L'Eurofigther costa troppo: l'Austria pronta a dismettere i 15 caccia

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L'Eurofigther costa troppo: l'Austria pronta a dismettere i 15 caccia

Messaggio da Aviators » 12 luglio 2017, 18:33

Difesa Online ha scritto: “L’Eurofigther costa troppo”: l'Aeronautica austriaca pronta a dismettere i 15 caccia

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L’intera flotta di Eurofighter in forza alla Luftstreitkräfte (AAF) - che conta 15 velivoli entrati in servizio nel 2007 - verrà dismessa entro il 2020 e sostituita con jet che prevedano costi di manutenzione meno onerosi. Ad annunciarlo ufficialmente è stato il ministro della Difesa austriaca, Hans Oeter Doskozil, che in un’intervista rilasciata al Financial Times ha denunciato ‘gli alti costi di gestione’ dei jet prodotti dal consorzio Eurofighter ed i suoi ‘limiti’ in confronto ad intercettori/multiruolo in forza ad altre aeronautiche militari.
L’Eurofighter, caccia multiruolo di 4ª generazione frutto della collaborazione tra EADS (Germania, Spagna), Leonardo (Italia) e BAe Systems (UK) è stato prodotto in 500 unità ed è in forza in 8 aeronautiche militari: Germania, UK, Italia, Spagna, Austria, Arabia Saudita, Oman e Kuwait.
La scelta dell’Austria potrebbe ricadere sul vecchio e principale competitor dell’EFA, il caccia multiruolo Rafale prodotto dalla francese Dassault Aviation, oppure sul Gripen E, prodotto dalla Saab, che starebbe finalizzando diversi contratti nei Paesi del nord Europa.

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Re: L'Eurofigther costa troppo: l'Austria pronta a dismettere i 15 caccia

Messaggio da Aviators » 20 agosto 2017, 14:37

Analisi Difesa ha scritto: L’Austria vuole radiare i Typhoon e cerca un nuovo caccia

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Il Ministero della Difesa austriaco ha reso noto che intende dismettere i 15 caccia Eurofighter Typhoon “Tranche 1” e i 18 anziani addestratori  Saab 105 OE. La decisione segue il consiglio di una commissione che ha valutato le opzioni per garantire a Vienna di poter controllare il suo spazio aereo con una nova flotta (15 monoposto e 3 biposto) che dovrà avere costi più contenuti rispetto al caccia europeo (si parla di F-16 o JAS 39 Gripen).
Secondo la commissione mantenere in linea i 15 Typhoon entrati in servizio dal 2007 e costati 1,7 miliardi di euro, costerebbe 4,4/5,1 miliardi in 30 anni: troppi considerando la progressiva obsolescenza dei velivoli appartenenti Tranche 1.
Il ministro della Difesa, Hans Peter Doskozil, sta valutando di radiare i Typhoon già nel 2020 invece che nel 2037 come inizialmente previsto parlando della necessità di “contenere i costi crescenti dei Typhoon nell’interesse dei contribuenti e in relazione alle esigenze delle altre forze armate”.
Il generale di brigata aerea Karl Gruber, comandante dell’Aeronautica, aveva espesso l’esigenza di dotare le forze aeree di un velivolo con”capacità operaitve diurne e notturne non lmitate”, con un chiaro riferimento alle limtazone dei Typhoon “tranche 1” .
Sulla decisione osano probabilmente anche la querelle tra Austria e Airbus/Consorzio Eurofighter dopo che Vienna ha accusato le aziende di aver gonfiato il prezzo dei velivoli e ritardato i tempi di consegna chiedendo un risarcimento mentre la magistratura austriaca ha accusato Airbus (nella persina dell’attuale amministratore delegato Thomas Enders) di aver fatto pressioni su alcuni funzionari austriaci per far selezionare il Typhoon. Airbus e il Consorzio Eurofighter hanno respinto le accuse.

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Re: L'Eurofigther costa troppo: l'Austria pronta a dismettere i 15 caccia

Messaggio da Phant » 3 maggio 2020, 1:08

Aviation-report.com ha scritto:
Sulla questione degli Eurofighter austriaci, Airbus vince il primo round giudiziario in Austria

Dal 2003, l’ordine per 18 aerei da caccia Eurofighter Typhoon (poi ridotti a 15), negoziato con Airbus (EADS all’epoca) per due miliardi di euro, ha avvelenato la vita politica austriaca a causa di ricorrenti sospetti di corruzione.

