F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 28 ottobre 2020, 18:27

Aviation-report.com ha scritto:
Ancora ritardi per la produzione a pieno regime degli F-35?

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Il Pentagono dovrà rimandare il trasferimento del programma F-35 alla produzione a regime a causa di un altro ritardo nell’avvio dei test nell’ambiente di simulazione JSE. Prima che il sottosegretario alla difesa per le acquisizioni e il sostegno (Acquisitions and Sustainment), Ellen Lord, possa liberare l’F-35 per la produzione a pieno regime, il jet deve essere sottoposto a una serie di test nell’ambiente di simulazione congiunta, il JSE – Joint Simulation Environment, che emula minacce avanzate ed è necessario per condurre valutazioni simulate dell’F-35 in una serie di scenari ad alto rischio che non possono essere replicati nei test di volo dal vivo.

Come avevamo riportato lo scorso 22 agosto 2020 i funzionari del Pentagono avevano detto che le attività di combattimento virtuali da svolgere necessariamente con il JSE e intese a convalidare le prestazioni dell’F-35 sarebbero dovute iniziare e terminare a dicembre 2020. Sono previsti 64 attività varie virtuali e ci vorrà fino a marzo 2021 per analizzare i risultati e inviare un rapporto al Congresso per affermare che l’F-35 avrà soddisfatto tutte le condizioni necessarie per dichiararlo pronto per la produzione a pieno regime, nota anche come Milestone C.

La decisione della produzione a pieno ritmo segnerebbe la fine formale della fase di sviluppo iniziale dell’F-35 e spianerebbe la strada al Pentagono per chiedere al Congresso il permesso di acquistare l’F-35 in lotti pluriennali. Questo consentirebbe ulteriori riduzioni di prezzo. I contratti pluriennali sono vietati fino a quando un importante sistema d’arma non è ritenuto maturo.

Tuttavia, i test nel JSE sono stati posticipati da dicembre 2020 al 2021 senza precisare la data esatta, ha detto in una dichiarazione la portavoce di Ellen Lord, Jessica Maxwell, riportata nella notizia del ritardo del programma pubblicata da Bloomberg. La decisione della Milestone C, già spostata da dicembre 2019 a marzo 2021, potrebbe essere sospesa fino alla fine del prossimo anno.

Sebbene Maxwell non abbia elaborato una nuova sequenza temporale per la Milestone C, ha osservato che i test di simulazione sono un requisito fondamentale per la revisione della decisione sulla produzione a tasso pieno. Anche se i test JSE si effettueranno all’inizio del 2021, ci vorrà del tempo per convalidare i risultati e compilare il report, lasciando improbabile che la decisione venga presa entro marzo 2021. Nel frattempo, “la produzione dell’F-35 continuerà in regime “low rate”.

Non è chiaro il motivo per cui il programma dei test JSE è stato nuovamente rimandato nonostante il programma sembrava essere sulla buona strada per fornire un simulatore per i test per l’estate 2020. E’ possibile che il lavoro di sviluppo del JSE sia stato interrotto dalla pandemia COVID-19 in corso. Naturalmente la decisione sulla produzione pieno regime è in gran parte simbolica, poichè il Pentagono sta già acquistando l’F-35 in numeri che si qualificherebbero come produzione a pieno regime per la maggior parte dei programmi di approvvigionamento di aeromobili, con 134 F-35 consegnati a clienti statunitensi e internazionali nel 2019.

Tuttavia, il traguardo della Milestone C è considerato un’importante dimostrazione di fiducia nella maturità del programma perchè l’aereo risulterebbe completamente testato in condizioni operative e purtroppo il ritardo arriva quando Lockheed Martin si era appena ripresa dalle battute d’arresto della produzione causate dalla pandemia, rallentamento che porterà il costruttore statunitense alle previsione di consegnare 121 F-35 entro la fine del 2020, 20 jet in meno rispetto ai 141 originariamente previsti quest’anno. La previsione per i prossimi due anni è di produrre circa 14 F-35 al mese, o fino a 160 jet consegnati all’anno.

Programma F-35 JSF: i numeri al 1° Ottobre 2020

Più di 570 F-35 sono stati consegnati in tutto il mondo a partire da ottobre 2019 e l’approvazione della produzione a pieno regime, come già detto, consentirebbe alla Lockheed Martin di iniziare a produrre fino a 160 aeromobili all’anno entro il 2023. Ad oggi 8 servizi hanno dichiarato la IOC, la capacità operativa iniziale, 26 basi aeree su terra e su mare sono operative, 9 nazioni utilizzano il velivolo dal loro territorio, più di 1170 piloti e più di 9685 manutentori e tecnici abilitati ad operare con il velivolo, più di 325.000 ore di volo. L’Italia in particolar modo ha già superato le 5000 ore di volo con i suoi F-35 del 32° Stormo di Amendola dell’Aeronautica Militare, e il primo pilota americano della US Air Force, il Lt. Col. Jared “Vic” Santos del 388th Fighter Wing, ha totalizzato il le prime 1000 ore di volo per un pilota su F-35A lo scorso 22 ottobre 2020.


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 28 novembre 2020, 1:05





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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 7 gennaio 2021, 3:28

Aviation-report.com ha scritto:
Lockheed Martin chiude il 2020 con 123 caccia di quinta generazione F-35 consegnati nonostante le difficoltà legate al Covid-19

Lockheed Martin ha consegnato il 123mo velivolo F-35 dell’anno 2020 la settimana scorsa, un F-35A, variante a decollo e atterraggio convenzionale (CTOL), costruito presso la FACO (Final Assembly and Checkout) di Cameri, in Italia, e consegnato all’Aeronautica Militare italiana.

Nel 2020, 74 F-35 sono stati consegnati alle Forze Armate degli Stati Uniti, 31 alle nazioni partner internazionali e 18 ai clienti del programma statunitense per la vendita di equipaggiamenti militari all’estero (Foreign Military Sales). In conseguenza dei ritardi nella catena di fornitura causati dal COVID-19, a maggio gli obiettivi di consegna annuali sono stati rivisti da 141 a 117-123 velivoli, con l’obiettivo di evitare fluttuazioni, che avrebbero determinato un aumento dei costi di produzione e creato ulteriori ritardi e difficoltà.

“Il team dell’F-35 ha saputo rispondere con rapidità alle sfide poste dalla pandemia di COVID-19 per continuare a fornire le ineguagliabili capacità che l’F-35 porta alle Forze Armate,” ha commentato Bill Brotherton, vicepresidente e general manager del programma F-35 ad interim. “Il raggiungimento di questo obiettivo fondamentale nel mezzo di una pandemia globale è una testimonianza del duro lavoro e della dedizione di tutta la squadra e dell’attenzione ai bisogni dei nostri clienti.”

Ripresa dal COVID-19

Lockheed Martin ha preso misure proattive per mitigare l’impatto del COVID-19 sulla filiera e per assicurare al programma la più rapida ripresa possibile, rivedendo gli orari di lavoro dei dipendenti, mantenendo le competenze specializzate dei lavoratori e garantendo pagamenti veloci ai piccoli fornitori più esposti. Lockheed Martin ha accelerato le procedure di pagamento per oltre 400 fornitori dell’F-35 in 45 Stati e a Porto Rico.

Anche se nel breve termine il COVID-19 avrà un impatto sulla produzione, il programma F-35 prosegue diligentemente ed è in linea con il raggiungimento degli obiettivi di ripresa stabiliti congiuntamente dal governo e dall’industria per i prossimi anni.

Maturità e avanzamento del programma F-35

Con oltre 600 velivoli operativi da 26 basi e navi in tutto il mondo, l’F-35 svolge oggi un ruolo fondamentale per la sicurezza globale. Oltre 1.200 piloti e 10.000 addetti alla manutenzione sono stati formati e la flotta dell’F-35 ha superato le 350.000 ore di volo cumulative. Nove nazioni hanno F-35 operativi da basi sul loro territorio, nove Forze Armate hanno dichiarato la capacità operativa iniziale (Initial Operational Capability) e sei hanno utilizzato gli F-35 in operazioni di combattimento. L’US Air Force ha schierato gli F-35 per 18 mesi consecutivi da aprile 2019 fino a ottobre 2020 nell’Area di Responsabilità del CENTCOM (US Central Command) con l’utilizzo di centinaia di sistemi d’arma a supporto dei militari statunitensi e dei loro alleati.

Tra i traguardi raggiunti quest’anno anche la messa in campo dell’Operational Data Integrated Network (ODIN), il proseguimento del sistema ALIS (Autonomic Logistics Information System), con eccellenti risultati iniziali. Il sistema sarà pienamente operativo nel 2022. Il tasso di velivoli mission capable ha continuato a migliorare nel corso del 2020, raggiungendo tassi superiori al 70% per tutta la flotta, e anche più elevati per le unità schierate. L’F-35 ha inoltre dimostrato le sue capacità in operazioni congiunte All-Domain, con varie esercitazioni che hanno sottolineato l’abilità del velivolo nel raccogliere, decifrare e condividere informazioni con varie piattaforme.

