News da Mosca

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Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 27 settembre 2021, 3:21

Analisidifesa.it ha scritto:
Nuovi missili aria-aria R-74M per gli intercettori MiG-31BM russi

Il ministero della Difesa russo ha reso noto che il caccia intercettore russo MiG-31BM ha ricevuto i nuovi missili aria-aria a corto raggio R-74M. o stampa del Ministero della Difesa russo.

Noto anche con la sigla da esportazione RVV-MD e appartenente alla categoria degli Air to Air Missile a corto raggio, l’R-74M costituisce un miglioramento dell’R-74, versione rimodernata a sua volta dell’R-73 (Codice NATO “AA-11 Archer”).

L’R-74M, presentato per la prima volta al Forum Army-2018, può colpire bersagli ad una distanza compresa tra i 300 metri e i 40 chilometri e ad una quota compresa tra i 20 e i 20.000 metri, è dotato di una maggiore protezione anti-jamming impiegando un sensore aggiornato Arsenal MK-80M multielemento (cross array) del tipo scanning seeker con modulazione pulse-time operante su due distinte bande IR e dotato di quattro modalità anti flare (inganni IR).

L’R-74, che è stato utilizzato durante le esercitazioni dell’Aviazione Nnavale in Kamchatka, migliora la già notevole capacità di aggancio dei bersagli della versione precedente potendo operare a +/-60° fuori asse di lancio e fino a +/-75° post lancio e inoltre ha una maggiore resistenza alle contromisure.

Con questa nuova dotazione aumenterà la versatilità e la capacità dell’intercettore pesante supersonico MiG-31BM impegnato oggi a coprire regolarmente le immense regioni settentrionali della Russia.


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Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 8 novembre 2021, 0:45

Analisidifesa.it ha scritto:
Il punto sul Sukhoi Su-30SME

In settembre abbiamo mostrato sul nostro canale Telegram una foto di un caccia multiruolo biposto Sukhoi Su-30SM Codice NATO “Flanker-H” dipinto nel classico primer giallo, una speciale vernice di fondo gialla anticorrosione al cromo di zinco di cui sono dotati i velivoli nuovi di fabbrica.

Il caccia in questione è stato immortalato con la coccarda russa (ovvero la classica stella rossa bordata di bianco e blu) e con un numero atipico identificativo “001 rosso”.

Questo Su-30SM era stato già ripreso in realtà lo scorso agosto durante un atterraggio intermedio a Omsk, proveniente da Irkutsk e diretto Zhukovsky, cosicché alcuni blogger lo avrebbero identificato come il prototipo della nuova variante Su-30SM2.

Del Su-30SM2 Analisi Difesa se n’è occupata più volte: la principale modifica riguarda l’adozione del propulsore del Sukhoi Su-35, ovvero l’AL-41F-1S noto in Russia come “Izdeliye 117S”, un motore turbofan modulare a due alberi con controllo vettoriale della spinta e controllo digitale integrato che offre una spinta di 14.000 kgf con postcombustione inserita oltre a requisiti di manutenzione inferiori, sistema di accensione al plasma che gli conferiscono una maggiore durata, una migliore economia con aumento dell’autonomia e il 16% in più di spinta rispetto allo standard AL-31 da cui deriva.

Proprio per questo motivo, grazie soprattutto alla foto di alta qualità del velivolo immortalato lo scorso settembre, è possibile notare che i motori sono del tipo AL-31FP, ovvero quelli in dotazione al Su-30SM e non quelli di cui dovrebbe essere dotato l’Su-30SM2.

E’ più corretto affermare dunque che il Su-30SM fotografato sia piuttosto la variante da esportazione nota come Su-30SME parzialmente svelata nell’aprile 2019 sul nostro canale Telegram.

In quel caso si trattava di esemplari ordinati dal Myanmar nel gennaio 2018 e consegnati solo di recente; un ordine che contemplava allora 6 Su-30SME insieme all’aereo da addestramento Yak-130, anche se secondo gli analisti si ipotizza che il numero totale di caccia possa raggiungere le venti unità.

Non sono ben noti allo stato attuale le variazioni implementate dal Su-30SME rispetto al Su-30SM da cui deriva (e che finora è già stato esportato in alcuni paesi della CSTO quali Kazakistan, Armenia e Bielorussia), tuttavia secondo quanto appreso in occasione della presentazione ufficiale avvenuta nel febbraio 2016 al Singapore Air Show, il Su-30SME dovrebbe costituire una versione declassata del Su-30SM i cui componenti stranieri impiegati sui SU-30 alesi, kazaki e bielorussi (l’HUD di fabbricazione francese Thales 3022, i display LCD multifunzionali a colori Thales SMD55S, il Totem INS/GPS o l’indicatore ILS di Thales), sono sostituiti da componenti di fabbricazione russa; inoltre le stesse specifiche dell’SME risulterebbero sensibilmente ridotte: velocità massima di Mach 1,75, un peso massimo al decollo di 34.000 kg e una quota massima di servizio di 16.100 m.

Sulla foto ad alta qualità di questo ipotetico Su-30SME al momento l’unica variazione apprezzabile risulta essere le luci di formazione installate in modo simile sul MiG-35 e sul Su-35.

Un altro cliente del Su-30SME ricordiamo infine essere il Bangladesh la cui Direzione generale degli appalti della difesa locale (DGDP) ha approvato nel 2017 un contratto per otto caccia Su-30SME con un’opzione per ulteriori quattro velivoli. Secondo fonti bengalesi la locale Aeronautica Militare prevede di acquisire 12 Su-30SME e 32 MiG-35 entro il 2030 in sostituzione dell’attuale flotta di caccia di produzione cinese (Chengdu F-7MB) e russa (MiG-29); sembra in realtà che il paese non fosse originariamente interessato al nuovo Fulcrum ma la Russia avrebbe proposto la vendita dei Su-30SME esclusivamente in un pacchetto misto “hi-lo” con il MiG-35.

Ad ogni modo con quest’ordine il Bangladesh si inserisce di fatto nel “club asiatico” (assieme a Cina, India, Vietnam, Malesia, Indonesia e Myanmar) delle forze aeree in possesso del caccia multiruolo biposto Sukhoi Su-30.


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Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 1 dicembre 2021, 1:16

Analisidifesa.it ha scritto:
La saga dell’addestratore basico russo Yakovlev Yak-152

E’ stato esibito nella mostra statica del recente Forum Army-2021 e ha lasciato molti analisti perplessi: stiamo parlando dell’addestratore basico russo UTS-800 realizzato dalla JSC Ural Civil Aviation Plant (UZGA).

Attualmente per l’addestramento iniziale dei cadetti russi vengono utilizzati infatti gli aerei austriaci Diamond DA40 Diamond Star e DA42 Twin Star, velivoli prodotti su licenza presso lo stabilimento UZGA. Successivamente i giovani piloti transitano sugli addestratori di classe intermedia e poi su quella avanzata, rispettivamente sul ceco L-39 Albatros e sull’avanzato Yak-130.

Eppure la storia dell’aereo di produzione nazionale russa destinata all’addestramento basico che dovrebbe sostituire i velivoli stranieri è in ballo oramai da parecchi anni; è qui che entra in gioco l’UTS-800 perché secondo il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu è attualmente in corso una (ennesima) competizione per decretare il nuovo velivolo d’addestramento basico a cui partecipano il famoso Yak-152 (di cui Analisi Difesa si è ampiamente occupata negli ultimi anni) e il suddetto UTS-800.

La storia dell’aereo Yak-152 (nelle foto sopra e qui sotto) è iniziata negli anni ’90 quando lo Yakovlev Design Bureau iniziò sia lo sviluppo di un aereo da addestramento avanzato (Yak-130) che la realizzazione di un aereo d’addestramento a pistoni leggero basato sullo Yak-54. Inizialmente l’aereo fu designato Yak-54M, ma in seguito fu ribattezzato Yak-152.

