Gli F-35 inglesi

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Gli F-35 inglesi

Messaggio da Phant » 19 marzo 2009, 20:03

Difesanews.it ha scritto:
UK acquista primi 3 JSF

Il Ministro della Difesa inglese John Hutton in visita a Washington ha confermato l'intenzione di proseguire nello sviluppo del velivolo F-35 Lightning II firmando alla presenza del collega americano Gates l'impegno d'acquisto di 3 esemplari di F-35, nella versione a decollo corto e atterraggio verticale. L'Inghilterra darà  quindi il proprio supporto alla fase Initial Operational Test and Evaluation (OT&E), che permetterà  lo studio di tattiche di impiego operativo in scenari di combattimento realistici presso la base aerea di Edwards a partire dal 2011. Finora i soli partner internazionali del programma che parteciperanno a questa fase sono per l'appunto il Regno Unito e l'Olanda, mentre l'Italia ha declinato per motivi di bilancio.

La consegna del primo velivolo avverrà  nel 2011 e proverrà  dal terzo lotto di produzione iniziale. Verrà  subito destinato al gruppo di collaudo congiunto degli F-35 in California.

Il valore dell'operazione è di oltre 700 milioni di dollari, spalmati in due anni, che si aggiungeranno ai 2.8 miliardi/$ già  fissati per la partecipazione alla fase SDD (System Development and Demonstration).

L'F-35 Lightning II è un velivolo supersonico, multiruolo di quinta generazione con capacità  stealth, scelto per sostituire le diverse varianti di Harrier in qualità  di Joint Combat Aircraft nella marina e nell'aeronautica inglese. Il Regno Unito ha intenzione di acquistare 138-150 F-35B, che verranno gestiti all'interno di un gruppo congiunto RAF/Royal Navy con particolare riguardo per l'impiego operativo a bordo delle due nuove portaerei classe Queen Elizabeth.

Il monomotore F-35 è realizzato in tre versioni: CTOL (Conventional Take Off and Landing), STOVL (Short Take Off and Vertical Landing) e CV (Carrier Variant). Le tre versioni dell'F-35 condividono la stessa progettazione e utilizzano la stessa infrastruttura di supporto in tutto il mondo. Il velivolo sostituirà  almeno 13 tipi di aerei, inizialmente in 11 paesi.

Lockheed Martin sta sviluppando l'F-35 con i suoi principali partner industriali, Northrop Grumman e BAE Systems. Due motori intercambiabili sono in sviluppo: l'F135 di Pratt & Whitney e l'F136 del team GE - Rolls-Royce.


FONTE: http://www.difesanews.it/archives/uk-ac ... rimi-3-jsf
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Re: Gli F-35 inglesi

Messaggio da Phant » 31 ottobre 2010, 19:32

Dedalonews.it ha scritto:
Londra dice addio agli STOVL: si disfa degli Harrier e per l'F-35 sceglie la versione C

La Gran Bretagna radierà  definitivamente i suoi caccia VTOL/STOVL Harrier GR.9 e T.12, «aeroplani che hanno servito molto bene il nostro paese». E cambia idea riguardo il Joint Strike Fighter, preferendo alla versione STOVL (F-35B) la più "interoperabile" versione imbarcata (F-35C) e chiedendo ai suoi JSF speciali "Combat ISTAR capabilities", perfettamente equilibrate con le doti multiruolo degli Eurofighter Typhoon delle ultime serie di produzione.

Sono queste, riguardo lo strumento aereo, le decisioni più eclatanti annunciate dal primo ministro David Cameron nell'atto di presentare al Parlamento lo Strategic Defence and Security Revue (SDSR), il nuovo piano decennale per la difesa e la sicurezza interna della Gran Bretagna: una vera e propria riforma delle forze armate di Sua Maestà  tesa al ridimensionamento quantitativo in favore di un contestuale sviluppo di forme e sistemi di contrasto alle nuove minacce, a cominciare da quella cibernetica.

Il personale militare sarà  ridotto del 10% e quello civile impiegato nel ministero della Difesa di 25.000 unità ; verrà  eliminato il 40% di cannoni e carri armati; saranno radiati alcuni aerei e di altri riconsiderato o rimandato l'acquisto; verrà  rimpatriato il contingente stanziato in Germania. Royal Air Force, Royal Navy e Royal Army si vedranno ridurre in misura diversa le risorse per l'esercizio (il prossimo budget sarà  tagliato dell'8 %), per liberare i fondi necessari, fra le altre cose, a costruire quattro nuovi sommergibili lanciamissili nucleari, a dare maggiore protezione e mobilità  alle forze di terra (arriveranno almeno 14 nuovi elicotteri Chinook), e a mettere in piedi l'equivalente del nuovo Cyber Command americano.

