F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 28 giugno 2016, 11:16

Theaviationist.com ha scritto:
F-15E Strike Eagles unable to shoot down the F-35s in 8 dogfights during simulated deployment

The U.S. Air Force F-35A fleet continues to work to declare the Lightning II IOC (initial operational capability) scheduled in the August – December timeframe.

Among the activities carried out in the past weeks, a simulated deployment provided important feedbacks about the goal of demonstrating the F-35’s ability to “penetrate areas with developed air defenses, provide close air support to ground troops and be readily deployable to conflict theaters.”

Seven F-35s deployed from Hill Air Force Base, Utah, to Mountain Home AFB, Idaho, to carry out a series of operational tests which involved local-based 4th Generation F-15E Strike Eagles belonging to the 366th Fighter Wing.

In a Q&A posted on the USAF website, Col. David Chace, the F-35 systems management office chief and lead for F-35 operational requirements at ACC, provided some insights about the activities carried out during the second simulated deployment to Mountain Home (the first was in February this year):

“The F-35 recently deployed from Hill to Mountain Home where crews, maintenance and support personnel conducted a number of missions. During that deployment, crews attained a 100 percent sortie generation rate with 88 of 88 planned sorties and a 94 percent hit rate with 15 of 16 bombs on target.
These numbers provide a positive indication of where we are when it comes to stability and component performance.”

“Feedback from the events at Mountain Home will feed into the overall evaluation of F-35 capabilities. The second evaluation will take place in the operational test environment with F-35 mission sets the Air Force intends to execute after IOC. All reports will be delivered in July and feed into the overall F-35 capabilities report. The ultimate goal is to provide a needed capability to the warfighter to execute the mission. It is not calendar-based or event-based.”

“The feedback from unit operators in place today has been very positive for the F-35, not just concerning performance but the ability the aircraft has with other platforms. In particular at Hill, integration with the F-15E (Strike Eagle) has gone very well. We’ve also been demonstrating the ability to put bombs on target. All of that information will be provided to us in the formal IOC readiness assessments.”

The following interesting chart accompanies the Q&A.

It shows some stats about the deployment.

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The fourth column shows something interesting: during the exercise, the F-35s were challenged by some F-15Es and suffered no losses.

Even though the graphic does not say whether the F-35s did shoot back at the F-15Es some analysts (noticing also the “pew pew pew” in the chart….) have suggested the JSFs achieved stunning 8:0 kill rate against the Strike Eagle.

However, the “zero losses” may simply mean that the F-35s were able to complete their assigned strikes without being shot down by the aggressors of the Red Air: considered that the F-15Es were probably equipped with the AN/APG-82 AESA radar and the Sniper ATP (Advanced Targeting Pod), the fact that the Strike Eagles performing DCA (Defensive Counter Air) were not able to “find” and/or “engage” the almost-IOC F-35s can be considered a huge achievement for the pricey, troubled 5th generation multirole combat plane.

Actually, this is not the first time the F-35 proves itself able to fly unscathed through a fighter-defended area: not a single Lightning II was shot down during Green Flag 15-08, the first major exercise conducted, more or less one year ago, on the National Training Center at Fort Irwin, California, during which the F-35 flew as main CAS (Close Air Support) provider.

At that time, several analysts claimed the participation of two test aircraft in the exercise was just a PR stunt, since the aircraft was still quite far from achieving a combat readiness required to really support the troops at war.
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Re: Lockheed Martin presenta il caccia stealth Stovl, F-35B

Messaggio da Whiteboy » 30 giugno 2016, 3:04

RugerOne ha scritto:La sezione radar del Lightening II dovrebbe essere 3-4 volte INFERIORE a quella del Raptor... Così Mich , dovrebbe essere Giusto .. l' F22 e l'F35 sono macchine completamente diverse , con ruoli completamente Diversi (Do per scontato che conosciate tutti i tipi di ruoli dei due velivoli..), con Prestazioni , completamente diverse .. come fai a confrontare le due !? :wink:

S!

