News da Mosca

Area dedicata al mondo dell'aviazione reale. News e discussioni su aerei e nuove tecnologie
Rispondi
Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 3 febbraio 2020, 18:25

Analisidifesa.it ha scritto:
Primi test per il nuovo Tupolev Tu-160M2

La società Kazan Aircraft Production Association (KAPO) ha completato l’assemblaggio del primo nuovo bombardiere strategico potenziato Tupolev Tu-160M2 (operazione scandita e costantemente seguita sul nostro canale Telegram).

Secondo una fonte del settore industriale russo il primo esemplare di Tu-160M2 aggiornato e potenziato è stato trasferito lo scorso 28 novembre dalle officine di produzione alla stazione di collaudo della KAPO per i consueti test aziendali.

Al termine dei test a terra il Tu-160M2 entrerà ovviamente nella successiva fase dei test di volo considerando che la produzione in serie dovrebbe iniziare già dal 2021 con un considerevole anticipo dei tempi rispetto a quelli preventivati nemmeno due anni fa dai vertici militari e industriali russi che ipotizzavano addirittura il primo volo nel 2026 e inizio della produzione entro il 2028-2029.

Come abbiamo spesso evidenziato il Tu-160M2 è una variante radicalmente aggiornata del Tu-160 entrato in servizio per la prima volta nel 1987.

Pur conservando grossomodo la cellula del Tu-160 (poiché probabilmente saranno introdotte piccole variazioni sulla struttura esterna), il nuovo Tu-160M2 include numerose e sostanziali modifiche che riguardano nello specifico la motorizzazione e il relativo sistema di controllo e gestione del carburante, i sistemi di navigazione e comunicazione, radar, contromisure elettroniche e una nuova serie di missili da crociera.

Stante le voce che indicherebbero il futuro progetto di bombardiere russo (noto come PAK-DA) come velivolo subsonico, il Tu-160M2 potrebbe essere l’ultimo bombardiere strategico supersonico delle forze aeree russe.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 21 febbraio 2020, 2:15

Analisidifesa.it ha scritto:
In fase di sviluppo la versione da esportazione del MiG-35

La United Aircraft Corporation (UAC) creerà una specifica versione da esportazione del caccia MiG-35 dotato di un nuovo cockpit; a dichiararlo è stato il Direttore Generale di UAC Yuri Slyusar in un’intervista con RIA Novosti .

Secondo Slyusar la società russa avrebbe già intrapreso alcuni negoziati con dei partner stranieri ed è molto probabile che questa modifica possa essere il risultato di una o più richieste dettate dai futuri clienti.

La versione da esportazione del MiG-35 differisce dal modello base per l’alterata geometria della sua cellula e un sistema aggiornato di apparecchiature radar aerotrasportate. Il pacchetto include un radar array a fasi attivo (AFAR) in grado di localizzare fino a 30 bersagli aerei alla volta.

Ricordiamo che il MiG-35 (“Fulcrum-F” per la NATO) è considerato come la variante più moderna e potenziata dell’intera famiglia dei Fulcrum; caccia multiruolo di generazione “4++”, è stato sviluppato sulla base delle varianti K/KUB/M/M2 realizzati dalla società russa MiG.

E’dotato di un radar AESA Phazotron Zhuk-MAE fornito di sistemi più resistenti alle ECM capace di ingaggiare fino a dieci obiettivi potendone attaccare quattro contemporaneamente e con una gamma di armi aria-aria e aria-terra sensibilmente ampliata, sistemi di volo fly-by-wire, 2 motori Klimov RD-33MKB a spinta vettoriale, avionica migliorata e sonda per il rifornimento in volo.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 15 aprile 2020, 1:00

Analisidifesa.it ha scritto:
Vola il secondo Tupolev Tu-22M3M

Come riportato sul nostro canale Telegram, lo scorso 20 marzo è decollato dalla base aerea dello stabilimento Kazan Aircraft Production Association (KAPO) “S.P. Gorbunov” il secondo prototipo del bombardiere strategico modernizzato Tupolev Tu-22M3M (Codice NATO “Backfire”).

«Lo scopo del volo – ha dichiarato l’ufficio stampa della PJSC Tupolev – è stato valutare le caratteristiche generali e verificare il funzionamento dei sistemi di controllo del secondo velivolo cosicché nel prossimo futuro la società potrà inizierà una nuova serie di voli di prova.»

Argomento ampiamente trattato su Analisi Difesa in tutta la sua recente storia evolutiva ricordiamo che il Tu-22M3M è una nuova modifica del Tu-22M3 con potenzialità di combattimento notevolmente ampliate; il primo prototipo di quest’ultima variante del Backfire ha effettuato il primo volo il 28 dicembre 2018 dalla stessa base aerea di Kazan dimostrando elevate prestazioni di volo durante i test.

Secondo le dichiarazioni rese dal costruttore il nuovo Tu-22M3M sarà caratterizzato da nuovi motori NK-32-02, un complesso di sistemi avionici di nuova concezione tra cui un nuovo sistema radio-elettronico SVP-24-22, un radar NV-45, una migliore ergonomia del cockpit, nuovi sistemi di bordo e una durata di servizio estesa di 35 anni senza tralasciare ovviamente una nuova serie di armi di precisione aviolanciate compresi i missili da crociera Kh-32 e molto probabilmente anche il nuovo missile ipersonico KH-47M2 Kinžal.

Ma non è tutto: ricordiamo infatti che lo sviluppo del Tu-22M iniziò negli anni ’60 e la macchina fece il suo primo volo il 30 agosto del 1969. Nel 1976 il Tu-22M2 effettuò un volo di prova alla massima distanza con due rifornimenti di carburante in volo coprendo un tragitto di 7.000 km; questo episodio fu utilizzato dagli Stati Uniti durante i colloqui di Ginevra nell’ambito degli accordi SALT II per insistere sull’inclusione del velivolo nell’elenco delle forze strategiche dell’URSS, sebbene, di fatto, questo aereo non potesse operare in volo su tutto l’intero territorio statunitense.

