Gli F-35 olandesi

Area dedicata al mondo dell'aviazione reale. News e discussioni su aerei e nuove tecnologie
Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Gli F-35 olandesi

Messaggio da Phant » 19 settembre 2013, 16:07

Dedalonews.it ha scritto:
Olanda conferma scelta F-35. Prezzo fisso e accordo difesa aerea con Belgio

Meno caccia, ma più moderni. Questa la decisione dell'Olanda, che ha confermato per la terza volta la scelta del Lockheed Martin F-35 per sostituire gli F-16. «Optare per un numero limitato dei migliori aerei esistenti dimostra uno spiccato senso di realtà», spiega la lunga nota diffusa oggi dall'esecutivo, che sottolinea di aver integrato «considerazioni sul piano operativo, finanziario ed economico».

Secondo il governo - che durante il riesame avviato in risposta all'opposizione della sinistra durante la recente campagna elettorale aveva addirittura congelato l'accettazione del prototipo già  ordinato e completato - il JSF è quello che «offre il maggior numero di opzioni», «rappresenta la scelta più duratura nel tempo» e «racchiude un grande potenziale anche di sviluppo successivo».

Una motivazione piena, alla quale viene posto l'unico vincolo di non sforare il bilancio complessivo di 4,5 miliardi di euro per l'acquisizione e i 270 milioni annui di gestione. La cifra, alla quale si aggiunge un margine di contingenza del 10%, permette di acquistare ai prezzi attuali 37 macchine, che potrebbero però aumentare se il costo dovesse scendere.
Il Joint Strike Fighter - prosegue la nota - «mette in pratica ciò che l'Alleanza Atlantica chiede da tempo ai paesi membri, di investire in qualità  e, di conseguenza, nella sicurezza generale dell'Alleanza stessa.»

Gli F-35 entreranno in linea dal 2019, sostituendo completamente gli F-16 entro la metà  del decennio successivo. Le limitazioni di bilancio imposte dai vincoli europei porteranno invece ad altre decisioni, a partire dalla messa in riserva di sette F-16 dal 2014, riducendo quelli operativi a 61. Per coniugare efficienza e rispetto dell'ambiente - di fatto le norme locali non consentirebbero di far operare l'intera forza su un'unica base - l'aeroporto di Volkel sarà  mantenuto come base principale e Leeuwarden declassato per solo rischieramento, con servizi ridotti all'essenziale.

I due aeroporti - osserva Dedalonews - distano tra loro circa 160 chilometri, pari a sei minuti di volo dei futuri F-35. Si lavorerà  infine a un trattato con il Belgio per mettere in comune i servizi di difesa aerea - compreso il Quick Reaction Alert (decollo su allarme, QRA) e Renegade (gli aerei sconosciuti, anche civili) - attualmente svolti separatamente. In futuro caccia dei due paesi potranno così operare nei cieli del vicino e del Lussemburgo, come noto privo di proprie forze aeree.


FONTE: http://www.dedalonews.it/it/index.php/0 ... on-belgio/
Bye
Phant
Immagine Immagine

Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: Gli F-35 olandesi

Messaggio da Aviators » 21 settembre 2013, 22:42

L'Olanda ha deciso di acquistare i cacciabombardieri F-35, ma solo 37 contro gli 85 inizialmente previsti. Tutto sommato una buona notizia per Lockheed Martin, che conferma uno dei "clienti a rischio" ma un po' meno per l'Italia e le sue aspirazioni di rivestire (con la FACO di Cameri) un ruolo da protagonista nel programma tra i partner europei. La dichiarazione del governo dell'Aja (che trovate integralmente in coda all'articolo) è circostanziata e precisa con una trasparenza e una chiarezza che avremmo voluto vedere anche in Italia (e non solo a proposito del programma F-35) numeri e costi. Innanzitutto l'Aja non insegue gli aumenti del prezzo d'acquisto e gestione del velivolo ma riduce gli aerei da acquistare in base alle risorse disponibili stabilendo che con i 4,5 miliardi di euro messi a bilancio per rimpiazzare i 68 vecchi cacciabombardieri F-16 (7 dei quali verranno posti subito in riserva per ridurre le spese) si possono acquistare "sulla base delle ultime valutazioni" solo 37 F-35 che la Reale aeronautica olandese utilizzerà  nella versione convenzionale pagandoli quindi in media oltre 121 milioni di euro ognuno.
Non mancano dubbi e interrogativi circa la scelta olandese soprattutto quando il governo afferma che l'F-35 "è la scelta giusta per un'aeronautica orientata al futuro e altamente tecnologica" anche se viene rimpiazzato un aereo multiruolo come l'F-16 con un velivolo specializzato nelle sole missioni di attacco al suolo. L'Aja prevede anche di mantenere inalterata la spesa per la gestione operativa della sua flotta di cacciabombardieri in 270 milioni di euro all'anno stanziata oggi per 68 F-16 e domani per 37 F-35. "Poiché il costo per unità  e i costi operativi dell'F-35 non sono ancora del tutto definiti, è prevista una riserva contingente pari al 10 per cento per gli investimenti e i costi operativi " si legge nel documento governativo che non esclude di poter acquistare altri F-35 "se all'interno dei parametri finanziari stabiliti si creerà  nuova disponibilità  nei prossimi anni per l'acquisto di più velivoli".
In Italia non si registrano per ora reazioni al ridotto numero di velivoli acquisiti dall'Aja che rappresenta una mazzata per le aspirazioni dello stabilimento costruito a Cameri (oltre 800 milioni pagati dal contribuente italiano) per produrre ali e soprattutto per assemblare gli F-35 italiani e olandesi. Inizialmente il carico di lavoro previsto era di 131 jet per l'Italia e 85 per l'Olanda ma i tagli apportati dai due Paesi hanno ridotto le flotte a complessivamente 127 velivoli (90 +37) e quelli da assemblare a Cameri a 125 poiché i primi due F-35 destinati alle forze aeree olandesi sono stati già  realizzati da Lockheed Martin negli Stati Uniti.
Anche se Lockheed Martin ha precisato che "l'assemblaggio dei velivoli olandesi è attualmente previsto presso lo stabilimento di Cameri così come per i velivoli italiani" i margini di redditività  e i ritorni occupazionali per Alenia Aermacchi e le altre aziende italiane coinvolte nel programma F-35 tendono decisamente al ribasso dopo che la Difesa aveva annunciato in passato trionfalmente la creazione di 10 mila posti di lavoro, poi ridotti a una più prudente stima di 6 mila unità  che molti considerano del tutto inattendibile. Nei giorni scorsi anche la Norvegia aveva riservato una doccia fredda alle aspettative italiane di trasformare la FACO (Final assembly and check out) di Cameri nel centro per l'assemblaggio e la manutenzione degli F-35 europei e dei Paesi della Nato e del Mediterraneo. I vertici militari di Oslo stanno discutendo con i britannici la collaborazione per l'addestramento del personale, la manutenzione e la logistica congiunta delle due flotte di F-35; un accordo che però la Norvegia aveva già  preso nel 2007 con l'Italia. Considerate le difficoltà  a portare a Cameri lavori di assemblaggio e manutenzione per gli F-35 turchi e israeliani si fa sempre più elevato il rischio che i basi ratei produttivi trasformino la FACO (nella foto) in una cattedrale nel deserto con poco lavoro da effettuare senza utili (se non in perdita) per Alenia Aermacchi e le altre aziende coinvolte nel programma.
Negli Stati Uniti e in Gran Bretagna intanto vengono registrate difficoltà  per i pneumatici utilizzati dagli F-35B, la vcersione a decollo corto e atterraggio verticale acquisita dai Marines, dai britannici e dagli italiani. I pneumatici realizzati dalla Dunlop Aircraft Tyres "hanno mostrato un livello di usura inaccettabile nell'impiego come velivolo convenzionale" ha detto Joe Della Vedova, portavoce del Dipartimento della Difesa Usa per il programma F-35. Della Vedova in una nota riferisce inoltre che i pneumatici, del costo di circa 1.500 dollari l'uno, mostrano invece una "usura adeguata" quando l'aereo esegue decolli corti e atterraggi verticali. Il Pentagono, afferma ancora Della Vedova, sta ora lavorando con la Lockheed Martin e la Dunlop Tyres, con sede a Birmingham, in Gran Bretagna, su un nuovo disegno per gli pneumatici, che verrà  introdotto il prossimo anno. Nel frattempo, Dunlop ha fornito nuovi pneumatici che sono stati "migliorati ma rimangono inaccettabili".