Mi e' parso di capire che il progetto F-35 sia nato per poter permettere agli USA di vendere una tecnologia "depotenziata" dell' F-22 in quanto largamente protetto da intellectual property. Apparentemente non vorrebbero che altre nazioni (anche se alleate) abbiano modo di poter utilizzare e fare reverse engineering sopratutto della sua tecnologia stealth.
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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Aviators » 30 giugno 2016, 19:45

Difesa Online ha scritto: F-35B, conto alla rovescia per il debutto internazionale: caccia in volo sull'Atlantico

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E’ ufficialmente iniziato il conto alla rovescia per il debutto internazionale dell’F-35 con la prima uscita al Farnborough Air Royal International, nel Regno Unito. Il Pentagono comunica che i primi tre F-35B sono decollati poche ore fa. I due F-35A saranno invece trasportati domani. Secondo programma, dovrebbero volare soltanto gli F-35B del Corpo dei Marine.

Si legge nella nota dell’Air Force: “Sia l’F-35A che l’F-35B appariranno alla fiera militare della Royal International Air Tattoo nel Regno Unito. Gli aerei, durante lo spettacolo, effettueranno alcune manovre e saranno svelati al pubblico in mostra statica”.

L’Air Force, inoltre, afferma che “a causa di mancanza di spazio negli hangar di Farnborough, l'F-35A ritornerà in patria a conclusione della manifestazione”. L’F-35A non prenderà parte alle manovre aeree di Farnborough, a causa della mancata certificazione operativa.

Nel 2014, il debutto dell’F-35B venne annullato a causa di un incendio del motore avvenuto su un F-35A dell’Air Force. L’incidente determinò la messa a terra dell’intera flotta. Solo gli F-35B effettueranno dei voli dimostrativi con le Red Arrows della Royal Air Force e degli atterraggi verticali sulla portaerei Queen Elizabeth. Previsto anche un rifornimento in volo con un KC-130.

Gli F-35B non saranno schierati a Farnborough, ma nella base di Fairford: si alzeranno in volo durante le manifestazioni secondo programma per poi ritornare alla base. Pur non dimostrando nulla in termini di capacità di combattimento, gli F-35B in volo vogliono lanciare un chiaro messaggio per quanto riguarda l’affidabilità raggiunta dalla piattaforma, in grado di volare attraverso l’Atlantico.

Dopo il Farnborough Air Royal International, gli F-35B voleranno anche all’Air Tattoo.

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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Aviators » 14 luglio 2016, 21:59

Analisi Difesa ha scritto: F-35: nuove iniziative per ridurre i costi

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L’11 Luglio il Dipartimento della Difesa americano ha annunciato due iniziative coordinate insieme all’industria per ridurre i costi di produzione e manutenzione dell’F-35 Lightning II.

La prima iniziativa è un’estensione di due anni della “Blueprint for Affordability for Production,” il programma annunciato nel 2014, e la seconda è la creazione di un concept simile per ridurre i costi operativi e di manutenzione del sistema d’arma F-35.

Le iniziative sono modulate sul modello Better Buying Power del Governo US, volto a incoraggiare le aziende della difesa e i responsabili dei programmi di acquisizione nel Governo degli Stati Uniti a definire modalità nuove e innovative per ridurre il costo di beni e servizi.

La Blueprint for Affordability per il programma di produzione dell’F-35 rappresenta un impegno condiviso tra governo e industria nell’abbassare i costi flyaway unitari ricorrenti incentivando iniziative per la riduzione dei costi di produzione, con l’obiettivo di raggiungere un costo di $85M (al valore corrente) per velivolo entro il 2019.
La Blueprint for Affordability sta utilizzando un capitale di investimento iniziale di $170 milioni fornito da Lockheed Martin insieme ai principali partner Northrop Grumman e BAE Systems per gli anni fiscali dal 2014 al 2016.

Alla fine di aprile il team aveva stanziato $146 milioni dei $170 milioni previsti per 193 progetti approvati e altri 75 ancora in via di definizione.

Questi 193 progetti si prevede un risparmio di $1,15 milioni per velivolo nella fase di produzione LRIP 9 e di $1,7 milioni per i velivoli della LRIP 10, con un risparmio di $227 milioni, e un risparmio sull’intero ciclo di vita superiore ai $4 miliardi per le restanti fasi di produzione dell’aereo.

Nei prossimi due anni l’industria investirà i 24 milioni di dollari rimanenti del programma originale e aggiungerà fino a $170 milioni per proseguire con iniziative di riduzione costi.