D’altra parte Yakovlev aveva una fortissima esperienza in questo settore: durante l’inizio della Guerra Fredda la maggior parte dei piloti del blocco orientale aveva effettuato i primi voli di addestramento sull’addestratore Yakovlev Yak-18.

Dalla metà degli anni ’70 gli è subentrato lo Yak-52 interamente in metallo, aereo ancora oggi è utilizzato da molte scuole di volo nell’area della CSTO.

Nel 2001 lo Yak-152 prese parte dunque al concorso indetto dal Ministero della Difesa russo per un nuovo velivolo di addestramento al volo basico ma perse la gara contro il progetto Sukhoi Su-49, anche se poi quest’ultimo fu accantonato poiché il bureau russo ammise che i finanziamenti ufficiali erano insufficienti per cui alla fine del 2003 il lavoro di sviluppo cessò.

Il programma Yak-152 rinacque successivamente grazie all’interesse ed al finanziamento dei cinesi interessati a collaborare con la società Hongdu al fine di soddisfare il requisito dell’addestratore basico locale. Un prototipo dell’Hongdu/Yakovlev CJ-7 volò per la prima volta alla fine del 2010 alimentato da un motore radiale Vedeneyev M-14X.

Nel 2014 infine, lo Yak-152 fu resuscitato per la seconda volta in patria per il programma “Ptichka VVS” relativo ad un addestratore basico per i piloti russi e il cui secondo prototipo volò il 29 settembre 2016. L’aereo – e qui giunge il tasto dolente – ha ricevuto tuttavia un motore a V a 12 cilindri RED A03Т V12 realizzato dalla società tedesca RED Aircraft, finanziato dalla holding russa Finam, prodotto e assemblato sul territorio russo dalla società Russo-Balt.

Nonostante i tentativi di stabilire una produzione su licenza nel sito russo e l’eliminazione parziale della dipendenza dalle importazioni, la produzione di motori a gasolio per lo Yak, a quanto pare, resta tuttavia il punto debole del progetto perché da allora è iniziata la produzione presso la PJSC Irkut Corporation, ma in tutti questi anni sono stati prodotti solo tre o quattro prototipi.

Inevitabilmente lo Yak-152 ha ricevuto un’avionica unificata con lo Yak-130 in modo da facilitare notevolmente la formazione del personale di volo attraverso l’uso combinato (per step) delle due macchine.

Con una disposizione in tandem dei due membri d’equipaggio lo Yak-152 ha un peso massimo al decollo di 1480 kg e una velocità massima di 500 km/h (velocità di crociera di 380 km/h). Il contratto stipulato dal Ministero della Difesa con Irkut Co. nel giugno 2015 per la fornitura di circa 150 velivoli Yak-152 entro il 2020 è rimasto sulla carta.

Secondo il direttore generale dell’Istituto centrale di motori aeronautici intitolato a Baranov, Mikhail Gordin, lo Yak-152 potrebbe ricevere un motore russo. Le difficoltà con il motore diesel dello Yak-152 potrebbero spianare la strada alla proposta di UZGA di impiegare sull’ UTS-800 (nelle foto a lato e sotto) il motore turboelica russo VK-800SP con una capacità di 800 cavalli; una variante del turboalbero per elicottero VK-800V realizzato dalla UEC-Klimov.

L’uso di un motore turboelica porta alcuni vantaggi all’addestratore UTS-800: innanzitutto il motore VK-800PS ha una potenza maggiore rispetto al motore a pistoni RED V12 tedesco da 500 cavalli e in generale, i motori turboelica hanno una vita utile più lunga sebbene siano più difficili da riparare e più costosi dei motori a pistoni.

Il compito demandato all’UTS-800 è lo stesso dello Yak-152 ma si tratta comunque di due macchine sensibilmente diverse: il peso massimo al decollo dell’UTS-800 supera i 2000 kg (peso a vuoto 1706 kg), dunque 500 kg in più rispetto allo Yak-152 mentre la velocità massima dell’UTS-800 è di 460 km/h e la velocità di crociera è di 360 km/h.

«Come elica – ha riferito il capo progettista dell’UTS-800 Dmitry Tinyakov – abbiamo scelto infine un prodotto nazionale realizzato da Aerosila, l’AB-410P a quattro pale; persino la fusoliera è realizzata in materiali compositi Made in Russia.»

L’UTS-800 pur con tutti i suoi pregi teorici tuttavia non si è mai alzato in volo mentre lo Yak-152 vola da molto tempo anche se stiamo parlando sempre di un numero molto ridotto di esemplari.

Secondo UZGA l’UTS-800 sarà in grado di alzarsi in volo entro la fine dell’anno per poi affrontare un lungo percorso di test che lo Yak-152 ha già parzialmente superato trovandosi in netto vantaggio rispetto al suo nuovo rivale e pur con tutta la pressione dell’UGZA la produzione in serie dell’UTS-800 è prevista non prima del 2024.

Molti evidenziano che l’UTS-800 ha lo stesso aspetto dell’austriaco DART-450 da cui si distingue per un canopy più ampio a prova di bird strike, da una cabina di pilotaggio più grande e dal fatto che è dotato di sedili eiettabili K-93 in cui la seconda posizione del sedile è inoltre più alta, il che può migliorare notevolmente la visione dell’ufficiale senior sul sedile posteriore.

Negli ultimi dieci anni la Cina ha acquisito la tecnologia dello Yak-152: secondo un accordo preliminare tra i due paesi stipulato nel 2004, l’aereo da addestramento basico cinese CJ-7 sarebbe stato realizzato sulla base dello Yak-152 mentre l’avionica sarebbe stata adattata in base ai requisiti di Pechino. A quel tempo infatti la Cina riteneva che lo Yak-152 fosse più avanzato nella tecnologia e che il suo indice di prestazione superasse quello del nazionale J-6.

Tuttavia a causa dei ripetuti ritardi nello sviluppo, dopo il 2015, la fornitura di motori RED A03 V12 dalla Germania è stata interrotta a causa delle sanzioni occidentali e dunque Mosca può contare solo sui motori importati in stock per realizzare pochi Yak-152. Una condizione inaccettabile per la Cina che potrebbe guardare all’addestratore UTS-800 se anche Mosca dovesse adottarlo.


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Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 1 dicembre 2021, 1:34

Aviation-report.com ha scritto:
Gli intercettori russi MiG-31 in corso di aggiornamento per fornire sicurezza sulla rotta del Mare del Nord

Il 26 marzo 2021 era stato riferito che per la prima volta nella storia della marina militare russa due caccia MiG-31 avevano effettuato un volo sopra il Polo Nord con rifornimento in volo. Il ministero della Difesa russo aveva anche riferito che gruppi di intercettori a lungo raggio MiG-31 erano già in allerta per il combattimento nell’Artico e per sorvegliare la regione del Mare del Nord.

L’aggiornamento degli intercettori MiG-31 aumenterà l’efficienza delle loro missioni, in particolare per proteggere le frontiere settentrionali della Russia tra il crescente interesse di altri stati, USA, Regno Unito e Norvegia per fare degli esempi, sulla rotta del Mare del Nord. In questo ambito l’agenzia di stampa russa Tass ha intervistato il Merited Military Pilot of Russia, Major-General Vladimir Popov sull’argomento. Il pilota russo ha parlato della modernizzazione degli intercettori MiG-31 attualmente in corso presso l’industria aeronautica Sokol a Nizhny Novgorod nell’area del Volga.

