Esercitazioni Ufficiali

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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 26 novembre 2022, 16:50

Aviation-report.com ha scritto:
Al 32° Stormo di Amendola l’esercitazione internazionale Falcon Strike 2022 con gli F-35 di tre nazioni (Italia, Olanda, USA)

È iniziata il 14 novembre scorso e si concluderà il 25 novembre prossimo l’esercitazione internazionale interforze Falcon Strike 2022, organizzata dall’Aeronautica Militare, il cui obiettivo è consolidare tattiche, tecniche e procedure nel campo della difesa aerea e l’integrazione tra velivoli da combattimento di quarta e quinta generazione.

L’aeroporto militare di Amendola, sede del 32° Stormo, è sede di rischieramento principale dell’attività, cui prendono parte personale e velivoli di Italia, Stati Uniti e Paesi Bassi, il cacciatorpediniere “Caio Duilio” della Marina Militare, ​e assetti SBAD (Surface Based Air Defense), a guida del 121° Reggimento Artiglieria Controaerei “Ravenna” dell’Esercito Italiano. Sono oltre mille i militari coinvolti, di cui 600 ad Amendola, e più di 50 i velivoli partecipanti che stanno lavorando in un’area compresa tra la Puglia e l’est della Sardegna.

L’Aeronautica Militare partecipa con numerosi assetti aerotattici, in particolare con i velivoli di 5ª generazione F-35A e B di Amendola e Ghedi, gli Eurofighter e i Tornado, i velivoli da ricognizione pilotati e non come il G-550 CAEW e gli MQ-9 Predator, gli aerei da trasporto (C-130J Hercules e C-27J Spartan) e rifornimento in volo (KC-767A e KC-130J, KC-135 americani) e gli elicotteri con capacità Slow Mover Interception e Personnel Recovery HH-139 del 15° Stormo ed HH-101A del 9° Stormo. È inoltre coinvolto anche un F-35B del Gruppo Aerei Imbarcati delle Forze Aeree della Marina Militare che insieme a quelli dell’Aeronautica Militare sono la punta di diamante della nostra difesa e della NATO.

L’attività è focalizzata in particolare sull’addestramento congiunto di piloti e specialisti che operano su caccia di 5ª generazione F-35 dei tre Paesi partecipanti, al fine di consolidare tattiche, tecniche e procedure operative nel campo della difesa aerea e migliorare la cooperazione e la standardizzazione a livello multinazionale.

Di notevole importanza è l’Italian Deployable Air Surveillance And Control System (IT-D-ASACS), la piattaforma di comando e controllo rischierabile, modulare, trasportabile, flessibile, sicuro e autosufficiente del Reparto Mobile di Comando e Controllo di Bari Palese, allestita all’aeroporto di Amendola. L’integrazione con il velivolo G-550 CAEW garantisce il perfetto supporto sia per gli aerei in volo, italiani paesi partner (USA e Paesi Bassi) sia per le forze di superficie, diventando uno strumento indispensabile per l’estensione della capacità di sorveglianza dello spazio aereo.

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​L’esercitazione, unica nel suo genere, coinvolge nell’attività in tutto sei basi dell’Aeronautica Militare. I piloti dei velivoli , che operano su gran parte del territorio nazionale all’interno di aree addestrative dedicate, si stanno addestrando in modo realistico, anche grazie all’impiego di sofisticate tecnologie di simulazione delle minacce, a fronteggiare scenari operativi di difesa aerea complessi e altamente difesi, sfruttando anche le capacità di bassa osservabilità degli assetti di quinta generazione.

Il Comando Europeo dell’Aeronautica degli Stati Uniti (USAFE – United States Air Force in Europe) partecipa con assetti F-16CM del 555th Fighter Squadron “Triple Nickel” provenienti dal 31st Fighter Wing di Aviano e con gli F-35A del 495th Fighter Squadron “Valkyries” provenienti dal 48th Fighter Wing di Lakenheath, mentre l’Aeronautica Militare dei Paesi Bassi (RNLAF – Royal Netherlands Air Force) è presente con sei velivoli F-35A del 322nd Squadron di Leeuwarden.

Come abbiamo scritto più volte i velivoli F-35A olandesi, tranne i primi otto (da F-001 a F-008), sono assemblati in Italia presso lo stabilimento della FACO di Cameri grazie ad un accordo da Governo a Governo. L’Olanda ha ricevuto il primo F-35A alla fine del 2019. Gli F-35 olandesi hanno raggiunto la IOC, la capacità operativa iniziale, a fine dicembre 2021 e stanno sostituendo la flotta dei 48 F-16 Fightning Falcon che una volta dismessi, entro il 2024, lasceranno l’F-35A quale unico jet da combattimento in carico alla Reale Aeronautica Olandese. Con la decisione presa nel mese di giugno 2022, di acquisire ulteriori 6 velivoli, la flotta F-35 della Royal Netherlands Air Force sarà ampliata a 52 caccia di quinta generazione.

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L’esercitazione quest’anno coinvolge per la prima volta un F-35A dei Diavoli Rossi di Ghedi e gli F-35A del 495th Fighter Squadron “Valkyries” dell’US Air Force, che come abbiamo scritto più volte sono i primi assetti di quinta generazione statunitensi permanentemente schierati in Europa e con sede sulla base aerea britannica RAF Lakenheath dal mese di dicembre 2021. L’arrivo dell’F-35A rende Lakenheath la prima base permanente in assoluto di aerei statunitensi stealth di quinta generazione nel teatro europeo, aumentando notevolmente la capacità di combattimento del 48th Fighter Wing, equipaggiato di F-15C/D Eagle e F-15E Strike Eagle, e contribuendo in maniera decisiva alla difesa collettiva dell’alleanza NATO.

La “Falcon Strike 2022 offre ai nostri aviatori e alleati opportunità fondamentali per addestrarsi nel modo in cui combattiamo insieme“, ha affermato il generale James Hecker, Comandante USAFE-AFAFRICA. “Qualsiasi opportunità di addestrarsi ed operare come forza di coalizione rafforza l’Alleanza mentre affrontiamo minacce più dinamiche in ambienti altamente contestati“. Ad oggi ci sono già circa 140 F-35 operativi in Europa con l’obiettivo di arrivare a circa 600 entro il 2034, ci ha detto Hecker. “Potrebbe accadere che un F-35 statunitense debba essere dirottato verso una base di una forza aerea alleata e per questo motivo stiamo cercando di rendere il tutto interoperabile in modo che qualsiasi nazione utilizzatrice dell’aereo possa operare su qualsiasi aereo indipendentemente dalla provenienza dell’aereo stesso, rifornendolo, riarmandolo e manutenendolo. Solo così ci potremmo difendere“.

Il 32° Stormo è il primo reparto in Europa ad operare con il velivolo F-35A, l’unico che impiega congiuntamente sia l’F-35A (CTOL) che l’F-35B (STOVL) contribuendo ad assicurare il servizio di sorveglianza dello Spazio Aereo nazionale e NATO. Ad agosto 2022, poco più di 5 anni dall’arrivo del primo aereo (12 dicembre 2016), i velivoli F-35A e F-35B appartenenti al 13° Gruppo Volo del 32° Stormo hanno raggiunto il prestigioso obiettivo delle 10.000 ore di volo in missioni aree volate sia in Patria che all’estero.

Dopo il raggiungimento della Initial Operational Capability (IOC), avvenuta nel 2018, partecipa, dal 2019, alle Operazioni NATO di Air Policing fuori i confini nazionali. Dal febbraio 2020 il 32° Stormo è l’unico Reparto del panorama europeo che impiega congiuntamente sia F-35A (CTOL) che F-35B (STOVL), contribuendo, con il velivolo di 5ª generazione, alla capacità Air Expeditionary dell’Aeronautica Militare.

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Con l’F-35 è possibile penetrare lo spazio aereo nemico senza essere visibili, riducendo la capacità di rilevamento dei radar nemici, e allo stesso tempo monitorare le attività del nemico e raccogliendo le informazioni necessarie su di esso. Questo è uno dei concetti dell’Air Dominance che il Gen. Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, dice essere la strategia per le crisi attuali e future. “Per impedire che lo spazio aereo venga violato i nostri jet sono in prima linea anche lontano dall’Italia. Con l’utilizzo di aerei che diventano luogo di raccolta dati e centro di comando, il dominio dei cieli ci consente di proteggere anche le infrastrutture strategiche, tecnologiche ed energetiche“.

Durante la Falcon Strike sarà ospitato ad Amendola, per la prima volta in Italia, l’F-35 Air Chiefs Meeting, un forum a guida USAFE di confronto ed aggiornamento a livello strategico tra i capi delle forze aeree che impiegano il velivolo di 5ª generazione. Il forum, generalmente svolto al quartier generale USAFE a Ramstein (Germania), è nato per consolidare la collaborazione in ambito F-35 European User’s Group e per discutere dell’interoperabilità, delle opportunità e delle sfide dell’F-35 in un teatro dinamico.

