F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 9 novembre 2017, 17:36

Aviation-report.com ha scritto:
I partner internazionali ricevono i simulatori Full Mission per l’F-35

Un nuovo passo avanti nel programma di sviluppo e di messa in operatività del caccia di quinta generazione stealth F-35 Lightning II. Lockheed Martin ha recentemente consegnato i simulatori Full Mission (FMS) per l’F-35 a Israele, Italia, Giappone e Norvegia – i primi simulatori in assoluto consegnati a operatori internazionali dell’F-35.

I simulatori sono elementi fondamentali per l’addestramento dei piloti nelle basi operative dell’F-35 in questi quattro paesi, dove serviranno per la qualificazione dei piloti, la formazione continua e la simulazione di missioni operative.

“Lockheed Martin è impegnata nel supportare i partner del programma per il raggiungimento dei loro obiettivi di formazione” ha commentato Colleen Arthur, vice presidente F-35 Training di Lockheed Martin. “Lockheed Martin ha un’esperienza senza pari nella gestione delle attività di training quotidiane con l’F-35 e è lieta di continuare a collaborare con questi importanti alleati nello sviluppo dei rispettivi programmi di formazione”.

Il personale di Lockheed Martin supporta le operazioni e la manutenzione dei simulatori nei Paesi partner, organizzando i training, creando gli scenari necessari a raggiungere gli obiettivi di formazione tattica e assicurando che i simulatori siano pronti per la missione.

Le attività di formazione svolte negli Stati Uniti rappresentano la base su cui si costruiscono i percorsi di training realizzati all’interno dei singoli Paesi. Decine di piloti internazionali e addetti alla manutenzione sono stati addestrati negli Stati Uniti, mentre un gruppo ristretto di istruttori è stato formato dal Global Mobile Training Team (GMTT). Il GMTT è un gruppo di esperti di grande esperienza che organizza attività di training su richiesta e in loco a livello globale a supporto dei centri di addestramento dell’F-35 e delle unità operative.

Lockheed Martin supporta in modo continuativo la formazione per la manutenzione dell’F-35 in Israele, Italia, Giappone e Norvegia. Questi Paesi hanno ricevuto o riceveranno materiale didattico, programmi di addestramento e un Aircraft Systems Maintenance Trainer (ASMT).

Il programma F-35 si sta preparando alla fase di produzione a pieno regime e gli addetti alla formazione dei piloti e i manutentori saranno inviati presso altri clienti internazionali dell’F-35 a partire dal 2018.


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Aviators » 20 dicembre 2017, 11:45

Analisi Difesa ha scritto: Lockheed Martin ha consegnato 66 F-35 nel 2017

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Il 15 dicembre Lockheed Martin ha consegnato il 66mo velivolo F-35 dell’anno, rispettando gli obiettivi di consegna per il 2017 condivisi dal governo e dall’industria.
A oggi, più di 265 F-35 velivoli sono stati consegnati agli Stati Uniti e ai clienti internazionali. Oltre 530 piloti e circa 5.000 addetti alla manutenzione si sono qualificati per operare con l’F-35, e la flotta di velivoli ha superato le 115.000 ore di volo.
“Il rispetto degli impegni di consegna per il 2017 è una testimonianza del duro lavoro e dell’impegno del team congiunto governo-industria per consegnare alle forze armate un sistema aereo con caratteristiche così innovative,” ha commentato il vice presidente esecutivo di Lockheed Martin e general manager del programma F-35 Jeff Babione. “Il team continua a superare le sfide poste dal programma e il raggiungimento di questo obiettivo dà ai nostri clienti fiducia nella capacità del programma F-35 di soddisfare le esigenze di produzione che stanno aumentando di anno in anno”.

