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Messaggio da Aviators » 4 novembre 2014, 19:11

Virgin Galactic: dopo il crash, indagini e nuovi voli

Virgin Galactic non intende bloccare il progetto di turismo spaziale, nonostante l'incidente di venerdì nel deserto del Mojave. Secondo il patron Richard Branson quanto accaduto allo SpaceShipTwo migliorerà la sicurezza.

Il fondatore di Virgin Galactic Richard Branson ha dichiarato che il progetto dei voli spaziali commerciali della sua azienda non subirà alcuna interruzione nonostante la morte di uno dei piloti dello SpaceShipTwo avvenuto durante un volo di prova.

Anzi, il proseguo dei test e dello sviluppo sarà un omaggio al coraggio dei piloti che sono rimasti coinvolti nel tragico incidente. Per chi non avesse seguito la vicenda, venerdì la navicella spaziale in volo di prova sul deserto del Mojave, in California, si è schiantata a terra causando il decesso del copilota Michael Alsbury, 39 anni, e il ferimento del comandante Peter Siebold (43 anni), che è riuscito ad attivare il sistema di espulsione dalla navetta.

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Non c'è ancora un comunicato ufficiale relativo alle cause dell'incidente, probabilmente le indagini richiederanno tempo. Virgin Galactic ha parlato di una grave anomalia; secondo la National Transportation Safety Board il congegno per rallentare il rientro del veicolo nell'atmosfera sarebbe scattato in anticipo. Si parla del cosiddetto sistema di "feathering", che ha il compito di ruotare in posizione estesa le estremità alari della SpaceShip Two, che si sarebbe attivato a Mach 1, e non a Mach 1,4 come avrebbe dovuto.

Il fondatore miliardario spiega che l'azienda è "determinata a scoprire cos'è andato storto" e che "darà la sua piena collaborazione" agli investigatori, perché "imparerà da ciò che è andato storto, e userà questo incidente per capire come migliorare la sicurezza".

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A prescindere dalle dichiarazioni però quanto successo rischia di ostacolare i progetti per l'avvio dei voli turistici spaziali in programma dal prossimo anno, per un costo di circa 250mila dollari per ciascun passeggero. L'idea era stata talmente apprezzata che c'erano già 700 facoltosi utenti che avevano prenotato un posto versando anche un anticipo. Avranno cambiato idea?

Non si sa ancora, quello che è certo è che come ha ricordato il Presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston all'indomani dell'esplosione al decollo del razzo Antares "benché l'accesso allo spazio possa sembrare ormai un'attività di ordinaria quotidianità, si tratta in realtà ogni volta di una sfida tecnologica, il cui risultato è pur sempre suscettibile di rischio incidente". Due esplosioni in pochi giorni sono una prova più che concreta che ha ragione.
Fonte: http://www.tomshw.it/cont/news/virgin-g ... 345/1.html

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Re: Virgin Galactic

Messaggio da Aviators » 13 settembre 2016, 21:13

Focus.it ha scritto: Virgin Galactic torna a volare

La nuova versione della SpaceShipTwo ha affrontato con successo il test inaugurale: a due anni dal tragico incidente nel Mojave, la compagnia riprende la corsa al turismo spaziale.

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Il 31 ottobre 2014, la SpaceShipTwo "Enterprise" di Virgin Galactic si disintegrò in aria durante un test di volo nel deserto del Mojave, in California, causando la morte di un pilota e il ferimento del suo vice.
L'incidente - dovuto a un errore umano - decretò una pausa nell'avanzata di Richard Branson verso il turismo spaziale privato, uno stop durato fino a pochi giorni fa.
L'8 settembre 2016, la navicella madre WhiteKnightTwo ha sollevato in volo una nuova versione della SpaceShipTwo, ribattezzata "Unity", fino a oltre 15 mila metri di quota, in un lungo battesimo dell'aria per testare la resistenza del velivolo alle basse temperature.




Unite (per ora). Il test, riassunto nel video qui sopra, è durato 3 ore e 43 minuti, durante i quali Unity non si è mai staccata dall'aereo "base", diversamente da quanto dovrà fare in futuro: una volta in quota, la SpaceShipTwo è progettata per sganciarsi dalla navicella madre e decollare a sua volta per un volo suborbitale (in un lancio che non ha quindi bisogno di razzi). 

successo. Branson ha commentato soddisfatto la performance, sottolineando che il nuovo velivolo è il primo prodotto interamente dalla sua compagnia - la SpaceShipTwo coinvolta nell'incidente era stata realizzata insieme alla Scaled Composites, un'altra azienda aerospaziale privata statunitense. 