Nel febbraio del 2017 Vienna diede il via ad iniziative legali contro Airbus Defence & Space e il consorzio Eurofighter su presunte frodi connesse con l’acquisizione dei Typhoon tranche 1 nel 2003, accuse negate sia da Airbus che dal consorzio europeo. Contestualmente Vienna aveva ventilato la possibilità di ritirare dal servizio attivo i suoi 15 caccia Eurofighter Typhoon a causa dei costi elevati di gestione e per le capacità e prestazioni limitate del caccia europeo, i cui esemplari erano stati consegnati tra il 2005 e il 2008.

Alle dichiarazioni austriache il consorzio Eurofighter aveva commentato solo che era una questione interna all’Austria e che l’Eurofighter funziona senza problemi per tutti gli altri clienti!

Il Ministero della Difesa austriaco annunciò anche la sua intenzione di chiedere un risarcimento di almeno 183,4 milioni di euro da Airbus, ritenendo che fosse stato deliberatamente ingannato sia sul prezzo reale che sulle reali capacità dei Typhoon. Il Ministero della Difesa commentò che “senza questo inganno, la Repubblica d’Austria non avrebbe ordinato questi aerei.”

Secondo i media austriaci il 12 febbraio scorso il ministro della difesa Klaudia Tanner ha richiesto ad Airbus un risarcimento spiegando che sono state prese in considerazione diverse “opzioni”, che vanno dal processo al procedimento civile. Lo scopo principale della dichiarazione era di esercitare pressioni sulla magistratura austriaca, responsabile del del caso, che però ha respinto la denuncia del governo. “Il tribunale penale di Vienna non ha trovato alcuna base per perseguire le accuse emesse nel febbraio 2017 dal Ministero della Difesa austriaco“, avrebbe detto un portavoce del tribunale all’AFP. “Non ci sono prove che siano state commesse frodi durante i negoziati di transazione nel 2007 con Airbus ed Eurofighter“, ha dichiarato il giudice.

Il ministro della Difesa Klaudia Tanner ha preso atto di questo passo, ha detto un portavoce del suo dipartimento, ma ha incaricato l’ex ministro degli interni del governo ad interim, Wolfgang Peschorn, di esaminare tutti gli ulteriori ed eventuali passi legali e, se possibile, di intraprenderli. La decisione del tribunale non sarebbe pertanto definitiva.

Gli Eurofighter austriaci sono della versione Tranche 1 e il governo non ha mai preso in considerazione l’upgrade alle versioni successive come hanno fatto le altre nazioni del consorzio che hanno portato i loro caccia ad avere prestazioni e capacità operative elevatissime. Considerando la neutralità dell’Austria, il suo basso coinvolgimento in operazioni militari e la sola necessità di difendere il proprio spazio aereo, forse un caccia moderno ma di prestazioni e costi di gestione più contenuti rispetto all’Eurofighter poteva essere la scelta giusta.

In effetti, il personale austriaco non era stato insensibile all’offerta della Saab svedese, che aveva offerto a suo tempo 24 JAS-39 Gripen per 2,15 miliardi di euro, che riteniamo una scelta adatta alla piccola nazione europea. Da qui le domande su questa scelta a favore dell’Eurofighter e i sospetti di appropriazione indebita, espressi all’epoca da alcuni partiti politici austriaci.

Nel 2017 il Ministero della Difesa austriaco sostenne che mantenere in servizio la flotta di questi 15 caccia per i prossimi 30 anni avrebbe comportato una spesa tra i 4,4 e i 5 miliardi di euro, mentre la sostituzione nel 2020 avrebbe potuto fa risparmiare alle casse austriache e ai suoi contribuenti dai 100 milioni ai 2 miliardi di euro fino al 2049. Secondo questo rapporto austriaco continuare ad utilizzare la flotta di Eurofighter comporterebbe rischi di costo non indifferenti.


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Re: L'Eurofigther costa troppo: l'Austria pronta a dismettere i 15 caccia

Messaggio da Phant » 24 luglio 2020, 17:43

Aviation-report.com ha scritto:
L’Indonesia intenzionata ad acquistare gli Eurofighter austriaci?

Come abbiamo già scritto più volte, l’Eurofighter purtroppo non ha una buona reputazione in Austria, soprattutto non nel governo federale che ha avviato una controversia legale contro Airbus a causa di ricorrenti sospetti di corruzione che hanno caratterizzato l’acquisto dei caccia europei.