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I 66 F-35 consegnati nel 2017 rappresentano un aumento del 40% rispetto al 2016, e il programma F-35 è pronto ad accrescere il rateo di produzione anno dopo anno fino al raggiungimento di una produzione di circa 160 velivoli annui nel 2023.
Insieme all’aumento della produzione e all’implementazione di altri miglioramenti, Lockheed Martin punta a ridurre il costo dell’F-35A a 80 milioni di dollari entro il 2020. Grazie all’esperienza acquisita, l’efficientamento del processo, l’automazione della produzione, il miglioramento dello stabilimento e degli strumenti, le iniziative relative alla supply chain e altro, il programma F-35 ha già notevolmente ridotto i costi e raggiunto una maggiore efficienza. Ad esempio:
Il costo dell’F-35A è sceso del 60% rispetto al primo contratto.
Il tempo-lavoro necessario per ogni velivolo si è ridotto del 75% negli ultimi cinque anni.
Il tempo di produzione è diminuito del 20% circa dal 2015.
Per prepararsi all’aumento di produzione, Lockheed Martin ha assunto oltre 1.300 lavoratori per lo stabilimento di Fort Worth, in Texas, a partire da gennaio 2017, e prevede di assumere un totale di 1.800 persone, come annunciato in precedenza. Migliaia di uomini e donne partecipano alla produzione dell’F-35 negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Con i 1.400 fornitori provenienti da 46 stati americani e da Puerto Rico, il programma sostiene più di 170.000 posti di lavoro diretti e indiretti negli Stati Uniti e genera un impatto economico annuale stimato intorno ai 24 miliardi di dollari. Anche più di 100 fornitori internazionali prendono parte al programma, contribuendo a creare o sostenere migliaia di posti di lavoro a livello internazionale.

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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Aviators » 22 dicembre 2017, 22:43


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 27 gennaio 2018, 1:32





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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 12 aprile 2018, 19:12





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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 16 aprile 2018, 13:27

Aviation-report.com ha scritto:
L’F-35 porta a compimento il più completo programma di test di volo della storia dell’aviazione

Il programma F-35 ha portato a compimento l’ultimo developmental test flight della fase di System Development and Demonstration (SDD).

“Il completamento dei flight test della fase SDD dell’F-35 è il coronamento di anni di duro lavoro e dedizione da parte del team congiunto governo-industria,” ha commentato il Vice Ammiraglio Mat Winter, F-35 Program Executive Officer. “Dal primo volo del velivolo AA-1 nel 2006, il developmental flight test program è proseguito nei successivi undici anni registrando oltre 9.200 sortite, 17.000 ore di volo, e 65.000 test point eseguiti per verificare il design, la resistenza, il software, i sensori, la capacità d’arma e le performance di tutte e tre le varianti dell’F-35. Teniamo a congratularci con l’ F-35 Test Team e con tutta la squadra F-35 per aver portato a compimento lo sviluppo di uno strumento così potente e decisivo per le nostre Forze Armate”.

L’ultimo volo SDD si è svolto l’11 aprile 2018 presso la Naval Air Station Patuxent River nel Maryland, quando il test aircraft CF-2 della Navy ha completato una missione raccogliendo una grande quantità di dati mentre trasportava esternamente GBU-31 Joint Direct Attack Munitions (JDAM) da 2.000 libbre e il missile AIM-9X Sidewinder a ricerca infrarossa di sorgenti di calore.

Dalla fase di studio ai test sui sistemi di missione, il delicato lavoro svolto dai team coinvolti nei test sull’F-35 ha preparato la strada per la consegna del Block 3F al velivolo operativo. Oltre un migliaio di ingegneri, addetti alla manutenzione, piloti e personale di supporto della fase SDD hanno condotto le tre varianti dell’F-35 al pieno inviluppo di volo per testare le performance del velivolo e le sue qualità di volo.

Il test team ha eseguito 6 distaccamenti in mare e oltre 1.500 test di atterraggio verticale sull’F-35B. Il developmental flight test team ha completato 183 test di Weapon Separation; 46 test di Weapons Delivery Accuracy; 33 test di Mission Effectiveness, tra cui numerose missioni multi-nave che hanno coinvolto fino a otto F-35 contro minacce avanzate.