La seconda iniziativa prende le mosse da questa prima fase di riduzione costi. In quella che è stata denominata Sustainment Cost Reduction Initiative – Iniziativa per la Riduzione dei Costi di Manutenzione, le tre aziende investiranno fino a $250 milioni puntando agli anni fiscali 2018 – 2022 per ridurre i costi di manutenzione del 10%. Questa iniziativa prevede risparmi per almeno $1 miliardo nei cinque anni.

“L’accordo Blueprint for Affordability è un’iniziativa di successo e un importante passo avanti nel nostro approccio al programma F-35”, ha commentato l’Onorevole Frank Kendall, Sottosegretario per le Acquisizioni, la Tecnologia e la Logistica.

“L’investimento aggiuntivo di due anni da parte dell’industria per ridurre ulteriormente i costi di produzione ci aiuterà ad arrivare al Block Buy previsto. L’iniziativa legata alla manutenzione è anch’essa un acceleratore che ci aiuterà a raggiungere l’obiettivo di una riduzione globale del 30% nei costi operativi e di supporto (O&S)”.

In base all’accordo iniziale, l’industria recupererà l’investimento fatto e le commissioni una volta che i risparmi accumulati siano stati verificati e al di sotto di soglie determinate.

Le iniziative della Blueprint for Affordability sono di diverse tipologie. Alcune sono iniziative che mirano ad aumentare l’efficienza degli impianti di produzione, anche attraverso il miglioramento della strumentazione e la modifica delle istruzioni di assemblaggio.

Per esempio attraverso l’automatizzazione dei processi di lavoro artigianale più impegnativi, con l’utilizzo di robot ad iniezione per modellare rivestimenti di maggiore spessore o l’uso di sistemi idraulici per la termoformazione di gusci di protezione trasparenti invece di morsetti fissati a mano.

Oltre ai risparmi sui costi flyaway ricorrenti generati dalle iniziative per rendere più economica la produzione, ci saranno altri benefici. Una serie di progetti volti a ridurre il costo delle singole parti contribuiranno a ridurre il costo dei pezzi di ricambio.

Dove applicabile, quanto appreso nel migliorare l’efficienza dell’impianto produttivo sarà trasferito alle basi ai magazzini.

Oltre 20 subfornitori hanno ricevuto fondi per realizzare interventi di miglioramento in accordo con questo programma, in aggiunta ai miglioramenti introdotti da Lockheed Martin, Northrop Grumman, e BAE Systems.

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Messaggio da Aviators » 14 agosto 2016, 19:02

Difesa Online ha scritto: F-35B: le spettacolari immagini da una termo-camera FLIR

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FLIR, azienda che produce termo-camere ad infrarossi, ha rilasciato un nuovo filmato con protagonista l’F-35B, variante short-take-off and landing dello JSF.
A rubare la scena realizzata in 1080p è il propulsore della versione B del caccia della Lockheed Martin, il Pratt & Whitney, F135-PW-600 con i suoi 80,1 kN di spinta verticale.
Le riprese sono state effettuate da una termo-camera 380-HDC della FLIR, che permette ai team elisoccorso di sfruttare l'ultima generazione di visione multispettrale ad alta definizione per portare a termine le missioni di ricerca e soccorso, durante il Farnborough International Air Show.
La Royal Norwegian Air Force inizierà ad utilizzare queste telecamere dal prossimo anno sulla flotta SAR AW101. A voi il giudizio.



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Messaggio da Phant » 25 agosto 2016, 18:02




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Messaggio da Aviators » 17 settembre 2016, 10:39

Difesa Online ha scritto: F-35B: successo per l'integrazione con il sistema AEGIS