Dichiarazione del Governo Olandese
L'F-16 ha dimostrato inequivocabilmente il proprio valore per le forze armate nelle operazioni di intervento e stabilizzazione. Nei decenni a venire, intendiamo continuare ad utilizzare aerei da combattimento. Dopo aver confrontato i diversi concorrenti nel 2001 e nel 2008, e aver aggiornato le informazioni in nostro possesso nel corso del 2013, il Governo ha deciso, integrando considerazioni sul piano operativo, finanziario ed economico, di scegliere l'F-35 come nuovo caccia per le Forze Armate olandesi.
L'F-35 è la scelta giusta per un'aeronautica orientata al futuro e altamente tecnologica. Dal punto di vista operativo-militare, l'F-35 offre il maggior numero di opzioni. Inoltre, rappresenta la scelta più duratura nel tempo. Il velivolo è quello che più di tutti è in grado di interfacciarsi con i sempre più numerosi sistemi di difesa mobili e che offre capacità  di osservazione sostanzialmente migliorate, che rappresentano un grande valore aggiunto per qualsiasi tipo di missione. In più, il velivolo racchiude un grande potenziale anche di sviluppo successivo, in particolare nell'area delle operazioni network-centriche. Grande importanza rivestono anche le possibili opportunità  di cooperazione internazionale in aree quali la formazione, il supporto logistico e lo schieramento delle forze. Gli analisti della NATO appoggiano la scelta dell'Olanda.
Con questa decisione, che arriva a conclusione di un percorso durato quasi quindici anni, l'Olanda mette in pratica ciò che l'Alleanza Atlantica chiede da tempo ai paesi membri, di investire in qualità  e, di conseguenza, nella sicurezza generale dell'Alleanza stessa. Questa scelta, inoltre, incrementa le opportunità  dell'industria olandese di aggiudicarsi contratti per commesse di alta qualità , sia nella produzione dell'F-35 e sia nella successiva fase di supporto. I tagli alla difesa che molti stati della NATO, inclusi i Paesi Bassi, stanno affrontando in questo momento richiedono la più attenta valutazione delle opzioni nonché delle scelte intelligenti. Nel nostro caso, optare per un numero limitato dei migliori aerei esistenti dimostra uno spiccato senso di realtà .
La cooperazione internazionale è il modo migliore per ottimizzare ulteriormente l'efficacia operativa delle forze in campo. A questo proposito, un passo importante è rappresentato dall'intenzione di Belgio e Paesi Bassi di unire le forze per pattugliare e monitorare assieme lo spazio aereo del Benelux. Attualmente, le missioni Quick Reaction Alert (QRA) e Renegade gravano su piloti e aerei dei due paesi separatamente. La cooperazione porterà  quindi grandi benefici a entrambi i paesi. Si richiederà  la stipula di un trattato per far sì che ciascun paese possa condurre questo tipo di operazioni nello spazio aereo dell'altro.
In molte aree, l'introduzione di un velivolo di ultima generazione porterà  a grandi novità  e a nuove applicazioni. A questo proposito, la Royal Netherlands Air Force, istituti di ricerca e il settore commerciale avranno l'opportunità  di giocare un ruolo fondamentale a livello internazionale. La gestione organizzativa delle Forze Aeree sarà  strutturata in modo da garantire risultati operativi ottimali, in ogni momento. Grazie all'introduzione dell'F-35, verranno ridotte al minimo le possibilità  per i piloti di mantenere le loro capacità  di volo dopo il loro periodo operativo. Ciò è utile ad assicurare che le ore di volo disponibili vengano principalmente utilizzate dai piloti operativi.
E' stato deciso che il rinnovo della flotta verrà  condotto interamente entro il budget di 4,5 miliardi di euro precedentemente stanziati e l'attuale budget operativo per gli F-16, che equivale a 270 milioni di euro all'anno. Ciò contribuirà  a prevenire gli effetti del riposizionamento di budget, che prima o poi andrebbe a detrimento di altre capacità . Poiché il costo per unità  e i costi operativi dell'F-35 non sono ancora del tutto definiti, è prevista una riserva contingente pari al 10% per gli investimenti e i costi operativi. La quota può essere utilizzata per far fronte a qualsiasi aumento imprevisto dei costi stimati, senza alcuna conseguenza diretta sul numero dei velivoli. La scelta di mantenere parametri finanziari stringenti segnala ancora una volta che la Difesa è determinata ad avere e a mantenere le proprie finanze in ordine. Sulla base delle ultime valutazioni, il margine di manovra consente di acquistare fino a 37 velivoli. La Difesa, d'ora in poi, imposterà  tutti i propri piani su questo numero e informerà  di conseguenza i paesi partner all'interno del programma F-35.
Se, all'interno dei parametri finanziari stabiliti, si creerà  nuova disponibilità  nei prossimi anni per l'acquisto di più velivoli, la Difesa procederà  con l'acquisto. Potrebbe avvenire per esempio che la riserva contingente non venga utilizzata appieno e che il prezzo di ciascun F-35 si abbassi più di quanto previsto. In questo caso, oltre alle opportunità  operative già  indicate, l'aeronautica sarebbe anche in grado di fornire un contributo a breve termine per una seconda operazione su larga scala, come quella recentemente intrapresa in Libia. Il meccanismo dell'ordine permette di mantenere il numero finale di velivoli acquistati entro il budget disponibile. Qualora dovessero inaspettatamente emergere delle significative variazioni a livello di prodotto, di tempistiche o di budget, che dovessero causare un superamento dei limiti del budget di progetto, quest'ultimo verrà  rivisto per tornare entro i parametri finanziari stabiliti.
Rispetto all'attuale flotta degli F-16, l'aeronautica in futuro sarà  in grado di schierare meno F-35 per un periodo di tempo maggiore. Oltre allo schieramento permanente di forze dedicate alla protezione dello spazio aereo nazionale e dei paesi Alleati, con 37 F-35 l'Olanda potrà  continuare a schierare quattro aerei da caccia, simultaneamente e in modo continuativo, per supportare le truppe di terra olandesi come già  fatto in passato nella provincia afghana di Uruzgan o come stiamo facendo attualmente a Kunduz. Nel 2014, l'attuale flotta degli F-16 verrà  ridotta di 7 unità , fino a raggiungere un totale di 61. Questo intervento ridurrà  i costi di manutenzione legati agli F-16 per un periodo di tempo maggiore. I 7 velivoli verranno aggiunti alla riserva logistica, per migliorare l'efficienza di schieramento dei restanti 61. Gli obiettivi di schieramento per il periodo successivo a questo riposizionamento verranno modificati di conseguenza. Gli F-16 e i piloti basati nei Paesi Bassi verranno organizzati in tre squadroni.
Sulla base del programma stabilito, l'introduzione dell'F-35 inizierà  nel 2019. L'aeronautica dismetterà  l'ultimo F-16 attorno alla metà  del decennio 2020. Poiché le norme olandesi sull'inquinamento acustico non permettono di concentrare tutti i velivoli in un'unica base aerea, entrambe le basi aeree olandesi di Volkel e Leeuwarden rimarranno operative. Tuttavia, nel 2015, lo status di Leeuwarden verrà  modificato da Main Operating Base (Base Operativa Principale) a Deployed Operating Base (Base Operativa di Schieramento). Ciò significa che le funzioni della base verranno limitate al minimo. I reparti gestionali si concentreranno alla Volkel Air Base.
Dichiarazione di Lockheed Martin sull'annuncio dell'Olanda
"E' un onore per Lockheed Martin che il Governo olandese abbia scelto gli F-35 come sostituzione degli F-16. Siamo orgogliosi che per oltre 30 anni, la Royal Netherlands Air Force abbia posseduto e utilizzato velivoli Lockheed Martin. Utilizzare gli F-35 rappresenta ora il prossimo capitolo della nostra partnership, che fornirà  alla difesa nazionale olandese le migliori capacità  aeree possibili. Questa scelta conferma il valore di acquisire una capacità  aerea di 5° generazione e testimonia altresì la grande fiducia che i Paesi Bassi ripongono nel programma. L'industria olandese è attualmente coinvolta nella progettazione e nella produzione dell'F-35 e questo programma sta creando posti di lavoro ad alto contenuto tecnologico e benefici di lungo termine a vantaggio di tutto il Paese".
http://www.analisidifesa.it/2013/09/lol ... -a-cameri/

Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: Gli F-35 olandesi

Messaggio da Aviators » 21 settembre 2013, 22:43

Meno della metà . Cosa ci sia davvero dietro la decisione dell'Olanda di ridurre da 85 a 37 il numero di F-35 a decollo convenzionale chiesti dalla sua aeronautica militare per sostituire poco più di 60 F-16, lo sapremo solo a bocce ferme. L'impressione è che la crisi economica nell'Eurozona stia davvero facendo "dare i numeri" a governi e pianificatori militari. "Optare per un numero modesto di esemplari del miglior caccia disponibile significa aver avuto il senso della realtà ". Così il comunicato del Governo de L'Aja nel dare la notizia. Ad aprile la gloriosa RAF britannica resterà  con soli 7 reparti da combattimento, come l'Italia; la Francia mette "in naftalina" parte dei suoi piloti da caccia; la Svizzera si accontenterà  di soli 22 nuovi Saab Gripen New Generation, e la Svezia, che ha lanciato questo programma, non ordinerà  più di 60 esemplari. Le flotte di aerei da combattimento dimagriscono a vista d'occhio ma, si osserva, un caccia di nuova generazione ne vale un gran numero di quella vecchia. Ma se anche il nemico ragiona così, siamo punto a capo.
Tentiamo un rapida analisi partendo dai numeri. Rispondere alla domanda "c'è una soglia minima di credibilità  per una linea di velivoli da combattimento?" è impossibile e comunque fuorviante. Con soli 37 aerei multiruolo (in realtà , strike con l'aria-aria come missione secondaria), l'Olanda non potrà  partecipare alle missioni internazionali con gli attuali assetti. Schierare oltremare per lunghi periodi di tempo i soli 4 F-35A per volta richiamati nella nota de L'Aja, vuol dire tenerne pronti in patria almeno altri 8-10. Dodici-quattordici aerei taskati sono almeno un terzo del totale, ma non è solo un problema di numeri: una flotta ridotta all'osso pone ancora più in risalto le problematiche logistico-capacitive di configurazioni inevitabilmente non omogenee. Dei 37 esemplari del JSF qualcuno sarà  poi di sicuro tenuto in riserva. Vogliamo dire un ottimistico 15 %? Fanno 6 aeroplani e mezzo. Quattordici più 6 fa venti, quindi ne restano 17. Di questi, almeno la metà  sarà  ferma a rotazione per manutenzione e altri interventi (retrofit, riparazioni e quant'altro) e neppure presente entro i confini nazionali, ma all'estero (negli Stati Uniti oppure in alternativa nel centro MRO&U che la Gran Bretagna prima o poi metterà  in piedi, o il Cielo volesse, tra le risaie del Novarese). In caso di conflitto l'Olanda resterebbe così con soli 7-8 Joint Strike Fighter. Forse un po' pochini per garantire il servizio QRA (Quick Reaction Alert) per il controllo e la difesa dello spazio aereo nazionale, per assicurare turni di l'addestramento e allenamento di piloti e specialisti, per i vari impegni inteforze, per la stessa NATO.
Si pensa di ovviare lavorando in pooling col Paese vicino (il Belgio per il QRA, nella fattispecie), ma la strada ancora incerta della guerra aerea "in cooperativa" ricorda tanto la storia della volpe e dell'uva. Anni fa i capi della forza area olandese avevano avvertito Governo e Parlamento: non possiamo ridurre più di tanto gli ordini di F-35, da 85 al massimo possiamo scendere a 60.Come la prenderà  adesso l'industria? Con quali argomenti le verrà  spiegato che "azzoppando" la partecipazione al programma, compensazioni industriali e ritorni occupazionali scenderanno in picchiata?
http://www.analisidifesa.it/2013/09/lol ... pe-e-luva/

Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: Gli F-35 olandesi

Messaggio da Aviators » 21 settembre 2013, 22:43

Il 20 settembre presso la base olandese di Woensdrecht, rappresentanti dei ministeri della difesa italiana e olandese hanno concordato di sviluppare ulteriormente la cooperazione tecnico-industriale nel programma f-35. L'intesa, che si inquadra nell'ambito della partnership già  consolidata tra i due paesi per la produzione e supporto del velivolo f-35, costituisce la road map per gli accordi che, in dettaglio, riguarderanno l'assemblaggio degli aeroplani di entrambi i paesi presso la FACO di Bameri (nella foto) e la manutenzione dei motori presso il centro logistico di Woensdrecht. L'obiettivo è quello di progredire ulteriormente nello sviluppo di una effettiva capacità  gestionale europea del programma f-35, in modo da massimizzare efficacia, economicita' ed investimenti già  pianificati verso attività  di sostentamento a lungo termine per l'intero programma in ambito euro-mediterraneo. Tale accordo rafforza l'intero programma f-35 e si pone come un eccellente esempio della possibile, futura cooperazione europea nel campo dello sviluppo e della gestione di sistemi d'arma complessi di prossima generazione.
http://www.analisidifesa.it/2013/09/ita ... per-lf-35/

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: Gli F-35 olandesi

Messaggio da Phant » 7 marzo 2015, 4:08

Flightglobal.com ha scritto:
Dutch parliament approves first F-35 production order

The Dutch parliament has approved an order for the nation’s first production batch of eight Lockheed Martin F-35A Lightning IIs, to be delivered in 2019.

“With this decision, we have reached the point of no return in the replacement of the [Lockheed] F-16,” said defence minister Jeanine Hennis-Plasschaert on 26 February.

The Royal Netherlands Air Force is already operating two F-35As, which were acquired to enable the service to participate in US-led initial operational test and evaluation of the Joint Strike Fighter. In early February, these were moved from Eglin AFB in Florida to Edwards AFB in California.

From its next batch of eight F-35As, which will be assembled at Lockheed’s Fort Worth site in Texas, six will remain at a multinational pilot training centre in Luke AFB, Arizona until the end of the transition process in 2023. The two test aircraft now at Edwards AFB will also be relocated to Luke on the completion of the IOT&E activity.

Once the Dutch air force has completed its transition to the new type, five aircraft will remain in the USA for training and testing purposes. The rest of its fleet will be used to form three squadrons based in the Netherlands.

Three further batches of eight aircraft each will be ordered between 2016 and 2018, before a final three are expected to be purchased in 2019, to complete an operational buy of 35. All of these will be delivered from a final assembly and check-out centre built at Cameri air base in Italy under a joint venture between Lockheed and Alenia Aermacchi.

The first operational unit in the Netherlands will be 322 Sqn at Leeuwarden air base, and the defence ministry will next year launch preparations to accommodate the new fighters. 322 Sqn should achieve initial operational capability status in 2021 with aircraft in the Block 3F configuration, the software standard required to support training from the previous year.

Achieving IOC status will make it possible for the air force to provide four aircraft and sufficient crews for international missions for a period of three to four months.

Full operational status with all three frontline units – including the Volkel-based 312 and 313 squadrons – should be achieved in 2024. The defence ministry plans to have 29 combat-ready pilots for an operational force of 32 F-35As, with the other aircraft in regular maintenance.

The Netherlands’ total budget for the F-35 is listed as almost €3.87 billion ($4.32 billion), including around €2.5 billion for the purchase of the airframes. Other major investments are of roughly €130 million for spare parts and about €110 million for a flight simulator. The defence ministry notes that its total purchase could rise above 37 aircraft if the total price is reduced, or if other costs remain below budget.


Immagine
Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: Gli F-35 olandesi

Messaggio da Phant » 25 maggio 2016, 15:21




Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: Gli F-35 olandesi

Messaggio da Phant » 12 settembre 2019, 19:27

Aviation-report.com ha scritto:
Vola il primo F-35A olandese assemblato in Italia presso lo stabilimento FACO di Cameri

Un’altra giornata storica per il programma Joint Strike Fighter. Nel pomeriggio di ieri lunedì 9 settembre 2019 è uscito di fabbrica e ha compiuto il suo maiden flight, il primo F-35A Lightning II prodotto al di fuori degli Stati Uniti e per una nazione diversa da quella dove la F.A.C.O. risiede (Final Assembly & Check-Out).

Lo stabilimento novarese di Cameri (NO), co-gestito da Leonardo e Lockheed Martin per conto del Ministero della Difesa, produce gli esemplari italiani destinati all’Aeronautica Militare e Marina Militare essendo l’unica entità produttiva autorizzata ad assemblare al di fuori degli Stati Uniti la versione B a decollo corto ed atterraggio verticale, ma soprattutto sta producendo anche 29 aerei per la Royal Netherlands Air Force (RNLAF) e il primo ha finalmente avuto il battesimo del volo.

L’aereo, serializzato F-009, numero di costruzione AN-9 (N è la sigla che identifica i Paesi Bassi) e serial USA 17-5308 si è svolto come d’abitudine con ai comandi un collaudatore di Lockheed Martin; il breve battesimo dell’aria si è svolto con un Eurofighter F-2000A dell’Aeronautica Militare nel ruolo di chase plane, distaccato dal 36° Stormo di Gioia del Colle. I voli di collaudo proseguiranno nelle prossime settimane sino all’accettazione del velivolo da parte della RNLAF.

L’Olanda ha già ricevuto 8 Lightning II , tutti prodotti presso lo stabilimento di Lockheed Martin in Fort Worth TX e tutt’ora rischierati negli Stati Uniti per l’addestramento dei piloti olandesi anche se in questi anni alcuni aerei sono giunti in Olanda per la presentazione alla nazione, collaudo di infrastrutture e verifiche di carattere ambientale, oltre ad alcuni Air Shows. Entro la fine dell’anno gli F-35 olandesi saranno finalmente stanziati sulla base “di casa” di Leeuwarden. Come recita il Twitter ufficiale dell’Ufficio di Approvvigionamento della Difesa olandese, F-009 dovrebbe raggiungere i Paesi Bassi tra circa 2 settimane.

Va altresì ricordato che la nazione europea è un partner importante del programma JSF; sono 25 le aziende che in qualche modo vi contribuiscono e si sono aggiudicati contratti pari a oltre 1 miliardo di dollari creando migliaia di posti di lavoro diretti e indiretti. Lo scorso giugno il programma JSF ha visto la sigla di un contratto “monstre” di 470 aerei delle 3 versioni (F-35A, F-35B, F-35C) appartenenti ai lotti 12, 13 e 14 con la sensibile riduzione del prezzo d’acquisto scesa di circa il 15% rispetto al precedente contratto, attestandosi sotto gli 80 milioni di dollari per il lotto 13.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: Gli F-35 olandesi

Messaggio da Phant » 17 ottobre 2019, 1:06

Aviation-report.com ha scritto:
L’Olanda acquisterà altri nove F-35 Lightning II

Il Ministero della Difesa olandese acquisterà altri nove F-35, il segretario di Stato alla Difesa Barbara Visser ha informato il parlamento l’8 ottobre 2019. Ciò porterà il numero totale di F-35 della Royal Netherlands Air Force (RNLAF) a 46 unità, consentendo la creazione di un terzo gruppo di volo di caccia Joint Strike Fighter, ha affermato il ministero sul suo sito l’8 ottobre scorso.