“Non vedo l’ora di parlare con i miei colleghi per avere un loro feedback e imparare anche come migliorare questa esercitazione anche per il futuro“, da detto il Gen. Goretti. Questo evento offre l’opportunità di consolidare ulteriormente la posizione dell’Italia, della Difesa e dell’Aeronautica Militare nell’ambito della F-35 community, sfruttando anche le potenzialità peculiari delle infrastrutture nazionali deputate all’addestramento operativo.

“La Falcon Strike è la dimostrazione della nostra crescita professionale nel settore dei velivoli di quinta generazione, è un complesso sistema molto variegato che non coinvolge soltanto gli aerei ma coinvolge tutta una organizzazione anche dal controllo del traffico aereo alla preparazione degli scenari operativi che sono adeguati per quello che sono le esigenze di quinta generazione. L’attenzione di 13 capi di forza armata a quello che noi facciamo qui ad Amendola e in Italia è sicuramente il miglior biglietto da visita per il successo di un’esercitazione come la Falcon Strike“, ha aggiunto il Gen. Goretti.




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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 3 dicembre 2022, 0:44

Aviation-report.com ha scritto:
In Arizona 20 F-35 di Italia, Danimarca, Olanda, Norvegia e Stati Uniti si sono addestrati con 5 bombardieri strategici stealth B-2A Spirit

Dal 15 al 17 novembre 2022 per la prima volta negli Stati Uniti, gli aerei F-35 Lightning II delle nazioni alleate operanti con il 56th Fighter Wing, della Luke Air Force Base in Arizona, si sono addestrati con i bombardieri strategici stealth B-2A Spirit assegnati al 509th Bomb Wing, della Whiteman AFB, Missouri.

Nel corso della missione di due giorni, un totale di 20 F-35 provenienti da Italia, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia e Stati Uniti hanno condotto un addestramento molto impegnativo con cinque bombardieri B-2 sul Barry M. Goldwater Range in Arizona. I piloti dei caccia stealth si stanno attualmente addestrando con il 62nd Fighter Squadron, il 63rd FS e il 308th FS sulla Luke AFB.

“Queste missioni di integrazione dei bombardieri preparano i nostri piloti ad avere successo negli ambienti di combattimento più impegnativi“, ha affermato il tenente colonnello Tyler Smith, comandante del 62nd FS. “Dopo l’integrazione con una varietà di velivoli e capacità qui a Luke, i nostri piloti sono pronti a sostenere la forza congiunta quando raggiungono le loro unità operative“.

L’esercitazione ha avuto come obiettivo la familiarizzazione dei piloti con aerei diversi ed aumentare l’interoperabilità. Mentre i bombardieri B-2 si sono integrati con i velivoli militari della NATO e dei partner durante le missioni della Bomber Task Force in Europa e nella regione del Pacifico, questa è la prima volta che i piloti alleati che si trovano in addestramento sulla Luke AFB si sono addestrati con il bombardiere strategico a bassa osservabilità.

I piloti che hanno partecipato alla missione di addestramento hanno sperimentato come lavorare insieme e come sfruttare tattiche e capacità dei bombardieri che altrimenti non avrebbero potuto vedere e li ha preparati meglio per potenziali integrazioni future.

“Luke sta addestrando i nostri avieri, alleati e partner nel modo più realistico possibile“, ha affermato il colonnello Matthew Johnston, comandante del 56th Operations Group. “I nostri studenti hanno familiarità non solo con le proprie tattiche, tecniche e procedure, ma anche con quelle di altre risorse con cui opereranno nelle loro forze aeree da combattimento e nelle forze aeree da combattimento globali“.

L’esercitazione ha messo a fattor comune le capacità di situational awareness e le capacità stealth dell’F-35 con le caratteristiche di bassa osservabilità del B-2. Questa è la terza volta che il 56th FW supporta eventi di addestramento per integrare i bombardieri strategici con i velivoli da combattimento F-35.

Il 3 ottobre e il 4 novembre 2022, gli F-35 della US Air Force e delle nazioni partner assegnati al 62nd FS si sono addestrati con i bombardieri strategici B-1B Lancer del 7th BW della Dyess AFB in Texas. Il 56th FW è la più grande unità da caccia dell’aeronautica militare americana e addestra circa il 75% dei piloti di F-35 del mondo. Lo stormo ospita abitualmente il personale e gli aerei delle nazioni alleate e partner per l’addestramento al combattimento su F-35.


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Messaggio da Phant » 3 dicembre 2022, 0:54

Aresdifesa.it ha scritto:
Le flotte MRTT ed AWACS della NATO provano le loro capacità di rifornimento in volo

Le flotte multinazionali MRTT Fleet (MMF) e NATO E-3A Airborne Warning and Control System (AWACS) hanno concluso la prima parte della loro campagna di prove di rifornimento in volo (AAR).

Le prove eseguite in volo forniranno le autorizzazioni tecniche e doperative AAR per certificare il NATO AWACS per eseguire missioni di rifornimento in volo da un velivolo MMF.

L’aereo Allied E-3A è il primo velivolo ricevitore pesante abbinato all’MRTT della NATO. La campagna di prove è guidata dalla Royal Netherlands Air Force Test Organisation, con la partecipazione attiva dell’US Air Force che supporta l’unità AWACS con piloti collaudatori sperimentali.

Il rifornimento in volo è una capacità critica per le forze della NATO nelle operazioni che richiedono missioni aeree a lungo raggio. La capacità di carburante di base di 111 tonnellate dell’MRTT consente all’aereo di eccellere nelle missioni di rifornimento in volo, eliminando la necessità di serbatoi di carburante aggiuntivi.

Al completamento con successo delle prove, ed una volta ricevuta la certificazione dalle rispettive Autorità di aeronavigabilità militare, la flotta MMF di Airbus A330-200 MRTT sarà in grado di rifornire sia gli AWACS E-3A della NATO che gli E-3G dell’USAF, migliorando così la capacità operativa complessiva della NATO.


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Messaggio da Phant » 15 dicembre 2022, 1:04

Aviation-report.com ha scritto:
L’Aviazione dell’Esercito conclude l’esercitazione CAEX II/2022 presso il Poligono di Capo Teulada in Sardegna

Con la condotta del Main Training Event della Specialità Azzurra, si è conclusa nelle scorse settimane la Complex Aviation Exercise CAEX II-22, svoltasi presso il Poligono di Capo Teulada in Sardegna. Con questa esercitazione l’Aviazione dell’Esercito consolida il modello operativo della Brigata Aeromobile “Friuli” quale Combat Aviation Brigade (CAB), pluriarma.

Pianificata, organizzata e condotta dal Comando AVES e dalla Brigata Aeromobile “Friuli”, la CAEX ha visto tutte le unità della Specialità impegnate in un evento addestrativo complesso, pluriarma e interforze, a fuoco in movimento, diurno e notturno. Con questa attività sono stati certificati i Reparti di previsto impiego in teatro operativo o inseriti nei bacini di alta prontezza della Difesa. Si è inoltre sancito il raggiungimento della Full Operational Capability (FOC) della Brigata, quale unico force provider operativo dell’AVES.

Lo scenario, di elevato realismo, ha comportato la condotta di operazioni aeromeccanizzate e aeromobili, diurne e notturne. A corollario dello sforzo principale, sono state consolidate tanto le capacità logistiche di supporto al combattimento, quanto quelle specialistiche. Nell’esercitazione sono stati impiegati circa 1000 militari e 22 elicotteri (AH-129D, UH-90A, CH-47F e UH-205).


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Messaggio da Phant » 22 dicembre 2022, 2:04

Aviation-report.com ha scritto:
La portaerei cinese Liaoning inizia le esercitazioni con i caccia imbarcati J-15 nel Pacifico occidentale a sud del Giappone

Come abbiamo riportato ieri la portaerei CNS Liaoning (CV-16) della Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese, con un numero record di grandi cacciatorpediniere Type 055 da 10.000 tonnellate come scorta, ha attraversato lo stretto di Miyako ed è entrata nel Pacifico occidentale per esercitazioni di routine anche con gli aerei da combattimento imbarcati e le unità navali di scorta. La marina militare cinese ha quindi riferito di aver iniziato le esercitazioni con i suoi aerei da combattimento nel Mar delle Filippine a sud del Giappone.

La Forza di Autodifesa Marittima giapponese avrebbe individuato, nelle acque del Pacifico occidentale a sud del Giappone, la portaerei Liaoning, insieme alla fregata Zaozhuang Type 054A, al cacciatorpediniere Type 052D Chengdu, al grande cacciatorpediniere Type 055 Wuxi e alla nave di rifornimento Type 901 Hulunhu. Il Ministero della Difesa di Tokyo ha confermato che gli aerei da combattimento J-15 e gli elicotteri Z-18 imbarcati sulla portaerei sono impegnati in attività addestrative.

Il Giappone non ha aggiornato la posizione di molte altre navi da guerra cinesi che sono anch’esse recentemente entrate nella regione, inclusi i grandi cacciatorpediniere Typo 055 Lhasa e Anshan, il cacciatorpediniere Type 052D Kaifeng e la nave di rifornimento Type903 ATaih. Il gruppo della portaerei di Liaoning, più piccolo di quello attualmente presente nel Pacifico Occidentale aveva tenuto esercitazioni simili nella stessa regione nel maggio di quest’anno, conducendo oltre 300 sortite aeree in circa 20 giorni.

