Salvate il “soldato Facocero”

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Re: Salvate il “soldato Facocero”

Messaggio da Aviators » 20 aprile 2015, 21:26

"Senza A-10, non saremo in grado di contrastare la Corea del Nord"

http://www.difesaonline.it/index.php/it ... a-del-nord

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Re: Salvate il “soldato Facocero”

Messaggio da Tycho » 2 marzo 2016, 10:02

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Re: Salvate il “soldato Facocero”

Messaggio da Gringo » 2 marzo 2016, 10:50

Giusta interpretazione di Tycho! Vai Facocero!!!
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Re: Salvate il “soldato Facocero”

Messaggio da Aviators » 28 agosto 2016, 11:13

Difesa Online ha scritto: A-10, anche il GAO attacca l'Air Force: bloccati tutti i piani di pensionamento, il Warthog in servizio almeno fino al 2028

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“Non vi è alcuna giustificazione per mandare in pensione la flotta A-10. Così facendo si lascerebbero i nostri militari alla mercé delle sfide alla sicurezza in tutto il mondo”.
Il Government Accountability Office, in una nota controfirmata dalla Commissione Forze Armate del Senato, attacca duramente il piano di pensionamento proposto dall’Air Force per l’A-10.
“L'Air Force sostiene che per affrontare le nuove sfide nei teatri come il Pacifico, è necessario acquistare velivoli multiruolo come l'F-35. L'Air Force stima che risparmierebbe 4.2 miliardi di dollari nell'arco dei prossimi cinque anni qualora dovesse andare in pensione l’A-10. Il GAO non ancora ben intuito la metodologia individuata dal servizio per stimare tali risparmi, ma l’Air Force non ha stabilito i requisiti chiari delle missioni che svolgono gli A-10. In assenza di tali requisiti, l’Air Force non ha pienamente individuato le lacune e le capacità che perderebbe mandando in pensione l’A-10. Manca una strategia di mitigazione per sopperire alla perdita della piattaforma Warthog”.
Il GAO attacca anche il Dipartimento della Difesa. “Dovrebbero sviluppare le linee guida per stabilire i requisiti specifici da soddisfare prima di proporre il pensionamento del principale sistema d'arma che, dopo gli upgrade, non ha raggiunto la fine del ciclo di vita”. Il GAO suggerisce all’Air Force di concentrarsi sulle piattaforme che sono ormai prossime alla fine del loro servizio.
L’aviazione dimentica – concludono dal GAO – che per altre piattaforme, come il B-52, si è proceduto senza intoppi alla loro estensione.

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L’A-10 Warthog è stato costruito in 715 esemplari. L'Air Force ha dismesso quattro squadroni A-10 dal 2012 ad oggi, mentre quelli che ancora in servizio sono passati da 24 a 18 aerei. Il Pentagono schiera nel mondo nove squadroni in quattro teatri operativi: Corea del Sud, Iraq e Siria, Europa orientale e Filippine.
Costruiti alla fine degli anni ’70, sono stati riprogettati per volare fino al 2028 (prossimo step 2040). Questo dato non deve fare gridare allo scandalo: basti pensare che la flotta B-52 volerà fino al 2040. Il Pentagono ha recentemente investito un miliardo di dollari nel dotare l’A-10 di un nuovo cockpit, sistema di controllo del fuoco e di un HMD (helmet-mounted display) implementato sul casco.
Le controversie sull’A-10 nascono sulla necessità di liberare fondi da destinare all’F-35 che, in teoria, era stato presentato anche come velivolo in ruolo CAS. Sappiamo che non è così. Il progetto di caccia universale, sia sotto il profilo delle componenti in comune per le tre varianti che per il ruolo multiruolo, è fallito ufficialmente da tempo. La Marina sta sviluppando un proprio caccia specifico, mentre l’Air Force preme per riaprire la linea Raptor.
Il sacrificio dell’A-10 era ritenuto necessario per garantire il flusso economico per l’F-35. Purtroppo, così come abbiamo ripetuto a più riprese, il caccia tattico F-35 non potrà mai svolgere le missioni del Warthog ed eguagliare le sue capacità di supporto ravvicinato storicamente sottovalutate. C’è poi da considerare, infine, l’atavica diatriba tra Air Force e le truppe sul terreno.
Dopo l’iniziale fase (durata anni) per l’omnicomprensivo JSF, anche il Pentagono ha ammesso la realtà dei fatti, autorizzando il programma A-X (naturale sostituto dell’A-10).
Cosa accadrà adesso? GAO, Commissione Forze Armate del Senato e della Camera, così come il Congresso hanno già espresso a più riprese il loro vincolante punto di vista: l’A-10 non si tocca.

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L’A-10 resterà in servizio fino alla decisione del programma A-X che come sappiamo prevede tre opzioni: costruire un nuovo Warthog, utilizzare gli attuali asset per soddisfare le missioni CAS o estendere la vita dell’A-10 fino al 2040/45. Nonostante le pressioni di bilancio e la necessità di liberare risorse da destinare al programma F-35, l'Air Force nella sua ultima richiesta di bilancio accantona i piani di pensionamento definitivi al 2022, proponendo il ritiro 49 velivoli entro il 2018. Il Congresso ha, invece, congelato ogni tipo di pensionamento dell’A-10 fino a quando non saranno comprovate le capacità della piattaforma che lo sostituirà.
La letalità, la sopravvivenza e la capacità unica nel fornire continuo supporto aereo ravvicinato dell’A-10 non hanno rivali. L'A-10 può volare sopra il campo di battaglia per 90 minuti, mentre l'F-35A può rimanere solo per 20/30 minuti. L’A-10 può sparare più di 1.170 colpi, mentre l'F-35A ha solo 180 proiettili. L’A-10 può rimanere in volo anche dopo aver perso parte dei suoi sistemi primari, l'F-35A non può sopravvivere ad un colpo diretto. Nessun altro velivolo occidentale potrebbe continuare la sua missione sotto il fuoco dei cannoni da 23mm e contro alcuni da 57 mm. Ogni parte vitale dell’A-10 è protetta da piastre corazzate. Non fa eccezione il pilota, avvolto da una “vasca” di titanio di 600 kg. Da rilevare che se da un lato l’A-10 è stato progettato per operare in un contesto operativo di un’epoca precedente, oggi resta comunque più vulnerabile delle altre piattaforme di fronte alle nuove minacce. La nuova piattaforma CAS del programma A-X dovrà quindi essere progettata per garantire il supporto ravvicinato in ambiente che presenta moderni e stratificati sistemi di difesa. L’A-10, oggi può operare soltanto in ambienti permissivi.

Warthog 2.0
Il programma A-X, rispetto ai precedenti, contempla anche la possibilità di potenziare le cellule già esistenti che dovranno però rispettare i requisiti fissati dall’Air Force. Se così fosse, l’Air Force (per risparmiare tempo e denaro) potrebbe puntare tutto su un Warthog 2.0. Una nuova piattaforma quindi, che conserverebbe le capacità attuali dell’ A-10, migliorandone le criticità come, ad esempio, la scarsa potenza delle General Electric TF-34. Queste ultime non consentono all’A-10 di decollare a pieno carico.