Stato della flotta mondiale degli F-35 (dicembre 2020)

Più di 595 F-35 sono stati consegnati in tutto il mondo a partire da ottobre 2019 e l’approvazione a marzo 2021 della produzione a pieno regime consentirebbe alla Lockheed Martin di iniziare a produrre fino a 160 aeromobili all’anno entro il 2023. La decisione della produzione a pieno ritmo segnerebbe la fine formale della fase di sviluppo iniziale dell’F-35 e spianerebbe la strada al Pentagono per chiedere al Congresso il permesso di acquistare l’F-35 in lotti pluriennali. Questo consentirebbe ulteriori riduzioni di prezzo. I contratti pluriennali sono vietati fino a quando un importante sistema d’arma non è ritenuto maturo.

Ad oggi 8 servizi hanno dichiarato la IOC, la capacità operativa iniziale, 24 basi aeree su terra e su mare sono operative, 9 nazioni utilizzano il velivolo dal loro territorio, più di 1210 piloti e più di 9950 manutentori e tecnici abilitati ad operare con il velivolo, più di 345.000 ore di volo. L’Italia in particolar modo ha raggiunto già le 5000 ore di volo con i suoi F-35 del 32° Stormo di Amendola dell’Aeronautica Militare.

Ad oggi il prezzo di un F-35A del lotto di produzione a basso rateo LRIP 14 era di 77,9 milioni di dollari, la versione STOVL (F-35B) aveva un costo di 101,3 milioni mentre un F-35C, la versione CATOBAR, ha un prezzo fissato in 94,4 milioni di dollari.


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 20 gennaio 2021, 1:09

Aviation-report.com ha scritto:
Northrop Grumman sviluppa nuove capacità di combattimento dell’F-35 nel settore delle comunicazioni, delle contromisure e della guerra elettronica

Northrop Grumman ha chiuso un contratto con Lockheed Martin per sviluppare nuove funzionalità per la difesa e l’auto-protezione del caccia multiruolo di quinta generazione F-35 Lightning II. Come parte di un accordo di collaborazione tra Northrop Grumman, BAE Systems e Lockheed Martin, le tre società integreranno gli AN/ASQ-242 Integrated Communications, Navigation and Identification (ICNI) di Northrop Grumman e AN/ASQ-239 Electronic Warfare/Countermeasures di BAE Systems (EW/CM).

“Questo contratto ci consente di fornire nuove capacità avanzate senza compromettere le dimensioni, il peso o la potenza del velivolo“, ha affermato Howard Lurie, vicepresidente, programmi F-35, Northrop Grumman. “Siamo orgogliosi di essere un partner principale del team F-35, potendo fornire ai nostri piloti militari statunitensi e alleati un’efficacia di combattimento superiore“.

Il sistema ICNI di Northrop Grumman fornisce ai piloti dell’F-35 più di 27 funzioni operative completamente integrate. Utilizzando la sua tecnologia definita dal software leader del settore, il sistema di Northrop Grumman consente il funzionamento simultaneo di più funzioni critiche riducendo notevolmente le dimensioni, il peso e le richieste di potenza dell’avanzato caccia F-35. Queste funzioni includono Identification Friend or Foe (IFF), l’acquisizione automatica dei punti fly-to e diverse modalità di comunicazioni vocali e di dati come il Multifunction Advanced Data Link (MADL).

Il sistema AN/ASQ-239 di BAE Systems è una suite di guerra elettronica avanzata e collaudata che fornisce allarmi radar completamente integrati, supporto per il targeting e auto-protezione per rilevare e combattere le minacce e consentire all’F-35 di raggiungere obiettivi ben difesi.

“In qualità di integratore di sistemi di guerra elettronica di Lockheed Martin per tutti gli aerei F-35, ci stiamo impegnando a dotare i nostri clienti di capacità avanzate che li aiutino a condurre le loro missioni“, ha affermato Deborah Norton, vice presidente di F-35 Solutions presso BAE Systems. “In base a questo accordo di collaborazione, lavoreremo a stretto contatto con Lockheed Martin e Northrop Grumman per migliorare la capacità del nostro sistema EW completamente integrato, aumentando la consapevolezza situazionale dei piloti e aiutandoli a eludere, coinvolgere e sconfiggere le minacce moderne“.

Ad oggi, in qualità di fornitore dell’ICNI per l’F-35 ininterrottamente dal lotto 1 di produzione iniziale a basso tasso (LRIP), Northrop Grumman ha consegnato più di 750 sistemi. I componenti per le nuove funzionalità dovrebbero iniziare ad essere integrati a partire dal 2025 (Lotto 17) e includeranno elettronica e software aggiornati.

Northrop Grumman svolge un ruolo chiave nello sviluppo, modernizzazione, sostegno e produzione dell’F-35. L’azienda produce la fusoliera centrale e il rivestimento esterno delle ali dell’aereo, produce e mantiene diversi sensori, sistemi avionici e di missione nonché alcuni software di pianificazione della missione, tiene corsi di formazione per piloti e manutentori, esegue test di simulazione di guerra elettronica e delle tecnologie a bassa osservabilità.


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 20 gennaio 2021, 1:12

Analisidifesa.it ha scritto:
Ancora limiti e difetti irrisolti per l’F-35

Lockheed Martin è riuscita a risolvere nel 2020 un paio di problemi tecnici del caccia stealth F-35 Lightning II che presenta però ancora ben 871 criticità irrisolte. Lo rivela il rapporto annuale 2020 al Congresso USA redatto dal Direttore dei test operativi e della valutazione (DOT & E) pubblicato il 13 gennaio.

Il report riferisce che Lockheed ha colmato un numero superiore a due pur avendone però rilevate altre non note: il risultato è che il numero totale di problemi tecnici ancora da risolvere è diminuito solo in minima parte.

“Nel 2020 sono state rilevate circa 100 nuove carenze e quasi altrettante sono state risolte”, afferma Lockheed Martin. I problemi dell’F-35 includevano 10 carenze di categoria 1, tre in meno rispetto al 2019. Tali problemi “possono causare morte o lesioni gravi, causare perdite o gravi danni al sistema d’arma, limitare in modo critico le capacità di prontezza al combattimento della forza armata che impiega il velivolo o può determinare un arresto della linea di produzione”, secondo la definizione della US Air Force.

Il DOT & E non ha rivelato un elenco di carenze specifiche ma secondo Lockheed Martin molti di questi sono classificati come “priorità bassa” o sono in fase di soluzione presso l’F-35 Joint Program Office (JPO).

“Le segnalazioni di carenze documentano opportunità di miglioramento degli apparati segnalati da piloti e tecnici che vanno al di là degli obblighi contrattuali” precisa l’azienda.

Il rapporto DOT & E rileva che i problemi continuano a emergere anche con lo sforzo di modernizzazione dell’F-35 denominato Continuous Capability Development and Delivery (C2D2) e basato su un aggiornamento continuo dei sistemi di hardware e software.

“L’attuale processo di sviluppo utilizzato dall’F-35 JPO e Lockheed Martin, che dovrebbe fornire nuove funzionalità e aggiornamenti con incrementi di sei mesi, non funziona. Sta causando notevoli ritardi nei programmi pianificati e si traduce in carenze nel software”, afferma il rapporto DOT & E. “L’attuale processo C2D2 non è stato in grado di tenere il passo con le aggiunte programmate di nuovi incrementi di capacità. Le modifiche al software, intese a introdurre nuove funzionalità o correggere carenze, spesso introducevano problemi di stabilità e/o influivano negativamente su altre funzionalità”.

Il rapporto è severo e ben poco ottimista. “A causa di queste inefficienze, insieme a una grande quantità di nuove funzionalità pianificate, DOT & E considera l’attuale pianificazione generale della revisione 15 del programma ad alto rischio” mostrando preoccupazioni circa l’efficienza del sistema logistico dell’F-35 noto come Operational Data Integrated Network (ODIN) e sviluppato per sostituire il travagliato Autonomic Logistics Information System (ALIS) con l’obiettivo di divenire pienamente operativo nel 2022.

Il report riferisce che il tasso medio di disponibilità mensile dei velivoli già consegnati, riferito solo agli aerei in dotazione alle forze statunitensi, nei 12 mesi tra ottobre 2019 a settembre 2020 è stato inferiore al valore previsto del 65%.

Lockheed ha spesso indicato tassi di disponibilità più elevati per gli F-35 che vengono schierati, ma il DOT&E del Pentagono afferma che questi miglioramenti sono fugaci. Nel rapporto si legge che “le singole unità dispiegate hanno soddisfatto o superato un tasso di operatività dell’80% e del 70% di velivoli pienamente in grado di svolgere la missione ma non sono state in grado di mantenerli in modo continuativo.


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 1 ottobre 2021, 1:33

Aviation-report.com ha scritto:
Sono 700 gli F-35 consegnati da Lockheed Martin agli Stati Uniti e ai partners internazionali

Lockheed Martin e l’F-35 Joint Program Office hanno consegnato il 700° F-35 di produzione. Con oltre 700 F-35 consegnati agli operatori statunitensi e internazionali, l’impatto della flotta globale è di vasta portata, migliorando significativamente la forza congiunta alleata. Man mano che la flotta F-35 cresce, cresce anche la forza basata sull’alleanza necessaria per scoraggiare o sconfiggere eventuali nemici.

