Sukhoi Su-57 Felon

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Re: Sukhoi Su-57 Felon

Messaggio da Phant » 28 febbraio 2018, 2:03

Occhidellaguerra.it ha scritto:
Perché i russi hanno schierato i nuovi caccia Sukhoi Su 57 in Siria?

La scorsa settimana è rimbalzata sul web la notizia – da fonti non ufficiali – che la Russia ha schierato in Siria presso la base aerea di Khmeimim i nuovi caccia di quinta generazione dalle caratteristiche stealth Sukhoi Su-57.
La testimonianza video è stata divulgata su Facebook dal gruppo “Syrian Military Capabilities” poi ripresa dal media russo RT-Russia – strettamente legato a Putin – ed in seguito rilanciata dalle agenzie stampa internazionali.

Fonti ufficiali israeliane hanno confermato la presenza di 4 Su-57 attraverso la ricognizione satellitare ed anche il presidente del comitato per l’Industria Militare del parlamento di Mosca, Vladimir Gutenov, ha dovuto ammettere che la presenza dei caccia è un deterrente “per le aviazioni degli Stati vicini, che periodicamente entrano non invitati nello spazio aereo siriano”.

Il Su-57 è l’ultimo ritrovato della tecnologia aeronautica russa. Dotato di capacità stealth – sebbene non così spinte come nei suoi rivali occidentali F-22 ed F-35 quindi più simile al Chengdu J-20 cinese – recentemente è stato ordinato nel numero di 12 esemplari di preserie dal governo russo dopo aver concluso la prima lunga serie di test che hanno condotto all’adozione della motorizzazione definitiva come già abbiamo avuto modo di evidenziare.

Da più parti ci si è chiesta la motivazione di questa mossa del Cremlino, effettuata un po’ in sordina rispetto alle potenti campagne pubblicitarie che hanno caratterizzato il dispiegamento dei nuovi sistemi d’arma russi che si sono visti in azione durante la campagna siriana (ad es. il missile Kalibr, il sistema S-400 e non ultima la portaerei Kuznetsov).

La motivazione ufficiale di Mosca, data da Gutenov, sembra essere meramente propagandistica: 4 caccia ancora non certificati IOC (Initial Operational Capability) di certo non rappresentano un deterrente contro una possibile intrusione nello spazio aereo siriano, anche in considerazione del dispiegamento aeronautico molto più efficace all’uopo già presente in Siria: i Su-35, sebbene di generazione 4++ , rappresentano uno strumento di deterrenza quanto mai efficace da questo punto di vista.

Secondariamente e proprio perché i Su-57 non hanno ancora conseguito la capacità operativa, risulta inverosimile che possano essere utilizzati per intercettare i caccia israeliani o della Coalizione intrusori: un eventuale combattimento rischierebbe di vederli sopraffatti da macchine come l’F-22 – presente nell’area – che a differenza dell’ultima creazione russa ha alle spalle anni di esperienza operativa quindi con piloti capaci di sfruttare al meglio le capacità del nuovo velivolo statunitense. Un eventuale combattimento aereo potrebbe portare quindi all’abbattimento dei Su-57 con tutte le conseguenze del caso sia a livello diplomatico che di pubblicità, fattore che Mosca – ma a livello politico anche Washington – non si può permettere di sopportare.

Anche l’analisi che vorrebbe i Su-57 impiegati in azioni di bombardamento contro i ribelli a Ghouta o Idlib potrebbe non essere accurata: l’aereo non nasce per l’attacco al suolo ma per la superiorità aerea in profondità e la dotazione di bombe, che per mantenere la configurazione aerodinamicamente pulita e quindi la capacità stealth sarebbero portate nei vani interni – non è minimamente paragonabile a quella di un aereo come il Su-34 “Fullback” che è già in azione in Siria.

L’idea di una prima valutazione operativa in un teatro di guerra sembra parimenti essere remota: la neonata macchina abbisogna ancora di mesi di test che permettano al personale di terra e di volo di familiarizzare con i nuovi sistemi e le nuove esigenze che ne derivano, e solitamente valutazioni di questo tipo vengono fatte in poligoni casalinghi nel corso di mesi ben prima di un possibile rischieramento in operazioni di combattimento, questo anche al netto delle considerazioni storiche che hanno visto in Afghanistan, al tempo dell’invasione sovietica, la presenza dei nuovi ritrovati dell’aeronautica russa come gli elicotteri Kamov Ka-50, dispiegati in gran segreto da Mosca ma comunque al termine di tutta una campagna di test e valutazioni effettuata “in casa”.

C’è chi pensa che la mossa del Cremlino sia una campagna pubblicitaria per la futura vendita del velivolo all’India, però se così fosse, sarebbe la campagna meno riuscita degli ultimi anni. A differenza di quanto avvenuto per il missile Kalibr o per l’S-400 i media russi – a cominciare dal più importante, la Tass, che addirittura non ha riportato la notizia – hanno messo in dubbio l’effettiva presenza dei Su-57 limitandosi solo in un secondo momento, dopo l’annuncio di Gutenov, a confermare la notizia. Lo stesso Cremlino è sembrato “costretto” ad ammetterla, forse per parare il colpo dato dalla ricognizione satellitare israeliana, e la motivazione ufficiale, come già detto, sembra molto lacunosa.
Perché quindi, se bisogna vendere un prodotto, non pubblicizzarlo efficacemente sui propri organi di stampa? Anche la stessa attività della portaerei Kuznetsov, con il suo gruppo di volo al primo impiego operativo, è stata molto reclamizzata dai media russi che quasi quotidianamente ci informavano dell’attività di combattimento, invece in questo caso il tutto è passato quasi in sordina con la sensazione che Mosca si sia ritrovata obbligata a confermare la presenza dei Su-57 in Siria.

Quale potrebbe essere quindi il vero scopo della presenza dei nuovi caccia in Siria?

Proviamo a fare qualche ipotesi stante quanto detto sin qui. Escludendo quindi l’impiego operativo e la pubblicità finalizzata alla vendita, è ragionevole pensare che i Su-57 stiano effettuando dei test sulle contromisure elettroniche e sulla reale efficacia della RCS (Radar Cross Section) ovvero della capacità stealth.

Ai margini della Siria sono infatti presenti numerosi e diversi sistemi radar occidentali: oltre a quelli collegati all’Iron Dome israeliano – il sistema multistrato di difesa aerea e antimissile di Tel Aviv – è presente, sempre in Israele e anche in Turchia, il radar AN/TPY-2 da scoperta aerea, lo stesso che fa parte del sistema THAAD che tanto infastidisce la Cina essendo dispiegato in Corea del Sud. Inoltre non bisogna dimenticare che sempre nel sud della Turchia sono presenti i sistemi franco-italiani SAMP/T ed i “Patriot”: una batteria del sistema italiano è stata inviata da Roma ed è dislocata a Kahramanmaras mentre una batteria di “Patriot” spagnoli è nei dintorni di Adana, località entrambe vicine al confine siriano, nel quadro degli aiuti Nato alla difesa dello spazio aereo turco post abbattimento del Su-24 russo avvenuto a novembre del 2015.

Nel quadro dello sviluppo di un velivolo stealth risulta infatti fondamentale testare le sue capacità con radar che lavorano su frequenze e lunghezze d’onda diverse rispetto a quelli “casalinghi”, pertanto storicamente è sempre successo – sin dai tempi del F-117 – che macchine di tal tipo venissero dispiegate in gran segreto in ambienti possibilmente “ostili”. E’ ragionevole quindi supporre che i 4 velivoli visti in Siria siano “imbottiti” di strumentazioni elettroniche sia per registrare l’attività radar occidentale sia per determinare con efficacia le reali capacità stealth della nuova creazione del bureau Sukhoi.


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Re: Sukhoi Su-57 Felon

Messaggio da Phant » 25 novembre 2018, 17:33

Occhidellaguerra.it ha scritto:
Ecco che cos’è e come funziona il Sukhoi Su-57 della Russia

Il Sukhoi Su-57 è il risultato del programma russo Pak (Perspektivnyi Aviatsionnyi Kompleks – Complesso Aereo Futuro) per quanto riguarda i cacciabombardieri di nuova generazione, come indicato dall’acronimo Fa (Frontovoy Aviatsii – Aviazione Frontale).

Già noto come T-50 in fase di collaudo, la denominazione Su-57 è stata comunicata dal generale comandante delle Forze Aeree russe Viktor Bondarev nell’agosto del 2017. Attualmente la Nato non ha ancora assegnato un identificativo ufficiale al velivolo russo sebbene si pensi che possa essere quello di Frazor.

Il Sukhoi Su-57 è un velivolo bimotore, monoposto, multiruolo nato per la superiorità aerea e secondariamente per l’attacco al suolo con caratteristiche di bassa osservabilità radar e alta manovrabilità. Rappresenta il primo velivolo stealth ad essere effettivamente prodotto in Russia sebbene non sia ancora ufficialmente entrato in servizio.

La cronistoria del Su-57

La richiesta per un caccia che andasse a sostituire le linea composta da Mig-29 e Su-27 è stato formulata già a partire dalla fine degli anni ’70 inizio degli anni ’80 ed ha visto due programmi succedersi e poi venire chiusi nel corso di poco più di un decennio: l’I-90 (dove la I sta per Istrebitel ovvero caccia) e l’Mfi (Mnogofunksionalni Frontovy Istrebitel o Caccia Frontale Multifunzione).

La vera e propria nascita del Su-57 si può stabilire nel 2002 quando il bureau di progettazione Sukhoi sconfisse quello di Mikoyan Gurevich nella gara per l’assegnazione del progetto Pak Fa.

L’8 agosto del 2007 Alexander Zelin allora comandante in capo delle Forze Aeree russe dichiarò che la fase di sviluppo del Pak Fa era completata e che era iniziata quella di costruzione del primo prototipo.

Il primo volo del T-50 è stato effettuato il 29 gennaio del 2010, dopo quasi un anno di ritardo rispetto a quanto originariamente preventivato.

A gennaio del 2016 Viktor Bondarev, comandante delle Forze Aeree russe, ha rilasciato una dichiarazione secondo la quale il Su-57 sarebbe entrato in produzione di serie nel 2017 ma proprio i continui ritardi nella messa a punto del velivolo, che hanno afflitto in particolar modo i propulsori come vedremo, hanno successivamente portato alla decisione, avvenuta a luglio del 2018, di non avviare la produzione in massa del caccia di quinta generazione.