“Il programma di test dell’F-35 rappresenta il programma di test di volo per la fase di sviluppo più completo, rigoroso e sicuro della storia dell’aviazione,” ha commentato Greg Ulmer, vice presidente di Lockheed Martin e general manager del programma F-35. “Il team congiunto governo-industria ha dato prova di un’eccezionale expertise e livello di collaborazione, e i risultati hanno dato agli uomini e alle donne che volano con l’F-35 grande fiducia nelle sue capacità come game-changer.”

Il developmental flight test è una componente fondamentale della fase SSD del programma F-35, che sarà formalmente completato dopo un Operational Test and Evaluation e dopo che il Department of Defense avrà preso la decisione di entrare nella fase di produzione a pieno ritmo.

Dopo il completamento dei test richiesti dalla fase di sviluppo, i test di volo sull’F-35 continueranno a supporto del progressivo miglioramento e avanzamento delle capacità del velivolo. Queste attività rientrano nell’ambito del Joint Program Office’s Continuous Capability Development and Delivery (C2D2), che garantirà avanzamenti tempestivi e a prezzi accessibili della capacità di combattimento per assicurare il dominio aereo contro le crescenti minacce verso gli Stati Uniti e i suoi alleati.

Grazie alla tecnologia stealth, ai sensori avanzati e alla capacità d’arma, l’F-35 è il caccia più avanzato e interconnesso, in grado di garantire il più elevato tasso di sopravvivenza al mondo. Più che un semplice caccia, le capacità dell’F-35 di raccogliere, analizzare e condividere dati lo rendono un potente moltiplicatore di forze in grado di potenziare tutti gli asset, sia di aria che di terra coinvolti sul campo, consentendo agli uomini e alle donne in uniforme di compiere le loro missioni e rientrare.


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 7 maggio 2018, 2:29

Analisidifesa.it ha scritto:
Pentagono: contratto a Lockheed Martin per il supporto degli F-35

Il Joint Program Office dell’F-35 ha assegnato al team industriale di Lockheed Martin un contratto per il sustainment del valore di 1.4 miliardi di dollari, a supporto della flotta di F-35 in tutto il mondo.

Il contratto annuale finanzia le attività di manutenzione dei velivoli dell’attuale flotta e lo sviluppo della capacità di supporto alla futura flotta di oltre 3.000 velivoli F-35. Le attività comprendono: la manutenzione dei velivoli, l’addestramento dei piloti e degli addetti alla manutenzione, l’allestimento dei luoghi di addestramento, il supporto ingegneristico, il supporto all’Automatic Logistics Information System (ALIS), al data analytics e alla gestione predittiva dello stato del velivolo, la logistica della supply chain e altro.

“Questo contratto è cruciale per assicurare che gli F-35 siano pronti a svolgere le missioni a cui sono chiamati a supporto dei nostri uomini e delle nostre donne in uniforme,” ha commentato Bridget Lauderdale, vice presidente di Lockheed Martin per il Global Sustainment dell’F-35.

“Stiamo portando avanti iniziative decise per migliorare la disponibilità degli F-35 e ridurre i costi di manutenzione.

Con la progressiva maturazione del sistema di supporto e l’aumento delle dimensioni della flotta operativa, siamo fiduciosi che riusciremo ad assicurare maggiori capacità a un costo inferiore rispetto ai precedenti velivoli.”

Lockheed Martin sta implementando azioni su scala globale per migliorare la prontezza operativa e ridurre i costi del programma, tra cui:

  • Sostenere la supply chain globale, a supporto della capacità di riparazione delle componenti, della capacità produttiva e della rapidità.
  • Investire nel potenziamento della diagnostica e del data analytics per migliorare la prontezza della linea di volo e ridurre i costi.
  • Pre-finanziare l’acquisto dei pezzi di ricambio e sincronizzare l’ordine delle componenti destinate alla produzione e alla manutenzione per ottenere una riduzione dei costi in base ai volumi di produzione e migliorare la disponibilità delle parti.