Il risultato dei negoziati produsse un accordo sullo smantellamento delle aste di rifornimento di carburante da tutti i Tu-22M con una limitazione sulla produzione dei Backfire ad un ritmo non superiore ai 30 velivoli l’anno. In seguito, nonostante la mancata ratifica del SALT II, l’URSS decise tuttavia di rimuovere le sonde di rifornimento da tutti i Tu-22M.

Nel giugno dello scorso anno in occasione del programma di collaudi da parte della Difesa russa, il pilota collaudatore del bureau Tupolev ha riferito al canale televisivo nazionale Zvezda TV che la sonda per il rifornimento in volo della nuova variante M3M sarebbe stata ripristinata a tutto vantaggio dell’autonomia di volo estesa a dieci ore.

In conclusione l’ultima modernizzazione del Backfire dovrebbe ampliare significativamente il potenziale di combattimento della flotta di questi bombardieri senza tralasciare il fatto che tutti i sistemi avionici risponderanno ai requisiti di interoperabilità con quelli in dotazione sul futuro Tupolev Tu-160M2.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 15 maggio 2020, 1:30

Analisidifesa.it ha scritto:
L’industria russa ha in programma un caccia leggero

United Aircraft Corporation (UAC) ha annunciato l’avvio degli studi di ricerca per la creazione di una nuova piattaforma di caccia leggero.

Alla fine dello scorso anno, infatti, secondo quanto riportato sul portale degli appalti pubblici russi, il bureau MiG aveva effettuato uno studio interno denominato “Valutazione aerodinamica di un velivolo bimotore di prima linea leggero e multiruolo e confronto con analoghi stranieri” per il periodo 2020-2025.

Secondo RIA Novosti i centri di ingegneria UAC lavorano costantemente su nuovi modelli di velivoli aggiungendo che “esistono a tal proposito lavori e ricerche concettuali. Stiamo parlando, tra l’altro, di nuove piattaforme per l’aviazione tattica operativa. Questi progetti costituiranno una base di lavoro per Sukhoi e MiG che compongono la divisione interna della UAC degli aerei da combattimento”.

Secondo Viktor Murakhovsky, capo redattore della rivista Арсенал Отечества (Arsenale della Patria), il futuro caccia leggero di prima linea dovrebbe essere monomotore e situato in una categoria intermedia tra il MiG-35 e lo Yak-130 al fine di competere con velivoli stranieri di questa classe.

“Il Mig 35 non è paragonabile ai caccia leggeri stranieri, appartiene a un’altra categoria e per costi e capacità tecniche è quasi in competizione con il Su-35. Ecco perché il nuovo velivolo tattico di classe leggera dovrebbe essere in primis monomotore e collocarsi tra il MiG-35 e lo Yak-130.” scrive Murakhovsky.

Le ambizioni di un progetto simile mirerebbero quindi allo sviluppo di un velivolo di quinta generazione che abbia costi di acquisto, esercizio e manutenzione ridotti, in grado di competere sul mercato in crescita dei caccia leggeri.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 22 maggio 2020, 1:21

Analisidifesa.it ha scritto:
Inizia la produzione del bombardiere Tupolev Tu-160M2

Immagine Immagine

Le Forze Aerospaziali russe riceveranno 10 nuovi bombardieri strategici Tu-160M2 entro il 2027. Lo ha dichiarato il vice ministro della Difesa Alexei Krivoruchko: «La realizzazione [ex novo] del primo bombardiere strategico Tu-160M2 è iniziata recentemente, il suo primo volo è previsto per il 2021 e le consegne alle unità di volo dovrebbero cominciare nel 2023. Dieci di questi vettori saranno acquistati dalla Difesa russa entro il 2027.»

Si tratta in parte di una conferma delle dichiarazioni riportate da Analisi Difesa nel marzo dello scorso anno, se non per l’ultima previsione relativa alla consegna dei 10 bombardieri che era stata programmata per il 2030, segno questo di un’incredibile accelerazione del programma fortemente sostenuta dal presidente russo Vladimir Putin.

I tempi di consegna sono stati ulteriormente ridotti rispetto a quelli previsti appena tre anni fa quando si parlava di un volo inaugurale entro il 2026 e dell’inizio della produzione entro il 2028-2029.

Alle dichiarazioni di Krivoruchko, inoltre, hanno fatto seguito le conferme del Ministro della Difesa Sergei Shoigu dello scorso 7 aprile quando in occasione di una teleconferenza presso il suo dicastero avrebbe confermato l’inizio della realizzazione della più recente versione del Blackjack denominata Tu-160M2.

Il 2 febbraio 2020 dall’aeroporto della Kazan Aircraft Plant ha avuto luogo il primo volo del bombardiere bombardiereTu-160M(1) modernizzato, creato sulla base di una cellula già esistente di Tu-160. Questo velivolo dovrebbe costituire un passaggio di staffetta graduale dal Tu-160M al Tu-160M2 realizzato ex novo e non con cellule provenienti da scorte esistenti o da esemplari abbandonati nei depositi.

La M1 sembra quindi costituire una versione intermedia che potrebbe costituire anche da banco di prova operativa dei nuovi sistemi e apparati destinati al futuro M2.


Immagine Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 22 maggio 2020, 1:25

Analisidifesa.it ha scritto:
Il nuovo AWACS russo Beriev A-100 sarà consegnato nel 2024

Secondo una fonte del settore industriale militare russo citata dall’agenzia di stampa RIA Novosti le Forze Aerospaziali russe inizieranno a ricevere i nuovi aerei AWACS Beriev A-100 nel 2024 smentendo dunque quanto affermato nel 2018 da Yuri Slyusar, presidente di United Aircraft Corporation, secondo cui i primi esemplari sarebbero giunti alla VKS tra il 2020 e il 2021.