La decisione è stata presa a pochi mesi dal piazzamento di un primo ordine di 12 esemplari, comunicata a febbraio del 2018, che secondo il progetto del Ministero della Difesa russo saranno consegnati a partire dal 2019 facenti parte dell’accordo successivamente siglato ad agosto dello stesso anno durante la manifestazione Army 2018 tra il Ministero a la Sukhoi.

Per dare un’idea dei ritardi accumulati, la VVS, l’Aeronautica Russa, aveva previsto di acquisire i primi esemplari dei 150 previsti già nel 2016 che sarebbero entrati in servizio attivo nel 2018.

Tutti i velivoli vengono costruiti dalla Napo (Novosibirsk Aircraft Production) presso lo stabilimento di Komsomolsk sull’Amur di proprietà della Sukhoi che a sua volta fa parte del colosso di Stato Uac (United Aircraft Corporation).

Le caratteristiche tecniche del Su-57

Dati generali:

  • Peso massimo al decollo: 37mila chilogrammi
  • Quota di tangenza massima: 20mila metri
  • Velocità massima: 2600 chilometri orari
  • Spinta dei motori: 2×9500 kg a secco per Al-41F1, 2×11000 kg (s) a secco per Izdelye-30
  • Autonomia (s): di trasferimento 5mila chilometri o quasi sei ore di volo; a regime supersonico (supercruise) di Mach 1.6 1500 chilometri; 3500 chilometri in configurazione di combattimento.
  • Dimensioni: lunghezza 22 metri, larghezza 14,2 metri, altezza massima 6.05 metri.
  • Carico bellico massimo (s): 10mila chilogrammi distribuiti su sei punti di attacco interni (baie) e sei esterni.


La dotazione elettronica del Su-57

Il Sukhoi Su-57 impiega il radar N036-1-01 Byelka del tipo Aesa (Active Electronically Scanned Array) operante in banda X che è in grado di agganciare un bersaglio dalla Rcs (Radar Cross Section) di 11 metri quadri – nei test rappresentato da un Su-35 – alla distanza di 310 chilometri.

I radar laterali sono del tipo N036B-1-01 ed hanno il 23% di moduli in meno rispetto al radar principale pertanto nei confronti di un altro velivolo stealth la loro capacità di ingaggio è solo a breve raggio.

I radar sui bordi di attacco alare sono del tipo N036L-1-01 ed operano in banda L. Ne è stata calcolata la portata di ingaggio che si ritiene sia compresa tra i 70 ed i 100 chilometri per bersaglio con una Rcs di 1 metro quadro.

Il sistema di identificazione Iff (Identification Friend or Foe) è l’N036Sh Pokosnik e lavora di concerto con il radar del bordo di attacco alare, quest’ultimo effettivamente troppo sottodimensionato per essere efficace come elemento di scoperta a grande distanza e pertanto utilizzato come strumento di contromisura elettronica.

Il sistema di guerra elettronica è L-402 Himalayas che dispone di due antenne a supporto del radar Byelka – che può lavorare sia attivamente sia passivamente – ma non può fornire il puntamento di precisione delle sorgenti.

Il sensore Irst (Infra Red Search and Track) è il nuovo 101KS-V ed è collegato al sistema dei missili aria aria. Si ritiene che non sia sofisticato come quelli occidentali sebbene operi su due bande Ir.

Il sistema di avviso di ingaggio dei missili è il 101KS-U lavorante in banda Uv ma con raggio di rilevamento inferiore rispetto ai modelli occidentali come l’AN/AAQ-37 montato sull’F-35. Il sistema 101KS-O a laser è ritenuto in grado di deviare i missili Aim-9X, ultima evoluzione del ben noto Sidewinder, ma non gli Aim-120.

I propulsori

Il Su-57 attualmente monta due turboventole NPO Saturn AL-41F1 nate per motorizzare il progetto, poi abbandonato, del Mikoyan 1.44. I motori sono gli stessi che attualmente monta il caccia Su-35 ma vengono considerati sottopotenziati per il Su-57 e sono l’evoluzione del AL-31 di cui è dotata la famiglia di Su-27.

Il nuovo caccia stealth russo avrà di serie i motori Izdelye-30 (Tipo-30) sempre della NPO che dovranno erogare 11mila chilogrammi di spinta a secco e 18mila con postbruciatore, con l’obiettivo fissato di arrivare sino a 19mila.

Anch’essi dotati di spinta vettoriale, per permettere al velivolo di avere migliorate le doti di manovrabilità, sono progettati per abbattere i consumi di carburante e per ridurre il numero di componenti, fattore che ne semplifica notevolmente la manutenzione.

I propulsori sono studiati per far mantenere al Su-57 la cosiddetta supercruise ovvero una velocità di crociera supersonica. Questa è pari a Mach 1.6 a 11mila metri di quota.

I motori sono forse il vero tallone d’Achille del velivolo del bureau Sukhoi infatti la loro progettazione e sperimentazione sta accumulando una serie di lunghi ritardi che hanno portato, forse direttamente, all’abbandono della sua produzione su vasta scala e alla scelta per la VVS di continuare la produzione del Su-35.

L’armamento del Su-57

Il Su-57 monta un cannone da 30 millimetri GSh-30-1 per l’autodifesa a corto raggio.

Sui suoi 12 piloni (sei interni e sei esterni) può trasportare una serie di missili tra cui il Kh-35E (AS-20 “Kayak” in codice Nato) antinave, il missile aria aria R-77 – o RVV SD – (AA-12 “Adder”), il missile antiradar Kh-58UShKE (AS-11 “Kilter”), il missile antinave Kh-35UE (AS-20 “Kayak”), il missile R-37M Vympel (AA-13 “Arrow”) ed il missile aria aria K-74M2 (AA-11 “Archer”) a corto raggio.

Per quanto riguarda l’attacco al suolo il Su-57 può trasportare munizionamento a caduta libera e missili aria-suolo come la bomba KAB-500 a guida elettro-ottica o KAB-250 oltre al missile Kh-38M.

Il grado di invisibilità radar

Il Su-57 fa largo uso nella sua cellula di materiali compositi che rappresentano il 25% del suo peso e il 70% della sua superficie esterna.

Ciononostante il caccia russo non si può considerare stealth in senso stretto se paragonato ai canoni occidentali in quanto la sua Rcs risulta maggiore dei suoi rivali. I russi la dichiarano compresa tra 0,1 e 1 metro quadro, abbastanza per far rilevare il velivolo, considerato il valore più basso, ad una distanza di 120 chilometri dal radar AN/APG-81 dell’F-35.

La linea del velivolo esprime comunque una certa, se pur marginale, attenzione alla Rcs ma questa non è paragonabile a quelle dell’F-22 o dell’F-35 anche considerando l’ampio ricorso a pannelli radarassorbenti di questi ultimi, con i relativi problemi di manutenzione che ne derivano.

Questo però non è affatto un handicap ma una ben precisa scelta dei progettisti che hanno tenuto conto del mix tra autonomia, manovrabilità e caratteristiche stealth in base alla dottrina di impiego dei caccia da parte della Russia.

Bisogna infatti tenere presente che puntare molto sulle caratteristiche stealth può facilmente essere un’arma a doppio taglio in quanto la ricerca di nuovi sistemi radar molto facilmente potrebbe rendere inefficaci le misure di invisibilità adottate nella costruzione di un velivolo.

Pertanto il bureau Sukhoi, al pari dei cinesi della Chengdu con il loro J-20, hanno considerato il fattore stealth come non principale nel bilancio finale del Su-57 pur cercando di garantirgli, tramite l’integrazione di diversi sistemi elettronici, le maggiori chances di sopravvivenza in combattimento.

Combattimento che, qualora dovesse, per un qualsiasi errore da parte di un pilota di F-35 o F-22, avvenire nel corto e cortissimo raggio e quindi impiegando le tattiche Acm (Air Combat Manoeuvring) vedrebbe la maggiore manovrabilità del Su-57 dare un vantaggio forse decisivo per le sorti dello stesso.

Eventualità però, che in uno scenario di guerra ci appare quantomeno poco probabile se non del tutto impossibile: il combattimento aereo moderno avviene a grande distanza, ben oltre la capacità visiva del pilota, tramite l’ausilio di tutta l’elettronica possibile.

Per questo la capacità stealth, e di contro quella di montare radar altamente performanti, rappresentano un vantaggio tattico non indifferente sul campo di battaglia, dove lo scontro avviene in pochi secondi senza che ci siano evoluzioni da salone aeronautico.

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Re: Sukhoi Su-57 Felon

Messaggio da Phant » 29 gennaio 2019, 18:33

Ilgiornale.it ha scritto:
Russia, la linea Su-57 potrebbe chiudersi con venticinque caccia

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La Russia acquisterà un secondo lotto di Su-57. E’ quanto riporta Tass citando fonti dell’industria della Difesa. “Nel 2020 prevediamo di firmare il secondo contratto per la produzione e la fornitura di tredici caccia Su-57, alcuni dei quali equipaggiati con motori di seconda fase, per le Forze Aerospaziali russe”. La Russia ha già acquistato dodici caccia di quinta generazione Su-57 sui sessanta inizialmente previsti.

Si tratta del primo lotto seriale equipaggiato con i propulsori AL-41F1 della precedente generazione, i medesimi del Su-35 Flanker-E. Considerando il primo contratto siglato dal Ministero della Difesa russo ed i tempi di consegna previsti, la linea Su-57 potrebbe chiudersi con venticinque piattaforme di quinta generazione. Il due luglio scorso il vice Primo Ministro Yuri Borisov ha definito "insensata" l'idea di forzare la produzione di massa del Su-57 considerando le capacità del Su-35, uno dei migliori velivoli al mondo.

Russia: una flotta di venticinque Su-57

L’inverosimile produzione annunciata dal Cremlino per il Programma PAK-FA era di 800/1000 unità esportazioni comprese. L'Aeronautica russa avrebbe dovuto ricevere 160 Su-57 entro il 2020. Non esistono dati sui costi di sviluppo sostenuti. Rispetto alle stime iniziali, il Cremlino potrebbe acquistare complessivamente ed a costi esorbitanti sessanta Su-57 in diversi lotti, venticinque entro il 2035. Sarà il successo dei Saturn Izdeliye 30 a sancire la portata del destino del Su-57, sempre più in bilico dopo l'uscita dell'India dal programma (Mosca ha garantito soltanto un accesso limitato alla tecnologia di quinta generazione sviluppata). Avviata la Low Rate Initial Production, il costo del Su-57 dovrebbe attestarsi sui 120/100 milioni di dollari ad esemplare. Tuttavia il costo unitario sarà determinato anche dalla portata dell’investimento a lungo termine del Cremlino. Il primo Su-57 potrebbe tranquillamente raggiungere i 160 milioni di dollari. Per il Su-57 si prevede un ciclo operativo di quarant'anni.