Questa regione nel Mar delle Filippine a sud del Giappone e ad est dell’isola di Taiwan come sappiamo è strategicamente importante. Da qui, i gruppi di portaerei cinesi possono negare la potenziale interferenza militare da parte di forze esterne nella questione di Taiwan e circondare l’isola dal suo lato est.

Come abbiamo scritto, le unità navali partecipanti al gruppo portaerei questa volta sono considerate senza precedenti, con un numero record di grandi cacciatorpediniere Type 055 e quindi si ipotizza che le esercitazioni comporteranno nuovi corsi di addestramento che integrino questi nuovi elementi nel gruppo e che svolgeranno una serie di esercitazioni orientate al combattimento, migliorando le proprie capacità nella salvaguardia della sovranità nazionale, dell’integrità territoriale e degli interessi di sviluppo, hanno affermato gli esperti militari di Pechino.

L’ingresso della Liaoning nel Pacifico occidentale è coinciso con la decisione del Giappone di adottato una strategia di sicurezza nazionale abolendo il principio postbellico di sola difesa, annunciando l’intenzione di dotarsi dei primi missili da crociera con capacità di attacco preventivo per darsi una base più offensiva proprio contro eventuali minacce dalla Cina. Con la visita della Pelosi che ha peggiorato la situazione nello Stretto di Taiwan e la nuova strategia di sicurezza del Giappone le forze armate cinesi dovranno continuare a migliorare le proprie capacità militari in tutti i domini.

Come sappiamo la Cina dispone di tre portaerei la CNS Liaoning (CV-16), la CNS Shandong (CV-17) e la nuova Fujian (CV-18) e tre unità classe Tipo 075 da 35.000 tonnellate, unità d’assalto che schierano velivoli ad ala rotante e in un prossimo futuro, si ipotizza, anche velivoli a decollo corto ed atterraggio verticale. Le prime due, da 67.000 tonnellate, sono basate sul design della classe Kuznetsov sovietica e in particolare il Liaoning è stato commissionato da Pechino nel settembre 2012 dopo essere stato ricostruito in Cina per diversi anni a partire dall’unità navale dell’era sovietica Varyag.

Lo Shandong invece è stato progettato e costruito a livello nazionale ed è entrato in servizio nel dicembre 2019. Come il Liaoning è una portaerei della categoria STOBAR, che significa che i velivoli decollano dopo una breve corsa grazie ad un trampolino (sky-jump), ma possono appontare utilizzando i cavi d’arresto (STO – short take off + BAR – but arrested recovery).

La Fujian invece introdurrebbe capacità mai viste prima, al di fuori dei programmi delle portaerei americane, con il suo ponte di volo senza il sistema di lancio ski-jump, visto sulle navi precedenti, ma con un sistema di lancio con catapulta elettromagnetica di tipo EMALS che dovrebbe rivoluzionare le capacità del suo gruppo imbarcato. L’uso di un tale sistema di lancio consentirà a velivoli molto più pesanti con più carburante e con più armamenti, di operare dal suo ponte di volo. La componente aerea della nave dovrebbe includere non solo caccia J-15B potenziati (una copia aggiornata del caccia russo Su-33) di “generazione 4++”, ma anche velivoli per l’allerta precoce KJ-600, caccia stealth basati sul design del FC-31, che ha fatto la sua prima apparizione nell’ottobre 2021, jet d’attacco elettronici J-15D e una gamma di droni per ruoli di ricognizione e combattimento.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 22 dicembre 2022, 2:05

Aviation-report.com ha scritto:
Bombardieri strategici e caccia stealth americani arrivano in Corea del Sud per scoraggiare l’aggressività nordcoreana

Secondo quanto riferito dai media di Seoul e dal Ministero della Difesa, gli Stati Uniti hanno schierato un bombardiere B-52H Stratofortress e i caccia stealth F-22A Raptor per svolgere esercitazioni congiunte con la Corea del Sud, in linea con l’impegno di Washington di schierare frequentemente assetti strategici per scoraggiare l’aggressione nordcoreana.

In una dichiarazione, Seoul ha annunciato che anche i caccia F-35A e F-15K della Repubblica di Corea hanno preso parte all’esercitazione, che ha avuto luogo a sud-ovest dell’isola di Jeju, all’interno della zona di identificazione della difesa aerea della Corea del Sud (KADIZ).

L’esercitazione arriva quasi un mese dopo che dallo svolgimento di un’altra esercitazione su larga scala con gli F-15K e gli F-35. A novembre, la Corea del Nord aveva minacciato gli Stati Uniti e la Corea del Sud con aumentando drasticamente i lanci di missili e altre attività militari.

Quest’ultima esercitazione ha migliorato le capacità operative e l’interoperabilità delle forze alleate mentre i moderni velivoli da combattimento delle due nazioni si sono addestrati nella scorta e protezione del bombardiere, una risorsa strategica significativa per gli Stati Uniti. Secondo il comunicato stampa, l’esercitazione congiunta contribuirà a migliorare l’interoperabilità e le capacità operative congiunte e gli alleati continueranno a cooperare per rafforzare la loro difesa contro le minacce nucleari e missilistiche della Corea del Nord.

“Il dispiegamento dei caccia B-52H e F-22 questa volta fa parte di uno sforzo per rafforzare la credibilità della deterrenza estesa degli Stati Uniti“, ha affermato il ministero. La deterrenza estesa si riferisce all’impegno degli Stati Uniti di tutte le proprie capacità militari, comprese le armi nucleari, per difendere il proprio partner. Inoltre il ministero ha fatto menzione dell’accordo raggiunto il ​​mese scorso per aumentare la frequenza e l’intensità del dispiegamento di risorse strategiche statunitensi nella penisola coreana.

Inoltre, ieri 20 dicembre, per migliorare le capacità degli F-35A sud coreani di contrastare le minacce missilistiche e nucleari della Corea del Nord, gli aerei F-22 dell’aeronautica militare statunitense di stanza presso la base aerea giapponese di Kadena si sono trasferiti sulla base aerea di Kunsan, in Corea del Sud. Parteciperanno ad esercitazioni separate con i jet F-35A di Seoul per aumentare la loro capacità di rispondere alle minacce nucleari e missilistiche del Nord. I caccia F-22 degli Stati Uniti avevano già visitato il sud per esercitazioni aeree nel 2018.

Le ultime esercitazioni sono state condotte appena due giorni dopo che la Corea del Nord aveva lanciato due ulteriori missili balistici a medio raggio, con Pyongyang che il 19 dicembre ha dichiarato di aver testato componenti per i satelliti di sorveglianza. Il lancio è avvenuto a Tongchang-ri, il principale sito di lancio dove la scorsa settimana la Corea del Nord avrebbe testato un motore a combustibile solido ad alta spinta per costruire un altro sistema d’arma strategico di nuovo tipo.

Oltre ad altre armi all’avanguardia, Kim Jong Un aveva affermato l’anno scorso che la Corea del Nord avrebbe avuto bisogno di un satellite di sorveglianza per contrastare efficacemente le minacce militari degli Stati Uniti e dei suoi alleati. Ma Kim prevede di sviluppare missili balistici a lungo raggio, sottomarini a propulsione nucleare con missili atomici e missili con testate multiple.

Da ricordare anche che lo scorso mese di novembre, la Corea del Nord ha lanciato oltre 60 missili, compreso un missile balistico intercontinentale con gli analisti che avevano messo in guardia su un potenziale test nucleare, il settimo dal primo effettuato nel 2006.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 7 gennaio 2023, 1:09

Aviation-report.com ha scritto:
La seconda portaerei cinese Shandong si addestra al combattimento nel Mar Cinese Meridionale in attesa delle attività della nuova portaerei Fujian

Dopo il rientro dalle esercitazioni nel Pacifico occidentale della portaerei Liaoning, anche la seconda portaerei cinese, la Shandong (CV-18), ha recentemente condotto un realistico addestramento orientato al combattimento nel Mar Cinese Meridionale, secondo quanto riportato mercoledì scorso dalla China Central Television (CCTV).

Due portaerei che hanno svolto esercitazioni in due aree diverse hanno dimostrato la capacità della Marina Militare cinese e delle sue unità navali di condurre operazioni aeronavali complesse, hanno affermato gli analisti. Nel video dell’esercitazione della portaerei cinese Shandong l’enfasi è stata posta sul massiccio utilizzo dei suoi jet da combattimento imbarcati J-15.

Durante l’esercitazione, lo Shandong ha svolto un addestramento mirato, migliorando gradualmente le sue capacità di combattimento di base come la gestione dei velivoli in atterraggio e in decollo, la risposta alle emergenze e il controllo dei danni in condizioni ambientali complesse.

L’annuncio delle attività di addestramento dello Shandong nel Mar Cinese Meridionale è arrivato poco dopo che il gruppo di battaglia della portaerei Liaoning ha tenuto diverse esercitazioni nelle acque del Pacifico occidentale, a est dell’isola di Taiwan e a sud del Giappone, nonché a ovest di Guam nello scorso mese di dicembre 2022 , ospitando esercitazioni intensive di decollo e atterraggio di aerei da combattimento ed elicotteri sotto la stretta sorveglianza della Forza di Autodifesa Marittima giapponese.