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Il ruolo CAS non richiede profili aerodinamici ipersonici. Ecco perché la velocità di crociera (360 nodi idealmente) dovrà comunque essere aerodinamicamente compatibile con un raggio di virata stretta a bassa velocità. Il nuovo velivolo dovrebbe essere in grado di effettuare un minimo di venti attacchi contro obiettivi di fanteria o undici attacchi contro carri armati durante una singola sortita. Inoltre, il Warthog 2.0 potrebbe anche essere in grado di colpire bersagli mobili ad otto miglia nautiche di distanza ad altitudini superiori i 20.000 piedi. In termini di sopravvivenza, qualsiasi aeromobile CAS di nuova generazione dovrà avere due motori e svariati sistemi ridondanti. Dovrà resistere ai colpi da 7,62/14,5 millimetri ed al fuoco dei cannoni da 23 millimetri. Dovrà sopravvivere anche se colpito da un missile SA-18.
C’è però un elemento chiave che sarà parte essenziale del nuovo A-10: il cannone GAU-8 da 30 millimetri. Il programma A-X mira alla realizzazione (come avvenuto per l’A-10) di un sistema blindato per portare in volo l’arma tattica aviotrasportata più potente del pianeta: il cannone tipo gatling da 30 mm a sette canne rotanti GAU-8 Avenger. E’ in grado di distruggere un carro armato a 7 km di distanza.
L’aviazione più potente del mondo che si basa su cellule con una vita medie di 23 anni, sta già finanziando un nuovo bombardiere, il B-21, un nuovo aereo cisterna, il KC-46, l’F-35 ed il programma A-X. Scellerata, infine, la possibilità che l’Air Force possa prendere in considerazione non uno, ma due sostituti per l'A-10 Warthog nel Close Air Support basati sull'Embraer A-29 Super Tucano / Textron Beechcraft AT-6 ed un U-CAV non ancora svelato equipaggiato con un cannone GAU-8 da 30 millimetri.

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Re: Salvate il “soldato Facocero”

Messaggio da Aviators » 22 settembre 2016, 10:57

Difesa Online ha scritto: Difesa USA, A-10: il programma OA-X, alternativa a basso costo ad integrazione del Warthog

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L'Air Force sta considerando la possibilità di acquistare nel breve termine, alcuni lotti di aerei leggeri da attacco al suolo. L’acquisizione potrebbe avvenire entro il 2017.
Il nuovo programma OA-X non è stato concepito per sostituire la flotta A-10, ma per fornire ai comandanti sul campo un’opzione a basso costo ad integrazione del Warthog (foto). Un’alternativa momentanea quindi, per un velivolo leggero in grado di compiere tutte le missioni che non richiedono il grado di efficienza dell’A-10. L’Air Force, intanto, continuerà a sviluppare la nuova piattaforma tattica per il supporto aereo ravvicinato in sostituzione dell’A-10 Warthog con il programma A-X.
La decisione di avviare il programma A-X risale al marzo dello scorso anno, quando Air Force e Pentagono elaborarono le opzioni principali per sostituire il Warthog che resterà in servizio almeno fino al 2028 (vincolo stabilito dal Congresso) e con la possibilità di continuare a combattere fino al 2040.
Il Pentagono continua ad investire risorse nel programma Future of Close-Air Support che prevede tre possibili alternative: costruire l’A-X, utilizzare gli attuali asset per soddisfare le missioni CAS o estendere la vita dell’A-10 almeno fino al 2040/45.
Il programma OA-X sarebbe un’alternativa economica a breve termine, pensata per abbattere i costi operativi dell’A-10.

Il Warthog 2.0
Il programma A-X mira alla realizzazione (come avvenuto per l’A-10) di un asset blindato in grado di portare in volo l’arma tattica aviotrasportata più potente del pianeta: il cannone tipo gatling da 30mm a sette canne rotanti GAU-8 Avenger, in grado di distruggere qualsiasi carro armato esistente a 7 km di distanza.

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Negli anni, tutti i piani di pensionamento dell’A-10 sono stati giudicati irresponsabili ed avventati perché gli USA non hanno in inventario, qualcosa di lontanamente simile alle capacità di fuoco e resistenza del Warthog. Nessun altro velivolo occidentale potrebbe continuare la sua missione sotto il fuoco dei cannoni da 23mm e contro alcuni da 57 mm.
Ogni parte vitale dell’A-10 è protetta da piastre corazzate. Non fa eccezione il pilota, avvolto da una “vasca” di titanio di 600 kg.
La nuova piattaforma CAS dovrà essere progettata per garantire il supporto ravvicinato in ambiente che presenta moderni e stratificati sistemi di difesa. L’A-10, oggi può operare soltanto in ambienti permissivi.
Il programma A-X, rispetto ai precedenti, contempla anche la possibilità di potenziare le cellule già esistenti che dovranno però rispettare i requisiti fissati dall’Air Force. Se così fosse, l’Air Force (per risparmiare tempo e denaro) potrebbe puntare tutto su un Warthog 2.0. Una nuova piattaforma quindi, che conserverebbe le capacità attuali dell’ A-10, migliorandone le criticità come, ad esempio, la scarsa potenza delle General Electric TF-34. Queste ultime non consentono all’A-10 di decollare a pieno carico.
Il ruolo CAS non richiede profili aerodinamici ipersonici. Ecco perché la velocità di crociera (360 nodi idealmente) dovrà comunque essere aerodinamicamente compatibile con un raggio di virata stretta a bassa velocità.
Il nuovo velivolo dovrebbe essere in grado di effettuare un minimo di venti attacchi contro obiettivi di fanteria o undici attacchi contro carri armati durante una singola sortita. Inoltre, il Warthog 2.0 potrebbe anche essere in grado di colpire bersagli mobili ad otto miglia nautiche di distanza ad altitudini superiori ai 20.000 piedi.
In termini di sopravvivenza, qualsiasi aeromobile CAS di nuova generazione avrà ancora due motori e sistemi ridondanti. Dovrà resistere ai colpi da 7,62/14,5 millimetri ed al fuoco dei cannoni da 23 millimetri. Dovrà sopravvivere anche se colpito da un missile SA-18.

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Re: Salvate il “soldato Facocero”

Messaggio da Jay » 22 settembre 2016, 11:24

in grado di distruggere qualsiasi carro armato esistente a 7 km di distanza.
Tranne che in DCS :D
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Re: Salvate il “soldato Facocero”

Messaggio da Aviators » 1 novembre 2016, 10:19

Difesa Online ha scritto: L'A-10 RESTERA' IN SERVIZIO A TEMPO INDETERMINATO: RIAPERTA LINEA DI BACKUP

