MQ-9B (SkyGuardian, SeaGuardian, Protector)

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MQ-9B (SkyGuardian, SeaGuardian, Protector)

Messaggio da Aviators » 11 dicembre 2016, 10:06

Analisi Difesa ha scritto: Il missile Brimstone equipaggerà il nuovo Uas Protector della RAF

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Dopo i velivoli da combattimento Typhoon e Tornado, i teleguidati MQ 9 Reaper e gli elicotteri da attacco AH-64E Apache, il missile aria-terra Brimstone di MBDA equipaggerà la flotta (probababilmente 22/26 esemplari) di velivoli teleguidati (Remotely Piloted Air System -RPAS) Protector che con cui Londra rimpiazzerà nei prossimi anni i 10 MQ-9 Reaper (Predator B) in servizio con la Royal Air Force.
L’integrazione del missile, che affiancherà le bombe guidate Paveway IV, sul nuovo velivolo realizzato dalla statunitense General Atomics Aeronautical Systems Inc coinvolgerà le due aziende e i dipartimenti della difesa statunitense e britannico ma aprirà al missile di MBDA il vasto mercato degli acquirenti dei droni Rsaper.
I test di tiro sono previsti entro la fine di questa decade ma il Brimstone ha già effettuato con successo lanci dai Reaper della RAF colpendo con estrema precisione bersagli in movimento fino alla velocità di 70 miglia orarie.

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Il UK Sales & Business Development Director di MBDA, James Allibone, ha evidenziato l’importanza della notizia. “Il Brimstone offre ai clienti la possibilità di avere un missile in grado di operare su tutti i velivoli operativi della loro flotta, siano essi aerei, teleguidati o elicotteri. Un missile per tutte le piattaforme significa che i clienti beneficiano di formazione, logistica e gestione delle scorte semplificate e più efficienti nonché della precisione eccezionale che il Brimstone garantisce contro il più impegnativo degli obiettivi.”
Il missile multipiattaforma di MBDA ha avuto il battesimo del fuoco durante il conflitto libico del 2011 e viene impiegato con successo dalla RAF contro obiettivi in Siria e Iraq.
Rispetto al Reaper il Protector avrà una minore tangenza 45 mila piedi contro 50 mila dell’MQ9, una minore velocità (200 nodi contro 245) ma una maggiore autonomia (40 ore contro 27) e carico bellico (9 punti di attacco per le armi contro 5). Dati che confermano come la RAF punti su un velivolo con un consistente carico bellico e tempi prolungati di permanenza sul campo di battaglia.
Il contratto per lo sviluppo del Protector firmato la scorsa primavera è di 415 milioni di sterline (605 milioni di dollari di cui 127 per la fase di sviluppo) è si svilupperà fino a ottobre 2023. Non è stato precisato il numero di velivoli destinati alla RAF che la Strategic Defence and Security Review del 2015 prevede in oltre 20 unità.

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Re: MQ-9B (SkyGuardian, SeaGuardian, Protector)

Messaggio da Phant » 3 giugno 2017, 19:11

Aviation-report.com ha scritto:
48 ore di volo non stop per il MQ-9B Skyguardian

La General Atomics Aeronautical Systems, Inc. (GA?ASI) ha annunciato che il nuovo UAV MQ-9B SkyGuardianTM sistema aereo a pilotaggio remoto, una versione “Certifiable” (STANAG 4671) del Predator® B attualmente in produzione, ha stabilito un record aziendale con il volo più lungo mai effettuato dalla serie di velivoli Predator.

Configurato in versione Intelligence, Surveillance, e Reconnaissance (ISR) e senza carichi esterni, il velivolo MQ-9B è decollato il 16 maggio dal Laguna Airfield presso lo Yuma Proving Grounds, Arizona, con 6,065 galloni di carburante. Lo Skyguardian ha volato tra i 25,000 e i 35,000 piedi durante la sua missione ed è atterrato 48.2 ore più tardi il 18 maggio con 280 galloni di carburante. Il precedente record della General Atomics è stato di 46.1 ore di volo stabilito a febbraio 2015 da un Predator XP.

“Questo volo a lunga durata non è solo un risultato significativo per i nostri velivoli MQ-9B SkyGuardian, ma anche un evento storico molto rilevante per la nostra azienda, perchè proprio quest’anno celebriamo 25 anni di innovazione nel settore dell’aviazione,” ha dichiarato Linden Blue, CEO di GA-ASI. “GA-ASI continua a sviluppare sistemi e sensori RPA versatili, affidabili, economici ed efficaci, e questa ultima novità testimonia il nostro patrimonio industriale.”

Lo sviluppo dell’MQ-9B è iniziato nel 2012 come un progetto finanziato internamente. Il volo a lunga durata è la continuazione di un programma di test eccezionalmente efficiente che ha avuto inizio con il successo del primo volo lo scorso novembre. La GA-ASI attualmente sta costruendo tre velivoli ma ha pianificato di consegnare il primo esemplare di produzione il prossimo anno.

La versione SkyGuardian del Predator B “Certifiable” è stata progettata per funzionare in base ai severi requisiti di aeronavigabilità dello spazio aereo non militare. La variante armata del sistema è stata acquistata dalla Royal Air Force sotto il programma “Protector”. Una variante per il pattugliamento marittimo, SeaGuardianTM, è stata progettata per supportare la sorveglianza delle superfici oceaniche e litoranee. Tutte e tre le varianti sono progettate per volare più di 35 ore con velocità fino a 210 nodi e per raggiungere altitudini superiori a 40.000 piedi.


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Re: MQ-9B (SkyGuardian, SeaGuardian, Protector)

Messaggio da Phant » 29 gennaio 2019, 0:54

Analisidifesa.it ha scritto:
Missili Brimstone per gli UAV Protector RG Mk1 della RAF

MBDA ha ricevuto un contratto per l’integrazione del missile d’attacco ad alta precisione Brimstone sul velivolo da pilotaggio remoto RG Mk1 della Royal Air Force sviluppato e prodotto da General Atomics Aeronautical Systems, Inc. Brimstone e Protector RG Mk1 forniranno nuove importanti capacità alla Forza ISTAR della Royal Air Force, che consente di ingaggiare bersagli mobili a alta velocità (compresi i mezzi navali veloci).

Il Protector RG Mk1 può trasportare tre Brimstone per stazione di armi (in tutto 12 armi) e quindi offre un carico molto più alto rispetto alla piattaforma Reaper che sostituirà.

