XQ-58A Valkyrie

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XQ-58A Valkyrie

Messaggio da Phant » 11 marzo 2019, 17:31

Tomshw.it ha scritto:
XQ-58A Valkyrie, ecco il primo volo

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L’XQ-58A Valkyrie, il nuovo drone stealth della U.S. Air Force, la settimana scorsa ha compiuto il primo volo di test. Ha volato per 76 minuti presso lo Yuma Proving Grounds (Texas), una delle infrastrutture militari più grandi del mondo. Sebbene normalmente queste sperimentazioni avvengano in sordina l’aviazione ha deciso di diffondere un video al riguardo.

Il “dimostratore” XQ-58A Valkyrie è stato progettato per coprire grandi distanze a velocità subsonica fornendo una ridotta impronta radar: si parla di al massimo 2.000 miglia a 652 miglia l’ora – circa 3218 km con una velocità massima di 1.049 km/h. Può decollare da una pista oppure essere lanciato come se fosse un missile. Nasce come “Loyal wingman”, ovvero gregario autonomo per altri caccia pilotati da umani come ad esempio F-35 e F-22. Alla stregua del Boeing Airpower Teaming System, che però dovrebbe volare per la prima volta nel 2020, dovrebbe disporre di sensoristica evoluta per attività di intelligence, sorveglianza e ricognizione.

Da sottolineare che l’XQ-58A Valkyrie è lungo 8,8 metri e ha un’apertura alare di 6,7 metri. È previsto anche che possa trasportare armamenti per gli attacchi a terra.

Lo sviluppo dell’XQ-58A Valkyrie è stato affidato alla californiana Kratos Unmanned Aerial Systems e rientra nell’iniziativa Low-Cost Attritable Aircraft Technology (LCAAT) dell’Air Force Research Laboratory. Si tratta insomma di soluzioni aerospaziali contraddistinte da costi ridotti e tempi di sviluppo minori. In effetti si è giunto al primo volo sperimentale dopo solo 2,5 anni e mezzo di lavoro e si stima che il costo finale di ogni velivolo sarà compreso tra i 2 e i 3 milioni di dollari.

Gli esperti ricordano che un caccia normalmente arriva mediamente a costare 100 milioni di dollari mentre per l’XQ-58A Valkyrie il parallelo economico dovrebbe essere con i missili Patriot.

U.S. Air Force effettuerà ancora 5 voli di test in due fasi differenti dello sviluppo. Le prossime sfide riguardano infatti la valutazione della funzionalità del sistema, la misurazione delle prestazioni aerodinamiche nonché l’ottimizzazione dei sistemi di lancio e recupero.




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Re: XQ-58A Valkyrie

Messaggio da Phant » 28 giugno 2019, 19:10

Aviation-report.com ha scritto:
Il dimostratore XQ-58A Valkyrie completa con successo il secondo volo

Dopo il volo inaugurale del 5 marzo 2019, il dimostratore XQ-58A Valkyrie, un UAV velivolo senza pilota a basso costo, ha completato con successo tutti gli obiettivi del test, durante un secondo volo della durata di 71 minuti l’11 giugno 2019 presso la Yuma Proving Grounds, Arizona.

L’Air Force Research Laboratory ha sviluppato il velivolo senza pilota a basso costo insieme alla Kratos Defence & Security Solutions, Inc. Il programma Low Cost Attritable Aircraft Technology dell’AFRL ha l’obiettivo di invertire la curva crescente dei costi degli aerei tatticamente importanti per le forze armate statunitensi.

“L’XQ-58A è il primo dimostratore di volo con tecnologia di volo a basso costo con tecnologia UAS volto a cambiare il modo in cui voliamo, combattiamo, costruiamo e acquistiamo“, ha dichiarato Doug Szczublewski, program manager. Ci sono in totale cinque voli di test pianificati per l’XQ-58A, con obiettivi che includono la valutazione della funzionalità del sistema, le prestazioni aerodinamiche e i sistemi di lancio e recupero.

L‘Air Force Research Laboratory è il principale centro di ricerca e sviluppo scientifico dell’Aeronautica Militare statunitense. L’AFRL svolge un ruolo fondamentale nel condurre la scoperta, lo sviluppo e l’integrazione di tecnologie di combattimento a prezzi accessibili per le forze aeree, spaziali e cyberspaziali. Con una forza lavoro di oltre 11.000 tra uomini e donne impiegati in nove aree tecnologiche e altre 40 missioni in tutto il mondo, L’AFRL offre un portafoglio diversificato di scienza e tecnologia che spazia dalla ricerca di base a quella avanzata e allo sviluppo tecnologico.


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Re: XQ-58A Valkyrie

Messaggio da Phant » 20 novembre 2019, 18:59

Insideover.com ha scritto:
Un nuovo datalink per gli F-22 e gli F-35

Nel corso del prossimo mese l’Aeronautica statunitense inizierà a testare il nuovo datalink ideato per permettere ai Lockheed Martin-Boeing F-22 Raptor e ai Lockheed Martin F-35 Lightning II di comunicare in modo criptato. A differenza di quanto pensato originariamente dal Pentagono, il datalink che verrà provato non sarà il Multifunction advanced data link (Madl), ideato da Northrop Grumman per l’F-35, bensì uno totalmente nuovo che fungerà da gateway tra i sistemi dei due aerei. Quello di dicembre sarà il primo di una lunga serie di test perché, come ha spiegato a Defense News, l’assistente segretario all’Aeronautica per le acquisizioni, Will Roper, ogni quattro mesi l’Usaf svolgerà diverse prove sul nuovo datalink. L’obiettivo è di far sì che sia possibile far comunicare i due aerei di quinta generazione senza che questi perdano le loro caratteristiche stealth.