Come ha osservato la scorsa settimana il segretario dell’US Air Force Frank Kendall, “dobbiamo muoverci verso cose che sono più rilevanti per i combattimenti che dobbiamo scoraggiare e, se necessario, vincere“. Con l’impegno di 14 nazioni e oltre, gli Stati Uniti e i loro alleati stanno alimentando le partnership, la sicurezza e la crescita economica attraverso il programma F-35. Sfruttando gli investimenti collettivi e le economie di scala, il team globale dell’F-35 sta riducendo i costi dell’intero programma.

L’F-35 Joint Program Office ha assegnato a Lockheed Martin un contratto di supporto per l’F-35 che impegna l’azienda a ridurre il costo operativo del caccia stealth di quinta generazione a 30.000 dollari per ora di volo entro l’anno fiscale 2023, in calo del 10,7% rispetto all’anno fiscale 2020. La riduzione concordata porta Lockheed Martin più vicino al suo obiettivo dichiarato di ridurre il costo di volo dell’F-35A a 25.000 dollari per ora di volo entro l’anno fiscale 2025.

Vale la pena ricordare che nel 2017, il caccia costava 47.000 dollari per ora di volo e che comunque alla cifra di 33.600 dollari per ora di volo del 2020, l’F-35A costa solo 10.000 dollari in più di un F-16. L’F-35A è inoltre già nel range della maggior parte delle versioni del caccia F-15 il cui costo per ora di volo varia da 29.000 a 38.000 dollari.

A tal proposito anche nella gara in Svizzera, che ha deciso di acquistare 36 caccia di quinta generazione F-35A, il velivolo ha conseguito di gran lunga il miglior risultato anche nell’ambito dei costi. È il più economico sia al momento dell’acquisto sia nel corso dell’esercizio. L’F-35A è risultato il modello più economico anche per quanto concerne i costi d’esercizio. I costi globali, comprendenti i costi d’acquisto e i costi d’esercizio, ammontano a circa 15,5 miliardi di franchi sull’arco di 30 anni. La differenza di costo rispetto al modello giunto secondo in classifica relativamente ai costi è di circa 2 miliardi di franchi.

“L’F-35 rimane un sistema aereo di prima scelta per tre delle forze armate statunitensi, sette partner internazionali e sei clienti militari stranieri. Dimostra sistematicamente capacità di alto livello nelle mani dei nostri piloti nazionali ed internazionali, e agisce in operazioni di combattimento da terra e da mare”, ha affermato il segretario stampa del Pentagono John F. Kirby.

I principali leader della difesa degli Stati Uniti hanno ribadito il loro forte sostegno all’F-35, che il Capo di Stato Maggiore dell’aeronautica statunitense, il Generale Charles Q. Brown, Jr., definisce la “pietra angolare” della flotta dei caccia dell’US Air Force. Secondo il segretario dell’US Air Force Frank Kendall, l’F-35 è una “capacità di guerra aerea tattica rivoluzionaria“.

L’US Air Force è il più grande operatore di F-35 con un acquisto pianificato di 1.763 velivoli F-35A. L’F-35 è il caccia più avanzato in produzione oggi e le sue percentuali di capacità di missione sono superiori al 70%. Il Corpo dei Marines degli Stati Uniti gestisce velivoli F-35B variante STOVL a decollo corto/atterraggio verticale e prevede di acquistare 353 F-35B e 67 F-35C variante CATOBAR per le portaerei. Insieme ai Marines, la Marina degli Stati Uniti sta portando in mare le capacità di quinta generazione con l’intenzione di acquistare 260 velivoli F-35C.

La crescente comunità internazionale di nazioni F-35 rafforza la sicurezza degli Stati Uniti e quella globale, rafforzando la deterrenza, l’interoperabilità e la partnership basate sull’alleanza. Con oltre 220 F-35A e F-35B ad oggi consegnati agli operatori internazionali, l’impatto della flotta globale è sostanziale, sia per dimensioni che per importanza.

Uno degli esempi più visibili di collaborazione internazionale con l’F-35 è il dispiegamento del Carrier Strike Group del Regno Unito. La portaerei britannica HMS Queen Elizabeth ha iniziato il suo dispiegamento iniziale nel maggio 2021, con a bordo gli F-35B britannici e statunitensi del Corpo dei Marines. Il Regno Unito ha ora due portaerei dispiegate con gli F-35B a bordo , a seguito del dispiegamento inaugurale della HMS Prince of Wales, la più recente portaerei britannica.

L’Italia è invece un esempio virtuoso dell’utilizzo di due versioni, quella convenzionale e quella a decollo corto e atterraggio verticale. L’Aeronautica Militare schiera oggi il 32° Stormo con gli F-35A ed un F-35B, mentre la Marina Militare schiera il Gruppo Aerei Imbarcati con gli F-35B dei quali uno già imbarcato sulla portaerei Cavour.

Entro il 2035, più di 450 F-35 saranno di stanza nel continente europeo, inclusi 48 F-35A dell’aeronautica militare statunitense che inizieranno ad arrivare a dicembre presso la base aerea RAF Lakenheath e inquadrati sotto il 495th FS del 48th Fighter Wing. I membri della NATO con programmi F-35 attivi o da attivare a breve includono Belgio, Canada, Danimarca, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito e Stati Uniti.

A questi si uniscono Israele che ha raggiunto una flotta di 30 F-35I Adir operativi e già utilizzati in combattimento, l’Australia con un ordine per 100 F-35A, il Giappone che sta acquisendo più F-35 di qualsiasi altro cliente internazionale con un programma consolidato di 147 F-35 di cui 105 F-35A e fino a 42 F-35B, la Repubblica di Corea sta attualmente ricevendo le consegne di 40 aerei F-35A e Singapore che dovrebbe ricevere il suo primo F-35B nel 2026.

La Svizzera ha recentemente selezionato l’F-35 come nuovo velivolo da combattimento della nazione, mentre la produzione del primo F-35 per la Polonia dovrebbe iniziare nel 2022 e il primo aereo dovrebbe essere consegnato nel 2024. Lockheed Martin, al salone DSEI 2021 di Londra, ha inoltre confermato che sarebbero in corso colloqui preliminari con diversi potenziali nuovi clienti F-35 in Europa.

Oggi, gli F-35 operano da 21 basi in tutto il mondo. Sono stati formati più di 1.460 piloti e 11.025 manutentori e la flotta di F-35 ha superato le 430.000 ore di volo cumulative.

Inoltre nei giorni scorsi l’F-35 Joint Program Office (JPO) e il team industriale di Lockheed Martin hanno concordato una linea di base per la produzione dell’F-35 che garantisca prevedibilità e stabilità nel processo produttivo recuperando il deficit di aeromobili accumulato nell’ultimo anno durante la pandemia di COVID-19.

Con questo accordo, Lockheed Martin prevede di consegnare 133-139 velivoli entro quest’anno, 151-153 velivoli nel 2022 e prevede di consegnare 156 velivoli a partire dal 2023 e per il prossimo futuro. L’azienda aerospaziale americana non ha detto quante di ciascuna variante verranno consegnate con questa nuova pianificazione. Tuttavia il Pentagono non ha ancora dichiarato la “produzione a pieno ritmo”, a causa dei ritardi sull’integrazione dell’F-35 con il Joint Simulation Environment, che agevolerebbe la stipula di contratti di approvvigionamento pluriennali a condizioni economiche più vantaggiose e che potrebbero ridurre ulteriormente i costi del programma.

I funzionari della difesa statunitense hanno affermato che l’obiettivo pre-pandemia era di raggiungere consegne per 155 aerei all’anno entro la fine del 2022, ma Lockheed Martin, anche senza mai sospendere la produzione, ha consegnato 120 F-35 nel 2020, contro i 141 previsti, e ha ridotto la produzione prevista quest’anno da 169 a 139.

Nel frattempo l’US Air Force e l’US Marine Corps hanno iniziato ad ordinare nuove macchine, rispettivamente 9 modelli A e 6 modelli B, del Lotto 15 che fino al Lotto 17 includono i primi velivoli con il software Block 4 con capacità nuove e più complesse.


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 8 ottobre 2021, 18:19

Aviation-report.com ha scritto:
Il caccia di quinta generazione F-35A completa il test finale con la bomba nucleare tattica B61-12

Due aerei F-35A Lightning II dell’US Air Force hanno recentemente rilasciato la bomba nucleare tattica B61-12 Joint Test Assemblies (JTA) durante la prima dimostrazione del sistema d’arma completo dell’F-35A, completando l’esercitazione finale di collaudo in volo del processo di certificazione dell’armamento nucleare.