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Successo per il test d’integrazione tra un F-35 Lightning II e l’Aegis Weapon System a supporto del Naval Integrated Fire Control-Counter Air.
Lunedì scorso, un F-35B del Marine Operational Test and Evaluation Squadron 1 ha rilevato una minaccia sopra l’orizzonte. L'F-35B ha inviato i dati ad una stazione di terra collegata al sistema d'arma Aegis attraverso il Multi-Function Advanced Data Link. L'obiettivo è stato successivamente intercettato da un missile SM-6.
L’F-35 sarà un moltiplicatore di forze – si legge nel comunicato della Lockheed Martin – il successo del test ha dimostrato la capacità della piattaforma nelle operazioni congiunte, questa è solo una delle potenziali capacità di combattimento dell’F-35.
I limiti imposti dal profilo a bassa osservabilità per il carico utile interno dell’F-35 sono noti, ma il suo ruolo primario sarà quello di fornire i dati di puntamento per gli arsenali volanti, le piattaforme navali ed i sottomarini.
La decisione di effettuare un test reale con un F-35B non è casuale. La piattaforma dei Marine, infatti, sarà la prima a servire da sensore avanzato nell’ambiente operativo marittimo. Il Corpo dei Marine ha già annunciato che, il prossimo anno, potrebbe schierare uno squadrone F-35 in Medio Oriente. Sarebbero due gli squadroni imbarcati che il prossimo anno potrebbero essere a disposizione dei Marine a bordo delle navi da assalto anfibio USS Wasp ed USS Essex (otto mesi dopo).
L’unico rischieramento confermato è quello che avverrà il prossimo gennaio, quando dieci F-35B saranno distribuiti nella Marine Corps Air Station Iwakuni, in Giappone.
L’integrazione con la capacità Aegis, si inserisce nel nuovo concetto di rete mondiale elaborato dagli Stati Uniti.

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Messaggio da Aviators » 19 settembre 2016, 11:42

Difesa Online ha scritto: F-35A, utilizzato isolante difettoso: 15 velivoli messi a terra, produzione sospesa per altri 42 velivoli

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L'Air Force ha messo a terra tredici F-35A dopo aver scoperto una perdita di refrigerante all’interno dei serbatoi di carburante. Successive indagini hanno confermato l’anomalia identificata nella scarsa qualità dell’isolante utilizzato, in alcuni velivoli già in avanzata fase di decomposizione. L’Air Force conferma ufficialmente l’impiego dell’isolante difettoso in 57 velivoli, 42 dei quali in linea di produzione a Fort Worth, in Texas.
Il materiale difettoso, si legge in una nota ufficiale dell’Air Force, è stato fornito da uno dei due subappaltatori utilizzati da Lockheed Martin. Messi a terra dieci F-35A schierati presso la Hill Air Force Base, nello Utah, quattro nella Luke Air Force Base, in Arizona ed uno presso la Nellis Air Force Base, in Nevada. Due dei quattro F-35A schierati presso la base di Luke appartengono alla Norvegia. In tutti i velivoli sono state riscontrate le medesime criticità.
Il problema è stato rilevato e non rappresenta alcun pericolo – chiariscono dall’USAF – il liquido di raffreddamento potrebbe avere contaminato il combustibile, ma si stanno sviluppando procedure per risolvere o attenuare il problema. Fino ad allora, gli F-35A trattati con l’isolante difettoso resteranno a terra.
Identificato per la prima volta durante l’estate, il problema dell’isolante difettoso è stato oggetto di un’indagine interna a cura della Lockheed Martin. Nella nota diramata, Lockheed dichiara che “lo sgretolamento dell’isolante, avrebbe potuto occludere le linee di collegamento tra le ali e la fusoliera. Questo potrebbe portare ad una eccessiva pressione negativa nei serbatoi di carburante durante le operazioni a terra o positiva eccessiva durante il volo. In entrambi i casi, l'eccessiva pressione potrebbe causare danni strutturali ai serbatoi di carburante”.
L’Air Force minimizza, affermando che “la sospensione temporanea delle operazioni è solo per eccessiva cautela, considerando gli effetti potenziali dell’isolante danneggiato. Anche se i test e le simulazioni sono in corso, le indicazioni iniziali suggeriscono che gli impatti sono minimi o possono essere mitigati. Tuttavia, è troppo presto per delineare i problemi specifici che potrebbero sorgere. Ancora una volta, la nostra preoccupazione principale è la sicurezza dei nostri piloti”.
Il JPO ribadisce che il problema è stato causato da un difetto di fabbricazione e non da un problema tecnico che potrebbe influire sulle prestazioni del velivolo.
Lockheed Martin precisa che, nonostante il problema, il rapporto di lavoro con la società che ha fornito il materiale difettoso non è in discussione.

