70° Stormo: la scuola di volo basico dell’Aeronautica Militare

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70° Stormo: la scuola di volo basico dell’Aeronautica Militare

Messaggio da Phant » 20 luglio 2018, 1:47

Aviation-report.com ha scritto:
70° Stormo: la scuola di volo basico dell’Aeronautica Militare

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Il reparto di stanza a Latina è il secondo appuntamento con i reportage di Aviation Report dedicati alle Scuole Volo dell’Aeronautica Militare da sempre stanziato presso l’aeroporto di Latina, il 70° Stormo è l’ente che cura l’addestramento iniziale sui velivoli ad elica e mette le ali ai “Pinguini” consegnando loro il Brevetto di Pilota d’Aeroplano.

Dal 1976 ogni pilota della nostra Aeronautica Militare, prima di approdare sugli iper-teconologici velivoli di ultima generazione, ha dovuto impugnare la cloche, gestire la manetta e lavorare di pedaliera di un semplice velivolo biposto senza seggiolino eiettabile, con un motore a pistoni che non spinge oltre i 236 kts, e che colorazione “semi-guerresca” a parte, somiglia molto più ad un veloce aereo da turismo che ad uno militare… parliamo dell’ SF260, velivolo in dotazione al 70° Stormo, e “forca caudina” di tutti gli aspiranti piloti AM.

Da 42 anni suonati il binomio Scuola Volo Latina – SF260 è sinonimo di selezione e formazione che “funziona e produce” i futuri militari professionisti del cielo.

Dalla Regia Aeronautica al “Settantesimo”

La storia dell’aeroporto di Latina però va indietro nel tempo ben oltre gli anni settanta, infatti fissa i suoi natali il 28 Marzo 1938 allorquando con motivazione «…Cap. Pil. E. Comani con rapidissimo volo di circa 7.000 km senza scalo, dalla Spagna all’America Latina conquistava all’Italia il primato di distanza per idrovolanti…» il nuovo sedime aeroportuale inaugurato venne intitolato ad Enrico Comani Medaglia d’Oro al Valore Aeronautico scomparso in Atlantico il 2 Febbraio 1938.

In quegli anni i vertici della Regia Aeronautica decisero di stanziare sulla nuova base di Littoria la SVSV (Scuola Volo Senza Visibilità) atta a formare e qualificare piloti e specialisti al volo notturno e condimeteo avverse mediante l’utilizzo di velivoli trimotori Savoia Marchetti S.81 ed S.79 e FIAT BR20 che imbarcavano apparecchiature allora considerate all’avanguardia nel settore specifico.

Con lo scoppio e durante tutto il secondo conflitto mondiale, si avvicendarono reparti quali i Servizi Aerei Speciali (SAS) e altri Gruppi da Trasporto Aereo, Gruppi Aerosiluranti (AS), Gruppi Bombardamento Terrestre (BT) nonché l’unico reparto armato con i velivoli quadrimotori Piaggio P.108A ovvero la Squadriglia Autonoma Bombardamento Grande Raggio (BGR). A seguito dell’incursione aerea subita il 16 settembre 1943 ad opera di velivoli della RAF che distrusse l’80% delle strutture aeroportuali, la base aerea fu del tutto inutilizzabile e quindi abbandonata.

La rinascita avviene solo all’inizio degli anni ’50 con la ristrutturazione e rimessa “in servizio” del sedime della città pontina ora rinomata Latina; dopo un primo periodo in cui furono stanziati il Centro Tecnico Addestrativo-Difesa Aerea del Territorio prima e il 36° Stormo Trasporti dopo, il 22 Gennaio del 1955 si insediò la Scuola Istruzione Equipaggi (SIE) proveniente da Frosinone e, in quella stessa data venne costituito il 207° Gruppo Volo, 427^ e 428^ squadriglia, equipaggiato con Beechcraft C.45, Douglas C.47/C.53 provenienti da surplus USA ceduti in conto MDAP (Mutual Defende Aid Program). Pochi mesi dopo il reparto fu rinominato Scuola Addestramento Plurimotori (SAP) mantenendo la stessa missione.

