Su-75 "Checkmate"

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Su-75 "Checkmate"

Messaggio da Phant » 12 giugno 2021, 1:49

Analisidifesa.it ha scritto:
Anche Sukhoi lavora al caccia leggero di quinta generazione russo

Come anticipato sul nostro canale Telegram anche il bureau russo Sukhoi starebbe sviluppando il primo caccia tattico leggero monomotore supersonico di quinta generazione; lo ha riferito l’agenzia di stampa TASS lo scorso fine mese citando fonti anonime del settore aeronautico.

Secondo le informazioni sommarie fornite dalla fonte il nuovo velivolo raggiungerà velocità superiori a Mach 2, sarà dotato di un design stealth, da caratteristiche di super manovrabilità con migliori capacità di decollo e atterraggio attraverso l’utilizzo di un propulsore fornito di vettore di spinta (TVC o thrust vector control) e nel complesso la piattaforma avrà un rapporto spinta-peso superiore a 1.

Ulteriori dettagli forniti descrivono inoltre questo futuro velivolo con un peso massimo al decollo non superiore alle 18 tonnellate (per fare un rapido raffronto il Su-57 ne pesa più di 25) e la cui base dovrà costituire una piattaforma idonea e universale per un’eventuale versione drone priva cioè di equipaggio.

Come ampiamente anticipato da Analisi Difesa nel maggio dello scorso anno era stato il CEO di Rostech Sergei Chemezov a confermare che la società era stata incaricata dello sviluppo di una piattaforma da combattimento monomotore di quinta generazione (opportunamente convertibile in drone) sulla base di fondi propri, senza l’intervento di bilanci federali; era tuttavia noto finora che al lavoro sulla nuova piattaforma leggera ci fosse solo il bureau MiG (anch’essa sotto la UAC-Rostech) con il progetto LMFS.

Questo significa che entrambi i bureau sono al lavoro per la realizzazione di un progetto monomotore che da molti anni è oramai assente tra le fila della Forza Aerospaziale russa (VKS). Già alla fine del periodo sovietico infatti, Mosca aveva deciso di eliminare i caccia monomotore presenti nella propria flotta aerea (da qui l’immediata radiazione di MiG-23, MiG-27 e Sukhoi Su-17/22) e per questo è probabile che lo sviluppo del futuro caccia leggero sia dovuto non tanto al ritorno di fiamma verso questa categoria di velivoli, considerando che attualmente nella VKS operano esclusivamente piattaforme bimotori, quanto piuttosto al fatto che Mosca si è resa conto di non essere stata più in grado di offrire sul mercato internazionale tali velivoli a quei paesi che da tempo richiedono caccia leggeri dotati di un solo propulsore.

Non dimentichiamo a titolo d’esempio le recenti affermazioni dei vertici militari vietnamiti alla ricerca di un moderno sostituto del MiG-21 che per oltre 50 anni ha costituito l’esempio eccellente dei velivoli di questa classe (monomotore, economicità d’esercizio e di gestione, efficienza e basso costo d’acquisto); o ancora il successo nel mondo dei Mirage francesi, del SAAB Gripen o ancor di più dell’F-16 americano, tutti appunto monomotori.

E’ innegabile tuttavia che il bureau Sukhoi parta decisamente avvantaggiato: primo perché le disponibilità economiche sono decisamente più elevate grazie al successo internazionale della famiglia dei Flanker negli ultimi trent’anni che ha portato molto denaro in cassa.

In secondo luogo è inevitabile che le tecnologie già disponibili sul caccia di quinta generazione Su-57 possano velocizzare lo sviluppo del futuro caccia leggero monomotore, mentre i cugini della MiG in teoria sono fermi al solo progetto sperimentale MiG 1.44 ideato verso la metà degli anni ‘80 e all’ultimo ammodernamento della famiglia dei Fulcrum noto come MiG-35 che tuttavia non è un caccia di quinta generazione.

Non è noto al momento il design del futuro Sukhoi ma recentemente una foto scattata dall’ufficio del Vice primo ministro della Federazione russa Yuri Borisov mostra una vista parziale di un modellino da scrivania sconosciuto le cui forme ricordano molto lontanamente il progetto (perdente) Boeing X-32 partecipante al programma JSF che vide vittorioso l’X-35, oggi noto come F-35.

Nel modellino in questione s’intravede una presa d’aria squadrata sotto il naso dell’aereo anche se non così enorme come quella dell’X-32 che scatenò ai tempi una valanga di meme ironici nei confronti del progetto.

Resta ovviamente da vedere se questo layout ha realmente qualche connessione con il futuro caccia monomotore di Sukhoi.


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Re: Su-75 "Checkmate"

Messaggio da Phant » 22 luglio 2021, 6:55

Aviation-report.com ha scritto:
Svelato “Checkmate” il nuovo caccia russo leggero monomotore di quinta generazione

“Checkmate” è il nome del nuovo caccia russo di quinta generazione presentato ieri pomeriggio al salone aerospaziale russo MAKS 2021. Come avevamo riportato nei giorni precedenti, le aziende russe Rostec e UAC avevano iniziato ad annunciare la presentazione del nuovo aereo da combattimento tramite misteriosi post sui loro canali social e tramite due video su YouTube che hanno scatenato centinaia di commenti sul possibile design e sulle possibili caratteristiche tecniche del fantomatico aereo prodotto dalla Sukhoi.

