Gli F-35 turchi

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Gli F-35 turchi

Messaggio da Phant » 18 gennaio 2013, 4:54

Flightglobal.com ha scritto:
Technical issues delay Turkish F-35 order

Turkey has decided to delay the purchase of its first two Lockheed Martin F-35s by one year, citing technical factors and a "high cost yield".

The Turkish government approved an initial two-aircraft purchase on 5 January 2012, before launching talks with Lockheed to finalise a deal. However, an order for the pair has been put on hold because the technical capabilities of the aircraft are "not at the desired level yet", the nation's Undersecretary of Defence Industries procurement agency says. Ankara still intends to buy 100 of the combat aircraft in the long term, it notes.

According to budget figures released in 2011, Ankara's eventual 100-aircraft F-35 programme should cost about $16 billion. Its plans call for two aircraft to be delivered in 2015 to support pilot training activities in the USA, with subsequent examples to arrive in Turkey from 2016.


FONTE: http://www.flightglobal.com/news/articl ... er-380992/
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Re: Gli F-35 turchi

Messaggio da Phant » 8 maggio 2014, 1:31

Flightglobal.com ha scritto:
Turkey confirms F-35 procurement plans

After a 15-month delay, Turkey has approved a decision to order an initial two Lockheed Martin F-35s, launching the acquisition phase of its next-generation fighter project.

The decision was taken during the undersecretariat for defence industries' (SSM) executive committee meeting in Ankara on 6 May, by a committee managed by Prime Minister Recep Tayyip Erdo?an. Ankara had delayed the step in January 2013, citing technical factors and the high costs of the programme.

According to the Turkish air force programme, a total of 100 conventional take-off and landing F-35As will enter service from 2018. The service's first two examples – to be manufactured in the Block 3F configuration during the tenth lot of low-rate initial production – will initially support training activities, and will be based in the USA for a year, before being deployed to Malatya air base.

Ankara plans to take delivery of its subsequent F-35s at a rate of 10 per year, with the total project cost having been budgeted at $16 billion, according to SSM sources. Turkey is also to establish a final assembly and check-out line and depot-level maintenance centre for the type's Pratt & Whitney F135 engine.

Turkey is a Level 3 partner on the Lockheed-led F-35 project, having invested $195 million since entering the concept demonstration phase in 1999.
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Re: Gli F-35 turchi

Messaggio da Aviators » 3 novembre 2016, 13:19

Difesa Online ha scritto: F-35: LA TURCHIA ACQUISTA SECONDO LOTTO

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La Turchia ha ordinato un secondo lotto di F-35. E’ quanto comunicano dal Commissione Esecutiva dell'Industria della Difesa, massima autorità turca in materia di appalti. Nell'ambito del programma JSF, la Turchia si è impegnata ad acquistare complessivamente 116 Joint Strike Fighter.  Ankara ha effettuato il suo primo ordine nel 2014, inquadrato nel decimo lotto in low-rate initial production: il primo F-35 dovrebbe essere consegnato nel 2018. La Turchia, entro il 2023, dovrebbe mettere in servizio una nuova flotta da caccia e supporto tattico, basata su due piattaforme: un caccia puro indigeno noto come Tai TFX e l’F-35. Per il Tai TFX la Turchia conta di acquistare almeno 250 velivoli.
Nell’ottobre del 2014, Lockheed Martin ha firmato un contratto con la società turca Roketsan per la produzione di missili da crociera secondo le specifiche del Lightning II. La Roketsan, fondata nel 1988, partecipa da anni ai programmi della NATO. Il sistema d'arma della Roketsan e Lockheed Martin è la versione J del missile cruise ad alta precisione SOM. Il SOM-J potrà essere trasportato nella stiva interna dell’F-35 in modo da non alterare la RCS, radar cross section, del velivolo.

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Re: Gli F-35 turchi

Messaggio da Phant » 12 maggio 2018, 1:28

Theaviationist.com ha scritto:
Turkey’s First F-35A Lightning II Stealth Aircraft Makes Maiden Flight

On May 10, 2018, the first F-35A destined to the Turkish Air Force performed its maiden flight at Lockheed Martin Ft. Worth facility, Texas. Piloted by US Navy test pilot Cmdr. Tony Wilson, the aircraft (serial 18-0001) took off at 14.47LT and landed at 16.00LT. The photo in this post was taken by Highbrass Photography’s Clinton White during Tukey’s F-35’s (designation AT-1) first sortie.

