Project Hydra

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Project Hydra

Messaggio da Phant » 21 maggio 2021, 17:38

Aviation-report.com ha scritto:
Il Progetto Hydra dei Lockheed Martin Skunk Works® collega F-35 ed F-22 tramite un velivolo U-2 per la condivisione dei dati in tempo reale

I laboratori Lockheed Martin Skunk Works®, l’agenzia per la difesa missilistica e l’aeronautica militare statunitense hanno collegato con successo un U-2S con cinque F-35A e un F-22A durante una missione di volo e hanno fornito dati in tempo reale agli operatori sul campo, introducendo una maggiore flessibilità della missione tra diversi domini e un quadro operativo complessivo migliorato per le missioni da combattimento congiunte. L’U-2 ha anche condiviso simultaneamente le informazioni con diverse risorse a terra e in mare, nonché con aerei da combattimento non stealth, il tutto in tempo quasi reale.

I caccia di quinta generazione sono tipicamente limitati a comunicare tra loro e con i centri di comando e controllo tramite i loro datalink e le connessioni dati tattiche legacy, e comunque non nei loro “linguaggi” digitali nativi ed incompatibili quali il MADL – Multifunctional Advanced Data Link, collegamento dati avanzato multifunzione degli F-35 (utilizzato da tutte e tre le versioni del velivolo), e l’IFDL – Intra-Flight Data Link dell’F-22. Il MADL è previsto anche sul futuro bombardiere strategico stealth B-21A Raider.

Come sappiamo se un F-22 e un F-35 avessero bisogno di condividere i dati tra loro in volo o di trasmetterli a un centro di comando e controllo, dovrebbero utilizzare connessioni tattiche legacy, come il Link 16, che sono più facilmente rilevabili dalle forze nemiche, rinunciando al vantaggio della furtività dei velivoli.

Tramite il “Project Hydra”, quest’ultimo test di volo ha sfruttato un carico utile Open Systems Gateway (OSG) a bordo dell’U-2 per collegare un F-22 a cinque F-35 tramite l’Intra-Flight Data Link (IFDL) e l’Advanced Data Link (MADL), condividendo con successo i dati tra tutti gli aeromobili in volo e con i nodi a terra. Le tracce dei bersagli sono stati trasmessi da e attraverso l’U-2 nell’avionica da combattimento dei caccia e nei display dei piloti.

“Il Project Hydra segna la prima comunicazione bidirezionale stabile tra velivoli di quinta generazione in volo, condividendo anche i dati operativi e dei sensori con gli operatori di terra per sfruttare le capacità in tempo reale“, ha affermato Jeff Babione, vicepresidente e direttore generale di Lockheed Martin Skunk Works®. “Questa connettività di livello superiore riduce la tempistica dalla raccolta dei dati alla decisione da pochi minuti a secondi, il che è fondamentale per combattere gli avversari di oggi e le minacce avanzate“.

Lo sforzo del progetto Hydra ha anche segnato la prima volta che i dati del sensore F-35 sono stati condivisi con un sistema di terra operativo su un collegamento TTNT (Tactical Targeting Network Terminal) utilizzando un gateway aereo. Questi dati sono stati poi inviati al kit di adattamento del sensore aereo (A-Kit) del sistema IBCS (Integrated Battle Command System) dell’esercito americano, anch’esso sviluppato da Lockheed Martin. L’A-Kit ha quindi trasmesso i dati all’IBCS Tactical System Integration Laboratory (TSIL) a Fort Bliss, in Texas. L’IBCS ha utilizzato i dati del sensore degli F-35 per condurre un’esercitazione simulata dell’esercito.

Il nucleo del carico utile Hydra sfrutta l’Enterprise Mission Computer 2 (EMC2) conforme all’Open Mission Systems (OMS), facilitando le connessioni F-22, F-35, TTNT e Link-16. Sfruttando le capacità di collegamento dati sia nella linea di vista (LOS) che oltre la linea di vista (BLOS) dell’U-2, i dati possono ora essere condivisi direttamente agli operatori tattici e globalmente ai nodi di comando e controllo (C2) come il Common Mission Control Center (CMCC).