Problemi di intercomunicabilità

Questa necessità deriva dal fatto che l’F-22 Raptor è stato ideato tra gli anni ’80 e ’90 ed è stato equipaggiato con l’Inter/Intra Flight Data Link (Ifdl) che, nonostante assicuri lo scambio dati in totale sicurezza con altri F-22, non può essere utilizzato per comunicare in sicurezza con l’F-35, essendo dotato di un sistema crittografico più avanzato. Il Madl, però, ha la possibilità di ricevere dati e informazioni tramite protocollo Link 16 ma non può ricondividerli se non tramite radio, andando così ad annullare le capacità stealth. Creare un datalink che connetta entrambi gli aerei è diventata una sfida cruciale per l’Usaf, soprattutto per poterli impiegare contemporaneamente in operazioni svolte in presenza di sistemi di difesa antiaerei di nuova generazione (come gli S-400 russi). Una sfida impegnativa ma fondamentale per il futuro.

Il test di dicembre e il futuro

Per verificare se gli sforzi compiuti dagli ingegneri siano stati fruttuosi, nel test di dicembre il datalink sarà installato su un’antenna posta terra che proverà a fungere da gateway tra l’Ifdl e il Madl. Se il test dovesse dare esito positivo, la prossima fase consisterà nell’installare il datalink su un Kratos XQ-58 Valkyrie per verificarne l’effettiva utilizzabilità in fase di volo. Proprio il drone prodotto da Kratos potrebbe essere l’utilizzatore finale, perché il costo di produzione non elevato lo rende il velivolo perfetto per essere utilizzato in teatro operativo. Se tutto dovesse procedere per il meglio nel prossimo futuro gli XQ-58 Valkyrie opereranno nei cieli insieme agli F-35 e agli F-22 fornendo un preziosissimo supporto di “traduzione” delle informazioni, permettendo di collegare due sistemi che comunicano in due lingue diverse. Ma potrebbe essere anche dell’altro; se i risultati dovessero essere soddisfacenti l’utilizzo del gateway potrebbe essere esteso anche ad altri datalink, utilizzati negli altri aerei e nei mezzi terrestri delle forze statunitense. L’obiettivo finale è di realizzare una nuova serie di sistemi per lo scambio di dati e informazioni criptati utilizzabili da tutte le piattaforme aeronautiche e spaziali, sfruttando anche i satelliti commerciali Starlink che SpaceX ha iniziato a mettere nell’orbita terrestre.

I finanziamenti

I primi finanziamenti importanti da parte del Congresso arriveranno nel bilancio del 2021, permettendo nel frattempo all’Aeronautica di dimostrare che il programma sia effettivamente funzionante e utilizzabile in teatro operativo. Rendere concreto il progetto è fondamentale per superare lo scetticismo espresso dal Congresso, così da ottenere i fondi necessari a proseguire nello sviluppo del datalink di nuova generazione che potrebbe diventare operativo prima del 2025.


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Re: XQ-58A Valkyrie

Messaggio da Phant » 10 marzo 2020, 3:22

Aviation-report.com ha scritto:
US Air Force: gli UAV potrebbero iniziare a sostituire i caccia con equipaggio già a metà del 2020?

Quando i vecchi F-16 si avvicineranno alla fine della loro vita operativa in 5-8 anni, la US Air Force (USAF) potrebbe prendere in considerazione la possibilità di sostituire i caccia con equipaggio con velivoli a pilotaggio remoto “Attritable” UAV. L’USAF vuole ripensare il modo con il quale utilizza i propri aerei in combattimento utilizzando le nuove tecnologie, tra cui gli UAV, ha affermato il generale James Michael Holmes, comandante dell’Air Combat Command , il 27 febbraio in occasione dell’Air Force Association Air Warfare Symposium di Orlando in Florida.

Invece di elaborare un piano di acquisizione tradizionale incentrato sull’acquisto di aerei da combattimento con equipaggio, Holmes afferma che vorrebbe che l’aeronautica inizi a pensare al futuro. “Mentre andiamo avanti, quello che preferirei costruire è una tabella di marcia delle capacità che mostri come realizzeremo le missioni per l’aeronautica militare che tradizionalmente abbiamo svolto con i caccia“.

La prima opportunità di aggiungere aeromobili a pilotaggio remoto “Attritable” all’inventario USAF potrebbe arrivare con il ritiro dei primi velivoli F-16 Block 25 e Block 30 a metà degli anni 2020. L’aumento dei costi unitari per gli aerei militari di prima linea che hanno effettivamente ridotto le dimensioni delle flotte statunitensi sta costringendo il passaggio ai cosiddetti progetti “Attritable” che enfatizzano gli aerei senza pilota a basso costo che possono essere riutilizzati diverse volte con una manutenzione minima. “Nei prossimi cinque, sei, sette o otto anni, a seconda del budget e delle capacità, dovremo decidere cosa fare per questi aeroplani“, afferma Holmes. “E così, c’è un’opportunità di qualcosa di nuovo: un attritable e loyal wingman a basso costo, che stiamo già sperimentando“.

“L’idea di cosa sia un caccia tradizionale funziona ancora abbastanza bene nell’ambiente europeo dove l’autonomia, il carico bellico utile e le distanze non sono un problema“, afferma. “Ma questa idea non è efficace come soluzione nel Pacifico a causa delle grandi distanze.” Il caccia stealth Lockheed Martin F-35A Lightning II è stato criticato per avere un raggio di combattimento limitato di 675 nm (1.250 km), insufficiente per evitare un colpo a sorpresa dei missili balistici e da crociera a lungo raggio cinesi mentre è parcheggiato in una base aerea nell’Oceano Pacifico occidentale.