Turkey should be officially delivered the first of 100 F-35As on order, on Jun. 21, in the U.S.

Two TuAF pilots are currently being trained in the U.S.; after the training is completed, and another stealth aircraft is delivered, the F-35 jets are planned to be brought to Turkey in September of 2019. The trained pilots will fly the two F-35s from the U.S., accompanied by a refueling plane, the Turkish Anadolu Agency reported.

It looks like the delivery of the first F-35 fighter will take place in spite a number of U.S. congressmen have urged the U.S. administration to suspend the procurement of these fighters to Turkey because of the latter’s decision to buy Russian S-400 advanced air defense systems: indeed, there’s widespread concern that the Turkish procurement could give Moscow access to critical details about the way their premiere surface-to-air missile system performs against the new 5th generation aircraft. “If they take such a step at a moment when we are trying to mend our bilateral ties, they will definitely get a response from Turkey. There is no longer the old Turkey,” Foreign Minister Mevlüt Çavu?o?lu told private broadcaster CNN Türk in an interview on May 6, according to Hurriyet Daily media outlet.


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Re: Gli F-35 turchi

Messaggio da Aviators » 17 maggio 2018, 19:35

Analisi Difesa ha scritto: Turchia: in arrivo il primo F-35 mentre Ankara guarda a Londra per il TF-X

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Il primo F-35A turco verrà consegnato ufficialmente il prossimo 21 giugno, come ha riportato l’agenzia di stampa turca Anadolu (ripresa in Italia dall’Agenza Nova), citando fonti del ministero della Difesa di Ankara. Il velivolo resterà almeno per un anno negli USA dove attualmente due piloti dell”Aeronautica turca stanno effettuando l’addestramento.
A inizio maggio il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu in un’intervista all”emittente televisiva CNN Turk aveva annunciato possibili misure contro gli Stati Uniti se Washington dovesse bloccare le forniture di aerei da combattimento F-35 ad Ankara.

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Ipotesi paventata dopo la confermata decisione turca di acquisire due batterie del sistema di difesa amtiaerea e antimissile russo S-400, già in produzione per una rapida consegna come ha ricordato a fine aprile Aleksander Mikheev, direttore generale di Rosoboronexport, l’azienda di Stato russa che si occupa dell’export militare.
Per ovvie ragioni l’S-400 non è integrabile nella rete di difesa area della Nato. A metà aprile, il vicesegretario di Stato per gli affari europei ed eurasiatici Wess Mitchell dichiarò che la decisione di Ankara di acquistare gli S-400 dalla Russia potrebbe incidere negativamente sulla consegna degli F-35.
Inoltre, un gruppo di senatori che comprende esponenti sia repubblicani sia democratici vuole bloccare la fornitura dei velivoli ad Ankara a causa dell’arresto del pastore statunitense Andrew Brunson, sotto processo con l”accusa di sostegno al terrorismo.
L’esplosiva situazione verificatasi in queste ultimi giorni a gaza e Gerusalemme col ritiro degli ambasciatori turchi da Israele e Starti Uniti, potrebbe influenzare negativamente la consegna degli F-35 rafforzando l’interesse turco a sviluppare rapidamente il caccia nazionale di quinta generazione TF-X (immagini in apertura e qui sotto) in cooperazione con la britannica Bae Systems.