I primi dodici Su-57,così come annunciato dal vice Ministro della Difesa Yuri Borisov, agiranno in riserva con prima linea affidata agli ancora eccezionali Su-30 e Su-35. Uno squadrone di dodici velivoli significa che soltanto alcuni Su-57 potranno alzarsi in volo in un dato giorno. Le dodici piattaforme di quinta generazione non potranno mai essere schierate per operazioni di combattimento sostenute.

I tempi di consegna

Il primo Su-57 operativo equipaggiato con i propulsori della precedente generazione sarà consegnato alle Forze Aerospaziali russe entro l’anno. Il secondo caccia entro il 2020. I dodici Su-57 del primo lotto saranno consegnati entro il 2027. Il contratto per il secondo lotto di tredici caccia sarà siglato il prossimo anno con inizio della produzione fissata al 2027. Infatti nello strumento finanziario di riarmo del Cremlino (2018-2027) non vi è traccia di un secondo lotto Su-57 mentre figurano Su-35S, Su-30SM, Su-34 Fullback e MiG-35 con tassi di acquisizione stimati di 12-18 velivoli all'anno.

Il Ministero della Difesa russo si riserverà in ogni caso il diritto di determinare futuri lotti da acquistare, ma la flotta Su-57 potrebbe non eguagliare mai in numero i 183 Raptor (solo 123 convertiti al combattimento) esistenti.

Progettato per i combattimenti aria-aria

Il Su-57, per certi versi un'evoluzione a bassa osservabilità del Su-27 Flanker, differisce in modo significativo dall'F-22 Raptor. Considerando gli attuali punti di forza delle due piattaforme, sarebbe corretto affermare che la filosofia progettuale del Su-57 è molto più simile a quella dell’YF-23 Black Widow II che all’F-22. Il Sukhoi Su-57 (precedentemente noto come T-50) del programma Pak-Fa si è alzato in volo per la prima volta il 29 gennaio del 2010 privo di parte dell’avionica come il radar ed i sistemi di gestione degli armamenti. Gli aggiornamenti sul Su-57 furono poi bruscamente interrotti a causa di problemi non meglio precisati. L’ultimo incidente noto risale al 10 giugno del 2014, quando uno dei due motori del quinto prototipo prese fuoco. Dalla Sukhoi dovettero sospendere la produzione del sesto prototipo ed utilizzare le componenti già realizzate per riparare il velivolo danneggiato. I problemi sarebbero stati superati con il settimo e l’ottavo Su-57, quest’ultimo poi equipaggiato con radar N036 Byelka AESA che e controllo vettoriale tridimensionale della spinta. Il Ministero della Difesa russo schiera i prototipi nei centri di prova di Akhtubinsk, specializzato nella sperimentazione dei sistemi di missione e a Zhukovsky, vicino Mosca, per i test di carico esterno. Il lavoro di progettazione sperimentale sul primo caccia stealth di Mosca è ancora in corso. Le Forze Aerospaziali russe continueranno a svolgere test su dieci dei dodici prototipi fino ad oggi realizzati prima di impegnare il Cremlino con un potenziale ordine di diversi miliardi di dollari. Mosca avrebbe voluto eguagliare lo stesso numero dei Raptor prodotti negli Stati Uniti (187), ma quel numero è economicamente insostenibile per la Russia. L'impianto di produzione della Aircraft Association Komsomolsk-on-Amur, nell’Estremo Oriente russo ha avviato la produzione del primo lotto seriale di dodici velivoli con prima consegna prevista entro l’anno.

Su-57: i dieci prototipi operativi

I prototipi T-50-1 e T-50-2 si trovano a Zhukovsky. Nei prototipi T-50-3, T-50-4, T-50-5R (solitamente schierati nel centro di prova di Akhtubinsk) e T-50-8 è stato installato in configurazione ridotta il radar AESA N036 Byelka. Il T-50-5 (Blue 055) è stato ricostruito dopo l'incendio del 2014 cannibalizzando il T-50-6. Il controllo vettoriale tridimensionale della spinta è presente (utilizziamo la precedente sigla identificativa) nel T-50-6-2, T-50-8, T-50-9 (Blu 509), T-50-10 (Blu 510, ultimo prototipo), T-50-11 (Blu 511, pre-serie). Gli ugelli utilizzati per la spinta tridimensionale hanno la capacità di inclinarsi indipendentemente in qualsiasi direzione, consentendo elevati angoli di attacco. Ciò dovrebbe conferire maggiori capacità Within-Visual-Range rispetto all’F-22 Raptor. Ottavo, nono, decimo e undicesimo prototipo (il dodicesimo dovrebbe ancora essere in produzione) sono equipaggiati (secondo Mosca) in configurazione finale prospettica con radar AESA (Active Electronically Scanned Array), suite di contromisure elettroniche L402, sensori di targeting e sistema elettro-ottico 101KS Atoll.

La tecnologia AESA consente di utilizzare una matrice di moduli radar in miniatura per dirigere il raggio elettronicamente, anziché di puntare fisicamente l’antenna verso l’obiettivo. All'inizio del 2017, Sukhoi ha lanciato lo sviluppo di una suite avionica integrata completamente nuova per il Su-57 designata IMA BK. La suite avionica integrata originale in fase di sviluppo dal 2004, si è rivelata un disastro. Anche la suite IMA BK è da considerarsi un prototipo in divenire. Scarsi i dettagli sui test di rilascio fino ad oggi effettuati. Il Su-57 rappresenta la prima esperienza per i russi con i materiali radar assorbenti (Ram) rispetto a quella trentennale maturata dagli americani con l’F-117. Le piattaforme a bassa osservabilità non sono ovviamente invisibili. Un profilo stealth è concepito per ritardare il rilevamento ed il tracciamento della sorgente nemica.

Il decimo prototipo è al momento l’unico Su-57 equipaggiato con i nuovi motori sperimentali.

La propulsione del Su-57

Il primo Su-57 ha effettuato il suo volo inaugurale nel 2010. Il 5 dicembre del 2017 si è svolto il primo volo con il nuovo motore (ancora senza nome) identificato come “second stage engine” installato sul T-50-2. Così come ha confermato il Ministero della Difesa russo, il decimo prototipo ha volato per 17 minuti con il nuovo motore. Il test si è svolto con successo, ma serviranno almeno tre anni prima che lo sviluppo dei propulsori possa ritenersi concluso. La flotta Su-57 è attualmente equipaggiata con i motori Izdeliye 117S. Il Su-57 è attualmente propulso da con una coppia di AL-41F1, sviluppati per i Su-35 Flanker-E. Sebbene eccezionali per le piattaforme pre-stealth come il Su-35, i propulsori AL-41F1 da 32,500 libbre non sono stati progettati per il particolare profilo di un caccia di quinta generazione. I due AL-41F1 sarebbero in grado di garantire la spinta sufficiente per la capacità di crociera supersonica, ma non soddisferebbero i requisiti russi nel rapporto spinta-peso e per l’autonomia del velivolo. Il Su-57 è stato progettato per gli Izdeliye 30. Mosca (nota Ministero della Difesa/ United Aircraft Corporation) dovrebbe completare lo sviluppo dei Saturn Izdeliye 30 entro il 2022. Gli Stati Uniti ritengono plausibile il 2025/2027 come data utile per ultimare lo sviluppo dei nuovi propulsori. Soltanto con i nuovi motori il Su-57 potrebbe essere in grado di offrire prestazioni paragonabili all’F-22 della Lockheed Martin.

Il Su-57 riceverà una nuova versione dell’AL-41F1: i propulsori di seconda generazione dovrebbero consentire la certificazione della Capacità Operativa Iniziale. La propulsione è l'aspetto più impegnativo e costoso per lo sviluppo di qualsiasi piattaforma aerea. Dalle affidabili turboventole F119 dell’F-22, ad esempio, deriva il Pratt & Whitney F135 dell’F-35. La transizione per quella che sembrava una semplice evoluzione, non si è rivelata cosi naturale e priva di difficoltà tecniche. Soltanto il successo dei nuovi propulsori garantirà la portata del terzo ordine che potrebbe essere siglato tra il 2023 ed il 2025. Considerando che i propulsori Saturn Izdeliye 30 dovrebbero garantire il 18% di spinta in più, una oggettiva valutazione complessiva sul Su-57 potrà essere effettuata soltanto tra qualche anno. Il Su-57, primo caccia da dominio aereo (termine coniato e valido attualmente solo per l’F-22 Raptor americano) di Mosca è ad oggi una piattaforma in via di sviluppo.

Il combattimento manovrato

A differenza della nuova dottrina americana di riferimento che considera fuori moda i combattimenti ravvicinati ipotizzando esclusivamente duelli oltre il raggio visivo, per la Russia il combattimento manovrato sarà ancora determinante. Il Su-57 vanta un moderno sistema Infrared Search and Track, con una portata massima di rilevamento di cinquanta chilometri: Il sensore è in grado di individuare le firme di calore dei sistemi d’arma nemici senza essere a sua volta individuato, garantendo così un significativo vantaggio tattico nelle operazioni aeree. L’F-22 non possiede tali capacità. L’IRST si limita a dare un'idea della posizione generale dei velivoli nemici. L'F-22 può trasportare sei AIM-120 nelle sue baie interne. Il contesto BVR tra piattaforme di quinta generazione impone una configurazione offensiva ottimale, considerando che contro un bersaglio si lancerebbero due missili. Uno dei principali limiti della configurazione a bassa osservabilità, è determinato dal carico interno delle piattaforme di ultima generazione. La capacità di trasportare internamente i sistemi d’arma è prerogativa essenziale per un profilo stealth pulito. L’Air Force ha elaborato le forze da combattimento integrate con il concetto dell’Arsenale Volante.