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Per arrivare ai compiti svolti ancor oggi bisogna attendere il 22 Gennaio 1962 anno in cui la SAP cambiò ancora denominazione in Scuola Volo Basico Avanzato Elica (SVBAE) e venne dotata di nuovi velivoli Piaggio P.166M per erogare i corsi di formazione di piloti d’aeroplano agli Aspiranti dei Corsi dell’Accademia Aeronautica. Negli anni ’70 vista la crescente attività della Scuola vennero costituite la 408^ e 406^ Squadriglia in rinforzo alle due già operative e fece l’ingresso in linea il nuovo Piaggio P.148M di li a poco affiancato e poi sostituito dal SIAI SF260M. Dal 1 Novembre 1985 la SVBAE assume la nuova denominazione di 70° Stormo mantenendo i compiti di selezione e addestramento Aspiranti piloti sia per l’ Aeronautica Militare che per l’ Esercito Italiano, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e frequentatori di nazioni estere.

70° Stormo “Giulio Cesare Graziani”

L’attuale struttura organica dello Stormo è quella classica di un reparto della nostra Aeronautica Militare, posto alle dipendenze del CSAM/ 3^ Regione Aerea di Bari.

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Dalla sua costituzione ad oggi la Scuola Volo Basico di Latina ha “Brevettato” pilota d’aeroplano oltre 12.000 Aspiranti, operando un totale di circa 500.000 ore di volo su tutti gli assetti in dotazione nel corso degli anni. Forte di questa invidiabile esperienza, nel terzo millennio il 70° Stormo ha intrapreso un processo di ammodernamento che ha come obiettivo quello di erogare un’offerta nella formazione al volo militare, imperniata sulla qualità e professionalità, non solo nel contesto nazionale ma anche in quello internazionale. Per svolgere al meglio questa missione a partire dal 2015 la Scuola Pontina si è “attrezzata” adottando il nuovo iter addestrativo messo a punto dall’AM denominato IPTS 2020, impiantando una moderna Sala Addestramento Simulatori e un’ innovativa Sala Multimediale, sostituendo gli assetti SF260-AM con la nuova versione e acquisendo nuove macchine plurimotori per offrire un “prodotto” di alta qualità e professionalità.

Questa scelta ha dato ragione all’Aeronautica Militare infatti, Forze Aeree straniere tra i quali Olanda e Kuwait, tra i vari competitors internazionali hanno optato per la Scuola Italiana quale struttura per la formazione dei propri futuri piloti militari.

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Andando con ordine vediamo nel dettaglio il lavoro che svolge il 70° Stormo;

  • selezione e l’addestramento al volo basico degli Aspiranti piloti A.M. per il conseguimento BPA (Brevetto Pilota Aeroplano)
  • corso basico iniziale ad elica, che comprende forme di volo più avanzate (acrobatico, strumentale, in formazione);
  • prima fase del corso per il conseguimento del BPM (Brevetto Pilota Militare);
  • corsi di abilitazione per i piloti militari neo qualificati IV (Istruttori di Volo);
  • corsi di abilitazione su tutti gli assetti in dotazione allo Stormo;
  • selezione e addestramento degli allievi dell’Accademia Aeronautica destinati al ruolo navigatori, fino al conseguimento del BNA (Brevetto Navigatore d’Aeroplano);
  • corsi per il conseguimento del BPM su assetti 166-DL3 e P.166-DP1


IPTS 2020

L’ Integrated Pilot Training Sistem o più brevemente IPTS 2020, come già accennato è il nuovo “syllabus addestrativo” messo a punto dall’Aeronautica Militare che assomma le linee guida del nuovo percorso per il conseguimento del BPM secondo criteri di costi-efficacia, consentendo l’individuazione delle potenzialità degli allievi piloti già nella fase di addestramento basico e orientandoli alle fasi successive del training ottimizzandone le risorse. Alla fine di questo “percorso” la professionalità degli istruttori coinvolti fornirà piloti con un know how professionale in linea con i più alti standard addestrativi NATO pronti per affrontare le sfide dei futuri assetti di 4^ e 5^ generazione. Con questo nuovo Iter a pieno regime, che non comprende solo il puro esercizio di volo come “core business”, l’Aeronautica Militare si propone come leader per l’addestramento dei piloti d’aviogetti presso l’Agenzia Europea della Difesa (EDA).

lo schema dell’IPTS2020 riportato in basso rende l’idea del percorso che l’Aspirante Pilota Militare seguirà nelle varie fasi di Training.