In parte per risolvere tale limitazione, l’Air Force Research Laboratory e Kratos Defence Security Solutions hanno sviluppato l’XQ-58A Valkyrie, un UAV a basso costo con un raggio di combattimento di 3.000 nm. L’aereo attritable potrebbe essere pilotato singolarmente o come loyal wingman al fianco di aerei convenzionali con equipaggio. L’XQ-58A è il primo esempio di una classe di UAV definita dai bassi costi di approvvigionamento e operativi, che fornisce al tempo stesso capacità di combattimento rivoluzionarie. La Low Cost Attritable Aircraft Technology, or LCAAT, ha l’obiettivo di rompere la curva crescente dei costi di sviluppo dei nuovi aerei da combattimento. Gli obiettivi dell’iniziativa del LCAAT comprendono la progettazione e la costruzione più rapida di sistemi UAS, sviluppando strumenti di progettazione migliori e maturando e sfruttando processi di produzione commerciali per ridurre i tempi e i costi di costruzione.

A tal proposito il Lockheed Martin F-35 deve affrontare tre grandi sfide che non potranno essere superate da ulteriori investimenti. È troppo complesso per mantenere alti tassi di prontezza, soffre di una autonomia breve e banalmente costa molto di più del già nominato XQ-58A Valkyrie, un veicolo aereo senza pilota sperimentale (UAV) in grado di svolgere molte delle attività dell’F-35 pur essendo molto più spendibile in un conflitto moderno.

Ogni F-35 aveva una durata prevista di 8.000 ore di volo a 44 mila dollari per ora di volo nell’anno fiscale 2018, che dovrebbero diminuire a 34 mila dollari entro il FY2024. Pertanto, il costo a vita per l’acquisto e il funzionamento di un F-35A è compreso tra i 352 milioni di dollari (se soddisfa gli obiettivi di riduzione dei costi) e i 432 milioni di dollari. Al contrario, Kratos si è offerta di vendere il Valkyrie per 2 milioni di dollari per lotti di 100 velivoli. E poiché è un velivolo a pilotaggio remoto autonomo, ogni Valkyrie non richiede molte ore di volo ogni mese per mantenere l’addestramento dei piloti. A tutto ciò si aggiungono gli enormi risparmi sui costi del personale associati ai piloti e a gran parte dei team di manutenzione.

Gli Stati Uniti potrebbero probabilmente acquistare così ben oltre 300 X-58A per il costo totale di un F-35A. In breve, quattro Valkyrie potrebbero trasportare lo stesso carico utile a distanze maggiori per circa un quarantesimo dei costi di vita di un F-35A. E grazie al loro raggio d’azione, gli XQ-58 potrebbero colpire molti bersagli che l’F-35A non riuscirebbe a raggiungere se non con il supporto di assetti da rifornimento in volo, vulnerabili all’eventuale azione nemica. Inoltre a differenza dei caccia tradizionali, l’XQ-58 non richiede una base fissa di lancio facilmente individuabile. Per aumentare la sopravvivenza, Kratos sta sperimentando l’uso di un container per lanciare il Valkyrie che lo nasconderebbe fino a poco prima del lancio. Questa capacità permette all’UAV di essere operativo da quasi tutte le superfici per essere recuperato in un’altra zona. Ma l’XQ-58A ha ovviamente solo una frazione delle capacità dell’F-35 anche se lo supera notevolmente in due aree, autonomia e sopravvivenza sul campo di battaglia che però ne fanno il compagno ideale, del caccia stealth F-35, per estenderne le già notevoli capacità di combattimento.

Il problema dell’autonomia e raggio di combattimento influenza anche il pensiero dell’USAF sul suo programma di sviluppo del caccia di prossima generazione, chiamato Next Generation Air Dominance (NGAD), ha affermato Holmes. “Quindi, pensando al NGAD e ai programmi successivi, non mi aspetto che produca cose che sembreranno necessariamente un caccia tradizionale”. In definitiva, può significare che il prossimo aereo da caccia degli Stati Uniti potrebbe essere senza pilota.


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Re: XQ-58A Valkyrie

Messaggio da Phant » 27 dicembre 2020, 16:55

Aviation-report.com ha scritto:
Il drone XQ-58A Valkyrie e il gatewayONE superano i limiti di connettività e scambio dati tra i velivoli di quinta generazione F-22 e F-35

Il 9 dicembre 2020 gli aerei di quinta generazione statunitensi, F-22 e F-35 hanno superato i loro limiti di connettività, ormai di vecchia data, per condividere per la prima volta, nelle loro “lingue” digitali sicure e native, dati operativi utilizzabili con e attraverso più fonti anche grazie al velivolo attritableONE XQ-58A Valkyrie, uno dei tre velivoli volti allo sviluppo del programma Skyborg.

Questo test è stata l’ultima dimostrazione dell’impatto trasformativo di combattimento dell’architettura aperta alla base dell’Advanced Battle Management System del governo USA. I testi hanno incluso un F-35B del Corpo dei Marines, un F-22 Raptor e un F-35A dell’US Air Force che volavano per la prima volta con un XQ-58A Valkyrie. I test primari si sono svolti a Yuma Proving Ground, in Arizona, con i test preparatori che si sono svolti presso la Nellis Air Force Base in Nevada.

I caccia di quinta generazione sono tipicamente limitati a comunicare tra loro e con i centri di comando e controllo tramite i loro datalink e le connessioni dati tattiche legacy, e comunque non nei loro “linguaggi” digitali nativi ed incompatibili quali il MADL – Multifunctional Advanced Data Link, collegamento dati avanzato multifunzione, dell’F-35 e l’IFDL – Intra-Flight Data Link dell’F-22.