“Stiamo pianificando di utilizzare gli intercettori MiG-31 ad alta quota per proteggere lo spazio aereo sovrano della Russia nelle direzioni settentrionali e lì siamo limitati dai pochi aeroporti presenti in questa regione“, ha affermato il pilota che ha ricordato anche che la Russia ha ricostruito dieci aeroporti nella regione polare che già esistevano nel periodo sovietico.

“Molti aeroporti sono in fase di preparazione per le operazione artiche“, ha detto il pilota militare, aggiungendo che negli ultimi tempi altri stati hanno mostrato un interesse sempre maggiore per la rotta del Mare del Nord. “Un gran numero di paesi ha mostrato interesse per la rotta del Mare del Nord poiché sia le condizioni climatiche che geografiche sono migliorate lì“, ha spiegato.

Gli ingegneri sovietici che hanno sviluppato il caccia MiG-31 hanno incorporato un enorme potenziale di modernizzazione nell’aereo da combattimento, ha sottolineato il pilota militare russo. “Una caratteristica forte del nostro hardware, e questo è riconosciuto a livello mondiale, è che i nostri aerei dispongono di un potenziale piuttosto ampio per la loro manutenzione e aggiornamento consentendogli di operare per un lungo periodo”, ha sottolineato Popov.

I velivoli da combattimento MiG-31

Il vice ministro della Difesa russo Alexei Krivoruchko ha visitato l’impianto di aviazione Sokol (un ramo della MiG Aircraft Corporation) a Nizhny Novgorod per ispezionare il lavoro sull’aggiornamento degli intercettori a lungo raggio MiG-31. La direzione dell’impianto ha riferito al viceministro della difesa che l’efficienza di combattimento dei caccia-intercettori MiG-31 sarebbe cresciuta di circa tre volte dopo la manutenzione e gli aggiornamenti.

Oggi il compito principale dell’azienda aeronautica Sokol è eseguire importanti riparazioni del caccia-intercettore MiG-31 con il suo pesante aggiornamento per portarlo allo standard MiG-31BM e questo lavoro è in corso dal 2007, ha affermato la direzione dell’impianto.

La Russia sta effettuando il collaudo del caccia-intercettore MiG-31 aggiornato con un sistema di controllo fly-by-wire. “L’opzione con il sistema di controllo fly-by-wire è già in fase di implementazione: ora questa variante dell’intercettore aggiornato è in fase di sperimentazione“, ha affermato la direzione dell’impianto.

Nel corso dell’aggiornamento del caccia, il suo equipaggiamento di bordo sarà completamente sostituito. L’aereo da combattimento sarà anche controllato per eventuali guasti e per sostituire sezioni corrose che potrebbero rappresentare il 15-50%. Tutti i cavi e i pezzi di gomma saranno completamente sostituiti insieme al tettuccio del caccia. I componenti stranieri sul MiG-31BM sono stati completamente sostituiti da equipaggiamento nazionale.

Il caccia supersonico a lungo raggio MiG-31 è il primo aereo da combattimento di quarta generazione creato per la difesa aerea della Russia. Inoltre il caccia è diventato una piattaforma aerea per lo sviluppo del sistema missilistico ipersonico Kinzhal e il nuovo aereo è stato soprannominato MiG-31K. Il generale ha spiegato che, in particolare, l’ammodernamento del velivolo consentirà di utilizzare nuove armi. “Se stiamo parlando di nuovi missili guidati, è necessaria l’installazione di apparecchiature di avvistamento e navigazione, poiché i sistemi di controllo possono essere diversi: infrarossi, radar, radio“, ha affermato Popov.

Nell’utilizzo dei missili ipersonici il MiG-31 ha quindi un notevole vantaggio grazie alla sua velocità supersonica, accelerando ancora di più i missili lanciati dal velivolo. “L’aereo stesso consente di trasportare un grande carico bellico volando a velocità supersoniche di Mach 2/2,5, il doppio della velocità del suono. Il missile viene quindi lanciato già a Mach 2 e sviluppa una velocità di Mach 4/5.“, ha concluso il pilota.

Il pilota militare della Federazione Russa ha ricordato inoltre che i MiG-31K dotati di armi ipersoniche sono già in allerta. “Oggi, tre squadroni sono già in fase di riqualificazione, un quarto è in preparazione. E questo è già molto“, ha sottolineato Popov. Il Ministero della Difesa russo ha firmato un contratto alla fiera internazionale Army 2021 per la riparazione e l’aggiornamento dei caccia intercettori MiG-31K e la riparazione degli aerei MiG-31 con il loro aggiornamento al livello MiG-31BM.

Attualmente, uno squadrone di caccia MiG-31K con missili ipersonici Kinzhal è già in servizio di combattimento sperimentale nel distretto militare meridionale della Russia. È stato anche riferito che un reggimento aereo di stanza a Kansk nella regione di Krasnoyarsk nella Siberia orientale sarebbe stato riarmato con missili ipersonici Kinzhal entro il 2024. Il reggimento aereo attualmente opera con caccia MiG-31BM.


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Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 15 gennaio 2022, 0:57

Aviation-report.com ha scritto:
Il bombardiere strategico russo Tu-160M ​​di nuova fabbricazione ha effettuato il suo primo volo

Lo scorso 12 gennaio 2022, il primo bombardiere strategico a lungo raggio Tu-160M ​​Blackjack di nuova produzione ha effettuato il primo volo dall’aerodromo dell’impianto aeronautico di Kazan, filiale di Tupolev della United Aircraft Corporation. Il volo è avvenuto a una quota di 600 metri ed è durato circa 30 minuti. L’equipaggio composto da piloti collaudatori del PJSC “Tupolev” ha eseguito le prime manovre per testare la stabilità e la controllabilità dell’aeromobile in volo.

Il programma per la produzione del bombardiere strategico Tu-160 Blackjack nella versione modernizzata Tu-160M ​​​​è stato lanciato dalla diretta decisione del presidente russo Vladimir Putin nel 2015 principalmente come misura provvisoria a causa dei ritardi nel programma segreto del bombardiere di nuova generazione PAK DA che dovrebbe essere un progetto per un aerei subsonico, furtivo, ad ala volante, per sostituire l’attuale flotta di bombardieri. Questo programma è stato perseguitato da ritardi e finanziamenti limitati e nel 2015 è stata presa la decisione di riprendere la produzione in serie del Tu-160 e posticipare il PAK DA.

Il Tu-160 è il più grande e potente aereo supersonico con geometria dell’ala variabile nella storia dell’aviazione militare. Insieme al Tu-95MS, costituisce la base della moderna flotta aerea a lungo raggio delle forze aerospaziali russe, progettato per distruggere obiettivi con armi nucleari e convenzionali. Il Tupolev Tu-160 “Blackjack” ha volato per la prima volta nel 1981 ed è entrato in servizio nel 1987.

Il ministro dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa Denis Manturov ha sottolineato: “Abbiamo ripristinato l’intero ciclo di produzione del Tu-160, ma nella versione M, utilizzando motori modernizzati, sistemi di controllo modernizzati, nuovi sistemi di navigazione e nuovi sistemi di controllo delle armi. L’ammodernamento dello stabilimento aeronautico di Kazan ha svolto un ruolo importante nel ripristino della produzione di questi velivoli: sono state aggiornate le attrezzature delle officine ed è stata messa in funzione la più grande installazione al mondo per la saldatura a fascio di elettroni del titanio. Oggi vediamo prospettive significative per la piattaforma Tu-160 con un ulteriore sviluppo consentirà di utilizzarla per nuovi tipi di armi, comprese quelle avanzate”.

Il Tu-160M sarà dotato di un nuovo sistema di comando e controllo, il cui vantaggio sarà la capacità di raccogliere, elaborare e trasmettere le informazioni di volo da un unico sistema, a questo si aggiungerà la possibilità di utilizzare i missili da crociera a lungo raggio come il missile da crociera Kh-101 / Kh-102 (variante nucleare) con una portata stimata da 2.700 a 5.000 chilometri insieme a nuovi tipi di armi tra le quali il nuovo missile a bassa osservabilità Kh-SD, il Kh-BD, il Kh-MT e quelle ipersoniche.