L’integrazione di Brimstone su Protector RG Mk1 (che è la versione armata di MQ-9B SkyGuardian) segue una serie di prove a fuoco del missile dai velivoli Reaper/Predator B negli Stati Uniti che hanno dimostrato il progresso nelle prestazioni offerte dal Brimstone, la cui integrazione sarà completata in tempo per l’entrata in servizio dell’aeromobile con la RAF.

James Allibone, direttore vendite britannico di MBDA, ha dichiarato: “Protector RG Mk1 è la terza piattaforma aerea del Regno Unito a beneficiare delle capacità ineguagliabili del missile Brimstone, fornendo alle forze armate vantaggi operativi vitali e capacità di difesa di produzione nazionale.

Brimstone è l’unica arma del suo genere a essere impiegabile su piattaforme in tutti i domini, terra, mare e aria, fornendo un’arma comune che offre vantaggi sia operativi che economici. La comunanza è una parte fondamentale di tutti gli ultimi sistemi di MBDA, ed è uno dei principali contributi al risparmio di 1,7 miliardi di sterline che la partnership tra il Ministero della Difesa britannico e MBDA ha generato.”

All’inizio del 2018, il Ministero della Difesa britannico ha annunciato un contratto da 400 milioni di sterline con MBDA per il programma di supporto alla capacità (CSP) del missile Brimstone, per costruire nuovi missili e prolungare la durata del missile oltre il 2030.

Brimstone è un missile leggero (50 kg) con un avanzato seeker dual-mode che offre una capacità unica di ingaggiare una vasta gamma di bersagli, inclusi veicoli e imbarcazioni in movimento sia in terra che in mare e anche in modalità indirette. Testata a livello operativo con impareggiabili tassi di successo delle missioni su più teatri, Brimstone ha dimostrato di essere l’arma preferita con la sua capacità di eseguire attacchi chirurgici in condizioni critiche di missione.

MBDA è l’unico gruppo europeo in grado di progettare e produrre missili e sistemi missilistici che corrispondono all’intera gamma di esigenze operative attuali e future delle tre forze armate (terra, mare e aria).

Con una presenza significativa in cinque paesi europei e negli Stati Uniti, nel 2017 MBDA ha realizzato ricavi per 3,1 miliardi di euro con un portafoglio ordini di 16,8 miliardi di euro. Con oltre 90 clienti armati nel mondo, MBDA è leader mondiale nei missili e nei sistemi missilistici. In totale, il gruppo offre una gamma di 45 sistemi missilistici e contromisure già in servizio e più di altri 15 in fase di sviluppo. MBDA è controllata congiuntamente da Airbus (37,5%), BAE Systems (37,5%) e Leonardo (25%).


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Re: MQ-9B (SkyGuardian, SeaGuardian, Protector)

Messaggio da Phant » 5 marzo 2019, 19:30

Aviation-report.com ha scritto:
GA-ASI continua lo sviluppo del MQ-9B Skyguardian / SeaGuardian

General Atomics Aeronautical Systems, Inc. (GA-ASI), il principale progettista e produttore di sistemi di aerei a pilotaggio remoto (RPA), radar e sistemi elettro-ottici di missione, continua lo sviluppo a pieno ritmo del suo ultimo RPA, il MQ-9B. GA-ASI ha progettato il MQ-9B come la prossima generazione dei Predator® B multi-missione e ha chiamato il suo velivolo di base MQ-9B SkyGuardian e la sua variante per la sorveglianza marittima SeaGuardian.

La Royal Air Force (RAF) sta acquisendo lo SkyGuardian come parte del suo programma Protector RG Mk1 con la prima consegna programmata dal 2020. Anche il Belgio ha scelto lo SkyGuardian per le sue esigenze di difesa. Questo RPA è considerato anche come un’opzione per l’Australian Defence Force, che ha scelto GA-ASI per fornire il futuro sistema RPA per il Project Air 7003.

Lo sviluppo è il risultato di un programma finanziato dall’azienda americana per fornire un velivolo senza pilota per soddisfare i rigorosi requisiti di certificazione di aeronavigabilità della NATO e di varie autorità civili.

Come parte dello sforzo di certificazione, il MQ-9B è in fase di equipaggiamento con un sistema DAE (Detect and Avoid) sviluppato da GA-ASI. Il sistema DAA è costituito da un Due Regard Radar (radar aria-aria), abbinato a un sistema di allarme sul traffico e anticollisione (TCAS – Traffic alert and Collision Avoidance System) e a un sistema di sorveglianza automatica della trasmissione (ADS-B – Automatic Dependent Surveillance-Broadcast).

Il primo volo transatlantico di un RPA (MALE – Medium-Altitude, Long-Endurance) è stato effettuato lo scorso luglio 2018, per commemorare la celebrazione del centenario della Royal Air Force inglede (RAF100). Uno SkyGuardian è decollato da Grand Forks, North Dakota ed è atterraato sulla RAF Fairford nel Gloucestershire, Regno Unito, coprendo 3.760 miglia nautiche in 24 ore.

L’aereo di test MQ-9B (YBC 01) ha stabilito un record di durata per gli aerei GA-ASI quando ha volato per più di 48 ore consecutive nell’aprile 2017. Si tratta di un livello senza precedenti di operatività che consente al MQ-9B di fornire intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) persistenti con un costo operativo ben al di sotto della maggior parte delle piattaforme pilotate. MQ-9B ha una autonomia di oltre 6.000 miglia nautiche ed è dotato di nove punti di attacco per il trasporto di sensori o armi con oltre 4.000 libbre di carico utile disponibile.

Entrambi i modelli MQ-9B SeaGuardian e SkyGuardian sono in grado di operare di giorno come di notte. La funzionalità di avviamento del motore a basse temperature consente operazioni a terra fino a -41 °C. Questi RPAS dispongono anche di un sistema di sghiacciamento elettro espulsivo (EEDS – Electro-Expulsive De-icing System) per i bordi d’attacco delle ali, ingresso motore riscaldato anti-ghiaccio, tubo di Pitot riscaldato e protezioni antifulmine.

Interoperabile con la NATO, la capacità multi-missione dello SkyGuardian lo rende un assetto di grande valore in una varietà di scenari, dalla protezione dell’ambiente all’assistenza umanitaria/Disaster Relief, dal Maritime Domain Awareness (MDA) alla ricerca e salvataggio (SAR) fino alla ISR – Intelligence Surveillance and Reconnaissance su terra come su mare.

Ad oggi, GA-ASI ha consegnato oltre 850 aeromobili e oltre 300 GCS – Ground Control Station. Ogni secondo di ogni giorno, ci sono 69 RPA della GA-ASI operativi e in volo in tutto il mondo.