Dopo questa missione di addestramento della portaerei cinese Shandong nel Mar Cinese Meridionale, gli analisti di Pechino hanno affermato che le esercitazioni delle due portaerei aiuterebbero anche a stabilizzare la situazione nel Pacifico occidentale e nel Mar Cinese Meridionale, in questi ultimi mesi agitati sia dalle attività della stessa Cina che da quelle degli Stati Uniti.

Con l’avvio di una maggiore attività di addestramento, anche oltre il Mar Cinese Meridionale, la portaerei Shandong, che è entrata in servizio della Marina Militare cinese nel dicembre 2019, dovrebbe raggiungere gradualmente una maggiore capacità operativa e alla fine superare il livello della portaerei Liaoning.

La portaerei Fujian

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Per quanto riguarda la portaerei “più tecnologicamente avanzata” della Cina, la Fujian (CV-18), questa dovrebbe iniziare quest’anno le prove in mare provando a sfidare il dominio della Marina degli Stati Uniti. Il Fujian è la nave da guerra più grande e sofisticata della Cina mai costruita fino ad oggi e rappresenta un passo cruciale nel piano del presidente Xi Jinping per potenziare le forze armate e provare a colmare il divario tecnologico militare con gli Stati Uniti.

Il vice comandante della nave aveva annunciato l’avvio delle prove in mare in un videomessaggio rilasciato il 3 dicembre scorso. Qian Shumin aveva detto che la Cina dovrà farsi carico di tutto il lavoro relativo alle prove in mare nel prossimo anno per aiutare i militari a raggiungere i suoi obiettivi. La Cina spera di portare il paese in prima linea tra le potenze globali entro il 2049.

La portaerei Fujian è stata varata a giugno 2022 ed è attualmente in fase di allestimento presso il cantiere navale Jiangnan vicino a Shanghai. La fase di allestimento, successiva al varo della nave e prima delle prove in mare, vede la nave prepararsi per la consegna alla Marina Militare.

Il 31 dicembre scorso il presidente Xi ha detto che si prevede che il Fujian avrà una presenza significativa nello stretto di Taiwan. La terza portaerei cinese è paragonabile alla USS Gerald R. Ford, l’unica altra portaerei dotata di catapulte elettromagnetiche all’avanguardia. Pechino ha compiuto notevoli progressi nell’arena navale negli ultimi anni. La potente marina cinese ha ampliato la sua presenza nella regione indo-pacifica per sfidare gli Stati Uniti ei paesi alleati.

Le tre portaerei cinesi Liaoning, Shandong, Fujian

Come abbiamo detto la Cina dispone di tre portaerei la CNS Liaoning (CV-16), la CNS Shandong (CV-17) e la nuova Fujian (CV-18) e tre unità classe Tipo 075 da 35.000 tonnellate, unità d’assalto che schierano velivoli ad ala rotante e in un prossimo futuro, si ipotizza, anche velivoli a decollo corto ed atterraggio verticale. Le prime due, da 67.000 tonnellate, sono basate sul design della classe Kuznetsov sovietica e in particolare la portaerei cinese Liaoning è stato commissionato da Pechino nel settembre 2012 dopo essere stato ricostruito in Cina per diversi anni a partire dall’unità navale dell’era sovietica Varyag.

Lo Shandong invece è stato progettato e costruito a livello nazionale ed è entrato in servizio nel dicembre 2019. Come il Liaoning è una portaerei della categoria STOBAR, che significa che i velivoli decollano dopo una breve corsa grazie ad un trampolino (sky-jump), ma possono appontare utilizzando i cavi d’arresto (STO – short take off + BAR – but arrested recovery).

La Fujian invece introdurrebbe capacità mai viste prima, al di fuori dei programmi delle portaerei americane, con il suo ponte di volo senza il sistema di lancio ski-jump, visto sulle navi precedenti, ma con un sistema di lancio con catapulta elettromagnetica di tipo EMALS che dovrebbe rivoluzionare le capacità del suo gruppo imbarcato. L’uso di un tale sistema di lancio consentirà a velivoli molto più pesanti con più carburante e con più armamenti, di operare dal suo ponte di volo. La componente aerea della nave dovrebbe includere non solo caccia J-15B potenziati (una copia aggiornata del caccia russo Su-33) di “generazione 4++”, ma anche velivoli per l’allerta precoce KJ-600, caccia stealth basati sul design del FC-31, che ha fatto la sua prima apparizione nell’ottobre 2021, jet d’attacco elettronici J-15D e una gamma di droni per ruoli di ricognizione e combattimento.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 21 gennaio 2023, 2:47

Aviation-report.com ha scritto:
Anche i MiG-31K con i missili ipersonici Kinzhal sono in Bielorussia per l’esercitazione congiunta con la Russia

Gli aerei militari delle forze aeree russe, compresi i MiG-31K, e bielorusse stanno partecipando ad esercitazioni congiunte, che si stanno svolgendo sul territorio di Minsk e che, iniziate il 16 gennaio, dureranno fino al prossimo 1 febbraio. Per l’attuazione dell’esercitazione congiunta, il personale è stato mobilitato in tutti gli aeroporti della Bielorussia , secondo un annuncio del Ministero della Difesa.

Kiev teme che Mosca stia cercando di convincere Minsk a unirsi alla guerra contro l’Ucraina anche se sia la parte russa che quella bielorussa sostengono che le esercitazioni sono orientate ad operazioni difensive ed hanno come obiettivo il miglioramento della cooperazione ed interoperabilità tra le due forze aeree.

“L’esercitazione è di natura puramente difensiva“, ha affermato in una dichiarazione Pavel Muraveyko, primo vice segretario di stato del Consiglio di sicurezza bielorusso. “Sarà una serie di misure per preparare la nostra aviazione e quella russa a svolgere le relative missioni di combattimento“.

Tuttavia, le dichiarazioni di Russia e Bielorussia non sembrano rassicurare l’Ucraina, che guarda con ansia al nuovo ingresso di forze russe in Bielorussia. Tali esercitazioni, infatti, sono state precedute dal dispiegamento di una forza militare congiunta, che rimarrà stabilmente sul territorio di Minsk.

Kiev teme la creazione di un nuovo fronte al suo confine settentrionale, in una ripetizione delle prime settimane dell’invasione russa del 2022. Tuttavia, con le sue dichiarazioni, il presidente bielorusso Lukashenko ha sottolineato che il suo Paese non intende entrare in guerra con l’Ucraina.

Attualmente in Bielorussia sarebbero arrivati diversi caccia russi Su-34, Su-30 e MiG-31K che stanno affiancando i MiG-29 e i Su-30 bielorussi. In particolare i MiG-31K sono equipaggiati per trasportare il missile ipersonico aria-superficie Kh-47M2 Kinzhal, che è stato già utilizzato almeno tre volte per attaccare obiettivi in ​​Ucraina. I caccia sono accompagnati dagli aerei da trasporto An-12 e An-26 e dagli aerei per il preallarme radar A-50.

Secondo recenti rapporti che citano residenti locali vicino a un aeroporto militare che avrebbero sentito una forte esplosione, un MiG-31K russo avrebbe preso fuoco durante un volo vicino alla capitale bielorussa di Minsk. Secondo un gruppo di monitoraggio bielorusso attivo sui social media, il MiG-31K con matricola RF-95194 avrebbe subito un incendio ad uno dei suoi due motori mentre sorvolava la regione di Molodechno. L’esplosione avrebbe costretto l’aereo a tornare urgentemente all’aeroporto di Machulyshchi.

Il missile ipersonico Kinzhal sul MiG-31K

Le forze armate russe hanno utilizzato il missile ipersonico Kinzhal tre volte durante l’operazione speciale in Ucraina. Lo aveva detto il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu n un’intervista al canale televisivo Rossiya-1 trasmesso lo scorso 21 agosto 2022. “È stato utilizzato durante l’operazione militare speciale tre volte. E tre volte ha mostrato le sue straordinarie caratteristiche … nessun altro ha un missile del genere: ipersonico, con tale velocità e con tali capacità di penetrazione. Non può essere né rilevato né intercettato“.

Cosa sappiamo del Kinzhal? Questo missile è attualmente utilizzato dai MiG-31K/I Foxhund e in maniera ridotta dai bombardieri Tu-22M3 Backfire, anche se Mosca dovrebbe procedere all’integrazione anche sui Tu-160M Blackjack e sui Su-57 Felon. Il missile ipersonico Kinzhal è per molti aspetti il ​​missile tattico più capace al mondo e che combina una velocità ipersonica di Mach 10 con un’elevata manovrabilità – che gli permetterebbe di variare la traiettoria lungo il percorso sia sul piano verticale che orizzontale – e una lunga gittata di 2000 km sufficiente per raggiungere obiettivi in ​​tutta Europa, tranne la penisola iberica, senza che l’aereo lasci lo spazio aereo russo.

