UAS a propulsione solare Skydweller Aero

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UAS a propulsione solare Skydweller Aero

Messaggio da Phant » 21 agosto 2021, 0:06

Analisidifesa.it ha scritto:
L’US Navy investe sull’UAS a propulsione solare Skydweller Aero

Leonardo ha iniziato ad investire nel primo drone a energia solare con elevate capacità di carico e volo perpetuo nel 2019, un progetto, il primo al mondo, che ha portato avanti attraverso la start up Skydweller Aero Inc., società hitech statunitense/spagnola specializzata nello sviluppo di una nuova generazione di velivoli senza pilota ad energia pulita (eUAV). Nella visione del Company italiana, il velivolo, caratterizzato da aerostrutture innovative, materiali ultraleggeri e tecnologie eco-compatibili, sarebbe stato in grado di “rispondere alle esigenze di sorveglianza integrata di molti Paesi, garantendo al contempo una maggiore consapevolezza dello scenario per le forze militari e un utilizzo più efficiente delle risorse rispetto ai sistemi tradizionali”.

Una scelta vincente che, a tre anni di distanza, vede la Marina Militare degli Stati Uniti (US Navy) investire cinque milioni di dollari in quello che potrebbe diventare lo Unmanned Aircraft System (UAS) che rivoluzionerà le missioni ISR (Intelligence, surveillance and reconnaissance). Secondo quanto pubblicato dalla rivista specializzata Flightglobal, US Navy punta a sviluppare una versione militare del velivolo capace di eseguire missioni a lungo termine, con una durata di vita ed un carico utile sensibilmente superiori a quanto sia attualmente possibile.

Skydweller Aero non ha ancora reso noti gli obiettivi dei velivoli dimostrativi, ma ha confermato che sta lavorando con US Navy per definire i limiti standard delle prestazioni. Per ora, si ipotizzano missioni in volo tra i 30 e i 90 giorni.

Con l’enorme apertura alare di cui è dotato, 236 ft (72 m), ed un peso massimo al decollo (MTOW) di 5.500 ld (2.495 kg), l’aereo sarebbe già in grado di operare, a 25-50 kt (46-92 km/h), ad altitudini comprese tra 30.000 e i 45.000 ft (9.200-13.7000 m), volare ad una velocità di 100 kt (185 km/h) e trasportare un carico utile massimo di 800 libbre (360 kg), supportando quindi un’ampia gamma di sensori; inoltre, in ambito civile, potrebbe essere utilizzato per le comunicazioni, il supporto alle operazioni in situazioni di emergenza e calamità e per il monitoraggio ambientale e la mappatura spaziale.

Attualmente, i velivoli US Navy a lungo termine che operano ad altitudini relativamente elevate sono gli MQ-4C Triton: range 8.200 nmi (15.200 km), 30 ore di autonomia e quota di servizio a 56.000 ft (17.000 m). Skydweller Aero ha volato per la prima volta nel dicembre 2020 e nell’aprile scorso ha effettuato con successo un volo di prova ad Albacete, in Spagna, allo scopo di validare i sistemi di controllo e i sensori.

L’aereo, che sarebbe in grado di operare da basi dislocate in tutto il mondo, è dotato di circa 270 m2 di celle fotovoltaiche che possono generare, secondo fonti di stampa, 2 Kwh di potenza, una cifra decisamente sottostimata che sarebbe però sufficiente a garantire fino a tre mesi di volo ininterrotto e un carico utile significativo.

Qualche cosa di simile era stato tentato con il progetto Solar Impulse 2, il quadrimotore con equipaggio ad energia solare che tra il 2015 e il 2016 ha circumnavigato il globo terrestre in 17 tappe, la più lunga delle quali da Nagoya alle Hawaii, 3.894 nmi (7.212 km) in 4 giorni, 21 ore e 52 minuti. In realtà l’aereo, che in totale ha volato 22.915 nmi (42.438 km) in complessive 558 ore e 7 min, è stato costretto a contenere la percorrenza delle singole tratte ad ad un massimo di 117 ore e 52 minuti non per limiti tecnici ma piuttosto per il limite fisico imposto dai piloti.

Partner tecnologico del progetto, Leonardo sarà responsabile della commercializzazione del drone in Italia, Regno Unito, Polonia e per le Agenzie Nato. Un team dedicato di Leonardo partecipa alle attività di sviluppo e sperimentazione, svolte presso le infrastrutture di Skydweller a Madrid e Albacete in Castilla-La Mancha. Questa piattaforma, innovativa e “green”, permetterà alla società di acquisire competenze tecnologiche che potranno essere traslate in futuro anche in altri ambiti, come la propulsione e l’alimentazione elettrica, le aerostrutture e i materiali ultra leggeri, tutti fattori che influenzeranno il business aeronautico dei prossimi vent’anni.


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