Come abbiamo detto se un F-22 e n F-35 avessero bisogno di condividere i dati tra loro in volo o di trasmetterli a un centro di comando e controllo, dovrebbero utilizzare connessioni tattiche legacy, come il Link 16, che sono più facilmente rilevabili dalle forze nemiche, rinunciando al vantaggio della furtività dei velivoli. L’F-22, ad esempio, non è ancora in grado di trasmettere sul Link 16, ma può ricevere informazioni da esso.

Così il nuovo gateway di comunicazione e dati GatewayONE non solo è in grado di tradurre questi formati, ma per la prima volta in questo test ha spostato i dati che normalmente vengono relegati a un centro operativo o un nodo di terra tattico, spingendoli direttamente nella cabina di pilotaggio dei velivoli all’interno dello spazio di battaglia multi-dominio, mantenendo la bassa osservabilità dei velivoli e delle loro comunicazioni.

GatewayONE consente ai gestori del campo di battaglia a terra o in volo di orchestrare meglio le operazioni, ed ha anche trasmesso dati dagli operatori di terra a entrambi i caccia e ha trasmesso per la prima volta un segnale dall’F-35A all’F-22. Questi percorsi di comunicazione bidirezionale sono stati effettuati nei “linguaggi” digitali nativi delle piattaforme e i dati sono stati visualizzati attraverso i sistemi avionici nativi degli aerei.

Il Tenente Colonnello Kate Stowe, manager del programma gatewayONE presso l’AFLMC – Air Force Lifecycle Management Center, ha stabilito 18 obiettivi di test e ne ha raggiunti con successo nove. “Il test consiste nel superare i limiti di ciò che è possibile, scoprire dove sono le sfide più difficili e adattare soluzioni creative per superare una serie di difficili problemi”, ha detto Stowe. “La vera vittoria della giornata è stata vedere gatewayONE stabilire un percorso dati traslazionale bidirezionale sicuro su più piattaforme e più domini. Questo è tutto ciò che riguarda l’ABMS.”

Questa capacità critica fornisce collegamenti aggiuntivi tra i velivoli da combattimento avanzati e altre forze e gestori del campo di battaglia per il comando e controllo congiunto in tutti i domini. GatewayONE consentirà all’F-22 e all’F-35 di connettersi e alimentare fonti di dati a cui non hanno mai avuto accesso prima. Queste future connessioni porteranno ulteriore consapevolezza sul campo di battaglia nella cabina di pilotaggio e consentiranno un combattimento e una potenza di fuoco integrati tra le forze statunitensi.

Ulteriori test hanno incluso la creazione di un percorso di comunicazione tra il nuovo tanker KC-46 Pegasus e un nodo di terra utilizzando uno standard di routing internet commerciale attraverso la rete dati Tactical Targeting Network Technology e che fa pensare che i nuovi rifornitori potrebbero agire anche come nodi di comunicazione e condivisione dei dati. La stessa tecnologia è stata utilizzata anche da un F-35B che ha inviato dei video full-motion a un controller di terra.

“Se le piattaforme di quinta generazione saranno i quarterback di un team di combattimento congiunta, dobbiamo essere in grado di comunicare con quei quarterback in modo operativamente rilevante e consentire la condivisione dei dati tra loro, verso di loro e da loro. Per anni si è detto che non si poteva fare. Oggi abbiamo voltato pagina per rendere possibile l’impossibile“, ha affermato Preston Dunlap dell’US Air and Space Force. “In soli 12 mesi abbiamo aperto le porte a un mondo in cui possiamo mettere la potenza di un centro operativo nella cabina di pilotaggio di un aereo“.

Il test di volo del 9 dicembre 2020 ha incluso anche la piattaforma attritableONE, nota anche come XQ-58 Valkyrie, un velivolo senza equipaggio a basso costo. Il Valkyrie, lanciata da un razzo, ha condotto con successo per la prima volta un volo semi-autonomo a fianco degli F-22 e degli F-35. Il gatewayONE è stato integrato nel Valkyrie per il suo volo inaugurale con i caccia di quinta generazione per condurre un test iniziale delle capacità del gateway da una piattaforma spendibile “attritable”.

Tuttavia purtroppo, poco dopo il decollo, i payload delle comunicazioni hanno perso la connettività e non è stato possibile raggiungere tutti gli obiettivi del test, quindi al momento non è possibile stabilire se gli obiettivi del sono stati raggiunti tramite il gatewayONE montato sul drone XQ-58 o su quello installato a terra. Una volta completato con successo tutti i test con il gatewayONE in volo sul XQ-58, questo potrebbe anche fungere da collegamento per tutti gli altri futuri droni operanti in sciami e sulla stessa rete e cloud da combattimento.

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Che cosa si intende per velivoli spendibili o “attritable”?

Il concetto di “attritable” enfatizza gli aerei senza pilota a basso costo che possono essere riutilizzati diverse volte con una manutenzione minima. Lo scopo del programma Skyborg Vanguard è proprio quello di integrare la tecnologia dei velivoli aerei senza pilota (UAV) “attritable” e autonomi con sistemi di missioni aperti per consentire il teaming con equipaggio senza pilota. Skyborg fornirà le basi su cui la US Air Force potrà costruire il miglior sistema aereo autonomo che si adatta, orienta e decide alla velocità dei computer per un’ampia varietà di set di missioni sempre più complesse.