L’aereo mantiene il suo aspetto originario, ma è creato su una base tecnologica completamente nuova utilizzando le tecnologie digitali. “Tu-160 è uno dei progetti più grandi e high-tech dell’industria aeronautica nazionale. L’attuazione di questo programma ha richiesto non solo il rinnovo degli impianti di produzione, ma anche la creazione di un ambiente digitale fondamentalmente nuovo per lavorare al progetto. Numerosi uffici di progettazione di aeromobili hanno partecipato alla preparazione della documentazione digitale nell’interesse del progetto. L’importanza fondamentale dell’evento di oggi è che la nuova macchina sia completamente ricostruita da zero con l’80 percento dei sistemi e delle apparecchiature che è stato aggiornato“, ha affermato Yury Slyusar, Direttore Generale di UAC.

L’attuazione del programma per la modernizzazione e la produzione dei bombardieri missilistici strategici Tu-160 ha richiesto un significativo potenziamento della base di produzione. “Come parte del programma, oltre il 40 percento delle attrezzature dell’officina è stato aggiornato e modernizzato presso lo stabilimento aeronautico di Kazan, una parte significativa del team è stata sottoposta a formazione aggiuntiva. Per Tupolev, la riproduzione del Tu-160 è il progetto più importante, il che significa non solo aggiornare il materiale e la base tecnica e ripristinare le competenze chiave, ma anche raggiungere un nuovo livello di capacità di progettazione e produzione in serie per un velivolo complesso ed avanzato“, ha affermato l’amministratore delegato di Tupolev, Vadim Korolev.

Il capo pilota di Tupolev Viktor Minashkin ha affermato che durante questo primo volo, il bombardiere Tu-160M si è comportato perfettamente e guidare la macchina gli ha dato piacere. “La macchina si è rivelata eccellente in volo. Anche se il volo è stato breve, è stato un piacere. Siamo lieti di aver finalmente raggiunto le frontiere molto, molto avanzate nella produzione di apparecchiature aeronautiche così complesse. Questo dimostra che se vogliamo, possiamo farlo“, ha detto il pilota.

Due Tu-160 esistenti sono stati aggiornati allo standard Tu-160M ​​in base a un contratto con il Ministero della Difesa e dovrebbero essere consegnati quest’anno. Complessivamente, 15 aerei dovrebbero essere aggiornati da aerei di vecchia produzione, mentre l’aereo che ha volato per la prima volta il 12 gennaio 2022 è la prima cellula di nuova costruzione sviluppata con un contratto con il Ministero dell’Industria e del Commercio e che dovrebbe portare alla costruzione di dieci velivoli Tu-160M avanzati e prodotti per le forze aerospaziali russe. Quest’ultime hanno dichiarato la necessità di almeno 50 bombardieri Tu-160M ​​di nuova costruzione, sebbene finora non sono stati effettuati ulteriori ordini. Oggi 17 bombardieri Tu-160 costituiscono l’attuale flotta di Blackjack con sede a Engels.

Il primo volo del primo Tu-160M modernizzato ma costruito da una cellula esistente chiamato “Igor Sikorsky” Red-14, era avvenuto il 2 febbraio 2020 con una durata di 2 ore e 34 minuti. Tuttavia all’inizio del mese di novembre 2020 questo primo esemplare sperimentale del bombardiere strategico Tupolev Tu-160M aggiornato da un velivolo standard di vecchia produzione ma dotato di nuovi motori NK-32-02, era decollato dall’aerodromo dello stabilimento aeronautico Gorbunov a Kazan.

In questa occasione la United Aircraft Corporation aveva affermato che durante il volo erano stati testati i sistemi generali aggiornati e le apparecchiature radio elettroniche di bordo ed erano state valutate le prestazioni del nuovo motore NK-32 della serie 02 prodotti dalla United Engine Corporation. Il motore Kuznetsov NK-32 era già il motore più grande e potente mai montato su un aereo militare con 55.000 libre di spinta. La nuova versione NK-32-02 ne migliora sia le prestazioni che l’efficienza.




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Messaggio da Phant » 12 febbraio 2022, 1:06

Aviation-report.com ha scritto:
Il nuovo AWACS russo A-100 vola per la prima volta con il radar e le apparecchiature di missione attivate

La Beriev e il personale dell’azienda elettronica Vega hanno condotto il primo volo del velivolo radar e controllo (AEW&C) A-100, basato sul velivolo Ilyushin Il-76MD-90A, con il suo radar e con le apparecchiature di missione attivate. “Tutti i sistemi e le apparecchiature hanno funzionato correttamente“, ha detto il pilota collaudatore della Beriev, Sergey Parkhaev. “L’equipaggio ha verificato la stabilità e la controllabilità dell’aeromobile nei regimi di volo richiesti, nonché il funzionamento delle apparecchiature installate“.

“Il volo ha testato le prestazioni aerodinamiche del velivolo e la sua avionica”, ha affermato la società aerospaziale Rostec. “I test hanno confermato che le apparecchiature speciali e i sistemi di bordo dell’aeromobile funzionano normalmente in un ambiente operativo ad alta intensità“, h aggiunto. “La piattaforma Il-76MD-90A ha confermato tutti gli indicatori di prestazione specificati“, afferma Parkhaev.

L’aviazione militare russa attualmente gestisce gli Il-76 nel ruolo AEW&C nella versione A-50U aggiornati. Oltre ad essere basato sul modello MD del noto velivolo da trasporto russo, equipaggiato con i motori PS-90, l’A-100 da affidamento su un radar array attivo a scansione elettronica installato nel suo radome montato sopra la fusoliera. I velivoli A-100 coinvolti nei test sarebbero due.

Come detto il nuovo AWACS russo A-100 è stato creato sulla base del velivolo da trasporto militare Il-76MD-90A costruito a Ulyanovsk Aviation Plant Group OAK – Aviastar-SP. L’aereo sostituirà gli attuali A-50 e A-50U. L’A-100 è stato oggetto di uno sforzo di sviluppo lungo anni da parte di Mosca, con un primo test di volo del modello eseguito il 18 novembre 2017. L’aviazione militare russa dovrebbe avere, attualmente, in servizio attivo 14 A-50U.

L’A-100 è un complesso multifunzionale di sistemi di sorveglianza radar e di guida caccia con capacità di rilevare e tenere traccia di aerei ed altri obiettivi, così come di partecipare nella gestione del campo di battaglia e dello scenario aereo coadiuvando l’azione dei velivoli da superiorità aerea o da bombardamento, durante l’attacco a bersagli in aria, su terra e in mare.


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Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 16 giugno 2022, 0:12

Aviation-report.com ha scritto:
La Russia accorpa le industrie Sukhoi e MiG in un’unica società sotto la UAC – United Aircraft Corporation

Dopo anni di discussioni, Sukhoi e MiG, due dei più potenti produttori di aerei russi, si sono finalmente fusi con la United Aircraft Corporation (UAC), una parte della società statale Rostec, secondo quanto riportato dai media statali Tass. La fusione è stata approvata dal Consiglio di amministrazione dell’UAC nel novembre 2021. Gli azionisti di tutte e tre le società hanno sostenuto questa decisione nel gennaio di quest’anno.

“La riorganizzazione completa una delle fasi importanti della trasformazione aziendale di UAC“. La riorganizzazione, secondo l’UAC, servirebbe a semplificare la struttura organizzativa e a risparmiare sui costi complessivi dell’azienda.