Oltre 280 velivoli F-35 sono stati consegnati e sono ora operativi in 15 basi in tutto il mondo.

Più di 580 piloti e 5.600 addetti alla manutenzione sono stati formati e la flotta dell’F-35 ha superato le 130.000 ore di volo. L’affidabilità del sistema d’arma F-35 continua a migliorare e gli ultimi velivoli hanno una disponibilità media superiore al 60%, con alcuni squadroni operativi stabilmente al 70% o oltre.

Il contratto 2018 per il sustainment finanzierà i servizi legati alla manutenzione fino al 30 aprile 2019.


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Messaggio da Aviators » 10 maggio 2018, 14:45


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Cougar » 10 maggio 2018, 15:40

11 anni, 55 miliardi di dollari di spesa
ci si era accorti che i rivetti che fissano i pannelli di composito alle strutture metalliche si corrodono facilmente
:shock: :doh:
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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 13 giugno 2018, 11:24

Aviation-report.com ha scritto:
Consegnato il 300° F-35 Lightning II

L’11 giugno 2018 il Joint Program Office dell’F-35 e Lockheed Martin hanno consegnato il 300° velivolo di produzione, a testimonianza del progressivo avanzamento del programma. Si tratta di un F-35A in versione convenzionale della US Air Force, che sarà consegnato alla base di Hill, nello Utah.

“Il sistema d’arma F-35 è una componente fondamentale della nostra strategia di difesa nazionale e garantirà ai nostri uomini comprovate e avanzate capacità di combattimento di cui hanno bisogno per soddisfare le esigenze di missione” ha affermato il Vice Ammiraglio Mat Winter, Program executive officer del JPO. “La consegna del 300° velivolo di produzione rappresenta un importante traguardo, che evidenzia l’efficace collaborazione tra il JPO, il dipartimento della difesa USA, i partner e le aziende coinvolte. Per il futuro, il team dell’F-35 conferma il proprio impegno a ridurre i costi, migliorare costantemente la qualità e garantire consegne più rapide in ogni fase del lavoro di produzione e di manutenzione”.

I primi 300 F-35 includono 197 F-35A a decollo e atterraggio convenzionale (CTOL), 75 F-35B a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL) e 28 F-35C, la variante per portaerei (CV), consegnati sia agli Stati Uniti che a clienti internazionali. Oltre 620 piloti e 5.600 addetti alla manutenzione hanno già ricevuto una formazione specifica e la flotta di F-35 ha raggiunto e superato le 140 mila ore di volo complessive.

“Questo traguardo è un segno tangibile del duro lavoro e della dedizione del team congiunto governo-azienda, i cui membri stanno da anni collaborando per consegnare le straordinarie capacità dell’F-35 ai nostri uomini in uniforme” ha affermato Greg Ulmer, Lockheed Martin Vice President e General Manager del Programma F-35. “La nostra priorità è ridurre i costi, aumentare l’efficienza e assicurare i massimi livelli qualitativi man mano che ci avviciniamo alla fase di produzione e a pieno regime (Full Rate Production) e di manutenzione per le flotte operative”.

Aumentare la produzione, ridurre i costi

Con l’aumento della produzione e con l’introduzione di nuove misure volte a migliorare l’efficienza, Lockheed Martin è in linea con il suo programma per ridurre il costo di un F-35A a 80$ milioni entro il 2020, costo che è pari o è inferiore a quello dei velivoli di quarta generazione. Grazie all’esperienza acquisita, l’efficientamento del processo, l’automazione della produzione, il miglioramento dello stabilimento e degli strumenti, le iniziative relative alla supply chain e altro, il programma F-35 ha già notevolmente ridotto i costi e raggiunto una maggiore efficienza. Ad esempio:

  • Il costo dell’F-35A è sceso del 60% rispetto al primo contratto.
  • Il tempo-lavoro necessario per ogni velivolo si è ridotto del 75% negli ultimi cinque anni.
  • Il tempo di produzione è diminuito del 20% circa dal 2015.


