Leonardo BriteCloud 218 e BriteEye

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Leonardo BriteCloud 218 e BriteEye

Messaggio da Aviators » 18 settembre 2016, 10:45

Difesa Online ha scritto: Il MoD UK acquista i sistemi anti-missile di Leonardo-Finmeccanica per i piloti della RAF

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La Royal Air Force britannica (RAF) sarà la prima aeronautica militare a utilizzare il nuovo sistema anti-missile BriteCloud di Leonardo-Finmeccanica. Grazie all’acquisto da parte del Ministero della Difesa UK di un significativo numero di dispositivi per diversi milioni di euro, la RAF valuterà le capacità di protezione del BriteCloud con la sua flotta di velivoli Tornado e svilupperà un manuale di istruzioni, il cosiddetto CONOPS (CONcept of OPerationS). Si tratta di una guida per gli equipaggi che utilizzeranno il BriteCloud, passaggio che normalmente rappresenta l’ultima fase prima dell’adozione della tecnologia in missioni operative.
Il BriteCloud verrà consegnato da un team di esperti del sito di Luton. Il sistema, delle stesse dimensioni di un flare di 55mm, fornisce al velivolo una protezione elettronica contro missili aria-aria e terra-aria a guida radar. È attualmente l’unico sistema di questo tipo al mondo ad essere stato venduto e ad aver dimostrato la sua efficacia nei test operativi. Basato su una tecnologia d disturbo miniaturizzata, il BriteCloud viene lanciato da una cartuccia standard di 55mm e non richiede ulteriori interventi per integrarlo sulla piattaforma.
A ottobre dello scorso anno la RAF ha effettuato una serie di prove negli Stati Uniti in cui il BriteCloud ha mostrato la sua validità contro le moderne minacce in radio frequenza. Il passo successivo, che precede l’adozione del sistema in contesti operativi, è rappresentato dallo sviluppo di un manuale di istruzioni “CONOPS”. Ciò permetterà di definire con precisione il comportamento del dispositivo in scenari realistici e sviluppare metodologie per utilizzarlo in combattimento. Nell’ambito di questo processo, verranno eseguiti altri test sui Tornado inglesi per verificare ulteriormente la contromisura.
Il Segretario alla Difesa Michael Fallon ha commentato: “L’avanzata tecnologia su cui si basa il BriteClouddimostra la fiducia del Ministero della Difesa nella straordinaria creatività dei nostri fornitori. Con un investimento di £178 miliardi in equipaggiamenti, anche questi nuovi prodotti dimostrano il nostro impegno verso un’innovazione sempre più spinta, frutto delle migliori capacità e talenti del nostro Paese, capace di proteggere efficacemente le Forze Armate del Regno Unito dagli avversari”.
Il BriteCloud EAD (Expendable Active Decoy) è stato realizzato da Leonardo in collaborazione con il Ministero della Difesa del Regno Unito, in particolare con il Defence Science and Technology Laboratory (DSTL) e il Defence Equipment and Support organisation (DES).
BriteCloud è stato lanciato a novembre 2013 ed è ora in fase di produzione dopo i risultati positivi dei test effettuati su velivoli Tornado e Gripen NG. Leonardo collabora con la società svedese Saab per offrire il dispositivo come opzione per potenziare gli equipaggiamenti di protezione di tutte le varianti del Gripen, incluso il nuovo modello E.
Il BriteCloud viene espulso da una cartuccia standard di 55mm e può essere sostituito con un flare delle stesse dimensioni senza ulteriori interventi di integrazione sulla piattaforma. Leonardo sta lavorando, insieme ad altri costruttori, per adattare i sistemi esistenti all’uso di cartucce da 55mm.