La RNLAF controlla lo spazio aereo olandese e, allo stesso tempo, deve essere pronta ad inviare gli aerei per missioni all’estero, ha sottolineato il Ministero della Difesa, aggiungendo che altri nove velivoli ridurrebbero notevolmente il carico di personale durante queste missioni. Ciò ridurrà anche il numero di ore di volo di ciascun aeromobile e consentirà ai Paesi Bassi di dispiegarsi più rapidamente durante le crisi.

Il Ministero della Difesa olandese ha affermato anche che nove aeromobili aggiuntivi non richiederebbero più simulatori, sistemi di addestramento, strumenti speciali, apparecchiature di misurazione e collaudo e pezzi di ricambio come previsto inizialmente dai 37 F-35, ma richiederanno la costruzione di nuove infrastrutture o l’adattamento di infrastrutture esistenti.

I costi sono stimati in circa 1 miliardo di euro. Tale importo è del tutto in linea con il bilancio reso disponibile per il piano nazionale nel memorandum di primavera. L’F-35 sostituirà l’F-16 con cui la Royal Netherlands Air Force vola dal 1979 e dei quali furono acquistati 213 esemplari di cui oggi 61 sono ancora in servizio.

L’Olanda ha già ricevuto 8 Lightning II , tutti prodotti presso lo stabilimento di Lockheed Martin in Fort Worth TX e tutt’ora rischierati negli Stati Uniti per l’addestramento dei piloti olandesi anche se in questi anni alcuni aerei sono giunti in Olanda per la presentazione alla nazione, collaudo di infrastrutture e verifiche di carattere ambientale, oltre ad alcuni Air Shows. Il 9 settembre 2019 invece ha ricevuto il nono esemplare però assemblato in Italia dalla F.A.C.O. di Cameri, praticamente il primo F-35A Lightning II prodotto al di fuori degli Stati Uniti e per una nazione diversa da quella dove la F.A.C.O. risiede (Final Assembly & Check-Out). Entro la fine dell’anno gli F-35 olandesi saranno finalmente stanziati sulla base “di casa” di Leeuwarden.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: Gli F-35 olandesi

Messaggio da Phant » 3 novembre 2019, 2:46

Aviation-report.com ha scritto:
Il primo F-35A olandese è atterrato alla base aerea di Leeuwarden, Paesi Bassi

Immagine

Giovedi 31 ottobre 2019, il primo F-35A numero di serie F-009 è atterrato alla base aerea di Leeuwarden per essere preso in carico dal 322° Squadron, della Royal Netherlands Air Force.

L’aeromobile è decollato attorno alle 13:00 dalla base aerea di Cameri (NO) dove ha sede uno dei tre siti produttivi del Joint Strike Fighter (Fort Worth, main, e Nagoya gli altri). La FACO di Cameri (Final Assembly & Check-Out) è inserita nel sedime aeroportuale dell’aerobase novarese ed è co-gestita da Leonardo e Lockheed Martin per conto del Ministero della Difesa Italiano.

L’aereo olandese, decollato assieme ad una coppia di F-16BM Fighting Falcon giunti a Cameri il giorno precedente è il primo F-35A olandese di 29 commissionati alla FACO di Cameri su 34 ordinati nel quadro del primo ordine che il Governo Olandese ha sottoscritto con USA e Lockheed Martin. Il primo F-35A olandese assemblato a Cameri è andato in volo per la prima volta lunedì 9 settembre 2019.

La produzione dei 29 aerei commissionati alla FACO di Cameri dovrebbe concludersi nel 2023; l’Olanda ha di recente ordinato a Lockheed Martin ulteriori 9 F-35A in modo da poter formare un terzo squadrone e non è escluso che venga commissionato un ulteriore lotto.

Del resto, le intenzioni iniziali erano per 85 velivoli poi ridotti a 37 ed ora a 46 con l’ultimo batch ufficialmente ordinato. L’F-35 non è una novità assoluta per il Regno dei Paesi Bassi: un paio dei propri nuovi jet di 5a generazione giunsero nel 2016 per essere presentati a Autorità Civili, Militari e semplici cittadini, oltre a testare infrastrutture e verificare l’impatto acustico dei nuovi jet.

F-009 rappresenta invece il primo aereo assegnato ad un reparto operativo della RNLAF (Royal Netherlands Air Force). L’arrivo a Leeuwarden, l’altra base destinata ad operare gli F-35 sarà Volkel, è stato ampliamente pubblicizzato dai media olandesi e dalla RNLAF stessa che non solo ha proposto una lunga e ben fatta diretta streaming condita di filmati storici e operativi del nuovo aereo, ma ha anche previsto attorno alla base zone a traffico limitato, parcheggi e aree per gli spettatori e spotters.

Nell’attesa del momento clou della giornata, Autorità di governo e militari, il Borgomastro di Leeuwarden , il comandante della base Col. Anroud Stallmann, invitati e spettatori raccolti in una grande tribuna allestita sui piazzali, sono stati intrattenuti da concerti e riprese video dal decollo all’arrivo e riprodotte su un grande schermo che hanno dimostrato ancora una volta quanto una comunicazione ben fatta sia importante per spiegare e sostanziare progetti complicati.

AN-9 (questo il numero di produzione del velivolo) è stato accolto nello spazio aereo olandese da altri 3 F-16 supportati da un’aerocisterna KDC-10A Extender ai quali si sono poi aggiunti un Hawker Hunter e un Supermarine Spitfire.

F-35, F-16, Hunter e Spitfire hanno effettuato un emozionante ed entusiasmante Flypast sui cieli della base, passato e presente e futuro della RNLAF (mancava solamente l’F-104 del quale non esistono esemplari volanti in Europa se si esclude un esemplare norvegese riportato in volo dopo un lunghissimo e costoso restauro.

Allontanatosi lo Spitfire e atterrato l’Hunter, F-35 e F-16 hanno continuato i sorvoli sulla base. Ultimo ad atterrare, alle 15:25 esatte F-009 ha toccato il suolo tra gli applausi.

Una volta a terra, il tradizionale passaggio sotto i water cannon, questa volta per un errore dei servizi antincendio riempiti di schiuma (al punto del video 1:53:15), e l’arresto di fronte alla tribuna hanno sancito un’altra pietra miliare del programma JSF, programma che con il recente block buy” da 34 miliardi di dollari per la produzione di 478 F-35 dei lotti 12, 13 e 14 destinati a USAF, US Navy, Marines e partner internazionali ha fatto marcare il prezzo più basso per pezzo nella storia del programma. Il block-buy è un acquisto massivo pluriennale che consente all’ente governativo di risparmiare milioni di dollari e al fornitore di programmare e ottimizzare nel lungo periodo l’intera catena produttiva con ordini certi.