In questo contesto si inserisce, quindi, la Low Cost Attritable Aircraft Technology, or LCAAT, che ha l’obiettivo di rompere la curva crescente dei costi di sviluppo dei nuovi aerei da combattimento. Gli obiettivi dell’iniziativa del LCAAT comprendono la progettazione e la costruzione più rapida di sistemi UAS, sviluppando strumenti di progettazione migliori e maturando e sfruttando processi di produzione commerciali per ridurre i tempi e i costi di costruzione.

Cosa è l’ABMS – Advanced Battle Management System?

L’ABMS – Advanced Battle Management System è il programma prioritario dell’US Air Force and Space Force per lo sviluppo del primo Internet of Things delle forze armate (Iot.mil) ed è il contributo principale a livello di servizi del Joint All-Domain Command and Control, uno sforzo guidato dal Dipartimento della Difesa americano per connettere in modo sicuro tutti gli elementi delle forze armate statunitensi, ogni sensore e armamento, su terra, aria, mare, spazio e cyberspazio.


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Re: XQ-58A Valkyrie

Messaggio da Phant » 19 marzo 2021, 2:28

Aviation-report.com ha scritto:
US Air Force: droni Loyal Wingman in volo con i velivoli stealth di quinta generazione F-22 Raptor e F-35 Lightning II

Lo sviluppo del programma Loyal Wingman, o “fedele gregario” in italiano, condotto dall’US Air Force e che dovrà permettere ai velivoli da combattimento pilotati di controllare i droni vicini a loro, ha fatto un grande passo avanti di recente. Il 9 dicembre 2020, un drone attritableONE, noto anche come XQ-58 Valkyrie, lanciato da terra tramite un razzo ha volato in formazione con un F-22A Raptor ed un F-35A Lightning II, una manovra che getta le basi per il rapido avvicinamento al giorno in cui gli aerei stealth di quinta generazione potranno controllare gruppi o “sciami” di droni vicino ad essi e direttamente dalla cabina di pilotaggio.

Il controllo diretto dalla cabina di pilotaggio non solo ridurrà enormemente la latenza della condivisione dei dati, eliminando la necessità di spedire i dati attraverso una stazione di terra, ma espande notevolmente le capacità di combattimento in battaglia. I droni che manovrano con i caccia stealth con equipaggio estenderanno il raggio di combattimento aria-terra ma anche aria-aria, potranno testare le difese aeree nemiche, eseguire la condivisione di informazioni da drone a drone o, se necessario, cercare di attaccare i radar e le difese aeree nemiche senza mettere a rischio i piloti “in carne e ossa”.

Come già accennato il Valkyrie ha condotto con successo per la prima volta un volo semi-autonomo fianco a fianco dell’F-22 e dell’F-35. Sebbene alcuni dei collegamenti in rete tra il drone e i caccia non siano stati pienamente realizzati a causa di un problema tecnico, il volo ha segnato un enorme passo avanti per l’emergente programma ABMS – Advanced Battle Management Systems dell’US Air Force che tra altre cose tende ad interconnettere sistemi di ricognizione, guerra elettronica e piattaforme di raccolta dati e informazioni, altrimenti separati, con le piattaforme da combattimento.

Nel dettaglio l’Advanced Battle Management System è il programma prioritario dell’US Air Force and Space Force per lo sviluppo del primo Internet of Things delle forze armate (Iot.mil) ed è il contributo principale a livello di servizi del Joint All-Domain Command and Control, uno sforzo guidato dal Dipartimento della Difesa americano per connettere in modo sicuro tutti gli elementi delle forze armate statunitensi, ogni sensore e armamento, su terra, aria, mare, spazio e cyberspazio.

La demo ABMS durante la quale il Valkyrie ha volato con i jet di quinta generazione stealth, tuttavia, ha dimostrato una connettività a due vie rivoluzionaria tra gli F-22 e gli F-35 che avevano problemi di interconnessione.

I caccia di quinta generazione sono tipicamente limitati a comunicare tra loro e con i centri di comando e controllo tramite i loro datalink e le connessioni dati tattiche legacy, e comunque non nei loro “linguaggi” digitali nativi ed incompatibili quali il MADL – Multifunctional Advanced Data Link, collegamento dati avanzato multifunzione, dell’F-35 e l’IFDL – Intra-Flight Data Link dell’F-22.

Come abbiamo detto se un F-22 e n F-35 avessero bisogno di condividere i dati tra loro in volo o di trasmetterli a un centro di comando e controllo, dovrebbero utilizzare connessioni tattiche legacy, come il Link 16, che sono più facilmente rilevabili dalle forze nemiche, rinunciando al vantaggio della furtività dei velivoli. L’F-22, ad esempio, non è ancora in grado di trasmettere sul Link 16, ma può ricevere informazioni da esso.

Così il nuovo gateway di comunicazione e dati GatewayONE non solo è in grado di tradurre questi formati, ma per la prima volta in questo test ha spostato i dati che normalmente vengono relegati a un centro operativo o un nodo di terra tattico, spingendoli direttamente nella cabina di pilotaggio dei velivoli all’interno dello spazio di battaglia multi-dominio, mantenendo la bassa osservabilità dei velivoli e delle loro comunicazioni.

Funzionari dell’US Air Force hanno affermato che il velivolo stealth XQ-58A Valkyrie potrebbe essere configurato sia per missioni di ricognizione e sorveglianza che per missioni di attacco. Ciò sembrerebbe del tutto possibile in uno scenario in cui la traiettoria di volo del drone e il carico utile, sensori ed armi, siano azionati e controllati dalla cabina di pilotaggio di un F-22 o F-35. Ciò consentirebbe ai responsabili delle decisioni di operare una capacità di comando e controllo per dirigere le future operazioni militari.