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Re: Leonardo BriteCloud 218 e BriteEye

Messaggio da Phant » 9 giugno 2017, 17:30

Analisidifesa.it ha scritto:
Da Leonardo la nuova contromisura BriteCloud 218

Leonardo lancia il “BriteCloud 218”, nuova versione del sistema di protezione elettronica BriteCloud, dopo i test effettuati con i caccia F-16 dell’Aeronautica Militare danese. Il nuovo modello 218, così chiamato per le sue dimensioni (2?x1?x8?), è compatibile con i velivoli che utilizzano lanciatori flare di tali misure, come gli F-16 e gli F-15. Il BriteCloud 218, disponibile insieme alla variante da 55 mm, è stata presentata ieri a Londra in occasione dell’evento “Electronic Warfare Europe”.

Il BriteCloud è un dispositivo a radiofrequenza che viene lanciato da un velivolo quando si trova a fronteggiare attacchi da missili a guida radar. Una volta lanciato, emette dei potenti impulsi che creano un falso bersaglio e allontanano i missili nemici dall’aereo. Il sistema, molto più efficace delle tradizionali contromisure chaff, utilizza avanzate tecniche di protezione elettronica capaci di ingannare i radar, proteggendo i piloti dai più sofisticati missili moderni. Leonardo è l’unica azienda al mondo ad aver testato con successo questo tipo di sistema in condizioni operative.

Il lancio sul mercato del BriteCloud 218 fa seguito ai test effettuati con un velivolo F-16 dell’Aeronautica Militare danese. La nuova contromisura è inserita direttamente nel lanciatore standard del caccia, senza dover effettuare alcun intervento di integrazione. Durante la missione, l’F-16 dell’aviazione danese ha lanciato il BriteCloud 218 per rispondere a un vero e proprio missile terra-aria a guida radar. La prova ha consentito di raccogliere i dati necessari per completare l’adattamento software e hardware dell’attuale BriteCloud nel nuovo e più piccolo formato, il 218.

Leonardo ha già provato con successo il BriteCloud con la Royal Air Force (RAF) attraverso una serie di test effettuati con un velivolo Tornado. Dopo l’esito positivo delle prove, la RAF ha ordinato un significativo numero di BriteCloud per sviluppare un manuale operativo, il cosiddetto CONOPS (CONcept of OPerationS), passaggio che normalmente rappresenta l’ultima fase prima dell’adozione del sistema in missioni reali. Il BriteCloud da 55 mm è anche offerto dalla società svedese di difesa e sicurezza Saab come equipaggiamento opzionale su tutte le varianti del Gripen per potenziare le capacità di protezione del velivolo.


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Re: Leonardo BriteCloud 218 e BriteEye

Messaggio da Phant » 9 giugno 2017, 17:31

Analisidifesa.it ha scritto:
Leonardo lancia al Salone EWE la suite di protezione BriteEye

Leonardo presenta il suo ultimo prodotto di protezione elettronica, il ‘BriteEye’, alla fiera Electronic Warfare Europe in corso a Londra. Si tratta di una suite, disponibile a costi molto contenuti, che unisce capacità di rilevamento e contromisure in un unico prodotto integrato. BriteEye può individuare minacce in radiofrequenza (RF) a guida radar e attivare misure adeguate per garantire la sicurezza degli equipaggi in volo.

Il nuovo prodotto utilizza la collaudata tecnologia del ricevitore di allerta radar (radar warning receiver) SEER di Leonardo per rilevare le minacce in RF, attivando automaticamente da un sistema di distribuzione integrato le opportune contromisure, inclusi flare e il sistema di disturbo radar BriteCloud di Leonardo.

Compatto e leggero, BriteEye è un equipaggiamento ideale per aerei da attacco leggero, velivoli da ricognizione, intelligence e sorveglianza e anche per droni (RPAS – Remotely Piloted Aerial Systems). Poiché Leonardo fornisce l’intero sistema, i costruttori di aeromobili possono ora fornirsi di un sistema di protezione RF completa dagli specialisti di protezione elettronica di Leonardo, in grado di garantire un’efficace interoperabilità tra le varie parti del pacchetto.