Secondo i termini dell’accordo, il costo unitario dell’F-35A, comprensivo di velivolo e motore, è ad oggi inferiore a 80 milioni di dollari per i lotti 13 e 14. Il costo unitario dell’F-35A corrisponde a una riduzione stimata complessiva del 12,8% rispetto al lotto 11 per la versione ad atterraggio convenzionale, e a un risparmio medio del 12,7% per tutte e tre le versioni dal lotto 11 al 14.

In dettaglio, l’accordo prevede 291 velivoli per gli Stati Uniti, 127 per i partner internazionali del programma Joint Strike Fighter e 60 aerei per i Paesi che stanno acquistando l’F-35 attraverso i canali FMS (Foreign Military Sales).

  • Variante Lotto 12 Lotto 13 Lotto 14 % Riduzione dal Lotto 11 *
    • F-35A $82,4M $79,2M $77,9M 12,8%
    • F-35B $108,0M $104,8M $101,3M 12,3%
    • F-35C $103,1 $98,1M $94,4M 13,2%


    * Nota: I costi finali per le varianti dell’F-35 a seguito degli aggiustamenti per le integrazioni del Congresso e altri adeguamenti contrattuali sono i seguenti: F-35A – $89,3M; F-35B – $115,5M; e $108,8M.


Come rimarcato e pubblicizzato ampiamente dal costruttore, il costo unitario ricorrente “flyaway”, inferiore a 80 milioni di dollari per un F-35, indica che l’aereo di quinta generazione, con la sua sensoristica avanzata e integrata, costerà meno di qualsiasi aereo di quarta generazione che per poter competere deve dotarsi di specifici pod e sistemi di puntamento da integrare come carichi esterni al velivolo stesso.

Il programma JSF

Con oltre 450 velivoli operativi da 19 basi in tutto il mondo, sono ormai oltre 910 piloti e 8.350 gli addetti alla manutenzione formati e la flotta ha superato 220.000 ore di volo a livello globale. 8 nazioni operano con l’F-35 da basi presenti sul proprio territorio e 7 Forze Aree hanno dichiarato la Capacità Operativa Iniziale.

Oltre a rafforzare la sicurezza e le partnership globali, l’F-35 contribuisce all’economia degli Stati Uniti e dei singoli partner internazionali, con posti di lavoro, scambi commerciali e sicurezza, e alla bilancia commerciale globale. Solo negli Stati Uniti il programma F-35 supporta oltre 220.000 posti di lavoro diretti e indiretti, mentre nel mondo coinvolge oltre 100 fornitori internazionali contribuendo a creare o sostenere migliaia di posti di lavoro.

Anche l’Olanda contribuisce in modo significativo alla catena produttiva del JSF dopo aver contribuito con 800 milioni di dollari alla fase di sviluppo del programma come partner di Livello 2 (lo stesso dell’Italia); e lo fa con 83 aziende e istituzioni di primo piano tra le quali gkn Fokker, NLR, Moog FCS, Bosch Rexroth, ITAG, Axxiflex,Turch Aero, PM Aerotec con oltre 4000 lavoratori coinvolti tra prime-contractors e sub-fornitori per un volume d’affari totale stimato in miliardi di euro nel 2045.

Particolare interessante, ogni azienda olandese che partecipa al programma JSF deve versare allo Stato il 2% del proprio fatturato, oltre alle tasse, a seguito dei contratti ottenuti.




Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: Gli F-35 olandesi

Messaggio da Phant » 17 luglio 2020, 17:59

Aviation-report.com ha scritto:
Due ulteriori F-35A Lightning II olandesi escono dalla linea di produzione della FACO di Cameri

2 Lockheed Martin F-35A Lightning II serializzati F-011 e F-012 sono stati ufficialmente commissionati dal Governo Olandese e dalla Koninklijke Luchtmacht (Royal Netherlands Air Force) ed hanno lasciato in mattinata la F.A.CO. di Cameri (Final Assembly & Check-Out) per raggiungere la base di Leeuwarden.

Al termine dell’abituale ciclo di voli di collaudo e accettazione, tutti svolti nelle scorse settimane con la collaborazione dell’Aeronautica Militare che abitualmente mette a disposizione un proprio Eurofighter F-2000 Typhoon nel ruolo di chase plane, gli aerei olandesi andranno ad incrementare la linea di caccia bombardieri di quinta generazione in organico presso la RNLAF.

Sono così 4 le macchine olandesi uscite dallo stabilimento novarese co-gestito da Leonardo Aircrafts e Lockheed Martin per conto del Ministero della Difesa italiano dove, nonostante qualche ritardo accumulato quale conseguenza della pandemia di Coronavirus, proseguono la produzione dei cassoni alari destinati all’intero programma e l’assemblaggio degli aerei italiani e olandesi.

Ad oggi, sono 46 gli F-35A ordinati dal Governo Olandese, di cui 12 consegnati (8 prodotti direttamente presso gli stabilimenti di Lockheed Martin Fort Worth, TX e 4 presso la F.A.C.O. di Cameri). Con un investimento di oltre 9 miliardi di dollari, la RNLAF ha in programma di equipaggiare 3 squadroni ed avere 4 aerei sempre disponibili per le missioni NATO e la difesa aerea nazionale.

Per avere in organico 3 squadroni completi, il Governo Olandese dovrebbe ordinare ulteriori 15 F-35A tenuto conto delle macchine in permanenza presso la base di Luke in Arizona a fini addestrativi, quelli in riserva e l’inevitabile ciclo di manutenzione. La base di Leeuwarden è la quarta base europea, più Israele, ad ospitare gli aviogetti di produzione americana. Sono in tutto 25, incluse le piattaforme navali, certificate per operare gli squadroni di F-35:

  • Base Aerea di Amendola, Italia
  • Daegu Air Force Base, Corea del Sud
  • Edwards Air Force Base, California
  • Eglin Air Force Base, Florida
  • Hill Air Force Base, Utah
  • Leeuwarden Air Base, The Netherlands
  • Luke Air Force Base, Arizona
  • Marine Corps Air Station Beaufort, South Carolina
  • Marine Corps Air Station Iwakuni, Giappone
  • Marine Corps Air Station Yuma, Arizona
  • Misawa Air Base, Giappone
  • Naval Air Station Lemoore, California
  • Naval Air Station Patuxent River, Maryland
  • Nellis Air Force Base, Nevada
  • Nevatim Air Base, Israele
  • Ørland Air Force Station, Norvegia
  • RAF Marham, Regno Unito


Immagine Immagine Immagine

Lo stato del programma JSF – Joint Strike Fighter

Ad oggi, il prezzo di un F-35A del lotto di produzione a basso rateo LRIP 14 è di 77,9 milioni di dollari, la versione STOVL (F-35B) ha un costo di 101,3 milioni mentre un F-35C, la versione CATOBAR, ha un presso fissato in 94,4 milioni di dollari. Nessun aereo di quinta generazione occidentale (F-22) e orientale (J-20, J-31 e Su-57), anche sommati, raggiunge i numeri del Joint Strike Fighter, prodotto ad oggi in oltre 540 esemplari, con 291’000 ore volate, 1050 piloti formati e che ha già volato missioni di combattimento.