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L’intera linea di backup dell’A-10 è stata riaperta. E’ quanto comunicano dall’Air Force Materiel Command. Il Warthog resterà in servizio a tempo indeterminato. Il Pentagono ha autorizzato la ricostruzione dell’intera capacità di backup per l’attuale flotta di 283 velivoli. L’A-10 Warthog è stato costruito in 715 esemplari. L'Air Force ha dismesso quattro squadroni A-10 dal 2012 ad oggi, mentre quelli che ancora in servizio sono passati da 24 a 18 aerei. Il Pentagono schiera nel mondo nove squadroni in quattro teatri operativi: Corea del Sud, Iraq e Siria, Europa orientale e Filippine.
Costruiti alla fine degli anni ’70, sono stati riprogettati per volare fino al 2028, con prossimo step fissato al 2040. Questo dato non deve fare gridare allo scandalo: basti pensare che la flotta B-52 volerà fino al 2040. Il Pentagono ha recentemente investito un miliardo di dollari nel dotare l’A-10 di un nuovo cockpit, sistema di controllo del fuoco e di un HMD (helmet-mounted display) implementato sul casco. Tutte le ali degli A-10 sono state sostituite grazie ad un contratto da due miliardi di dollari siglato con la Boeing nel 2007.
Le controversie sull’A-10 nascono sulla necessità di liberare fondi da destinare all’F-35 che, in teoria, era stato presentato anche come velivolo in ruolo CAS. Sappiamo che non è così. Il progetto di caccia universale, sia sotto il profilo delle componenti in comune per le tre varianti che per il ruolo multiruolo, è fallito ufficialmente da tempo. La Marina sta sviluppando un proprio caccia specifico, mentre l’Air Force preme per riaprire la linea Raptor. Il sacrificio dell’A-10 era ritenuto necessario per garantire il flusso economico per l’F-35. Purtroppo, così come abbiamo ripetuto a più riprese, il caccia tattico F-35 non potrà mai svolgere le missioni del Warthog ed eguagliare le sue capacità di supporto ravvicinato storicamente sottovalutate. C’è poi da considerare, infine, l’atavica diatriba tra Air Force e le truppe sul terreno.
Dopo l’iniziale fase (durata anni) per l’omnicomprensivo JSF, anche il Pentagono ha ammesso la realtà dei fatti, autorizzando il programma A-X (naturale sostituto dell’A-10). GAO, Commissione Forze Armate del Senato e della Camera, così come il Congresso hanno già espresso a più riprese il loro vincolante punto di vista: l’A-10 non si tocca.
L’A-10 resterà in servizio fino alla decisione del programma A-X che come sappiamo prevede tre opzioni: costruire un nuovo Warthog, utilizzare gli attuali asset per soddisfare le missioni CAS o estendere la vita dell’A-10 fino al 2040/45. Nonostante le pressioni di bilancio e la necessità di liberare risorse da destinare al programma F-35, l'Air Force nella sua ultima richiesta di bilancio accantona i piani di pensionamento definitivi al 2022, proponendo il ritiro 49 velivoli entro il 2018. Il Congresso ha, invece, congelato ogni tipo di pensionamento dell’A-10 fino a quando non saranno comprovate le capacità della piattaforma che lo sostituirà.
La letalità, la sopravvivenza e la capacità unica nel fornire continuo supporto aereo ravvicinato dell’A-10 non hanno rivali. L'A-10 può volare sopra il campo di battaglia per 90 minuti, mentre l'F-35A può rimanere solo per 20/30 minuti. L’A-10 può sparare più di 1.170 colpi, mentre l'F-35A ha solo 180 proiettili. L’A-10 può rimanere in volo anche dopo aver perso parte dei suoi sistemi primari, l'F-35A non può sopravvivere ad un colpo diretto. Nessun altro velivolo occidentale potrebbe continuare la sua missione sotto il fuoco dei cannoni da 23mm e contro alcuni da 57 mm. Ogni parte vitale dell’A-10 è protetta da piastre corazzate. Non fa eccezione il pilota, avvolto da una vasca di titanio di 600 kg. Da rilevare che se da un lato l’A-10 è stato progettato per operare in un contesto operativo di un’epoca precedente, oggi resta comunque più vulnerabile delle altre piattaforme di fronte alle nuove minacce.
La nuova piattaforma CAS del programma A-X dovrà quindi essere progettata per garantire il supporto ravvicinato in ambiente che presenta moderni e stratificati sistemi di difesa. L’A-10, oggi può operare soltanto in ambienti permissivi.

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Re: Salvate il “soldato Facocero”

Messaggio da Jay » 1 novembre 2016, 13:04

Menomale, mi sarei ritrovato disoccupato...
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Re: Salvate il “soldato Facocero”

Messaggio da Aviators » 1 novembre 2016, 20:35

Jay ha scritto:Menomale, mi sarei ritrovato disoccupato...
:rotfl: :rotfl:

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Re: Salvate il “soldato Facocero”

Messaggio da Phant » 12 febbraio 2020, 18:21

Aviation-report.com ha scritto:
La US Air Force dirà addio a 44 A-10 Warthog

Nonostante i molteplici sforzi fatti per spingere ulteriormente verso il futuro la definitiva data di ritiro del velivolo A-10 Warthog, la US Air Force avrebbe in programma di mettere in naftalina qualche dozzina di questi velivoli a partire dal prossimo anno fiscale. In base a quanto affermano alcuni documenti di bilancio, l’Aeronautica Militare Statunitense rimuoverà ben 44 Thunderbolt II dal suo inventario totale aeromobili.

Secondo quanto dichiarato dal Maggiore Generale della U.S. Air Force John Pletcher, nonchè vicedirettore segretario per il budget presso l’ufficio dell’Aeronautica Militare per la gestione finanziaria, questi velivoli erano stati inseriti nelle liste di radiazione già nel bilancio precedente. Lo scorso lunedì Pletcher ha inoltre precisato che il ritiro riguarderà soltanto i velivoli più obsoleti e ormai giunti a fine operativa con lo scopo di snellire e modernizzare l’intera flotta composta da 281 A-10 totali e suddivisa su sette gruppi volo.

Il loro annunciato ritiro è arrivato nemmeno troppo tempo dopo il rinnovo di un contratto del valore complessivo di quasi 1 miliardo di dollari aggiudicato alla Boeing Corporation destinato alla produzione delle nuove ali per 109 velivoli che hanno bisogno dell’aggiornamento.

Negli ultimi anni sono stati fatti molteplici tentativi per ritirare dal servizio attivo la linea Warthog. Una mossa che farebbe risparmiare secondo quanto ipotizzato da alcuni funzionari circa 4 miliardi di dollari in un arco temporale complessivo di cinque anni, destinando al contempo tutti i manutentori e gli specialisti del facocero alla linea F-35 Lightning II senza bisogno di acquisire nuovo personale.

Conosciuto per la sua infaticabile resistenza, il suo cannone GAU-8 controcarro e per la capacità di offrire una protezione senza eguali ai suoi occupanti grazie ad una spessa vasca in titanio, l’A-10 vanta ancora molteplici sostenitori tra cui anche una lunga lista di importanti legislatori che si sono opposti ferocemente a questa mossa finalizzata a sbarazzarsi una volta per tutte del velivolo. Nel 2016, l’allora segretario alla Difesa Ash Carter annunciò che il ritiro definitivo sarebbe stato posticipato al 2022 dopo che alcuni legislatori come l’allora rappresentante repubblicana dell’Arizona Martha McSally, oltre al defunto senatore John McCain, anch’egli dello stesso stato, si erano ampiamente lamentati del fatto che una sua radiazione definitiva avrebbe di fatto privato i militari americani di un velivolo da supporto aereo del tutto “prezioso ed efficace”.

Come venne ampiamente specificato nei documenti di bilancio per l’anno fiscale 2017, la US Air Force avrebbe pianificato di rimuovere gli A-10 in maniera progressiva nel periodo che sarebbe intercorso tra il 2018 e il 2022 con lo scopo di fare spazio agli F-35A. McSally ha però fatto includere una disposizione in quel disegno di legge che avrebbe proibito il loro ritiro definitivo fintanto che l’USAF non avesse potuto dimostrare che il Lightning II sarebbe stato in grado di svolgere missioni analoghe sul campo di battaglia con la stessa identica efficacia.