Il business. Una volta operativa la navicella dovrebbe far sperimentare alcuni minuti di microgravità a sei turisti disposti a spendere 250 mila dollari (223 mila euro) ciascuno per una breve esperienza da astronauti. Ma ancora non c'è una data: prima occorrerà che lo spazioplano superi alcune rigide procedure di verifica.

rivali. Intanto la Blue Origin di Jeff Bezos guadagna terreno sulle "disgrazie" della concorrenza (Space X). Il prossimo mese dovrebbe effettuare un test di in-flight escape (o launch abort system: una procedura per mettere in salvo capsula e passeggeri in caso di esplosione del booster) che potrebbe distruggere il razzo New Shepard, protagonista già di quattro voli e altrettanti rientri di successo.
 
Inoltre Blue Origin ha presentato il progetto di un nuovo razzo lanciatore, New Glenn, che dovrebbe effettuare il suo primo volo entro la fine del 2019.

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New Glenn prende il nome da John Gleen, il primo americano ad andare in orbita. È un razzo riutilizzabile in due versioni, a 2 stadi e a 3 stadi alti rispettivamente 82 e 95 metri, pensato per portare in orbita satelliti ed equipaggi umani.
 
Il New Glenn a 3 stadi, inoltre, sarà in grado di mettere in orbita veicoli che possano superare l'orbita terrestre e potenzialmente raggiungere la Luna o Marte.

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Re: Virgin Galactic

Messaggio da Aviators » 6 aprile 2018, 15:23

HDMotori.it ha scritto: Virgin Galactic: il video del test supersonico a 2.230 km/h

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A più di 3 anni dall'incidente mortale avvenuto il 31 ottobre 2014, Virgin Galactic ha annunciato di aver portato a termine il suo primo volo supersonico avvenuto con SpaceShipTwo VSS Unity, il velivolo con cui l'azienda aerospaziale di Richard Branson punta, nei prossimi anni, a portare nello spazio i turisti più facoltosi disposti a staccare un biglietto da oltre 250.000 dollari.
Unity è il primo velivolo ad essere stato costruito partendo dal foglio bianco per Virgin Galactic dal team di The Spaceship Company e beneficia di tutta l'esperienza accumulata nel corso degli anni passati con il VSS Enterprise. Il lancio di Unity, avvenuto ieri mattina (ora locale 8:02) con "al timone" Mark “Forger” Stucky e Dave Mackay, si è svolto senza problemi, grazie al supporto del WhiteKnightTwo VMS Eve pilotato da Mike Masucci e Nicola Pecile, ad un'altitudine di 46.500 piedi (poco più di 14.000 metri).




Durante la sua risalita ad una pendenza di 80 gradi, la navicella ha raggiunto e superato la barriera del suono accelerando a Mach 1.87 grazie alla spinta del potente razzo sviluppato anch'esso da The Spaceship Company. I 30 secondi di propulsione, seguiti dallo spegnimento del "motore", hanno permesso a Unity di raggiungere un'altitudine di oltre 25.500 metri prima di aprire il sofisticato sistema alare (realizzato dopo l'incidente del 2014) che ha permesso al velivolo di atterrare nel Mojave.
Come ogni volo aerospaziale, anche questa esercitazione ha generato una quantità di dati che gli ingegneri di Virgin Galactic e The Spaceship Company analizzeranno nei prossimi mesi in vista della fase più avanzata del progetto.

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Re: Virgin Galactic

Messaggio da Phant » 2 luglio 2023, 1:29

Aviation-report.com ha scritto:
Virgin Galactic: al via il primo volo commerciale suborbitale con equipaggio italiano denominato “Galactic 01”

Oggi, per il primo volo commerciale suborbitale, dallo Spaceport America di Virgin Galactic, la navicella SpaceShipTwo è decollata per la prima volta con un equipaggio italiano composto da 2 ufficiali dell’Aeronautica Militare, il Col. Walter Villadei e il T. Col. Angelo Landolfi e con il ricercatore del CNR il dott. Pantaleone Carlucci. La missione “Galactic 01” è stata effettuata a bordo del velivolo (spazioplano) classe SpaceshipTwo “VSS Unity” della società Virgin Galactic, con decollo dallo Spaceport America nel New Mexico, Stati Uniti.