Leonardo è leader in Europa nei sistemi di protezione elettronica per velivoli. L’azienda ha integrato questo tipo di contromisure di difesa su numerosi elicotteri delle forze armate britanniche come l’AW159 Wildcat, Apache, Puma e Chinook. E’ alla guida del consorzio EuroDASS, che fornisce la suite di supporto integrata per la protezione del velivolo Eurofighter Typhoon ed è l’unica azienda al mondo ad avere un sistema RF di seconda generazione, il BriteCloud, provato con successo grazie a una serie di test effettuati con un velivolo Tornado della Royal Air Force.


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Re: Leonardo BriteCloud 218 e BriteEye

Messaggio da Aviators » 30 marzo 2018, 11:58

Analisi Difesa ha scritto: In consegna alla RAF le contromisure Leonardo “Britecloud”

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Leonardo ha iniziato le consegne della contromisura ‘BriteCloud’ alla Royal Air Force del Regno Unito per l’impiego operativo della nuova tecnologia, a seguito del via libera formale da parte del Ministero della Difesa britannico. La contromisura, tra le più compatte disponibili sul mercato, proteggerà i velivoli dai missili moderni a guida radar e sarà pronta nel breve termine all’utilizzo da parte degli equipaggi dei Tornado GR4. La RAF sarà la prima forza aerea al mondo a mettere in campo questa nuova tecnologia di protezione.
L’accettazione del sistema segue una serie di campagne di volo effettuate dalla RAF negli Stati Uniti nel giugno 2017, quando dozzine di dispositivi BriteCloud sono stati lanciati dai velivoli Tornado GR4 della 41ma Squadriglia “Test and Evaluation” contro sistemi a guida radar ad alta performance. I test hanno prodotto risultati positivi che sono stati successivamente sottoposti ad un’analisi approfondita da parte del Ministero della Difesa presso l’UK Air Warfare Centre e il Defence Science and Technology Laboratory (DSTL).
Leonardo ha lavorato sin dal 2012 con il Ministero della Difesa del Regno Unito per sviluppare una contromisura elettronica di nuova generazione, basata su un progetto commissionato dal DSTL e gestito congiuntamente dall’azienda e dal Defence Equipment and Support – DE&S del Ministero della Difesa britannico. Leonardo ha supportato lo sviluppo investendo direttamente importanti risorse per sviluppare e costruire BriteCloud nel proprio centro di guerra elettronica con sede a
Luton. A fine 2017 il Ministero della Difesa ha autorizzato l’impiego operativo della tecnologia. I primi sistemi saranno consegnati alla RAF nel mese di aprile. La velocità con cui il BriteCloud è passato dalla progettazione al servizio operativo è il risultato della stretta collaborazione di Leonardo con il Rapid Capabilities Office della RAF, istituito per assicurare l’inserimento in tempi più rapidi di nuove tecnologie.
Lo sviluppo del BriteCloud è coerente con il piano industriale 2018- 2022 di Leonardo, che prevede investimenti mirati in tecnologie chiave per sostenere la crescita aziendale.Il BriteCloud incorpora un sofisticato sistema disturbatore radar elettronico in un contenitore lungo pochi centimetri. L’apparato può essere utilizzato da un dispensatore “chaff and flare” standard e rilasciato in caso di ingaggio da parte di un moderno missile a guida radar.
Al lancio, il BriteCloud si accende ed il disturbatore automatico produce un segnale ‘fantasma’ che inibisce il radar nemico. Il sistema è semplice da utilizzare ed efficace dal punto di vista della protezione dell’aereo dove è installato, perfino in situazioni in cui le tradizionali contromisure “chaff e flare” risulterebbero inefficaci. La tecnologia è genericamente chiamata ‘Active Expendable Decoy’ (EAD): ‘active’ per via del disturbatore elettronico ed ‘expendable’ in quanto il dispositivo viene lanciato dal jet da combattimento allo scopo di creare un’ampia ‘miss distance’ per un missile in arrivo.