In italia, per quanto riguarda la base aerea di Ghedi, con il bando di gara CE 078216 del 13 maggio 2019, il Ministero della Difesa ha indetto la gara per la progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di una serie di strutture volte ad accogliere e operare i jet Lockheed Martin F-35A Lightning II destinati a costituire la spina dorsale, assieme agli Eurofighter F-2000 Typhoon, dell’Aeronautica Militare.

In meno di tre anni, l’impresa aggiudicataria Matarrese Spa di Bari (un cognome che gli appassionati di calcio conoscono bene) dovrà realizzare per 91,3 milioni di euro, un nuovo hangar per la manutenzione, 15 hangarettes, l’Operation Building, il nuovo polo formativo che dovrà contenere i sofisticatissimi simulatori di volo, il nuovo magazzino e il polo tecnologico, come del resto il bando stesso riporta:

… Affidamento della progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di realizzazione di Hangar di manutenzione, Linee Volo 1 e 2 con 15 Hangaretti ciascuna, Palazzina Comando e simulatori, Warehouse, Polo Tecnologico, Centrali Elettriche, Opere di urbanizzazione e predisposizione impianti dati e telecomunicazione, presso l’Aeroporto Militare di Ghedi (BS) …

I lavori dovrebbero cominciare entro settembre per terminare, salvo contrattempi, entro mille giorni e, se non vi saranno ulteriori ritardi o diluizioni del programma, i primi caccia con le insegne del 6° Stormo potrebbero arrivare a fine 2022. Saranno 30 gli F-35A destinati a Ghedi, con la base di Amendola e il 32° Stormo, al netto delle macchine rischierate sulla base americana di Luke, ad ospitare i restanti 30.

Sono infatti 60 gli aerei a decollo convenzionale ordinati dal Ministero della Difesa, oltre a 30 F-35B a decollo corto ed atterraggio verticale destinati sia ad AM che alla Marina Militare. La base di Ghedi è da tempo interessata al rinnovamento di pista e strutture, lavori ben visibili anche dall’esterno.

L’adeguamento infrastrutturale è condizione necessaria per operare in sicurezza gli aeromobili attuali e quelli futuri, oltre ad accogliere e ospitare in modo confortevole il personale della base.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: Gli F-35 olandesi

Messaggio da Phant » 27 agosto 2020, 2:43

Aviation-report.com ha scritto:
Maiden Flight per il 13° F-35A destinato alla Reale Aviazione Militare Olandese

Il Covid-19 non ha fermato la produzione presso la FACO di Cameri (Final Assembly & Check-Out): il 25 agosto il quinto caccia a bassa osservabilità Lockheed Martin F-35A Lightning II serializzato F-013, commissionato dal Governo Olandese e destinato alla Koninklijke Luchtmacht (Royal Netherlands Air Force) ha completato senza intoppi il primo dei voli di collaudo e certificazione prima della consegna ufficiale e raggiungere gli esemplari già dislocati presso la homebase di Leeuwarden.

Come di consueto, l’aereo, il tredicesimo uscito dagli stabilimenti di produzione, è andato in volo scortato da un Typhoon F-2000A messo a disposizione dall’Aeronautica Militare per il ruolo di chase plane.

AN-13 (sigla e numero di produzione degli aerei olandesi) è la quinta macchina prodotta dallo stabilimento novarese co-gestito da Leonardo Aircrafts e Lockheed Martin per conto del Ministero della Difesa italiano dove, nonostante qualche ritardo accumulato quale conseguenza della pandemia di Coronavirus, proseguono la produzione dei cassoni alari destinati all’intero programma e l’assemblaggio degli aerei italiani e olandesi.

Ad oggi, sono 46 gli F-35A ordinati dal Governo Olandese, di cui 12 consegnati (8 prodotti direttamente presso gli stabilimenti di Lockheed Martin Fort Worth, TX e 4 presso la F.A.C.O. di Cameri). Con un investimento di oltre 9 miliardi di dollari, la Royal Netherlands Air Force ha in programma di equipaggiare 3 squadroni ed avere 4 aerei sempre disponibili per le missioni NATO e la difesa aerea nazionale.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: Gli F-35 olandesi

Messaggio da Phant » 15 dicembre 2020, 18:35

Aviation-report.com ha scritto:
Vola il 15° F-35A destinato alla Koninklijke Luchtmacht, la reale aviazione militare olandese

Mentre il Dipartimento di Stato americano ha autorizzato preventivamente gli Emirati Arabi Uniti all’acquisto di un pacchetto completo che include fino a 50 caccia di quinta generazione Lockheed Martin F-35A Lightning II, per un valore di poco più di 10 miliardi di dollari, facendo eventualmente diventare, in caso di conferma della vendita, gli Emirati Arabi il 15° paese a dotarsi degli aerei a bassa osservabilità di fabbricazione americana, dallo stabilimento novarese di Cameri, co-gestito da Lockheed Martin e Leonardo per conto del Ministero della Difesa italiano, è uscito di fabbrica il 15° velivolo F-35A destinato alla Royal Netherlands Air Force (Koninklijke Luchtmacht), 7° velivolo olandese uscito dalla F.A.C.O. (Final Assembly & Chec-Out) italiana.

Il maiden flight del velivolo, serializzato F-015, è avvenuto nel pomeriggio del 10 dicembre, come sempre accompagnato da un Eurofighter F-2000A Typhoon dell’Aeronautica Militare nel ruolo di chase plane, mentre il secondo volo è oggi 14 dicembre 2020.

Ricordiamo che il tredicesimo velivolo F-35A olandese (matricola F-013 e numero di produzione AN-13) era andato in volo il 25 agosto scorso, mentre il quattordicesimo velivolo F-35A dell’Olanda (matricola F-014 e numero di produzione AN-14) era andato in volo pochi giorno dopo, il 2 settembre scorso. A poco più di un anno dal primo volo del nono F-35A olandese ma primo prodotto presso la F.A.C.O. di Cameri, sono così già 7 gli F-35 dei Paesi Bassi prodotti in Italia dopo il primo lotto di 8 costruiti presso l’enorme stabilimento di Lockheed Martin a Fort Worth, TX.

Quanti sono gli F-35A olandesi prodotti in Italia?

Ad oggi, sono 46 gli F-35A ordinati dal Governo Olandese, e con un investimento di oltre 9 miliardi di dollari, la Royal Netherlands Air Force ha in programma di equipaggiare 3 squadroni ed avere 4 aerei sempre disponibili per le missioni NATO e la difesa aerea nazionale.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: Gli F-35 olandesi

Messaggio da Phant » 9 marzo 2021, 17:40

Aviation-report.com ha scritto:
Dalla FACO di Cameri vola il 16° F-35A destinato alla Royal Netherlands Air Force

Nel pomeriggio del 26 gennaio, si è tenuto il battesimo dell’aria del sedicesimo F-35A destinato alla Koninklijke Luchtmacht (Royal Netherlands Air Force), ottavo prodotto presso lo stabilimento novarese di Cameri (NO), cogestito da Lockheed Martin e Leonardo Aircrafts per conto del Ministero della Difesa italiano.