L’equipaggio di tre persone dell’Aeronautica Militare e del Consiglio Nazionale delle Ricerche è salito a bordo di VSS Unity per un volo di 90 minuti per condurre una serie di esperimenti scientifici suborbitali. La cabina di VSS Unity è stata trasformata in un laboratorio scientifico suborbitale per fornire l’ambiente ideale con i carichi utili montati su rack e per consentire all’equipaggio di interagire anche con gli equipaggiamenti indossabili. È una pietra miliare per la leadership della Forza Armata nel dominio aerospaziale.

Durante la missione denominata “Virtute1” dall’Aeronautica Militare l’equipaggio italiano ha così condotto esperimenti in condizioni di microgravità. La missione suborbitale scientifica con equipaggio misto composto da personale dell’Aeronautica Militare e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, era stata denominata VIRTUTE (Volo Italiano per la Ricerca e la Tecnologia sUborbiTalE) e rappresenta la prima missione suborbitale orientata alla ricerca scientifica e alla sperimentazione ed innovazione tecnologica. L’equipaggio misto AM-CNR ha valutato e misurato gli effetti biologici della fase di transizione in microgravità sul corpo umano.

Altri esperimenti condotti a bordo mirano a studiare gli effetti della microgravità su un’ampia varietà di proprietà fisiche e chimiche dei materiali (fenomeni di combustione o comportamento dei fluidi), caratterizzanti l’ambiente di volo (ad esempio dal punto di vista delle radiazioni a bordo). Dai risultati degli esperimenti sarà possibile ricavare preziose informazioni per la futura applicazione in una vasta gamma di ambiti, da quello addestrativo ed operativo fino ai possibili impieghi innovativi in ambito industriale.

“Galactic 01 è il nostro primo volo spaziale commerciale e siamo onorati di essere stati selezionati dall’Aeronautica Militare e il Consiglio Nazionale delle Ricerche a sostegno della loro prima missione di ricerca spaziale, “Virtute 1”. Le missioni di ricerca di Galactic introdurranno una nuova era di accesso ripetibile e affidabile allo spazio per i governi ed istituti di ricerca per gli anni a venire“, ha commentato Michael Colglazier CEO di Virgin Galactic.

Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Gen. S. A. Luca Goretti ha commentato: “Il Ministero della Difesa ed in particolare l’Aeronautica Militare, con il proprio patrimonio di competenze, è proiettato naturalmente alla valorizzazione e la tutela della space defense e security. Il volo spaziale è un dominio aeronautico tutto da esplorare e rappresenta una sfida tecnologica dove competenze tecniche e industriali nazionali possono fare la propria parte a pieno titolo. Lo sviluppo scientifico, imprenditoriale e militare devono lavorare insieme per assicurare anche in questo dominio la giusta rilevanza. Ciò garantirà il mantenimento della dell’eccellenza nel comparto Aerospaziale Nazionale”, ha concluso il Generale Goretti.

L’equipaggio italiano della missione “Galactic 01” è composto da:

  • Walter Villadei, Colonnello dell’Aeronautica Militare, ingegnere e cosmonauta, con il ruolo di comandante dell’equipaggio italiano e coordinatore, monitorerà gli apparati per le sperimentazioni durante la fase di volo in microgravità. Indosserà una innovativa tuta intelligente (Smart Suit), nella quale sono coniugate moda e tecnologia italiane, che misurerà i parametri biometrici fornendo dati sulle reazioni fisiologiche durante il volo.
  • Angelo Landolfi, Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare, medico aerospaziale, che effettuerà dei test sulle prestazioni cognitive in microgravità. Inoltre, dalla sua postazione opererà degli apparati per investigare l’interazione tra alcune sostanze liquide e solide in ambiente microgravitazionale.
  • Pantaleone Carlucci, Ingegnere Energetico e Tecnico del Consiglio Nazionale delle Ricerche, gestirà alcuni esperimenti ed indosserà dei sensori che misureranno costantemente il suo battito cardiaco, le funzioni cerebrali e altri fattori corporei durante il volo in microgravità.


“VIRTUTE 1 è la prima missione italiana ed europea di volo suborbitale. Una svolta e una missione pioniera, ideata e progettata con l’Italian National Research Council e Virgin Galactic per testare la versatilità del volo spaziale suborbitale per scopi scientifici e ricerca tecnologica. Stiamo testando in volo carichi utili da diverse discipline in una missione utilizzando l’intero profilo di volo per raccogliere dati preziosi. Il volo spaziale suborbitale rivoluzionerà l’aeronautica in futuro, ampliando l’accesso allo spazio per una comunità molto più ampia per far avanzare il sviluppo della ricerca scientifica“, ha detto il Col. Walter Villadei dell’Aeronautica Militare, prima della missione.