Davanti a una platea attonita di militari di tutte le armi riunita in un comando militare a nord-ovest di Londra, Cameron aveva già  annunciato la «immediata radiazione» dell'unica portaerei ancora operativa, la "Ark Royal", e l'uscita di servizio di ciò che rimane della componente da combattimento ad ala fissa della Fleet Air Arm, 58 Harrier fra GR.9/9A monoposto e T .12 biposto da conversione operativa in servizio con l'aviazione navale britannica che proprio l'anno scorso aveva festeggiato mestamente i suoi 100 anni, con le misure annunciate già  nell'aria.

Questi aerei da combattimento - che per cinque anni, prima di essere sostituiti nel luglio 2009 dai Tornado GR.4, hanno operato efficacemente in Afghanistan nel Close Air Support (i loro piloti li chiamavano i "salva-vita" delle truppe) - sono inquadrati nella Joint Force Harrier, la formazione mista Royal Navy-Royal Air Force che fa capo a uno dei tre gruppi operativi dell'Air Command della RAF. In realtà  la JFH, istituita nel 1998 dal precedente Strategic Defence and Security Revue mettendo a fattor comune coi relativi piloti, specialisti e apparati logistici i Sea Harrier FRS.2 multiruolo delle portaerei (poi radiati nel 2006) e gli Harrier "terrestri" da attacco della RAF (i GR.7/T.10, poi portati agli standard GR.9A/T.12), era stata concepita - e ha operato in una prima fase - come forza aerea da attacco imbarcata, tanto che il suo braccio operativo era stato battezzato Naval Strike Force.

La vocazione navale della Joint Force Harrier (all'inizio forte di ben 138 aerei delle due forze aeree), ancorché basata su un aeroporto della RAF (Cottesmore) e come s'è detto dipendente in definitiva da questa, si è poi andata perdendo con il tempo. Una volta radiati i Sea Harrier (e in ovvio contrasto con ciò che pensava la Navy), la RAF ha preferito dispiegare gli Harrier da attacco rimasti su basi terrestri nel susseguirsi delle campagne cui questi caccia hanno preso parte, dal Kosovo alla Seconda Guerra del Golfo, dalla Sierra Leone all'Afghanistan.

La stampa britannica ha riportato la "costernazione" con cui la Royal Navy (e con essa vari analisti militari, in parte legati all'opposizione laburista) ha accolto le decisioni del governo. La Gran Bretagna resterà  senza portaerei per molti anni, in attesa che diventino operative le sue due nuove carrier classe "Queen Elizabeth", attualmente in costruzione e destinate a imbarcare (con una dotazione standard di 12 velivoli, più altrettanti elicotteri) gli F-35B, gli stealth STOVL nati in pratica dagli sviluppi degli studi avviati a cavallo degli anni Ottanta dai costruttori dell'Harrier (l'odierna BAe Systems e il motorista Rolls-Royce) per arrivare a un suo sostituto avanzato e - soprattutto - supersonico.

Ma a frustrare i marinai e soprattutto i veterani della Fleet Air Arm sono state due ulteriori brutte notizie. La prima è che una delle due nuove moderne portaerei entrerà  e resterà  effettivamente in servizio mentre la seconda vi rimarrà  solo per poco e poi sarà  ceduta al miglior offerente. La seconda è che delle altre due odierne unità  portaeromobili della Royal Navy, la nave da assalto anfibio "Ocean" e la porterei "Illustrious" (gemella della "Ark Royal" e al momento inoperativa), ne sarà  tenuta una sola, da trasformare in portaelicotteri e unità -comando.

Molti si chiedono che cosa accadrà  nel frattempo, come farà  cioè la Royal Navy senza più portaerei né aerei imbarcati a mantenere vivo un know-how e una tradizione indispensabili nel momento in cui la FAA con le "Queen Elizabeth" e i Joint Strike Fighter in arrivo, riprenderà  la sua attività  (come del resto si preparava a fare solo un anno fa col disimpegno dall'Afghanistan della Joint Force Harrier). Un gap anche "culturale" che potrà  essere colmato soltanto con l'aiuto degli alleati, come accadde nel 2007 quando la "Illustrious" per "tenere caldo" il ponte di volo mentre aerei, piloti e specialisti operavano in Afghanistan, ospitò a bordo gli Harrier II dei Marines americani, della Armada spagnola e persino della Marina Militare italiana. Visto che le nuove portaerei riceveranno i loro caccia nel 2017-2018, cioè due-tre anni dopo essere entrate in squadra, la Royal Navy dovrà  programmare nuovi "inviti a bordo". Ma per far appontare quali aerei?