Il nuovo A-100 dunque sarebbe alle prese con ulteriori fasi di prove e collaudo delle numerose avioniche in esso contenute e anche in virtù delle nuove implementazioni e funzioni ad esse connesse.

Come ampiamente trattato da Analisi Difesa, il Beriev A-100 rimpiazzerà il vecchio A-50 (realizzato sulla base dell’Il-76 e in servizio dal 1985) e la relativa versione aggiornata A-50U, utilizzando però come piattaforma di base la cellula del nuovo Ilyushin Il-76MD-90A, pertanto sarà alimentato da motori Aviadvigatel PS-90A-76 dotati di una potenza superiore del 15% rispetto ai vecchi D-30KP utilizzati sugli Il-76.

Il nuovo sistema radar discoidale del tipo APAR (Active Phased Array Radar) sviluppato dalla JSC Vega effettuerà secondo il costruttore una rotazione completa ogni 5 secondi migliorando la capacità di monitorare i bersagli in rapido movimento e sarà in grado così di rilevare un velivolo nemico fino a 650 km e un bersaglio navale fino a 400 km.

Ulteriori funzioni parzialmente svelate dal costruttore includono inoltre la possibilità di fornire assistenza nel funzionamento degli UCAV, fungere da posto di comando e controllo mobile e infine, anche di interagire e ricevere informazioni dai satelliti militari.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 17 giugno 2020, 17:17

Analisidifesa.it ha scritto:
Mosca ordina un centinaio di cacciabombardieri Sukhoi Su-34 e Su-34M

Immagine Immagine

Il Ministero della Difesa russo ha concordato i dettagli del contratto per un nuovo lotto di cacciabombardieri Sukhoi Su-34 (Codice NATO “Fullback”). Si tratta di almeno 20 cacciabombardieri Su-34 da consegnarsi nei prossimi tre anni che si aggiungeranno a un nuovo contratto che sarà formalizzato nel 2021 per altri 76 velivoli nella nuova versione aggiornata Su-34M.

Nel primo caso si tratta probabilmente di velivoli destinati a sostituire nei ranghi delle Forze Aerospaziali (VKS) le prime macchine di serie entrate in servizio e oggi da aggiornare radicalmente e gli esemplari andati perditi (due o tre) o danneggiati in contesti operativi inclusa la Siria.

Questo ordine potrebbe però avere anche l’obiettivo di mantenere attive le linee di produzione della Novosibirsk Aircraft Plant Company (NAPO) in attesa che venga completato lo sviluppo del nuovo Su-34M aggiornato e potenziato il cui contratto d’acquisto è previsto non prima della fine del 2021.

Entro il 2027 saranno consegnati alle almeno 76 nuovi cacciabombardieri come già anticipato da Analisi Difesa nel 2017 e nel 2019 in una versione aggiornata attraverso l’upgrade dell’avionica, la dotazione di nuove attrezzature per la guerra elettronica (EW) e attraverso l’implementazione di nuove armi.

Come rilevato dal nostro webmagazine nel 2018 e nello scorso febbraio saranno installati inoltre dei pod da ricognizione specifici sviluppati in tre varianti: UKR-RT (ELINT), UKR-OE (con sensori optoelettronici) e UKR-RL (radar) in grado secondo i costruttori di rilevare emissioni radar, segnali radio e persino comunicazioni tra telefoni cellulari a centinaia di chilometri di distanza.

Fonti del Ministero della Difesa hanno confermato al quotidiano Izvestia che sebbene il contratto non sia ancora stato firmato i dettagli sarebbero stati già stabiliti e le imprese coinvolte nella realizzazione avrebbero ordinato numerose nuove componenti.

Secondo i rapporti di approvvigionamento saranno costruiti 76 Su-34M con la previsione di realizzare da 8 a 14 velivoli ogni anno fino al 2027 e con le prime unità che entreranno nella fase di assemblaggio già dalla seconda metà di quest’anno.

Gli stabilimenti della NAPO incaricati della produzione in serie del Su-34 hanno realizzato finora per la VKS circa 16-18 velivoli ogni anno e nel 2019 sono stati consegnati ai reparti di volo gli ultimi 8 Su-34 concludendo le consegne con un anno in anticipo sul previsto rispetto a quanto stabilito nell’ultimo contratto siglato nel 2012.

La produzione seriale del Su-34 è infatti iniziata nell’aprile 2005 e nel 2008 è stato firmato un primo contratto con consegne spalmate su cinque anni per la fornitura dei primi 32 esemplari. Nel 2012 fu firmato infine un secondo contratto per l’acquisto di altri 92 velivoli le cui consegne dovevano appunto concludersi entro il 2020.

Mosca mira così a dotarsi di circa 200 Sukhoi Su-34: un numero che tiene conto anche della necessità, in un futuro non troppo lontano, di radiare i vecchi Su-24 “Fencer” ancora presenti nei reparti della VKS e dell’Aviazione di Marina in poco meno di 300 esemplari.


Immagine Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 27 agosto 2020, 2:32

Aviation-report.com ha scritto:
Primo volo per il bombardiere strategico russo Tu-95MSM Bear profondamente modernizzato

Immagine

Il 23 agosto 2020, prima dell’apertura del forum tecnico-militare internazionale “Army-2020”, durante un tour della mostra delle ultime tecnologie aeronautiche presso l’aeroporto di Kubinka, il direttore generale della United Aircraft Corporation Yuri Slyusar ha confermato al ministro della Difesa della Federazione Russa, generale dell’esercito Sergei Shoigu, dell’avvio dei test di volo del primo bombardiere strategico Tu-95MSM profondamente modernizzato.

I lavori per lo sviluppo del Tu-95MSM sono condotti congiuntamente da PJSC Tupolev e PJSC TANTK im. G.M. Beriev “(parte di PJSC UAC della State Corporation Rostec).