IRST, la tecnologia counter-stealth: un velivolo stealth emetterà sempre una firma termica

Il sensore Infrared Search and Track o IRST aiuta ad individuare i bersagli grazie alla firma di calore generata dai motori del velivolo e dall’attrito delle superfici dell'aereo con l’aria. L'IRST dovrebbe essere in grado di determinare la posizione di una piattaforma entro un raggio di cinquanta chilometri circa. Un sensore ad infrarossi passivo, quindi con poca emissione di radiazioni elettromagnetiche, non è influenzato dal disegno stealth di una piattaforma. L’IRST, prezioso sensore di backup in ogni moderno combattimento aria-aria, ha quindi la capacità di rilevare i velivoli non visibili ai radar e consente il tracciamento di obiettivi complessi. Tutti gli aeromobili che volano nell'atmosfera generano calore: un velivolo con una sezione radar ridotta emetterà sempre una firma termica. Ciò significa che a distanza ravvicinata un velivolo stealth apparirà all'infrarosso proprio come qualsiasi altro velivolo. I sistemi IRST, costantemente migliorati in termini di portata e precisione, sono diventati asset fondamentali (ed alternative al radar) per rilevare piattaforme che presentano ridotte firme radar, in particolare per i caccia di quarta generazione. I sistemi IRST possono effettuare la scansione passiva dei bersagli senza dover attivare i loro radar attivi.

Il SU-57 monta il sistema 101KS Atoll che comprende un sensore ad infrarossi, un telemetro laser, un designatore ed una telecamera. Un sensore ad infrarossi passivo (quindi con poca emissione di radiazioni elettromagnetiche) come 101KS Atoll non è influenzato dal disegno stealth di una piattaforma. L'F-22 è stato progettato per sfuggire alla ricerca ad infrarossi oltre il raggio visivo.

L'F-22 Raptor è cieco nell'infrarosso

Il caccia di quinta generazione da dominio aereo F-22 Raptor era stato progettato con diversi requisiti. Nel 1989 l’Air Force impose un limite al costo dell’avionica dell’F-22. Progettato con un avionica da 16 milioni di dollari del 1989, in linea di produzione ne ottenne solo nove. Ne uscirà comunque una piattaforma superba, ma Lockheed dovette eliminare parte dell'avionica prevista come, ad esempio, l’IRST. Il Raptor, per andare incontro alle richieste della politica, è “cieco nell'infrarosso”.

Le armi del Su-57

Come dotazione standard il Su-57 è equipaggiato con un cannone 9-A1-4071K da 30 millimetri (in grado di colpire bersagli a terra fino a 1.800 metri ed aerei ad una distanza massima di 1.200 metri) e dovrebbe trasportare nella sua stiva interna quattro sistemi d’arma a lungo raggio K-77M (equipaggiato con un cercatore radar attivo a scansione elettronica) con un raggio di 200 km e due Vympel R-73, nome in codice nato AA-11 Archer. Quest’ultimo è un missile aria-aria a ricerca di calore a guida infrarossa di terza generazione con una gittata massima di 19 miglia, circa 30 km. L’impiego minimo è fissato a 300 metri. E 'stato progettato per ingaggiare minacce stratificate: caccia, droni e missili da crociera. L’R-73 implementa un sistema infrarosso passivo in grado di inquadrare il bersaglio ancor prima di essere lanciato. E' in grado di colpire obiettivi a grandi angoli di puntamento, fino a 40° fuori la linea centrale del missile ed è pubblicizzato come immune a ogni tipo di contromisura occidentale. Progettato per sostituire l’R-60, AA-8 Aphid, l’Archer ha dimostrato la sua capacità off-boresight nei duelli simulati tra l’USAF ed i MiG 29 tedeschi equipaggiati con gli R-73. La precisione è garantita dalla spinta direzionale, che esclude possibili errori nella traiettoria di avvicinamento finale. Il motore a controllo trasversale è ancora senza eguali nel mondo. L’ultima versione dell’R-73, la E, equipaggerà i Su-57. La Duks, azienda che fabbrica l’R-73, sta attualmente lavorando per incrementare del 25-30 per cento le capacità del missile. Il Su-57 potrò anche trasportare il missile da crociera supersonico BrahMos-A con capacità nucleare ed il subsonico antinave Kh-35UE. Tali asset non potranno essere ospitati nella stiva interna. Il Su-57 utilizza materiali compositi nel 25% del peso strutturale e nel 70% della superficie esterna.

La doppia capacità del Su-57

Il Sukhoi Su-57 è elencato nella nuova Nuclear Posture Review (NPR) dell'Amministrazione Trump come sistema a doppia capacità (convenzionale/nucleare). Se così fosse il Su-57 potrebbe soppiantare potenzialmente il bombardiere Su-24 Fullback, attuale piattaforma a doppia capacità della Russia per le missioni intermedie. Sappiamo che il missile da crociera X-50 potrebbe essere traportato internamente dal Su-57, tuttavia tale capacità non è mai stata menzionata dal Ministero della Difesa russo. Resta comunque una possibilità.

F-22 vs Su-57

Il Su-57 Potrebbe senza dubbio diventare una piattaforma impressionante. Per agilità potrebbe già aver eguagliato l’F-22 Raptor. Se possa essere superiore, questo è tutto da dimostrare. Il solo termine di paragone occidentale per il caccia Su-57 è l’F-22 Raptor, caccia di quinta generazione. Non di certo la piattaforma tattica F-35, non progettata assolutamente per il combattimento manovrato, con specifiche e parametri di missione profondamente diversi. La Russia di oggi, in piena fase di riarmo, non possiede i mezzi finanziari per eguagliare il numero dei Raptor americani (186 esemplari costruiti, 123 convertiti al combattimento) per imporre il dominio aereo di quinta generazione. Senza considerare le ancora eccezionali ed economicamente accessibili prestazioni del Su-35S Flanker-E. Mosca paga l’inesperienza con la tecnologia di quinta generazione, così come l’integrazione tra i diversi sensori e l’approccio con il nuovo rivestimento stealth di cui il Su-57 è dotato. Il suo design è ritenuto abbastanza sofisticato se non simile per prestazioni a quello dell’F-22 Raptor. Il punto focale sulle capacità del Su-57 riguarda la sua integrazione con gli asset di supporto a terra e le piattaforme di guerra elettronica. Per la rilevazione delle minacce a bassa osservabilità, Mosca integrerà le capacità del Su-57 con i sistemi balistici S-400 Triumph, progettato per identificare e distruggere tutti gli obiettivi aerospaziali moderni ed avanzati ad una distanza massima di 400 chilometri (248,5 miglia), una gittata praticamente doppia al MIM-104 Patriot americano. Ciò significa che il Su-57 è concepito per operare in prossimità delle posizioni terrestri del territorio russo. Per priorità, armi e filosofia progettuale, il Su-57 è stato concepito per la rilevazione e l'eliminazione delle minacce a lungo raggio.

L'enfasi del velivolo sulla velocità gli consentirebbe di rispondere rapidamente. Manovrabilità e capacità IRST ne fanno un temibile avversario per l'F-22 nei combattimenti manovrati. L'F-22 Raptor enfatizza la furtività e la manovrabilità. In un combattimento oltre il raggio visivo, il Raptor dovrebbe essere in grado di sfuggire al radar del Su-57. In un dogfight è difficile sapere chi prevarrà. In sintesi. Se il Raptor ed il Su-57, entrambi un giorno equipaggiati con sistemi HMCS, dovessere sopravvivere ai missili a lungo raggio ed impegnarsi in un combattimento aereo visivo, potrebbero eliminarsi a vicenda (mutual kill). In definitiva, l'esito di uno scontro tra il Raptor ed il Su-57 è sconosciuto.

I Su-57 in Siria

I russi hanno una visione molto più flessibile nel testare i nuovi sistemi d'arma rispetto a quella occidentale. Il 23 febbraio scorso, Mosca ha schierato nella base di Khmeimim, in Siria, quattro piattaforme di quinta generazione Su-57 in configurazione speciale. I quattro Su-57 in Siria erano equipaggiati con i propulsori AL-41F1, sviluppati per i Su-35 Flanker-E. La Russia ha schierato in Siria anche quattro caccia multiruolo Su-35, quattro piattaforme di attacco al suolo Su-25 Frogfoot ed un aereo Awacs A-50U Mainstay. Il Cremlino ha sfruttato in diverse occasioni il contesto siriano come vetrina per mostrare al mondo i nuovi sistemi d’arma sviluppati in patria così come avvenuto ad esempio per l'Iskander, l'S-400, il T-90, il Pantsir ed il Typhoon ed acquisire esperienza operativa. Fin dal 2015 Mosca implementa in turnazione quattro piattaforme aeree alla volta: il rischieramento Su-57 in Siria era compatibile con la strategia di riferimento. Considerando che fin dal 2105 il Ministero della Difesa russo ha schierato in Siria dei sistemi d’arma che non rispondevano necessariamente ai requisiti richiesti per svolgere la missione, la presenza dei Su-57 andrebbe vista come una vetrina promozionale per il primo caccia da dominio aereo combat proven sviluppato dalla Russia. I quattro Su-57 hanno effettuato test operativi in missioni a medie altitudini, al riparo cioè dalla possibile presenza di artiglieria contraerea e Manpads. Mosca conferma l'impiego di missili da crociera contro postazioni nemiche senza citare il sistema d'arma utilizzato. Sappiamo che proprio lo scorso febbraio un Su-57 ha lanciato per la prima volta quello che sembrava essere un missile da crociera Kh-59MK2 dalla sua stiva interna. Oltre alle valutazioni della Cia, il Pentagono ignora le reali capacità operative del Su-57 e che tipo di minaccia potrebbe rappresentare (soprattutto in proiezione futura).

Russia, il nemico del Su-57

Fino a quando lo sviluppo dei nuovi propulsori non si sarà concluso e nonostante i proclami (per Mosca il Su-57 implementa tecnologia di sesta generazione), la piattaforma non potrà essere considerata di quinta generazione. Ad oggi, il Su-57 della Sukhoi nonostante il suo eccellente design aerodinamico, è classificato in occidente come di 4++, generazione di transizione tra gli aerei quarta generazione avanzata e la quinta. Non è un mistero che il Su-57 ed il Su-35 condividano molti degli stessi sistemi di bordo, compresi i motori. Speculazioni al momento sulla RCS, o sezione equivalente radar del Su-57. Tutti i dati ufficiali sono classificati. In ogni caso il vero nemico del Su-57 è l’economia della Russia così come confermato a più riprese dal Ministero della Difesa.