Nel 2019 sono invece terminati i lavori di re-winging di ben 173 A-10 attraverso il programma Enhanced Wing Assembly, iniziato nel 2011 che sarebbe dovuto terminare nel 2018 . Questo a causa di una serie di difficoltà riscontrate da Boeing con le ultime consegne che hanno impedito all’azienda di rispettare i termini del contratto per colpa di alcuni problemi sorti con un subfornitore. Ad oggi, l’Air Force americana dispone di ben 281 A-10 nel suo inventario (due A-10 sono andati distrutti a causa di una collisione nel 2017), ma ha ripetutamente sottolineato che con questo programma potrà continuare a mantenere almeno sei dei suoi nove squadroni di combattimento dotati di questo assetto almeno fino al 2032.

Con il programma A-10 Advanced Wing Continuation kitting “Attack” verrà così ultimato l’aggiornamento della componente residua dei velivoli non destinati alla radiazione che potranno così continuare ad operare. Con questo taglio significa che solo 65 aeromobili sui 109 previsti avranno così bisogno di ricorrere all’upgrade con un notevole risparmio di tempo e denaro da parte dell’amministrazione.

Gli aerei, entrati in servizio nel 1976 e dispiegati in Medio Oriente, Europa e Pacifico, hanno svolto con successo un ruolo da protagonisti anche nella campagna iniziata nel 2014 contro l’I.S. in Iraq e Siria, contribuendo a fornire supporto aereo sul campo per le forze di terra statunitensi assieme a quelle partner irachene. L’A-10 inoltre ha giocato un ruolo chiave nelle operazioni aeree condotte in Afghanistan contro il movimento talebano.


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Re: Salvate il “soldato Facocero”

Messaggio da Phant » 19 marzo 2021, 2:40

Aviation-report.com ha scritto:
A-10C Thunderbolt II: facciamo il punto sull’iconico aereo d’attacco americano

Il Fairchild Republic A-10 Thunderbolt II festeggerà il suo 50° compleanno nel 2022. Il suo primo volo fu il 10 maggio 1972 e fu introdotto in servizio con l’aeronautica militare statunitense tra il 1975 e il 1976 per essere dispiegato successivamente in tutti i teatri operativi nei quali sono intervenuti gli Stati Uniti. Dal Medio Oriente al Pacifico passando per l’Europa questi magnifici aerei hanno svolto sempre con successo un ruolo da protagonisti in tutte le campagne militari recenti contribuendo a fornire supporto aereo sul campo per le forze di terra statunitensi ed alleate.

Molti pensavano che la fine della Guerra del Golfo nel 1991, la Desert Storm, avrebbe segnato anche la fine dell’A-10, nonostante i circa 1.000 carri armati, 2000 mezzi militari di vario genere e 1000 di pezzi di artiglieria distrutti in 8624 missioni totali, ma così non è stato.

Conosciuto per la sua infaticabile resistenza, il suo cannone GAU-8 controcarro e per la capacità di offrire una protezione senza eguali ai suoi occupanti grazie ad una spessa vasca in titanio, l’A-10 fu appositamente progettato per il CAS – Close Air Support. Rispetto all’attuale versione A-10C, l’A-10 degli anni settanta era abbastanza primitivo. Oggi i motori sono quasi gli stessi e la cellula di base non è cambiata molto ma internamente è stato completamente aggiornato.

Il venerabile A-10 è l’unico velivolo costruito con la specifica missione del supporto aereo ravvicinato. L’aereo è stato progettato per supportare, volando a bassa quota, le truppe di terra, utilizzare un enorme quantitativo di armi, attaccare veicoli corazzati, carri armati e le forze di terra nemiche. Un velivolo eccezionale capace, quando necessario, di buttarsi nel fango e nel fumo della battaglia a supporto delle truppe di terra o per scortare e difendere gli elicotteri del Combat SAR in missione di recupero di personale.

Quando bisogna volare bassi, ad una velocità consona ad identificare visualmente le forze a terra tra amici e nemici e sparare al momento giusto per salvare la vita dei colleghi a terra, bisogna farlo solo con l’A-10 Thunderbolt e il suo famoso cannone GAU-8/A Avenger a 7 canne rotanti calibro 30 mm capace di distruggere un carro armato a 6,5 km di distanza con una cadenza di tiro selezionabile secondo le necessità di 2.100 o 4.200 colpi al minuto. Equipaggiato con due motori General Electric TF34-GE-100A, che lo spingono ad una velocità massimo di 880 km/h, il velivolo può operare da basi aeree avanzate ed ha capacità di decollo e atterraggio brevi con una lunga autonomia (800 miglia) che gli permette un’elevata persistenza sul campo di battaglia.

Si è parlato spesso del ritiro dal servizio di questo aereo, che però vanta ancora molteplici sostenitori tra cui anche una lunga lista di importanti legislatori che si sono opposti ferocemente a questa mossa finalizzata a sbarazzarsi una volta per tutte del velivolo. Si prevede che ci vorrà ancora del tempo per ottenere un nuovo aereo di supporto aereo ravvicinato armato e specificatamente dedicato a questa missione, tempo che per fortuna permetterà all’A-10, con nuovi potenziamenti di capacità e forse in numero ridotto, di rimanere in servizio attivo per almeno altri due decenni.

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Tra il 2005 e il 2011 l’US Air Force aveva aggiornato circa 350 A-10A alla versione A-10C tramite il programma PE – Precision Engagement che ha previsto di equipaggiare il Thunderbolt II con i targeting pod per acquisizione degli obiettivi AAQ-28 Litening e AAQ-33 Sniper, con il databus MIL-STD-1760, con nuovi sistemi digitali di gestione del velivolo, due nuovi display multifunzione e un nuovo sistema di gestione degli armamenti e del Head Up Display. L’A-10C Thunderbolt II ottenne la capacità operativa iniziale nel 2007.

Altri aggiornamenti nel corso degli anni a venire aggiunsero il casco visore HMCS – Helmet-Mounted Cueing System Scorpion prima e il Thales Visionix successivamente a sostituzione dello Scorpion; e ancora la possibilità di utilizzare le GBU-39 SDB – Small Diameter Bomb tramite il rack BRU-61/A che gli permette di caricare 4 bombe, guidate dal Gps, per ogni attacco sub-alare; il data Link 16; l’HRDS – High Resolution Dispaly System che permette al pilota di visualizzare le immagini in alta risoluzione provenienti dal pod di targeting, tramite una interfaccia digitale, facilitando e alleggerendo il carico di lavoro in cabina.

A tutti questi aggiornamenti si è aggiunto quello per la sostituzione delle ali del velivolo. Il programma A-10 Enhanced Wing Assembly della Boeing, del valore di 1,1 miliardi di dollari, che inizialmente prevedeva di intervenire su 242 aerei si è arrestato nel 2019 a 173 velivoli aggiornati. Le nuove ali dovrebbero avere una durata equivalente a 10.000 ore di volo. Inoltre, è stato creato un migliore design del cablaggio per facilitare la rimozione delle ali ed evitare di danneggiarle durante la manutenzione.