Il primo volo del Tu-95MSM è stato effettuato il giorno prima presso l’aeroporto della TANTK. G.M. Beriev a Taganrog. L’aereo è stato portato in volo da un equipaggio sotto la direzione del capo pilota collaudatore della base di sviluppo e test di volo Zhukovskaya, un ramo di Tupolev PJSC Andrey Voropaev. Il volo è avvenuto alla quota di 9000 metri, è durato 2 ore e 33 minuti, e i sistemi e le apparecchiature di bordo hanno funzionato senza alcun problema.

Yuri Slyusar, Direttore Generale di PJSC UAC, Vice Presidente di SoyuzMash of Russia LLC, ha sottolineato: “Questo è un aereo con un nuovo sistema di armamenti, un nuovo complesso di apparecchiature elettroniche di bordo, con motori modificati e con nuove eliche. Le capacità di combattimento del bombardiere sono raddoppiate dopo questo aggiornamento. Dopo questo primo volo i test continueranno nei prossimi mesi. La modernizzazione della flotta dei bombardieri strategici russi proseguirà su questa strada.” Il motore Kuztensov NK-12MPM sviluppato a partire dal NK-12MP sarà il turboelica prodotto in serie più potente al mondo (15.000 hp).

La modernizzazione aumenterà in modo significativo la precisione della navigazione e gli indicatori di affidabilità, estenderà la vita utile del bombardiere, migliorerà le caratteristiche di decollo e atterraggio del velivolo e sarà in grado di trasportare otto missili invece di quattro.

Come parte di una profonda modernizzazione, sul Tu-95MSM sono stati installati nuovi sistemi: radar NV1.021 Phased Array, controllo delle armi, sistema di controllo del volo della navigazione e di visualizzazione delle informazioni SOI-021, un complesso di comunicazioni di bordo, una stazione radar e apparecchiature di controllo degli obiettivi, complesso di difesa aerea Meteore-NM2. Il risultato del lavoro svolto sarà un aumento significativo degli indicatori di efficienza del velivolo se utilizzato come previsto. Grazie a questa modernizzazione il Tu-95, entrato in servizio nel 1956, potrebbe rimanere operativo con le forze aeree russe fino al 2040.

Secondo un comunicato della UAC il Tu-95MSM scaturisce dalla modifica ed aggiornamento del bombardiere strategico turboelica Tu-95MS progettato per svolgere missioni di combattimento proteggendo i confini più esterni della Russia.




Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 10 settembre 2020, 2:01

Analisidifesa.it ha scritto:
Verso l’estensione della vita operativa del caccia MiG-31

Il caccia intercettore russo MiG-31, “Foxhound” per la NATO, avrà probabilmente una seconda vita: fonti del complesso militare-industriale e del dipartimento militare hanno riferito all’agenzia di stampa Izvestia che la questione dell’estensione della vita operativa dei MiG-31 è attualmente allo studio al fine di consentirne l’utilizzo per almeno altri dieci anni.

Poiché si tratta di una piattaforma unica considerata in grado di ingaggiare qualsiasi bersaglio volante (aereo, drone, missili da crociera o velivoli ipersonici) non è contemplabile al momento una radiazione in attesa di un futuro intercettore (noto con la sigla di PAK-DP o MiG-41) ancora di là da venire.

I tecnici ritengono che la cellula del velivolo realizzata utilizzando anche titanio consenta, dopo un radicale aggiornamento, di volare per molto tempo ancora.

Secondo le fonti sopra citate la questione dell’estensione della vita operativa degli intercettori supersonici MiG-31 è allo studio ma la decisione finale verrà presa solo in base ai risultati del lavoro di ricerca e sviluppo (R&S) già iniziato e con un programma definito e suddiviso in due fasi.

La prima entro la fine del 2021 prevede prove per confermare l’allungamento della vita di ogni cellula a 3000 ore di volo; la seconda entro la fine del 2022 per l’estensione finale a 3500 ore di volo.

Tutti i MiG-31BM attualmente in servizio (130/150 macchine) sono stati costruiti tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 e la loro durata di vita è limitata a 2500 ore di volo, pertanto allungarne la vita di mille ore consentirà ai “Foxhound” di rimanere in servizio almeno fino alla metà degli anni ’30.

A tal proposito lo scorso anno la UEC (United Engine Corporation, in russo ODK) aveva annunciato di essere pronta attraverso la Perm Motor Plant (PMZ) a riprendere rapidamente la produzione di componenti e sistemi chiave degli esclusivi motori D-30F6 installati sul MiG-31.

La PMZ aveva prodotto infatti circa 1.600 motori di questo tipo nel periodo 1979-1992 ma, com’è intuibile a causa dell’elevato utilizzo della flotta di MiG-31 nell’ultimo decennio lo stock di motori di ricambio si sta esaurendo e la Difesa è corsa ai ripari. Secondo le fonti aziendali entro il 2022 l’azienda sarà in grado di fornire dei kit di riparazione e sostituzione comprendenti numerose ed estese parti.

Non dimentichiamo infine che la recente dotazione del missile ipersonico aria-superficie Kh-47M2 Kinžal sugli speciali MiG-31K (dotato di nuove apparecchiature di bordo, una maggiore quantità di carburante e speciali apparecchiature di comunicazione) o ancora il futuro sistema missilistico antisatellite Kontakt in dotazione ai futuri MiG-31DZ fanno del caccia intercettore un velivolo al momento insostituibile e dalle molteplici risorse in grado di adottare una gamma di armamenti.

Incluso il sistema aria-aria a lungo raggio R-37M in grado secondo il costruttore di colpire bersagli aerei ad alta velocità potendo accelerare nella fase finale di volo fino a Mach 6.0 su una distanza massima che dipende dal profilo d’impiego: 150 km per un lancio diretto e fino a 300 km per un lancio ad alta quota tipico dei missili da crociera e inoltre può ingaggiare bersagli da qualsiasi altitudine compresa tra 15 e 30.000 metri.