Nel 2017 il programma F-35 ha raggiunto gli obiettivi di consegna fissati a inizio anno, con la consegna di 66 velivoli, + 40% rispetto al 2016. Per il 2018, l’obiettivo è di consegnare 91 velivoli complessivamente e di aumentare ulteriormente il volume di produzione annuo, fino ad arrivare a circa 160 velivoli nel 2023.

Impatto economico

Centinaia di uomini e donne in America e in tutto il mondo stanno contribuendo al programma F-35. Con oltre 1.500 fornitori in 46 stati americani e Puerto Rico, il programma F-35 supporta oltre 194.000 posti di lavoro diretti e indiretti solo negli Stati Uniti. Il programma si avvale della collaborazione di 100 fornitori internazionali, contribuendo a creare o sostenere centinaia di posti di lavoro in tutto il mondo.

Grazie alla tecnologia stealth, ai sensori avanzati e alla capacità d’arma, l’F-35 è il caccia più avanzato e interconnesso, in grado di garantire il più elevato tasso di sopravvivenza al mondo. Più che un semplice caccia, le capacità dell’F-35 di raccogliere, analizzare e condividere dati lo rendono un potente moltiplicatore di forze in grado di potenziare tutti gli asset, sia di aria che di terra coinvolti sul campo, consentendo agli uomini e alle donne in uniforme di compiere le loro missioni e rientrare.


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Messaggio da Aviators » 17 giugno 2018, 15:08


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Messaggio da Phant » 8 luglio 2018, 12:08

Aviation-report.com ha scritto:
Lockheed Martin si appresta a impiegare l’Auto-GCAS sugli F-35

A partire dal 2019 Lockheed Martin provvederà ad istallare sui JSF l’Automatic Ground Collision Avoidance System (Auto-GCAS). Si tratta di un software che è stato appositamente progettato e concepito per consentire al velivolo di assumere temporaneamente il proprio controllo nel caso in cui il pilota non sia più in grado di governarlo, scongiurando così un impatto col suolo.

Questo innovativo sistema di recupero automatico è stato introdotto con successo per la prima volta negli F-16 della U.S. Air Force alla fine del 2014, ed è il risultato di uno sviluppo durato quasi 30 anni che ha coinvolto il costruttore Lockheed Martin assieme alla NASA e al Air Force Research Laboratory.

Negli ultimi 2 anni Auto-GCAS ha dato ottimi frutti salvando ben sette vite e sei F-16, incluso un F-16D double seat, e dimostrando un tasso di efficienza pari al 98%, risultando così un aiuto assolutamente provvidenziale e senza eguali per la vita dei piloti. Oltre al Falcon e al F-35 il sistema sarebbe già pronto per operare anche a bordo degli F-22 Raptor.

Il software che si avvale di un DTED – Digital Terrain Elevation Data ovvero un modello matematico del terreno digitale, si confronta con un sistema di posizionamento globale GPS e valuta una serie di fattori fra i quali tipologia e massa dell’aeromobile sul quale è installato, le sue prestazioni assieme ad un insieme di dati e parametri di volo. Calcola in modo costante la posizione tridimensionale del velivolo rispetto alla terra, la quantità di tempo residuo prima dell’impatto al suolo e la manovra necessaria per evitare la collisione.

Prima di entrare in azione il sistema richiede al pilota di evitare lo scontro a terra o una situazione di volo a terra di tipo controllato. Nel caso in cui non venga intrapresa nessuna azione di recupero da quest’ultimo, entro 1.5 secondi dal “punto di non ritorno”, esso assume il temporaneo controllo del velivolo ed effettua una manovra di ripristino di pilota automatico riportando il velivolo in assetto cabrato con una rotazione che se dovesse occorrere può spingersi anche oltre i 5 G.