àˆ qui, dulcis in fondo, l'ultima doccia scozzese. Nelle sue prime pagine il Strategic Defence and Security Revue, nel rimarcare l'importanza di restituire un ruolo alla Navy mettendo in servizio nuove portaerei, afferma che occorrerà  poterle impiegare insieme con quelle dei «più stretti alleati». Da qui la decisione di ribaltare la scelta del precedente governo di non dotare le "Queen Elizabeth" di catapulte e sistemi di arresto (salvo ripensarci con dei mai ben chiariti lavori di modifica) ma dei trampolini ski jump necessari alla versione STOVL dell'F-35, quella cui Londra era sin qui interessata (tanto da iniziare di recente a sviluppare - facendoseli in parte finanziare dagli USA - sistemi capaci di far compiere allo STOVL di Lockheed Martin appontaggi corti rullati, per poter rientrare a bordo con un maggior carico e allungare la vita del motore).

Ora Londra, recita il SDSR, chiederà  la versione C del JSF, la stessa della Navy statunitense, dotata di maggiori raggio d'azione, armamento e spazio a bordo per assolvere anche le importanti missioni netcentriche di intelligence e sorveglianza. «Un errore», recita il documento, «quello del precedente governo di privare le nostre future portaerei dei sistemi capaci di renderle interoperabili con la francese "Charles De Gaulle" e le portaerei americane, per rimediare al quale occorrerà  del tempo. Ma siano determinati a farlo.»

Insomma alla Gran Bretagna non servono più F-35 "expeditionary", i moderni discendenti dei gloriosi Harrier, caccia STOVL da mettere all'occorrenza a fattor comune con quelli analoghi dei Marines USA e dell'Aeronautica e della Marina italiane. Ora vuole caccia "da portaerei" (da condividere ancora con la RAF, si vedrà  però con quali rapporti di forza), i primi dal 1981, quando la FAA radiò i Phantom imbarcati per "convertirsi" agli VTOL. Inutile osservare che questo cambio di rotta del partner di primo livello del programma del Joint Strike Fighter non mancherà  di avere qualche ripercussione.


FONTE: http://www.dedalonews.it/it/index.php/1 ... ersione-c/
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Re: Gli F-35 inglesi

Messaggio da Phant » 11 maggio 2012, 16:07

Key.aero ha scritto:
UK reverts to F-35B

As had been widely rumoured for several months, the UK MoD has reversed the decision to switch from the STOVL F-35B to the F-35C carrier variant of the Joint Strike Fighter. The official announcement on 10 May came following the decision by the Prime Minister David Cameron to endorse the change.

The move comes as a huge embarrassment for Mr Cameron, with the move to the F-35C included as a key element of October 2010's Strategic Defence and Security Review (SDSR). At the time Mr Cameron said that the F-35B STOVL variant was considered to be ‘more expensive and less capable'. He said a move to ‘cat and trap' operations with the F-35C would increase interoperability with the US and France.

However, 18 months on and a Defence spokesman said that the government now has a clear picture of the cost implication of converting one of the UK's Queen Elizabeth-class future aircraft carriers to accommodate ‘cat and trap' operations.

He said that adapting HMS Prince of Wales (the second UK carrier) so that it can be used by the F-35C had risen £1 billion since the SDSR estimates were calculated. This is largely driven by the cost of incorporating the new Electromagnetic Aircraft Launch System (EMALS).

By reverting to the F-35B, the spokesman said that the UK could accelerate its carrier strike capability, and potentially utilise both of the carriers. The UK expects IOC for the F-35B in a land based role from 2017, with sea trials from 2018 aboard HMS Queen Elizabeth.


FONTE: http://www.key.aero/view_news.asp?ID=50 ... n=military
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Re: Gli F-35 inglesi

Messaggio da Phant » 11 febbraio 2016, 5:19

Analisidifesa.it ha scritto:
Mbda Asraam per l’integrazione sugli F-35 britannici

MBDA ha iniziato le consegne di un quantitativo di Advanced Short Range Air-to-Air Missiles (ASRAAM) per la prossima integrazione di questo missile aria-aria a raggi infrarossi sugli F-35B britannici.