A proposito del Kh-47M2 Kinžal nel 2018 dieci MiG-31K sono entrati in modalità di combattimento sperimentale nel sud del paese e in quel caso le esercitazioni hanno dimostrato in pratica la possibilità di colpire bersagli con i Kinžal ad una distanza di almeno 800 chilometri. Secondo Mosca l’alta velocità e la capacità di manovra rendono il missile ipersonico in questione invulnerabile ai moderni sistemi di difesa aerea.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 10 settembre 2020, 2:03

Analisidifesa.it ha scritto:
Un nuovo motore per tutti i cacciabombardieri Sukhoi “Flanker”

Il Ministero della Difesa russo ha ordinato lo sviluppo di un unico motore per i caccia Sukhoi della famiglia “Flanker” (denominazione NATO) di generazione “4” e “4++”.

Lo ha dichiarato Yevgeny Semivelchenko amministratore delegato di ODK UMPO (Ufa Engine Industrial Association) riferendosi a un propulsore in grado di essere installato su Su-27, Su-30SM e Su-35 che al momento sono equipaggiati rispettivamente con i motori AL-31F, AL-31FP e AL-41F-1S.

Secondo Oleg Panteleyev direttore esecutivo dell’agenzia Aviaport «per il principale operatore dei caccia della famiglia dei Flanker (Su-27, Su-27SM/2/3, Su-30, Su-30SM e Su-35), ovvero il Ministero della Difesa russo, la creazione di un motore universale significa una riduzione della gamma di prodotti acquistati, una netta semplificazione della manutenzione, della logistica ad essa connessa e non solo, poiché anche dal punto di vista del produttore la riduzione della varietà dei modelli prodotti promette di aumentare la produzione seriale di parti e semplificare l’assemblaggio e i test pre-produzione”, ha detto in un’intervista rilasciata a RBC (RosBusinessConsulting).

“Tuttavia – ha aggiunto Panteleyev – ci vorranno almeno due anni per costruire un propulsore simile tenendo conto di tutti i test necessari e del tempo necessario a completarli.»

Il rapporto in questione non lo cita ma non è da escludere che tale iniziativa possa coinvolgere ovviamente anche il “Sea Flanker”, ovvero il caccia imbarcato Sukhoi Su-33 dotato dell’AL-31F3 e persino il cacciabombardiere Sukhoi Su-34 (Codice NATO “Fullback”) dotato dell’AL-31F M2.

Come anticipato da Analisi Difesa, tale iniziativa era già stata in parte preannunciata attraverso l’annuncio della realizzazione della nuova variante del Su-30SM denominata Su-30SMD che considerava tra le varie migliorie l’adozione del propulsore del Su-35, ovvero l’AL-41F-1S noto in Russia come “Izdeliye 117S”, un motore turbofan modulare a due alberi con controllo vettoriale della spinta e controllo digitale integrato che offre una spinta di 14.000 kgf con postcombustione inserita, oltre a requisiti di manutenzione inferiori, una maggiore durata e il 16% in più di spinta rispetto allo standard AL-31.

Non dimentichiamo infine l’aspetto commerciale e il possibile successo d’esportazione verso quei paesi, Cina in primis (che adotta una serie estremamente variegata di Su-27SK/30MKK/30MK2 e dei suoi sviluppi/cloni confluiti in numerosi progetti nazionali quali J-16/D, J-11A/B/BH/BG/D e J-15 oltre al modernissimo Su-35), ma anche Indonesia, Algeria, Vietnam e India.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 9 ottobre 2020, 17:51

Analisidifesa.it ha scritto:
Maxi ordine per i missili aria-aria R-77-1 e primo lancio per l’R-37M

Si tratta del più grande contratto di armamenti guidati mai stipulato per le forze aeree russe quello firmato dal Ministero della Difesa e dalla JSC Tactical Missile Weapons Corporation (KTRV) del valore di 65 miliardi di rubli pari a 860 milioni di dollari. Oggetto d’acquisto i missili aria-aria R-77-1 (Izdelye 170-1) o K-77M (per la NATO “AA-12 Adder”).

L’ordine, secondo l’Izvestia, consentirà finalmente alle Forze Aerospaziali Russe (VKS) di colmare il divario missilistico con le più moderne tecnologie occidentali e al contempo eliminare la carenza di moderni missili a medio raggio a disposizione di quasi tutti i tipi di caccia nell’inventario della VKS. Il nuovo contratto è attualmente nella fase iniziale di esecuzione e le consegne di missili sarebbero persino già iniziate.

Non è noto il numerico esatto, ma date le circostanze e la possibilità di poter equipaggiare Su-27SM/SM3, Su-30SM, Su-35, Su-34, Su-33, MiG-29SMT, MiG-29K, MiG-35, MiG-31BM nonché i futuri Su-57 è quasi certo che la richiesta riguardi qualche migliaio di esemplari di R-77-1.

Il missile R-77-1 (noto anche con il nome di esportazione RVV-SD), che per inciso sarebbe stato persino testato in questi anni nel contesto siriano, è un aggiornamento dell’R-77 a guida radar attiva destinato al combattimento BVR (Beyond-Visual-Range) in grado di colpire un obiettivo alla massima distanza di lancio dell’emisfero anteriore fino a 110 km (bersaglio con radar di 3 mq sezione trasversale) e colpire bersagli in manovra con un sovraccarico fino a 12 g. È ovviamente adatto per neutralizzare qualsiasi obiettivo volante come aerei, elicotteri, missili da crociera, UCAV e altri bersagli con bassa RCS.

Questa nuova variante dotata di un motore a doppio impulso e testa di ricerca radar attiva 9B-1248 (Izdeliye-50-1) manderà molto probabilmente in pensione la famiglia dei missili aria-aria a medio raggio R-27 (AA-10 Alamo) di concezione più vecchia, non dotati di capacità fire and forget e piuttosto comparabili agli statunitensi AIM-7 Sparrow.