Inizialmente, il programma funzionava solo su terreno pianeggiante. A seguito di ulteriori sviluppi è stato aggiunto nel software dell’aeromobile il DTED, conferendo così al programma una capacità “all-terrain”.

Dopo circa 2.500 recuperi automatizzati su terreni pianeggianti e oltre 700 recuperi automatizzati usando il terreno digitale, il programma è stato dichiarato “tecnologicamente maturo”.

Attualmente gli F-35 sono equipaggiati con una versione precedente del software chiamato MGCAS (Manual Ground Collision Avoidance System). Con questo sistema per prevenire un impatto il pilota deve pur sempre ascoltare, vedere ed elaborare autonomamente l’avvertimento proveniente dal sistema di allerta. Ciò purtroppo non è sempre possibile in quanto situazioni come il disorientamento spaziale, lo svenimento o la perdita di coscienza a seguito di G lock possono rendere il pilota incapace di elaborare tale avvertimento e di eseguire le manovre necessarie per evitare l’impatto, causandone così il decesso assieme alla perdita dell’aeromobile.


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Messaggio da Aviators » 21 settembre 2018, 12:34

Difesa Online ha scritto: F-35: i test a terra indicano la possibilità di un’estensione della durata di vita dell’F-35A

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Il Joint Program Office dell’F-35 e Lockheed Martin hanno completato i test statici, di rilascio e di durata dell’F-35. I risultati preliminari dei test indicano la possibilità di certificare un’estensione della vita operativa per la variante F-35A.
I test, condotti in modo rigoroso, sono volti ad attestare che la forza e la resilienza del velivolo lo rendano adatto a operare negli scenari complessi in cui sarà coinvolto durante la sua vita operativa. I risultati finali saranno utilizzati a supporto della gestione della flotta e per la pianificazione dell’attività di manutenzione nei prossimi decenni di attività operativa.
“La tecnologia dell’F-35 spinge in avanti i limiti dell’ingegneria e della fisica grazie alla combinazione di velocità supersonica, agilità, altitudine e angolo di attacco, dotazione di armi, capacità di atterrare verticalmente e di operare dalle portaerei e molto altro,” ha commentato Greg Ulmer, vice presidente di Lockheed Martin e general manager del programma F-35. “I test sulla durata danno agli uomini e alle donne chiamati a volare con l’F-35 una grande fiducia nelle performance del velivolo, oggi e per i decenni a venire.”
I test a terra comprendono test su larga scala per verificare la durata delle tre varianti, che sono state caricate su un unico banco di prova e in laboratori per simulare condizioni di carico, a terra e in volo, durante le operazioni. La vita operativa dell’F-35 è di 8.000 ore e a ogni velivolo utilizzato per i test è richiesto di portare a termine un programma di test per un monte ore che copra il doppio della vita operativa del velivolo, cioè 16.000 ore. L’F-35A ha abbondantemente soddisfatto questo requisito, portando a compimento test che corrispondono a tre volte la vita operativa del velivolo, ovvero 24.000 ore di volo simulato. Questi dati consentono di ipotizzare un prolungamento della vita operativa dei velivoli.
“Attendiamo l’analisi dei risultati e l’estrapolazione dei dati finali per estendere ulteriormente la vita operativa dei velivoli”, ha aggiunto Ulmer. “L’F-35 è già certificato per una vita operativa tra le più lunghe fra i cacciabombardieri e un’ulteriore estensione rappresenterebbe un’importante riduzione di costi per tutti i clienti dell’F-35 nei decenni a venire”.
L’F-35A ha completato i test presso BAE Systems a Brough, in Inghilterra e le varianti B e C sono state testate presso Lockheed Martin a Fort Worth, in Texas. Tutte le varianti saranno sottoposte a ispezioni finali presso il National Institute for Aviation Research a Wichita, in Kansas.
Grazie alla tecnologia stealth, ai sensori avanzati, alla capacità d’arma potenziata e alla velocità supersonica, l’F-35 è il caccia più avanzato e interconnesso, in grado di garantire il più elevato tasso di sopravvivenza al mondo. Più che un semplice caccia, le capacità dell’F-35 di raccogliere, analizzare e condividere dati lo rendono un potente moltiplicatore di forze in grado di potenziare tutti gli asset, sia di aria che di terra, coinvolti sul campo, consentendo agli uomini e alle donne in uniforme di compiere le loro missioni e rientrare.