Il primo missile è stato consegnato negli Stati Uniti nel mese di gennaio a BAE Systems che guida il programma d’integrazione dell’F-35 per il Regno Unito, L’ASRAAM sarà il primo missile britannico ad armare l’F-35 e la sua integrazione all’interno del F-35 System Development and Demonstration (SDD) garantirà ai velivoli di Royal Air Force e Royal Navy elevate capacità nel confronto aereo a corto raggio.

Il ministro della Difesa britannico Philip Dunne accolto con favore la notizia affermando che “il lavoro imminente di integrazione dell’ASRAAM di MBDA sul velivolo F-35 Lightning fornirà un’arma allo stato dell’arte ai piloti di RAF e Royal Navy. L’integrazione di questo missile dimostra anche il successo del contributo britannico al programma più ampio F-35?.

Circa il 15 per cento in termini di valore di ogni F-35 si sta costruendo qui nel Regno Unito, un lavoro prezioso per l’industria britannica che sostiene migliaia di posti di lavoro in tutto il Regno Unito.”

I missili consegnati saranno utilizzati nel corso 2016 per una serie di prove di volo e lanci che costituiscono un passaggio fondamentale verso la capacità operativa iniziale del velivolo nel Regno Unito.

Le prove comprendono la raccolta di dati ambientali, la separazione sicura del missile dal velivolo, l’integrazione dell’arma con i sistemi di bordo dell’F-35 e le prove di lancio contro bersagli. Queste attività di integrazione si svolgeranno sia a Naval Air Station di Patuxent River e la base Edwards Air Force negli Stati Uniti.


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Re: Gli F-35 inglesi

Messaggio da Phant » 19 agosto 2016, 18:42

Analisidifesa.it ha scritto:
Contratto a MBDA per i missili Asraam dell’F-35

Il Ministero della Difesa britannico ha assegnato a MBDA un contratto da 184 milioni di sterline per la fornitura di missili aria-aria a guida infrarosso ASRAAM (Advanced Short Range Air-to-Air Missile) destinati a equipaggiare i cacciabombardieri F-35B Lightning II della Royal Air Force.

MBDA è già impegnata nel programma di sostegno all’impiego degli ASRAAM sui cacciabombardieri Eurofighter Typhoon della RAF. I missili verranno prodotti nel nuovo stabilimento di Bolton e con la collaborazione degli altri siti produttivi britannici di MBDA a Stevenage e Bristol.

Complessivamente circa 400 maestranze sono coinvolte nel programma ASRAAM . Il missile è stato adottato anche dagli F/A-18 della Royal Australian Air Force ed è stato ordinato dalle forze aeree indiane per equipaggiare i vecchi aerei da attacco Bae Jaguar.

Sugli F-35B britannici gli ASRAAM verranno installati su piloni esterni ma resta aperta l’opzione di studiarne l’adozione dentro la stiva per non compromettere le caratteristiche stealth del velivolo.


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Re: Gli F-35 inglesi

Messaggio da Aviators » 2 gennaio 2018, 18:14


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Re: Gli F-35 inglesi

Messaggio da Phant » 20 aprile 2018, 18:45

Aviation-report.com ha scritto:
Riformato il famoso 617 Squadron Dambusters della RAF per volare con i nuovi F-35

Il segretario alla Difesa inglese ha annunciato che il rinomato Squadron 617 “Dambusters” ricordato per il famoso raid sulle dighe della Seconda Guerra Mondiale è stato riformato per volare con i nuovi F-35 del Regno Unito. Gavin Williamson ha annunciato la riattivazione del nuovo 617 Squadron dopo un evento a Washington DC in occasione del centenario della RAF, a cui ha partecipato il Capo di Stato Maggiore Air Chief Marshal Sir Stephen Hillier.

La denominazione del nuovo 617 Squadron segue il 75° anniversario della costituzione originaria dello squadrone, denominato comunemente “Dambusters”. Originariamente costituito per eseguire la missione altamente specializzata di mettere fuori uso dighe e produzione industriale della valle della Ruhr in Germania, il nuovo 617 Squadron sarà il primo a volare con il caccia stealth di quinta generazione F-35 del Regno Unito, il velivolo da combattimento più avanzato e potente nei 100 anni di storia della RAF.