Le prime foto circolate su internet hanno mostrato un velivolo sicuramente con delle caratteristiche che sembravano stealth, o comunque con una bassa impronta radar, con gli impennaggi di coda inclinati verso l’esterno. I primi dubbi sulla motorizzazione sono stati fugati sia dal secondo video della Rostec che da successive immagini che hanno confermato la presenza di un singolo motore, ma fino a ieri non era ancora chiaro se si trattasse di un modello a grandezza naturale o di un vero aereo e in tal caso a che punto il programma di sviluppo del velivolo fosse progredito.

Prima della presentazione ufficiale pubblica, trasmessa anche in streaming su YouTube, il presidente della Federazione Russa Putin ha visionato in anteprima il nuovo velivolo della Sukhoi che poi è stato svelato al pubblico alle 18:45.

La domanda del mercato internazionale per il nuovissimo caccia Checkmate russo è stimata in 300 velivoli ha annunciato il vice primo ministro Yuri Borisov durante la prima giornata del MAKS-2021. “La domanda di questi velivoli è piuttosto elevata, si stima che saranno 300 nel prossimo futuro“. Secondo Borisov il nuovo combattente è mirato ad un certo numero di paesi e regioni. “Prima di tutto, l’aereo sarà orientato verso i paesi africani, l’India e il Vietnam“. Checkmate sarà introdotto sul mercato entro i prossimi cinque anni. “Dipende tutto da quanto velocemente lo porteremo sul mercato esterno. Speriamo che la scadenza sia il 2025-2026“, ha aggiunto Borisov. Il primo volo dell’LTS (Light Tactical Aircraft) Checkmate è previsto per il 2023.

Il direttore della United Aircraft Corporation (UAC), Yuri Slyusar, prevede che le consegne in serie del nuovo caccia monomotore inizieranno nel 2026-2027 e competerà con l’F-35A Lightning II americano e lo svedese JAS-39 Gripen secondo quanto annunciato dal capo del Ministero dell’Industria e del Commercio Denis Manturov che inoltre ha aggiunto che per motivi di economia, il nuovo caccia monomotore Sukhoi condividerà molta tecnologia con il caccia Su-57 di quinta generazione.

“Abbiamo bisogno oggi … in termini di armamenti, in termini di componenti di base, in termini di costruzioni aeronautiche, di condividere il più possibile con il Su-57 al fine di ridurre il costo, forse, alcuni componenti, in modo che questo velivolo sia più economico del Su-35.” Manturov prevede che le forze armate russe acquisiranno questo nuovo aereo tattico leggero (LTS) che rispetto al suo principale concorrente, l’F-35, avrà un costo per ora di volo sette volte inferiore. Il Checkmate avrà quindi il costo più basso sul mercato rispetto ad aeromobili con funzionalità simili.

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Il nuovo caccia leggero monomotore russo costerà da 25 a 30 milioni di dollari, ha detto ai giornalisti Sergei Chemezov, capo della società statale Rostec. “Questo è un caccia leggero di quinta generazione. Ce ne sono di simili nel mondo. Questi sono l’F-35, il Gripen e il Rafale. Solo noi ci siamo posti il ​​compito di fornire un aereo molto economico ed efficiente ad un prezzo, spero, da 25 a 30 milioni di dollari.” Secondo Chemezov, il nuovo caccia leggero russo sarà in grado di raggiungere velocità fino a 1.900 km/h grazie ad un motore di classe 14,5-16 t, con un’autonomia di circa 3 mila km ed un carico utile di circa 7,4 tonnellate.

Secondo le informazioni annunciate, il nuovissimo aereo da combattimento include tutti gli sviluppi più avanzati, tra cui un radar AESA, un’architettura di costruzione aperta, tecnologie di intelligenza artificiale applicate alla manutenzione predittiva ma anche ad esempio ai controlli pre-volo che non richiederanno più la presenza umana. Queste soluzioni consentiranno di preparare un velivolo per il decollo in brevissimo tempo, anche in assenza di mezzi speciali, che, a loro volta, influenzeranno la sopravvivenza al combattimento dell’intera flotta.

L’aereo sarà una piattaforma versatile e adattiva con un’architettura aperta e potrà essere realizzato in diverse configurazioni, anche in versione navale o senza equipaggio, secondo i desideri del cliente, anche con la possibilità di installare moderne apparecchiature di bordo di fabbricazione straniera. Secondo il vicedirettore generale del Sukhoi Design Bureau e capo progettista di LTS, Mikhail Strelets, il Checkmate sarà dotato di un cockpit ergonomico dotato di grandi display touch screen, di apparecchiature elettroniche avanzate con elementi di intelligenza artificiale che consentirà di ridurre significativamente il carico di lavoro sul pilota per potersi concentrare sulla distruzione di bersagli terrestri ed aerei. Il velivolo potrà lavorare in un sistema di combattimento net-centrico ed operare come parte di un gruppo di velivoli con e senza equipaggio.

Il Checkmate è stato progettato utilizzando le basi scientifiche e tecniche ottenute durante lo sviluppo del velivolo da combattimento Su-57 di quinta generazione e con l’uso diffuso delle tecnologie dei supercomputer. In effetti, è il primo aereo russo ad essere calcolato completamente in digitale. Ciò ha ridotto significativamente i tempi di sviluppo e i rischi tecnici durante i test. Allo stesso tempo, nella macchina saranno integrate soluzioni tecniche comprovate con un elevato potenziale di modernizzazione. Ciò consentirà di creare rapidamente un sistema aeronautico da combattimento flessibile capace di rispondere in modo più efficiente e adattivo alle minacce presenti e future.