Gli squadroni di test e valutazione 422d e 59th Test and Evaluation Squadrons hanno gestito la parte del test di combattimento aereo, con il personale tecnico del 57th Aircraft Maintenance Squadron, 926th Aircraft Maintenance Squadron e Bolt Aircraft Maintenance Unit che hanno gestito tutta la parte della manutenzione.

Una volta in volo, i piloti collaudatori si sono recati sul poligono del Tonopah Test Range e hanno rilasciato due bombe nucleari JTA B61-12 da inviluppi di volo realistici dal punto di vista operativo. Questo evento è stato il primo collaudo della risorsa di test B61-12 da un F-35A operativamente rappresentativo.

“Le armi della serie B61 sono armi nucleari tattiche a gravità che possono essere utilizzate su velivoli a doppia capacità (Dual Capable Aircraft) come l’F-15E e l’F-16C/D“, ha affermato il Tenente Colonnello Daniel Jackson, capo divisione, deterrenza strategica e integrazione nucleare della sede centrale dell’Air Combat Commad. “Avere un aereo da caccia di quinta generazione DCA idoneo ad utilizzare questo armamento porta una capacità di livello strategico completamente nuova che rafforza la missione di deterrenza nucleare della nostra nazione“.

La certificazione nucleare è suddivisa in due fasi: certificazione del progetto nucleare e certificazione operativa nucleare. Questo collaudo è considerato l’evento di prova in volo per la certificazione del progetto nucleare dell’F-35A e conclude i test per lo sforzo iniziale di certificazione nucleare. I dati dei test ricevuti da questo evento sono attualmente in fase di analisi e revisione da parte del Dipartimento della Difesa e del Dipartimento dell’Energia per garantire che gli F-35A e le B61-12 abbiano funzionato correttamente durante tutte le fasi dell’operazione.

“Il bombardiere B-2 era il principale aereo stealth con capacità nucleare“, ha detto Jackson. “L’aggiunta di capacità nucleare a un caccia di quinta generazione che offre già diverse capacità di livello convenzionale aggiunge implicazioni di livello strategico a questo jet“.

Nessuna data è stata rilasciata per la certificazione nucleare completa dell’F-35A a sostegno delle operazioni nel mondo reale. Il completamento con successo di questo test copre una parte critica del processo di certificazione nucleare e garantisce che l’F-35A rimarrà sulla buona strada per le tempistiche future. Non tutti i velivoli saranno dotati di capacità nucleare dopo la piena certificazione a supporto delle operazioni militari. Solo quelle unità con una missione nucleare riceveranno l’hardware e le capacità necessarie per configurare e mantenere gli F-35 con capacità nucleare.

L’evento di test è stato condotto da uno sforzo collaborativo tra l’US Air Force Nuclear Weapons Center, l’F-35 Joint Program Office, i Sandia National Labs e diverse direzioni del personale del quartier generale dell’Air Combat Command.

Un primo test di volo con il caccia di quinta generazione era stato condotto nell’agosto del 2020 quando un velivolo F-35A che volava supersonico ha lanciato una B61-12, contenente componenti non nucleari, da circa 10.500 piedi sopra il Tonopah Test Range. La bomba B61-12 inerte ha colpito il suolo del deserto nell’area designata circa 42 secondi dopo. Questo test di volo è stata la prima dimostrazione di un rilascio della B61-12 completamente strumentato da un vano bombe interno su un caccia e il primo rilascio di questo tipo di armamento alla velocità di Mach 1 o superiore.

Ricordiamo anche che, in collaborazione con la National Nuclear Security Administration, il Los Alamos National Laboratory e l’US Air Force, Sandia aveva già completato una dimostrazione completa del sistema d’arma B61-12 con il caccia F-15E Strike Eagle a marzo del 2020 e un’altra a luglio 2020 con il bombardiere strategico B-2A Spirit.

La prima bomba nucleare B61 è entrata in servizio 50 anni fa e nel corso dei decenni sono state apportate numerose modifiche per aumentarne la sicurezza e l’affidabilità. La B61-12 consolida e sostituisce la maggior parte delle precedenti varianti. La National Nuclear Security Administration ha recentemente annunciato l’intenzione di produrre la prima B61-12 aggiornata nell’anno fiscale 2022.

L’integrazione della bomba nucleare tattica B61-12 sugli F-35 è un tema molto importante anche per quanto riguarda la NATO e gli arsenali basati in Germania e in Italia, che come sappiamo in caso di conflitto oggi utilizzerebbero i velivoli Tornado per il lancio di questa arma. Questo è stato proprio il tema al centro del dibattito, dei mesi scorsi, sulla sostituzione della flotta Tornado della Luftwaffe con un velivolo che fosse necessariamente in grado di utilizzare le B61.


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 23 ottobre 2021, 17:31

Aviation-report.com ha scritto:
Nuovi F-35 al loro primo volo: il 15° F-35A dell’Aeronautica Militare e il 22° F-35A della Royal Netherlands Air Force

La settimana appena conclusasi ha visto due ulteriori F-35A uscire di fabbrica presso la F.A.C.O. di Cameri (Final Assembly & Check-Out), co-gestita da Lockheed Martin e Leonardo per conto della Difesa italiana.

Il 12 ottobre scorso ha compiuto il primo volo un F-35A destinato all’Aeronautica Militare, il 15° prodotto (AL-15) e appartenente al Lotto di Produzione a Basso Rateo 13 (LRIP 13), serializzato 32-16. Ricordiamo che sono 60 gli aerei F-35A a decollo convenzionale ordinati dal Ministero della Difesa per l’Aeronautica Militare, oltre a 30 F-35B a decollo corto ed atterraggio verticale destinati sia all’Aeronautica Militare che alla Marina Militare per un totale di 90 macchine, quantità tagliata nel 2021 dalle iniziali 131 macchine previste.

Il Programma procede in linea con gli indirizzi operativi e gli impegni di Governo riguardo alla Fase 1 ed alla Fase 2A indicati nel DPP 2020- 2022. Gli oneri della Fase 1 (fabbisogno complessivo di 7.056 M€) soddisfano le esigenze di: acquisizione dei primi 28 velivoli, dei relativi motori, equipaggiamenti, spese iniziali per retrofit, supporto logistico fino al 2022, realizzazione dello stabilimento di Cameri e relativa assistenza tecnica, predisposizione dei siti nazionali (Amendola, Ghedi, Nave Cavour).

Dal punto di vista programmatico, le variazioni rispetto alla precedente edizione del Documento Programmatico Pluriennale – che si concretizzano in una anticipazione al 2021 e 2022 di quote precedentemente attestate al 2023, a saldo totale invariato – sottendono sia ad esigenze di finanza pubblica concordate con il Ministero dell’Economia e Finanze, sia ad un riallineamento dei finanziamenti all’aggiornato cronoprogramma dei pagamenti relativi alla richiamata Fase 2A, che prevede l’acquisizione di un lotto da 27 velivoli e dei relativi motori ed equipaggiamenti, nonché il potenziamento del supporto logistico, per oneri complessivi previsti fino al 2026 nell’ordine dei 4,2 Mld €.

Nell’ambito dell’opportuna strategia di compressione temporale del programma – che garantirà un significativo risparmio sugli oneri complessivi (quantificabile in circa 1,0 Mld€) nonché la piena disponibilità operativa della capacità dal 2030 – al fine di garantire primariamente l’acquisizione dei materiali di lunga lavorazione e delle commesse dei subfornitori, nel 2022 si perfezioneranno gli atti negoziali preliminari all’avvio della Fase 2B (sottesa, in linea con la pianificazione, all’acquisizione di 35 velivoli e dei relativi motori, equipaggiamenti e supporto logistico, per un onere complessivo fino al 2031 dell’ordine di 7,0 Mld €).

Sul piano delle ricadute tecnologiche ed economiche, si evidenzia che i costi rappresentati sono inclusivi del potenziamento dello stabilimento di Cameri – in termini di efficienza, performance produttiva ed ampliamento della capacità manutentiva a favore delle flotte JSF operate nella regione europea e di quelle di futura acquisizione da parte di Paesi alleati – precipuamente nell’ottica del pieno conseguimento dei ritorni industriali ed occupazionali associati al programma e di massima estensione dei relativi benefici al complesso delle PMI del Paese. Ritorni industriali nazionali: 4.510 M$ al 31/12/2020 (precedente rilevazione 4.030 M$ al 31/12/2019).

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Olanda

Due giorni dopo, il 14 ottobre, è stata la volta di un F-35A destinato alla Reale Aviazione Olandese (Koninklijke Luchtmacht), il 22° del primo lotto di 26 aerei e il 14° “sfornato” dallo stabilimento novarese in poco più di 2 anni. Entrambi gli aerei dovrebbero essere consegnati entro la fine dell’anno.

I primi 8 F-35A olandesi (da F-001 a F-008) sono stati prodotti direttamente presso lo stabilimento Lockheed Martin di Fort Worth in Texas mentre la produzione delle restanti 26 è stata affidata alla F.A.C.O. di Cameri con un accordo da Governo a Governo. I Paesi Bassi hanno particolare urgenza nel mettere in servizio i nuovi caccia stealth della Lockheed Martin per il contemporaneo phase-out dei propri F-16 Fighting Falcon, ormai prossimi alla fine vita. I primi 12 usciranno di scena nel 2022 nel corso del programma ELOT (End Life of Type), già iniziato quest’anno con il raggruppamento delle macchine sulla sola base aerea di Volkel.