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Re: Sukhoi Su-57 Felon

Messaggio da Phant » 19 febbraio 2019, 18:20

Analisidifesa.it ha scritto:
Secondo contratto per 13 Sukhoi Su-57 nel 2020?

Saranno 13i i caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57 ordinati dalla Difesa russa con un secondo specifico contratto che sarà firmato nel 2020 e le cui consegne ai reparti di volo della VKS saranno soddisfatte entro il 2025. Lo ha riferito all’agenzia TASS è stato una fonte del settore aerospaziale russo.

Per quanto riguarda i due Su-57 oggetto del primo contratto siglato lo scorso agosto – ha proseguito la fonte – il primo Su-57 sarà consegnato nell’anno in corso e il secondo esemplare nel 2020 ma entrambi saranno ancora dotati del motore turbofan Lyulka AL-41F1, ovvero il propulsore che equipaggia i Su-35 “Flanker-E”, che sebbene estremamente dotati per velivoli avanzati di generazione “4++” (come il Su-35 per l’appunto) non si può definire allo stato dell’arte per il particolare profilo di un caccia di quinta generazione come il Su-57.

Saranno dunque solo alcuni caccia del secondo lotto ad essere alimentati col nuovo motore Saturn AF-41F3 noto come Izdeliye 30 (o progetto 30); motore che il 5 dicembre 2017 ha iniziato i collaudi di volo su una cellula di Su-57 pilotata dal Capo Collaudatore Sukhoi Eroe della Federazione russa Sergei Bogdan presso il Centro prove volo “LII M.M. Gromov” di Zhukovsky.

Procede molto a rilento la messa a punto del Sukhoi Su-57, anche se non è da escludere che esista una forte corrente interna tra i vertici militari russi favorevole al ritardo dell’ingresso in servizio del velivolo al fine di non “oscurare” il Su-35 che ha ancora ampi margini di commercializzazione all’estero. Meglio poi non dimenticare i costi per esemplare di Su-57 non indifferenti per l’attuale bilancio della Difesa russa e infine, non ultimo, potrebbe anche sussistere la necessità di volersi mettere al riparo da sgradite sorprese ai primi impieghi operativi e di conseguenza questo potrebbe portare ad una severa e prolungata serie di collaudi di ogni sua componente.


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Re: Sukhoi Su-57 Felon

Messaggio da Phant » 17 aprile 2019, 18:03

Analisidifesa.it ha scritto:
La Russian Air Force pronta per ricevere i primi caccia stealth SU-57 nel 2020

Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa russe il distretto militare meridionale della Russia riceverà nuovi caccia stealth Su-57 nel 2020 per potenziare le proprie capacità, avrebbe dichiarato il comandante della Quarta Divisione Aerea, il maggiore generale Nikolai Gostev. Non sono stati forniti ulteriori dettagli sugli ordini del Su-57.

Il Su-57 è un caccia stealth di quinta generazione di fabbricazione Russa progettato per ingaggiare tutti i tipi di bersagli aerei sia a brevi che lunghe distanze che quelli al suolo come quelli navali, potendo superare le capacità di difesa aerea dell’avversario.

Il Presidente Vladimir Putin aveva dichiarato che il velivolo stealth Su-57 della Russia è il miglior aereo militare al mondo “con tutte le sue caratteristiche operative e con il suo armamento“.

“Nessun altro velivolo può volare così come il nostro aereo“, ha sottolineato il capo di stato russo. L’agenzia stampa russa TASS afferma che il Ministero della Difesa russo e la società Sukhoi hanno firmato un contratto, per la consegna dei primi due aerei Sukhoi Su-57, al Forum internazionale militare e tecnico del 22 agosto 2018, e il Vice Ministro della Difesa, Alexei Krivoruchko, ha dichiarato che l’aviazione militare russa riceverà il primo Su-57 dei 15 aerei previsti nel 2019.

Progettato dal produttore di aerei russo Sukhoi, il nuovo Su-57 è stato sviluppato per i ruoli di superiorità aerea e attacco. E’ dotato di un rivoluzionario sistema avionico in grado di calcolare autonomamente la situazione del campo di battaglia per assistere il pilota. Il jet da combattimento stealth è inoltre equipaggiato con un radar AESA, che consente di rilevare bersagli aerei, terrestri e navali a distanze molto al di là della maggior parte dei sistemi moderni, ed è armato con una varietà molto ampia di missili anti-radar, aria-aria e aria-terra.

Il Su-57 (PAK FA) ha effettuato il suo volo inaugurale nel 2010. Il 5 dicembre 2017 ha effettuato il primo volo con un nuovo motore. Attualmente, l’aereo è equipaggiato con il cosiddetto motore stage-on 117C. Al nuovo motore non è stato dato alcun nome, ad oggi è convenzionalmente indicato come “motore stage-two”.


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Re: Sukhoi Su-57 Felon

Messaggio da Phant » 17 agosto 2019, 2:42

Aviation-report.com ha scritto:
La Russia avvia la produzione in serie del velivolo da combattimento di quinta generazione SU-57

La Sukhoi Aircraft Company (parte della Russian United Aircraft Corporation) ha iniziato ad attuare il suo contratto per la consegna di aerei da caccia di quinta generazione SU-57 alle Russian Aerospace Force ha riferito alla TASS l’ufficio del vice primo ministro Yuri Borisov.

“Un contratto è stato firmato alla mostra internazionale degli armamenti dell’Esercito 2019 che si è tenuta a fine Giugno 2019 a Mosca tra il Ministero della Difesa e la Sukhoi Company per la consegna di un lotto di aerei da combattimento di quinta generazione Su-57. La Sukhoi ha iniziato ad adempiere ai suoi obblighi contrattuali“, l’ufficio del vice premier ha riferito. Il contratto prevede la consegna di 76 aerei da combattimento SU-57 alle forze aeree russe.

A seguito dell’attuazione del contratto, il Ministero della Difesa russo otterrà “il più avanzato aereo da caccia multiruolo di quinta generazione, che aumenterà le capacità di combattimento delle forze aeree nazionali“, afferma la nota stampa.

L’ufficio del vice-premier ha anche confermato i tempi precedentemente indicati per la consegna del primo velivolo SU-57 alle Russian Aerospace Force. “Il primo aereo verrà consegnato al cliente entro la fine del 2019.“

A maggio 2019, il presidente russo Vladimir Putin si era impegnato in una significativa espansione della flotta dei Sukhoi SU-57 affermando che l’aeronautica militare russa aveva richiesto di ottenere tre reggimenti completi equipaggiati con circa 200 velivoli SU-57 entro il 2028. Al momento la Sukhoi ha ridotto i costi del 20% per raggiungere questo accordo per 76 aerei.

Il SU-57 è un caccia multiruolo di quinta generazione progettato per combattere contro tutti i tipi di bersagli aerei a lunghe e/o brevi distanze e colpire obiettivi terrestre e navali nemici, superando le capacità di difesa aerea. Il SU-57 è andato in volo per la prima volta il 29 gennaio 2010. Rispetto ai suoi predecessori, il SU-57 combina svariate funzioni che lo rendono un caccia multiruolo, mentre l’uso di materiali compositi e tecnologie innovative, nonché la configurazione aerodinamica del caccia assicurano la bassa tracciabilità radar e infrarossi.

Progettato dal produttore di aerei russo Sukhoi, il nuovo SU-57, denominazione del T-50 PAK-FA, ha effettuato il suo volo inaugurale nel gennaio del 2010 ed è stato sviluppato per i ruoli di superiorità aerea e attacco. E’ dotato di un rivoluzionario sistema avionico in grado di calcolare autonomamente la situazione del campo di battaglia per assistere il pilota. Il jet da combattimento stealth è inoltre equipaggiato con un radar AESA, che consente di rilevare bersagli aerei, terrestri e navali a distanze molto al di là della maggior parte dei sistemi moderni. Conserva alcune caratteristiche dei suoi predecessori, come i robusti carrelli di atterraggio, per poter operare da piste semi-preparate.

I primi nove prototipi del SU-57 volavano con il motore NPO Saturn Product 117, derivato dal AL-41F-1S utilizzato dal Su-35. La nuova versione del motore, NPO Saturn Product 30, dovrebbe fornire maggiore spinta e risparmio di carburante con peso ridotto e minori requisiti di manutenzione, offrendo al caccia una velocità massima superiore a Mach 2 e una capacità di supercruise intorno a Mach 1.3, con la caratteristica della spinta vettoriale Multi-Axis Thrust Vectoring (MATV) che gli permetterebbe di controllare sia l’imbardata che il beccheggio direzionando gli ugelli dei motori e quindi la spinta in tutte e quattro le direzioni. Il primo volo è stato a dicembre del 2017 ma la sua entrata in servizio al momento è prevista per il 2025, così molto probabilmente i primi velivoli utilizzeranno il Product 117 per essere retrofittati in un secondo momento.

L’armamento dell’aereo includerà una varietà molto ampia di missili anti-radar, aria-aria e aria-terra e i missili ipersonici. Come l’F-22 Raptor e l’F-35 Lighting II, il SU-57 dispone di alloggiamenti interni per l’armamento che contribuiscono a ridurre la cross-section e quindi la firma radar. Gli alloggiamenti sono due principali lungo la linea centrale della pancia del velivolo e due alloggiamenti secondari vicino a ogni radice alare.

Operativamente parlando il caccia russo, essendo un velivolo multiruolo, si porrà direttamente a confronto sia con l’F-22 Raptor per le capacità aria-aria, sia con l’F-35 Lightning II per quanto riguarda le capacità aria-suolo, SEAD e gestione netcentrica del campo di battaglia, sempre che il suo piano di sviluppo e produzione si concretizzi secondo i piani stabiliti da Mosca. Nel frattempo l’aereo da caccia di quinta generazione russo SU-57 è stato anche già testato con successo in condizioni di combattimento in Siria nel febbraio 2018.


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Re: Sukhoi Su-57 Felon

Messaggio da Phant » 24 ottobre 2019, 0:49

Analisidifesa.it ha scritto:
Nuovo sistema di comunicazione e data link per il Sukhoi Su-57

L’Amministratore Delegato del Centro tecnico-scientifico NPP Polet Alexeji Ratner, ha dichiarato all’agenzia di stampa russa Tass che una nuova versione del sistema integrato di comunicazione, navigazione e scambio di dati – TDL (Tactical Data link), in russo OSNOD – dotato di una migliore protezione crittografica antijamming è in fase di collaudo per equipaggiare i caccia Sukhoi Su-57 di quinta generazione.