Checkmate sarebbe stato realizzato dalla Russia per riempire il mercato di esportazione dei caccia monomotore di quinta generazione oggi monopolizzato solo dal jet da combattimento F-35 Lightning II realizzato da Lockheed Martin, negli Stati Uniti. Come sappiamo però non tutti i paesi possono avere l’F-35 perché Washington deve garantire la sicurezza della riservatezza della propria tecnologia limitando così l’esportazione degli F-35. La Russia potrebbe imporsi in questo mercato con un aereo più semplice ed adatto ad aviazioni militari più piccole, garantendo un prodotto valido e tecnologicamente molto avanzato ed al passo con i tempi senza dover troppo salvaguardare segreti tecnologici come nel caso dell’F-35.

Comunque sarà, la campagna di marketing di Rostec ed UAC intorno a questo velivolo è stata davvero formidabile!




I progetti di Mig

Da non trascurare, Mikoyan, il tradizionale rivale di Sukhoi nel settore della progettazione di caccia, che ha svelato alcuni futuri concetti di aerei da combattimento tra cui un caccia multiruolo leggero, un caccia avanzato basato su portaerei e un drone a bassa osservabilità per il rifornimento in volo basato su portaerei e paragonabile allo statunitense Boeing MQ-25 Stingray .

In contrasto con il Sukhoi LTS, questi progetti sembrerebbero essere orientati principalmente verso requisiti interni delle forze aeree russe, piuttosto che per l’esportazione, dove le prospettive di mercato sono probabilmente meno favorevoli. Tuttavia, forniscono una visione interessante dei progetti concettuali che Mikoyan sta esaminando per un potenziale sviluppo futuro.

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Re: Su-75 "Checkmate"

Messaggio da Phant » 16 novembre 2021, 2:08





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Re: Su-75 "Checkmate"

Messaggio da Phant » 20 novembre 2021, 0:21

Aviation-report.com ha scritto:
Cosa sappiamo del nuovo caccia russo stealth di quinta generazione Su-75 “Checkmate”, stella del Dubai Airshow 2021

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Presentato per la prima volta al salone aereo MAKS 2021 di Mosca a luglio scorso, il Su-75 “Checkmate” è ancora una specie di enigma. Svelato con poco preavviso e nessun requisito, l’aereo mostrato a Mosca era chiaramente un mock-up, sebbene utilizzasse i principali sottogruppi di una cellula del Sukhoi Su-57 Felon.

Questo era, di per sé, sorprendente, poiché con le moderne tecniche di progettazione e produzione, la costruzione di una nuova cellula è relativamente economica e l’uso di ala, muso e pinne caudali di un caccia esistente molto più grande sembrerebbe probabilmente imporre limitazioni significative in termini di peso e resistenza. Ciò ha portato molti analisti a chiedersi se il Checkmate fosse un vero aereo da combattimento, o se fosse poco più di una trovata pubblicitaria fortemente pubblicizzata.

L’aspetto del velivolo a Dubai tenderebbe a suggerire che si tratta, in effetti, del mock-up di un vero e proprio progetto per i clienti esteri, inteso come alternativa a basso costo al Su-57, e forse come utile complemento a quel velivolo per le forze aerospaziali russe, sacrificando il raggio di combattimento e il carico utile per costi operativi significativamente inferiori.

Il Sukhoi Su-75 “Checkmate” utilizza una configurazione monomotore e una tecnologia ispirata al Su-57 e al Su-35, insieme a tecniche di progettazione e produzione computerizzate basate su modelli avanzati, al fine di ridurre i costi. Per certi versi questo rende il Checkmate un successore di velivoli come quelli della famiglia MiG-21, MiG-23 e Su-17/20/22, e per l’industria aerospaziale russa segna un ritorno alla configurazione dei caccia monomotore per il prima volta in più di 40 anni. Secondo il costruttore russo, il caccia tattico leggero avrebbe una portata, una velocità e un carico utile eccezionali per gli aerei della sua classe, nonché caratteristiche uniche per quanto riguarda l’equipaggiamento di bordo, la bassa visibilità e sarebbe in grado di contrastare i più moderni e promettenti sistemi di difesa aerea.

Rostec e la sua controllata, la United Aircraft Corporation (società madre di Sukhoi), hanno affermato che il nuovo velivolo sarebbe un nuovo caccia tattico leggero sviluppato come impresa privata, su iniziativa della compagnia, senza fondi di bilancio statali. Si era anche detto che si trattava di un programma interno russo, sebbene Yuri Slyusur, capo della United Aircraft Corporation, abbia affermato che i requisiti di progettazione erano stati guidati da vari requisiti dei partner stranieri, ed aveva accennato alla possibilità di cooperazione internazionale e trasferimento tecnologico.

I video di presentazione e gli altri sforzi di marketing pre-lancio avevano suggerito che i principali obiettivi di vendita per il “Checkmate” erano Emirati Arabi Uniti, India, Vietnam e Argentina, e si era ipotizzato che l’aereo fosse in qualche modo correlato al contratto firmato tra Russia e Emirati Arabi Uniti nel 2017. Le caratteristiche chiave del primo aereo monomotore di quinta generazione russo sono la sua furtività, il basso costo di un’ora di volo, le alte prestazioni in termini di economicità e l’architettura aperta, così se il cliente lo desiderasse sarà possibile installare a bordo altre apparecchiature di produzione russa o straniera.