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Re: XQ-58A Valkyrie

Messaggio da Phant » 7 aprile 2021, 18:20

Aviation-report.com ha scritto:
Il drone Kratos XQ-58A Valkyrie lancia per la prima volta dalla sua stiva interna un piccolo velivolo senza pilota

Il 26 marzo scorso l’US Air Force Research Laboratory ha completato con successo il sesto test di volo del drone XQ-58A Valkyrie con il primo rilascio del carico utile dalla sua stiva interna, a Yuma Proving Ground in Arizona. Questo test dimostra ulteriormente l’utilità dei velivoli senza equipaggio economici e ad alte prestazioni.

Questo test, condotto in collaborazione con la Kratos UAS e Area-I, il produttore del piccolo sistema aereo senza pilota ALTIUS-600 SUAS – Small, Unmanned Aircraft System, ha dimostrato la capacità di lanciare proprio l’ALTIUS-600 dal vano armi interno dell’XQ-58A. Kratos, Area-I e l’US AFRL hanno progettato e fabbricato il lanciatore del SUAS e sviluppato un software per consentirne il rilascio.

L’ALTIUS-600 può essere lanciato per una varietà di missioni, tra cui guerra elettronica, intelligence, counter-UAS, sorveglianza e ricognizione, e può essere equipaggiato per produrre effetti cinetici. Dopo il rilascio del SUAS, l’XQ-58A ha completato ulteriori test di collaudo per espandere il suo campo operativo.

“Questo è il sesto volo del Valkyrie ed è la prima volta che le porte della stiva interna sono state aperte in volo“, ha detto Alyson Turri, responsabile del programma dimostrativo. “Oltre a questa prima dimostrazione di separazione del SUAS, l’XQ-58A ha volato più in alto e più velocemente dei voli precedenti.”

Inoltre il 9 dicembre 2020, un drone attritableONE, noto anche come XQ-58 Valkyrie, lanciato da terra tramite un razzo ha volato in formazione con un F-22A Raptor ed un F-35A Lightning II, una manovra che getta le basi per il rapido avvicinamento al giorno in cui gli aerei stealth di quinta generazione potranno controllare gruppi o “sciami” di droni vicino ad essi e direttamente dalla cabina di pilotaggio.

Il velivolo autonomo a pilotaggio remoto XQ-58A Valkyrie è stato dotato del sistema gatewayONE, un sistema di comunicazioni in grado di tradurre le informazioni del MADL – Multifunctional Advanced Data Link dell’F-35 e dell’IFDL – Intra-Flight Data Link dell’F-22 in un formato che può essere compreso e gestito da altri velivoli, il tutto mantenendo una bassa probabilità che le forze nemiche intercettino quei dati e superando così i limiti di connettività tra i due caccia di quinta generazione.

Il gateway di comunicazione e dati GatewayONE non solo è in grado di tradurre questi formati, ma per la prima volta in questo test ha spostato i dati che normalmente vengono relegati a un centro operativo o un nodo di terra tattico, spingendoli direttamente nella cabina di pilotaggio dei velivoli all’interno dello spazio di battaglia multi-dominio, mantenendo la bassa osservabilità dei velivoli e delle loro comunicazioni.

I test avevano incluso un F-35B del Corpo dei Marines, un F-22 Raptor e un F-35A dell’US Air Force che volavano per la prima volta con un attritableONE XQ-58A Valkyrie, uno dei tre velivoli volti allo sviluppo del programma Skyborg al centro del nuovo sviluppo tecnologico degli Stati Uniti sui temi dei velivoli a pilotaggio remoto autonomi e/o semi-autonomi, sull’intelligenza artificiale e sul concetto di “Loyal Wingman”.

Come appena accennato il Kratos XQ-58A Valkyrie è stato anche selezionato per la gara del programma Skyborg Vanguard il cui scopo è quello di integrare la tecnologia dei velivoli aerei senza pilota (UAV) “attritable” e autonomi con sistemi di missioni aperti per consentire il teaming con equipaggio senza pilota. Skyborg fornirà le basi su cui la US Air Force potrà costruire il miglior sistema aereo autonomo che si adatta, orienta e decide alla velocità dei computer per un’ampia varietà di set di missioni sempre più complesse. Il concetto di “attritable” enfatizza gli aerei senza pilota a basso costo che possono essere riutilizzati diverse volte con una manutenzione minima.


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Re: XQ-58A Valkyrie

Messaggio da Phant » 7 gennaio 2023, 1:12

Aviation-report.com ha scritto:
La US Navy acquisterà due droni XQ-58 Valkyrie per un programma segreto di droni autonomi “killer”

La US Navy acquisterà due droni autonomi Kratos XQ-58 Valkyrie per il programma, ancora segreto, PAACK – Penetrating Affordable Autonomous Collaborative Killer. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha dichiarato il 30 dicembre scorso che la Marina Militare USA ha assegnato a Kratos un contratto da 15,5 milioni di dollari per l’acquisizione di due dei suoi velivoli a pilotaggio remoto autonomi, con consegne previste nel 2023.

Tutto ciò indica un piano per sviluppare una o più piattaforme stealth senza equipaggio in grado di penetrare attraverso le difese aeree ostili ed operare con alti gradi di autonomia, potenzialmente come uno sciame di droni collegati in un cloud di rete e in collaborazione con piattaforme con equipaggio per svolgere vari tipi di missioni di combattimento. Ciò potrebbe includere le funzion ISR di intelligence, sorveglianza e ricognizione, nodi di comunicazione e di guerra elettronica o di ingaggiare direttamente minacce nemiche in aria o a terra.