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Nel gennaio scorso una delegazione britannica guidata dal ministro per il Commercio, Liam Fox, e dall’amministratore delegato di Rolls Royce, Warren East, ha incontrato ad Ankara il premier Binali Yildirim,, il cxapo del procurement militare Ismail Demir, e Temel Kotil, ’ad della Turkish Aerospace Industries Temel Kotil.
L’incontro confermò l’impegno congiunto per un programma che dovrebbe vedere la produzione di un prototipo nel 2023 in occasione dei 100 anni della Repubblica Turca.
Nel gennaio 2017 Londra e Ankara firmarono un accordo (foto a lato) del valore di oltre 100 milioni di sterline per lo sviluppo del nuovo caccia turco che richiederà quest’anno nuovi finanziamenti dopo che nel dicembre 2017 TAI ha reso note le specifiche del nuovo velivolo

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Il TF-X dovra avere due motori da oltre 9mila chili dui spinta ognuno, un peso massimo di 27,2 tionnellate, 19 metri di lunghezza, 12 di apertura alare con un raggio d’azione di 1.111 chilometri, una tangeza superiore asi 16.764 metri e una velocità massima di Mach 2.
Nonostante il vivace scambio di battute tra Recep Tayyp Erdogan e il premier Theresa May circa il rispetto dei diritti umani in Turchia, il programma TF-X e l’asse strategico anglo-turco sembra marciare senza intoppi.
Il 13 maggio, alla vigilia della sua visita a Londra, il presidente turco ha dichiarato che “la Gran Bretagna è un partner strategico” manifestando l’impegno a “rafforzare i rapporti economici tra Gran Bretagna e Turchia e di mantenerli saldi anche dopo la Brexit”.

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Re: Gli F-35 turchi

Messaggio da Aviators » 2 giugno 2018, 18:07

Analisi Difesa ha scritto: La Turchia si rivolgerà altrove se gli Stati Uniti bloccheranno la vendita degli F-35

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La Turchia potrebbe acquistare altrove aerei da combattimento se gli Stati Uniti impediranno ad Ankara l’acquisto degli F-35 della Lockheed Martin. Lo ha affermato il ministro degli esteri Mevlut Cavusoglu commentando le tensioni in atto con Washington.
La Turchia, Stato membro della NATO, è ai ferri corti con gli USA dal fallito golpe dell’estate 2016 per la pretesa che Washington consegni Fetullah Gulen, accusato di aver orchestrato il colpo di Stato contro Recep Tayyp Erdogan.
Più recentemente l’irritazione degli USA è montata a causa della decisione turca di acquistare sistemi missilistici da difesa aerea S-400 dalla Russia e ha criticato la detenzione del pastore cristiano Andrew Brunson, che rischia fino a 35 anni di carcere con l’accusa di legami con la rete che Ankara incolpa per un tentativo di colpo del 2016.
Il pastore ha negato le accuse. Il Senato degli Stati Uniti la scorsa settimana ha approvato il Bilancio del Pentagono per il 2019 di 716 miliardi di dollari, inclusa una misura per impedire alla Turchia di acquistare i jet Lockheed a casa dell’affare Brunson e dell’acquisto del sistema missilistico russo da parte di Ankara.

Cavusoglu ha poi espresso scetticismo circa il possibile blocco della venduta dei cacciabombardieri di quinta generazione poiché i turchi hanno già versato anticipi per l’acquisto dei primi dei 100 F-35A previsti.
“I pagamenti anticipati per questo progetto sono stati fatti. Questo è un accordo globale. Non si tratta solo di acquisti, ma anche di produzione congiunta “, ha affermato a NTV Cavusoglu.
In realtà sull’eventuale decisione di Washington potrebbero pesare ragioni legate alla sicurezza nazionale, come il dubbio che Ankara conceda ai russi libero accesso all’F-35 e alle sue tecnologie. Ankara del resto è impegnata con Londra per sviluppare rapidamente il caccia nazionale di quinta generazione TF-X.
Le relazioni tra Washington e Ankara sono state messe a dura priva dalle divergenze sulla crisi siriana (la Turchia è indignata dal sostegno degli Stati Uniti alla milizia YPG curda siriana) e dalla decisione di Washington di trasferire la propria ambasciata in Israele a Gerusalemme.

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Re: Gli F-35 turchi

Messaggio da Phant » 27 aprile 2019, 2:03

Analisidifesa.it ha scritto:
Ankara: “il programma F-35 continua”

“Effettuiamo i pagamenti regolarmente, i nostri piloti sono al momento addestrati” negli Stati Uniti “e non faremo passi indietro”. Lo ha detto il portavoce del ministro degli Esteri turco, Hami Aksoy, a proposito del programma per l’acquisto di 100 cacciabombardieri F-35 che Washington ha minacciato di bloccare in risposta all’acquisto turco del sistema di difesa missilistico antiaereo russo S-400.