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Re: Leonardo BriteCloud 218 e BriteEye

Messaggio da Aviators » 5 giugno 2018, 22:28

Analisi Difesa ha scritto: Da Leonardo la versione per cargo della contromisura elettronica BriteCloud

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Losanna – In occasione della conferenza Electronic Warfare Europe 2018, in corso fino al 7 giugno a Losanna, Leonardo ha presentato una nuova variante del BriteCloud, la famiglia di contromisure elettroniche per la protezione dei velivoli. Si tratta del BriteCloud 55-T, che sarà in grado di proteggere i velivoli da trasporto militare, ad esempio il C27-J di Leonardo, il C-130 e l’A400M, dai moderni missili a guida radar.
La nuova versione si aggiungerà a quelle già esistenti: il BriteCloud 55 per aerei da combattimento, come il Tornado, l’Eurofighter Typhoon e il Gripen che utilizzano dispensatori da 55 mm, e il BriteCloud 218, per caccia dotati di lanciatori flare quadrati, come gli F-15 e gli F-16. BriteCloud 55-T è attualmente nella fase finale di sviluppo e può essere già ordinato, con consegne a partire da inizio 2019.
Caratterizzato da dimensioni molto contenute, il BriteCloud 55 è concepito per proteggere i velivoli da combattimento grazie a un modulo di disturbo a radiofrequenza miniaturizzato in grado di ingannare i missili a guida radar, portandoli a mancare il bersaglio designato.

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La contromisura si è dimostrata efficace nelle campagne di test eseguite con la Royal Air Force ed è ora in servizio a bordo della flotta di Tornado GR4 dell’Aeronautica britannica. Leonardo ha poi ulteriormente miniaturizzato la tecnologia creando la versione BriteCloud 218 per quei caccia che, come l’F-16, usano dispensatori 2”x1”x8”. Il BriteCloud 55-T risponde invece alle esigenze di protezione dei velivoli da trasporto militare, che hanno bisogno di una contromisura più potente per coprire la maggior eco radar prodotta da questi grandi aerei e per deviare le più sofisticate minacce a guida radar.
Della stessa dimensione del BriteCloud 55, la nuova variante potrà essere utilizzata con dispensatori chaff e flare standard da 55mm o con undispositivo di forma quadrata ricorrendo ad un adattatore, senza bisogno di ulteriori attività di integrazione.
BriteCloud è una famiglia di prodotti innovativa, che vede oggi Leonardo unico fornitore al mondo di questo tipo di tecnologia nel campo delle contromisure elettroniche DFRM (Digital Radio Frequency Memory).
Progettato e prodotto nello stabilimento di Luton, Regno Unito, e già in servizio presso la Royal Air Force britannica, il sistema ha ricevuto manifestazioni di interesse da parte di numerose Forze aeree in tutto il mondo, nelle varianti 55 e 218. Come partner di lancio, Saab, produttore del velivolo Gripen, offre il BriteCloud come sistema di protezione elettronica compatibile con tutti i suoi modelli di velivoli, incluso il Gripen E.

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Re: Leonardo BriteCloud 218 e BriteEye

Messaggio da Phant » 26 maggio 2019, 1:16

Analisidifesa.it ha scritto:
Al via i test della contromisura BriteCloud sui Typhoon della RAF

Leonardo è stata selezionata dal Ministero della Difesa britannico (MoD UK) per effettuare una serie di test in volo per il suo sistema di protezione elettronica “BriteCloud 55”. Obiettivo dei test è di autorizzare l’impiego operativo della contromisura sui velivoli Eurofighter Typhoon della Royal Air Force (RAF). Il BriteCloud è entrato in servizio lo scorso anno a bordo della flotta di Tornado GR4 della RAF, prima forza aerea al mondo a mettere in campo questa innovativa tecnologia di protezione.

La prima sessione di prove è stata effettuata nel Regno Unito nel mese di aprile. A provare il BriteCloud, in una complessa varietà di scenari, è stata la 41ma Squadriglia “Test and Evaluation”, unità operativa della RAF che ha il compito di valutare i sistemi e le apparecchiature di un velivolo.