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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 3 ottobre 2018, 1:03

Analisidifesa.it ha scritto:
F-35: Pentagono e Lockheed Martin si accordano per il lotto LRIP 11

Il Dipartimento della Difesa USA e Lockheed Martin hanno finalizzato il contratto da 11,5 miliardi di dollari relativo alla produzione e alla consegna di 141 velivoli F-35, al prezzo unitario più basso raggiunto nella storia del programma.

Il costo di un F-35A è stato ridotto per l’undicesimo anno consecutivo. Il costo unitario, che include il velivolo, il motore e gli onorari, è pari a 89,2 milioni di dollari, il 5,4% in meno rispetto ai precedenti 94,3 milioni di dollari del Lotto LRIP 10 (Low-Rate Initial Production).

Per l’undicesimo lotto di produzione (LRIP 11) il costo unitario di un caccia a decollo corto e atterraggio verticale F-35B ha raggiunto $115,5 milioni, pari ad una riduzione del 5,7% rispetto ai precedenti $122,4 milioni della LRIP 10.

Infine, il costo unitario della variante imbarcata F-35C è sceso a $107,7 milioni, l’11,1% in meno rispetto ai precedenti $121,2 milioni della LRIP 10.

L’accordo per la LRIPv11 riguarda 91 velivoli per le Forze Armate USA, 28 per i Partner Internazionali del programma e 22 per gli Stati che stanno acquistando l’F-35 in Foreign Military Sales. Le consegne inizieranno nel 2019.

“La riduzione dei costi è fondamentale per il successo di questo programma”, ha affermato il vice ammiraglio Mat Winter, program executive officer per l’F-35. “Stiamo rispettando l’impegno di ottenere il prezzo migliore per i contribuenti e le forze armate.

L’accordo per il prossimo lotto di F-35 rappresenta un accordo equo per il governo Usa, i partner internazionali e l’industria. Rimaniamo focalizzati nel portare avanti con decisione le iniziative volte a ridurre il costo del caccia e a garantire la massima efficienza”.

Grazie alla tecnologia stealth, la velocità supersonica, i sensori avanzati, la capacità d’arma e la possibilità di essere schierato in ogni parte del mondo, l’F-35 è il caccia più avanzato mai costruito, sviluppato per consentire agli uomini e alle donne in uniforme di compiere le missioni in piena sicurezza.

Più che un semplice caccia, le capacità dell’F-35 di raccogliere, analizzare e condividere dati lo rendono un potente moltiplicatore di forze in grado di potenziare tutti gli asset, sia di aria che di terra coinvolti sul campo.

“L’accordo rappresenta un importante passo avanti nel programma. Continuiamo ad aumentare i ratei di produzione, ridurre i costi, e fornire capacità avanzate ai nostri uomini e donne in uniforme”, ha commentato Greg Ulmer, vice presidente di Lockheed Martin e general manager del programma F-35.

“Con l’aumento della produzione e l’implementazione di ulteriori iniziative volte alla riduzione dei costi, siamo in linea con l’obiettivo di portare il costo di un F-35A a 80 milioni di dollari entro il 2020, un costo pari o inferiore a quello di un velivolo di precedente generazione, fornendo allo stesso tempo un enorme vantaggio in termini di capacità operative.”