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L’apporto addestrativo del 70° Stormo all’IPTS 2020 si concentra sulla 1^ e 3^ Fase e occasionalmente, su richiesta anche la 2^ fase.

Dopo l’accertamento dell’attitudine al volo Il primo “approccio” per i candidati prevede 3 periodi o blocchi formativi/addestrativi tenuti da un team collaudatissimo che opera in perfetta sinergia, composto da Piloti Istruttori, GIP e GEA.

Il primo, della durata di circa 3 settimane, prevede la formazione teorica che ha come obiettivo la familiarizzazione con il velivolo e con tutte le operazioni a terra. In questa primo periodo è previsto anche l’addestramento al volo su aliante presso il Gruppo Volo a Vela del 60° Stormo, che ha una durata di 4/6 settimane in cui gli Aspiranti svolgeranno mediamente 16 missioni.

Un secondo periodo avrà come tema principale l’attività di volo vera e propria; qui l’allievo acquisirà la capacità di eseguire manovre basiche ed alcune semplici manovre acrobatiche come looping, tonneau e sfogata oltre ad avere un primo “contatto” con gli atterraggi.

Il terzo e ultimo periodo è sicuramente il più importante ed impegnativo in quanto l’allievo comincerà ad eseguire manovre acrobatiche come Split S, Barrel Roll, Otto cubano, voli diurni secondo i parametri e le procedure VFR, voli diurni e notturni strumentali e un training specifico sulle modalità e tipologie di atterraggi. Solo dopo aver superato il volo da solista e l’esame finale l’Aspirante conseguirà l’agognato BPA sul monomotore a elica SF260-AE ora rinominato T-260B.

Alla fine di ogni periodo addestrativo gli istruttori forniranno una valutazione dell’allievo che non riguarderà più come un tempo solo il raggiungimento degli obiettivi prefissati ma anche l’aspetto comportamentale e di attitudine al volo per evidenziarne le potenzialità quest’ultimo, come già detto, molto importante per il nuovo IPTS 2020.

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Dopo aver conseguito il BPA l’Allievo accede alla Fase 3 per l’acquisizione del BPM; qui con il nuovo Iter ha già ottenuto l’assegnazione verso la linea volo sulla base delle potenzialità individuate in precedenza dagli istruttori e in funzione delle esigenze della Forza Armata.

In particolare:

  • piloti assegnati alle linee CI o CB: proseguiranno l’addestramento al 61° Stormo di Lecce su FT-339C e T-346 oppure negli USA a Sheppard AFB
  • dove si addestreranno su T-38 “Talon”.
  • piloti assegnati alla linea Elicotteri: proseguiranno l’addestramento al 72° Stormo di Frosinone su elicottero TH-500 e da recente anche su AW139A .
  • piloti assegnati alla linea APR (Aeromobili Pilotaggio Remoto): andranno al 61° Stormo di Lecce dove inizialmente seguiranno un corso su FT-339C con i colleghi della linea CI/CB. Successivamente presso la Operational Conversion Unit (OCU) otterranno il “passaggio” sui velivoli APR MQ-1 Predator A Plus e MQ-9 Predator B.
  • piloti assegnati alla linea Plurimotori: questi sono gli unici che ritorneranno al 70° Stormo per l’addestramento Multi Crew (Fase 3A) sui nuovi velivoli Tecnam T-2006A. Questa attività sarà propedeutica all’addestramento finale (Fase 3B) su velivolo plurimotore a elica VC-180 svolta presso il CAE Multi Crew di Pratica di Mare.