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Messaggio da Aviators » 24 settembre 2016, 17:31

Difesa Online ha scritto: F-35, ufficiale: isolante difettoso anche nei caccia italiani

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I quindici F-35A operativi messi a terra a causa dell’isolante difettoso utilizzato, torneranno a volare probabilmente entro la fine dell’anno. Tuttavia, non è ancora nota la tempistica per i 42 caccia che si trovano nella linea di produzione trattati con il medesimo prodotto: tra questi anche i caccia italiani.
A confermare questi dati il tenente generale Chris Bogdan, capo del Joint Program Office durante la conferenza annuale dell’Air Force Association. Lockheed Martin ha già annunciato di aver allestito una task force che invierà la prossima settimana per riparare i quindici caccia operativi. La scorsa settimana, l'Air Force ha messo a terra quindici F-35A dopo aver scoperto una perdita di refrigerante all’interno dei serbatoi di carburante. Successive indagini hanno confermato l’anomalia identificata nella scarsa qualità dell’isolante utilizzato, in alcuni velivoli già in avanzata fase di decomposizione. L’Air Force conferma ufficialmente l’impiego dell’isolante difettoso in 57 velivoli, 42 dei quali in linea di produzione a Fort Worth, in Texas.
Il materiale difettoso, si legge in una nota ufficiale dell’Air Force, è stato fornito da uno dei due subappaltatori utilizzati da Lockheed Martin. Messi a terra dieci F-35A schierati presso la Hill Air Force Base, nello Utah, quattro nella Luke Air Force Base, in Arizona ed uno presso la Nellis Air Force Base, in Nevada. Due dei quattro F-35A schierati presso la base di Luke appartengono alla Norvegia. In tutti i velivoli sono state riscontrate le medesime criticità. Il liquido di raffreddamento potrebbe avere contaminato il combustibile, ma si stanno sviluppando procedure per risolvere o attenuare il problema. Fino ad allora, gli F-35A trattati con l’isolante difettoso resteranno a terra. Identificato per la prima volta durante l’estate, il problema dell’isolante difettoso è stato oggetto di un’indagine interna a cura della Lockheed Martin. Nella nota diramata, Lockheed dichiara che “lo sgretolamento dell’isolante, avrebbe potuto occludere le linee di collegamento tra le ali e la fusoliera. Questo potrebbe portare ad una eccessiva pressione negativa nei serbatoi di carburante durante le operazioni a terra o positiva eccessiva durante il volo. In entrambi i casi, l'eccessiva pressione potrebbe causare danni strutturali ai serbatoi di carburante”.
L’isolante difettoso è stato utilizzato soltanto nel modello A dell’F-35. Nessun problema per le versioni B e C. L’Air Force minimizza affermando che “la sospensione temporanea delle operazioni è solo per eccessiva cautela, considerando gli effetti potenziali dell’isolante danneggiato. Anche se i test e le simulazioni sono in corso, le indicazioni iniziali suggeriscono che gli impatti sono minimi o possono essere mitigati. Tuttavia, è troppo presto per delineare i problemi specifici che potrebbero sorgere”. Il JPO ribadisce il difetto di fabbricazione e non un problema tecnico che potrebbe influire sulle prestazioni del velivolo.
Lockheed Martin precisa che il rapporto di lavoro con la società che ha fornito il materiale difettoso non è in discussione. Sui 42 F-35A in linea di produzione a Fort Worth, in Texas, è stato già utilizzato l’isolante difettoso. Il JPO rassicura sull’imminente inizio delle riparazioni, ma ignora ufficialmente la tempistica. Tra i caccia in linea di produzione trattati con l’isolante difettoso figurano quelli acquistati da Italia, Giappone, Norvegia ed Israele. 