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Re: MQ-9B (SkyGuardian, SeaGuardian, Protector)

Messaggio da Phant » 8 aprile 2020, 19:10

Aviation-report.com ha scritto:
General Atomics completa e porta in volo il primo velivolo di produzione nella configurazione MQ-9B SkyGuardian

General Atomics Aeronautical Systems, Inc. (GA-ASI) ha completato il primo velivolo di produzione MQ-9B SkyGuardian® Remotely Piloted Aircraft (RPA). Il primo volo di questo aereo ha avuto luogo il 30 marzo 2020 presso il Flight Operations Facility di GA-ASI a El Mirage, in California.

“Con il primo volo dell’aereo rappresentativo della produzione, rimaniamo nei tempi previsti per la consegna del MQ-9B Protector alla RAF“, ha dichiarato Linden Blue, CEO, GA-ASI. Il Protector RG Mk1 è stato acquistato dalla Royal Air Force britannica nella configurazione SkyGuardian. “Il Protector rivoluziona il mercato degli RPA a lungo raggio fornendo una vera capacità operativa per tutte le condizioni atmosferiche e la certificazione di tipo standard NATO per consentire operazioni flessibili nello spazio aereo civile“, ha affermato Linden Blue.

Il nuovo SkyGuardian, noto all’interno di GA-ASI come BC03, è un velivolo aziendale che viene utilizzato per i test di terra e di volo per raccogliere i dati di certificazione all’aeronavigabilità a partire dai carichi di volo fino alle prestazioni dell’aeromobile. I risultati dei test costituiranno la Type Certification Exposition necessaria per ottenere il Military Type Certificate per la piattaforma Protector.

“In qualità di cliente principale, stiamo monitorando tutti gli importanti sviluppi di questo rivoluzionario velivolo a pilotaggio remoto“, ha dichiarato il RAF Group Captain Shaun Gee, direttore del programma Protector RG Mk1. “Il certificato di tipo militare è una pietra miliare particolarmente importante perché è un passo fondamentale verso l’approvazione, del Protector RPA, per volare in uno spazio aereo non classificato.”

L’MQ-9B multi-missione è sviluppato per affrontare tutte le condizioni meteo con protezione contro i fulmini, tolleranza ai danni e un sistema di sbrinamento. Lo SkyGuardian, così come la versione marittima SeaGuardian®, è dotato di un sistema Detect and Avoid sviluppato da GA-ASI (DAAS).

Secondo il presidente della GA-ASI David R. Alexander, il BC03 sarà seguito dal BC04 (noto anche come UK1), che sarà il primo velivolo Protector ad essere consegnato alla RAF. “La produzione è già iniziata su BC04 e prima della consegna, verrà utilizzata per i test del sistema di volo e sull’armamento“, ha affermato Alexander.

Oltre alla Royal Air Force, il MQ-9B è stato selezionato dal governo australiano per le Australian Defence Force (ADF) nell’ambito del Progetto Air 7003. Anche il governo del Belgio ha approvato la negoziazione, da parte del ministero della difesa, per l’acquisizione del MQ-9B.


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Re: MQ-9B (SkyGuardian, SeaGuardian, Protector)

Messaggio da Phant » 27 agosto 2020, 2:28

Aviation-report.com ha scritto:
General Atomics Aeronautical Systems firma il contratto per la fornitura degli MQ-9B SkyGuardian per il Belgio

La General Atomics Aeronautical Systems, Inc. (GA-ASI) ha firmato un contratto di vendita militare con l’Aeronautica Militare degli Stati Uniti per il Ministero della Difesa belga per l’acquisizione del sistema aereo a pilotaggio remoto (RPAS) MQ-9B SkyGuardian®. Il contratto copre la progettazione, lo sviluppo, l’integrazione e la produzione dell’RPAS con il suo carico utile di sistemi video EO / IR e di sorveglianza SAR / GMTI, nonché per le stazioni di controllo a terra (CGCS – Certifiable Ground Control Stations), apparecchiature portatili pre-volo/post-volo (P3E – Portable Pre-Flight/Post-Flight Equipment), attrezzature di supporto a terra e ricambi. La consegna del primo velivolo per il Belgio è prevista nel 2023.

“Non vediamo l’ora di fornire i nostri sistemi RPAS per soddisfare i requisiti della missione del Belgio, sostenendo anche l’Alleanza NATO“, ha affermato Linden Blue, CEO di GA-ASI. “Attraverso la nostra iniziativa con il Belgio di finanziamento delle fasi di ricerca e sviluppo, siamo in contatto con molte aziende belghe interessate a migliorare ulteriormente le capacità del sistema SkyGuardian.“

Il velivolo a pilotaggio remoto SkyGuardian ha raccolto un notevole interesse da parte dei clienti di tutto il mondo. Il Ministero della Difesa britannico ha selezionato lo SkyGuardian per il suo programma MQ-9B Protector e ha recentemente concluso il contratto di produzione per le consegne alla Royal Air Force. Lo SkyGuardian è stato selezionato anche dall’Australian Defence Force nell’ambito del Project Air 7003.

MQ-9B è l’RPAS più avanzato della General Atomics Aeronautical Systems. La GA-ASI ha chiamato i suoi aeromobili MQ-9B SkyGuardian® e la variante per sorveglianza marittima, SeaGuardian®, il quale è dotato di un radar per il pattugliamento marittimo multimodale con un campo di visione e rilevamento di 360 gradi e capacità di utilizzo opzionale delle sonoboe.

Lo sviluppo del MQ-9B è iniziato nel 2014 come programma finanziato dalla società statunitense per fornire un RPAS che fosse in grado di soddisfare i rigorosi standard di certificazione di aeronavigabilità della NATO (STANAG 4671). La certificazione STANAG consentirà allo SkyGuardian di operare nello spazio aereo civile e di svolgere meglio le missioni di pattugliamento delle frontiere, rilevamento e antincendio, pattugliamento marittimo e monitoraggio.

L’MQ-9B SkyGuardian è predisposto per il sistema di rilevamento Detect and Avoid System (DAAS) sviluppato da GA-ASI per migliorare la sicurezza delle operazioni nello spazio aereo civile e militare. L’MQ-9B è costruito per operare in qualsiasi condizione atmosferica con protezione contro i fulmini, grazie anche ad una cellula resistente ai danni e un sistema di sbrinamento.