Progettato e prodotto nello stabilimento di Luton, Regno Unito, il BriteCloud è un sistema innovativo ad alta tecnologia, di dimensioni ridotte, che garantisce i massimi livelli di protezione dai missili a guida radar. Leonardo è l’unica azienda al mondo in grado di miniaturizzare la tecnologia di disturbo Digital Radio Frequency Memory (DRFM) tanto da consentire che la contromisura sia rilasciata da un dispensatore chaff and flare standard.

Prima di autorizzare l’impiego operativo del BriteCloud sui Tornado, il MoD UK ha condotto numerosi test per convalidare le prestazioni del dispositivo, assicurandosi che potesse essere lanciato in sicurezza dall’aereo e sviluppando un vero e proprio manuale operativo per il suo uso in missione. Ciò costituirà una solida base di lavoro per l’accettazione in servizio del sistema sulle flotte di Typhoon.

BriteCloud è una famiglia di prodotti disponibile sul mercato in numerose varianti. Oltre al BriteCloud 55, così chiamato per la compatibilità con i lanciatori da 55 mm come quelli installati sui velivoli Typhoon e Gripen E, Leonardo produce anche il modello 218 – dimensioni 2?x1?x8? – per i caccia che utilizzano lanciatori di forma quadrata, come gli F-16 e gli F-15. Inoltre, Leonardo ha sviluppato il BriteCloud 55-T, una versione più potente del 55, in grado di proteggere gli aerei più grandi come il C27-J, il C-130 e l’A400M.


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Re: Leonardo BriteCloud 218 e BriteEye

Messaggio da Phant » 9 ottobre 2020, 17:47

Analisidifesa.it ha scritto:
Test sugli sciami di droni per Leonardo e la RAF

Leonardo, in collaborazione con il Rapid Capabilities Office (RCO) della Royal Air Force, ha condotto con successo una serie di prove dal vivo per testare le capacità dei cosiddetti “sciami di droni”. Durante la dimostrazione, alcuni piccoli velivoli a pilotaggio remoto, equipaggiati con potenti jammer di Leonardo, sono stati utilizzati per disturbare e neutralizzare alcuni radar di prova, che a loro volta simulavano sistemi di difesa aerea avversari.

Ispirato al mondo degli insetti, il concetto di sciami di droni è ritenuto nel settore Difesa una potenziale tecnologia dirompente. A seguito di un rapido ciclo di sviluppo, che ha visto l’RCO e gli ingegneri di Leonardo lavorare in stretta collaborazione con le aziende britanniche Callen Lenz e Blue Bear, queste prove condotte dalle Forze Armate britanniche rappresentano un passaggio fondamentale per validare capacità autonome nello specifico segmento.

In particolare, durante la dimostrazione, un certo numero di droni è stato equipaggiato con il decoy BriteCloud di Leonardo opportunamente modificato, che ha permesso a ogni drone di produrre singolarmente un effetto di disturbo elettronico altamente sofisticato. In aggiunta, i decoy sono stati programmati per lavorare in maniera collaborativa e produrre così un disturbo ai massimi livelli.

Le contromisure sono state testate verso sistemi radar di terra rappresentativi delle postazioni di difesa aerea nemiche. La prova ha dimostrato che, con il rumore elettronico prodotto, gli sciami di droni equipaggiati con il BriteCloud sono in grado di neutralizzare le minacce radar.

Le informazioni raccolte dalla dimostrazione saranno utilizzate per implementare potenziali programmi futuri nel Regno Unito finalizzati ad acquisire una capacità autonoma sugli sciami di droni.

Originariamente sviluppato come sistema di protezione avanzata per i velivoli da combattimento, il BriteCloud è entrato in servizio con la RAF nel 2018, altra prima mondiale per Leonardo e l’RCO.