Reparti del 70° Stormo

207° gruppo volo

Operativo al 70° Stormo da ben 63 anni Il 207° Gruppo volo è il braccio operativo e vero e proprio “crogiolo” di piloti in quanto reparto preposto all’istruzione degli Aspiranti e piloti che frequentano il ciclo addestrativo AM e delle altre forze armate e corpi armati dello Stato. Il gruppo è organizzato su quattro squadriglie che attualmente operano con il T-260B e il T-2006A.

  • 406^ Sq.
  • 408^ Sq.
  • 427^ Sq.
  • 428^ Sq.
  • 674^ Sq. Collegamenti


GEA (Gruppo Efficienza Aeromobili)

A seguito della riorganizzazione delle strutture manutentive di reparto AM, l’1 Febbraio 2003 viene costituito Il Gruppo Efficienza Aeromobili (GEA) che prosegue l’operato del precedente Centro Manutenzione (CM) e della Sezione Linea Volo ereditandone personale, professionalità e mezzi. Il GEA assicura il perfetto stato di efficienza degli assetti T-260B assegnati al reparto, dei componenti strutturali, degli impianti di bordo, degli equipaggiamenti di volo, di emergenza e delle attrezzature di supporto al suolo (Aerospace Ground Equipment).

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Le attività del GEA riguardano la manutenzione dell’assetto T-260B e degli FT-339C intervenendo secondo un calendario cadenzato;

  • la SLV (Sezione Linea Volo) esegue interventi di 1° livello sulla base della tipologia di missione che l’assetto dovrà affrontare.
  • la SM (sezione Manutenzione) esegue interventi di 2° e 3°, sia di manutenzione programmata che non, della cellula, unità motrici, sistemi e componenti, rifacendosi sempre alle pubblicazioni tecniche emanate dalla DGAA (ARMAEREO) e degli ordini di servizio emanati dal comandante il GEA.
  • la SSTG (Sezione Servizi Tecnici Generali) esegue manutenzione di 1° livello sugli assetti FT-339C della 674^ Squadriglia collegamenti e curando la manutenzione degli assetti della “Transient Line”.
  • la SCQM (Sezione Controllo Qualità della Manutenzione) sovrintende il controllo qualitativo delle procedure di manutenzione agli assetti, alle attrezzature di supporto. Inoltre organizza e coordinare i programmi OJT (On Job Training) del personale tecnico.
  • l’Ufficio Tecnico provvede alla programmazione dei cicli manutentivi, al controllo e la registrazione delle direttive emanate dalla DGAA, ed infine all’aggiornamento dell’efficienza della flotta, delle scadenze degli assetti e delle attrezzature di supporto.


Il T-260B ha scadenze di manutenzione ogni 100 ore di volo, effettuata presso le strutture del GEA dove viene sottoposto a verifiche previste dai manuali tecnici e riportati in un CIP (Certificato di Ispezione Periodica). L’ispezione ha una durata variabile da 25 a 30 giorni lavorativi durante i quali il velivolo viene ispezionato da un apposito team composto da specialisti montatori, motoristi, elettromeccanici e un avionici in grado di assicurare la manutenzione di tutti i componenti e sistemi del velivolo. Durante la manutenzione periodica l’assetto viene smontato nei suoi componenti principali, ispezionato e successivamente rimontato; al termine della manutenzione vengono eseguite una serie collaudi per verificarne la completa efficienza. L’ultimo collaudo avviene in volo e in caso di esito favorevole il velivolo viene dato “disponibile” per l’attività operativa.

Per il T-2600A il contratto con la ditta Tecnam prevede la fornitura di tre velivoli, quella di un simulatore nonché del supporto logistico, manutenzione e addestramento per 3 anni, quindi i tecnici del GEA di Latina si limitano ad operare i controlli pre e post volo e ad effettuare i rifornimenti liquidi. Le ispezioni periodiche del velivolo vengono effettuate presso la ditta costruttrice a Capua dove l’assetto viene smontato e sottoposto a tutti i controlli previsti dal programma e successivamente, dopo essere stato riassemblato e collaudato, se tutto risponde ai requisiti riconsegnato al 70° Stormo.