Il volo di poco più di un’ora è avvenuto come consuetudine con il supporto di un F-2000A dell’Aeronautica Militare nel ruolo di chase plane. Nei prossimi giorni si svolgeranno gli abituali voli di collaudo del sistema F-35 prima della formale accettazione da parte della RNLAF. La F.A.C.O. di Cameri (Final Assembly & Check-Out) ha prodotto nel corso del 2020 ben 5 macchine per l’aviazione olandese.

Lockheed Martin ha prodotto 123 JSF contro le 142 programmate durante il difficile 2020, come conseguenza delle difficoltà imposte dalla pandemia; le consegne verranno recuperate nel 2023 dato che l’azienda costruttrice non ha manifestato l’intenzione di cambiare i programmi di integrazione di nuova forza lavoro dopo le contrazioni e le difficoltà di mettere a norma gli impianti produttivi per consentire ai lavoratori di svolgere le proprie attività in piena sicurezza.

Ricordiamo che il tredicesimo velivolo F-35A olandese (matricola F-013 e numero di produzione AN-13) era andato in volo il 25 agosto 2020, mentre il quattordicesimo velivolo F-35A dell’Olanda (matricola F-014 e numero di produzione AN-14) era andato in volo pochi giorno dopo, il 2 settembre 2020. Il quindicesimo F-35A dell’aeronautica militare olandese (matricola F-015 e numero di produzione AN-15) è andato in volo il 10 dicembre 2020. A poco più di un anno dal primo volo del nono F-35A olandese ma primo prodotto presso la F.A.C.O. di Cameri, sono così già 8 gli F-35 dei Paesi Bassi prodotti in Italia dopo il primo lotto di 8 costruiti presso l’enorme stabilimento di Lockheed Martin a Fort Worth, TX.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: Gli F-35 olandesi

Messaggio da Phant » 9 marzo 2021, 17:42

Aviation-report.com ha scritto:
Vola il 17° F-35A della Royal Netherlands Air Force, il nono assemblato in Italia presso la FACO di Cameri

Dopo poco più di un mese dal battesimo dell’aria del sedicesimo F-35A destinato alla Koninklijke Luchtmacht (Royal Netherlands Air Force), dalla F.A.CO. di Cameri (Final Assembly & Check-Out) è andato in volo, lo scorso 2 Marzo, anche il diciassettesimo F-35A il nono prodotto presso lo stabilimento novarese di Cameri (NO), cogestito da Lockheed Martin e Leonardo Aircrafts per conto del Ministero della Difesa italiano.

Il volo è avvenuto come consuetudine con il supporto di un F-2000A dell’Aeronautica Militare nel ruolo di chase plane. Il programma di volo è proseguito con gli abituali voli di collaudo del sistema F-35 prima della formale accettazione da parte della RNLAF.

La F.A.C.O. di Cameri (Final Assembly & Check-Out) ha prodotto dall’inizio del 2020 ad oggi sette macchine per l’aviazione olandese e due “Alpha” destinati all’Aeronautica Militare che è in attesa di poter ritirare il velivolo AL-13 formalmente commissionato lo scorso dicembre da parte della forza armata.

Lockheed Martin ha prodotto 123 Joint Strike Fighter contro le 142 programmate durante il difficile 2020, come conseguenza delle difficoltà imposte dalla pandemia; le consegne verranno recuperate nel 2023 dato che l’azienda costruttrice non ha manifestato l’intenzione di cambiare i programmi di integrazione di nuova forza lavoro dopo le contrazioni e le difficoltà di mettere a norma gli impianti produttivi per consentire ai lavoratori di svolgere le proprie attività in piena sicurezza.

Ricordiamo che il tredicesimo velivolo F-35A olandese (matricola F-013 e numero di produzione AN-13) era andato in volo il 25 agosto 2020, mentre il quattordicesimo velivolo F-35A dell’Olanda (matricola F-014 e numero di produzione AN-14) era andato in volo pochi giorno dopo, il 2 settembre 2020. Il quindicesimo F-35A dell’aeronautica militare olandese (matricola F-015 e numero di produzione AN-15) è andato in volo il 10 dicembre 2020. Il sedicesimo F-35A della Royal Netherlands Air Force (matricola F-016 e numero di produzione AN-16) è andato in volo il 26 gennaio 2021 dallo stabilimento industriale della FACO di Cameri.

A poco più di un anno dal primo volo del nono F-35A olandese ma primo prodotto presso la F.A.C.O. di Cameri, sono così già 9 gli F-35 dei Paesi Bassi prodotti in Italia dopo il primo lotto di 8 costruiti presso l’enorme stabilimento di Lockheed Martin a Fort Worth, TX.


Immagine Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14282
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: Gli F-35 olandesi

Messaggio da Phant » 21 maggio 2021, 17:46

Aviation-report.com ha scritto:
Vola il 18° F-35A della Royal Netherlands Air Force, il decimo assemblato in Italia presso la FACO di Cameri

Con la consegna del 200° F-35 prodotto per i partner internazionali del programma Joint Strike Fighter avvenuta lo scorso 13 Maggio, è stata raggiunta un’ennesima pietra miliare del programma condotto da Lockheed Martin congiuntamente ai 7 partner internazionali Regno Unito, Italia, Paesi Bassi, Australia, Norvegia, Danimarca e Canada che vi aderiscono a vari livelli di compartecipazione.

Oltre ad essi, 6 nazioni hanno invece acquisito, o stanno per acquisire, il caccia multiruolo americano attraverso i programmi FMS (Foreign Military Sales), Israele, Giappone, Corea del Sud, Singapore, Belgio e Polonia.

Il giorno prima, dalla F.A.C.O. di Cameri (Final Assembly & Check-Out) ha avuto il suo battesimo dell’aria il 18° F-35A destinato alla Reale Aeronautica Olandese (Koninklijke Luchtmacht) con il consueto supporto di un velivolo chase Eurofighter F-2000 Typhoon dell’Aeronautica Militare. I programmi di collaudo dell’intero sistema sono tutt’ora corso.

Con l’aereo serializzato F-018, sono 10 gli F-35A Lightning II olandesi prodotti presso lo stabilimento novarese co-gestito da Leonardo Company e Lockheed Martin per conto del Ministero della Difesa italiano. I Paesi Bassi sono peraltro l’unica nazione europea che ha affidato alla fabbrica italiana la produzione, collaudo e consegna dei propri F-35. L’esemplare AN-9, il nono F-35 olandese, primo prodotto a Cameri compì il maiden flight il 9 settembre 2019.

Nel corso del 2020, la RNLAF ha ricevuto 5 macchine e nel 2021 sono già 3 gli F-35 usciti di fabbrica. La consegna del 18° esemplare è come di consueto prevista entro qualche settimana.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Rispondi

Torna a “Aircraft Corner”