Il nome del 617 Squadron è stato reso famoso da “The Dambusters”, ed ha avuto un ruolo veramente importante durante la Seconda Guerra Mondiale, ed è stato così scelto per volare per primo con i caccia da combattimento più avanzati del mondo. Ora il nuovo gruppo di volo dovrà assicurare che la leggenda del suo nome e delle sue gesta famose nel mondo sopravvivano nel tempo. Gli equipaggi del 617 Squadron da una quota di 60 piedi e ad una velocità di 220 miglia all’ora riuscirono con successo a violare le dighe di Mohne e Eder.

L’F-35B Lightning difenderà il Regno Unito e farà in modo che la Gran Bretagna resti un paese pioniere dell’innovazione, con una capacità unica di adattarsi a questo mondo sempre più pericoloso. Il Regno Unito attualmente sta prendendo in carico l’F-35B Lightning versione STOVL, un jet da combattimento multiruolo capace di una vasta gamma di operazioni. È il primo jet militar al mondo a combinare la tecnologia stealth con velocità supersoniche e capacità di decollo e atterraggio brevi.

Il 617 Squadron oggi

Il 617 Squadron di oggi si sta addestrando con i suoi 15 F-35B Lightning jet negli Stati Uniti e questa estate si trasferirà nel Regno Unito nella sua nuova casa presso la base aerea di RAF Marham. Come i loro predecessori, opereranno come reparto di prima linea della Royal Air Force.

L’aereo sarà gestito congiuntamente dalla Royal Air Force e dalla Royal Navy e avrà la capacità di operare da terra e da mare, come parte integrante del gruppo aereo che opererà dalle nuove portaerei britanniche Queen Elizabeth.


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Re: Gli F-35 inglesi

Messaggio da Aviators » 20 aprile 2018, 22:05




avevo letto riformattato :rotfl:

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Re: Gli F-35 inglesi

Messaggio da Aviators » 9 giugno 2018, 16:23

Difesa Online ha scritto: Il Regno Unito ha dato il benvenuto ai primi quattro F-35B, che voleranno per la Royal Air Force e la Royal Navy

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Con il supporto di un mezzo per il rifornimento in volo, i caccia hanno sorvolato l’Oceano Atlantico senza interruzioni a partire dalla base aerea dei Marines di Beaufort in South Carolina, dove i piloti inglesi hanno ricevuto una formazione intensiva sul velivolo, in partnership con personale dei Marines degli Stati Uniti.
Dotato di tecnologia stealth, sensori avanzati, capacità d’arma e raggio d’azione, l’F-35 è il caccia più efficace, sicuro e connesso mai costruito. Più che un aereo, l’F-35 ha la possibilità di raccogliere, analizzare e condividere i dati, diventando così un potente moltiplicatore di forze e potenziando tutti gli asset di aria, di superficie e le basi d’appoggio che partecipano alla missione.
“Questo velivolo trasformerà davvero il modo in cui il Regno Unito gestisce le proprie operazioni di difesa aerea e non a caso questa nuova generazione di forze da combattimento entra a far parte della RAF proprio nell’anno del centenario” ha affermato Peter Ruddock, Chief Executive, Lockheed Martin UK. “Quale partner chiave del programma F-35 sin dalle sue fasi iniziali, il Regno Unito è stato fondamentale nella progettazione e nello sviluppo del velivolo, in particolare in relazione alle capacità di decollo corto e atterraggio verticale”.
Il programma ha avuto un impatto estremamente positivo sull’industria del Regno Unito, con oltre 500 aziende britanniche coinvolte nella supply chain. Circa il 15% del valore di ciascuno degli oltre 3.000 F-35 sviluppati nel corso del programma è prodotto nel Regno Unito, e ad oggi il programma ha generato circa $13 miliardi di dollari in contratti per i fornitori britannici.
Il velivolo è giunto alla base con due mesi di anticipo sul programma, cosa che permetterà alla Lightning Force UK di concentrarsi sul raggiungimento della IOC (Initial Operational Capability) entro la fine del 2018. I primi test a bordo della portaerei britannica Queen Elizabeth Class sono attesi per la fine di quest’anno.
Le attività di supporto per la flotta britannica di F-35 di stanza alla base RAF di Marham saranno fornite dal Lightning Team britannico, formato da un team congiunto BAE Systems, Lockheed Martin, Pratt & Whitney e Rolls Royce.
Il Regno Unito dispone attualmente di 15 velivoli F-35B in totale: gli altri si trovano al momento presso la basi di Beaufort o di Edwards in California, dove vengono coinvolti in missioni di test e formazione.
Nel mondo, ci sono attualmente circa 300 F-35 operanti in 15 basi e il programma ha raggiunto e superato le 140.000 ore di volo complessive.