Molte caratteristiche del velivolo non sono state ancora rese note, ma quelle annunciate alla presentazione a Mosca descrivono una velocità fino a 1,8 Mach e un’autonomia di volo massima senza serbatoi esterni non inferiore a 2800 km. L’aereo sarebbe equipaggiato con un radar di bordo con un’antenna phased array attiva con il quale potrebbe attaccare contemporaneamente fino a sei bersagli aerei e tracciarne fino a 30. Il cockpit è dotato di un touchscreen widescreen che trasmette lo stato di tutti i sistemi, oltre a fornire informazioni su percorso, obiettivi e minacce.

L’intelligenza artificiale è diventata il co-pilota del “Checkmate” come ha affermato Mikhail Strelets. “La cabina di pilotaggio è dotata del supporto di intelligenza artificiale a supporto dell’equipaggio, che fornisce suggerimenti al pilota per le azioni più efficaci nel combattimento aereo, anche in situazioni difficili“.

Checkmate, inoltre, avrebbe il più grande vano di armi interno tra gli aerei della sua classe. Ciò gli consentirà l’uso di un’ampia gamma di armamenti in una configurazione a bassa osservabilità. Oltre ai classici missili e bombe, sarà possibile installare ulteriori serbatoi di carburante nelle stive, nonché altri carichi per vari scopi. Il peso totale del carico di combattimento dell’aereo è fino a 7400 kg suddiviso in tre stive con cinque punti di aggancio interni e altri sei piloni esterni. A tutte queste caratteristiche, il CEO di Rostec Sergei Chemezov ha aggiunto quella che secondo lui sarebbe la più importante: il costo di un’ora di volo di questo caccia monomotore russo di quinta generazione Su-75 Checkmate è sette volte inferiore a quello del suo principale concorrente, l’F-35 americano.

“Tra i velivoli monomotore di quinta generazione e le macchine delle generazioni precedenti, solo il principale concorrente di Checkmate, l’F-35, può vantare caratteristiche comparabili. Tuttavia, a differenza di quest’ultimo, il nostro velivolo è economicamente più redditizio“, ha ammesso Chemezov, specificando che il costo di un’ora di volo per Checkmate è sette volte inferiore a quello dell’F-35.

Oggi nel mondo sono in servizio oltre 10.000 caccia, di cui circa 3500 monomotori. La domanda di tali macchine rimane elevata in tutto il mondo, pertanto, il programma di sviluppo per un caccia leggero di quinta generazione in Russia offrirà ai clienti una valida alternativa all’F-35 americano e al nuovo J-31/35 cinese. “Non è un caso che la prima presentazione internazionale del nuovo caccia leggero di quinta generazione avvenga proprio qui, al Dubai Airshow. Il Medio Oriente apprezza la reputazione delle armi russe, mostra grande interesse per i nostri sviluppi avanzati ed è interessato a sviluppare una partnership con la Russia. Il Checkmate è discreto e ben equipaggiato, ideale in termini di efficacia di combattimento e costo per ora di volo. Tutto ciò rende l’aereo un’offerta unica sul mercato internazionale delle armi “, ha affermato il capo di Rostec Sergei Chemezov.

Molto interessante è quanto riportato dall’agenzia di stampa russa TASS che ha riportato una dichiarazione seconda la quale Sukhoi avrebbe progettato il Checkmate, almeno in parte, sulla base dell’esperienza di combattimento in Siria. La campagna russa nel paese mediorientale ha coinvolto tutti i suoi principali tipi di aerei da combattimento, inclusa una breve valutazione del Su-57 e attingendo all’esperienza siriana i progettisti “hanno pensato di creare un aereo monomotore leggero nel 2016 … e l’analisi dei risultati dell’uso di sistemi di aerei d’attacco in Siria ha mostrato che per la maggior parte delle attività, le capacità dei velivoli bimotore pesanti sono eccessive“, ha detto alla TASS Mikhail Strelets, capo progettista del Checkmate.

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In questi giorni il caccia tattico leggero monomotore Su-75 Checkmate e il caccia pesante bimotore Su-57E Felon sono stati presentati insieme per la prima volta con delle nuove immagini che mettono a confronto i due velivoli da combattimento russi stealth di quinta generazione. Il Su-57E è un caccia multiruolo sviluppato come versione per l’esportazione del Su-57, che è in corso di consegna con i primi esemplari alle forze aeree russe. Il velivolo ha elevate prestazioni di volo con caratteristiche di bassa osservabilità. Al momento è l’unico bimotore pesante di quinta generazione al mondo offerto per l’esportazione. Entro il 2027, Rostec consegnerà più di 70 di questi velivoli di quinta generazione Su-57 Felon alle forze armate russe.

Vedere i due aerei uno accanto all’altro fornisce finora una migliore visione dell’enigmatico progetto del caccia “Checkmate”, visione che rivela un caccia sostanzialmente più grande di quanto avremmo potuto immaginare, almeno confrontandolo al Su-57 Felon. La caratteristica più notevole, forse, è il rapporto dimensionale tra il Felon – sempre visto come un potenziale successore dei pesi massimi della famiglia Sukhoi Flanker – e il Checkmate, che è ufficialmente descritto come un aereo tattico leggero.

Il motore del Checkmate sarà il modello AL-41F1 modificato (Izdelie 117) ha dichiarato Mikhail Nikitushkin, progettista di Sukhoi. “Il motore è il motore 117 esistente, che è stato modificato per un aereo monomotore in termini di affidabilità“, ha affermato. La manovrabilità sarebbe ancora un fattore chiave del design, quindi anche la spinta vettoriale sarebbe inclusa come opzione e forse anche per impostazione predefinita.

Sostanzialmente il Checkmate è un caccia medio e non un caccia leggero che con un significativo volume di carburante interno avrebbe la capacità di volare in missioni di combattimento più lunghe su distanze maggiori, circa 3000 km, con un importante punto di forza che è la furtività del design.