Dal 2017, le società avevano in programma di fondersi, secondo Denis Manturov, capo del Ministero dell’Industria e del Commercio e UAC aveva annunciato il suo obiettivo di unire i produttori di aerei da combattimento in un’unica entità nel febbraio 2020.

Il CEO di Rostec Sergey Chemezov ha dichiarato: “La ristrutturazione attuata pone fine a una fase importante della trasformazione aziendale di UAC, che implica in particolare il passaggio dal sistema di governance a tre livelli a quello a due livelli nella società. I ​​marchi Sukhoi e MiG, forti e conosciuti in tutto il mondo, rimarranno in velivoli prodotti e rinomate scuole di designer continueranno a svilupparsi”.

L’idea di fondere le due società era nel radar di Mosca da molto tempo. Ilyushin, Irkut, Mikoyan, Sukhoi, Tupolev e Yakovlev sono già filiali di UAC, creata nel 2006 nel tentativo di centralizzare la gestione delle molteplici aziende aerospaziali russe al fine di migliorare il potenziale finanziario dell’UAC, migliorare l’efficienza del personale amministrativo e manageriale e ridurre al minimo i costi. Si prevede che l’effetto di ottimizzazione cumulativo delle trasformazioni in corso dovrebbe raggiungere i 130 miliardi di rubli (1,7 miliardi di dollari).

Mig e Sukhoi hanno già avviato una serie di strette collaborazioni, la più recente delle quali è stata nel maggio 2021, quando le due attività sono state fuse in un’unica struttura. Il top management di Sukhoi è anche responsabile di MiG. Di conseguenza, è emersa una struttura a tre livelli, con MiG che riportava a Sukhoi, che era di proprietà di UAC. Tuttavia, con la nuova struttura, UAC gestirà Sukhoi e MiG come un’unica attività, quindi avrà solo due passaggi.

Dal 2006, sia MiG che Sukhoi erano filiali dell’UAC ma con una certa autonomia. Il consolidamento dell’aviazione militare russa era una priorità di Mosca per produrre aeroplani di nuova generazione e stare al passo con gli ultimi progressi. MiG, tranne che per la modernizzazione di alcuni modelli non presenta nuovi velivoli dal 2006 mentre Sukhoi sta lavorando a due caccia di quinta generazione, il Su-57 Felon e il Su-75 Checkmate.

Gli esperti della difesa ritengono che la Russia non richiederà tanti aerei da combattimento come durante l’era sovietica. Di conseguenza, una delle ragioni principali dell’unificazione è la necessità di ridurre la spesa per l’aviazione militare del paese, convertendo anche i progetti esistenti in progetti commercialmente attraenti per i mercati globali. Le riforme proposte saranno attuate nel corso dei prossimi anni. Apparentemente, tutte le principali modifiche all’unità di progettazione, alle direzioni del programma aeronautico e ai siti di produzione sono ancora in fase di elaborazione.

Dal 2018, UAC fa parte di Rostec, un conglomerato statale che possiede oltre 700 aziende, inclusa la quasi totalità del complesso militare-industriale russo, tra cui anche United Engine Corporation (UEC), Russian Helicopters, Kalashnikov Concern e una sfilza di altre aziende russe.

Sukhoi e MiG furono entrambe fondate negli anni ’30 come uffici di costruzione che prendevano il nome dai rispettivi ingegneri principali, Pavel Sukhoi, Artemy Mikoyan e Mikhail Gurevich. Successivamente sono state ristrutturate come società indipendenti una volta che l’Unione Sovietica è andata in pezzi.

L’invasione russa dell’Ucraina ha portato a sanzioni internazionali che hanno avuto un grave impatto sull’industria aeronautica russa. Le compagnie aeree russe come Aeroflot ora non sono in grado di volare a livello internazionale verso la maggior parte delle destinazioni e alcuni paesi hanno vietato alle compagnie aeree russe di utilizzare il loro spazio aereo.

Inoltre, i produttori di aerei, tra cui Boeing e Airbus, hanno interrotto l’esportazione dei loro aerei in Russia e hanno anche interrotto la spedizione di pezzi di ricambio alle compagnie aeree russe. Ciò ha portato le compagnie aeree russe a pianificare di iniziare a cannibalizzare gli aerei per mantenere operativa la maggior parte della loro flotta.

Sarebbe, inoltre, emerso un rapporto non ufficiale trapelato dal governo russo, che descrive in dettaglio le loro ipotesi su come si svilupperà il settore dell’aviazione russa nel prossimo decennio. Il rapporto copre un’ampia varietà di parametri per misurare lo sviluppo dell’aviazione russa, inclusi il numero di passeggeri e il numero di aeromobili commerciali. Quasi tutti questi parametri dipingono un futuro sfortunato e negativo per l’industria mentre la Russia continua la sua invasione dell’Ucraina.

Una visione più pessimistica del futuro implica una carenza di aerei di fabbricazione straniera, che il governo russo si è impegnato a risolvere espandendo la flotta commerciale nazionale di fabbricazione russa. Se le sanzioni continuassero, la Russia nel peggiore dei casi, potrebbe mettere a terra oltre la metà dei suoi aerei commerciali.

Oltre al cannibalismo, altre possibili vie per trovare pezzi di ricambio includono l’approvvigionamento da paesi che non sono attualmente sanzionati, attraverso fornitori in Turchia e India. Secondo Reuters, la Cina ha già rifiutato le richieste di componenti dalle compagnie aeree russe, che possiamo probabilmente attribuire al timore di sanzioni dall’Occidente.


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Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 21 luglio 2022, 2:09

Analisidifesa.it ha scritto:
L’Aeronautica russa riceve i primi Sukhoi Su-34M aggiornati

Come riportato dagli organi di stampa russi lo scorso 4 luglio, il 277° Reggimento di Khurba della 303^ Divisione di aviazione mista appartenente all’11^ Armata “Ordine della Bandiera rossa” della Forza Aerospaziale russa (VKS), di stanza del Distretto Militare Orientale, nei pressi di Khabarovsk, ha ricevuto diversi nuovi bombardieri multiruolo Sukhoi Su-34M (“Fullback” per la NATO) aggiornati.

La consegna è avvenuta a distanza di poco più di due anni dalla firma del contratto siglato nel maggio 2020 che prevedeva nel dettaglio la consegna di 76 Su-34M aggiornati entro il 2027.

Gli aerei sono stati messi immediatamente in funzione e sono utilizzati adesso dai piloti per i voli di addestramento. Secondo fonti russe si tratterebbe del secondo lotto di velivoli Su-34M (dal quinto all’ottavo, numeri di serie da “12-05” a “12-08”) costruito dalla NAPO in base a un nuovo contratto triennale per la realizzazione di 24 bombardieri modernizzati Su-34M.

I primi quattro Su-34M sarebbero stati dunque trasferiti (decisamente in sordina) allo stesso Reggimento aereo già alla fine dello scorso novembre. In precedenza il 277° aveva ricevuto 26 Su-34 nel biennio 2016-2017 con i quali erano stati riequipaggiati due squadroni del reggimento mentre un terzo squadrone mantenne in servizio i bombardieri Su-24M2 fino all’arrivo dei Su-34M appena consegnati.

I Su-34M sono chiamati a sostituire non solo la vecchia e ancora consistente flotta dei vecchi Su-24 “Fencer” (secondo l’ultimo rapporto FlightGlobal 2022 ancora presente in almeno 258 esemplari), ma anche alcuni dei bombardieri Tu-22M Backfire grazie anche all’elevato raggio d’azione del Su-34 nonostante la dimensione considerevolmente inferiore rispetto ai Tupolev.