Insieme al personale italiano, in cabina era presente lo specialista Colin Bennett. I piloti della missione sono Michael Masucci (comandante) e Nicola Pecile (pilota), a bordo dello spazioplano VSS Unity, che ha raggiunto la velocità di 2.5 Mach, e Kelly Latimer e Jameel Janjua, per la piattaforma di lancio (“mothership”) VMS Eve. Tutti accompagnati da Dan Alix a bordo del chase plane.

Nicola Pecile, altro italiano della missione, per vent’anni pilota militare è stato prima assegnato alla linea Tornado ADV e successivamente al Reparto Sperimentale Volo. Ritiratosi nel 2011 dall’Aeronautica Militare, con il grado di Tenente Colonnello, nel 2015 è stato assunto come pilota dalla Virgin Galactic. Nicola Pecile ha una vasta esperienza come pilota collaudatore e ha migliaia di ore di volo e l’abilitazione su circa 150 tra elicotteri, aerei militari di tutti i tipi e velivoli per l’aviazione generale e commerciale.

Gli esperimenti a bordo di “Galactic 01”

  • Liulin-CNR-VG
  • Doosy-CNR-VG
  • droP Impact iN micro-Gravity (PING)
  • Italian Combustion Experiment – Suborbital Flight (ICE – SF)
  • TetRafluoroethAne sPonge (TRAP)
  • Cabin Air Quality (CAQ)
  • SHApe Recovery of Composite Structures (SUNRISE-VG01-SHARCS)
  • TESting in Space (SUNRISE-VG02-TESIS)
  • Scientific-Health Area Experiments
  • Smart Flight Suit 1 (SFS1)
  • ECG Holter Monitoring
  • Passenger’s Comfortability
  • Pre and post flight ground activities


Tra i 13 esperimenti che sono stati condotti in volo, il Cabin Air Quality fornirà dati sulla qualità dell’aria indoor e sui possibili effetti sulla salute nella cabina della spaceship VG, con l’obiettivo specifico di valutare sorgenti e livelli delle eventuali particelle ultrafini presenti, poi lo Smart Flight Suit 1 per testare la tuta sperimentale Smart Flight Suit 1 che monitora i dati biomedici dell’astronauta in tempo reale senza l’uso di cavi od elettrodi o il Passengers’s Comfortability per valutare l’impatto della microgravità sulle condizioni cognitive degli astronauti in condizioni di riposo e durante lo svolgimento di compiti sperimentali atti ad indurre diversi livelli di carico mentale e working memory (Sternberg Task), nonchè funzioni esecutive di base (Psychomotor Vigilance Task).

In particolare la Smart Flight Suit intende sperimentare in ambiente reale una nuova generazione di prodotti evoluti in termini di ergonomia, funzioni, materiali e design. Composta da oltre 150 pezzi tagliati al laser assemblati con un sistema di cuciture e saldature ultra resistenti (fino a 6G). Tessuto Ignifugo, antimagnetico, resistente al taglio e all’ abrasione, all’arco voltaico, ai liquidi e ai fluidi, grazie alla combinazione di fibre tecnologiche con materie prime naturali risulta essere traspirante, e molto confortevole.

Il Gen. Maurizio Cantiello addetto militare all’Ambasciata italiana a Washington ha ringraziato Virgin Galactic per l’opportunità, il CNR, l’Italia per gli investimenti nel settore e tutti quelli che hanno contribuito al successo della missione. Ed ha aggiunto anche che “… è un momento particolarmente importante per l’Aeronautica Militare perché con questo volo, unito a molte altre cose che stiamo facendo, progrediamo molto nelle competenze e nelle capacità del dominio spaziale. E’ una capacità abilitante anche per l’economia dello spazio che per l’Italia è molto importante. Oltre ai diversi esperimenti per noi è molto importante sviluppare nuovi accessi allo spazio, non solo verticali ma anche orizzontali, per poter garantire sempre la difesa dei cieli e dello spazio aereo italiano“.

La missione VIRTUTE-1, che per Virgin Galactic inaugura l’era dei voli commerciali, è in linea con il Piano Spaziale della Difesa, che ha lo scopo di incrementare, con il supporto del mondo della ricerca e dell’industria, le attuali conoscenze in materia spaziale, aerospaziale e sul volo suborbitale, verificando e valutando i possibili sviluppi delle tecnologie oggi disponibili.




Bye
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