Secondo il costruttore con il nuovo missile le coordinate del bersaglio vengono trasmesse al software e dopo il lancio l’R-77-1 si reca autonomamente nel punto programmato dove, a circa 30km di distanza dal bersaglio, accende la propria testa radar attiva 9B-1103M-200PA e determina autonomamente la direzione di attacco più efficace. Una versione attivo-passiva dell’R-77-1 con il cercatore combinato 9B-1103M-200PS è in grado di catturare bersagli emittenti a una distanza di circa 200 chilometri.

La versione originale dell’R-77 è stata sviluppata dal Vympel State Design Bureau alla fine degli anni ’80 come risposta all’americano AIM-120 AMRAAM. Doveva essere prodotto in serie presso l’impresa ucraina Artem ma il piano andò scemando dopo il crollo dell’URSS, anche se la stessa riuscì ad assemblare un discreto numero di questi missili che furono poi esportati con la denominazione di RVV-AE in India, Cina, Algeria, Vietnam, Egitto, Venezuela, Indonesia, Malaysia e Yemen, oltre che in piccole quantità anche per il Sudan, Siria, Uganda e Perù.

Lotti limitati di R-77 originali furono assemblati anche nella Federazione Russa presso l’impianto di produzione dello sviluppatore e in collaborazione con le imprese ucraine, ma questo modello non è mai stato ufficialmente adottato all’interno dell’aeronautica russa.

Immagine

Restando nel campo dei missili aria-aria il Ministero della Difesa ha reso note in occasione del 100° anniversario del 929th State Flight Test Center le immagini (qui sopra) del primo lancio di un missile aria-aria a lungo raggio RVV- BD/R-37M (AA-13 Arrow per la NATO) da un caccia Sukhoi Su-35 con l’ausilio di un pilone esterno dedicato AKU-620E.

Successore del missile R-33 (AA-9 Amos), quest’arma a lungo raggio era stata inizialmente progettata per il caccia intercettore Mig-31BM “Foxhound”.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 23 ottobre 2020, 16:38

Analisidifesa.it ha scritto:
Un fucile d’assalto per i piloti dei caccia russi Su-35 e Su-57

Secondo il giornale ufficiale della Difesa russa Krasnaya Zvezda, in occasione del recente Forum Army-2020 il Ministro Sergey Shoigu avrebbe richiesto alla società Kalashnikov Concern di finalizzare al più presto il fucile d’assalto automatico AM-17 per l’uso da parte dei piloti dei caccia Sukhoi Su-35 e Su-57.

E’ opinione di Shoigu infatti, che l’arma debba essere sottoposta ad alcune modifiche essenziali al fine di poter equipaggiare i piloti della Forza Aerospaziale russa, ovvero dimensioni e peso ottimali in modo da poter essere fornita in dotazione ai piloti.

Normalmente infatti ogni pilota militare porta in volo una pistola con almeno due scatole di cartucce da utilizzare per autodifesa in caso di espulsione sopra il territorio nemico (assieme ad una lunga lista di materiali che prevede persino monete d’oro e altri kit di sopravvivenza), ma l’AM-17 che è stata presentata per la prima volta in occasione del Forum Army-2020 è un “piccolo” fucile d’assalto lungo 74 cm e del peso di soli 2,5 kg.

Non è escluso insomma che possa essere dotato di ulteriori possibilità di smontaggio della canna che ne riduca la dimensione proprio sulla falsariga di quanto avvenuto sul fronte statunitense con la versione ultra compatta dell’M4, ovvero la Gau-5 A ASDW (Aircrew Self Defense Weapon) dotata di canna smontabile e i cui destinatari sono proprio i piloti dell’US Air Force.

L’AM-17 utilizza caricatori da 30 cartucce standard 5,45×39mm; è ambidestro essendo dotato di tutti i comandi su entrambi i lati ed è dotato di un calcio telescopico ripiegabile lateralmente che ne riduce la lunghezza complessiva a 49 cm. Può sparare ovviamente in modalità semiautomatica o completamente automatica e sul vivo di volata può essere installato un silenziatore tattico a sgancio rapido.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 23 ottobre 2020, 16:39

Analisidifesa.it ha scritto:
Lunga vita al “Bear”: vola l’ultima versione del bombardiere Tu-95MSM

Come annunciato sul nostro canale Telegram, lo scorso 22 agosto 2020 dall’aeroporto della società TANTK Beriev di Taganrog ha effettuato il suo primo volo il bombardiere strategico modernizzato Tupolev Tu-95MSM.

Il velivolo, con numero RF-94121, 21 rosso – “Samara”, era pilotato da un equipaggio comandato dal pilota collaudatore del flight test center di Zhukovsky Andrey Voropaev. Il volo di successo della durata di 2 ore e 33 minuti ha portato il velivolo ad un’altitudine di 9.000 metri confermando il funzionamento di tutti i sistemi e delle avioniche del velivolo.

Ricordiamo che il lavoro di aggiornamento sul nuovo Tu-95MSM è stato svolto congiuntamente dai bureau PJSC Tupolev e PJSC TANTK Beriev sulla base di un contratto con il Ministero della Difesa russo firmato nel dicembre 2009. Il potenziamento del Bear comprende in primis l’ammodernamento dei turbopropulsori NK-12MPM dotati di nuove eliche AV-60T ed è finalizzato ad estendere la vita utile del velivolo e a migliorarne le caratteristiche di decollo e atterraggio.

Contemporaneamente è stato sviluppato un sistema di armamento completamente rinnovato e integrato con un nuovo set di apparecchiature elettroniche di bordo a partire da un nuovo radar phased array Novella-NV1.021 (che sostituisce il vecchio tipo Obzor-MS); un sofisticato sistema di difesa aerea Meteor-NM2 e una cabina di pilotaggio con sistema di visualizzazione dati SOI-021.

La modernizzazione contempla anche un significativo aumento della precisione di navigazione attraverso un nuovo sistema di astronavigazione ANS-2009, un sistema computerizzato di navigazione NVS-021M e un sistema di controllo integrato KSU-021 sviluppato dall’Istituto di Elettromeccanica e Automazione di Mosca (MIEA).