Come ampiamente trattato in passato da Analisi Difesa – e confermato recentemente dal direttore generale della United Aircraft Corporation russa Yuri Slyusar – la nuova variante Su-34M fa parte del logico programma di sviluppo del “Fullback” focalizzato principalmente sull’esecuzione dei compiti di ricognizione attraverso l’installazione di speciali pod da ricognizione sviluppati in tre varianti: UKR-RT (ELINT), UKR-OE (con sensori optoelettronici) e UKR-RL (radar ad apertura sintetica), in grado secondo i costruttori di rilevare emissioni radar, segnali radio e persino comunicazioni tra telefoni cellulari a centinaia di chilometri di distanza.

L’aggiornamento include ovviamente anche l’avionica e l’integrazione di ulteriori armi ad alta precisione inclusi i missili da crociera Kh-101 e Kh-102 e probabilmente anche dei moderni missili ipersonici KH-47M2 Kinžal.

Anche le capacità di combattimento aria-aria saranno migliorate facilitando potenzialmente l’integrazione di nuove armi aria-aria come i missili R-77M (noto anche come “Izdeliye 180”), una variante in fase di sviluppo dell’R-77 AA-12 “Adder” (dotato di radar AESA e motore a razzo dual pulse) destinato in principio al caccia di quinta generazione Su-57.


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Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 16 gennaio 2023, 2:12

Analisidifesa.it ha scritto:
In servizio nel 2023 le nuove versioni dei bombardieri russi

L’Aviazione strategica a lungo raggio delle Forze Aerospaziali russe (VKS) riceverà nel 2023 i primi esemplari dei bombardieri strategici Tupolev Tu-95MSM, dei bombardieri supersonici aggiornati Tupolev Tu-22M3M e dei Tu-160M aggiornati e ricostruiti ex-novo.

Lo ha annunciato recentemente il Comandante dell’Aviazione a lungo raggio, il Tenente Generale Sergei Kobylash, non senza aver ricordato che sta proseguendo il programma del nuovo bombardiere a lungo raggio noto con la sigla PAK-DA.

«Al fine di aumentare le capacità di combattimento dell’Aviazione a lungo raggio continua la profonda modernizzazione dei principali tipi di aerei da combattimento: stiamo parlando della triade [aggiornata e potenziata] Tupolev Tu-160M, Tu-95MSM e Tu-22M3M. Ricordiamo inoltre la ripresa della produzione del Tu-160 nella variante M e che già quest’anno il primo velivolo di questo tipo sarà destinato alle unità di combattimento.» – ha riferito Kobylash in un’intervista al quotidiano Krasnaya Zvezda.

A tal proposito lo scorso 21 dicembre il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, nel rapporto di fine anno del Dipartimento militare alla presenza del Presidente russo Vladimir Putin, aveva annunciato la necessità di assegnare tre nuovi bombardieri Tu-160M nelle forze nucleari strategiche già dal 2023.

Il 23 dicembre il capo della UAC aveva annunciato che il primo Tu-160M costruito da zero sarebbe stato commissionato quest’anno.

Ricordiamo inoltre che lo scorso 30 dicembre la PJSC “Tupolev” ha adempiuto ai propri obblighi nell’ambito del programma di modernizzazione e riproduzione dei vettori missilistici strategici Tu-160M/M2.

Il programma dei test in fabbrica sul primo prototipo di nuova produzione è stato infatti completato considerando che ben due Tu-160M sono stati già consegnati per i successivi test di volo: il primo è un velivolo prodotto in serie nell’ambito del programma di riproduzione del Tu-160M, mentre il secondo esemplare costituisce un aereo da combattimento proveniente dalle scorte operative che ha subìto una profonda modernizzazione.

I due velivoli rappresentano rispettivamente il quarto Tu-160 aggiornato allo standard M (numero seriale 2-02), nonché il secondo bombardiere strategico della nuova produzione (seriale 9-01), un tipo che abbiamo spesso indicato come Tu-160M2 per distinguere gli aerei radicalmente aggiornati da quelli di nuova costruzione.

Il Tu-160 Blackjack è considerato una colonna portante dell’Aviazione strategica e dell’intera Forza Aerospaziale, ecco perché modernizzare tutti gli aerei rimanenti e riavviare la produzione di questi bombardieri strategici è stato considerato negli ultimi anni prioritario. I vettori missilistici aggiornati hanno ricevuto nuove apparecchiature radioelettroniche e motori NK-32-02 che aggiungono ulteriori 1.000 km alla loro portata già intercontinentale.

I nuovi Tu-160M…

Ricordiamo che il primo prototipo del vettore missilistico strategico Tu-160M modernizzato è stato convertito da un Tu-160 salvato (ex “22 rosso”), uno dei tanti esemplari restituiti dall’Ucraina alla Russia.

Nel momento dello scioglimento dell’URSS infatti, la nuova Aviazione Militare di Kiev ereditò ben 19 esemplari di bombardieri strategici Tupolev Tu-160 “Blackjack” di stanza presso il 184° reggimento di Priluki: lì rimasero fino al 1999 quando 8 di essi passarono alla Russia in cambio di una consistente riduzione del debito sull’energia, mentre i rimanenti 11, avendo il paese rinunciato agli armamenti nucleari, furono tutti smantellati.

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Solo un esemplare fu trattenuto in patria poiché esposto al museo dell’Aviazione Strategica a lungo raggio di Poltava.

Cosicchè il Tu-160 è rientrato in servizio con la registrazione RF-94103 “14 rosso”, denominato “Igor Sikorsky” (seriale 4-05) e una volta aggiornato è decollato per la prima volta presso lo stabilimento aeronautico di Kazan il 2 febbraio 2020 ma è stato solo il 3 novembre 2020 che lo ha fatto con i nuovi motori del tipo NK-32-02.

Dopo il completamento dei test di volo l’aereo è stato trasferito nel marzo 2021 a Zhukovsky per continuare i test dei suoi sistemi di combattimento.

Il secondo velivolo aggiornato era un bombardiere Tu-160SK precedentemente contrassegnato come “342 blu”, un aereo che è stato utilizzato come piattaforma di prova per i missili da crociera Kh-555 e anche per il veicolo di lancio orbitale Burlak. Nel 2009, il velivolo è tornato in servizio attivo con il “09 rosso” ed è stato denominato “Boris Veremey” (seriale 4-01).

Nell’ambito del programma di aggiornamento questo velivolo è stato equipaggiato fin dall’inizio con i motori NK-32-02 e ha iniziato i test di volo nel settembre 2021 con la nuova registrazione RF-94444.

Il terzo aereo Tu-160M aggiornato (e il cui numero del velivolo non è ancora noto) ha effettuato il suo primo volo a Kazan nel dicembre 2022 e nello stesso mese è stato lanciato il quarto aereo Tu-160M aggiornato, non ancora verniciato ma con resti visibili della bandiera dell’Aeronautica russa che in precedenza decorava tutti i Tu-160.

Secondo gli analisti è probabile che uno di questi sia il bombardiere da combattimento RF-94113 “19 rosso” denominato ” Valentin Bliznyuk” (seriale 2-02) che è stato visto nello stabilimento di Kazan dal 2016.

…e Tu-160M2

Il contratto per i primi dieci nuovi bombardieri strategici Tu-160M2 del valore di 160 miliardi di rubli (circa 2,2 miliardi di dollari) è stato firmato tra il Ministero della Difesa della Russia e PJSC Tupolev a Kazan il 25 gennaio 2018.

Il primo Tu-160M2 sperimentale costruito sotto questo contratto (seriale 8-05) è stato costruito da una cellula mai ultimata rimasta in deposito dai tempi sovietici che ha effettuato il suo primo volo a Kazan nel gennaio 2022, ancora con la classica colorazione primer.