Lo sforzo per la sostituzione delle ali è ripartito nel 2018 con il programma A-10 Advanced Wing Continuation kitting “Attack” teso al completamento dell’aggiornamento della componente residua dei velivoli. Boeing ha ricevuto un contratto nel 2019 per un valore di 240 milioni di dollari per 27 set di ali, nel 2020 per altri 22 set di ali e per 24 ulteriori set di ali per il 2021.

Il programma dovrebbe concludersi nel 2028 per un totale di 112 set di ali. Ulteriori aggiornamenti per il valore di 571 milioni di dollari sono previsti in spesa da parte dell’US Air Force nel periodo 2021-2025 con upgrades per rendere l’A-10C ancora più efficace e capace di operare in ambienti austeri e con un supporto minino. L’aereo nato sostanzialmente per contrastare l’avanzata dei carri russi nelle pianure europee dispone di 11 piloni sub-alari per l’attacco di armi e pod con un carico massimo di 7.260 kg.

Ad oggi la flotta di A-10C Thunderbolt II conta 281 velivoli assegnati alla US Air Force, alla Air National Guard e alla US Air Force Reserve. 141 velivoli sono operati dall’USAF (116 con l’Air Combat Command, 24 le Pacific Air Forces e 1 con il Materiel Command), 85 con la Guardia Nazionale 55 con la Riserva.


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Re: Salvate il “soldato Facocero”

Messaggio da Phant » 10 dicembre 2022, 0:48

Aviation-report.com ha scritto:
Arriva l’approvazione per l’inizio del ritiro dei potenti velivoli d’attacco americani A-10 Thunderbolt

Il National Defense Authorization Act 2023 rilasciato dal Congresso americano lo scorso 6 dicembre aumenterebbe il bilancio militare dell’8% rispetto ai livelli dell’anno fiscale 2022 ed esaudisce il desiderio tanto atteso dell’US Air Force di iniziare a ritirare dal servizio operativo l’iconico velivolo da combattimento A-10 Warthog.

L’approvazione per ritirare 21 aerei A-10 rappresenta un primo disgelo nel disaccordo ormai lungo anni tra l’aeronautica militare e il governo sul destino del potente ma ormai invecchiato aereo d’attacco. In oltre 20 anni di guerra in Iraq, Afghanistan e contro lo stato islamico, l’A-10 prodotto dalla Fairchild Republic ha effettuato numerose missioni di supporto aereo ravvicinato, utilizzando il suo caratteristico cannone GAU-8/A da 30 mm per difendere le truppe di terra.

Ma l’US Air Force afferma da anni che l’A-10, che di norma ha un profilo di volo e di combattimento che lo vede operare a bassa quota e a bassa velocità, non sarebbe in grado di sopravvivere ad una guerra contro un grande avversario dotato di moderne difese aeree, come la Cina. “L’A-10 è un’ottima piattaforma per un ambiente permissivo”, ha detto ai rappresentanti del governo ad aprile scorso il Capo di Stato Maggiore dell’aeronautica militare, il generale CQ Brown. “Non vedo molti ambienti permissivi in cui opereremo in futuro“. Molto probabilmente l’A-10, come il suo omologo russo/sovietico Su-25 Frogfoot, nello scenario ucraino avrebbe grossi problemi di sopravvivenza a causa del massiccio uso di sistemi di difesa aerea mobili e spalleggiabili.

L’USAF ha ripetutamente tentato di ritirare la flotta di A-10, in tutto o in parte, per liberare finanziamenti e utilizzare i soldi per modernizzare altri assetti della sua flotta, ma il Congresso ha continuamente respinto tali sforzi. Più di recente, ha rifiutato una richiesta dell’US Air Force di tagliare 42 A-10 nell’NDAA del 2022. Ma ora, questo sembra essere cambiato. La richiesta di budget 2023 dell’US Air Force chiedeva il permesso di tagliare 21 velivoli A-10 operativi presso la base area della Guardia Nazionale di Fort Wayne in Indiana e sostituire gli aerei di quello squadrone con un numero uguale di F-16.

L’US Air Force aveva rinviato i lavori di riparazione strutturale della fusoliera dell’A-10 dal 2013 al 2019 cosa che ha lasciato 120 jet a rischio di rimanere fermi a terra. Anche il numero di A-10 diretti ai depositi per importanti manutenzioni è stato ridotto di oltre la metà. Oggi l’invecchiamento dei motori sta rapidamente diventando un problema significativo, rappresentando una minaccia maggiore rispetto alla sostituzione delle ali.

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Il Generale CQ Brown aveva affermato che l’aeronautica prevede di acquistare kit di ali sostitutive per circa 218 A-10. Con il ritiro dei 21 velivoli previsti dal NDAA 2023 rimarranno in servizio 260 Warthog dei quali, però, 42 non riceveranno l’upgrade alle ali. Il segretario dell’US Air Force Frank Kendall aveva detto che anche se i restanti 42 A-10 non ricevessero le ali sostitutive, sarebbero comunque in grado di volare ed ha aggiunto anche che l’US Air Force, se libera di farlo, ritirerà la flotta A-10 entro la fine del prossimo piano quinquennale, ritiro finora fortunatamente parzialmente ostacolato dal Congresso.

Detto ciò l’A-10 continua a dar prova di grande flessibilità con l’ultima esercitazione svolta nel teatro dell’Indo-Pacifico. Lo scorso mese di novembre i piloti degli A-10 assegnati al 74th Fighter Squadron della Moody Air Force Base hanno simulato la loro capacità di impiegare gli Air Decoy Missile-160 Miniature Air Launched Decoys (MALD) in una simulazione di missione d’attacco integrata con i bombardieri strategici B-1B sopra il Mar delle Filippine durante l’operazione Iron Thunder 2022.

Gli A-10 possono impiegare il MALD per creare delle esche che neutralizzano le difese contraeree nemiche saturando i sistemi di rilevamento radar e consentire così ai bombardieri oai caccia di quarta e quinta generazione di impiegare maggiori quantità di munizioni con una maggiore sopravvivenza. “L’A-10 offre una flessibilità unica con la sua capacità di operare in luoghi austeri con requisiti di supporto minimi“, ha detto il Lt. Col. Matt Shelly, comandante del 74th Fighter Squadron.

A-10C Thunderbolt II l’iconico caccia carri incubo di tutti carristi

Il Fairchild Republic A-10 Thunderbolt II ha celebrato il suo 50° compleanno proprio nel 2022. Il suo primo volo fu il 10 maggio 1972 e fu introdotto in servizio con l’aeronautica militare statunitense tra il 1975 e il 1976 per essere dispiegato successivamente in tutti i teatri operativi nei quali sono intervenuti gli Stati Uniti. Dal Medio Oriente al Pacifico passando per l’Europa questi magnifici aerei hanno svolto sempre con successo un ruolo da protagonisti in tutte le campagne militari recenti contribuendo a fornire supporto aereo sul campo per le forze di terra statunitensi ed alleate.

Molti pensavano che la fine della Guerra del Golfo nel 1991, la Desert Storm, avrebbe segnato anche la fine dell’A-10, nonostante i circa 1.000 carri armati, 2000 mezzi militari di vario genere e 1000 di pezzi di artiglieria distrutti in 8624 missioni totali, ma così non è stato.

Conosciuto per la sua infaticabile resistenza, il suo cannone GAU-8 controcarro e per la capacità di offrire una protezione senza eguali ai suoi occupanti grazie ad una spessa vasca in titanio, l’A-10 fu appositamente progettato per il CAS – Close Air Support. Rispetto all’attuale versione A-10C, l’A-10 degli anni settanta era abbastanza primitivo. Oggi i motori sono quasi gli stessi e la cellula di base non è cambiata molto ma internamente è stato completamente aggiornato.