E infine, inevitabile, il potenziamento delle capacità belliche attraverso l’adozione di nuovi sistemi d’arma come più volte trattato su questa rubrica: attraverso l’installazione di piloni esterni (e conseguentemente attraverso un sensibile rafforzamento della struttura alare), il nuovo Tu-95MSM potrà trasportare fino a otto nuovi missili da crociera strategici Raduga Kh-101 (a testata convenzionale da 400 kg) o Kh-102 (con testata nucleare con una resa variabile da 250 kiloton a 1 megatone), entrambi con una portata massima di 5.000 km.

A proposito dell’armamento del Tu-95MSM è molto probabile che questo venga ampliato anche attraverso l’adozione del missile da crociera a medio raggio X-50 (Kh-50), un missile lungo 6 metri, pesante oltre 1500 kg e con una portata di volo di 1500 km.

Il Kh-50 rappresenta un’alternativa più idonea sulle medie distanze – rispetto a quella del Kh-101 – con una velocità di crociera di circa 700 km/ora e una velocità di avvicinamento finale di oltre 950 km/ora. Secondo fonti dell’industria della Difesa russa il Tu-95MSM è destinato a trasportare fino a quattordici Kh-50 di cui sei sui piloni esterni.

Spetterà adesso al Ministero della Difesa russo sulla base dei test di Stato, a decidere se modernizzare l’intera flotta di Tu-95MS o se selezionare una parte dei bombardieri a disposizione.

Il Tu-95MSM, grazie a questo ultimo e radicale aggiornamento volerà molto probabilmente per almeno i prossimi vent’anni (dunque fino al 2035-2040), un record notevole per un velivolo che si è alzato in volo per la prima volta nel 1952 e che resta valido nonostante la sua evidente obsolescenza concettuale al punto che l’aggiornamento del Bear è apparso come un programma giustificato dal punto di vista militare ed economico.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 28 ottobre 2020, 18:24

Analisidifesa.it ha scritto:
Via libera al primo volo del nuovo Sukhoi Su-30SM2

Il primo aggiornamento del caccia multiruolo Sukhoi Su-30SM (“Flanker-H” per la NATO) porterà la sigla Su-30SM2 e secondo l’Izvestia il Ministero della Difesa russo ha dato via libera per il primo volo del nuovo velivolo che a questo punto potrebbe realizzarsi entro la fine del 2020.

Nella versione originale il Su-30SM presentava alcune componenti di origine straniera come l’HUD di fabbricazione francesi Thales 3022 e i display LCD multifunzionali Thales SMD55S a colori.

Sistemi installati ben prima dell’introduzione delle sanzioni del 2014 e non a caso il lavoro di sostituzione di tutte queste componenti con sistemi di fabbricazione russa è in corso dal 2015 quando l’aggiornamento del velivolo doveva prendere il nome di Su-30SM1 e adottare anche una nuova serie di armi aria-aria e aria-terra.

Tuttavia nel 2018 è stato deciso di lanciare un programma che unificasse i componenti del Su-30SM con quelli del Su-35. L’obiettivo era chiaramente quello di semplificare e ridurre il costo di manutenzione dell’intera flotta di caccia russi, estendere la durata di servizio del Su-30SM e al contempo aumentare ulteriormente le sue capacità di combattimento.

Questo nuovo programma di upgrade ha richiesto una rielaborazione molto più ampia del velivolo, tra cui l’integrazione del turbofan AL-41F-1S, così come l’installazione del radar N035 Irbis al posto dell’attuale N011M Bars-R; ecco come si è giunti a modificare e classificare questo aggiornamento in Su-30SM2.

La principale modifica riguarda come dicevamo l’adozione del nuovo motore AL-41F-1S noto in Russia come “Izdeliye 117S”, un motore turbofan modulare a due alberi con controllo vettoriale della spinta e controllo digitale integrato che offre una spinta di 14.000 kgf con postcombustione inserita oltre a requisiti di manutenzione inferiori, sistema di accensione al plasma che conferiscono una maggiore durata, una migliore economia con aumento dell’autonomia e il 16% in più di spinta rispetto allo standard AL-31 da cui deriva.

Come avevamo anticipato su Analisi Difesa l’AL-41F-1S è il motore dell’ultima e più moderna versione del Flanker, ovvero il Su-35; un’idea che nel complesso costituisce la base per l’attuazione di un solo propulsore, il più moderno e prestante, per l’intera famiglia dei Flanker (Su-27SM/SM2/SM3, Su-30SM e appunto l’Su-35).

Ma oltre al propulsore del Su-35, l’Su-30SM2 sarà destinatario inoltre di una rinnovata elettronica di bordo, una nuova stazione optoelettronica e di un nuovo set di armi che potenzierà notevolmente un caccia il cui primo volo risale ad appena a dieci anni or sono.

E’ oramai ufficiale che il Su-30SM2 sarà destinatario del nuovo missile da crociera supersonico Raduga Kh-32 (o Х-32) dotato di una tangenza di 40.000 metri, una portata di circa 1000 km e una velocità massima compresa tra i 3.6 e i 4.5 Mach; un’arma (finora) esclusiva del bombardiere strategico supersonico Tupolev Tu-22M3.

Il Kh-32 del peso di circa 6000 kg aumenterà così notevolmente le capacità del Su-30SM2 in grado di colpire un bersaglio strategico a distanze enormi rispetto alla versione da cui deriva.

Tutti i Su-30SM che sono giunti copiosamente ai reparti di volo della VKS e della MA-VMF già dal 2013 (circa 130 esemplari secondo i database internazionali), verrebbero sottoposti ad operazione di retrofit alla nuova variante, mentre i futuri ordini vedranno d’ora in poi esclusivamente la produzione del nuovo Su-30SM2; d’altronde entro la fine dell’anno il ministero della Difesa intende già firmare un contratto per la fornitura dei primi 21 Su-30SM2 di nuova costruzione così come annunciato lo scorso agosto dal Ministro della Difesa Shoigu in occasione di un visita allo stabilimento della PJSC Irkut Corporation di Irkutsk.