Al momento L’US Navy si unisce alla US Air Force quali unici operatori del Valkyrie, con l’USAF che ha lungamente testato l’XQ-58 anche con i caccia di quinta generazione F-22 e F-35, nell’ambito della sua iniziativa classificata Collaborative Combat Aircraft, nota come “Loyal Wingman”. In questo ambito il 40th Flight Test Squadron del 96th Test Wing a novembre 2022 aveva preso ufficialmente in carico il primo di due velivoli della Kratos.

Come abbiamo scritto più volte il programma “Loyal Wingman” mira a far volare e collaborare più droni da combattimento autonomi con aerei da combattimento convenzionali e pilotati. Anche Boeing sta sviluppando un aereo simile, noto come MQ-28 Ghost Bat, per la Royal Australian Air Force.

Poco si sa degli sforzi dell’US Navy nello sviluppo di un programma di MUM-T Manned-Unmanned Teaming, tuttavia il bando di gara indica che il recente contratto per il programma classificato PAACK non è stato ottenuto in modo competitivo, il che significa che la Kratos è stata l’unica azienda sollecitata. Le autorità statunitensi per gli appalti militari possono emettere tali contratti esclusivi, senza una procedura di offerta, quando equipaggiamenti o servizi sono ritenuti necessari per scopi sperimentali o di prova.

Gran parte dell’attenzione della Marina USA negli ultimi anni è stata rivolta al suo drone MQ-25A Stingray. L’MQ-25 è un velivolo senza pilota basato su portaerei controllato da una stazione di terra o dai velivoli P-8 Poseidon ed F/A-18 Super Hornet se le circostanze impedissero al personale sulla portaerei di gestire il drone. Tuttavia, la missione principale dell’MQ-25 è quella del rifornimento in volo di carburante per i jet da combattimento F-18 e F-35 con un focus secondario sull’ISR intelligence, ricognizione e sorveglianza.

I funzionari dell’US Air Force hanno affermato che il concetto del MUM-T sarà un aspetto chiave del programma del caccia di sesta generazione noto come Next Generation Air Dominance, ma anche per il nuovo bombardiere strategico stealth B-21A Raider svelato lo scorso 2 dicembre. Naturalmente lo sarà anche per L’US Navy che chiama il suo programma di sviluppo di sesta generazione F/A-XX e per i due programmi europei FCAS (Francia, Germania, Spagna) e GCAP (Regno Unito, Italia, Giappone).

L’aggiudicazione del contratto del 30 dicembre scorso da parte della Marina USA alla Kratos specifica che i due droni XQ-58 includeranno “carichi utili di sensori e sistemi d’arma per raggiungere gli obiettivi del Penetrating Affordable Autonomous Collaborative Killer a prezzi accessibili“.

Kratos XQ-58 Valkyrie

Come abbiamo riportato altre volte, il Kratos XQ-58 Valkyrie è un drone stealth sperimentale a basso costo costruito per il programma Low-Cost Attritable Strike Demonstrator dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti, nell’ambito del portafoglio di progetti Low-Cost Attritable Aircraft Technology (LCAAT) del laboratorio di ricerca US Air Force Research Laboratory. L’XQ-58A è il primo esempio di una classe di UAV definita dai bassi costi di approvvigionamento ed operativi e che ha completato il suo primo volo il 5 marzo 2019 e il secondo volo l’11 giugno 2019 a Yuma Proving Ground, in Arizona.

Sostanzialmente il progetto LCAAT è stato istituito per studiare come interrompere la crescente traiettoria dei costi degli aerei pilotati e tatticamente rilevanti e per fornire così una scorta di droni gregari “spendibili e a basso costo” agli aerei da combattimento con equipaggio.

L’esatto costo unitario attuale del Valkyrie non è ancora chiaro e i dati Kratos rilasciati lo scorso anno indicavano che il prezzo individuale sarebbe di circa 4 milioni di dollari per 50 droni prodotti ogni anno e che potrebbe essere inferiore a 2 milioni di dollari una produzione di 100 o più droni all’anno.

In particolare l’XQ-58 Valkyrie è anche in grado di fornire supporto al combattimento indipendente dalla pista di un aeroporto. Ad oggi l’indipendenza dalla pista è ottenuta tramite un decollo assistito da un razzo ed un atterraggio con il paracadute. L’XQ-58 vanta una tangenza operativa massiva di 45.000 piedi, un raggio di combattimento di circa 4.800 km ed un carico utile di 272 Kg. L’XQ-58 ha un design modulare ad architettura aperta inteso a consentire la rapida integrazione di vari sensori e altri sistemi e ha una comprovata capacità di utilizzo di eventuali armamenti dalla stiva interna ventrale.


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Re: XQ-58A Valkyrie

Messaggio da Phant » 24 febbraio 2023, 3:30

Aviation-report.com ha scritto:
Il drone autonomo Kratos XQ-58A Valkyrie continua a volare evolvendo le sue capacità

Kratos uno dei principali fornitori di soluzioni di sicurezza nazionale e fornitore leader del settore di sistemi aerei senza pilota a reazione e ad alte prestazioni, ha annunciato che attraverso molteplici contratti sta continuando ad evolvere e ad ampliare le capacità del il suo XQ-58A Valkyrie Tactical UAS con particolare attenzione alla sperimentazione per supportare le missioni operative e soddisfare molteplici set di applicazioni per il Dipartimento della Difesa americano. Le fotografie di seguito illustrano alcune delle capacità e delle prestazioni uniche offerte dal sistema.