Nel corso del mese d luglio 2021 inoltre, il governo olandese aveva stipulato un contratto per la vendita di 12 jet F-16 alla compagnia statunitense Draken International, società privata che offre a contratto alle forze aeree di tutto il mondo attività di supporto aereo, addestramento e ruolo di aggressor durante le esercitazioni. Il contratto prevede un’opzione per la vendita di ulteriori 28 dei 48 F-16 che sono nominalmente nell’inventario della RNLAF. Entro il 2024, tutti i 48 Fighting Falcon olandesi saranno dismessi e a quel punto l’F-35A sarà l’unico jet da combattimento in carico alla Reale Aeronautica Olandese.

Sono più di 700 i Joint Strike Fighter consegnati da Lockheed Martin, di cui 220 sono in servizio con clienti internazionali, e dispiegati su 21 basi in tutto il mondo con 1460 piloti e più di 11.000 manutentori già formati. La flotta mondiale si sta avvicinando rapidamente alle 440.000 ore di volo complessive con un rateo di disponibilità attorno al 70%.


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 20 novembre 2021, 0:05

Aviation-report.com ha scritto:
L’F-35 soprannominato “il quarterback dei cieli” è sempre in attesa dell’aggiornamento Block 4 per attivare nuove capacità operative

Washington ritiene che il suo aereo F-35 rimarrebbe indietro se gli aggiornamenti del Blocco 4 non venissero effettuati in modo tempestivo. Secondo un rapporto del Mitchell Institute intitolato “Future Fighter Force Our Nation Requires: Building a Bridge” sulla futura forza dei caccia da combattimento americani, il Block 4 è una suite di aggiornamenti hardware, tecnologici e software molti dei quali al momento ancora classificati che migliorano radicalmente l’efficacia di combattimento dell’F-35.

La più grande sfida potenziale è che questi elementi di modernizzazione del software non raggiungano il caccia così rapidamente come pianificato lasciando troppo margine all’evoluzione delle minacce sia in termini di sistemi radar che di armamenti delle difese aeree dei potenziali avversari. Inoltre sono in sviluppo anche nuovi sensori da applicare ai velivoli che però necessitano del software più moderno per funzionare senza problemi.

A questo si aggiunge naturalmente lo spettro dei costi di retrofit nella misura in cui si continuerà a produrre aeromobili con il software non aggiornato e che poi dovranno essere tutti aggiornati con un costo che dovrà essere sostenuto in seguito e che non è chiaro se rientrerà nel costo totale del programma che dovrebbe costare quasi 2 trilioni di dollari nel corso della sua vita.

La Cina sta già testando il suo primo aereo stealth biposto e il primo aereo stealth basato su portaerei, come avevamo riportato qui su Aviation Report qualche giorno fa. È importante notare che quest’ultimo sarebbe il secondo aereo stealth di quinta generazione della Cina dopo il suo J-20 Mighty Dragon.

Sebbene gli Stati Uniti vantino il loro duo stealth F-35 Lightning II e F-22 Raptor, la crescente potenza di Pechino dovrebbe spingere il Pentagono a considerare un’accelerazione dell’aggiornamento dei suoi armamenti esistenti poiché anche il rapporto del Mitchell Institute ha considerato che i ritardi nella consegna del Block 4 al 2029 sta potenzialmente incidendo sui piani di consegna e acquisizione dell’aeronautica militare statunitense per l’aeromobile.

I funzionari dell’US Air Force hanno affermato che la modernizzazione del software non avverrà più entro finestre predeterminate separate da un anno o più, ma avverrà su base continua “come pronto”. Questa strategia integra il più ampio piano di aggiornamento del software e accelera la modernizzazione, le patch di sicurezza, le funzionalità abilitate all’intelligenza artificiale, la manutenzione e gli aggiornamenti delle armi.

Secondo lo studio, “l’analisi operativa ha indicato che la configurazione del Block 4 ancora più avanzata è necessaria per essere efficace in un combattimento con la Cina …. ma tuttavia, i ritardi nella maturazione di tutte le tecnologie Block 4 hanno spinto la data di consegna dell’intera suite Block IV almeno al 2029, e questo è un fattore importante nella decisione dell’US Air Force di ritardare l’approvvigionamento di F-35A“.

Le capacità tecniche del jet saranno notevolmente migliorate da questi aggiornamenti. Ad esempio, l’upgrade al software Block 3F ha aumentato la capacità di utilizzo delle armi del Joint Strike Fighter (JSF), dandogli la possibilità di sganciare le Small Diameter Bombs, le munizioni Joint Direct Attack da cinquecento libbre e il missile aria-aria AIM-9X Sidewinder. Una volta aggiornato al Block 4, il caccia stealth sarà anche in grado di sganciare la GBU-53/B Small Diameter Bomb Increment II, nota anche come Stormbreaker. Ma con il nuovo software saranno abilitate anche le capacità di gestire con l’ausilio dell’intelligenza artificiale i droni loyal wingman del progetto Skyborg e sarà fornita più potenza di calcolo, potenza di elaborazione e memoria rispetto agli attuali computer a beneficio delle capacità di guerra elettronica e del radar.

I velivoli con il software Block 3I hanno raggiunto la capacità operativa iniziale nel 2016 con la possibilità di impiegare le bombe GBU-31 e -32 JDAM – Joint Direct Attack Ammunitions, le GBU-12 Paveway laser guidate e i missili aria-aria AIM-120C AMRAAM dalle stive interne. Il software Block 3F ha aggiunto la piena capacità operativa nel 2017 con la possibilità di utilizzare anche i missili aria-aria AIM-120C7 e gli AIM-9X, le bombe GBU-39 SDB – Small Diameter Bombs e gli AGM-154 JSOW – Joint Stand-Off Weapons. Il retrofit dei restanti velivoli nelle versioni Block 1B, Block 2B e Block 3I dovrebbe essere completato quest’anno.

Il rapporto esprime preoccupazioni sui tempi per l’arrivo del software Block 4, citando l’importanza di integrare rapidamente un nuovo software per espandere le capacità dei jet di combattere nella guerra attuale. Lo studio ha inoltre affermato che anche alcuni degli aerei più avanzati di quinta e sesta generazione rischiano di essere persi o distrutti in uno scontro di fascia alta contro un nemico eccezionalmente avanzato come la Russia o la Cina, quindi gli Stati Uniti hanno bisogno di più caccia da combattimento.

L’F-35 Joint Program Office ha affermato che l’aggiornamento TR3 (Technology Refresh 3) arriverà nel lotto 15, fissato per il 2023, come richiesto dal Pentagono. Il TR3 è teso a rimpiazzare 22 componenti elettronici per migliorare le capacità di guerra elettronica, ad integrare il Next-Generation Distributed Aperture System e l’Integrated Core Processor che supporteranno così l’aggiornamento al software Block 4 che inizialmente dovrà essere retrofittato su più di 457 macchine a partire da quelli prodotti dal lotto 5. L’US Air Force sta quindi rallentando i suoi acquisti di F-35, chiedendone 48 nell’anno fiscale 2022, quindi 43 all’anno dall’anno fiscale 2023 all’anno fiscale 2026, un calo del 10% rispetto al suo precedente piano di difesa per gli anni futuri.

Come detto più volte l’F-35 Lightning II, nelle sue tre versioni, è più di un caccia, è un potente moltiplicatore di forza con sensori avanzati e suite di comunicazione che migliorano le capacità delle piattaforme aeree, di superficie e terrestri collegate in rete, condividendo informazioni critiche nelle operazioni nello spazio di battaglia JADo (Joint-All Domain).

Come sappiamo l’US Air Force ha pianificato di mettere in servizio 1.763 velivoli F-35A entro il 2038 con l’assegnazione a 44 gruppi di volo in 31 basi aeree, di cui almeno 20 gruppi di volo attivi per il 2030. Al 1 novembre 2021 Lockheed Martin ha consegnato più di 720 F-35 e la flotta ha superato più di 453.000 ore di volo. Nove nazioni stanno attualmente utilizzando gli F-35 sui propri spazi aerei o della NATO e 11 forze aeree hanno dichiarato la capacità operativa iniziale. Di queste, sei tra cui la l’Italia hanno impiegato l’F-35 in missioni operative abilitando capacità congiunte nel dominio aereo. Ci sono inoltre più di 1.500 piloti e più di 11.300 manutentori abilitati ad operare con il caccia di quinta generazione americano.

Soprannominato “il quarterback dei cieli”, l’F-35 è un aereo estremamente potente e che ha la capacità di aumentare l’efficacia di altri aerei di generazione inferiore sul campo di battaglia. Le sue caratteristiche stealth combinate con la sua capacità di raccogliere, analizzare e diffondere rapidamente informazioni sullo scenario operativo e sulla prospettiva tattica a qualsiasi aereo amico nelle vicinanze rendono il secondo caccia stealth americano un vero moltiplicatore di forza.