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Messaggio da Phant » 2 novembre 2016, 1:00




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Messaggio da Aviators » 6 novembre 2016, 11:14

Difesa Online ha scritto: F-35, Ufficiale: Richiesti altri 500 milioni di dollari per completare lo sviluppo

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Il Pentagono ha richiesto ulteriori fondi pari a 500 milioni di dollari per terminare la fase di sviluppo del sistema d’arma statunitense più costoso della storia, l’F-35 della Lockheed Martin.
Il Joint Program Office, durante una riunione a porte chiuse avvenuta il mese scorso con il Defense Acquisition Board, ha richiesto ufficialmente la somma per completare lo sviluppo. Secondo il Dipartimento della Difesa, la richiesta sarà formulata nello strumento finanziario 2018: potrebbe essere il primo documento sulla scrivania del prossimo Segretario alla Difesa.
Gli Stati Uniti acquisteranno una flotta di 2443 F-35 per un programma i cui attuali costi complessivi ammontano a 379 miliardi di dollari (erano 391 nel 2014).
Lo scorso 14 ottobre, in un memo di otto pagine a firma di Michael Gilmore, direttore del Dipartimento della Difesa per i test operativi si “consiglia fortemente di ristrutturare il programma e le risorse necessarie per raggiungere la piena capacità”.
I 500 milioni di dollari in più non sono considerati una richiesta eccessiva, considerando le dimensioni del programma. L’intera fase di sviluppo dell’F-35 ha raggiunto i 55 miliardi di dollari: si sarebbe dovuta concludere per la fine dell’anno fiscale 2012.
Secondo Frank Kendall, Sottosegretario alla Difesa per l'Acquisizione, la Tecnologia e la Logistica, la fase di sviluppo dovrebbe concludersi nell’autunno del 2017. Tempistica non condivisa da Gilmore che fissa al novembre del 2018 una possibile conclusione dello sviluppo dell’F-35 “a meno che si ignorino le valutazioni programmate”.
Secondo Gilmore “sono necessari ulteriori test per convalidare l’ultima versione del software. Riscontrati progressi insufficienti nei sistemi di missione, carenze sulla progettazione del cannone e per la sua implementazione”. Gilmore, infine, rileva troppi pochi aerei disponibili per i voli e fino a 1.179 “significant open” sulle carenze del software.
In una relazione del nove agosto scorso, una settimana dopo la certificazione operativa iniziale dell’Air Force, Gilmore riscontrava soltanto “limitati progressi” nel programma F-35.
Lo scorso settembre, il Segretario dell'Air Force Deborah James ha annunciato al Congresso che entro i primi mesi del 2018, gli F-35 avrebbero raggiunto piena capacità di combattimento.
Poche ore dopo, in una email Gilmore scrive “che tale stima è improbabile poiché il programma è incautamente costretto a operare nell'ambito del suo bilancio attualmente previsto”. Secondo Gilmor, il programma F-35 necessita di ulteriori fondi “per correggere un numero considerevole di carenze critiche esistenti e le nuove lacune che inevitabilmente saranno scoperte”.

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Messaggio da Phant » 13 novembre 2016, 19:05




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Messaggio da Aviators » 8 dicembre 2016, 17:18

Analisi Difesa ha scritto: Manutenzione dell’F-35: Cameri resta al palo
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Assegnate nel 2014 all’Italia le riparazioni, manutenzioni, revisioni e aggiornamenti (MRO&U in sigla) iniziali delle strutture degli F-35 europei e mediterranei, e alla Turchia le stesse attività sui motori, il 7 novembre scorso il Pentagono ha deciso anche chi farà che cosa al di fuori degli Stati Uniti per le innumerevoli componenti del “sistema aeroplano”, compreso l’ALIS, l’infrastruttura logistica integrata. Il lavoro commissionato per quelle che possono definirsi le parti più “nobili” dell’aereo da attacco di Lockheed Martin, riguarda per ora soltanto 65 componenti su 774, l’8 per cento del totale; per i restanti 709 il Dipartimento della Difesa deciderà fra due o tre anni.

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Messaggio da Aviators » 17 dicembre 2016, 22:44

Fromtheskies.it ha scritto: Trump: i costi di F-35 e Air Force One sono “fuori controllo”

Donald Trump è stato eletto – da poco – presidente degli Stati Uniti, non si è ancora insediato ufficialmente nella Casa Bianca, ma sta già affrontando alcune questioni spinose. E da buon comunicatore ha affidato ai social network il suo pensiero su due argomenti scottanti: il nuovo Air Force One e l’F-35.