Quindi il sistema Hydra ha anche la capacità di trasmettere informazioni attraverso il Link 16 che consentirebbe agli F-22 e agli F-35 di condividere i dati disponibili anche ai caccia di quarta generazione, come gli F-16C/D Viper, gli F-15E Strike Eagle e i nuovi F-15EX Eagle II, per una maggiore consapevolezza della situazione dello spazio aereo di battaglia. Invece con il collegamento dati Tactical Targeting Network Terminal/Technology (TTNT), impiegato per la prima volta sul velivolo per la guerra elettronica EA-18G Growler della Marina degli Stati Uniti e che sarà integrato anche sugli F/A-18E/F Super Hornet Block III, sono state inviate le informazioni verso i nodi a terra e in mare.

Durante questa dimostrazione, sia il CMCC che il centro operativo presso la base aeronautica militare di Nellis sono stati in grado di visualizzare i dati del sensore e della piattaforma per avere la consapevolezza della situazione per il comando operativo e il controllo di risorse aeree altamente capaci.

Questa dimostrazione è un altro passo avanti fondamentale nel supporto di Lockheed Martin per il sistema di gestione della battaglia avanzata dell’US Air Force e per la convergenza del progetto dell’esercito, sostenendo l’obiettivo di fornire ai comandanti strumenti critici per l’ambiente di battaglia in tutti i domini portando la potenza dei dati dei velivoli di quinta generazione e sviluppando nuove opportunità di comando e controllo C2.

Inoltre come avevamo già riportato su Aviation Report, Lockheed Martin, Northrop Grumman, Honeywell e Kratos erano state recentemente coinvolte in una serie di altri progetti per sviluppare sistemi per consentire la comunicazione tra i collegamenti dati IDFL e MADL. Il più recente di questi è il gatewayONE che fa parte dell’attuale ecosistema ABMS dell’US Air Force.

Il 9 dicembre 2020 gli aerei di quinta generazione statunitensi, F-22 e F-35 hanno superato i loro limiti di connettività grazie al velivolo attritableONE XQ-58A Valkyrie, uno dei tre velivoli volti allo sviluppo del programma Skyborg. Il nuovo gateway di comunicazione e dati GatewayONE non solo è in grado di tradurre questi formati, ma per la prima volta in questo test aveva spostato i dati che normalmente vengono relegati a un centro operativo o un nodo di terra tattico, spingendoli direttamente nella cabina di pilotaggio dei velivoli all’interno dello spazio di battaglia multi-dominio, mantenendo la bassa osservabilità dei velivoli e delle loro comunicazioni.

In questo test di volo del 9 dicembre 2020 il Valkyrie, lanciato da un razzo, aveva condotto con successo per la prima volta un volo semi-autonomo a fianco degli F-22 e degli F-35. Il gatewayONE era stato integrato nel Valkyrie per il suo volo inaugurale con i caccia di quinta generazione per condurre il test iniziale delle capacità del gateway da una piattaforma spendibile “attritable”.

Quindi il Project Hydra, e tutti gli altri sviluppi precedenti, sviluppa un vero ecosistema di networking sul campo di battaglia, ampio e robusto, che fa dialogare IFDL e MADL tra loro e con eventuali nodi terrestri e navali, e nel prossimo futuro anche sciami di droni che potrebbero lavorare in profondità in spazi aerei complessi ed altamente contestati. Sicuramente l’U-2S Dragon Lady sarebbe estremamente vulnerabile in scenari del genere e quindi è ipotizzabile l’utilizzo di un drone stealth che da alte quote potrebbe fungere da gateway di comunicazione e garantire lo scambio di tutti i tipi di dati su una vasta area.


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