“Questo sistema OSNOD – ha affermato Ratner – esiste da tempo ma la modifica che viene testata oggi è studiata apposta per il nuovo caccia russo di quinta generazione e al momento sta effettuando i dovuti test di Stato. Oltre alle avanzate tecnologie anti-jamming, il sistema assicura una protezione crittografica costante delle comunicazioni. In altre parole, intercettarle non produrrà alcun risultato.” Secondo Ratner in conclusione queste caratteristiche rendono il sistema come uno dei più protetti al mondo.

Ricordiamo che il Ministero della Difesa russo ha firmato due contratti per l’acquisto di caccia Su-57: il primo firmato in occasione del Forum Army-2018 che prevede la consegna di due esemplari entro la fine del 2020 e il secondo relativo alla fornitura di 76 nuovi caccia entro il 2027. A partire dal 2023, inoltre, saranno installati i nuovi motori NPO Saturn “Izdeliye 30” per la seconda fase operativa del caccia di quinta generazione.


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Re: Sukhoi Su-57 Felon

Messaggio da Phant » 11 giugno 2020, 4:45

Analisidifesa.it ha scritto:
Collaudi serrati e nuove implementazioni per il Sukhoi Su-57

I test di Stato del caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57 sono entrati nella fase finale come ha annunciato il vice primo ministro Yuri Borisov in un’intervista ad Interfax. Secondo Borisov, il Su-57 è costantemente sottoposto a «numerosi test rigorosi» tanto da aver accumulato oltre 3.500 voli in cui ha praticamente soddisfatto quasi tutti i requisiti delle specifiche tecnico-tattiche stabilite dai vertici militari della VKS.

Sono in corso dei lavori specifici per dotare il velivolo di nuove armi a lungo raggio (quasi certamente anche il missile aria-aria R-37M) e di una nuova centralina elettrica.

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Come precedentemente riportato, al momento sono dieci i prototipi del Su-57 alle prese coi programmi di collaudo presso i due istituti sperimentali del Flight Research Institute LII “M.M. Gromov” di Zhukovsky e del 929° GLITz (Gosudarstvennyj Letno-Ispitatel’nyj Tzentr o Centro di volo prove e collaudo) sito nella base aerea di Akhtubinsk – Vladimirovka, senza tralasciare il fatto che il Su-57 è reduce da due distinte missioni operative nel teatro bellico siriano.

Per quanto riguarda le consegne in serie dei primi esemplari alle Forze Aerospaziali russe, Borisov ha spiegato che il primissimo lotto di 2 caccia verrà consegnato entro l’anno in corso. Il primo esemplare che doveva essere consegnato a fine dicembre dello scorso anno è stato coinvolto in un incidente durante un volo di collaudo che ne ha causato la distruzione.

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A collaudi ultimati si programmerà di incrementare anno dopo anno il numero di esemplari da consegnare fino a concludere, entro il 2028, la fornitura dei 76 caccia ordinati nel maggio dello scorso anno.

Non ultimo, rileva Borisov, i primi caccia destinati alla VKS saranno ancora dotati del motore turbofan Lyulka AL-41F1, ovvero il propulsore che equipaggia i Su-35 “Flanker-E” che sebbene estremamente dotati per velivoli avanzati di generazione “4++” (come il Su-35 per l’appunto) non si possono certo definire allo stato dell’arte per il particolare profilo di un caccia di quinta generazione come il Su-57.

Tuttavia, nel periodo compreso tra il 2023 e il 2025 si prevede di consegnare ai reparti di volo il Su-57 col nuovissimo motore Saturn AF-41F3 noto come “Izdeliye 30” (o progetto 30) realizzato dalla United Engine Corporation (UEC) i cui test di volo sono iniziati a dicembre 2017.

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Altre novità sul velivolo emerse recentemente da fonti del complesso militare-industriale citate da Izvestia indicano che tutti i sistemi idraulici del velivolo saranno sostituiti in futuro da sistemi elettrici al fine di aumentarne ulteriormente la stealthness e la sua manovrabilità, oltre a semplificare la manutenzione e renderlo più resistente ad eventuali attacchi nemici.

Il primo volo del prototipo del Su-57 dotato dei nuovi sistemi elettrici dovrebbe aver luogo a metà del 2022 e richiederà una numerosa serie di test a terra e in volo non inferiore ai due anni, specialmente per quanto riguarda la compatibilità elettromagnetica delle nuove apparecchiature e la loro resistenza a tutti i possibili fenomeni climatici, meteorologici e fisici a cui potrebbe essere sottoposto.

D’alltronde come indicato dalla fonte, il passaggio ai comandi completamente elettrici sebbene produca innegabili vantaggi è comunque tecnicamente impegnativo per gli ingegneri della Sukhoi e richiederà il tempo necessario per lo sviluppo in totale sicurezza.

La seconda notizia invece, riguarda invece un contestuale lavoro sperimentale per l’uso del Su-57 in modalità UCAV (senza pilota). Una fonte del Ministero della Difesa ha svelato infatti all’agenzia RIA Novosti che un prototipo di Su-57 sta testando una modalità senza pilota comandata da terra, precisando tuttavia che il pilota è ovviamente presente nella cabina di pilotaggio pronto a intervenire in caso di emergenza sui comandi di volo ma a tutti gli effetti ne controlla semplicemente il funzionamento di tutti gli apparati. Non è da escludere che si possa trattare di una sperimentazione base per un futuro velivolo di sesta generazione.

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Re: Sukhoi Su-57 Felon

Messaggio da Phant » 13 agosto 2020, 19:44

Aviation-report.com ha scritto:
Ministro della Difesa russo visita la linea di montaggio del caccia stealth di quinta generazione Sukhoi SU-57

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Il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha effettuato una visita di lavoro allo stabilimento per l’aviazione di Komsomolsk-on-Amur intitolato Yu.A. Gagarin – una filiale della PJSC “Company” Sukhoi “(come parte di PJSC “UAC” della State Corporation Rostec). Il ministro ha ispezionato l’attuazione dell’ordine di difesa dello stato e ha tenuto una riunione, durante la quale ha discusso dell’attuazione del programma per caccia di quinta generazione Su-57 al KnAAZ. Alla visita hanno partecipato anche il direttore generale della PJSC UAC Yuri Slyusar e il direttore generale della società PJSC Sukhoi Ilya Tarasenko.

“Nello stabilimento di Sukhoi a Komsomolsk-on-Amur, è stato effettuato l’ammodernamento e la riattrezzatura tecnica della produzione, che ci consente di adempiere con successo e in tempo l’ordine della difesa dello stato“, ha riferito al ministro della Difesa Sergei Shoigu, il direttore generale di Sukhoi PJSC Ilya Tarasenko. “Come parte dell’ordine della difesa dello stato, prevediamo di fornire al Ministero della Difesa 76 sistemi aerei Su-57 entro il 2028. Tale carico di lavoro ci consente di garantire lo sviluppo dinamico dell’impresa e condizioni di lavoro dignitose per i nostri dipendenti“.

Durante la sua ispezione al sito di produzione, Ilya Tarasenko ha mostrato al Ministro della Difesa della Federazione Russa l’officina di assemblaggio finale, dove è attualmente in corso la preparazione della catena di montaggio per il complesso aeronautico multifunzionale di quinta generazione Su-57.

Come parte dell’incontro finale, il ministro della Difesa Sergei Shoigu ha annunciato che entro la fine dell’anno il ministero della Difesa russo concluderà un contratto aggiuntivo con Sukhoi per la fornitura di ulteriori caccia multiruolo Su-35S. L’implementazione di questi programmi consentirà all’azienda di dare occupazione e salvare posti di lavoro per oltre 10.000 persone.

Il Sukhoi Su-57 codice NATO “Felon” è un caccia multiruolo di quinta generazione progettato per combattere contro tutti i tipi di bersagli aerei a lunghe e/o brevi distanze e colpire obiettivi terrestre e navali nemici, superando le capacità di difesa aerea. Il SU-57 è andato in volo per la prima volta il 29 gennaio 2010. Rispetto ai suoi predecessori, il SU-57 combina svariate funzioni che lo rendono un caccia multiruolo, mentre l’uso di materiali compositi e tecnologie innovative, nonché la configurazione aerodinamica del caccia assicurano la bassa tracciabilità radar e infrarossi.

Progettato dal produttore di aerei russo Sukhoi, il nuovo SU-57, denominazione del T-50 PAK-FA, ha effettuato il suo volo inaugurale nel gennaio del 2010 ed è stato sviluppato per i ruoli di superiorità aerea e attacco. E’ dotato di un rivoluzionario sistema avionico in grado di calcolare autonomamente la situazione del campo di battaglia per assistere il pilota. Il jet da combattimento stealth è inoltre equipaggiato con un radar AESA, che consente di rilevare bersagli aerei, terrestri e navali a distanze molto al di là della maggior parte dei sistemi moderni. Conserva alcune caratteristiche dei suoi predecessori, come i robusti carrelli di atterraggio, per poter operare da piste semi-preparate.

I primi nove prototipi del SU-57 volavano con il motore NPO Saturn Product 117, derivato dal AL-41F-1S utilizzato dal Su-35. La nuova versione del motore, NPO Saturn Product 30, dovrebbe fornire maggiore spinta e risparmio di carburante con peso ridotto e minori requisiti di manutenzione, offrendo al caccia una velocità massima superiore a Mach 2 e una capacità di supercruise intorno a Mach 1.3, con la caratteristica della spinta vettoriale Multi-Axis Thrust Vectoring (MATV) che gli permetterebbe di controllare sia l’imbardata che il beccheggio direzionando gli ugelli dei motori e quindi la spinta in tutte e quattro le direzioni. Il primo volo è stato a dicembre del 2017 ma la sua entrata in servizio al momento è prevista per il 2025, così molto probabilmente i primi velivoli utilizzeranno il Product 117 per essere retrofittati in un secondo momento.

L’armamento dell’aereo includerà una varietà molto ampia di missili anti-radar, aria-aria e aria-terra e i missili ipersonici. Come l’F-22 Raptor e l’F-35 Lighting II, il SU-57 dispone di alloggiamenti interni per l’armamento che contribuiscono a ridurre la cross-section e quindi la firma radar. Gli alloggiamenti sono due principali lungo la linea centrale della pancia del velivolo e due alloggiamenti secondari vicino a ogni radice alare.