Gruppo Istruzione Professionale SAS (Sala Addestramento Simulatori)

La SAS è stata inaugurata nell’agosto del 2012 e inizialmente era dotata di due simulatori di volo strumentali del T-260B progettati dai tecnici dell’RSV e realizzati dal personale del 70° Stormo riciclando e riutilizzando le fusoliere di SF-260AM dismessi e riconfigurati in versione T-260B. Anche se le missioni sui simulatori di volo non sono previste per gli Aspiranti piloti nella fase iniziale del training, possono essere invece utilizzati dagli allievi piloti del 3° e 4° anno che nella fase di addestramento possono condurre missioni complesse integrabili con volo acrobatico e di navigazione in coppia. Attualmente per i corsi di mantenimento della capacità al volo sono previste 10 missioni e di queste 5 vengono operate utilizzando il simulatore.

A Luglio 2016 la SAS si arricchisce di un nuovo strumento didattico grazie all’accordo contrattuale con la ditta Tecnam per la fornitura di un simulatore per il bimotore Tecnam T-2006A unitamente ai velivoli.
Il fly simulator Softech Sym riproduce perfettamente il 90% della parte strumentale del cockpit del T-2006A riuscendo a garantire il processo di ” family feeling” con l’assetto reale durante il percorso addestrativo degli Allievi piloti assegnati alla linea volo Multi Engine. Il prodotto della Softech Sym pur non permettendo di simulare volo in formazione consente missioni della durata massima di due ore, simulando condimeteo critiche, situazioni di emergenza a bordo quali incendi o lo spegnimento di un motore per anomalie tecniche, situazioni queste che permettono agli istruttori di valutare in tutta tranquillità la capacità di reazione e intervento del pilota e di migliorarne le capacità di gestione della macchina in volo.

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La Sala Addestramento Simulatori rappresenta un vero valore aggiunto per il reparto di Latina permettendo il mantenimento delle ore di volo e l’abbattimento dei costi.
Pare che in tempi brevi sia previsto che l’attività didattica operata sui simulatori presenti al 70° Stormo sarà certificati ed equiparata a ore di volo reali.

SM (Sala Multimediale)

Nell’estate del 2017 una nuova chicca si è aggiunta alla componente didattica del 70° Stormo: una moderna e attrezzata sala Multimediale realizzata nei locali un tempo adibiti a “sala Squadriglie” del 207° Gruppo Volo. Nelle loro postazioni multimediali gli Allievi possono visionare “on-line” i contenuti teorici della fase iniziale del percorso istruzionale (Ground School) su materie quali “Nozioni di Traffico Aereo”, “Fraseologia”, “Aircraft Systems”, “Meteorologia”, “Emergenze” e “Medicina Aeronautica” preparatorie per poter affrontare l’addestramento in volo a bordo dei velivoli T-260B e T-2006A.

L’obiettivo di innalzare la qualità di formazione ed addestramento viene perseguito dall’AM utilizzando, nei processi formativi ed addestrativi strumenti della dimensione digitale come moltiplicatori dell’efficacia operativa in prospettiva dei futuri sistemi d’arma di 5^ generazione.

Velivoli in dotazione al 70° Stormo

Oggi 70° Stormo gestisce ed opera su 3 tipi di velivoli, utilizzati per le diverse fasi di addestramento che abbiamo trattato in precedenza.

Finmeccanica Leonardo T-260B (Aermacchi SF260-AE)

Il velivolo che per antonomasia rappresenta la Scuola di Latina è senz’altro il SIAI Marchetti SF-260, ora riclassificato Finmeccanica T-260B, velivolo biposto, monomotore ala bassa, con carrello retrattile triciclo anteriore, nato dalla matita dell’Ing. Stelio Frati come aereo da turismo acrobatico, e addestramento per l’aviazione civile. Originariamente equipaggiato con un motore AVCO Lycoming 0-504-E4A5 da 260 Cv ha ottenuto un ottimo successo di mercato anche all’estero venendo utilizzato come addestratore sia da Forze Aeree Militari che da compagnie Aeree Civili, tra cui anche l’Alitalia. Degno di nota che nel biennio 68/69 il velivolo della SIAI ottenne ben tre record mondiali di velocità certificati.