Nel febbraio del 2017 Vienna diede il via ad iniziative legali contro Airbus Defence & Space e il consorzio Eurofighter su presunte frodi connesse con l’acquisizione dei Typhoon tranche 1 nel 2003, accuse negate sia da Airbus che dal consorzio europeo. Contestualmente Vienna aveva ventilato la possibilità di ritirare dal servizio attivo i suoi 15 caccia Eurofighter Typhoon a causa dei costi elevati di gestione e per le capacità e prestazioni limitate del caccia europeo, i cui esemplari erano stati consegnati tra il 2005 e il 2008.

Nel 2017 il Ministero della Difesa austriaco sostenne che mantenere in servizio la flotta di questi 15 caccia per i prossimi 30 anni avrebbe comportato una spesa tra i 4,4 e i 5 miliardi di euro, mentre la sostituzione nel 2020 avrebbe potuto fa risparmiare alle casse austriache e ai suoi contribuenti dai 100 milioni ai 2 miliardi di euro fino al 2049.

Da quando sono entrati in servizio, a causa delle restrizioni di bilancio gli Eurofighter austriaci hanno avuto un uso limitato riconducibile a sole 1.500 ore all’anno totali per tutta la flotta. Pertanto, i piloti austriaci del Typhoon volano solo circa 70–80 ore di volo all’anno, anziché le 110 ore previste. Lo standard NATO per i piloti da combattimento è di 180 ore di volo all’anno.

In Austria però l’uscita dal costoso sistema Eurofighter, la nazione spenderebbe oltre 100 milioni di euro ogni anno per la sorveglianza dello spazio aereo, è ancora estremamente improbabile ….. almeno fino a pochi giorni fa!

L’Indonesia vuole acquistare la flotta dei 15 Eurofighter austriaci

Come riportato dai media austriaci, a circa 10.000 chilometri da Vienna c’è un grande interesse per gli aerei austriaci. La scorsa settimana, il 10 luglio 2020, il ministro della difesa indonesiano Prabowo Subianto ha informato la sua controparte austriaca Klaudia Tanner (ÖVP), tramite una lettera, che vorrebbe acquistare i 15 Eurofighter in servizio con l’aeronautica militare austriaca.

Nella lettera, l’ex generale dell’esercito indonesiano scrive che è sempre stato “impressionato” dalle tecnologie occidentali, e poiché il suo obiettivo è quello di “modernizzare” l’aviazione militare indonesiana, vorrebbe negoziare rapidamente con Klaudia Tanner l’acquisto degli Eurofighter austriaci. Naturalmente il ministro Prabowo Subianto scrive che è “pienamente informato” sulla “sensibilità” del caso Eurofighter in Austria.

Il Ministero della Difesa austriaco ha confermato la ricezione della lettera estremamente insolita, ma niente di più. Ora la questione verrà verificata a livello politico ed industriale poichè sembra che per la vendita sia necessaria l’approvazione del produttore Airbus, il quale non ha rilasciato nessun commento in merito. Secondo il contratto di acquisto, il Ministero della Difesa austriaco “non può rendere i documenti tecnici accessibili a terzi senza il previo consenso di Airbus e del consorzio Eurofighter e non può concedere l’accesso al sistema di armi Eurofighter”. Teoricamente l’Austria potrebbe vendere gli aerei solo ad Airbus.

Airbus però potrebbe comunque essere interessata a un accordo del genere, con l’Indonesia, per poter entrare nel mercato del sud-est asiatico. Il consenso assolutamente necessario in base al contratto di acquisto potrebbe anche essere collegato alla condizione che l’Austria ponga fine alle controversie legali in corso.


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Re: L'Eurofigther costa troppo: l'Austria pronta a dismettere i 15 caccia

Messaggio da Phant » 3 dicembre 2020, 3:14

Aviation-report.com ha scritto:
Vienna chiude le indagini su Airbus nell’appalto per la vendita degli Eurofighter: il sospetto di frode non è stato confermato

Avevamo già discusso varie volte su queste pagine del tema Eurofighter vs Austria e tanto per fare ordine ricordiamo che dal 2003 l’ordine per 18 aerei da caccia Eurofighter Typhoon (poi ridotti a 15), negoziato con Airbus (EADS all’epoca) per due miliardi di euro sta avvelenando la vita politica austriaca a causa di ricorrenti sospetti di corruzione. Nel febbraio del 2017 Vienna diede il via ad iniziative legali contro Airbus Defence & Space e il consorzio Eurofighter su presunte frodi connesse con l’acquisizione dei Typhoon tranche 1 nel 2003, accuse negate sia da Airbus che dal consorzio europeo.