Secondo gli Usa, gli S-400 metterebbero a rischio la sicurezza dei sistemi Nato e i segreti tecnologici degli F-35. L’iniziativa di fermare la commessa turca, confermata dal Pentagono il 1° aprile scorso, è l’ultima di una serie di tentativi di Washington di dissuadere la Turchia dall’acquisire l’S-400, sistema non integrabile nella rete radar di difesa aerea NATO.

“In attesa di una decisione turca inequivocabile di rinuncia all’S-400, le consegne e le attività associate allo stand-up della capacità operativa F-35 della Turchia sono state sospese”, ha detto a inizio mese un portavoce del Pentagono.

Le forze aeree turche hanno ricevuto 2 F-35A, che rimangono nella Luke Air Force Base, negli Stati Uniti, come parte della flotta di addestramento internazionale ed è previsto il loro arrivo nella base operativa turca a Malatya-Erhac nel 2020.

Con gli Stati Uniti, ha aggiunto il portavoce, Ankara continua a trattare anche sulla creazione di una “safe zone” profonda circa 30 chilometri nel nord della Siria (a sud del confine turco-siriano) per allontanare dai suoi confini le milizie curde dell’Ypg, alleate degli americani nell’ambito delle Forze Democratiche Siriane ma ritenute terroriste dal governo di Recep Tayyip Erdogan.


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Re: Gli F-35 turchi

Messaggio da Phant » 14 giugno 2019, 2:43

Analisidifesa.it ha scritto:
Dal Pentagono giunge lo stop agli F-35 turchi

Gli Stati Uniti danno alla Turchia un ultimatum fino al 31 luglio entro il quale Ankara dovrà recedere dall’acquisto del sistema di difesa aerea russo S-400 per non subire lo stop completo alla fornitura dei 100 cacciabombardieri F-35A previsti.

Il Pentagono ha reso noto che i piloti turchi in addestramento negli Usa per l’utilizzo degli aerei di Lockheed Martin potrebbero venire rimpatriati come avrebbe precisato in una lettera al ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, il segretario alla Difesa USA Patrick Shanahan.

Altre fonti riferiscono invece che non vi sarebbe nessun ultimatum ma Shanahan avrebbe ufficialmente informato il suo omologo dello stop titale del programma F-35 turco e della necdessità che il relsativo personale turco lasci gli USA entro la fine di luglio.

Attualmente sarebbero 42 i militari turchi presenti begli USA per il Programma F-35 tra i quali almeno 4 piloti e 20 tecnici addetti alla manutenzione in addestramento nelle basi aeree statunitensi di Eglin (Florida) e Luke (Arizona) che il 31 luglio potrebbero tornare a casa.

Nella lettera inoltre si farebbe presente che i militari turchi non parteciperanno al vertice sull’impiego degli F-35 in programma il prossimo 12 giugno e che non saranno consegnati 96 dei 100 velivoli che Ankara ha ordinato: i 4 già consegnati (almeno 2 sono negli Stati Uniti per l’addestramento del personale turco) verranno probabilmente “riacquistati” da Lockheed Martin e girati ad altri acquirenti o nuovi clienti.

Che da Washington giunga un diktat o un ultimatum, Ankara ha ribadito più volte di non avere nessuna intenzione di rinunciare all’acquisizione degli S-400 per l’adozione dei quali sarebbe già in corso l’addestramento del personale turco in Russia.


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Re: Gli F-35 turchi

Messaggio da Phant » 19 luglio 2019, 0:42

Analisidifesa.it ha scritto:
La Turchia è ufficialmente fuori dal Programma F-35

La Casa Bianca ha ufficializzato in una nota che “sfortunatamente la decisione della Turchia di acquistare i sistemi missilistici da difesa aerea S-400 russi rende impossibile la prosecuzione del coinvolgimento nel programma degli F-35. Gli F-35 non possono coesistere con una piattaforma russa per la raccolta di informazioni di intelligence che sarà usata per conoscere le loro capacità avanzate”, si legge.