BriteCloud può imitare la traccia radar del velivolo che l’ha emessa, inducendo i sistemi radar avversari a tracciare l’esca invece del velivolo. BriteCloud è disponibile per le Forze Armate alleate ed è attualmente in valutazione con la Difesa statunitense.


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Re: Leonardo BriteCloud 218 e BriteEye

Messaggio da Phant » 26 febbraio 2021, 4:07

Analisidifesa.it ha scritto:
Lancio della contromisura Leonardo BriteCloud 218 da un drone GAASI MQ-9

Leonardo e General Atomics Aeronautical Systems Inc. (GA-ASI) annunciano una collaborazione volta a offrire le capacità di protezione uniche garantite dal decoy BriteCloud di Leonardo agli operatori del sistema a pilotaggio remoto MQ-9. L’iniziativa vuole cogliere la crescente domanda di mercato di sistemi di protezione dalle moderne minacce radioguidate per i velivoli pilotati a distanza.

Sono già stati fatti una serie di lanci del BriteCloud da un MQ-9 nell’ambito di un test di sopravvivenza dell’aeromobile, pensato per gestire il rilascio in sicurezza del decoy dal nuovo pod di autoprotezione della piattaforma. Potrebbero aggiungersi ulteriori prove dal vivo volte a dimostrare che il BriteCloud è in grado di proteggere efficacemente il drone dalle minacce a radio frequenza più avanzate.

BriteCloud è un dispositivo di nuova generazione per la protezione di velivoli. Si tratta del primo e unico sistema di questo tipo al mondo ad aver dimostrato la sua efficacia, incorporando una sofisticata tecnologia jamming di dimensioni molto ridotte, che può essere rilasciata dal velivolo come un flare. Progettato e sviluppato in UK, il sistema è entrato in servizio con la Royal Air Force dopo un’estensiva campagna di prove. Inoltre, è attualmente in valutazione con le Forze Armate USA nell’ambito del programma Foreign Comparative Test (FCT).
BriteCloud è disponibile in diverse versioni per adattarsi a differenti tipi di piattaforma. Il BriteCloud 218 è la versione compatibile con il sistema di rilascio dell’MQ-9 ed è integrabile su aerei da combattimento statunitensi come l’F-15 e l’F-16, mentre il BriteCloud 55 può essere lanciato da dispenser da 55mm di velivoli come l’Eurofighter Typhoon, il Saab Gripen E e il Tornado GR4.

Un terzo modello, il 55-T, è in fase di realizzazione per aerei da trasporto e elicotteri. Il decoy utilizza tecnologia jamming di tipo Digital Radio Frequency Memory (DRFM), considerata il “top di gamma” nella protezione da missili superficie-aria e aria-aria radio guidati. Così è possibile rilevare e processare i segnali radar in arrivo e, in risposta, produrre e trasmettere un potente segnale elettronico “fantasma” che induce il radar a seguire la contromisura e non l’aereo.


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Re: Leonardo BriteCloud 218 e BriteEye

Messaggio da Phant » 27 settembre 2021, 3:22

Analisidifesa.it ha scritto:
Ultimi test della US Air National Guard della contromisura BriteCloud di Leonardo

Il BriteCloud 218 di Leonardo si appresta a effettuare una campagna di prove integrato sugli F-16 dell’US Air National Guard (ANG). Si tratta della fase finale del programma della Difesa USA Foreign Comparative Testing (FCT), la cui conclusione aprirà la strada a un potenziale impegno sul sistema da parte degli Stati Uniti.

BriteCloud è la prima contromisura al mondo a utilizzare un jamming miniaturizzato per la protezione dai missili dei velivoli da combattimento. Le prossime prove permetteranno al governo degli Stati Uniti di decidere sull’acquisto del sistema di Leonardo, progettato in UK e attualmente in servizio con la Royal Air Force.