Il programma dei test di fabbrica è stato completato nel dicembre 2022 e il primo Tu-160M2 costruito è stato verniciato. Il secondo Tu-160M2 di nuova costruzione (seriale 9-01) presso la KAPO di Kazan è invece il primo velivolo interamente costruito con nuove parti, pertanto i suoi test di volo forniranno l’implicita convalida della qualità del programma di riproduzione del Blackjack russo.

Tupolev Tu-22M3M

Del Tu-22M3M, argomento ampiamente trattato su Analisi Difesa in tutta la sua recente storia evolutiva, ricordiamo che si tratta di una nuova variante del “Backfire” con potenzialità di combattimento notevolmente ampliate; il primo prototipo ha effettuato il primo volo il 28 dicembre 2018 dalla base aerea di Kazan dimostrando elevate prestazioni durante i test.

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Secondo le dichiarazioni rese dal costruttore il nuovo Tu-22M3M sarà caratterizzato da nuovi motori NK-32-02, un complesso di sistemi avionici di nuova concezione tra cui un nuovo sistema radio-elettronico SVP-24-22, un radar NV-45, una migliore ergonomia del cockpit, nuovi sistemi di bordo e una durata di servizio estesa di 35 anni senza tralasciare ovviamente una nuova serie di armi di precisione aviolanciate compresi i missili da crociera Kh-32 e molto probabilmente anche il nuovo missile ipersonico KH-47M2 Kinžal.

Tupolev Tu-95MSM

Relativamente al Tu-95MSM ricordiamo invece che il lavoro di aggiornamento è stato svolto congiuntamente dai bureau PJSC Tupolev e PJSC TANTK Beriev sulla base di un contratto con il Ministero della Difesa russo firmato nel dicembre 2009. Il potenziamento del Bear comprende in primis l’ammodernamento dei turbopropulsori NK-12MPM dotati di nuove eliche AV-60T finalizzato ad estendere la vita utile del velivolo e a migliorarne le caratteristiche di decollo e atterraggio.

Contemporaneamente è stato sviluppato un sistema di armamento completamente rinnovato e integrato con un nuovo set di apparecchiature elettroniche di bordo a partire da un nuovo radar phased array Novella-NV1.021 (che sostituisce il vecchio tipo Obzor-MS); un sofisticato sistema di difesa aerea Meteor-NM2 e una cabina di pilotaggio con sistema di visualizzazione dati SOI-021.

La modernizzazione del “Bear” (evidentemente l’ultimo e definitivo della sua lunghissima carriera operativa a 70 anni di distanza dal primo volo) contempla anche un significativo aumento della precisione di navigazione attraverso un nuovo sistema di astronavigazione ANS-2009, un sistema computerizzato di navigazione NVS-021M e un sistema di controllo integrato KSU-021 sviluppato dall’Istituto di Elettromeccanica e Automazione di Mosca (MIEA).

E infine, inevitabile, il potenziamento delle capacità belliche attraverso l’adozione di nuovi sistemi d’arma come più volte trattato su questa rubrica.

Attraverso l’installazione di piloni esterni (e conseguentemente attraverso un sensibile rafforzamento della struttura alare), il nuovo Tu-95MSM potrà trasportare fino a otto nuovi missili da crociera strategici Raduga Kh-101 (a testata convenzionale da 400 kg) o Kh-102 (con testata nucleare con una resa variabile da 250 kiloton a 1 megatone), entrambi con una portata massima di 5.000 chilometri.

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Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 1 dicembre 2023, 19:18

Aviation-report.com ha scritto:
Su-34 Fullback: le forze aerospaziali russe prendono in consegna ulteriori aerei da combattimento

L’UAC – United Aircraft Corporation ha consegnato il terzo lotto di aerei da combattimento Su-34 Fullback (Su-34 NVO) di nuova costruzione alle forze aerospaziali russe. Questo è il terzo lotto del 2023, anche se non è chiaro quanti aerei facciano parte di un lotto e quindi quanti ne sarebbero stati consegnati finora. Il primo e il secondo lotto del 2023 erano stati consegnati a giugno e ottobre.

Foto e video rilasciati dall’UAC mostrano due o più velivoli che nei comunicati stampa del Ministero della Difesa della Federazione Russa vengono denominati Su-34 NVO o anche Su-34M.

“L’ultimo lotto di nuovi bombardieri Su-34 di prima linea è stato consegnato al Ministero della Difesa russo come parte dell’adempimento dell’ordine di difesa dello Stato. Questi aerei hanno superato con successo una serie di test a terra e in volo“, hanno dichiarato i rappresentanti della Rostec/UAC.

Come ha osservato il direttore generale dell’UAC Yuri Slyusar, la società continua a trasferire gli equipaggiamenti aeronautici al Ministero della Difesa russo. “Già oggi l’azienda ha iniziato ad attuare il programma per il prossimo anno, il cui volume verrà notevolmente aumentato. È stata creata la riserva di produzione necessaria“, ha affermato al servizio stampa.

All’inizio di ottobre, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu aveva verificato l’attuazione dell’ordine di difesa dello stato presso lo stabilimento aeronautico di Novosibirsk. V.P. Chkalov e, tenendo conto della domanda per il Su-34, ha incaricato la direzione dell’impresa di aumentare il ritmo di produzione e riparazione di questa macchina.

Il Su-34 Fullback è uno degli aerei da combattimento russi più ampiamente utilizzato nelle operazioni del Cremlino in Ucraina. Questo velivolo, noto per la sua modernità e capacità all’interno delle forze aerospaziali russe, è stato una risorsa cruciale, anche subendo diverse perdite. Le fonti fi intelligence open source confermano la perdita di almeno 22 aerei Su-34 dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina.




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Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 23 dicembre 2023, 1:02

Aviation-report.com ha scritto:
Le forze aerospaziali russe continuano a ricevere nuovi aerei Su-35S, Su-30SM2 e Yak-130

L’Irkutsk Aviation Plant (parte della United Aircraft Corporation Rostec, UAC) ha consegnato alcuni nuovi caccia Su-30SM2, Su-35S e alcuni aerei da addestramento al combattimento Yak-130 al Ministero della Difesa della Federazione Russa, ha riferito il servizio stampa dell’azienda aerospaziale. Come sempre il numero esatto di aerei consegnati alle forze aerospaziali russe non è stato comunicato.

Forze Aerospaziali Russe: il Su-30SM2

“Lo stabilimento aeronautico di Irkutsk sta prontamente adempiendo al piano per la produzione di nuovi velivoli come parte dell’ordine di difesa statale. Il lotto di aerei da addestramento al combattimento Yak-130 sta completando le consegne di questo tipo di velivolo secondo il programma dell’anno in corso. Il Su-30SM2 entrerà in servizio nelle forze aerospaziali russe e la società ha già iniziato la produzione degli aerei secondo il programma del prossimo anno“, ha affermato il direttore generale dell’UAC Yuri Slyusar .

L’UAC ha chiarito che l’aereo ha superato le prove di terra e di volo, dopo di che è stato trasferito all’unità aerea assegnata. I caccia Su-30SM2 sono una versione modernizzata del Su-30SM, in servizio con le forze aerospaziali e l’aviazione della Marina Militare russa. Il nuovo velivolo avrebbe ricevuto un set migliorato di avionica, nuovi motori AL-41F-1S come quelli del Su-35S e il radar Irbis N035

Grazie alla modernizzazione, le capacità di combattimento dell’aereo sono aumentate: il raggio di rilevamento e identificazione dei bersagli aerei è aumentato, i caccia hanno ricevuto nuove armi ad alta precisione per attaccare bersagli aerei, terrestri e marittimi a una distanza di diverse centinaia di chilometri. Questo è il secondo lotto di SM2 consegnati nel 2023 e il primo per l’aeronautica militare russa. Il primo lotto era stato consegnato all’aviazione navale russa a luglio. Anche per questo lotto non è specificato la quantità di aerei consegnati.