Steve Fenley, Presidente della Kratos Unmanned Systems Division , ha dichiarato: “La fine del 2022 e l’inizio del 2023 erano e dovrebbero continuare a essere tempi entusiasmanti per i sistemi di droni ad alte prestazioni. Gli eventi mondiali, le realtà di bilancio e la tecnologia si intersecano per illustrare l’incredibile capacità che questi sistemi consentono attraverso approcci unici e, in alcuni casi, non convenzionali che si traducono in soluzioni a basso rischio e realizzabili in termini di budget per le esigenze di difesa del 21° secolo. Kratos è incredibilmente entusiasta di essere una parte importante di questa rivoluzionaria evoluzione.”

Come abbiamo riportato altre volte, il Kratos XQ-58A Valkyrie è un drone stealth sperimentale a basso costo costruito per il programma Low-Cost Attritable Strike Demonstrator dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti, nell’ambito del portafoglio di progetti Low-Cost Attritable Aircraft Technology (LCAAT) del laboratorio di ricerca US Air Force Research Laboratory. L’XQ-58A è il primo esempio di una classe di UAV definita dai bassi costi di approvvigionamento ed operativi e che ha completato il suo primo volo il 5 marzo 2019 e il secondo volo l’11 giugno 2019 a Yuma Proving Ground, in Arizona.

Sostanzialmente il progetto LCAAT è stato istituito per studiare come interrompere la crescente traiettoria dei costi degli aerei pilotati e tatticamente rilevanti e per fornire così una scorta di droni gregari “spendibili e a basso costo” agli aerei da combattimento con equipaggio.

L’esatto costo unitario attuale del Valkyrie non è ancora chiaro e i dati Kratos rilasciati lo scorso anno indicavano che il prezzo individuale sarebbe di circa 4 milioni di dollari per 50 droni prodotti ogni anno e che potrebbe essere inferiore a 2 milioni di dollari una produzione di 100 o più droni all’anno.

In particolare l’XQ-58A Valkyrie è anche in grado di fornire supporto al combattimento indipendente dalla pista di un aeroporto. Ad oggi l’indipendenza dalla pista è ottenuta tramite un decollo assistito da un razzo ed un atterraggio con il paracadute. L’XQ-58 vanta una tangenza operativa massiva di 45.000 piedi, un raggio di combattimento di circa 4.800 km ed un carico utile di 272 Kg. L’XQ-58 ha un design modulare ad architettura aperta inteso a consentire la rapida integrazione di vari sensori e altri sistemi e ha una comprovata capacità di utilizzo di eventuali armamenti dalla stiva interna ventrale.

Al momento quattro velivoli sono stati acquistati dalla US Air Force e dalla US Navy, due esemplari per forza armata, per condurre i primi test di sviluppo per i rispettivi programmi Collaborative Combat Aircraft, noto anche come “Loyal Wingman” e PAACK – Penetrating Affordable Autonomous Collaborative Killer.


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Re: XQ-58A Valkyrie

Messaggio da Phant » 7 agosto 2023, 1:32

Aviation-report.com ha scritto:
Drone XQ-58A Valkyrie: algoritmi di AI dell’US Air Force Research Laboratory pilotano l’UAV stealth della Kratos

Come abbiamo scritto più volte, per ridurre il rischio per gli equipaggi di volo sono in corso sviluppi per l’integrazione delle loro attività con droni con capacità di intelligenza artificiale. Lo scorso 25 luglio 2023, in questo ambito, l’US Air Force Research Laboratory (AFRL) ha condotto con successo una sortita di tre ore, il primo volo in assoluto, a dimostrazione della capacità di agenti di intelligenza artificiale (algoritmi) di controllare un aereo a reazione senza equipaggio, il drone XQ-58A Valkyrie.

Il reparto di collaudo ha eseguito il volo nell’aerea di test e addestramento della base aerea di Eglin. Il volo è stato il culmine dei due anni precedenti di collaborazione iniziata con il programma Skyborg Vanguard.

“La missione ha dimostrato un quadro di sicurezza multistrato su un velivolo senza equipaggio pilotato da algoritmi di AI/ML (Artificial Intelligence e Machine Learning) e ha dimostrato che un agente AI/ML può risolvere problemi tatticamente rilevanti durante le operazioni aeree“, ha affermato il Colonnello Tucker Hamilton, capo, AI Test e Operazioni, per l’US Air Force. “Questa sortita attesta ufficialmente la capacità di sviluppare agenti AI/ML che potranno eseguire attività aria-aria e aria-superficie immediatamente trasferibili al programma CCA“.

Gli algoritmi sono stati sviluppati dal team Autonomous Air Combat Operations (AACO) dell’AFRL. Gli algoritmi sono maturati durante milioni di ore in eventi di simulazione, sortite sul velivolo X-62 VISTA, eventi Hardware-in-the-Loop con l’XQ-58A e operazioni di test a terra, come illustrato nel video sottostante.

“AACO ha adottato un approccio su più fronti per i test di volo senza equipaggio dell’intelligenza artificiale con apprendimento automatico e ha raggiunto gli obiettivi di sperimentazione operativa utilizzando una combinazione di calcolo ad alte prestazioni, modellazione e simulazione e test hardware per addestrare un agente di intelligenza artificiale a far volare in sicurezza l’aereo senza equipaggio XQ-58“, ha affermato il responsabile del programma AACO, il dott. Terry Wilson.

“L’intelligenza artificiale sarà un elemento fondamentale per i futuri combattimenti e per la velocità con cui dovremo comprendere il quadro operativo e prendere decisioni“, ha affermato il Brig. Gen. Scott Cain, Comandante dell’AFRL. “AI, operazioni autonome e teaming uomo-macchina continuano ad evolversi a un ritmo senza precedenti e abbiamo bisogno degli sforzi coordinati del nostro governo, del mondo accademico e dei partner industriali per tenere il passo“.




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