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Re: MQ-9B (SkyGuardian, SeaGuardian, Protector)

Messaggio da Phant » 4 ottobre 2020, 18:43

Aviation-report.com ha scritto:
Volo inaugurale per il primo velivolo a pilotaggio remoto Protector RG Mk1 del Regno Unito

Il primo aereo a pilotaggio remoto Protector RG Mk1 del Regno Unito ha completato con successo il suo primo volo dopo essere uscito dalla linea di produzione. L’ultimo obiettivo del programma Protector del Regno Unito segue l’annuncio a luglio della produzione dei primi tre aeromobili in seguito all’assegnazione da parte del Ministero della Difesa britannico di un contratto da 65 milioni di sterline alla General Atomics Aeronautical Systems Inc (GA-ASI). Il Protector è la versione britannica del GA-ASI MQ-9B Sky Guardian, l’ultima variante del Predator.

L’aereo ha preso il volo negli Stati Uniti venerdì 25 settembre, sotto l’occhio vigile del personale GA-ASI. Il Protector RG Mk1, che sostituirà l’attuale Reaper Force della RAF quando verrà introdotto in prima linea, è considerato un cambiamento radicale nelle capacità della Royal Air Force. La piattaforma all’avanguardia sarà in grado di operare in qualsiasi parte del mondo mentre sarà gestita da personale situato nella loro base a RAF Waddington, Lincolnshire, dove entrerà in servizio entro la metà del 2024.

Questo aereo è il quarto velivolo della serie MQ-9B SkyGuardian® (i primi tre aerei MQ-9B sono risorse di proprietà dell’azienda a supporto della qualificazione e della certificazione). Il primo Protector, noto all’interno di GA-ASI come UK1, verrà utilizzato per supportare i test di sistema all’interno di un team congiunto del Ministero della Difesa del Regno Unito, dell’aeronautica militare degli Stati Uniti e della GA-ASI. Al termine di questo test iniziale, UK1 sarà consegnato al Ministero della Difesa inglese nell’estate del 2021, ma rimarrà negli Stati Uniti per completare il programma di test e di valutazione della Royal Air Force.

Questo è il primo dei tre aeromobili Protector attualmente in ordine, sebbene il contratto includa un’opzione per i restanti 13 aeromobili per completare la flotta attualmente pianificata di 16 aeromobili che raddoppierà la capacità attualmente fornita dai Reaper. Il Protector dovrà soddisfare i rigorosi standard di certificazione di sicurezza della NATO e del Regno Unito, il che significa che potrebbe operare anche nello spazio aereo civile.

Il velivolo Protector sostituirà quindi i droni Reaper ampiamente utilizzati dalla RAF in Afghanistan, in Medio Oriente e più recentemente in Siria e Iraq fornendo capacità di ricognizione, sorveglianza e attacco contro il gruppo Daesh.

Il Protector RG Mk1 sarà impiegato in operazioni ISTAR (Intelligence, Surveillance, Targeting and Reconnaissance) ad ampio raggio, dove la sua capacità di volare costantemente per un massimo di 40 ore, offrirà alla RAF capacità notevolmente migliorate. Sarebbe inoltre disponibile, se richiesto, per sostenere le agenzie civili nel Regno Unito, ad esempio nelle missioni di ricerca e soccorso e di risposta ai disastri.

L’aereo utilizzerà collegamenti dati avanzati e trasporterà armi da attacco di precisione di prossima generazione come il missile Brimstone (MBDA) di fabbricazione britannica e la bomba a guida laser Paveway IV (Raytheon UK). La flotta britannica avrà anche una protezione avanzata anti-ghiaccio e contro i fulmini, fornendo alla RAF una flessibilità senza precedenti per operare in condizioni meteorologiche avverse. La prima consegna alla Royal Air Force avverrà nel 2023.

“È stato emozionante vedere il primo volo dell’MQ-9B nella configurazione Protector” , ha affermato il presidente di GA-ASI David R. Alexander . “La Royal Air Force è un ottimo partner per GA-ASI da oltre un decennio. Siamo entusiasti di vedere questo primo velivolo del cliente completato e non vediamo l’ora di consegnare la loro flotta Protector e ottenere più clienti SkyGuardian MQ-9B nella NATO e in tutto il mondo.“

MQ-9B Skyguardian e RAF Protector RG Mk.1

MQ-9B è il velivolo a pilotaggio remoto più avanzato di GA-ASI. Disponibile come SkyGuardian, SeaGuardian® marittimo (dotato di un radar di pattugliamento marittimo multimodale a 360 gradi e capacità, opzionale, di lancio di sonoboe) o come Protector per il Regno Unito, in una configurazione speciale specificata dal cliente. La prima consegna al cliente di un MQ-9B avverrà nel Regno Unito, ma il velivolo è stato selezionato anche dalla difesa belga e dalla forza di difesa australiana, con notevole interesse da parte dei clienti di tutto il mondo.

“Il Protector sarà impiegato in operazioni ISTAR (Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance) ad ampio raggio, dove la sua capacità di volare costantemente per un massimo di 40 ore offrirà una capacità ISTAR notevolmente migliorata. Dato che è progettato per volare anche in uno spazio aereo civile non segregato, il Protector RPAS sarà in grado di rispondere rapidamente e offrire flessibilità, offrendo molti tipi di missioni di supporto delle autorità militari o civili, tra cui ricerca e salvataggio“, ha affermato il Group Captain Shaun Gee, RAF’s Director Air ISTAR Programmes.

Lo sviluppo del MQ-9B è iniziato nel 2014 come programma finanziato dalla società stessa per fornire un velivolo a pilotaggio remoto per soddisfare i rigorosi standard di certificazione del tipo di aeronavigabilità della NATO (STANAG 4671). La certificazione STANAG consentirà a SkyGuardian, SeaGuardian e altre varianti del MQ-9B di operare nello spazio aereo civile e di svolgere meglio le missioni di pattugliamento delle frontiere, ricognizione, antincendio, pattugliamento marittimo e monitoraggio.

L’MQ-9B è predisposto per il sistema di rilevamento e sicurezza (DAAS) sviluppato da GA-ASI per migliorare la sicurezza delle operazioni nello spazio aereo civile e militare. L’MQ-9B è costruito per opreare in condizioni atmosferiche avverse con protezione contro i fulmini, con una cellula resistente ai danni e con un sistema di sbrinamento.


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Re: MQ-9B (SkyGuardian, SeaGuardian, Protector)

Messaggio da Phant » 20 gennaio 2021, 1:23

Analisidifesa.it ha scritto:
Il radar AESA Leonardo Seaspray integrato sul drone MQ-9B SeaGuardian

General Atomics Aeronautical Systems, Inc. (GA-ASI) sta lavorando con Leonardo per integrare il radar Seaspray 7500E V2 di Leonardo nel pod centrale del suo velivolo a pilotaggio remoto (RPAS – Remotely Piloted Air Systems) MQ-9B SeaGuardian. L’installazione di questo sensore leader di mercato nel SeaGuardian consentirà una persistente capacità di intelligence e sorveglianza marittima, disponibile per la base clienti internazionale di GA-ASI.

