Virtual Flag 09

[Phant]

Prima esercitazione aerea virtuale per l'AM

Si è conclusa la ‘Virtual Flag 09′ dell'Aeronautica Militare, la prima esercitazione aerea in Italia in cui il personale si è addestrato su strutture e mezzi interamente simulati al computer. Circa 150 militari provenienti da diversi reparti e specializzazioni della Forza Armata si sono esercitati per cinque giorni presso il Comando Operativo delle Forze Aeree (COFA) di Poggio Renatico (Ferrara) nella pianificazione e nella condotta di operazioni aeree complesse attraverso l'utilizzo di una rete multimediale ed una serie di software di simulazione molto avanzati, tra i quali l'Integrated Training Capability (ITC), un interfaccia sviluppato dalla NATO per far addestrare il personale sui sistemi operativi utilizzati nella realtà .

«Addestrarsi è fondamentale per essere in grado di intervenire sempre e ovunque ci sia richiesto. - ha affermato il generale di Squadra Aerea Leandro De Vincenti, comandante del COFA -Grazie alle nuove tecnologie, alcune anche simili a quelle di uso comune come chat e social network, ora siamo in grado di addestrarci anche in modo ‘virtuale', ossia svolgere per la prima volta una serie di operazioni complesse senza far alzare un solo aereo in volo. L'addestramento reale rimane essenziale per essere pronti ad assolvere i nostri compiti, primo fra tutti quello della difesa dello spazio aereo nazionale, ma oggi stiamo sviluppando nuove forme di addestramento grazie alle quali possiamo testare in modo economico, sicuro e rispettoso dell'ambiente, le capacità  decisionali ed i comportamenti dei comandanti e del personale che potrebbero essere schierati in situazioni analoghe sul terreno, spesso ricreando al computer scenari che sarebbe molto complicato sperimentare sul campo».

In pratica, sulla base di uno scenario fittizio, è stato simulato che all'Italia fosse stata assegnata la leadership della componente aerea di un contingente multinazionale e interforze inviato su mandato dell'ONU in un Paese devastato dalla lotta tra due fazioni opposte; un contesto geo-politico per molti versi simile a quelli in cui l'Aeronautica Militare è attualmente impegnata ‘fuori area' (Afghanistan, Libano, Balcani). L'esercitazione ‘Virtual Flag 09′ ha avuto proprio lo scopo di addestrare il personale dell'Aeronautica Militare all'attivazione e alla gestione dell'organismo che in una missione reale sarebbe a capo della componente aerea, detto Joint Force Air Component Command (JFACC).

Esfiltrazioni di civili da zone di crisi o di combattimento, evacuazioni sanitarie di emergenza di militari e civili coinvolti negli scontri, missioni di ricognizione e protezione dello spazio aereo e di obiettivi sensibili (centri di comando, ambasciate, ospedali): sono solo alcune delle tipologie di missioni che sono state simulate durante l'esercitazione ‘Virtual Flag', tipiche attività  che vengono condotte nell'ambito delle operazioni militari all'estero, o che potrebbero essere pianificate per garantire un'adeguata cornice di sicurezza in occasione di Grandi Eventi sul territorio nazionale (G8, Summit internazionali, eventi di grande rilevanza sociale o politica).

Con questo tipo di esercitazioni l'Aeronautica Militare intende rimanere al passo con le più moderne forze aeree del mondo - soprattutto quelle degli Stati Uniti e della Gran Bretagna - nel settore della Modellazione e Simulazione (Modeling & Simulation), cioè lo sviluppo di rappresentazioni astratte di oggetti o fenomeni reali (modelli) che, attuate tramite sistemi informatici, consentono di riprodurre e studiare le caratteristiche e il comportamento degli oggetti o le dinamiche dei fenomeni in diverse condizioni. Una modalità  di addestramento complementare a quella ‘reale' - le esercitazioni multinazionali ‘Spring Flag' ad esempio - che nelle moderne organizzazioni riveste una crescente importanza perché consente di svolgere una parte dell'addestramento con un risparmio di risorse economiche e, nel contempo, una riduzione dei rischi derivanti da sperimentazioni reali.

Uno degli sviluppi futuri più suggestivi e promettenti di queste nuove tecnologie è la possibilità  di realizzare ‘architetture distribuite', ossia connettere sistemi di simulazione ubicati in località  diverse. In futuro, in pratica, potrebbe essere possibile effettuare esercitazioni tipo la ‘Virtual Flag' senza spostare il personale dalle proprie basi e quindi con un dispendio di risorse ancora minore.

FONTE: http://www.dedalonews.it/it/index.php/1 ... -per-l-am/

Bye
Phant