Ad esempio, durante uno scenario della recente esercitazione internazionale Blu Flag 2021 che si è svolta in Israele, una missione di quattro F-16C Fightning Falcon greci stava proteggendo alcuni obiettivi di alto valore quando sono stati affrontati da circa 20 aerei “nemici”. Gli F-35A che accompagnavano gli F-16C hanno utilizzato i loro sensori e la loro tecnologia per comprendere rapidamente il campo di battaglia e guidare gli F-16C di vecchia generazione verso i jet ostili in arrivo. Di conseguenza, i piloti greci hanno abbattuto in finti combattimenti 17 dei 19 aerei “nemici”.

Uno degli aspetti chiave della Blue Flag 21 è stato proprio quello di testare e spingere ai limiti l’interoperabilità dei velivoli di 4a e 5a generazione. Sebbene non siano così competitivi o con scarse capacità di sopravvivenza in uno scenario di combattimento futuro, velivoli come gli F-16 e gli F-15 potrebbero quindi essere ancora importanti ed essere abbastanza efficaci se impiegati correttamente.

“Far funzionare gli F-16 con le piattaforme di quinta generazione ci dà la possibilità di lavorare sull’integrazione dei sensori, assicurandoci che gli aerei possano parlare tra loro, passare informazioni e quindi lavorare davvero sulle tattiche per un combattimento di fascia più alta se dobbiamo andare contro un avversario competitivo“, ha detto il Colonnello dell’US Air Force Kristoffer Smith, comandante del 52nd Operations Group.

I caccia stealth cinesi di quinta generazione

Sebbene meno agile e furtivo a tutto tondo rispetto all’F-22 statunitense, il Chengdu J-20 Mighty Dragon cinese è ampiamente considerato come il primo caccia stealth di quinta generazione credibile progettato al di fuori degli Stati Uniti. Inoltre la Shenyang Aircraft Corporation ha anche costruito il proprio caccia stealth, l’FC-31 o J-31/35 che assomiglia all’F-35 nell’aspetto e che da quanto risulta potrebbe essere imbarcato aggiornato per l’uso sulla flotta di portaerei del paese asiatico.

Allo Zhuhai Airshow 2021, la Cina ha ufficialmente dimostrato le capacità del suo aereo da combattimento più sofisticato alimentato da motori di produzione nazionale, segnando una pietra miliare fondamentale poiché Pechino sta lavorando per migliorare le capacità dei suoi caccia stealth J-20 e competere con l’F-22 statunitense. Il motore WS-10 alimentava la coppia di J-20 che si sono esibiti al salone aerospaziale cinese. Il motore WS-10 è stato sviluppato per sostituire i motori russi nelle prime versioni del J-20, e fornirebbe anche la capacità di super crociera al J-20.

Negli ultimi giorni, inoltre, sono emersi due nuovi modelli di aerei stealth, incluso il prossimo caccia cinese basato su portaerei e un aereo stealth J-20 biposto, confermando le affermazioni di lunga data secondo cui la compagnia stava lavorando su questo progetto. Secondo quanto riportato recentemente dalla TV di stato cinese, il velivolo biposto potrebbe svolgere sia missioni da attacco che da guerra elettronica con l’integrazione di una gamma di nuove tecnologie, dell’intelligenza artificiale e di motori di nuova generazione WS-15. A queste missioni potrebbe aggiungersi anche quella del controllo e gestione dei droni loyal wingman.

Per quanto riguarda invece l’FC-31 o J-31/35 questo nuovo aereo stealth cinese mostra spiccate caratteristiche furtive come l’americano F-35, una torretta EOTS, una barra di lancio per la catapulta sulla doppia ruota anteriore e un meccanismo di piegatura delle ali, confermando che sarebbe destinato alle operazioni da portaerei. Avrebbe un peso massimo al decollo di 28 tonnellate, una tangenza operativa di 15 chilometri e una velocità massima di Mach 1,8 (2.205 km/h). La motorizzazione non è un dato conosciuto anche se la versione FC-31 vola oggi con motori russi RD-93, probabilmente da sostituire nel prossimo futuro con i WS-19 di produzione locale.


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 21 luglio 2022, 1:57





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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 29 luglio 2022, 2:22

Aresdifesa.it ha scritto:
Terma presenta il nuovo Multi-Mission Pod per l’F-35

Terma ha consegnato più di 100 Gun Pod per l’F-35 Lightning ll, l’unico pod esterno certificato per il caccia F-35 e sta ora introducendo l’F-35 Multi-Mission Pod, un ulteriore sviluppo del Gun Pod, che fornisce un volume di carico utile della missione aggiuntivo per la piattaforma.

L’F-35 è davvero un jet da combattimento costruito per il futuro. Progettato per diventare migliore, più intelligente e più potente con ogni combattimento, ogni aggiornamento e ogni sviluppo tecnologico. Tuttavia, l’introduzione di nuove funzionalità hardware per l’F-35 è una questione costosa poiché l’aggiunta di nuovi sensori o armi alla fusoliera richiede un ampio lavoro di ingegneria e tempi di fermo dell’aereo.

Il Multi-Mission Pod di Terma si basa sul nostro F-35 Gun Pod, l’unico design certificato per un pod F-35 esterno. Il Multi-Mission Pod mantiene la stessa linea di stampo esterno del Gun Pod che riduce al minimo i requisiti di certificazione di volo per i carichi utili. Ciò consente un’integrazione rapida ea basso costo di capacità aggiuntive sull’aeromobile poiché le prestazioni aerodinamiche e di firma non sono influenzate.

Il Terma F-35 Multi-Mission Pod fornisce un volume di carico utile della missione aggiuntivo per la piattaforma. Ciò offre al combattente una maggiore capacità e flessibilità per aumentare l’aereo in base ai requisiti della missione. Il Multi-Mission Pod può essere personalizzato per fornire funzionalità tra cui EW/Autoprotezione, Trasporto di negozi nascosti, Carico utile ISR, Generazione di energia, Capacità di energia diretta, Jammer aggiuntivi o qualsiasi altra funzionalità hardware di cui potresti aver bisogno.

Il Multi-Mission Pod fornisce lo spazio fisico aggiuntivo sull’F-35, senza compromettere la firma radar dell’aeromobile.

Lo sviluppo del Terma Multi-Mission Pod sta sfruttando l’esperienza F-35 Gun Pod di Terma. Terma ha consegnato oltre 100 Gun Pod per il programma F-35, con oltre 100.000 ore di ingegneria, ed è l’unico produttore di un pod esterno certificato sull’F-35 Lightning ll.


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 20 settembre 2022, 2:12

Aviation-report.com ha scritto:
Il motore per jet da combattimento XA100 di nuova generazione di General Electric supera il suo ultimo grande test

“La progettazione di un motore per jet da combattimento è un’esperienza incredibilmente difficile“, afferma David Tweedie, vicepresidente e direttore generale per i prodotti avanzati presso Edison Works di General Electric (GE). “Non c’è letteralmente spazio per errori“, motivo per cui Tweedie è così entusiasta del fatto che il nuovo XA100 di GE abbia superato il test finale e più rigoroso condotto ad agosto presso la base dell’aeronautica militare statunitense di Arnold nel Tennessee e del significato per il futuro della sicurezza nazionale americana.

L’XA100 è un motore a “ciclo adattivo”, progettato per la massima efficienza a velocità di volo subsonica, transonica e supersonica essendo progettato per passare senza interruzioni ed automaticamente da eventi ad alta spinta, pensiamo al decollo e a manovre di combattimento aereo avanzate, alla modalità ad alta efficienza. Inoltre, l’XA100 mostra un’elevata efficienza del carburante sui voli a lungo raggio, il che, ovviamente, non è qualcosa per cui i jet da combattimento sono tradizionalmente noti.

“Molti pensavano che il motore a reazione fosse una tecnologia matura, che non potesse essere migliorata“, afferma Tweedie, “ma il team di Edison Works sapeva che c’era un livello successivo“. Progettato per l’uso futuro e retrofit nell’F-35 di Lockheed Martin, l’aereo da combattimento multiruolo a bassa osservabilità che funge da pietra angolare della flotta di caccia degli Stati Uniti, l’XA100 è la risposta a una domanda molto importante che l’esercito americano ha posto a GE nel 2016: Come possiamo garantire la superiorità aerea americana per la prossima generazione?

“Centinaia di brillanti ingegneri aerospaziali di GE hanno raccolto questa sfida e, superando a pieni voti gli ultimi test dell’US Air Force, l’XA100 ci ha appena detto che eravamo più che all’altezza del compito“, afferma Tweedie. “Questo motore non è un concetto, una proposta o un programma di ricerca. Questo è un motore leggero che fornirà all’F-35 una maggiore autonomia, un’accelerazione più rapida e una crescita significativa dei sistemi di missione, per sfruttare tutte le capacità dell’F-35. È il primo motore del 21° secolo”. Ciò che questo significa per i prossimi decenni, aggiunge, è che i piloti statunitensi che pilotano F-35 equipaggiati con l’XA100 avranno la capacità di superare il nemico e sfruttare un vantaggio asimmetrico sul campo di battaglia, grazie ai rivoluzionari progressi tecnologici del motore.