L’MQ-9B di GA-ASI sta rivoluzionando il settore dei sistemi RPAS a lunga persistenza, fornendo capacità ogni-tempo e rispondenza allo STANAG-4671, lo standard della NATO per l’aeronavigabilità dei velivoli pilotati da remoto. Queste caratteristiche, insieme a un radar anti-collisione testato operativamente, permettono operazioni flessibili negli spazi aerei civili.

Il SeaGuardian è equipaggiato con un radar di pattugliamento marittimo di superficie multifunzione in grado di fornire immagini ad apertura inversa (Inverse Synthetic Aperture Radar – ISAR), con un sistema receiver di identificazione automatica (AIS – Automatic Identification System) e con un sensore video ad alta definizione full motion dotato di camere ottiche e all’infrarosso.

La suite di sensori, potenziata dalla capacità di correlazione automatica delle tracce e da algoritmi di rilevamento di anomalie, permette il rilevamento e l’identificazione in tempo reale di unità navali di superficie su migliaia di miglia nautiche quadrate.

Il radar Seaspray 7500E V2 è compatibile con il set di missione del SeaGuardian, grazie all’impiego di tecnologia radar a scansione elettronica (Active Electronically Scanned Array – AESA) per rilevare, tracciare e classificare centinaia di contatti marittimi.

L’integrazione prevede inoltre un sistema di missione aperto (Open Mission Systems – OMS), che permette al SeaGuardian e alla sua suite di sensori di offire grande flessibilità sia nelle operazioni che nel supporto al sistema.
Molti Paesi utilizzano il radar a scansione elettronica Seaspray di Leonardo e l’azienda ha impiegato il feedback operativo dei clienti per espandere e ottimizzare la suite con modalità avanzate.

Tra queste, la capacità brevettata di rilevare piccoli obiettivi, consentendo di individuare con precisione bersagli particolarmente difficili a lunga distanza, come periscopi sottomarini e naufraghi, anche in condizioni di mare in tempesta. Un fattore discriminante dei radar E-scan di Leonardo è la loro elevata affidabilità e tolleranza ai malfunzionamenti che gli permettono di operare in maniera efficace anche in mancanza di un certo numero di moduli radar.

Il Seaspray aumenta considerevolmente le capacità dell’MQ-9B, sulla base della comprovata collaborazione tra GA-ASI e Leonardo. A inizio anno GA-ASI ha annunciato il completamento dell’integrazione iniziale sul SeaGuardian del sistema di sorveglianza elettronica SAGE, che ha dotato il velivolo della capacità di raccogliere informazioni di intelligence da emettitori radar marittimi e terrestri su vasta area.

Per la piattaforma SeaGuardian i clienti potranno contare su una vasta gamma di sensori e payload, con Seaspray e SAGE come opzioni off the shelf.


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Re: MQ-9B (SkyGuardian, SeaGuardian, Protector)

Messaggio da Phant » 16 settembre 2021, 1:05

Aviation-report.com ha scritto:
Il Protector, l’aereo a pilotaggio remoto di nuova generazione della RAF vola nei cieli del Regno Unito

Uno SkyGuardian esemplare di pre-produzione rappresentativo del nuovo aereo Protector britannico ha solcato i cieli del Regno Unito come parte dei preparativi per l’arrivo del primo velivolo sulla sua home base la RAF Waddington che sarà la sede del Protector International Training Centre, come parte di un investimento di 94 milioni di sterline in miglioramenti infrastrutturali per assistere l’arrivo dell’aeromobile prima della sua entrata in servizio nel 2024.

Il Regno Unito ha ordinato 16 velivoli Protector dalla General Atomics-Aeronautical Systems Inc (GA-ASI), che saranno tutti basati presso RAF Waddington, l’hub ISTAR della Royal Air Force. Parlando alla RAF Waddington, il Segretario alla Difesa Ben Wallace ha dichiarato: “Questo investimento di 94 milioni di sterline consolida il ruolo di RAF Waddington come hub ISTAR del Regno Unito, garantendo che la nostra flotta Protector possa operare in modo sicuro ed efficace per molti anni a venire.”

Una caratteristica chiave dell’investimento presso la RAF Waddington sarà lo sviluppo di un nuovo campus che includerà il Protector International Training Centre. Ospitando il Synthetic Training System per l’aeromobile, il Centro consentirà agli equipaggi della RAF e ai partner internazionali (sono 30 le forze aeree alleate che hanno già espresso interesse per Protector e Sky Guardian a partire dall’aeronautica militare belga) di condurre una significativa parte del loro addestramento in un ambiente sicuro, collegandosi in futuro con l’ambiente di addestramento collettivo della difesa nell’ambito del programma Gladiator del Regno Unito.

Operando quest’estate dalla stazione del Lincolnshire, l’aereo SkyGuardian ha intrapreso una serie di missioni per mostrare le sue impressionanti capacità e allo stesso tempo fornire informazioni vitali al personale della RAF Waddington che si prepara per l’arrivo permanente dell’aereo nel 2024. SkyGuardian sarà conosciuto come Protector quando entrerà nella RAF servizio.

Il programma Protector del Regno Unito e l’investimento presso la RAF Waddington fanno parte degli impegni delineati nel documento del comando della difesa per garantire che la Royal Air Force sia attrezzata per affrontare le minacce future. Il Protector aumenterà in modo significativo le capacità di sorveglianza, acquisizione di bersagli e ricognizione della RAF. Ciò è ulteriormente rafforzato dall’aumento di 24 miliardi di sterline della spesa per la difesa nei prossimi quattro anni annunciato dal Primo Ministro lo scorso novembre.

Il Capo di Stato Maggiore dell’aeronautica militare inglese, l’Air Chief Marshal Sir Mike Wigston, ha dichiarato: “Il velivolo Protector è un enorme balzo in avanti in termini di prestazioni e tecnologia autonoma. Può volare per 40 ore in qualsiasi parte del mondo, fornendo sorveglianza critica e attacchi di precisione per proteggere il Regno Unito e i nostri alleati. Dotato di sensori all’avanguardia, modalità di atterraggio e volo automatiche e armi del Regno Unito, questo aereo consentirà al nostro governo di agire su un palcoscenico mondiale in poche ore, a distanza e con precisione.“

La visita dello SkyGuardian nel Regno Unito ha anche consentito di perfezionare i requisiti necessari per integrare completamente le operazioni del Protector sulla RAF Waddington, dove il personale sarà in grado di schierare l’aereo in tutto il mondo quando e dove necessario. Il Protector sarà in grado di condurre missioni fino a 40 ore e volare nello spazio aereo civile non segregato, consentendogli di rispondere rapidamente e offrire flessibilità per fornire una serie di missioni militari e supporto alle autorità civili, compresa la ricerca e il soccorso.