Come detto, volando a quasi 10 volte la velocità del suono (più di 2 miglia al secondo) con una traiettoria più piatta rispetto ad un missile balistico standard, concede alle difese aeree poco tempo per reagire. Si dice che il Kinzhal sia capace di portare attacchi di precisione su obiettivi fissi ma anche di prendere di mira bersagli mobili con l’aiuto di un sensore di ricerca radar. Il missile è in grado di trasportare una testata a frammentazione da 1.100 libbre o una testata nucleare da 500 kilotoni anche se ad oggi sarebbe considerata un’arma strategica convenzionale poiché la capacità nucleare potrebbe non essere stata ancora implementata tecnicamente.

Il missile fornisce un mezzo asimmetrico per affrontare le forze molto più grandi schierate dalla NATO, con attacchi agli aeroporti, alle concentrazioni di truppe e ad altri obiettivi chiave nelle prime fasi di una guerra che potenzialmente possono causare danni sufficienti a compensare in parte gli immensi svantaggi materiali della Russia. Il missile Kinzhal è anche altamente capace nel ruolo antinave, consentendo ai jet MiG-31K di minacciare le navi da guerra nemiche ben oltre il raggio di rappresaglia, in gran parte dell’Atlantico e del Pacifico occidentale e potenzialmente molto più lontano con il rifornimento in volo.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 18 febbraio 2023, 0:45

Aviation-report.com ha scritto:
Gli F-16 americani di Aviano si addestrano con gli Eurofighter del 4° Stormo dell’Aeronautica Militare

Nell’ambito dell’esercitazione statunitense Emerald Strike 2023, iniziata lo scorso 27 gennaio 2023, gli F-16 americani di Aviano del 555th “Triple Nickel” Fighter Squadron si sono rischierati presso la base aerea di Grosseto sede del 4° Stormo dell’Aeronautica Militare.

Questa esercitazione nasce per testare la capacità del gruppo di volo della US Air Force in Europe di dispiegarsi rapidamente ed integrarsi con le forze alleate fornendo al contempo la potenza aerea da combattimento in modo più efficace.

Il rischieramento degli F-16 sulla base aerea di Grosseto è stata anche l’occasione per gli assetti Eurofighter italiani dei due Gruppi di Volo del 4° Stormo, il IX e il XX, per condurre, separatamente all’esercitazione Emerald Strike, anche alcune tipologie di missioni addestrative congiunte.

In questo modo il 4° Stormo ha potuto ottimizzare la presenza dei caccia americani per rafforzare l’integrazione degli aeromobili e l’interoperabilità con le forze aeree statunitensi nell’ambito della difesa aerea nazionale e per mantenere la prontezza operativa congiunta.

Gli obiettivi degli F-16 americani di Aviano del 555th Fighter Squadron, inquadrato nel 31st Fighter Wing, si sono focalizzati sulle operazioni aeree in ambienti altamente contestati, sulla pianificazione delle missioni, sul consolidamento logistico e manutentivo e sull’efficacia della coalizione.

“L’Emerald Strike offre ai nostri aviatori opportunità critiche per addestrarsi nel modo in cui combattiamo“, ha affermato il Tenente Colonnello Rolf Tellefsen, comandante del 555th FS. “L’addestramento con i nostri partner congiunti aumenta le nostre capacità e migliora l’interoperabilità, consentendo alle nostre forze di contrastare l’aggressione e la coercizione militare condividendo le responsabilità per la difesa comune“.

Lo scorso 8 febbraio 2023 ci siamo recati presso la base aerea di Grosseto per vedere da vicino l’attività di volo dei velivoli militari italiani ed americani che, a fine novembre 2022, avevano già partecipato all’esercitazione Falcon Strike 2022 che si era svolta presso la base aerea di Amendola sede degli F-35 del 32° Stormo della nostra Aeronautica Militare. In quella occasione l’esercitazione era stata incentrata principalmente sull’integrazione tra velivoli di quarta e quinta generazione della NATO impegnati in uno scenario simulato di un conflitto armato.

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Abbiamo posto alcune domande al comando del 31st FW riguardanti l’esercitazione degli F-16 americani di Aviano. Secondo quanto ci hanno confermato, la Emerald Strike è stata la prima occasione per il 555th Fighter Squadron di addestrarsi con il 4° Stormo di Grosseto. “Forze statunitensi ed italiane si addestrano per potenziali operazioni a sostegno della NATO e di altre contingenze multinazionali in tutto il mondo. Questa esercitazione continuerà a migliorare l’interoperabilità tra Stati Uniti ed Italia, consentendo a entrambe le nazioni di dimostrare il proprio ruolo unico nel contribuire alla stabilità regionale e globale. Lavorare insieme costruisce relazioni strategiche durature che contribuiscono alla sicurezza globale e migliorano la preparazione“.

“La formazione con i nostri partner regionali consente risposte sincronizzate e preparate alle minacce alla sicurezza regionale e alle operazioni di emergenza a livello mondiale. La Emerald Strike si basa sulle capacità combinate delle nazioni, garantendo un partenariato molto più forte e una maggiore interoperabilità. La vicinanza delle due nazioni consente un briefing e un debriefing più efficaci per questo addestramento congiunto. Le esercitazioni congiunte aumentano lo sviluppo e la standardizzazione di tattiche, tecniche e procedure (TTP) al fine di espandere la capacità di cooperare, scambiare o riutilizzare informazioni o servizi“, ha aggiunto il comando di Aviano.

Abbiamo chiesto se la Emerald Strike si può inquadrare nelle esercitazioni di tipo ACE svolte recentemente dal 555th FW. “Questa esercitazione è stata progettata per ottimizzare l’integrazione degli aeromobili rafforzando nel contempo anche l’interoperabilità con le forze aeree italiane durante le operazioni congiunte di difesa aerea al fine di mantenere la prontezza congiunta. Gli obiettivi dell’esercitazione si concentrano sulle operazioni aeree in ambienti altamente contestati, sulla pianificazione e l’efficacia della coalizione e sul consolidamento della logistica. Durante questa esercitazione, gli aerei hanno condotto una moltitudine di operazioni congiunte e addestramento alla difesa aerea per includere missioni di attacco aria-aria, aria-terra e supporto aereo ravvicinato. Questa formazione è essenziale per migliorare l’interoperabilità e mantenere la prontezza combinata con i nostri partner italiani“.

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Con il rischieramento a Grosseto il 555th Fighter Squadron è stato in grado di aumentare le proprie capacità operative e migliorare l’interoperabilità anche integrandosi con gli EF-2000 italiani, consentendo ad entrambe le forze di contrastare l’aggressione e la coercizione militare attraverso responsabilità condivise per una difesa collettiva, migliorando al contempo la prontezza e la capacità di combattimento.

“La formazione con i nostri partner regionali consente risposte sincronizzate e preparate alle minacce alla sicurezza regionale e alle operazioni di emergenza in tutto il mondo. Questa esercitazione si basa sulle capacità combinate delle nazioni, garantendo un partenariato molto più forte e una maggiore interoperabilità. L’addestramento con i nostri partner rafforza il nostro impegno nei confronti della NATO, aumenta le nostre capacità e migliora l’interoperabilità. Il concetto prevede che le forze aeree statunitensi in Europa muovano le forze in modo più fluido attraverso il teatro per cogliere, mantenere e sfruttare l’iniziativa contro un avversario in qualsiasi ambiente. Alleati e partner sono essenziali per l’agilità dell’aeronautica militare americana in tutta Europa, perché senza di loro la nostra capacità di scoraggiare, difendere e vincere potrebbe essere gravemente degradata“, ha concluso il comando del 31st FW.

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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 1 marzo 2023, 3:15

Aviation-report.com ha scritto:
Il Gruppo Portaerei Italiano con Nave Cavour ha partecipato all’esercitazione Neptune Strike 23

L’Italian Carrier Strike Group ha partecipato dal 20 al 28 febbraio, nelle acque del Mar Mediterraneo, all’attività addestrativa Neptune Strike 23, organizzata e condotta dal comando alleato STRIKFORNATO (Naval Striking and Support Forces NATO). Il Gruppo Portaerei Italiano ha operato in attività congiunta con i gruppi portaerei statunitense e spagnolo ed era composto dalla portaerei Cavour, dal cacciatorpediniere Caio Duilio e da nave Etna.

L’attività è stata inquadrata nel più ampio scenario delle Multi Carrier Operations (MCO) che facendo leva sulla interoperabilità di forze aeronavali hanno espresso un moltiplicatore di potenza nella capacità di deterrenza e di combattimento dell’Alleanza Atlantica.

La Marina Militare Italiana con la portaerei Cavour, l’Armada Espanola con la Landing Helicopter Dock Juan Carlos I e la US Navy con la portaerei George W. Bush, hanno condotto esercitazioni di proiezione di potenza dal mare e di difesa aerea, utilizzando i velivoli stealth di quinta generazione F-35B, quanto di più tecnologicamente avanzato sia disponibile nell’Aviazione Navale. Sul ponte di volo di Nave Cavour hanno operato insieme agli F-35B anche gli AV8B Harrier II+.