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 13 ottobre 2018, 1:00

Aviation-report.com ha scritto:
La flotta degli F-35 temporaneamente messa a terra dopo l’incidente negli USA

Come riportato da molti media americani la flotta degli F-35 operativi è stata temporaneamente messa a terra dopo l’incidente che ha visto la perdita di un F-35B Lightning II del Corpo dei Marines. La sospensione dei voli servirà ad ispezionare i velivoli a seguito della scoperta di un problema con le condotte del carburante, problema che sembra essere collegato all’incidente di poche settimane fa.

Il 10 ottobre 2018 il Joint Program Office (JPO) dell’F-35 ha richiesto all’aviazione, alla marina e al corpo dei marines statunitensi di ispezionare il motore turbofan Pratt & Whitney F135 dell’aereo prima di volare di nuovo. Alcuni aerei hanno già ripreso i voli dopo le ispezioni, come quelli di Lockheed Martin a Fort Worth, in Texas, e Luke Air Force Base, mentre altri continuano a sottoporsi ai sulle condotte del carburante.

“Se sono installate valvole difettate queste verranno rimosse e sostituite. Se sono già state installate valvole del carburante senza difetti, allora tali velivoli torneranno a volare immediatamente”, afferma il JPO in una nota. “Le ispezioni dovrebbero essere completate entro pochi giorni.”

Lockheed Martin ha consegnato più di 320 F-35 alle forze armate statunitensi e ai clienti internazionali. Il problema delle condotte del carburante influisce su tutte e tre le varianti del velivolo: la variante a decollo e atterraggio convenzionale F-35A, la variante a decollo corto e atterraggio verticale F-35B e la variante basata su portaerei F-35C.

Le ispezioni sono state suggerite dai dati iniziali raccolti dall’inchiesta in corso sull’F-35B che si è schiantato nelle vicinanze di Beaufort, nella Carolina del Sud il 28 settembre, aggiunge il JPO. L’incidente è stato il primo a causare la perdita totale di un F-35 da quando l’aereo ha iniziato a volare 12 anni fa e il pilota si è lanciato dal velivolo.

Ad oggi Pratt & Whitney, il produttore del motore F135, non ha risposto alle richiesta di commento sulle cause dell’incidente.

I partner di sviluppo internazionale e i clienti sono stati informati del problema e alcuni hanno scelto di mettere a terra alcuni aerei per indagare sull’integrità della parte sospetta. Il ministero della Difesa britannico, ad esempio, con una nota su Twitter ha dichiarato si aver messo a terra solo una parte della sua flotta: “abbiamo sospeso i voli per alcuni F-35 come misura precauzionale mentre consideriamo i risultati dell’inchiesta in corso”, dice il ministero. “Le prove di volo della portaerei HMS Queen Elizabeth continuano e il programma rimane invariato”.

Anche Israele che ha in servizio, una versione personalizzata l’F-35I Adir, con l’Israeli Air Force ha confermato che sta testando e verificando tutti i suoi velivoli attualmente operativi: “Il comandante della IAF, Maj Gen Amikam Norkin, ha deciso di prendere ulteriori precauzioni e condurre test su tutti gli aerei F-35I, nonostante l’incidente si sia verificato in un modello non utilizzato dalla IAF e anche se non sono stati riscontrati malfunzionamenti negli aerei IAF . Il test richiederà diversi giorni e una volta completato, gli aerei torneranno alle operazioni complete. Nel frattempo, se l’F-35I fosse richiesto per attività operative, sarebbe pronto ed efficiente.”

Gli F-35 ad oggi sono stati consegnati al Regno Unito, all’Italia, ad Israele, all’Olanda, all’Australia, al Giappone, alla Corea del Sud e alla Norvegia. Gli Stati Uniti hanno pianificato l’acquisto di un totale di 2.456 F-35 e ad oggi ne sono stati consegnati 156 alla US Air Force, 61 allo US Marine Corps e 28 alla US Navy.


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