BriteCloud è una contromisura attiva a radiofrequenza per velivoli da combattimento, trasporto e missioni speciali. Utilizzato come un flare, il dispositivo impiega un potente jammer miniaturizzato a protezione del velivolo contro missili superficie-aria e aria-aria a guida radar. La contromisura è dotata di tecnologia jamming, nota come DRFM (Digital Radio Frequency Memory), che gli consente di emettere un segnale elettronico “fantasma” in grado di attirare lontano i missili in arrivo e aumentare così la sicurezza di equipaggio e velivolo.

Il programma US Foreign Comparative Testing è stato ideato per trovare, valutare e utilizzare sistemi prodotti dagli alleati USA con capacità uniche a elevati livelli di prontezza tecnologica. Il BriteCloud di Leonardo, sistema unico al mondo progettato e costruito in UK, è stato selezionato per il programma FCT nel 2019 a seguito della sua entrata in servizio con la Royal Air Force.

Da allora, Leonardo e l’US ANG hanno lavorato assieme per far avanzare il programma, compreso l’addestramento del team dell’ANG dedicato ai test in diverse parti del Paese. I moduli consegnati fino a oggi hanno coperto la fase di programmazione e prove utilizzando unità dimostrative del BriteCloud. Ulteriori attività addestrative riguarderanno il caricamento dei dati di missione all’interno della contromisura.

Altre prove in volo sono pianificate per la fine dell’anno, mentre i tiri dal vivo avranno luogo nel 2022. Il BriteCloud è stato testato estensivamente e le sue capacità sono state dimostrate prima dell’entrata in servizio con la Royal Air Force, per questo Leonardo è confidente che il programma FCT avrà lo stesso successo.

L’US ANG sta valutando il BriteCloud 218 (2x1x8), compatibile con i dispenser dei suoi F-16. La contromisura è disponibile anche nella versione ‘55’, adattabile ai dispenser da 55mm di velivoli come l’Eurofighter Typhoon, il Saab Gripen E e il Tornado GR4, e nella variante ‘55-T’, pensata per la protezione di aerei da trasporto, missioni speciali ed elicotteri.


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Re: Leonardo BriteCloud 218 e BriteEye

Messaggio da Phant » 19 febbraio 2022, 1:37

Analisidifesa.it ha scritto:
Via libera dell’USAF ai test della contromisura Leonardo BriteCloud 218 a bordo degli F-16

Il Seek Eagle Office dell’United States Air Force ha autorizzato i test operativi del sistema BriteCloud 218 di Leonardo a bordo del caccia F-16 Falcon. Il via libera rappresenta una delle tappe finali del programma Foreign Comparative Testing (FCT) del Dipartimento della Difesa USA che si concluderà quest’anno. Si tratta di un passaggio chiave, condotto dall’US Air National Guard, che apre le porte a un impegno da parte degli Stati Uniti all’acquisizione del BriteCloud 218.

BriteCloud è una contromisura salva-vita ad alto contenuto tecnologico che fornisce una protezione da missili superficie-aria e aria-aria a guida radar. Lanciato come un flare, può essere installato su aerei da caccia, trasporto e missioni speciali. Il BriteCloud integra un potente jammer miniaturizzato che emette un “segnale fantasma” capace di ingannare i missili in arrivo dirigendoli verso la contromisura una volta lanciata dal velivolo. Questo assicura la detonazione del missile lontano dall’obiettivo.

BriteCloud è stato selezionato nel 2019 per essere valutato nell’ambito del programma Foreign Comparative Testing, a seguito dell’entrata in servizio con la Royal Air Force. Realizzata da Leonardo in UK, la contromisura è unica nel suo genere in quanto incorpora la tecnologia DRFM (Digital Radio Frequency Memory), grazie alla quale il BriteCloud riesce ad adattare il suo segnale fantasma a una specifica minaccia radar, ingannando così il sensore in maniera efficace. BriteCloud è capace di fronteggiare tutte le minacce attuali.