Anche le cabine di pilotaggio e i radome dei rispettivi caccia russi mostrano ampie somiglianze, suggerendo che potrebbe esserci un grado sostanziale di similitudine in termini di avionica della cabina di pilotaggio e del radar. Questo è qualcosa che era stato previsto quando il nuovo velivolo è emerso per la prima volta. Ciò avrebbe senso in termini di riduzione dei costi di sviluppo e di test di volo, per entrambe le piattaforme, una volta che il Checkmate sarà in grado di volare, ma anche sui costi operativi e di manutenzione.

La Russia creerà tre prototipi del caccia Checkmate entro il 2023

Tre prototipi del caccia Checkmate saranno creati entro il 2023, anno nel quale l’aereo farà il suo debutto in volo, ha affermato il capo di Rostec. “Sono necessari circa tre prototipi affinché l’aereo prenda il volo e sia sottoposto ai collaudi in volo“, ha detto, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla possibilità che l’azienda russa sia in grado di costruire diversi velivoli entro il volo di debutto del Checkmate previsto per il 2023. Le consegne del velivolo potrebbero iniziare tra il 2025-2026.

Il venditore di armi statali russo Rosoboronexport ha già iniziato a promuovere il nuovo velivolo da combattimento sui mercati mondiali degli armamenti, ha affermato Chemezov. “Si sono svolte una serie di trattative con le delegazioni estere e ora si stanno formulando offerte di configurazione per loro“, ha detto. Il capo di Rostec ha anche affermato che i rappresentanti degli Emirati Arabi Uniti sono interessati al nuovo caccia monomotore russo e intendono studiarlo in modo più dettagliato.

“Penserei al JF-17, J-10 e F-16 come suoi rivali ma solo l’F-35 può vantare caratteristiche paragonabili. Tuttavia, il nostro aereo è economicamente più vantaggioso sia in termini di prezzo che di costo operativo. Inoltre, può trasportare una quantità record di armamenti. Ecco perché credo che il caccia abbia un buon potenziale di esportazione “, ha affermato il capo di Rostec che ha anche aggiunto che “… naturalmente, il prezzo varierà, a seconda della configurazione del velivolo. Spero che il prezzo di base sarà di circa 30-35 milioni di dollari“.

Il piano per offrire il Checkmate a un costo unitario di 30 milioni di dollari era stato già annunciato in precedenza, rispetto a circa 78 milioni di dollari per l’F-35A, i circa 101 milioni di dollari per l’F-35B e i circa 94 milioni di dollari per l’F-35C. Questo è anche circa la metà del costo per un F-16 di nuova produzione o di un JF-17 Thunder che costa circa 55 milioni di euro. Come detto però il valore del velivolo cambierà a seconda della configurazione e i 30 milioni di di dollari sarà sicuramente il prezzo per una versione base.


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Re: Su-75 "Checkmate"

Messaggio da Phant » 5 maggio 2022, 1:04

Analisidifesa.it ha scritto:
Da Mosca nuovi dettagli sul caccia leggero Sukhoi Su-75 Checkmate

Il deposito del brevetto del caccia stealth di quinta generazione, Checkmate o Sukhoi Su-75 presso il Servizio Federale Russo per la proprietà intellettuale ha atto emergere alcuni dettagli circa il nuovo monomotore da combattimento russo.

Il documento sottolinea infatti che «il risultato tecnico è l’aumento della stabilità e controllabilità del velivolo senza compromettere le caratteristiche di [in]visibilità radar», ottenuto anche studiando i limiti manifestati a suo tempo dal velivolo statunitense stealth F-117A.

Il Checkmate è dotato di coda “a V”, presa d’aria nella parte inferiore mentre l’ugello vettoriale 3D consente di utilizzarlo per il controllo e il bilanciamento del volo. Circa i propulsori, a spingere il Checkmate sarà inizialmente l’Izdeliye 117 (noto come AL-41F1), cioè il motore adottato dal Sukhoi Su-35 che sarà opportunamente modificato per un velivolo monomotore in attesa che sia disponibile il nuovo Izdeilye 30, più leggero e prestante e destinato anche al bimotore Su-57.

Circa le caratteristiche di spinta vettoriale del Checkmate, secondo il maggior generale dell’Aeronautica (ora in pensione) Vladimir Popov già capo della Direzione federale per la ricerca aerospaziale, il motore a reazione ruotante ha l’asse dell’ugello di uscita che può cambiare assetto sia verso l’alto che in basso di 15-20 gradi e a sinistra/ destra di 8-10 gradi. I russi in tal senso hanno notevole dimestichezza con questo tipo di tecnologia considerando l’utilizzo effettuato sia con aerei sperimentali (MiG-29OVT, Su-37) che con aerei operativi (MiG-35, Su-35, etc.).

«Non è solo una questione di aumento della manovrabilità per i combattimenti ravvicinati – ha proseguito Popov – qui c’è in gioco anche la sopravvivenza stessa del velivolo, ad esempio nel disimpegno dai missili nemici.»

Secondo Popov infine, il Checkmate presenterà probabilmente uno scarico del motore a sezione rettangolare: – «Il condotto di scarico allungato e la forma rettangolare dell’ugello consentono una maggiore miscelazione del flusso d’aria con l’ambiente e per questo motivo la temperatura scende bruscamente. Di conseguenza, il gradiente di temperatura diminuisce e il seeker di riferimento del missile IR nemico vedrà l’aereo con un ritardo; un’ulteriore sicurezza e una maggiore stealthness anche nel campo dell’infrarosso secondo Popov, ma soprattutto una soluzione che è stata di recente applicata alla seconda nuova cellula dell’UCAV Sukhoi S-70 Okhotnik.