Contestualmente Vienna aveva ventilato la possibilità di ritirare dal servizio attivo i suoi 15 caccia Eurofighter Typhoon a causa dei costi elevati di gestione e per le capacità e prestazioni limitate del caccia europeo, i cui esemplari erano stati consegnati tra il 2005 e il 2008. Alle dichiarazioni austriache il consorzio Eurofighter aveva commentato solo che era una questione interna all’Austria e che l’Eurofighter funziona senza problemi per tutti gli altri clienti! E su questo noi nel nostro piccolo non possiamo che essere d’accordo con il consorzio.

Nel 2017 il Ministero della Difesa austriaco sostenne che mantenere in servizio la flotta di questi 15 caccia per i prossimi 30 anni avrebbe comportato una spesa tra i 4,4 e i 5 miliardi di euro, mentre la sostituzione nel 2020 avrebbe potuto fa risparmiare alle casse austriache e ai suoi contribuenti dai 100 milioni ai 2 miliardi di euro fino al 2049. Da quando sono entrati in servizio, a causa delle restrizioni di bilancio gli Eurofighter austriaci hanno avuto un uso limitato riconducibile a sole 1.500 ore all’anno totali per tutta la flotta.

Qualche giorno fa, come riportato dai media austriaci, il 12 Novembre scorso l’OLG – Oberlandesgerichtes Wien (Tribunale Regionale Superiore di Vienna) ha preso la decisione di chiudere le indagini sul sospetto di frode di Airbus nell’appalto per la vendita degli Eurofighter, provocando enorme delusione al Ministero della Difesa.

L’OLG ha giustificato la chiusura definitiva di tutte le indagini sulle frodi contro Airbus, si trattava di circa 55 milioni di Euro di tangenti che provenivano da Airbus attorno all’appalto Eurofighter di quasi 20 anni fa, con il fatto che i pubblici ministeri non hanno presentato abbastanza prove o nuovi risultati sulle indagini, così il sospetto di frode non è stato confermato.

“Non riesco a capire la decisione, ma questa deve essere accettata in uno stato costituzionale. Ho incaricato la Procura Finanziaria di analizzare tutti i mezzi legali rimanenti“, ha affermato il Ministro Klaudia Tanner in una prima reazione alla decisione del Tribunale Regionale Superiore.

Ora l’ultima possibilità per l’Austria e il suo Ministro della Difesa di sbarazzarsi, non per via legali, degli Eurofighter si conferma essere, come già sappiamo, l’Indonesia che ha fatto formale richiesta di poter acquistare gli Eurofighter austriaci. Se l’accordo si realizzasse, sarebbe la fine della disputa decennale, compresi rapporti e indagini contro Airbus.

Ai primi di settembre 2020 per la prima volta, il ministro della Difesa austriaco Klaudia Tanner aveva ufficialmente commentato l’interesse dell’Indonesia ad acquistare i 15 Eurofighter in servizio con l’aeronautica militare austriaca ed ha avviato le trattative di vendita con la sua controparte, il ministro della difesa indonesiano Prabowo Subianto. Lo Stato Maggiore della Difesa dell’Austria sta esaminando ancora come potrebbe andare avanti l’accordo con l’Indonesia.

Un problema, che sorge tuttavia, è che la vendita dei jet austriaci richiede l’approvazione di tutti e quattro i paesi produttori (Germania, Italia, Gran Bretagna, Spagna) e degli Stati Uniti.

Al problema dei caccia Eurofighter si contrappone invece il successo della vendita all’Austria degli elicotteri AW169 di Leonardo come avevamo riportato su Aviation Report il 22 settembre scorso. Si perchè Austria e Italia hanno firmato la prima lettera di intenti per l’acquisto di 18 elicotteri AW169M per le forze armate austriache. Questa “Lettera di intenti” prevede la consegna delle prime macchine entro la metà del 2022, con un volume totale dell’operazione di 300 milioni di euro. Il contratto finale negoziato sarà firmato all’inizio del 2021.

I nuovi elicotteri AW169M sostituiranno gli elicotteri leggeri da collegamento e da trasporto “Alouette” III, in servizio dal 1967 e operativi solo con 10 esemplari, e che dovranno essere ritirati alla fine del 2022 per motivi di anzianità e tecnici. È il più grande acquisto da parte delle forze armate proprio dai tempi degli Eurofighter, 17 anni fa.


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