“Gli Stati Uniti hanno mantenuto la superiorità aerea globale per 70 anni“, afferma, “ma spetta a ogni generazione assicurarsi di avere le capacità per sconfiggere il nemico, indipendentemente da dove si trovino nel mondo“. E l’XA100 fa proprio questo, sovralimentando l’F-35 per volare più lontano, più velocemente e con maggiore flessibilità. Migliora notevolmente i motori legacy offrendo un aumento della potenza del 30%, fondamentale per la prontezza operativa del teatro del Pacifico, tramite un’efficienza del carburante migliore del 25%, nonché un aumento della spinta del 10%, che si traduce in un’accelerazione superiore al 20%.

Un altro grande vantaggio progettato per aumentare la capacità tattica dell’F-35, ora e in futuro, è il rivoluzionario aumento del 100% della gestione termica o dissipazione del calore dell’XA100. Raddoppiare la capacità di raffreddamento è fondamentale per trasformare la flotta di F-35 in una forza molto più versatile. L’XA100 è capace di aumentare il flusso d’aria del motore principale e il flusso di bypass della ventola con un flusso di raffreddamento aggiuntivo che circonda il telaio, il che significa che l’F-35 sarà in grado di gestire il calore più elevato generato man mano che vengono introdotti sistemi di combattimento sempre più potenti.

E come motore a ciclo adattivo, l’XA100 può, come i motori degli aerei commerciali, bruciare molto meno carburante rispetto ai vecchi motori da combattimento sui voli più lunghi. La maggior parte dei motori a reazione sono costruiti per ottimizzare l’efficienza del carburante e l’autonomia (commerciale) o la spinta e le prestazioni (militari); l’XA100 fa entrambe le cose, consentendo ai piloti di impegnarsi in una più ampia gamma di missioni.

È anche progettato per essere facilmente scambiato nella maggior parte della flotta F-35 delle forze armate statunitensi senza modifiche strutturali della cellula. Tweedie afferma che l’XA100 di GE è destinato a essere “il motore da combattimento più capace e durevole mai schierato, garantendo la rilevanza dell’F-35 per i decenni a venire“, ma rappresenterebbe anche un enorme passo avanti verso gli sforzi del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per ridurre l’impronta di carbonio della flotta di caccia. L’XA100 compatibile con i biocarburanti produce il 25% in meno di CO2 rispetto ai motori legacy più efficienti.

“Questo è il motore del futuro”, afferma Tweedie, “e siamo pronti ad andare oltre il programma di ricerca e sviluppo e iniziare una produzione più seria per affrontare la sfida dell’esercito americano: aggiornare la sua flotta di F-35 prima della fine del decennio.”


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 3 gennaio 2023, 2:08

Aviation-report.com ha scritto:
Finalizzato l’accordo per il lotti 15, 16 e 17 degli F-35 tra il Pentagono e Lockheed Martin che includono anche i primi aerei di Belgio, Finlandia e Polonia

Il Joint Program Office dell’F-35 e Lockheed Martin hanno finalizzato il contratto per la produzione e la consegna di un massimo di 398 F-35 per 30 miliardi di dollari, inclusi partner statunitensi, internazionali e velivoli inclusi nelle Foreign Military Sales (FMS), dei lotti 15 e 16, con l’opzione per il lotto 17.

“L’F-35 offre capacità insuperabili ai nostri piloti e ai comandanti operativi“, ha affermato il tenente generale dell’aeronautica militare statunitense Mike Schmidt , responsabile esecutivo del programma, F-35 Joint Program Office. “Questo contratto raggiunge il giusto equilibrio tra ciò che è meglio per i contribuenti statunitensi, i servizi militari, gli alleati e i nostri clienti di vendite militari all’estero. L’F-35 è il principale sistema d’arma multi-missione al mondo di quinta generazione e le capacità modernizzate del Blocco 4 di questi nuovi velivoli rafforzeranno non solo le capacità, ma anche l’interoperabilità con i nostri alleati e partner in tutti i domini terrestri, marittimi, aerei e informatici“.

L’accordo include 145 velivoli per il Lotto 15, 127 per il Lotto 16 e fino a 126 per l’opzione contrattuale del Lotto 17, compreso il primo velivolo F-35 per il Belgio, la Finlandia e la Polonia.

Gli aerei del lotto 15-17 saranno i primi a includere il Technical Refresh-3 (TR-3), l’hardware modernizzato necessario per alimentare le capacità del Blocco 4. Il TR-3 include un nuovo core processor integrato con maggiore potenza di calcolo, un display panoramico della cabina di pilotaggio e un’unità di memoria potenziata.

Questi velivoli si aggiungeranno alla crescente flotta globale, attualmente a quota 894 velivoli, dopo le 141 consegne di quest’anno. Il team F-35 era sulla buona strada per rispettare l’impegno di 148 velivoli come previsto; tuttavia, a causa di una temporanea sospensione delle operazioni di volo, tuttora in vigore, non è stato possibile effettuare i necessari test di accettazione in volo. Questo momentaneo stop alle operazioni di volo, solo su un certo numero di macchine, è dovuto all’incidente di alcuni giorni fa che ha visto coinvolto un F-35B impegnato dei test di collaudo prima della consegna al cliente.

Il contratto finalizzato conclude un anno in cui l’F-35 fornirà potenza aerea comprovata in combattimento in tutto il mondo e una continua crescita internazionale. Quest’anno, Finlandia , Germania e Svizzera hanno firmato lettere di offerta e accettazione (LOA) come passo importante nell’approvvigionamento di velivoli F-35.

“Continuare ad aggiungere nuovi paesi alla nostra flotta globale di F-35 convalida ulteriormente la capacità e l’accessibilità economica di questo velivolo nel fornire la sicurezza del 21° secolo a nazioni e alleati“, ha affermato Bridget Lauderdale, Vicepresidente e Direttore Generale di Lockheed Martin per il programma F-35. “Semplicemente non c’è nessun altro velivolo che possa fare tutto ciò che fa l’F-35 per sconfiggere e scoraggiare anche le minacce più avanzate“.

I partecipanti al programma F-35 comprendono attualmente 17 paesi. Ad oggi, sono stati addestrati più di 1.870 piloti e 13.500 manutentori e la flotta di F-35 ha superato più di 602.000 ore di volo cumulative. Ricordiamo che anche l’Italia ha in servizio due delle tre versioni del caccia stealth della Lockheed Martin. L’Aeronautica Militare ha in servizio, con il 32° Stormo e da poco con il 6° Stormo, sia gli F-35A, a decollo ed atterraggio convenzionale, che gli F-35B a decollo corto ed atterraggio verticale, mentre la Marina Militare ha in servizio gli F-35B con il Gruppo Aerei Imbarcati.


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 13 gennaio 2023, 0:59

Aviation-report.com ha scritto:
Northrop Grumman sviluppa il radar di nuova generazione AN/APG-85 per l’F-35 che effettua anche il primo volo con l’aggiornamento TR-3

Northrop Grumman sta sviluppando il nuovo radar AN/APG-85, un radar di nuova generazione AESA (Active Electronically Scanned Array) per l’F-35 Lightning II. Northrop Grumman attualmente produce il radar AESA (Active Electronically Scan Array) AN/APG-81, la pietra angolare della suite di sensori dell’F-35 Lightning II.

L’AN/APG-85 è un sensore multifunzione avanzato che sarà compatibile con tutte le varianti del velivolo F-35 A/B/C, probabilmente dalle versioni Block 4 del lotto 17, e sarà in grado di confrontarsi con le minacce aeree e di superficie avversarie attuali e future. Lo sviluppo e l’integrazione dell’APG-85 incorporeranno alcune delle più recenti tecnologie disponibili e contribuiranno a garantire la superiorità aerea. Questo sensore avanzato fornirà una consapevolezza situazionale dello spazio di battaglia senza pari che si traduce in letalità, efficacia e capacità di sopravvivenza della piattaforma.

Northrop Grumman svolge un ruolo chiave nello sviluppo, modernizzazione, sostegno e produzione dell’F-35. Oltre a produrre i radar AN/APG-85 e AN/APG-81, l’azienda produce la fusoliera centrale e i rivestimenti delle ali del velivolo, produce e mantiene diversi sistemi di sensori, avionica, sistemi di missione e software di pianificazione della missione, sistemi di addestramento per piloti manutentori, sistemi di test e di simulazione di guerra elettronica e di tecnologie a bassa osservabilità.

Al momento però non sappiamo le differenze e gli upgrade che il radar AN/APG-85 incorporerà rispetto all’attuale radar AN/APG-81, ma sappiamo che dovrebbe essere integrato contemporaneamente all’avvio della produzione dei velivoli F-35 con gli aggiornamenti completi chiamati Block 4.