L’Aeronautica Militare nel 1976 acquisì un primo lotto di 20 velivoli in configurazione AM a cui se ne aggiunse un secondo di 25 unità tutti assegnati alla Scuola di Latina, rivelandosi subito adatto alle richieste della Forza Armata grazie alle spiccate qualità acrobatiche. Il primo impiego presso la SVBAE fu l’istruzione degli allievi del Corso Sparviero III° dell’Accademia Aeronautica a cui seguì un corso di istruzione per Allievi della Marina Militare. Fino al 2004 l’SF-260AM è stato il velivolo standard per l’addestramento basico avanzato ad elica dell’Aeronautica Militare e nell’agosto 2005 viene affiancato in linea volo dall’ SF260 nella nuova configurazione “EA” (Enhanced Aircraft) fino alla completa sostituzione avvenuta nel 2009.

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Acquisito in circa 70 esemplari questa nuova versione è stata aggiornata nell’avionica con l’adozione del sistema GPS, adozione del Locator Beacon, il Trim elettrico, la strumentazione digitale, aggiornamento sistema IFR, transponder IFF, aggiornamento sistemi di comunicazione con l’adozione ricetrasmettitori VHF/AM e UHF/AM e di un sistema di interfono. Poche o quasi nulle le modifiche all’unità propulsiva già di suo abbastanza potente da permettere ottime perfomance al velivolo, anche se i piloti affermano che “la potenza non è mai abbastanza…”. Il T-260B ha scadenze di manutenzione ogni 100 ore di volo e una vita operativa di 10 anni o 3000 ore di volo; nel primo caso l’ispezione e l’attività manutentiva viene effettuata dal GEA del 70° Stormo come già descritto, mentre nel secondo l’assetto ritorna presso la ditta costruttrice dove staziona per circa 9 mesi e viene eseguita l’ IRAN (Inspect and Repair As Necessary). In ditta il velivolo viene completamente smontato, sverniciato, ispezionato, manutenzionato, riassemblato e collaudato.

Per dovere di cronaca e giusto ricordare che nell’aprile 2008 per la prima volta nella storia del reparto, tre assetti SF260EA del 70° Stormo hann?o preso parte all’esercitazione “Spring Flag” rischierandosi sull’aeroporto di Alghero con compiti di “slow movers interceptor” fungendo da “aggressor” per l’addestramento dei velivoli della difesa aerea.

TECNAM T-2600A (P-2006T)

Certificato nella categoria EASA CS-23, IFR (Instrumental Fligh Rule) Il T-2600A è un velivolo bimotore, quadriposto, ad ala alta e carrello retrattile propulso da due motori Rotax 912 da 100 Hp ciascuno che consentono di raggiungere una velocità massima di 155 kts e garantiscono una autonomia di sette ore di volo, con 30 minuti di riserva. L’assetto ,dotato di autopilota e strumentazione di bordo completamente digitale, è idoneo al volo strumentale anche se l’assenza di un sistema anti-ghiaccio ne limita l’utilizzo con condimeteo ottimali. L’acquisizione di questo bimotore leggero da parte dell’AM va inquadrato nell’ottica di ottimizzazione dell’addestramento dei futuri piloti militari infatti il T-2600A ha un rapporto costo/efficacia molto favorevole, pur riuscendo a garantire elevati standard qualitativi rivelandosi una piattaforma di grande efficacia per l’addestramento dei piloti destinati alla linea volo “Trasporti”. Grazie alla predisposizione della macchina i piloti iniziano anche ad approcciare l’addestramento denominato “Crew Resorce Management” esercizio che sarà affinato e ultimato nella fase 3B presso il CAE Multi Crew di Pratica di Mare sul velivolo Piaggio VC-180.

Il motto del 70° stormo recita “pro omnibus unus” ovvero “uno per tutti”!!! In queste tre parole è sintetizzato lo spirito e l’impegno profuso dagli uomini del reparto per “costruire” le future generazioni di piloti militari.

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Testo Gianni Scuderi
Immagini: Gianni Scuderi , Sergio Bottaro, Archivio SMA

Bye
Phant
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