Ricordiamo che nel luglio dello scorso anno e in occasione del Salone Aerospaziale russo MAKS-2021, Rostech ha presentato con un’efficace campagna pubblicitaria il futuro caccia monomotore targato Sukhoi-UAC.

Secondo l’amministratore delegato della società statale Sergei Chemezov, il Checkmate costerà tra i 25 milioni e i 30 milioni di dollari a esemplare, mentre secondo Yuri Slyusar, capo della United Aircraft Corporation (UAC), il nuovo caccia volerà per la prima volta nel 2023 e la produzione di serie prenderà il via dal 2026.

Di parere opposto il vicepresidente dell’Accademia russa di scienze missilistiche e di artiglieria (RARAN) per la politica dell’informazione e Dottore in scienze militari Konstantin Sivkov, secondo cui in virtù del ritmo di sviluppo del caccia russo Su-57 di quinta generazione la produzione in serie del Checkmate è improbabile che possa essere raggiunta addirittura prima del 2035. Un giudizio certamente estremo, considerando che il Checkmate attingerà certamente a piene mani dell’esperienza accumulata non solo dal fratello maggiore Su-57 ma anche dall’UCAV S-70 Okhtnik.


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Re: Su-75 "Checkmate"

Messaggio da Phant » 7 agosto 2023, 1:27

Analisidifesa.it ha scritto:
Tre varianti per il Sukhoi Su-75 “Checkmate”

La United Aircraft Corporation (UAC) sta lavorando a tre nuove versioni del futuro caccia tattico leggero monomotore Sukhoi Su-75 “Checkmate” dotato di ala rimodellata, fusoliera a visibilità ridotta per contrastare il rilevamento radar e varianti monoposto, UAV e biposto. Tale osservazione deriva da una serie di brevetti di cui è venuta in possesso l’agenzia TASS.

Uno dei documenti pubblicati dal Servizio federale russo per la proprietà intellettuale e risalenti alla fine dello scorso anno cita un brevetto per «un aereo monoposto monomotore a bassa visibilità.» La descrizione del velivolo, le immagini e i colori in esso contenuti corrispondono quasi del tutto all’aspetto del Sukhoi “Checkmate” presentato ufficialmente nel MAKS-2021 sotto forma di mock-up a grandezza naturale e ampiamente trattato a suo tempo da Analisi Difesa.

La presentazione internazionale del futuro caccia leggero russo è avvenuta invece in occasione del successivo Dubai Airshow 2021 tenutosi negli Emirati Arabi Uniti.

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Allo stesso tempo, a giudicare dai diagrammi, l’ala dell’aeromobile ha ricevuto una seconda sezione (interna) di flaperon rovesciati con un’area più ampia; inoltre è aumentata la sezione della coda formando uno stabilizzatore trapezoidale di basso allungamento.

In parte inoltre, il nuovo design del velivolo presentato dall’UAC ricorda i possibili progetti di futuri caccia di sesta generazione precedentemente proposti e dimostrati in Occidente: dal complesso aeronautico Next Generation Air Dominance (NGAD) della società americana Lockheed Martin, al Tempest della British BAE Systems, fino al Système de Combat Aérien du Futur (SCAF) creato dalle società Airbus Defence – Dassault Aviation.

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Un altro documento testimonia un brevetto per un «velivolo tattico leggero trasportato all’interno della stiva di un aereo da trasporto… » – e anche in quel caso la forma dell’aereo mostrata dai disegni coincide con quella del Su-75.

«L’ulteriore modifica degli elementi [di questa versione priva d’equipaggio] fornisce un’ulteriore significativa riduzione della Radar Cross-Section (RCS) che ne riduce la visibilità radar» – afferma il documento.

«Velivolo senza pilota monomotore stealth» – recita ancora la didascalia del brevetto mostrandone il layout generale: qui si nota chiaramente che la differenza tra la modifica descritta nel documento e la versione monoposto del design del “Checkmate” che risiede fondamentalmente nella mancanza di un abitacolo.

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Un altro documento del brevetto riporta infine la dicitura «velivolo a bassa osservabilità, monomotore, biposto». L’aspetto dell’aeromobile presentato corrisponde anch’esso a quello aggiornato del futuro caccia leggero Sukhoi e chiaramente, allo stesso tempo, il canopy e la cabina di questa variante risulta allungata con una vetrata a tre sezioni, simile a quella caccia russo biposto Su-30.

Il Su-75 “Checkmate” include tutti gli sviluppi più avanzati tra cui un’architettura aperta per costruire nell’interesse del cliente con annesse tecnologie uniche di intelligenza artificiale un velivolo a “misura di cliente”. L’aereo è realizzato utilizzando tecnologie stealth inclusi compartimenti (o baie) all’interno della fusoliera per armi aria-aria e aria-superficie.

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Il carico utile del “Checkmate” supera le 7 tonnellate e secondo le dichiarazioni rese dal costruttore il caccia leggero Sukhoi sarà in grado di colpire contemporaneamente fino a sei bersagli. La velocità massima del “Checkmate” sarà di Mach 1.8 e il raggio di combattimento sarà di circa 3.000 chilometri senza serbatoi esterni. Secondo le ultime informazioni il lotto iniziale di caccia “Checkmate” sarà prodotto non prima del 2026.