Alcuni aggiornamenti del Block 4 conosciuti, altri sono ancora classificati, includono un importante aggiornamento del sistema DAS – Distributed Aperture System e del sistema di puntamento elettro-ottico (EOTS), l’integrazione di una serie di nuove armi come la bomba a guida di precisione GBU-53/B StormBreaker e importanti miglioramenti alla suite di guerra elettronica. Come detto questi sono solo alcuni degli aggiornamenti noti, ma sono possibili anche modifiche alla cellula e ai rivestimenti per la bassa osservabilità.

In tutto, il Blocco 4 introdurrà dozzine di nuovi aggiornamenti per l’F-35 che si combineranno per renderlo un velivolo da combattimento ancora più capace e sostenibile di quello che vola oggi, e ora sappiamo anche che che l’AN/APG-85 sarà un componente fondamentale di questa evoluzione.

Technology Refresh 3 (TR-3)

Naturalmente, prima che tutte queste modifiche possano essere apportate, il core processor, l’unità di memoria e il sistema di visualizzazione panoramica della cabina di pilotaggio dell’F-35 dovranno essere aggiornati. Il Dipartimento della Difesa chiama questo upgrade Technology Refresh 3 (TR-3), che si prefigge essenzialmente di aggiornare l’attuale sistema informatico del jet, il TR-2, con uno in grado di gestire tutto il nuovo hardware e software che sarà integrato sotto il Block 4. Il TR-3 dovrebbe avere una potenza di calcolo 25 volte superiore all’attuale TR-2.

Nel frattempo il team di test di sviluppo del 461st Flight Test Squadron con l’F-35 Integrated Test Force ha condotto il primo volo di un F-35 Lightning II nella configurazione TR-3 Technology Refresh 3, lo scorso 6 gennaio presso la base aerea di Edwards. Funzionari del governo e dell’industria hanno affermato che il sistema è stato già pesantemente testato a terra per garantire che tutto funzioni correttamente sull’aereo in volo.

Il velivolo con il numero di coda AF-7, un aereo per i test di volo appositamente equipaggiato e il primo con aggiornamenti TR-3 installati, ha eseguito una missione di volo di controllo funzionale per verificare l’aeronavigabilità dell’aeromobile e la stabilità del sistema. Il volo di 50 minuti, che ha portato il jet a 35.000 piedi e a velocità appena inferiori alla velocità del suono sopra il deserto del Mojave, ha segnato l’inizio di una vasta campagna di test di volo che continueranno per tutto il 2023 per garantire la sicurezza e dimostrare le nuove capacità di combattimento.

Il TR-3 fornisce la potenza computazionale per supportare le capacità modernizzate del Blocco 4 dell’F-35, tra cui: nuove suite di sensori, armi di precisione a lungo raggio, funzionalità di guerra elettronica migliorate, fusione di dati più potente e maggiore interoperabilità multipiattaforma. Queste capacità forniranno al velivolo un vantaggio in combattimento per identificare, tracciare, ingaggiare e sopravvivere contro minacce aeree, terrestri e informatiche avanzate. Il TR-3 aggiorna in modo significativo la potenza di elaborazione principale e la capacità di memoria, il che consentirà all’F-35 di eseguire il software avanzato ricco di capacità di combattimento all’avanguardia.


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Re: F-35 Lightning II: sviluppo, test e valutazioni

Messaggio da Phant » 11 febbraio 2023, 1:44

Aviation-report.com ha scritto:
F-35 Block 4: qualche dettaglio in più sulle caratteristiche del nuovo software del caccia di Lockheed Martin

L’F-35, oggi l’unico aereo da combattimento di quinta generazione utilizzato in un numero elevato, ha continuato il suo sviluppo sin dalla sua prima entrata in servizio. I dettagli della configurazione Block 4 che dovrebbe essere approvata nella prossima serie di produzione dell’F-35, e che fa parte del più ampio programma Continuous Capability Development and Delivery (C2D2), stanno diventando più chiari.

Gli F-35 Block 4 presentano molte innovazioni rispetto all’attuale configurazione di produzione, Block 3. Insieme al Block 4, l’AN/ASQ-239 Electronic Warfare System e l’AN/AAQ-37 DAS Infrared Imaging System dell’F-35 saranno soggetti a modifiche e miglioramenti significativi, così come il nuovo Advanced EOTS Electro-Optical Targeting System diventerà operativo insieme al radar AESA AN/APG-85.

Oltre agli aggiornamenti dell’elettronica, il Block 4 porterà anche una maggiore capacità di raffreddamento delle apparecchiature e l’integrazione del lanciamissili Sidekick, che consentirà all’F-35 di trasportare 6 missili AMRAAM nelle stive interne. Insieme al Block 4, si prevede di integrare nel velivolo molti nuovi tipi di armamenti. Alcuni di questi sono il missile Meteor, GBU-54/B Stormbreaker (Small Diameter Bomb II), Spear 3, AARGM-ER, JSM e ASRAAM. Inoltre dovrebbe essere integrato anche il missile JSOW-C1 per la versione della Marina e il missile SOM-J. Anche la possibilità di utilizzare la bomba nucleare B61-12, in maniera standardizzata, dovrebbe far parte dell’aggiornamento.

Con l’aggiornamento Tech Refresh-3, che consentirà di apportare modifiche relative al Block 4, viene integrato nel velivolo l’Integrated Core Processor, il computer centrale con una potenza di elaborazione 25 volte superiore a quella attuale. Il primo caccia F-35 equipaggiato con un ICP potenziato ha recentemente effettuato il suo primo volo.

Anche il sistema di guerra elettronica AN/ASQ-239 sarà migliorato con un nuovo sistema di controllo, ricevitori a sensibilità aumentata e un nuovo alimentatore. Il DAS AN/AAQ-37 migliorato sostituisce il rilevatore a infrarossi, che attualmente ha una risoluzione VGA di 640×512 pixel, con un rilevatore a infrarossi in risoluzione HD. In questo modo, il DAS avrà l’opportunità di visualizzare in modo più sensibile ed accurato su distanze molto più lunghe.

L’EOTS avanzato ancora in fase di sviluppo, a differenza dell’EOTS attualmente in uso, disporrà di una telecamera NIR/SWIR (Near Infrared/Short Wave Infrared), marcatore a infrarossi e rivelatori con risoluzione aumentata. Con la telecamera SWIR sarà possibile acquisire più facilmente immagini in condizioni meteorologiche avverse e con i rilevatori con risoluzione maggiore sarà possibile, anche con questo strumento, ottenere immagini più dettagliate a distanze maggiori.

L’upgrade del radar AESA, che può essere considerato l’upgrade più importante del Block 4, potrebbe contenere grandi novità. Northrop Grumman sta sviluppando il nuovo radar AN/APG-85, un radar di nuova generazione AESA (Active Electronically Scanned Array) per l’F-35 Lightning II. Northrop Grumman attualmente produce il radar AESA (Active Electronically Scan Array) AN/APG-81, la pietra angolare della suite di sensori dell’F-35 Lightning II. L’AN/APG-85 è un sensore multifunzione avanzato che sarà compatibile con tutte le varianti del velivolo F-35 A/B/C.

Gli aggiornamenti del software Block 4 miglioreranno anche la flessibilità dell’F-35 di operare con i droni gregari pilotati dalle intelligenze artificiali, come ad esempio l’aereo da combattimento senza pilota XQ-58A “Valkyrie”, attraverso programma Skyborg della US Air Force. La potenza di elaborazione migliorata e aumentata andrà anche a vantaggio delle capacità di guerra elettronica nel disturbare i radar e le trasmissioni nemiche.

Questa maggiore potenza di calcolo aumenterà anche le prestazioni del DAS utilizzando sei telecamere attorno all’F-35 per creare un’immagine della situazione che si sviluppa attorno al velivolo, denominata detta “Sensor Fusion”. Come sappiamo la “fusione dei sensori” crea un’unica immagine da tutti i sensori dell’F-35, riducendo il carico di lavoro del pilota nel decifrare ed identificare dati e bersagli. Il “Sensor Fusion” dell’F-35 dice al pilota cosa rileva il radar e quindi visualizza i dati nella visiera del casco o sul touchscreen sul glass cockpit del pannello degli strumenti. Grazie alla possibilità di condivisione dei dati, i gregari dell’F-35 possono vedere la stessa immagine, la stessa situazione del campo di battaglia e le minacce senza usare la radio per parlare.

I primi F-35 con il software Block 4 dovrebbero essere prodotti insieme al Lotto 17. Gli F-35 tra il Lotto 15 e il Lotto 17 riceveranno il nuovo ICP con il TR-3. I dettagli dei piani dell’F-35 JPO (Joint Program Office) per aggiornare gli attuali jet al Block 4 non sono ancora chiari soprattutto dal punto di vista dei costi, dato che sono circa 900 i velivoli già prodotti, consegnati ed operativi. Inoltre non è chiaro il rilascio del nuovo motore, essenziale per far emergere tutte le prestazioni del Block 4, come non è ancora chiaro come funzionerà la fornitura ai paesi partners.


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