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Il venerabile A-10 è l’unico velivolo costruito con la specifica missione del supporto aereo ravvicinato. L’aereo è stato progettato per supportare, volando a bassa quota, le truppe di terra, utilizzare un enorme quantitativo di armi, attaccare veicoli corazzati, carri armati e le forze di terra nemiche. Un velivolo eccezionale capace, quando necessario, di buttarsi nel fango e nel fumo della battaglia a supporto delle truppe di terra o per scortare e difendere gli elicotteri del Combat SAR in missione di recupero di personale.

Quando bisogna volare bassi, ad una velocità consona ad identificare visualmente le forze a terra tra amici e nemici e sparare al momento giusto per salvare la vita dei colleghi a terra, bisogna farlo solo con l’A-10 Thunderbolt e il suo famoso cannone GAU-8/A Avenger a 7 canne rotanti calibro 30 mm capace di distruggere un carro armato a 6,5 km di distanza con una cadenza di tiro selezionabile secondo le necessità di 2.100 o 4.200 colpi al minuto.

Equipaggiato con due motori General Electric TF34-GE-100A, che lo spingono ad una velocità massimo di 880 km/h, il velivolo può operare da basi aeree avanzate ed ha capacità di decollo e atterraggio brevi con una lunga autonomia (800 miglia) che gli permette un’elevata persistenza sul campo di battaglia.

L’aereo nato sostanzialmente per contrastare l’avanzata dei carri russi nelle pianure europee dispone di 11 piloni sub-alari per l’attacco di armi e pod con un carico massimo di 7.260 kg. Ad oggi la flotta di A-10C Thunderbolt II conta 281 velivoli assegnati alla US Air Force, alla Air National Guard e alla US Air Force Reserve. 141 velivoli sono operati dall’USAF (116 con l’Air Combat Command, 24 con le Pacific Air Forces e 1 con il Materiel Command), 85 con la Guardia Nazionale e 55 con la Riserva.

Gli altri programmi principali citati dal NDAA

Il piano da 858 miliardi di dollari aggiungerebbe altri F-35, i nuovi EC-37B Compass Call e gli elicotteri per il soccorso in combattimento HH-60W Jolly Green II, e fornirebbe 301 milioni di dollari in più per accelerare l’acquisizione del velivolo per la scoperta radar E-7 Wedgetail.

L’NDAA 2023 soddisfa quindi la richiesta dell’US Air Force di finanziare quattro ulteriori velivoli da guerra elettronica EC-37B Compass Call per sostituire il vecchio EC-130H. Quando è stato pubblicato l’elenco di priorità non finanziate ad aprile, ha affermato che i quattro Compass Call aggiuntivi sarebbero costati 979 milioni di dollari per acquistare quattro business jet Gulfstream G550 usati, oltre a motori di ricambio, kit e componenti necessari all’appaltatore L3Harris per modificarli nel velivolo per guerra elettronica. Questi quattro ulteriori velivoli alla fine lasceranno l’US Air Force con una flotta di 10 Compass Call di nuova generazione.

Passando agli F-35, l’US Air Force aveva inizialmente chiesto finanziamenti per acquistare 33 F-35A nel 2023, quantità inferiore ai 48 richiesti nel 2022. Il segretario Frank Kendall ha detto che l’aeronautica militare voleva utilizzare i soldi liberati acquistando meno F-35 per investirli nello sviluppo della piattaforma Next Generation Air Dominance, lavorare su un nuovo motore avanzato per l’F-35 e introdurre più rapidamente l’F-15EX Eagle II.

Il NDAA consentirebbe all’USAF di ridurre il suo inventario totale di aerei da combattimento da 1.970 a 1.800, il che apre la strada al ritiro di 26 F-16C/D Fightning Falcon e 67 F-15 C/D Eagle, ma all’aeronautica sarebbe proibito cedere o ritirare qualsiasi esemplare di caccia F-15 fino a quando non sarà inviato al Congresso un rapporto su come tali ritiri influenzerebbero le missioni, il personale, la struttura delle forze e su come si potrebbero risolvere eventuali problemi che potrebbero sorgere. Il Congresso ha richiesto anche un rapporto su eventuali modifiche ai piani per l’acquisizione dei nuovi F-15EX.

Pochi mesi dopo, l’US Air Force ha chiesto altri 921 milioni di dollari per aggiungere altri sette F-35A alla sua richiesta di approvvigionamento del 2023, che avrebbe portato l’approvvigionamento totale a 40 dicendo che i caccia aggiuntivi sarebbero stati velivoli Block 4 del Lotto 17, con il radar APG-85. Il Congresso ora sembrerebbe incline a soddisfare la maggior parte, ma non tutta, di tale richiesta.

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La US Navy e il Corpo dei Marines otterrebbero 15 F-35B e 16 F-35C, oltre a otto caccia F-18E/F Super Hornet, 12 elicotteri CH-53K, sette aerei E-2D Hawkeye, cinque tanker KC-130J, tre droni MQ-4 Tritons e quattro nuovi droni per il rifornimento in volo MQ-25 Stingray. Per l’F-35C, si tratterebbe di un leggero aumento rispetto alla richiesta di budget originale, che richiedeva 13 caccia e di sarebbero due Hawkeye in più rispetto alla richiesta originale di budget.

Il Congresso vuole anche che il GAO – Government Accountability Office controlli gli sforzi del Pentagono per modernizzare i motori dell’F-35 e fornisca un briefing al governo sui risultati preliminari entro la fine di febbraio 2023. Su questo tema è in corso una valutazione per aggiornare l’F-35 con un nuovo motore adattivo, che utilizzerebbe tre flussi d’aria e nuove tecnologie e materiali per creare più potenza, spinta e capacità di raffreddamento o se aggiornare l’attuale motore Pratt & Whitney.

General Electric Avition sta spingendo il suo prototipo di motore XA100, sviluppato nell’ambito dell’Adaptive Engine Transition Program. Tuttavia mentre è in corso lo sviluppo del motore adattivo soprannominato XA101 che secondo l’azienda si adatterà meglio alla piattaforma Next Generation Air Dominance, gli aggiornamenti del programma Enhanced Engine per l’F135 saranno più sicuri, economici ed in grado di adattarsi a tutte le varianti dell’F-35.

Il GAO dovrà valutare sia il business case dell’F-35 Joint Program Office, che sta studiando le varie opzioni disponibili per fornire più potenza e capacità di raffreddamento al caccia sia i progressi compiuti su ciascun prototipo di motore AETP, nonché i costi e la tempistica per ciascuna opzione di modernizzazione per consentire agli aggiornamenti completi del Block 4 del caccia inerenti il trasporto di più armi, del riconoscere meglio gli obiettivi e del condurre una tipologia di guerra elettronica più avanzata.

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Per quanto riguarda il programma dell’E-7 l’USAF dovrebbe ottenere ulteriori 301 milioni di dollari per accelerare la produzione e l’acquisizione di due prototipi di velivoli Wedgetail, oltre a 227 milioni di dollari in fondi di ricerca, sviluppo, test e valutazione. L’USAF prevede di utilizzare questi aerei prodotti da Boeing per sostituire l’attuale ed anziana flotta di aerei E-3 Sentry AWACS. I piani prevedono di ritirare metà della flotta E-3, o 15 aerei del 31 in servizio, nel 2023 ma poiché il primo prototipo del Wedgetail non dovrebbe essere consegnato fino al 2027, si teme un vuoto di capacità.