Nel Regno Unito, i piloti di GA-ASI hanno utilizzato l’aereo e alla fine di questo mese parteciperanno alla Joint Warrior, un’esercitazione militare multinazionale su larga scala. Il programma UK Protector coinvolge 12 partner industriali del Regno Unito e riunisce fornitori di tecnologia e servizi leader a livello mondiale per lavorare con la GA-ASI, con 400 milioni di sterline reinvestiti nell’industria britannica a sostegno di oltre 200 posti di lavoro nel Regno Unito.


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Re: MQ-9B (SkyGuardian, SeaGuardian, Protector)

Messaggio da Phant » 16 settembre 2021, 1:16

Aviation-report.com ha scritto:
Missione di oltre 25 ore per un drone MQ-9 di General Atomics con un nuovo sistema di comunicazione satellitare per dimostrare la capacità di volare in ambienti artici e ad alta latitudine

In un volo che ha avuto origine dal suo Flight Test and Training Center vicino a Grand Forks, Nevada, la General Atomics Aeronautical Systems ha condotto il volo di un MQ-9A “Big Wing” di sua proprietà a nord attraverso lo spazio aereo canadese oltre il 78° parallelo.

Una limitazione tradizionale degli UAS di lunga durata è stata quella della loro incapacità di operare a latitudini settentrionali (e meridionali) estreme, poiché molti datalink SATCOM legacy possono diventare meno affidabili sopra il Circolo Polare Artico (o sotto il Circolo Antartico) a circa 66 gradi nord. A quelle latitudini, l’angolo di visuale verso i satelliti geostazionari in banda Ku inizia a compromettere il collegamento. GA-ASI ha dimostrato una nuova capacità per operazioni ISR ​​eseguendo la missione a 78,31° nord, utilizzando il servizio ISR in banda L di Inmarsat (LAISR).

Il volo sull’isola di Haig-Thomas, nell’Artico canadese, ha dimostrato la flessibilità dell’UAS per operare a latitudini molto elevate. Il volo, che è decollato il 7 settembre 2021 ed è atterrato l’8 settembre 2021, è stato condotto con la collaborazione con la Federal Aviation Administration, Transport Canada e Nav Canada.

Coprendo 4.550 miglia in 25,5 ore, è stato anche uno dei voli a più lungo raggio mai volati da un MQ-9 della General Atomics. Il volo è stato effettuato con un certificato di aeronavigabilità speciale FAA ed un certificato di operazioni di volo speciali di Transport Canada.

GA-ASI ha collaborato con Inmarsat Government, un fornitore leader di telecomunicazioni sicure e globali del governo degli Stati Uniti, nella progettazione, test di accettazione e implementazione di un sistema di comunicazioni satellitari avanzato (SATCOM). Il SATCOM è stato uno degli elementi chiave del volo e consisteva in un sistema High Data Rate in banda L progettato da GA-ASI, nonché in un datalink di backup Inmarsat Low Data Rate in grado di mantenere il collegamento dell’aeromobile con la stazione di controllo di terra anche quando operante in ambienti ad alta latitudine.

“In qualità di leader globale negli UAS, abbiamo consentito ai nostri velivoli di operare nelle regioni artiche, via terra e via mare, dove in precedenza non era possibile trasferire efficacemente i dati C2 e ISR”, ha affermato Linden Blue, CEO di GA-ASI. “Vogliamo che i nostri aerei siano in grado di fornire la sorveglianza con alta velocità di trasmissione dati e con elevata resistenza, capacità per cui i nostri aerei sono noti, e che siano in grado di farlo in qualsiasi ambiente“.

“In Inmarsat Government, siamo orgogliosi di fornire soluzioni SATCOM che potenziano le missioni UAS attuali e future dei nostri clienti in tutto il mondo, anche negli ambienti più difficili“, ha affermato Tom Costello, Chief Commercial Officer, Inmarsat Government. “Siamo orgogliosi di collaborare con organizzazioni come GA-ASI che consentono al governo e alle forze armate di migliorare l’uso degli UAS e fornire il SATCOM necessario per la piena consapevolezza della situazione e il successo della missione“.

Il velivolo MQ-9A ha una flessibilità operativa senza pari e, se modificato con la Big Wing, può avere una durata di volo di oltre 43 ore, una velocità di 220 KTAS e può operare ad altitudini fino a 45.000 piedi. Ha una capacità di carico utile di 2.177 chilogrammi che include 1.814 chilogrammi di payload esterno. Fornisce capacità di sorveglianza di lunga durata e persistenti, con video full-motion e radar ad apertura sintetica/indicatore di bersagli mobili/radar marittimo. Un aeromobile estremamente affidabile, l’MQ-9A Big Wing è dotato di un sistema di controllo del volo tollerante ai guasti e di un’architettura di sistema avionico tripla e ridondante. È progettato per soddisfare e superare gli standard di affidabilità dei velivoli con equipaggio.

I modelli più recenti di GA-ASI, MQ-9B SkyGuardian® e SeaGuardian®, rappresentano la prossima generazione di UAS, avendo dimostrato una resistenza in volo di oltre 40 ore, decolli e atterraggi automatici sotto il controllo del solo SATCOM. Il loro sviluppo è il risultato di uno sforzo finanziato dall’azienda per fornire UAS nuovi ed aggiornati in grado di soddisfare i severi requisiti di certificazione dell’aeronavigabilità di varie autorità militari e civili.


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Re: MQ-9B (SkyGuardian, SeaGuardian, Protector)

Messaggio da Phant » 12 maggio 2022, 2:21

Aviation-report.com ha scritto:
General Atomics sviluppa il drone MQ-9B STOL per le operazioni dalle portaerei e dalle unità navali d’assalto anfibio

Per estendere ulteriormente la versatilità della sua linea di velivoli a pilotaggio remoto MQ-9B, la General Atomics Aeronautical Systems, Inc. (GA-ASI) ha annunciato che inizierà a svilupparne una versione con capacità di decollo ed atterraggio corti (STOL), che include i modelli SkyGuardian® e SeaGuardian®. GA-ASI sta assumendo questo rivoluzionario sforzo ingegneristico per soddisfare gli scenari operativi in evoluzione in ambienti di spedizione contestati.