“Dopo la partecipazione nel maggio scorso all’attività di vigilanza Neptune Shield 2022, in cui il gruppo portaerei italiano è per la prima volta passato sotto catena di comando NATO, la Marina Militare ha operato al fianco degli Alleati anche per la Neptune Strike 2023, in continuità con le molteplici iniziative di contribuzione, collaborazione e supporto in atto nei contesti NATO e bi-multilaterali per la sicurezza del Mediterraneo Allargato. Una tangibile dimostrazione del senso di responsabilità con cui la Forza Armata garantisce il proprio qualificante apporto agli impegni di deterrenza attiva e sorveglianza marittima in un’area di rilevanza strategica globale”, ha commentato il Comandante in Capo della Squadra Navale, Ammiraglio di Squadra Aurelio De Carolis.

“La presenza in Mediterraneo di tali dispositivi mette in luce la capacità di proiezione di potenza e di prontezza complessive raggiunte dall’Alleanza, necessarie a gestire uno scenario geopolitico e geostrategico particolarmente complesso, come quello attuale”, riferisce l’Ammiraglio di Divisione Giacinto Sciandra, comandante del Gruppo Portaerei Italiano.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 13 aprile 2023, 2:33

Aviation-report.com ha scritto:
Incursione di decine di aerei da guerra cinesi nella zona di difesa aerea di Taiwan durante l’imponente esercitazione “Joint Sword”

Il comando del teatro orientale dell’Esercito popolare cinese di liberazione (PLA) ha annunciato sabato mattina di aver iniziato a circondare l’isola di Taiwan da quattro direzioni con navi e aerei in allerta al combattimento per esercitazioni congiunte che dovrebbero durare dall’8 al 10 aprile. Gli analisti hanno affermato che questa operazione con decine di aerei da guerra cinesi segna una potente risposta al recente incontro tra il Presidente di Taiwan Tsai Ing-wen e il presidente della Camera degli Stati Uniti Kevin McCarthy.

Secondo i piani, da oggi a lunedì prossimo, il comando del teatro orientale delle forze armate cinesi terrà una serie di esercitazioni “Joint Sword” nello Stretto di Taiwan, nonché nelle regioni marittime e aeree a nord, sud ed est dell’isola di Taiwan, circondando l’isola, è stato confermato da un comunicato stampa. “Questo è un severo monito alle forze secessioniste di indipendenza di Taiwan e alla loro collusione con forze esterne, e una mossa necessaria per salvaguardare la sovranità nazionale e l’integrità territoriale”, afferma il comunicato.

Le esercitazioni sono iniziate e sarebbero una contromisura prevista da Pechino in risposta all’incontro altamente provocatorio tra Tsai e McCarthy, ha detto sabato al Global Times Song Zhongping, un esperto militare cinese. Navi ed aerei circonderanno l’isola di Taiwan da tutte e quattro le direzioni, bloccandola e isolandola di fatto, senza forze straniere in grado di supportare le forze armate dell’isola di Taiwan. Un simile blocco potrebbe inviare un forte avvertimento alle forze secessioniste sull’isola, esortandole a deporre le armi e risolvere la questione pacificamente, ha affermato Zhongping.

Le operazioni militari cinesi intorno a Taiwan sono divise in due parti: pattuglie di allerta al combattimento ed esercitazioni congiunte. Le pattuglie di allerta al combattimento di solito comportano il posizionamento delle forze in luoghi chiave e il loro mantenimento in pattugliamento per eventuali interventi, mentre le esercitazioni congiunte in genere coinvolgono più servizi e rami delle forze armate che si esercitano per il combattimento, ha detto sabato al Global Times un altro esperto militare della Cina.

In questo caso, navi da guerra e aerei da guerra dovrebbero circondare l’isola e condurre esercitazioni orientate al combattimento nel mondo reale, dimostrando la ferma volontà e la forte capacità del PLA nel salvaguardare la sovranità nazionale e l’integrità territoriale, ha affermato l’esperto cinese. Gli aerei da guerra cinesi schierati in questo momento sarebbero i J-16, i J-10C, i KJ-500 per il preallarme radar, le aerocisterne YU-20, gli aerei antisom Y-8 e i bombardieri strategici H-6K.

Nel frattempo, l’autorità di difesa dell’isola di Taiwan ha dichiarato oggi in un comunicato stampa di aver rilevato 42 aerei e 8 navi nell’ADIZ di Taiwan alle ore 11 locali e altri 71 aerei e 9 navi alle ore 16 locali. Inoltre anche il gruppo di portaerei della Shandong della Marina Militare cinese sarebbe arrivato il 5 aprile scorso nelle acque del Pacifico occidentale a sud-est dell’isola di Taiwan, secondo i comunicati stampa di Taiwan e dello Stato Maggiore congiunto del Ministero della Difesa giapponese. L’incursione di oggi, dopo quella del 26 dicembre 2022, sarebbe quella maggiore effettuata dalla Cina intorno a Taiwan.

Negli ultimi anni la Cina ha intensificato la pressione diplomatica, militare ed economica sull’isola autogovernata affinché accetti il ​​governo di Pechino. Il governo di Taiwan afferma di volere la pace ma si difenderà se attaccato.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 13 aprile 2023, 2:35

Aviation-report.com ha scritto:
La portaerei cinese Shandong ha lanciato almeno 80 missioni dei suoi caccia J-15 durante le esercitazioni intorno a Taiwan

Lo Shandong Carrier Strike Group cinese ha lanciato 80 missioni con i caccia J-15 Flying Shark da venerdì a domenica scorsa dalla portaerei della Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione CNS Shandong (CV-17), secondo il Ministero della Difesa giapponese. La portaerei cinese Shandong ha attraversato il Canale di Bashi mercoledì scorso e da allora ha operato al largo della costa orientale di Taiwan.

Lo Shandong CSG era inserito nella più ampia esercitazione Joint Sword dell’Eastern Theatre Command di Pechino, che si è conclusa ieri 10 aprile 2023. Come abbiamo già scritto l’esercitazione è stata lanciata dopo che il Presidente di Taiwan Tsai Ing-wen è tornata da una visita negli Stati Uniti che ha incluso un incontro con il Presidente della Camera degli Stati Uniti Kevin McCarthy in California. Elementi terrestri, navali ed aerei delle Forze Armate di Pechino hanno simulato l’esecuzione di attacchi ed un blocco di Taiwan durante la suddetta esercitazione.

A partire da lunedì, decine e decine di aerei militari cinesi hanno operato nelle vicinanze di Taiwan, secondo i funzionari di Taipei che, inoltre, hanno monitorato almeno quattro missioni dei caccia J-15 che sono entrati nella zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan durante lo scorso fine settimana, le prime che hanno simulato attacchi sull’isola dal lato est.

I velivoli della portaerei cinese Shandong hanno “effettuato molteplici ondate di attacchi simulati su obiettivi importanti“, hanno affermato funzionari cinesi in una dichiarazione di ieri. Le acque sul lato est dell’isola di Taiwan sono considerate dall’autorità di difesa dell’isola una zona di evacuazione per le sue navi in ​​fuga nel caso in cui scoppi un conflitto, secondo il Global Times. Questo significa che la portaerei cinese Shandong avrebbe svolto un ruolo fondamentale in quest’aerea per simulare il blocco delle navi di Taiwan in fuga dall’isola e il possibile arrivo di rinforzi da parte di forze esterne come Stati Uniti e Giappone, ha affermato il Global Times.

Oltre a rilasciare la posizione e la composizione del Shandong CSG da venerdì a domenica, il Ministero della Difesa giapponese ha anche affermato che 80 decolli ed atterraggi di caccia e 40 decolli ed atterraggi di elicotteri sono stati condotti dallo Shandong Carrier Strike Group, secondo una nota stampa. Gli aerei da combattimento della Japan Air Self Defense Force sono stati fatti decollare in risposta alle missioni dei caccia della Marina Militare cinese.

Il gruppo di battaglia della Shandong era composto da almeno sei navi, vale a dire la portaerei Shandong, un cacciatorpediniere Tipo 055, un cacciatorpediniere Tipo 052D, due fregate Tipo 054A e una nave per il rifornimento Tipo 901. Di solito anche un sottomarino d’attacco a propulsione nucleare è parte di un gruppo di portaerei di Pechino.

La portaerei cinese Shandong

Come abbiamo detto la Cina dispone di tre portaerei la CNS Liaoning (CV-16), la CNS Shandong (CV-17) e la nuova Fujian (CV-18) e tre unità classe Tipo 075 da 35.000 tonnellate, unità d’assalto che schierano velivoli ad ala rotante e in un prossimo futuro, si ipotizza, anche velivoli a decollo corto ed atterraggio verticale. Le prime due, da 67.000 tonnellate, sono basate sul design della classe Kuznetsov sovietica e in particolare la portaerei cinese Liaoning è stato commissionato da Pechino nel settembre 2012 dopo essere stato ricostruito in Cina per diversi anni a partire dall’unità navale dell’era sovietica Varyag.

Lo Shandong invece è stato progettato e costruito a livello nazionale ed è entrato in servizio nel dicembre 2019. Come il Liaoning è una portaerei della categoria STOBAR, che significa che i velivoli decollano dopo una breve corsa grazie ad un trampolino (sky-jump), ma possono appontare utilizzando i cavi d’arresto (STO – short take off + BAR – but arrested recovery).