Il Congresso sta inoltre aumentando l’approvvigionamento degli elicotteri CSAR HH-60W. Nella richiesta di budget, l’US Air Force ha dichiarato di voler acquistare solo altri 10 elicotteri nel 2023, pur ritirando 12 elicotteri della vecchia versione HH-60G Pave Hawk. Ciò porterebbe il numero totale di acquisti di elicotteri a 75, una riduzione di circa un terzo rispetto al piano originale di 113.

L’US Air Force è preoccupata che un elicottero per il salvataggio in combattimento tradizionale non sarebbe in grado di sopravvivere in uno spazio aereo altamente conteso che si potrebbe verificare in una guerra contro un grande avversario come la Cina o la Russia. L’NDAA fornirebbe finanziamenti per raddoppiare il numero di HH-60W che l’US Air Force acquisterebbe, portando la sua flotta totale a 85 elicotteri.

Infine, per quanto riguarda i caccia di quinta generazione F-22A Raptor l’NDAA blocca il piano dell’US Air Force di ritirarne 33 versione Block 20 che costeranno circa 1,8 miliardi di dollari nei prossimi otto anni. Questi aerei non sarebbero in grado di combattere ed attualmente vengono utilizzati principalmente per scopi di addestramento. Il ritiro resterà bloccato fin quando l’aeronautica non invierà al Congresso un piano dettagliato su come addestrare i piloti di F-22 senza questi aerei e senza danneggiare la prontezza operativa e la capacità di combattimento.

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Re: Salvate il “soldato Facocero”

Messaggio da Phant » 11 marzo 2023, 2:01

Aviation-report.com ha scritto:
A-10 Warthog: entro il 2029 l’US Air Force ritirerà dal servizio tutti i potenti aerei d’attacco incubo di tutti i carristi

Il Capo di Stato Maggiore dell’aeronautica, il Generale CQ Brown, ha detto che l’US Air Force probabilmente ritirerà tutti i suoi A-10 Warthog entro il 2029. Come abbiamo scritto altre volte, l’Aeronautica Militare statunitense e il Congresso erano in forte disaccordo su cosa fare con il famoso ed iconico aereo d’attacco.

Mentre l’A-10 è amato dalle truppe di terra per il suo ruolo di supporto aereo ravvicinato, come è successo in oltre 20 anni di guerra in Iraq, Afghanistan e contro lo stato islamico, l’US Air Force afferma che oggi e negli scenari futuri l’aereo, che opera prevalentemente a bassa quota, non sarebbe in grado di sopravvivere in un combattimento contro una nazione con moderne difese aeree, come la Cina.

Molto probabilmente l’A-10, come il suo omologo russo/sovietico Su-25 Frogfoot, nello scenario ucraino avrebbe grossi problemi di sopravvivenza a causa del massiccio uso di sistemi di difesa aerea mobili e spalleggiabili. Infatti i Su-25 Frogfoot russi attualmente sono gli assetti più soggetti a perdite in Ucraina.

L’US Air Force aveva ripetutamente chiesto al Congresso il permesso di iniziare a ritirare l’A-10 Warthog per iniziare ad utilizzare le risorse economiche risparmiate per acquistare nuovi jet, richieste sempre respinte dal Congresso fino all’approvazione del budget fiscale 2023. Il National Defense Authorization Act 2023 rilasciato dal Congresso americano lo scorso 6 dicembre 2022 aumenta il bilancio militare dell’8% rispetto ai livelli dell’anno fiscale 2022 ed ratifica il desiderio tanto atteso dell’US Air Force di iniziare a ritirare dal servizio operativo l’iconico velivolo da combattimento A-10 Warthog.

L’US Air Force aveva rinviato i lavori di riparazione strutturale della fusoliera dell’A-10 dal 2013 al 2019 cosa che aveva lasciato 120 jet a rischio di rimanere fermi a terra. Anche il numero di A-10 diretti ai depositi per importanti manutenzioni è stato ridotto di oltre la metà. Oggi anche l’invecchiamento dei motori sta rapidamente diventando un problema significativo, rappresentando una minaccia maggiore rispetto alla sostituzione delle ali.

Il Generale CQ Brown aveva affermato che l’aeronautica prevedeva di acquistare kit di ali sostitutive per circa 218 A-10. Con il ritiro dei 21 velivoli previsti dal NDAA 2023 rimarranno in servizio 260 Warthog dei quali, però, 42 non riceveranno l’upgrade alle ali. Il segretario dell’US Air Force Frank Kendall aveva detto che anche se i restanti 42 A-10 non ricevessero le ali sostitutive, sarebbero comunque in grado di volare e combattere.

Così quest’anno il ritiro inizierà con i primi 21 A-10 Warthog, ha confermato il Generale Brown ai giornalisti durante l’AFA Warfare Symposium dell’US Air and Space Forces Association qui. Questo primi ritiro porterà l’inventario dei Warthog in servizio da 281 a 260 aerei. I 21 A-10 saranno di un gruppo di volo dell’Air National Guard a Fort Wayne, nell’Indiana, che passerà quindi ad un numero uguale di F-16.

Il Generale Brown ha aggiunto che spera di poter continuare con questo trend anche nei prossimi anni. “Direi che nei prossimi cinque o sei anni, probabilmente avremo l’A-10 fuori dal nostro inventario”. Nelle guerre future, ha continuato Brown, l’US Air Force avrà bisogno di velivoli in grado di ricoprire più ruoli e le capacità dell’A-10 saranno troppo limitate. “L’A-10 è un grande aeroplano … in un ambiente incontrastato”, ha detto Brown. “La sfida è che in futuro ci troveremo in ambienti molto più contestati”.

Velivoli da combattimento come l’F-35 e i bombardieri sono in grado di svolgere missioni di supporto aereo ravvicinato, ha affermato il Generale Brown, ma in un futuro ambiente di combattimento altamente conteso, l’US Air Force probabilmente svolgerà un ruolo meno di supporto aereo ravvicinato rispetto a quello che ha fatto nel Medio Oriente.


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Re: Salvate il “soldato Facocero”

Messaggio da Phant » 25 aprile 2023, 0:06

Aviation-report.com ha scritto:
A-10C Thunderbolt: è iniziato il ritiro dell’iconico aereo da combattimento americano

L’US Air Force ha iniziato il tanto agognato ritiro dei suoi jet da attacco al suolo Fairchild Republic A-10C Thunderbolt II. L’Aeronautica militare statunitense ha dichiarato il 10 aprile scorso di aver ritirato il primo A-10C, più noto come Warthog, dal 74th Fighter Squadron della Moody AFB, in Georgia, dopo che il velivolo aveva registrato 43 anni di servizio operativo. Il 74th Fighter Squadron ha già ricevuto un aereo sostitutivo trasferito dalla Indiana Air National Guard, che attualmente gestisce gli A-10 ma che sta passando al caccia Lockheed F-16.