GA-ASI ha iniziato lo sviluppo dello STOL nel 2017 come parte della sua iniziativa Mojave. La capacità STOL è stata inizialmente utilizzata su una piattaforma Grey Eagle Extended Range modificata nel 2021, ma ora la compagnia inizierà a sviluppare lo STOL sull’MQ-9B, una piattaforma già selezionata dalla Royal Air Force, dal Ministero della Difesa belga e dalla Guardia Costiera giapponese. L’MQ-9B STOL combinerà i collaudati prodotti UAS di lunga durata e altamente affidabili di GA-ASI con la versatilità per eseguire missioni in luoghi più austeri e in tutte le località geografiche.

La configurazione MQ-9B STOL consisterà in un kit ala e coda che può essere installato in meno di un giorno. Il velivolo principale e i suoi sottosistemi rimangono gli stessi. Gli operatori possono eseguire la modifica in un hangar o su una linea di volo, offrendo una capacità che altrimenti richiederebbe l’acquisto di un aeromobile completamente nuovo.

“Immagina di togliere l’hard top dalla tua Jeep. Lo sollevi, lo riponi nel tuo garage e ora hai un veicolo aperto. Se piove, rimetti l’hard top. Siamo uguali. Prendi un MQ-9B standard, indossa il kit STOL e poi vola“, ha affermato il presidente della GA-ASI David R. Alexander. L’MQ-9B STOL, che fa parte della serie di velivoli senza pilota Mojave di GA-ASI, rappresenta anche un’opportunità per operazioni future a bordo di una portaerei o di una nave d’assalto anfibia con ponte di volo.

Sostanzialmente il kit prevede un set di ali che si piegano in modo che l’MQ-9B STOL possa essere parcheggiato sul ponte di volo o nell’hangar dell’unità navale, proprio come gli altri velivoli della marina. Al momento del decollo, gli operatori avvieranno l’aereo, apriranno le ali e decolleranno ma senza bisogno di catapulte. La General Atomics ritiene che la Marina USA e il Corpo dei Marines degli Stati Uniti prenderanno atto di questa innovazione poiché apre le porte a operazioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) persistenti e a lungo raggio sul mare.

La stessa General Atomics ad aprile scorso aveva annunciato anche di aver testato il radar marittimo multifunzione AESA (Active Electronically Scanned Array) Seaspray 7500E V2 dell’italiana Leonardo su un MQ-9A Block 5, radar che ha capacità di ricerca e tracciamento in aria e in mare e potrebbe adattarsi anche alla versione STOL. “I vantaggi di questo radar di pattugliamento marittimo (MPR) nel complesso ambiente litoraneo e marittimo di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) aggiungeranno una consapevolezza situazionale di livello mondiale per il nostro RPA“, aveva affermato Robert Schoeffling, vicepresidente dello sviluppo strategico internazionale di GA-ASI .

L’ultima versione dell’MQ-9 è alimentata dal motore Rolls-Royce M250. Ha un sensore MTS-B elettro-ottico/infrarosso (EO/IR) ad alta risoluzione montato sul muso e può anche trasportare un radar ad apertura sintetica a lungo raggio Eagle Eye, oltre a tutta una serie di altre funzionalità installabili tramite pod esterni. Le armi aria-terra vanno dai JDAM ai missili Hellfire, fino alle bombe a guida laser. L’aereo in configurazione “pulita” senza carichi esterni può rimanere in volo anche fino a 35 ore.

La capacità STOL ha già volato su un’altra piattaforma della GA-ASI nel 2021, il Grey Eagle Extended Range nell’ambito del programma Mojave dell’azienda. Il drone Mojave ha portato le operazioni STOL ad un altro livello ed è in grado di eseguire operazioni a partire da basi aeree austere o da piste semi-preparate. Ora, quindi, l’azienda statunitense ha iniziato a sviluppare una capacità STOL sul più grande e più potente MQ-9B. In questo modo GA-ASI avrebbe due droni con capacità di operare dai ponti di volo delle grandi unità navali portaeromobili.

Se la capacità STOL è un punto di svolta per le operazioni dei droni a terra, lo sviluppo per le operazioni in mare fornirà un salto di qualità agli operatori di questi velivoli cambiando modalità e scenari nei quali un UAS ad alte prestazioni potrebbe operare. Lo abbiamo visto in questi ultimi due mesi con le operazioni militari in Ucraina che stanno dimostrando quanto i velivoli a pilotaggio remoto siano preziosi e versatili sui campi di battaglia di oggi. Aumentare il numero di luoghi e i modi in cui possono operare aumenta notevolmente il loro vantaggio come moltiplicatori di forza.


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Re: MQ-9B (SkyGuardian, SeaGuardian, Protector)

Messaggio da Phant » 21 luglio 2022, 1:37

Aresdifesa.it ha scritto:
MQ-9B Sea Guardian per la Grecia

Il Parlamento di Atene ha approvato due importanti programmi per l’ammodernamento ed il potenziamento delle FF.AA., rispettivamente, l’acquisto di velivoli a pilotaggio remoto da sorveglianza marittima MQ-9B Sea Guardian e di mezzi da trasporto ed assalto anfibio AAV-7A1.

Per coprire entrambe le esigenze, il Parlamento ha approvato uno stanziamento complessivo di 691 milioni di euro che in gran parte serviranno ad acquistare tre UAV MALE MQ-9B Sea Guardian completi di sensori e Ground Control Station.

Il SeaGuardian realizzato da General Atomics Aeronautical Systems Inc. è dotato di un radar per la ricerca di superficie marittima multimodale con una modalità di imaging ISAR (Inverse Synthetic Aperture Radar), un ricevitore AIS (Automatic Identification System) ed un sensore video Full-Motion ad alta definizione dotato di telecamere ottiche e a infrarossi.

Questa suite di sensori consente il rilevamento e l’identificazione in tempo reale di navi di superficie su migliaia di miglia nautiche quadrate e fornisce il tracciamento automatico dei bersagli marittimi nonché la correlazione dei trasmettitori AIS con le tracce radar.

La capacità di operare con qualsiasi condizione atmosferica ed in piena conformità alla STANAG-4671 (standard di aeronavigabilità NATO UAS) unita al sistema radar anti-collisione collaudato dal punto di vista operativo, consente al SeaGuardian di eseguire operazioni flessibili nello spazio aereo civile.

Rispetto al MQ-9A Reaper, le ali sono state allungate, dotate di winglets ed il quantitativo di carburante imbarcabile consente di volare fino a 40 ore ad una tangenza operativa di 50.000 piedi.


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Re: MQ-9B (SkyGuardian, SeaGuardian, Protector)

Messaggio da Phant » 21 agosto 2022, 2:18

Aresdifesa.it ha scritto:
MQ-9A Extended Range per il Corpo dei Marines

La Marina degli Stati Uniti ha recentemente assegnato un contratto da 135,8 milioni di dollari a General Atomics Aeronautical Systems, Inc. (GA-ASI) per otto sistemi di velivoli senza pilota MQ-9A Extended Range (ER) la cui consegna al Corpo dei Marines è prevista per la fine del 2023.