La variante 218 che ha ottenuto l’autorizzazione alle prove da parte delle autorità statunitensi si adatta ai dispenser di contromisure standard da 2x1x8 pollici come l’AN/ALE-47 degli F-16. Oltre agli Stati Uniti, Leonardo è in discussione con altri operatori internazionali dell’F-16 che vogliono equipaggiare le loro flotte con sistemi di ultima generazione senza dover modificare la piattaforma o effettuare costosi lavori per l’integrazione.

A seguito di una serie di test di validazione in volo con l’U.S. National Guard programmati quest’anno, è previsto che BriteCloud venga approvato per le Forze Armate USA come contromisura off-the-shelf.

BriteCloud è un esempio di tecnologia di Electronic Warfare campo in cui Leonardo è un leader internazionale. Oltre a equipaggiare velivoli di ultima generazione come Eurofighter Typhoon, AW159 Wildcat, MQ-9B SeaGuardian e AH-64E Apache, l’azienda è parte della squadra che sta sviluppando Tempest, il programma internazionale per creare il sistema aereo da combattimento di prossima generazione per il Regno Unito e per i Paesi suoi alleati.


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Re: Leonardo BriteCloud 218 e BriteEye

Messaggio da Phant » 5 marzo 2022, 0:20

Aviation-report.com ha scritto:
Contromisura BriteCloud di Leonardo: testate le nuove capacità con i velivoli Tornado italiani e F-16 danesi

Nel corso di una campagna di test svoltasi nel Regno Unito, Leonardo e la Royal Air Force hanno dimostrato con successo nuove tecniche di disturbo delle minacce ad alto contenuto tecnologico utilizzando la contromisura BriteCloud. Le prove sono state effettuate dall’Aeronautica Militare italiana e dalla Royal Danish Air Force in collaborazione con il Rapid Capabilities Office (RCO) della RAF, l’Air and Space Warfare Centre (ASWC) e il Defence Science and Technology Laboratory (Dstl).

Durante la fase di test, entrambe le varianti della contromisura (55 e 218) sono state programmate con nuove forme d’onda, ampliando il range delle tecniche impiegate dal BriteCloud contro le minacce radar. Lo sviluppo delle forme d’onda è parte di un progetto attualmente in corso finalizzato a testare e garantire la capacità del sistema a radiofrequenza nel contrasto delle più avanzate minacce a guida radar che si presenteranno nei futuri teatri operativi.

L’Aeronautica Militare ha effettuato il lancio di BriteCloud 55 da un Tornado, mentre la Royal Danish Air Force ha utilizzato il BriteCloud 218 su un F-16. Le nuove tecniche si sono dimostrate altamente efficaci e i risultati saranno presentati alle altre nazioni NATO durante un forum dedicato agli operatori del settore.

Il BriteCloud è una contromisura per aerei da difesa, trasporto e missioni speciali, concepito per fornire una protezione di ultima generazione contro missili a guida radar, terra-aria e aria-aria. Lanciato come un flare, il dispositivo impiega un potente jammer miniaturizzato che emette un segnale elettronico “fantasma” in grado di attirare lontano i missili in arrivo e aumentare così la sicurezza di equipaggio e velivolo.

Il sistema è unico in quanto si basa sulla tecnologia di disturbo miniaturizzata DRFM (Digital Radio Frequency Memory) che permette al BriteCloud di adattare il suo segnale elettronico “fantasma” a una specifica minaccia, consentendogli di ingannare il radar nel modo più efficace.

La variante originaria, BriteCloud 55, sviluppata per dispenser chaff e flare standard da 55mm, ha completato con successo una serie di prove prima di entrare in servizio con la Royal Air Force nel 2018 ed è in grado di neutralizzare tutte le attuali minacce, mentre il BriteCloud 218, progettato per dispenser 2x1x8, sta procedendo verso la fase finale del programma del Dipartimento della Difesa USA, Foreign Comparative Testing (FCT), la cui conclusione aprirà la strada a un potenziale impegno sul sistema da parte degli Stati Uniti.


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