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Re: Su-75 "Checkmate"

Messaggio da Phant » 23 dicembre 2023, 1:17

Aviation-report.com ha scritto:
UAC brevetta una versione modulare del velivolo di quinta generazione russo Su-75 Checkmate

Secondo quanto pubblicato dalla TASS, la United Aircraft Corporation (UAC) avrebbe brevettato una modifica modulare dell’aereo tattico leggero Su-75 Checkmate, che consentirebbe di cambiare la parte superiore della fusoliera dell’aereo, a seconda dei compiti da svolgere, con una cabina monoposto o biposto, o senza equipaggio. Questo brevetto afferma che la modifica consentirà di cambiare radicalmente la funzionalità dell’intero velivolo mantenendo le stesse capacità di trasporto integrate nella piattaforma di base senza influenzare le prestazioni aerodinamiche e radar dell’aereo stesso

Secondo la TASS, i documenti del brevetto descrivono il concept design del velivolo come un “velivolo tattico monomotore con bassa firma radar”. La descrizione e lo schema dell’aereo in esso contenuti corrispondono al Su-75 Checkmate presentato nelle immagini e video precedentemente pubblicate ufficialmente e sotto forma di modelli in scala.

Le parti sostituibili del velivolo sarebbero fissate sulla parte di base della fusoliera e ci sarebbero connettori e raccordi per sistemi elettrici, idraulici e di altro tipo che interagiscono con i connettori e i raccordi di accoppiamento tra la parte fissa e la parte intercambiabile.

“Attualmente, gli aerei militari svolgono molti compiti. Per questo scopo viene utilizzata un’ampia flotta di aerei di varie dimensioni, che richiede grandi costi materiali ed umani; quando tutti i compiti vengono risolti con un aereo, l’efficienza del suo utilizzo diminuisce. Per ridurre o eliminare i costi, è necessario garantire in un aeromobile la possibilità di modifica per risolvere vari problemi“, hanno cercato di spiegare gli autori dell’invenzione.

Gli autori del brevetto sottolineano che la parte principale della fusoliera dell’aereo è quella maggiormente caricata di sistemi di equipaggiamento di bordo. In questo caso, ad esempio, per effettuare missioni di ricognizione, è possibile rimuovere la cabina di pilotaggio e installarne una senza pilota, aumentando la durata del volo grazie al peso ridotto del velivolo. “Il collegamento dei moduli rimovibili sull’aereo base, a seconda della missione di volo e delle condizioni di utilizzo, massimizzerà l’efficienza dell’utilizzo dell’aereo e amplierà la gamma di compiti che può risolvere“, hanno riassunto gli sviluppatori.

Il caccia leggero monomotore di quinta generazione Su-75 Checkmate sviluppato da Sukhoi è stato presentato nel luglio 2021 al MAKS Air Show. Il Sukhoi Su-75 Checkmate utilizza una configurazione monomotore e una tecnologia ispirata al Su-57 e al Su-35, insieme a tecniche di progettazione e produzione computerizzate basate su modelli avanzati, al fine di ridurre i costi. Per certi versi questo rende il Checkmate un successore di velivoli come quelli della famiglia MiG-21, MiG-23 e Su-17/20/22, e per l’industria aerospaziale russa segna un ritorno alla configurazione dei caccia monomotore per il prima volta in più di 40 anni.

Secondo il costruttore russo, il caccia tattico leggero avrebbe una portata, una velocità e un carico utile eccezionali per gli aerei della sua classe, nonché caratteristiche uniche per quanto riguarda l’equipaggiamento di bordo, la bassa visibilità e sarebbe in grado di contrastare i più moderni e promettenti sistemi di difesa aerea.

Molte caratteristiche del velivolo non sono state ancora rese note, ma quelle annunciate alla presentazione a Mosca descrivono una velocità fino a 1,8 Mach e un’autonomia di volo massima senza serbatoi esterni non inferiore a 2800 km. L’aereo sarebbe equipaggiato con un radar di bordo con un’antenna phased array attiva con il quale potrebbe attaccare contemporaneamente fino a sei bersagli aerei e tracciarne fino a 30. Il cockpit è dotato di un touchscreen widescreen che trasmette lo stato di tutti i sistemi, oltre a fornire informazioni su percorso, obiettivi e minacce.

Il primo volo dovrebbe essere previsto per il 2024 con il lotto pilota che sarà prodotto nel 2026. Nel mese di luglio era stato riferito che l’UAC aveva brevettato tre nuove modifiche del Su-75 con la forma dell’ala modificata, la fusoliera e visibilità ridotta per i sistemi di rilevamento radar, configurazione monoposto, biposto e senza pilota.

Tornando al concetto di un caccia modulare, potrebbe essere logico perché potrebbe ridurre i costi complessivi: costi di approvvigionamento, costi operativi, costi di formazione dei piloti e del personale di supporto e aiuterebbe a ridurre l’inventario facilitando l’uso dello stesso hardware per rispondere a uno spettro molto più ampio di minacce e avversari.Ma la domanda è: il concetto è tecnicamente fattibile? Oggi si, il concetto è tecnicamente fattibile grazie ai progressi tecnici e ai software di controllo del volo che possono facilmente adattarsi ai cambiamenti nelle configurazioni aerodinamiche.

Un altro esempio è quello di AERIALIS che sta sviluppando un aereo che può essere convertito da un addestratore a un jet più veloce e aggressivo sostituendo alcune parti intercambiabili, i motori, le ali e l’abitacolo. L’aereo biposto dovrebbe avere almeno tre varianti basate sulla stessa fusoliera ma dotate di diverse configurazioni di motore e ali: un addestratore di base, un aereo da combattimento più veloce e manovrabile e un aereo da ricognizione ISR con ali più lunghe e motore più efficiente.