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Il Yak-130

L’addestratore da combattimento Yak-130, sviluppato dallo Yakovlev Design Bureau, è l’aereo base per l’addestramento di base e avanzato dei piloti delle forze aerospaziali russe. Consente di addestrare i piloti degli aerei da combattimento di quarta e quinta generazione. È il componente principale del complesso di addestramento russo, che comprende un sistema integrato di controllo degli obiettivi, lezioni didattiche al computer e simulatori di volo. Questo è il secondo lotto di Yak-130 consegnati nel 2023, il primo lotto è stato consegnato a luglio. Il numero di aerei, come al solito, non è specificato ma il video rilasciato dall’UAC sembra mostrarne tre.

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Il Su-35S

I caccia multiruolo Su-35S Flanker-E della generazione 4++ sono stati sottoposti a un ciclo di test a terra e in volo in varie modalità operative e hanno volato dall’aerodromo KnAAZ di Komsomolsk-on-Amur verso i reparti di assegnazione. “Il Su-35S è uno dei principali caccia in servizio con le forze aerospaziali russe e conferma chiaramente le sue elevate prestazioni in condizioni di combattimento reali. L’aereo si distingue per armi guidate aria-aria e aria-superficie a lungo raggio altamente efficaci, nonché per un avanzato sistema di contromisure elettroniche e di difesa”, ha affermato Vladimir Artyakov, primo vicedirettore generale della Rostec State Corporation.

L’aereo Su-35 è progettato per ottenere la superiorità aerea, attaccare bersagli terrestri e di superficie di giorno come di notte in condizioni meteorologiche difficili e a grandi distanze dalla base aerea di provenienza ed è un aereo di transizione verso i sistemi di aviazione di quinta generazione. Questo è il quinto lotto di Su-35S consegnati nel 2023 e anche in questo caso ilo numero di aerei consegnati non è specificato anche se foto e video rilasciati dall’UAC sembrano mostrarne solo due. La consegna dei quattro lotti precedenti nel 2023 è avvenuta rispettivamente a giugno, luglio, settembre e ottobre. Sembra che i primi tre lotti comprendessero appena due aerei ciascuno, per il quarto non si hanno notizie.

“Questo lotto di aerei Su-35S completa la consegna di questo tipo di velivolo nell’ambito del programma dell’anno in corso. Le imprese UAC forniscono alle forze aerospaziali russe moderni sistemi di aviazione nel rigoroso rispetto del programma di consegna. I lavoratori della KnAAZ, come altre fabbriche dell’UAC che eseguono gli ordini di difesa dello Stato, lavorano su tre turni. I nostri dipendenti comprendono la necessità e l’importanza del loro lavoro”, ha affermato Yuri Slyusar, Direttore generale di PJSC UAC. “Insieme alla consegna odierna del Su-35S multifunzionale, lo stabilimento aeronautico di Komsomolsk-on-Amur si sta preparando a consegnare il prossimo lotto di caccia Su-57 di quinta generazione entro la fine dell’anno.”

Le caratteristiche distintive dell’aereo sono le elevate prestazioni di volo, le caratteristiche di velocità di altitudine e manovrabilità, i sistemi di informazione e puntamento a lungo raggio, un moderno sistema di comunicazione e lo scambio di informazioni ad alta velocità sia tra l’aereo e i punti di controllo a terra, sia tra gli aerei stessi. Inoltre i nuovi motori AL-41F-1S con sistema di controllo digitale e vettore di spinta controllato migliorano significativamente le prestazioni di volo e la manovrabilità dell’aeromobile.




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Re: News da Mosca

Messaggio da Phant » 12 febbraio 2024, 2:23

Aviation-report.com ha scritto:
Nel 2023 UAC ha consegnato più di 250 aerei ed elicotteri alle forze armate russe

Le imprese dell’industria della difesa di Mosca, lo scorso anno hanno consegnato più 250 aerei ed elicotteri alle forze armate russe, nel dettaglio più di 100 aerei nuovi e riparati, nonché 150 elicotteri ha dichiarato il viceministro della Difesa della Federazione Russa Alexey Krivoruchko. Purtroppo, anche in questo caso, non viene riportato il numero di aerei ed elicotteri consegnati per ognuno dei modelli in servizio con le forze armate russe.

Krivoruchko ha anche aggiunto che “nel 2023 nell’interesse delle forze aerospaziali e di altri tipi e rami dell’esercito“, sono stati consegnati 35oo velivoli senza pilota. Inoltre, durante l’anno, le Forze Aerospaziali hanno ricevuto oltre 400 mila armi aeree e missili guidati antiaerei, compresi missili guidati aria-aria, aria-superficie e bombe, ha osservato il vice ministro della Difesa della Federazione Russa.

“L’adempimento degli ordini di difesa dello Stato è la priorità principale per Rostec. L’ente statale adempie all’ordine di difesa dello Stato al 100%. L’aumento del carico sugli impianti di difesa con l’istituzione del Distretto Militare Settentrionale non ha cambiato questa tradizione“, ha detto l’azienda.

Attirando nuovi lavoratori, Mosca ha stabilito il riequipaggiamento tecnico degli stabilimenti, nonché l’adeguamento dei programmi di produzione, la produzione stessa e la fornitura di aerei ed elicotteri richiesti dall’esercito impegnato nella guerra con l’Ucraina. E’ interessante notare che secondo le fonti open source, nel contesto del conflitto con Kiev, Mosca avrebbe perso 224 velivoli, di cui distrutti 186, danneggiati 36 e catturati 2. Nel dettaglio:

  • Aerei da combattimento (82 persi, di cui distrutti 78 e danneggiati 4)
  • Bombardieri strategici (3 persi, di cui distrutti 1 e danneggiati 2)
  • Aerei di comando e controllo (2 persi, di cui distrutti 1 e danneggiati 1)
  • Aerei da trasporto (6 persi, di cui distrutti 5 e danneggiati 1)
  • Elicotteri (131 persi, di cui distrutti 101, danneggiati 28 e catturati 2)


Rostec fornisce alle truppe di Mosca gli elicotteri d’attacco dei tipi Ka-52 e Mi-28, gli Mi-8 multiruolo e altri velivoli ad ala rotante. Tra gli aerei che la filiale dell’UAC – United Aircraft Corporation fornisce alle forze aerospaziali russe figurano i caccia Su-57, Su-35S, Su-34, Su-30SM2, il trasporto militare Il-76MD-90A, e gli aerei da addestramento Yak-130.

Allo stesso tempo, la produzione in serie del caccia stealth di quinta generazione Su-57 è in aumento. Il numero di questi velivoli che entrano in servizio aumenta ogni anno, secondo quanto dichiarato dalla stessa UAC. Per quanto riguarda quello che dovrà essere il velivolo di punta di Mosca, il caccia Su-57 di quinta generazione, il primo lotto che sarà consegnato nel 2024, sarebbe già nella fase di assemblaggio finale, ha affermato Sergei Chemezov, direttore generale di Rostec.

“Nello stabilimento di assemblaggio finale sono già in corso i lavori sui velivoli da combattimento che saranno trasferiti alle forze aerospaziali russe nel 2024. Il numero di caccia di quinta generazione che entrano in servizio quasi raddoppia ogni anno“, il servizio stampa del Ministero dell’Industria e il Commercio della Federazione Russa cita quanto affermato da Chemezov.

Come avevamo già scritto a fine 2023, la UAC – United Aircraft Corporation aveva affermato di aver completato tutte le consegne previste per il 2023 di nuovi velivoli da combattimento alla Russia. Proprio il 27 dicembre avevamo riportato la notizia della consegna anche dell’ultimo lotto, previsto per il 2023, di aerei di quinta generazione Su-57 Felon.


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