Ad oggi dovrebbero esserci 10 Su-57 in servizio con l’aviazione russa o in fase di test. Questi includono quattro Su-57 che hanno eseguito un dispiegamento di prova in Siria alla fine di febbraio del 2018. In almeno una missione durante il dispiegamento siriano, un Su-57 avrebbe impiegato un missile da crociera in combattimento.

Ulteriori progetti di sviluppo del Su-57 riguardano l’interoperabilità con l’ultimo aereo da combattimento a pilotaggio remoto della Russia, il drone da combattiento Sukhoi SU-70 Okhotnik (Hunter-B). Durante il volo, il SU-70 Okhotnik ha interagito con il SU-57 per testare l’estensione del radar del caccia e la gamma di designazione dei bersagli per le armi a lungo raggio lanciate al di fuori della copertura della difesa aerea nemica, secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa russo. Praticamente l’Okhotnik è servito da “amplificatore di sensori” per il SU-57, volando con il caccia e usando i suoi sensori di bordo per fornire informazioni al pilota, come una sorta di “loyal wingman”.




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Re: Sukhoi Su-57 Felon

Messaggio da Phant » 4 novembre 2020, 18:31

Aviation-report.com ha scritto:
Il primo velivolo di quinta generazione russo Su-57 in consegna alle Forze Aeree Russe a dicembre 2020

Secondo quanto reso noto dall’agenzia di stampa russa TASS, il Ministero della Difesa russo riceverà il primo, e tanto discusso, caccia stealth Su-57 di quinta generazione prodotto in serie a dicembre, avrebbe detto una fonte anonima dell’industria della difesa russa proprio alla TASS. “Il ministero della Difesa riceverà il primo Su-57 prodotto in serie con il motore di primo stadio operativo a dicembre di quest’anno e altri quattro aerei di questo tipo nel 2021“.

Il tasso di consegna del nuovo caccia crescerà fino a 15 aerei all’anno, ha detto la fonte. “Di conseguenza, il contratto firmato nel 2019 su 76 Su-57 fino al 2028 sarà sicuramente rispettato nelle tempistiche“, ha sottolineato la fonte. Invece le consegne dei caccia Su-57 con il motore di secondo stadio dovrebbero iniziare nel 2022.

Sukhoi Su-57 codice NATO “Felon”

Il Sukhoi Su-57 codice NATO “Felon” è un caccia multiruolo di quinta generazione progettato per combattere contro tutti i tipi di bersagli aerei a lunghe e/o brevi distanze e colpire obiettivi terrestre e navali nemici, superando le capacità di difesa aerea. Il SU-57 è andato in volo per la prima volta il 29 gennaio 2010. Rispetto ai suoi predecessori, il SU-57 combina svariate funzioni che lo rendono un caccia multiruolo, mentre l’uso di materiali compositi e tecnologie innovative, nonché la configurazione aerodinamica del caccia assicurano la bassa tracciabilità radar e infrarossi.

Progettato dal produttore di aerei russo Sukhoi, il nuovo SU-57, denominazione del T-50 PAK-FA, ha effettuato il suo volo inaugurale nel gennaio del 2010 ed è stato sviluppato per i ruoli di superiorità aerea e attacco. E’ dotato di un rivoluzionario sistema avionico in grado di calcolare autonomamente la situazione del campo di battaglia per assistere il pilota. Il jet da combattimento stealth è inoltre equipaggiato con un radar AESA, che consente di rilevare bersagli aerei, terrestri e navali a distanze molto al di là della maggior parte dei sistemi moderni. Conserva alcune caratteristiche dei suoi predecessori, come i robusti carrelli di atterraggio, per poter operare da piste semi-preparate.

I primi nove prototipi del SU-57 volavano con il motore NPO Saturn Product 117, derivato dal AL-41F-1S utilizzato dal Su-35. La nuova versione del motore, NPO Saturn Product 30, dovrebbe fornire maggiore spinta e risparmio di carburante con peso ridotto e minori requisiti di manutenzione, offrendo al caccia una velocità massima superiore a Mach 2 e una capacità di super cruise intorno a Mach 1.3, con la caratteristica della spinta vettoriale Multi-Axis Thrust Vectoring (MATV) che gli permetterebbe di controllare sia l’imbardata che il beccheggio direzionando gli ugelli dei motori e quindi la spinta in tutte e quattro le direzioni. Il primo volo è stato a dicembre del 2017 ma la sua entrata in servizio al momento è prevista per il 2025, così molto probabilmente i primi velivoli utilizzeranno il Product 117 per essere retrofittati in un secondo momento.

L’armamento dell’aereo includerà una varietà molto ampia di missili anti-radar, aria-aria e aria-terra e i missili ipersonici. Come l’F-22 Raptor e l’F-35 Lighting II, il SU-57 dispone di alloggiamenti interni per l’armamento che contribuiscono a ridurre la cross-section e quindi la firma radar. Gli alloggiamenti sono due principali lungo la linea centrale della pancia del velivolo e due alloggiamenti secondari vicino a ogni radice alare.

Ad oggi dovrebbero esserci 10 Su-57 in servizio con l’aviazione russa o in fase di test, uno (l’undicesimo è andato perso in un incidente). Questi includono quattro Su-57 che hanno eseguito un dispiegamento di prova in Siria alla fine di febbraio del 2018. In almeno una missione durante il dispiegamento siriano, un Su-57 avrebbe impiegato un missile da crociera in combattimento.

Ulteriori progetti di sviluppo del Su-57 riguardano l’interoperabilità con l’ultimo aereo da combattimento a pilotaggio remoto della Russia, il drone da combattimento Sukhoi SU-70 Okhotnik (Hunter-B). Durante il volo, il SU-70 Okhotnik ha interagito con il SU-57 per testare l’estensione del radar del caccia e la gamma di designazione dei bersagli per le armi a lungo raggio lanciate al di fuori della copertura della difesa aerea nemica, secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa russo. Praticamente l’Okhotnik è servito da “amplificatore di sensori” per il SU-57, volando con il caccia e usando i suoi sensori di bordo per fornire informazioni al pilota, come una sorta di “loyal wingman”.

La versione export del caccia russo stealth di quinta generazione Su-57E è stata esposta per la prima volta al forum tecnico e militare internazionale Army-2020.


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Re: Sukhoi Su-57 Felon

Messaggio da Phant » 27 dicembre 2020, 17:10

Aviation-report.com ha scritto:
Il primo Su-57 di serie sarebbe stato consegnato ad un reggimento delle Forze Aeree Russe nel distretto militare meridionale

Il primo jet da combattimento multiruolo Sukhoi-57 di quinta generazione prodotto in serie sarebbe stato consegnato ad un reggimento delle Forze Aerospaziali della Federazione Russa nel distretto militare meridionale avrebbe detto ieri, 25 dicembre 2020, alla TASS una fonte del complesso industriale della difesa russa.

“Le forze aerospaziali hanno preso in carico il primo aereo Sukhoi-57 prodotto in serie. È stato consegnato ad un reggimento nel distretto militare meridionale“, ha detto la fonte, che ha aggiunto anche che altri quattro jet di questo tipo sarebbero stati consegnati alle forze aeree russe nel 2021.

Il Su-57 sarebbe arrivato presso lo State Flight Test Center (GLITS) ad Akhtubinsk dove sarà testato prima di entrare definitivamente nella prima unità di combattimento. Si presume che questo primo caccia Su-57 di produzione sarà in grado di eseguire le prime missioni di combattimento a partire da febbraio 2021.

Il 7 dicembre scorso, il CEO della società Rostec, Sergey Chemezov, aveva affermato che il primo Sukhoi-57 prodotto in serie con il motore di primo sviluppo sarebbe stato consegnato all’aeronautica militare russa entro la fine del 2020 mentre il primo Sukhoi-57 equipaggiato con la seconda versione del motore sarebbe stato assemblato a partire dal 2022. Il ministro della Difesa Sergei Shoigu ha confermato alla riunione del consiglio del Ministero della Difesa, della scorsa settimana, che un totale di 22 aerei Sukhoi-57 sarebbero stati forniti entro la fine del 2024. In base a un contratto concluso nel 2019 un totale di 76 Sukhoi-57 devono essere consegnati entro la fine del 2028.




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Re: Sukhoi Su-57 Felon

Messaggio da Phant » 29 luglio 2022, 2:47

Analisidifesa.it ha scritto:
Nuovi missili aria-aria russi per il Sukhoi Su-57

Le prove di Stato dei nuovi missili aria-aria (AAM) a corto-medio raggio per i caccia Sukhoi Su-57 di quinta generazione saranno completate nell’anno in corso e le loro consegne avverranno entro la fine dell’anno. Lo ha dichiarato pochi giorni fa il Ministro della Difesa, Sergey Shoigu.

I nuovi AAM sono stati progettati dalla Vympel Design Bureau (parte della Tactical Missiles Corporation – KTRV) e « …sono stati progettati non solo per equipaggiare la piattaforma avanzata del Su-57 ma anche altri velivoli.» – ha spiegato Shoigu riferendosi molto probabilmente anche ai bombardiere di prima linea Sukhoi Su-34M e ai velivoli da combattimento Su-30SM2 e i Su-35.

Dopo il maxi ordine di AAM a medio raggio R-77-1 avvenuto alla fine del 2020 al fine di mandare in pensione la famiglia dei missili aria-aria a medio raggio R-27 (AA-10 Alamo) di concezione più vecchia, non dotati di capacità fire and forget e tra l’altro realizzati su licenza anche in Ucraina presso gli stabilimenti della Artyom di Kiev, Shoigu ha spiegato che: – «stiamo pianificando di completare le prove di Stato dei missili nell’anno in corso e di consegnare così i primi lotti di serie per l’ingresso in servizio con alcune unità di volo. Il nuovo armamento aiuterà ad aumentare l’efficienza in combattimento dei nostri caccia in situazione critiche e aumenterà la gamma di bersagli ingaggiabili, compresi i veicoli di piccole dimensioni e quelli basati sulla tecnologia stealth.».

La nuova arma destinata al Su-57 è stata presentata in occasione della cerimonia di apertura del nuovo impianto di produzione della Vympel State Machine-building Design Bureau avvenuta il 18 novembre 2019 alla presenza del sindaco di Mosca Sobyanin e del contestuale 70° anniversario dalla fondazione dell’azienda missilistica russa.