Il seriale 80-149 dell’A-10 è stato inviato presso lo USAF “Boneyard” a Davis-Monthan AFB in Arizona il 5 aprile, dove sarà preservato per fornire anche parti di ricambio ad altri A-10. Quando è atterrato al Boneyard, il velivolo in questione aveva registrato 14.125 ore di volo nel corso della sua carriera.

Come sappiamo questo è il primo di 21 aerei A-10C Thunderbolt che verranno ritirati prima di ottobre prossimo. L’Air Combat Command ha confermato che in questi mesi verranno ritirati dal servizio i velivoli A-10 “meno efficaci in combattimento“. Secondo l’attuale disegno di legge sull’autorizzazione alla difesa, il National Defense Authorization Act 2023, approvato dal Congresso a dicembre, il ritiro di questi primi 21 A-10 dovrà terminare il 30 settembre, giorno che chiude l’anno fiscale 2023.

L’USAF ha fatto di tutto per mantenere gli A-10 Wartog in grado di volare negli ultimi anni. Il servizio aveva infatti stipulato un contratto con Boeing nel 2011 e nel 2019 per la produzione di tutti i nuovi set alari, del programma di sostituzione dell’Enhanced Wing Assembly, per la sua flotta di 283 aeromobili A-10. Ogni set alare è composto dalle ali, dalle superfici di controllo e dai kit di integrazione della fusoliera. Le nuove ali potenziate sono più durevoli, più facili da mantenere e dovrebbero durare per 10.000 ore di volo, prima di aver bisogno di un’ispezione in deposito, aveva affermato l’aeronautica.

Il Generale CQ Brown aveva affermato che l’aeronautica prevedeva di acquistare kit di ali sostitutive per circa 218 A-10. Con il ritiro dei 21 velivoli previsti dal NDAA 2023 rimarranno in servizio 260 Warthog dei quali, però, 42 non riceveranno l’upgrade alle ali. Il segretario dell’US Air Force Frank Kendall aveva detto che anche se i restanti 42 A-10C Thunderbolt non ricevessero le ali sostitutive, sarebbero comunque in grado di volare e combattere. Oggi anche l’invecchiamento dei motori sta rapidamente diventando un problema significativo, rappresentando una minaccia maggiore rispetto alla sostituzione delle ali.

Mentre la nuova produzione dell’A-10 è terminata nel 1984, i set alari hanno lo scopo di estenderne la vita operativa negli anni 2030. Ma nonostante quest’investimento, i comandanti dell’US Air Force hanno ripetutamente cercato di ritirare l’A-10, che secondo la loro visione, oggi, sarebbe troppo lento e poco stealth per sopravvivere alle moderne difese aeree.

Tuttavia, tale desiderio è stato ripetutamente contrastato dal Congresso degli Stati Uniti, che ha richiesto il funzionamento continuato degli squadroni A-10 attraverso il budget della difesa. I fondi destinati al mantenimento dei nove squadroni A-10 dell’USAF sarebbero spesi meglio per modernizzare la flotta con più velivoli di quinta generazione, come il Lockheed Martin F-35.

L’aereo si è guadagnato il rispetto tra le truppe di terra americane fornendo supporto aereo ravvicinato a bassa quota durante le lunghe guerre in Iraq e Afghanistan. I test eseguiti dall’USAF nel 2022 hanno determinato che il potentissimo cannone dell’A-10 è ancora efficace contro l’armatura dei moderni carri armati, circa 50 anni dopo la progettazione dell’aereo.

I piloti del Warthog credono ancora che abbia un ruolo da svolgere sul campo di battaglia moderno. “Gli A-10 rimangono oggi la piattaforma di supporto aereo ravvicinato più efficace al mondo anche dopo 45 anni”, afferma il capitano dell’USAF Kevin Domingue, che ha volato con il velivolo appena ritirato nel suo ultimo volo.

“Finché l’aeronautica consentirà all’aereo di volare e di essere adeguatamente mantenuto, questa comunità è pronta a fornire tutta l’esperienza accumulata in qualsiasi parte del mondo contro qualsiasi avversario“.

A-10C Thunderbolt l’iconico caccia carri incubo di tutti carristi

Il Fairchild Republic A-10C Thunderbolt ha celebrato il suo 50° compleanno proprio nel 2022. Il suo primo volo fu il 10 maggio 1972 e fu introdotto in servizio con l’aeronautica militare statunitense tra il 1975 e il 1976 per essere dispiegato successivamente in tutti i teatri operativi nei quali sono intervenuti gli Stati Uniti. Dal Medio Oriente al Pacifico passando per l’Europa questi magnifici aerei hanno svolto sempre con successo un ruolo da protagonisti in tutte le campagne militari recenti contribuendo a fornire supporto aereo sul campo per le forze di terra statunitensi ed alleate.

Molti pensavano che la fine della Guerra del Golfo nel 1991, la Desert Storm, avrebbe segnato anche la fine dell’A-10, nonostante i circa 1.000 carri armati, 2000 mezzi militari di vario genere e 1000 di pezzi di artiglieria distrutti in 8624 missioni totali, ma così non è stato.

Conosciuto per la sua infaticabile resistenza, il suo cannone GAU-8 controcarro e per la capacità di offrire una protezione senza eguali ai suoi occupanti grazie ad una spessa vasca in titanio, l’A-10 fu appositamente progettato per il CAS – Close Air Support. Rispetto all’attuale versione A-10C, l’A-10 degli anni settanta era abbastanza primitivo. Oggi i motori sono quasi gli stessi e la cellula di base non è cambiata molto ma internamente è stato completamente aggiornato.

L’iconico A-10 Warthog è l’unico velivolo costruito con la specifica missione del supporto aereo ravvicinato. L’aereo è stato progettato per supportare, volando a bassa quota, le truppe di terra, utilizzare un enorme quantitativo di armi, attaccare veicoli corazzati, carri armati e le forze di terra nemiche. Un velivolo eccezionale capace, quando necessario, di buttarsi nel fango e nel fumo della battaglia a supporto delle truppe di terra o per scortare e difendere gli elicotteri del Combat SAR in missione di recupero di personale.

Quando bisogna volare bassi, ad una velocità consona ad identificare visualmente le forze a terra tra amici e nemici e sparare al momento giusto per salvare la vita dei colleghi a terra, bisogna farlo solo con l’A-10 Thunderbolt e il suo famoso cannone GAU-8/A Avenger a 7 canne rotanti calibro 30 mm capace di distruggere un carro armato a 6,5 km di distanza con una cadenza di tiro selezionabile secondo le necessità di 2.100 o 4.200 colpi al minuto.

Equipaggiato con due motori General Electric TF34-GE-100A, che lo spingono ad una velocità massimo di 880 km/h, il velivolo può operare da basi aeree avanzate ed ha capacità di decollo e atterraggio brevi con una lunga autonomia (800 miglia) che gli permette un’elevata persistenza sul campo di battaglia.

L’aereo nato sostanzialmente per contrastare l’avanzata dei carri russi nelle pianure europee dispone di 11 piloni sub-alari per l’attacco di armi e pod con un carico massimo di 7.260 kg. Ad oggi la flotta di A-10C Thunderbolt II conta 281 velivoli assegnati alla US Air Force, alla Air National Guard e alla US Air Force Reserve. 141 velivoli sono operati dall’USAF (116 con l’Air Combat Command, 24 con le Pacific Air Forces e 1 con il Materiel Command), 85 con la Guardia Nazionale e 55 con la Riserva.


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