Il sistema aeronautico modulare AERALIS semplifica i processi di progettazione, sviluppo e supporto in servizio per velivoli militari attraverso molteplici ruoli di addestramento e di prima linea, contribuendo a ridurre la complessità e i costi di acquisizione e supporto rispetto ad approcci più tradizionali. Questa piattaforma potrebbe rivoluzionare il mercato degli addestratori o degli aerei da attacco leggeri e consentirebbe agli operatori di ridurre significativamente le proprie flotte con notevoli risparmi sui costi di acquisizione e gestione.


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Re: Su-75 "Checkmate"

Messaggio da Phant » 12 febbraio 2024, 2:51

Aviation-report.com ha scritto:
Il caccia russo Su-75 Checkmate riceve nuove modifiche tecniche in attesa del primo volo ancora da definire

Sulla base del feedback di potenziali acquirenti, il caccia russo Su-75 ha ricevuto modifiche tecniche per ottimizzarne i costi. E’ quanto riferito dalla Rostec alla TASS. Rostec ha osservato che il principio della modularità e le moderne tecnologie digitali hanno consentito di apportare modifiche tecniche all’aereo nel più breve tempo possibile.

“Nell’ambito del programma Checkmate, la United Aircraft Corporation di Rostec ha ricevuto feedback da potenziali clienti. Oltre a raccogliere ulteriori requisiti espressi dai potenziali acquirenti, si è lavorato anche per ottimizzare i costi e analizzare le singole soluzioni tecniche. Ciò ha permesso di migliorare notevolmente la competitività, l’attrattiva commerciale e anche ridurre i rischi tecnici durante la creazione di un nuovo aereo monomotore nazionale“, hanno affermato dalla Rostec.

Un modello del velivolo è stato anche esposto nei giorni scorsi al salone aeronautico internazionale World Defense Show 2024 che si è svolto a Riyadh capitale dell’Arabia Saudita. La UAC ha così presentato nuovamente, ancora su carta potremmo dire, il caccia a potenziali clienti del Medio Oriente.

In precedenza, il capo del Servizio federale per la cooperazione tecnico-militare della Russia, Dmitry Shugaev, aveva parlato alla TASS delle consultazioni con alcuni clienti stranieri per la cooperazione nell’ambito del progetto Checkmate. Anche il vice primo ministro e capo del ministero dell’Industria e del commercio della Federazione Russa Denis Manturov aveva parlato della disponibilità di alcuni clienti interessati all’acquisto del Su-75.

Secondo Manturov, sono state apportate modifiche al design originale del caccia, tra le altre cose, in base alle loro richieste. Nel luglio 2023, era stato riferito che l’UAC aveva brevettato tre nuove modifiche del caccia russo Su-75 con una forma dell’ala modificata, fusoliera e sezione ridotta per i sistemi di rilevamento radar, il tutto in tre varianti: monoposto, biposto e senza pilota.

Il caccia leggero monomotore di quinta generazione Su-75 Checkmate sviluppato da Sukhoi (parte della United Aircraft Corporation di Rostec) era stato presentato nel luglio 2021 al MAKS Air Show. La presentazione estera del caccia era, invece, avvenuta al Dubai Airshow 2021 negli Emirati Arabi Uniti.

Il Sukhoi Su-75 Checkmate utilizza una configurazione monomotore e una tecnologia ispirata al Su-57 e al Su-35, insieme a tecniche di progettazione e produzione computerizzate basate su modelli avanzati, al fine di ridurre i costi. Per certi versi questo rende il Checkmate un successore di velivoli come quelli della famiglia MiG-21, MiG-23 e Su-17/20/22, e per l’industria aerospaziale russa segna un ritorno alla configurazione dei caccia monomotore per la prima volta in più di 40 anni.

Secondo il costruttore il caccia russo Su-75 avrebbe una portata, una velocità e un carico utile eccezionali per gli aerei della sua classe, nonché caratteristiche uniche per quanto riguarda l’equipaggiamento di bordo, la bassa visibilità e sarebbe in grado di contrastare i più moderni e promettenti sistemi di difesa aerea.

Molte caratteristiche del velivolo non sono state ancora rese note, ma quelle annunciate alla presentazione a Mosca descrivono una velocità fino a 1,8 Mach e un’autonomia di volo massima senza serbatoi esterni non inferiore a 2800 km. L’aereo sarebbe equipaggiato con un radar di bordo con un’antenna phased array attiva con il quale potrebbe attaccare contemporaneamente fino a sei bersagli aerei e tracciarne fino a 30. Il cockpit è dotato di un touchscreen widescreen che trasmette lo stato di tutti i sistemi, oltre a fornire informazioni su percorso, obiettivi e minacce.

A fine 2023 avevamo anche riportato anche che la UAC avrebbe brevettato la modifica modulare dell’aereo, che consentirebbe così di cambiare la parte superiore della fusoliera, a seconda dei compiti da svolgere, con una cabina monoposto o biposto, o senza equipaggio. Questo brevetto afferma che la modifica consentirà di cambiare radicalmente la funzionalità dell’intero velivolo mantenendo le stesse capacità di trasporto integrate nella piattaforma di base senza influenzare le prestazioni aerodinamiche e radar dell’aereo stesso. Il primo volo sarebbe previsto proprio per quest’anno, anche se ad oggi non ci sono conferme in merito, con il lotto pilota che sarà prodotto nel 2026.


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