La Fujian invece introdurrebbe capacità mai viste prima, al di fuori dei programmi delle portaerei americane, con il suo ponte di volo senza il sistema di lancio ski-jump, visto sulle navi precedenti, ma con un sistema di lancio con catapulta elettromagnetica di tipo EMALS che dovrebbe rivoluzionare le capacità del suo gruppo imbarcato. L’uso di un tale sistema di lancio consentirà a velivoli molto più pesanti con più carburante e con più armamenti, di operare dal suo ponte di volo.

La componente aerea della nave dovrebbe includere non solo caccia J-15B potenziati (una copia aggiornata del caccia russo Su-33) di “generazione 4++”, ma anche velivoli per l’allerta precoce KJ-600, caccia stealth basati sul design del FC-31, che ha fatto la sua prima apparizione nell’ottobre 2021, jet d’attacco elettronici J-15D e una gamma di droni per ruoli di ricognizione e combattimento.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 17 aprile 2023, 1:32

Aviation-report.com ha scritto:
Esercitazione Mare Aperto: al via la prima edizione 2023 del più importante evento addestrativo della Marina Militare

E’ iniziata lo scorso 13 Aprile la prima edizione 2023 dell’esercitazione Mare Aperto, il principale ciclo addestrativo della Marina Militare, organizzato e condotto dal Comando in Capo della Squadra Navale, che vedrà impegnate forze e personale di 23 nazioni (12 Paesi NATO e 11 Partner), 41 unità navali tra navi e sommergibili, oltre ad aerei ed elicotteri dell’Aviazione Navale, reparti anfibi della Brigata Marina San Marco, incursori e subacquei del COMSUBIN, mezzi navali e aeromobili del Corpo delle Capitanerie di Porto, con l’aggiunta di mezzi e personale di Esercito, Aeronautica, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza.

Un totale di circa 6.000 militari coinvolti unitamente a personale civile proveniente da diversi istituti universitari e centri di ricerca.

Il complesso e articolato scenario addestrativo dell’esercitazione Mare Aperto 2023-1 sarà sviluppato nel tradizionale contesto multidimensionale, con il coinvolgimento di assetti arei e terrestri, delle dimensioni sottomarina, il tutto interconnesso attraverso gli strumenti e le reti offerte dai domini cibernetico e spaziale.

“Metteremo alla prova il nostro Strumento Marittimo per verificarne prontezza, efficienza, proiettabilità, sostenibilità nel lungo periodo, bilanciamento, interoperabilità e capacità di generare effetti multi-dominio a livello strategico, operativo e tattico” così si è espresso l’ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, Comandante in Capo della Squadra Navale.

Le Forze della Squadra Navale, che si eserciteranno fino al prossimo 6 maggio insieme a quelle dell’Alleanza Atlantica e di altre Marine partner, opereranno negli spazi marittimi compresi tra il Mar Adriatico, lo Ionio, il Tirreno, lo Stretto di Sicilia e il Mar di Sardegna, includendo sia l’alto mare e le zone costiere sia le porzioni di territorio circostante e i relativi spazi aerei sovrastanti.

Le forze in campo – sotto la guida degli staff delle diverse Divisioni Navali, della Brigata Marina San Marco e dei Comandi delle Componenti Specialistiche della Marina – si cimenteranno in simulazioni ad alto realismo, lotta contro minacce convenzionali e asimmetriche, raid su siti costieri d’interesse, esercitazioni di sicurezza marittima, controllo e bonifica dei fondali, prevenzione e contrasto di traffici illeciti.

Nell’ambito dei compiti duali della Forza Armata, saranno condotte anche attività addestrative di tutela dell’ambiente marittimo e di soccorso a popolazioni colpite da calamità naturali con la collaborazione di personale della Protezione Civile. Durante l’esercitazione è programmata un’attività addestrativa focalizzata al contesto cibernetico denominata Chironex 23-1.

In continuità con le precedenti edizioni, anche in questa Mare Aperto si consoliderà la partecipazione di operatori e assetti della Brigata “Pozzuolo del Friuli” dell’Esercito (AAV7 e Blindo Centauro) che, con la Brigata Marina San Marco, costituiscono la Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM), e la partecipazione di diversi velivoli dell’Aeronautica Militare, tra cui aerei CAEW G550, caccia Eurofighter e F-35 nonché assetti per il rifornimento in volo KC767A.

Proprio la variante a decollo corto e atterraggio verticale dell’F35 (la versione “B”), in dotazione alle Forze Aeree della Marina e all’Aeronautica, opererà da Nave Cavour, in stretta cooperazione con gli altri velivoli imbarcati e pienamente integrata nei cicli di volo giornalieri programmati dalla cellula di coordinamento delle operazioni aeree in mare, imbarcata sulla portaerei.

A bordo delle unità della Squadra Navale ci saranno anche oltre 70 universitari, tra studenti e docenti accompagnatori, pienamente integrati all’interno degli staff imbarcati, in funzione del loro percorso di studi. Il coinvolgimento degli studenti è espressione della tradizione che vede la Marina Militare promotrice del progresso di una cultura della difesa e della marittimità che fa della formazione universitaria elemento strategico nel panorama nazionale.

Ben 14 gli atenei coinvolti in questa prima edizione dell’esercitazione Mare Aperto 2023: l’Università di Bari, l’Università degli studi Alma Mater Studiorum di Bologna, l’Università di Genova, l’Università statale di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, il Politecnico di Milano, la Libera Università di Lingue e Comunicazione di Milano (IULM), l’Università Federico II di Napoli, l’Università Sant’Anna di Pisa, l’Università La Sapienza di Roma, la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali (LUISS) di Roma, l’Università per Stranieri di Siena, l’Università di Trieste e l’Università degli Studi della Tuscia.

Prenderanno parte all’esercitazione anche rappresentanti del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana, del Ce.S.I. (Centro Studi Internazionali), del Centro di Geopolitica e Strategia Marittima (CESMAR), di Confitarma, dell’Assarmatori.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 17 aprile 2023, 1:36

Aviation-report.com ha scritto:
Air Defender 2023: la più grande esercitazione aerea della NATO si svolgerà in Germania con 220 aerei

La più grande esercitazione aerea della NATO dalla fondazione dell’alleanza nel 1949 avrà luogo quest’estate e la US Air National Guard fornirà quasi la metà della potenza aerea prevista. Circa 220 aerei alleati e 10.000 membri del personale prenderanno parte all’esercitazione Air Defender 2023 (AD23).

L’esercitazione è stata soprannominata Air Defender 2023 e dovrebbe svolgersi tra il 12 e il 23 giugno prossimi. L’Air Defender 2023, che si svolge dal 2018, si svolgerà principalmente in Germania, ma gli aerei opereranno anche da sedi operative avanzate nella Repubblica Ceca, in Estonia e in Lettonia, e le basi aeree in tutto il continente ospiteranno gli aerei partecipanti.

L’esercitazione offrirà ai partecipanti l’opportunità di condurre un addestramento sul campo a livello operativo e tattico nella regione, nonché di rafforzare l’interoperabilità tra le forze alleate. Uno di questi alleati che sarà presente durante AD23 è la Finlandia, che ha aderito ufficialmente alla NATO il 4 aprile di quest’anno.

“Air Defender 2023 unisce strategicamente gli Stati Uniti e la Germania“, ha dichiarato il Tenente Generale dell’Aeronautica Militare americana, Michael A. Loh, durante una conferenza stampa presso l’ambasciata tedesca a Washington. “L’esercitazione metterà alla prova non solo la nostra interoperabilità per lavorare insieme, ma anche la nostra capacità di dispiegare rapidamente e impiegare rapidamente la forza aerea della coalizione“.

Dei 24 paesi che parteciperanno, tra cui Germania e Stati Uniti, 22 sono nazioni membri della NATO, con la Svezia che è una delle due non affiliate all’Alleanza Atlantica. “La NATO è un’alleanza puramente difensiva“, ha detto il Tenente Generale tedesco Ingo Gerhartz, Capo di Stato Maggiore della Luftwaffe, alla conferenza stampa. “Ma se qualcuno attacca un paese della NATO, ci attacca tutti“.

Tra i 10.000 membri del personale previsti per la partecipazione e i 220 velivoli che saranno impiegati durante l’AD23, l’ANG da solo fornirà circa 100 velivoli forniti da 46 stormi provenienti da 35 stati. In un altro evento stampa tenutosi di recente presso la Joint Base Andrews nel Maryland, Loh ha sottolineato che AD23 segnerà il più grande dispiegamento dell’ANG attraverso l’Atlantico dai tempi della Guerra del Golfo.

Si dice che le risorse specifiche che parteciperanno ad AD23 includano un’ampia gamma di velivoli statunitensi, tra cui F-35A , F-15C, F-16 e A-10C. I tanker KC-135 e KC-46A, gli aerei C-17A e C-130J per le missioni di trasporto e supporto. A questi si uniranno i droni MQ-9 Reaper del 147th Attack Wing della Texas Air Guard, i caccia F/A-18 della Marina degli Stati Uniti, gli Awacs della NATO, gli A400 tedeschi e molti altri velivoli. La Germania parteciperà con circa 60 aerei.