Non è da escludere infine che la stessa Irkut Co. possa proporre l’aggiornamento allo standard SM2 ai paesi del CSTO che recentemente sono entrati in possesso dei Sukhoi Su-30SM, ovvero Armenia, Bielorussia e Kazakistan, senza tralasciare le aeronautiche di Algeria, Angola, Cina, India, Indonesia, Malaysia, Uganda, Venezuela e Vietnam in possesso dei 360 Su-30 nelle varianti MKA/MKV/MKI/MKM/MKK/MK2/MK esportati.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 6 novembre 2020, 14:59

Aviation-report.com ha scritto:
Il bombardiere strategico russo Tu-160M ​​ha effettuato il suo primo volo con i nuovi motori

Presso l’aeroporto dello stabilimento di aviazione di Kazan. S.P. Gorbunov, una filiale della Tupolev PJSC della Rostec State Corporation, ha avuto luogo, ieri 03 novembre 2020, il primo volo del bombardiere strategico Tu-160M2 Blackjack ​​profondamente modernizzato con i nuovi motori Kuznetsov NK-32-02 di serie. L’aereo era pilotato da un equipaggio guidato da Anri Naskidyants. Il volo è avvenuto a quota 6000 metri ed è durato 2 ore e 20 minuti.

Durante il volo sono state effettuate le necessarie verifiche sui sistemi generali aggiornati e sulle apparecchiature radio elettroniche di bordo installate nell’ambito di un profondo ammodernamento dell’aeromobile, e sono state valutate le prestazioni del nuovo motore NK-32 serie 02, sviluppato e prodotto dalla United Engine Corporation. Secondo i dati dell’equipaggio, il volo è proceduto normalmente, i sistemi e le apparecchiature hanno funzionato senza nessun problema o segnalazione di anomalie. Il motore Kuznetsov NK-32 era già il motore più grande e potente mai montato su un aereo militare con 55.000 libre di spinta. La nuova versione NK-32-02 migliora sia le prestazioni che l’efficienza.

La profonda modernizzazione del bombardiere strategico russo ne farà aumentare l’efficacia e le prestazioni di oltre il 60% grazie all’aggiornamento e all’ampliamento dei sistemi avionici, di navigazione, di difesa e di comunicazione. Il Tu-160 inoltre sarà dotato di un nuovo sistema di comando e controllo, il cui vantaggio sarà la capacità di raccogliere, elaborare e trasmettere le informazioni di volo da un unico sistema, a questo si aggiungerà la possibilità di utilizzare i missili da crociera a lungo raggio come il missile da crociera Kh-101 / Kh-102 (variante nucleare) con una portata stimata da 2.700 a 5.000 chilometri insieme a nuovi tipi di armi.

Il Tu-160M ​​è un bombardiere strategico profondamente modernizzato con capacità nucleare, il più grande e potente aereo supersonico con geometria alare variabile nella storia dell’aviazione militare. Il Tupolev Tu-160M2 ​​è in grado di raggiungere velocità fino a 2000 km/h.

Il primo Tu-160M2 ​​sperimentale è stato sviluppato come parte di un programma di ammodernamento su larga scala, per i sistemi di aerei da combattimento dell’aviazione strategica e a lungo raggio della Russia, che è attualmente condotto dal Tupolev PJSC. Il primo volo del primo Tu-160M2 ha avuto luogo lo scorso 2 febbraio 2020.

Bombardiere strategico Tu-160M2 Blackjack

Il bombardiere strategico supersonico Tu-160 Blackjack è il più grande aereo con ali a geometria variabile ed uno dei più potenti aerei da combattimento al mondo. Nel 2015, il presidente russo Vladimir Putin aveva annunciato il programma di aggiornamento del Tu-160 a causa dei ritardi nel progetto del bombardiere strategico stealth di prossima generazione PAK-DA (Prospective Aviation Complex for Long-Range Aviation). Per inciso, anche il PAK DA dovrebbe essere dotato del motore Kuznetsov NK-32 02.

Il Tu-160M2 è il primo nuovo aeromobile prodotto nell’ambito del programma di profonda modernizzazione delle forze armate russe. Il roll-out della nuova versione del Tu-160 era avvenuta il 16 Novembre 2017 dagli stabilimenti industriali al Kazan Aviation Plant.

Sulla nuova versione Tu-160M , sono stati aggiornati il sistema di navigazione, quello di comunicazione e controllo, una stazione radar e il sistema di contromisure elettroniche. A questi si aggiungono la modernizzazione del controllo e gestione del carburante e dei motori. Il bombardiere sarà in grado di volare per 12.000 chilometri (almeno 1000 in più rispetto al suo predecessore) senza rifornimento di carburante.

Il progetto ha permesso di introdurre una serie di innovazioni fondamentali nel sistema di costruzione dei velivoli russi. Il lavoro sulla progettazione digitale dell’aeromobile è stato condotto congiuntamente dai principali uffici di progettazione aeronautica – Tupolev, Beriev, Ilyushin, Sukhoi, Yakovlev. Ingegneri e progettisti hanno lavorato nella cosiddetta modalità “KB distribuito” utilizzando speciali canali di comunicazione sicuri. Questo ha permesso di ridurre significativamente i tempi di progettazione e ottimizzare i costi.

Il Ministero della Difesa russo ha riferito che la produzione in serie dei bombardieri Tu-160M2 dovrebbe iniziare nel 2023, con un ordine sul tavolo di circa 50 aerei per la Russian Aerospace Force. La forza aerospaziale russa attualmente dovrebbe avere in carico 16 bombardieri Tu-160 costruiti durante il periodo sovietico. Circa la metà di questi bombardieri ha già subito riparazioni e ammodernamenti. Tutti i bombardieri strategici Tu-160 saranno completamente aggiornati allo standard M2 nei prossimi anni.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Rispondi

Torna a “Aircraft Corner”