraini sono stati coinvolti nelle operazioni anti-terrorismo contro l’occupazione russa della parte ad Est del Paese. I primi velivoli impiegati furono i MiG-29 e i Su-27, mentre i Su-25 videro l’inizio delle loro operazione nel Maggio 2014, nelle battaglie per l’occupazione dell’aeroporto di Donetsk. Essi operarono dalle bassi di riserva come Chuguyiv e Dnipropetrovsk. Diverse furono le perdite ucraine, tra cui un IL-76, un An-26, un An-30, due MiG-29, un Su-24 e cinque Su-25, fino a quando l’accordo di Minsk II venne messo in atto, bandendo l’utilizzo di caccia sulle regione di Donetsk.

Da Aprile a Settembre 2014 anche la 299 BTA vide impiegati i suoi Su-25 e il personale nelle operazioni anti terrorismo nell’Est dell’Ucraina per proteggere l’integrità del territorio nazionale dall’invasione russa e salvaguardare l’indipendenza del Paese. Durante l’intera campagna, la Brigata 299 svolse oltre 300 sortite di combattimento a supporto delle unità terrestri dell’ Esercito ucraino.

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Dei cinque Su-25 perduti, si riporta il 2 Luglio 2014 lo 06 blu a causa di una avaria al rientro da una missione di guerra, il 16 Luglio lo 03 blu colpito da MANPADS, il 23 Luglio due velivoli, lo 04 blu colpito da un MiG-29 russo e il 33 blu abbattuto nello stesso giorno dalla contraerea russa e un altro il 29 Agosto 2014, lo 08 blu, abbattuto nella regione di Donetsk.

Il Comandante della 299 Brigata di Mikolaiv, Colonel Serghiy Samoilov, ci racconta di essere stato lui ai comandi dello 04 blu colpito dal MiG-29 russo, che però nonostante i danni subiti, fu in grado di atterrare e nell’arco di sole tre settimane gli specialisti ripararono i danni e il velivolo ritornò operativo ed è tutt’oggi in servizio col numero identificativo 41 blu.

Una caratteristica del Su- 25, oltre alla robustezza strutturale, è rappresentata anche dalla sua facile manutenzione e rapidità di eventuali interventi riparativi, cosa che difficilmente accade con velivoli di 5 generazione. Questo fa si che la linea di volo a Mikolaiv sia quasi sempre affollata.

Nonostante la loro nuova capacità di sganciare le armi da quote più elevate, la maggior parte delle missioni venivano condotte a bassa quota per cercare di sfuggire ai sistemi di avvistamento della contraerea russa, ma rendendosi cosi bersaglio dei MANPADS. A breve verrà avviato un ulteriore programma di aggiornamento dei Su 25 ucraini, denominato M-2, ma le sua caratteristiche sono ancora riservate.

Ad oggi, la Brigata 299 continua a volare regolarmente e la recentissima esperienza di guerra ha messo in evidenza la necessità di migliorare la capacità di auto-difesa nel volo a bassa quota, e il nuovo avvicinamento all’USAF, con esercitazioni condotte assieme, come la Clear sky 2018, sono volte ad elevare il livello di operatività dei reparti dell’aviazione ucraina.


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Bye
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