L’MQ-9A ER fornirà una capacità di intelligence, sorveglianza e ricognizione su larga scala ea lungo raggio per la Marine Expeditionary Force. È progettato per estendere la durata del velivolo a più di 30 ore ed è dotato di un’architettura avionica tripla ridondante.

Come parte degli sforzi del Marine Corps Force Design 2030, i Marines hanno in programma di trasferire l’Unmanned Aerial Vehicle Squadron (VMU) 3 situato a Kaneohe Bay, Hawaii, alle operazioni MQ-9A; il VMU-3 utilizzerà gli ER MQ-9A per supportare l’addestramento per il Marine Littoral Regiment.

L’ufficio del programma Multi-Mission Tactical UAS (PMA-266), che gestisce il programma Marines MQ-9, ha utilizzato l’Agile Reaper Enterprise Solution (ARES) dell’Air Force per aggiudicare il contratto. ARES è un contratto quinquennale a consegna indeterminata/quantità indefinita (ID/IQ).

Dall’inizio del programma nel 2018, PMA-266 ha sfruttato gli investimenti dell’Air Force e le soluzioni di appalto per acquisire MQ-9, accelerando in definitiva i tempi di messa in campo. Personalizzando e ottimizzando la tipica strategia di acquisizione, il programma MQ-9 è iniziato dopo il traguardo C, eliminando da tre a cinque anni di sforzi di acquisizione tradizionali.

I primi due velivoli MQ-9 sono stati consegnati nel 2019 al Marine Unmanned Air Vehicle Squadron (VMU) 1 e da allora hanno volato oltre 15.000 ore di volo operative. Il programma continua a sviluppare nuovi, unici carichi utili e capacità per soddisfare i requisiti futuri per FD 2030. Questi carichi utili includono il sistema di rilevamento ed evitare (DAAS), un sistema satellitare Proliferated Low Earth Orbit (PLEO), un carico utile di estensione della rete aerea (Sky Tower ) ed un carico utile di guerra elettronica.

L’MQ-9A ed i carichi utili associati forniranno ai Marines l’estensione organica della rete e l’intelligence, la sorveglianza, la ricognizione e il targeting (ISR-T) a supporto di operazioni di spedizione avanzate, operazioni litorali in ambienti contesi e consapevolezza del dominio marittimo.


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Re: MQ-9B (SkyGuardian, SeaGuardian, Protector)

Messaggio da Phant » 23 dicembre 2023, 1:25

Aviation-report.com ha scritto:
Il governo del Canada ordina il drone MQ-9B SkyGuardian di General Atomics

Il governo del Canada ha firmato un contratto per l’acquisto di una flotta di sistemi aerei a pilotaggio remoto (RPAS) basati sul drone MQ-9B SkyGuardian di General Atomics Aeronautical Systems (GA-ASI). L’ordine include le stazioni di controllo a terra associate e le apparecchiature di supporto di GA-ASI. La prima consegna è prevista nel 2028.

Il drone MQ-9B SkyGuardian è interoperabile con le attività operative del Canada e le sue missioni di difesa continentale attraverso il NORAD, nonché con i più stretti alleati, tra cui la Five Eyes Alliance (FVEY) e la NATO, per un’integrazione perfetta con la difesa canadese attuale e futura, e con l’aviazione civile.

“Il vasto territorio del Canada e i terreni complessi, compreso l’Artico, richiedono una soluzione RPAS multi-missione economicamente vantaggiosa in grado di resistere a lunghi periodi idi volo in ambienti meteorologici difficili e per operare in sicurezza in tutti gli spazi aerei“, ha affermato Linden Blue, CEO di GA-ASI. “MQ-9B SkyGuardian offre queste capacità critiche e GA-ASI e il Team SkyGuardian Canada sono onorati di questa opportunità di diventare un partner chiave per il Canada a lungo termine in materia di difesa e sicurezza.”

Il Team SkyGuardian Canada è una partnership di aziende canadesi, tra cui CAE, MDA Ltd. e L3Harris Technologies, che collaborano con GA-ASI allo sviluppo, alla consegna e al sostegno dell’MQ-9B. Gli investimenti del Canada nel progetto RPAS e nel Team SkyGuardian Canada riflettono direttamente l’interesse nazionale del Canada nel perseguire tecnologie RPAS all’avanguardia.

GA-ASI vanta una storia lunga storia di successo con l’industria canadese che continua a crescere. Quasi tutti i sistemi che GA-ASI ha fornito nel corso dei suoi oltre 30 anni di storia contengono un certo livello di materiali canadesi, inclusi sensori, apparecchiature di propulsione e sistemi e servizi di addestramento/simulazione. CAE, MDA Ltd., L3Harris e GA-ASI si impegneranno a fornire al Canada le migliori capacità RPAS al mondo, creando vantaggi economici nazionali e opportunità di lavoro.

L’MQ-9B è la prossima generazione di RPAS, che offre autonomia e portata eccezionalmente lunghe, con decollo e atterraggio automatici sotto il solo controllo SATCOM, e sarà in grado di operare in uno spazio aereo non segregato utilizzando il sistema Detect and Avoid sviluppato da GA-ASI.

Le prime consegne ai clienti dell’MQ-9B sono iniziate nel 2022 alla Royal Air Force del Regno Unito e sono stati firmati contratti con il Belgio e l’aeronautica militare americana, a supporto dello Special Operations Command. La Guardia Costiera giapponese sta attualmente utilizzando l’MQ-9B per operazioni marittime, mentre le Forze di Autodifesa Marittime Giapponesi (JMSDF) hanno selezionato il drone per il progetto RPAS a media altitudine e lunga durata MALE.

Quest’anno il drone MQ-9B SkyGuardian ha inoltre supportato varie esercitazioni della Marina degli Stati Uniti, tra cui la Northern Edge, la Integrated Battle Problem e la Group Sail. “Siamo ansiosi di lavorare con i nostri partner del Team SkyGuardian Canada per fornire i nostri RPAS leader del settore per i requisiti di missione dinamici del Canada. GA-ASI è il leader mondiale nei sistemi aerei a pilotaggio remoto affidabili, economici e sostenibili. Questi velivoli eseguono operazioni interoperabili con sistemi avanzati in tutto il mondo, il tutto con un impatto sull’impronta di carbonio molto inferiore rispetto ai tradizionali sistemi con equipaggio che svolgono missioni simili”, ha aggiunto Blue.


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