Le prestazioni rimangono oggi come allora del tutto classificate mentre relativamente al nome è quasi certo che il missile sia il K-77M, ultimo derivato della famiglia degli R-77 (Codice NATO AA-11 Archer), dotato di alette di controllo convenzionali che ne consentono il trasporto interno nel vano armi del Su-57, un nuovo motore a razzo dual impulse, un nuovo seeker Active Phased Array Antenna (APAA) più versatile e con un raggio d’azione quasi doppio rispetto agli R-77 .

D’altra parte, benché non menzionato, sempre in quell’occasione si citò la realizzazione del missile aria-aria a lunghissimo raggio R-37M (Izdeliye 810), erede del missile a lungo raggio R-33 (AA-9 Amos), in grado di raggiungere i 400 chilometri di tiro utile con una velocità massima di Mach 5 e il Vympel K-74M2 (Izdeliye 760) con sezione ridotta destinato al dispiegamento nelle baie interne delle armi del Su-57.


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Re: Sukhoi Su-57 Felon

Messaggio da Phant » 3 gennaio 2023, 1:54

Aviation-report.com ha scritto:
Le forze aerospaziali russe prendono in consegna un nuovo lotto di aerei di quinta generazione Su-57

L’impianto di aviazione di Komsomolsk-on-Amur intitolato a V.I. Yu.A. Gagarin della United Aircraft Corporation ha consegnato al Ministero della Difesa russo un altro lotto di aerei di quinta generazione Su-57 come parte del programma di fornitura dell’anno in corso.

“Le decisioni sistemiche prese a livello statale per sostenere la modernizzazione dell’impresa hanno permesso di avviare tempestivamente la produzione in serie di aerei di quinta generazione. Con l’espansione delle capacità produttive vengono messe in funzione nuove attrezzature ad alta tecnologia e viene coinvolto personale di produzione aggiuntivo. È in funzione una moderna linea di produzione per l’assemblaggio finale”, ha affermato Denis Manturov , Vice Primo Ministro della Federazione Russa e Ministro dell’Industria e del Commercio.

“Un nuovo lotto di aerei di quinta generazione Su-57 è stato consegnato nell’ambito di un ampio contratto con il Ministero della Difesa russo. Questo velivolo è il futuro dell’aviazione da combattimento russa e incarna tecnologie avanzate. Ha una super manovrabilità, una bassa osservabilità, può distruggere bersagli aerei e terrestri, rilevare il nemico a lunghe distanze ed operare in una guerra incentrata sulla rete e la cyber sicrezza. I materiali compositi sono ampiamente utilizzati nella sua cellula ed è dotato delle più moderne apparecchiature di bordo. Ora è in fase di attuazione un progetto di modernizzazione su larga scala, che aumenterà in modo significativo la produzione di questi veicoli da combattimento”, ha affermato Sergey Chemezov, CEO di Rostec.

“Il nostro stabilimento aeronautico a Komsomolsk-on-Amur ha completato il programma dell’anno in corso per la produzione degli aerei di quinta generazione Su-57 e caccia multiruolo Su-35S per le forze aerospaziali russe. Continueremo ad adempiere ai nostri obblighi. Gli aerei la cui consegna è prevista per il prossimo anno sono già in produzione”, ha affermato Yury Slyusar, direttore generale di PJSC UAC.

Nella Komsomolsk-on-Amur Aviation Plant continuano quindi i lavori per lo sviluppo della produzione in serie dei velivoli di quinta generazione. In particolare la produzione viene modernizzata, le capacità di produzione vengono ampliate e vengono messe in funzione nuove attrezzature ad alta tecnologia e viene assunto personale di produzione aggiuntivo. È stata creata una moderna linea di produzione per l’assemblaggio finale di questi aerei.

Nell’agosto 2018, al Forum tecnico-militare Army-2018, il Ministero della Difesa della Federazione Russa aveva firmato un contratto con la Sukhoi Company PJSC per la fornitura dei primi due caccia Su-57 di serie. Il termine di consegna secondo il contratto era 2018-2020. I piani erano di fornire un aereo nel 2019 e uno nel 2020. Nel giugno 2019, al forum Army-2019, era stato firmato un contratto aggiuntivo per la fornitura di 76 caccia Su-57 (compresi i primi due). La durata del contratto è fino al 2027.

Il primo caccia seriale Su-57 (velivolo Т-50S-1, numero di serie 51001, numero di coda “01”) aveva iniziato a volare all’inizio di dicembre 2019 con l’industria russa che ha consegnato altri due aerei da combattimento Su-57 per le forze aerospaziali russe nel quarto trimestre del 2021.

Nello scorso mese di agosto in un’intervista il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu aveva parlato del Su-57 Felon e aveva detto che in termini di armamento i Su-57 si erano mostrati eccellenti durante l’uso nell’ambito dell’operazione speciale della Federazione Russa in Ucraina. L’utilizzo del caccia Su-57 da parte delle forze aerospaziali della Russia durante l’operazione militare speciale in Ucraina era stato riportato nel mese di maggio dall’agenzia TASS. Il Su-57 era stato testato per la prima volta in uno scenario di combattimento nel 2018 in Siria.

“Abbiamo usato e utilizziamo ancora il velivolo Su-57“, aveva detto Shoigu in risposta a una domanda sull’utilizzo del velivolo di nuova generazione russo contro obiettivi in Ucraina, “… questo velivolo si è rivelato brillante. L’aereo ha un grado di protezione molto elevato contro vari tipi di sistemi di difesa aerea e contro i missili. Ci sarebbero molte cose …. la cosa più importante sono armi molto, molto potenti. Abbiamo provato queste armi, le abbiamo testate, funzionano benissimo“.




Le principali caratteristiche tecniche del Sukhoi SU-57 “Felon”

Il Sukhoi Su-57 codice NATO “Felon” è un caccia multiruolo di quinta generazione progettato per combattere contro tutti i tipi di bersagli aerei a lunghe e/o brevi distanze e colpire obiettivi terrestre e navali nemici, superando le capacità di difesa aerea. Il SU-57 è andato in volo per la prima volta il 29 gennaio 2010. Rispetto ai suoi predecessori, il SU-57 combina svariate funzioni che lo rendono un caccia multiruolo, mentre l’uso di materiali compositi e tecnologie innovative, nonché la configurazione aerodinamica del caccia assicurano la bassa tracciabilità radar e infrarossi.

Il Su-57 Felon è la prima vera incursione del paese nello sviluppo di caccia di quinta generazione. Sebbene si sappia sempre relativamente poco dell’aereo rispetto ad altri velivoli della stessa generazione, è comunque uno degli strumenti aerei più moderni della Russia. Dall’inizio del suo sviluppo, ciò che sappiamo sul caccia russo Su-57 si basa su congetture e dati della Russia.

Da quello che è dato sapere, il velivolo russo sarebbe dotato di un rivoluzionario sistema avionico in grado di calcolare autonomamente la situazione del campo di battaglia per assistere il pilota. Il jet da combattimento stealth russo è inoltre equipaggiato con un radar AESA, che consente di rilevare bersagli aerei, terrestri e navali a distanze molto al di là della maggior parte dei sistemi moderni e di un sistema di puntamento IRST a infrarossi 101KS-V. Conserva alcune caratteristiche dei suoi predecessori, come i robusti carrelli di atterraggio, per poter operare da piste semi-preparate.

Un’altra caratteristica del Su-57 sarebbe quella di poter già controllare attraverso la sua avionica anche i droni di tipo “loyal wingman”. Lo abbiamo visto volare in formazione con il nuovo drone da combattimento stealth S-70 Okhotnik che, nella versione definitiva con gli ugelli del motore piatti e a bassa osservabilità, è stato presentato a dicembre 2021. L’inizio delle consegne dell’Okhotnik, sempre secondo il Ministro della Difesa russo, è previsto per il 2023.

l motore dei velivoli di serie dovrebbe essere un NPO Saturn Product/Item 30 con una velocità massima superiore a Mach 2 e una capacità di supercruise intorno a Mach 1.3, con la caratteristica della spinta vettoriale Multi-Axis Thrust Vectoring (MATV) che gli permetterebbe di controllare sia l’imbardata che il beccheggio direzionando gli ugelli dei motori e quindi la spinta in tutte e quattro le direzioni.

Per quanto riguarda le armi, queste dovrebbero includere una varietà molto ampia di missili anti-radar, aria-aria e aria-terra e i missili ipersonici Kinzhal. Come l’F-22 Raptor e l’F-35 Lighting II, il SU-57 dispone di alloggiamenti interni per l’armamento che contribuiscono a ridurre la cross-section e quindi la firma radar. Gli alloggiamenti sono due principali, lungo la linea centrale della pancia del velivolo, e due alloggiamenti secondari vicino a ogni radice alare.

Il Su-57 è il tentativo della Russia di costruire un caccia di quinta generazione che tenga il passo con quelli costruiti da Stati Uniti e Cina. Ma la Russia ha lottato per sviluppare e produrre l’aereo e non è chiaro se farà del Su-57 un pilastro delle sue forze aerospaziali. L’aereo è in fase di sviluppo dal 2002, ma numerosi ritardi e l’innalzamento dei costi hanno rallentato notevolmente il processo. Anche le sanzioni imposte alla Russia dopo l’annessione della Crimea nel 2014 sembrano aver rallentato lo sviluppo di tecnologie critiche da incorporare nel Su-57 e oggi non è ancora chiaro se le ulteriori sanzioni imposte a seguito dell’invasione dell’Ucraina rallenteranno ancora di più la produzione e l’immissione in servizio del velivolo.

Ad oggi, sono stati prodotti in serie solo una manciata di Su-57, oltre ai circa 10 prototipi. Nonostante questi numeri bassi, Mosca è sicura che le forze aerospaziali riceveranno 22 Su-57 entro il 2024 e 76 entro il 2028, con il primo caccia entrato in servizio nel 2020. Una valutazione estremamente ottimistica rispetto alla situazione attuale?

Rostec State Corporation è la più grande azienda industriale in Russia. Il 2022 segna il 15° anniversario della sua fondazione. Unisce circa 800 organizzazioni scientifiche e industriali in 60 regioni del paese. Le principali aree di attività sono la produzione di aeromobili, l’elettronica radio, le tecnologie mediche, i materiali innovativi e molto altro. I prodotti dell’azienda sono forniti in oltre 100 paesi in tutto il mondo e quasi un terzo delle entrate dell’azienda proviene dall’esportazione di prodotti high-tech.


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