Durante l’AD23 verrà effettuata una varietà di esercitazioni simulate e i partecipanti eserciteranno anche le loro capacità di effettuare operazioni controaeree sia offensive che difensive utilizzando velivoli “aggressors”, nonché capacità di supporto aereo ravvicinato e attacco al suolo. A queste attività si uniranno anche quelle che ricadono sotto il concetto di Agile Combat Employment (ACE) che garantisce alle forze aeree statunitensi le capacità di dispiegarsi rapidamente da e verso località contestate, degradate o remote nel teatro delle operazioni. In questo scenario AD23 esplorerà i modi in cui le forze aeree alleate potranno operare da aeroporti austeri nell’Europa orientale.

Sia AD23 che l’esercitazione terrestre Defender 23, che si svolgerà dal 22 aprile al 23 giugno con circa 9.000 soldati statunitensi e circa 17.000 soldati aggiuntivi provenienti da 26 nazioni alleate e partner, arrivano mentre il conflitto in Ucraina si trascina ormai da più di un anno dopo l’invasione su vasta scala del paese da parte della Russia nel febbraio 2022.

La guerra ha portato molti paesi, in particolare quelli più vicini alla zona di conflitto, a fare notevoli sforzi per rivedere le loro forze armate, rafforzare l’addestramento e la prontezza operativa, rivalutare le loro strategie di difesa nazionale e aumentare i loro budget per aumentare l’approvvigionamento e la modernizzazione degli armamenti. In particolare Gerhartz ha spinto per modernizzare l’aeronautica militare tedesca, che sarà potenziata da un accordo siglato lo scorso anno per 35 caccia F-35A.

Mentre funzionari come Loh e Gerhartz sono stati chiari sul fatto che AD23 non eserciterà uno scenario prestabilito mirato a un potere specifico nel teatro europeo, le nazioni partner vogliono comunque dimostrare la loro capacità collettiva di mobilitare e difendere la regione contesa. “La prontezza è assolutamente importante per la nostra capacità di fornire potenza aerea sempre e ovunque in tutto il mondo e per la nostra capacità di prenderci cura della nostra patria“, ha affermato Loh.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 25 aprile 2023, 0:30

Aviation-report.com ha scritto:
Granit 2023: la Serbia mette in mostra le capacità dell’esercito e dell’aviazione militare

Più di 45.500 visitatori hanno assistito alla presentazione delle capacità delle forze armate serbe denominata “Granit 2023” presso l’aeroporto militare “Colonnello-Pilota Milenko Pavlović” a Batajnica. L’esibizione ha coinvolto più di 5.000 membri del Ministero della Difesa e dell’Esercito serbo, circa 2.300 armi e attrezzature militari e più di 60 aerei.

Nella parte “aerea” del programma della “Granit 2023”, tra l’altro, si sono esibiti gli aeroplani MiG-29SM Fulcrum modernizzati, Orao, Lasta e CH-92, gli elicotteri Mi-35, H-145 e Mi-17. Il drone CH-95 è stato presentato per la prima volta ai visitatori. Ricordiamo che la Serbia è la prima ed unica nazione in Europa ad utilizzare i droni cinesi. Anche i sistemi missilistici antiaerei FK-3, Pantsir S-1 e i sistemi missilistici modernizzati Kub e Neva sono stati messi in mostra. A terra sono stati messi in mostra anche tutta una serie di mezzi terrestri, blindati, corazzati e artiglieria.

Il sistema FK-3 era stato presentato lo scorso anno nell’ambito dell’esercitazione “Shield 2022”. La Serbia ha acquistato 4 batterie che hanno una portata di circa 100 chilometri (secondo alcune fonti fino a 120 km) e 27 in altezza. Le 4 batterie possono coprire la maggior parte del territorio della Serbia e possono tracciare fino a 40 bersagli contemporaneamente e su 6 di essi sparare fino a 12 missili alla volta. L’FK-3 è la versione per l’esportazione dell’HQ-22 che è entrato in servizio con l’Esercito cinese nel 2017. E’ stato sviluppato con capacità minori come versione da esportazione della variante cinese del sistema di difesa aerea HQ-22 che ad esempio ha una portata fino a 170 km.

La Serbia è il primo operatore europeo di questo sistema e il suo acquisto aveva sollevato diverse polemiche in Europa ma il presidente Vučić aveva respinto le critiche descrivendo l’acquisto come “legittimo, completamente regolare e trasparente”. Il sistema FK-3 era stato consegnato il 9 aprile 2022 tramite una missione, molto seguita sui social network, di 12 aerei da trasporto Y-20 dell’aeronautica militare cinese.

Alla dimostrazione delle capacità delle forze armate serbe “Granit 2023” hanno partecipato il presidente della Repubblica e Comandante Supremo delle forze armate serbe Aleksandar Vučić, il vice primo ministro e ministro della difesa Miloš Vučević e il capo di stato maggiore del Generale delle Forze Armate serbe Milan Mojsilović. All’esibizione organizzata in occasione della Giornata delle forze armate serbe hanno partecipato anche il primo ministro ungherese Viktor Orban, il membro serbo e presidente della presidenza della Bosnia ed Erzegovina Željka Cvijanović, il Presidente della Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina Milorad Dodik, il ministro della Difesa dell’Ungheria Kristof Šalaj Bobrovničski, il Presidente dell’Assemblea Nazionale serba Vladimir Orlić e il Primo Ministro della Repubblica serba Ana Brnabić.

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La dimostrazione dinamica della “Granit 2023” è iniziata un lancio dimostrativo con il paracadute da parte dei membri della 63a Brigata Paracadutisti con le bandiere della Repubblica di Serbia e dell’esercito serbo dall’elicottero Airbus H-145M da un’altezza di 1.500 metri. Questo è stato seguito dal programma di volo, che ha preso il via con l’attacco simulato da parte di elicotteri da combattimento Mi-35 che hanno svolto azioni contro obiettivi nemici al fine di fornire supporto di fuoco aereo alle forze di terra e creare condizioni favorevoli per lo svolgimento delle operazioni antiterrorismo.

Dopo il supporto del fuoco aereo, sono state create le condizioni per l’ingresso di diversi elicotteri Mi-8 e Mi-17 dai quali sono sbarcati teams della 72a brigata delle operazioni speciali utilizzando tecniche di discesa in fast rope. Il tutto sotto la copertura degli aerei da combattimento MiG-29 che hanno assicurato anche la protezione dei gruppi di attacco dell’aviazione militare serba.

Dopo aver creato le condizioni di sicurezza dello spazio aereo, il gruppo d’attacco aereo “Orao” è decollato con a capo del gruppo d’attacco un aereo “Orao” modernizzato e armato con un missile guidato aria-superficie VRVZ-200. Dopo il gruppo di aerei d’attacco è decollato anche aereo G-4 “Supergaleb”. Nel frattempo gli elicotteri hanno esfiltrato le forze speciali con la copertura dei Mi-35 che hanno fornito il supporto di fuoco aereo diretto per creare le condizioni per l’estrazione delle squadre a terra.

L’aviazione da combattimento serba si basa su tre tipi di velivoli, inclusi quattordici MiG-29SM Fulcrum modernizzati che ora hanno una capacità di attacco limitata, l’aereo da attacco e ricognizione Soko J-22 Orao e gli addestratori Soko G-4 Super Galeb in grado di svolgere limitatamente anche altre missioni quali la polizia aerea. “Le nostre risorse aeronautiche saranno esaurite nei prossimi dieci o dodici anni“, aveva detto lo scorso anno il Ministero della Difesa serbo.

Da qui la ricerca di nuovi velivoli da combattimento, per anticipare il ritiro dei MiG-29, una faccenda “complessa e difficile“, aveva affermato il ministro della difesa serbo poiché oltre all’acquisto degli aerei, bisogna considerare anche “i pezzi di ricambio, le munizioni, le infrastrutture aeronautiche, i simulatori, la formazione di piloti e tecnici, i costi di manutenzione, ecc“, concludeva il ministero.

Come avevamo riportato su Aviation Report, lo scorso anno, la Serbia era in trattative con il Regno Unito e con la Francia per acquisire aerei da combattimento Eurofighter Typhoon e Rafale sia di nuova costruzione che di seconda mano come parte di uno sforzo più ampio per modernizzare l’aviazione militare del paese sostituendo proprio la sua flotta di caccia MiG-29 Fulcrum.

Il 16 aprile 2022 il vice primo-ministro serbo Nebojša Stefanović aveva dichiarato che l’aviazione militare e la difesa aerea serba (Ratno vazduhoplovstvo i protivvazduhoplovna odbrana: RV i PVO) era in trattative per 12 aerei Typhoon mentre continuava le discussioni anche con la Francia per ulteriori 12 esemplari del Dassault Rafale. Per gli aerei inglesi si parlava molto probabilmente di velivoli tranche 1, che dovrebbero essere ritirati dal servizio entro il 2025 secondo i piani della Royal Air Force.


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