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Il 6 dicembre ha twittato: “Boeing sta costruendo un nuovo 747 Air Force One per i futuri presidenti, ma i costi sono fuori controllo, oltre 4 miliardi di dollari. Cancellare l’ordine!”
La scelta del nuovo Air Force One era ricaduta su un Boeing 747-8, costo totale 3,2 miliardi $. Il prezzo ora è lievitato oltre i 4 miliardi e Donald vuole fare chiarezza. La versione standard di un 747-8 può costare circa 400 milioni di $. In una delle ultime interviste ha dichiarato che è disposto a trattare il prezzo personalmente con Boeing.
A questo tweet ha risposto la Antonov: “Forse è il caso di considerare uno degli aerei Antonov come Air Force One?”

Antonov è una rinomata azienda ucraina costruttrice di aeromobili, a maggio 2016 vi avevamo già parlato di uno degli aerei abbiamo realizzato già uno speciale sull’Antonov An-225 Mriya, l’aereo più grande al mondo. Tra l’altro proprio a settembre 2016 il Dipartimento dei Trasporti aveva concesso alla Antonov Airlines le esenzioni per i voli cargo a seguito degli accordi Open Skies tra USA e Ucraina.
Oggi 12 dicembre Trump ha affrontato la questione del Lockheed Martin F-35 con questo tweet: “Il programma F-35 ed i suoi costi sono fuori controllo. Miliardi di dollari possono e saranno risparmiati su acquisti militari e di altro genere dopo il 20 gennaio”.

Trump, con questa dichiarazione, ha scatenato le vendite del titolo Lockheed Martin in borsa che ha perso il 4%. Nel tweet fa riferimento al 20 gennaio, ovvero il giorno in cui si insedierà nella Casa Bianca e avrà la possibilità di intervenire  in qualità di Presidente degli Stati Uniti. Una settimana prima della sua elezione, il Dipartimento della Difesa USA aveva siglato – dopo 14 mesi di negoziazione – il nono contratto con Lockheed Martin per la fornitura di altri 90 F-35.
Lockheed fa sapere che “Il programma è di grande valore e la nostra azienda risponderà alle questioni sollevate dal presidente eletto”.
Donald vuole vederci chiaro.

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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Aviators » 23 dicembre 2016, 14:57

Difesa Online ha scritto: F-35B, ufficiale: identificata staffetta difettosa, il velivolo può prendere fuoco in volo

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Una staffetta di sicurezza difettosa nella stiva interna delle armi di un F-35B ha causato un incendio sulla piattaforma tattica dei Marine lo scorso ottobre. Il problema è già noto, ma riguarderebbe l’intera linea della versione B già prodotta.
Secondo la versione ufficiale, l’incendio del 27 ottobre scorso è stato causato dallo sfregamento dei collegamenti elettrici, trattenuti dalla staffetta difettosa, con le linee idrauliche della stiva interna delle armi. Fortunatamente, il pilota è riuscito ad atterrare in modo sicuro e non ha riportato alcun danno.
L’incendio sull’F-35B del Marine Fighter Attack Squadron 501 con sede a Beaufort, nella Carolina del Sud, ha provocato danni di prima classe per almeno due milioni di dollari, secondo quanto comunicato dal Naval Safety Center.
Eravamo al corrente del problema – ha confermato il generale Chris Bogdan, capo del Joint Program Office – e che fosse necessaria una nuova staffa di sicurezza. Il Corpo dei Marine ha deciso di continuare le operazioni di volo. Tuttavia – precisa Bogdan – i controlli sulle staffe saranno più rigidi.
Particolare la conclusione di Bogdan: “Nessun F-35B ha ancora ricevuto una nuova staffa, ma è uno dei tanti rischi riconosciuti degli aerei. Fino a quando non fissiamo quella staffa di sicurezza nel modo corretto, ogni F-35B dovrà essere ispezionato periodicamente nella speranza che regga in volo”.
Non è ancora chiaro quando inizierà il processo di retrofit e l’esatto numero degli F-35B coinvolti.
Lo scorso settembre, un F-35A ha preso fuoco mentre svolgeva operazioni a terra presso la Mountain Home Air Force Base, nell’Idaho. L’incendio si è propagato dalla sezione poppiera del velivolo ed è stato rapidamente spento. La causa principale dell'incidente non è ancora stata resa pubblica.

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