“Accettare gli S-400 mina gli impegni presi reciprocamente da tutti gli alleati Nato di non usare i sistemi russi. Questo avrà un impatto dannoso sulle interoperabiità turca con l’Alleanza” ha reso noto la Casa Bianca.

“Gli Usa valutano ancora grandemente la nostra relazione strategica con la Turchia…continueremo a cooperare con la Turchia estensivamente”, aggiunge, ma “consapevoli dei limiti dovuti alla presenza degli S-400”.

La Turchia ha definito “ingiusta” la decisione Usa di escluderla dal programma per il caccia stealth che prevedeva l’acquisto di 100 F-35° di cui 2 già consegnati.

“Questo passo unilaterale non rispetta lo spirito di alleanza ne’ è basato su motivi legittimi”, ha detto il ministero degli Esteri turco in una dichiarazione. “E’ ingiusto rimuovere la Turchia, uno dei partner del programma F-35”

“Invitiamo gli Stati Unti a correggere questo errore, che è destinato a infliggere un danno irreparabile alle nostre relazioni strategiche” si legge nella nota.

Procede intanto senza sosta la consegna degli S-400 che la Turchia ha acquistato dalla Russia: aerei atterrati presso la base di Murted Hava, 35 chilometri a nord ovest della capitale Ankara, sono la tredicesima e la quattordicesima spedizione da quando lo scorso venerdì sono iniziatele procedure di consegna dei pezzi dell’apparato militare, il cui acquisto ha suscitato molte polemiche.

A dare la conferma dell’arrivo dei due aerei il ministero della Difesa turco, attraverso il proprio account Twitter. Radar da rilevazione, unità di controllo, batterie per il lancio dei missili e radar da combattimento costituiscono quattro diverse unità che compongono l’intero sistema, che in base a quanto dichiarato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, dovrebbe essere operativo ad aprile 2020.

Ankara ha più volte dichiarato che l’S-400 non sarà integrato nei sistemi Nato di difesa aerea garantendo che sarà al 100% sotto il controllo della Turchia e proponendo la formazione di una commissione congiunta per fugare ogni dubbio sul futuro utilizzo del sistema.

La Russia intanto ha fatto sapere che sono possibili trattative fra Mosca e Ankara per forniture di aerei da guerra russi alla Turchia.

Lo ha detto il vice premier russo Iuri Borisov all’agenzia Interfax. Fonti turche hanno spiegato all’agenzia Bloomberg che Ankara potrebbe prendere in considerazione l’acquisto di jet militari russi (Sukhoi 35 o addirittura Sukhoi 57) nel caso in cui non dovesse ottenere i caccia americani F-35.

“Mosca è pronta a discutere di eventuali forniture di jet russi Su-35 (nella foto a lato) alla Turchia se Ankara si dirà interessata” ha dichiarato Serghiei Chemezov, capo della holding statale russa della tecnologia militare Rostec come riportato dall’agenzia di stampa Tass.

Lo stop agli F-35 turchi comporterà non pochi problemi anche al Programma del cacciabombardiere di Lockheed Martin non solo per rimpiazzare le aziende turche coinvolte nella produzione di parti del velivolo (soprattutto del carrello, della fusoliera, dei piloni per il carico delle armi e del motore F-135) ma anche per valutare l’incremento dei costi per ogni singolo velivolo acquisito dagli altri Paesi aderenti al programma considerato che Ankara era il quarto acquirente per numero di F-35 ordinati dietro solo a Usa, Gran Bretagna e Giappone.

Ankara aveva versato quasi 200 milioni di dillari per la fase di sviuppo del velivolo e i due F-35 già consegnati alla sua Aeronautica basati a Luke (Arizona) verranno probabilmente ri-acquistati o girati ad un altro cliente. Pare comunque inevitabile che, in assenza di nuovi ordini o nuovi clienti che coprano i 100 velivoli a cui la Turchia è oggi costretta a rinunciare, gli incrementi di costo ricadranno sugli altri acquirenti, Italia inclusa.


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