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Re: Gli F-35 inglesi

Messaggio da Phant » 4 ottobre 2018, 2:52

Aviation-report.com ha scritto:
I primi F-35 della Royal Navy inglese atterrano sulla portaerei HMS Queen Elizabeth

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Gli aerei da combattimento ad alte prestazioni volano di nuovo da una portaerei della Royal Navy quando i primi F-35B Lightning II sono atterrati per la prima volta sul ponte di volo della HMS Queen Elizabeth. Nel 2010 l’ultimo decollo con un velivolo Harrier dalla portaerei HMS Ark Royal.

Il comandante della Royal Navy Nathan Gray e il comandante dello squadrone della RAF, Andy Edgell, sono stati i primi piloti a fare la storia atterrando i loro jet F-35B sul ponte di volo della nuova portaerei britannica. Poco dopo, il comandante Gray è diventato anche il primo pilota a decollare usando lo sky jumo della nave. Le operazioni di volo segnano l’inizio di oltre 500 decolli e atterraggi dall’unità navale inglese previsti per le prossime 11 settimane.

Parlando poco dopo il primo appontaggio di martedì 25 settembre 2018, il Comandante Gray ha dichiarato: “Nessuna parola può spiegare come ci siamo sentiti a girare l’angolo a 500 miglia all’ora e vedere la HMS Queen Elizabeth in attesa dell’arrivo dei suoi primi jet F-35. Mi sento incredibilmente privilegiato Per un aviatore navale è sempre un momento speciale quando si scorge in lontananza la portaerei, nascosta in una distesa d’oceano grigio. La HMS Queen Elizabeth è una città galleggiante, che ospita centinaia di marinai e Royal Marines, ed è stata una giornata particolarmente intensa.”

Capace di imbarcare fino a 24 velivoli, la HMS Queen Elizabeth fornirà alla Royal Navy una capacità posseduta da pochi altri. Queste nuove portaerei classe Queen Elizabeth sono state specificamente progettate e costruite per far volare l’F-35, offrendo una combinazione incredibilmente flessibile e potente per fornire una grande capacità militare in tutto il mondo. Le due nuove portaerei della Royal Navy, HMS Queen Elizabeth e HMS Prince of Wales, che è stata quasi completata, proietteranno il potere militare britannico in tutto il mondo per il prossimo mezzo secolo.

Il comandante Edgell ha aggiunto: “Ci è voluto un livello indescrivibile di ostinata determinazione e perseveranza per realizzare questo incredibile momento. Abbiamo scritto un piccolo pezzo di storia oggi, ma guardiamo oltre e ci stiamo concentrando su quello che sarà un lungo periodo di test in mare per gli F-35”

I jet saranno messi alla prova nelle prossime settimane in una serie di test con diverse condizioni del mare e del meteo. Dopo aver completato le prove, che si stanno svolgendo al largo della costa orientale degli Stati Uniti, la gigantesca portaerei dovrebbe visitare New York. La HMS Queen Elizabeth ha lasciato il suo porto di Portsmouth in agosto, attraversando l’Atlantico per condurre le prove di volo e per addestrarsi con la US Navy.

La HMS Queen Elizabeth è quasi pronta per schierarsi a supporto delle operazioni globali dal 2021. Nel frattempo, il Regno Unito ha ora preso in consegna 16 dei 138 jet F-35 previsti come parte della sua flotta di aerei militari, flotta leader a livello mondiale per l’uso da parte della Royal Navy e della Royal Air Force. Circa otto anni fa il ritiro dal servizio attivo dei tanto amati Harrier. Da ieri 28 Settembre 2018 il Regno Unito torna così ad avere le portaerei e i “Jump Jets” imbarcati.




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Re: Gli F-35 inglesi

Messaggio da Phant » 24 gennaio 2019, 4:14

Analisidifesa.it ha scritto:
Capacità operativa iniziale per gli F-35B

Il 10 gennaio nella base della Royal Air Force (RAF) di Marham, il segretario alla Difesa Gavin Williamson e il capo di stato maggiore della RAF, Air Marshal Sir Stephen Hillier, hanno dichiarato la capacità operativa iniziale (IOC) Land (L) per l’F-35B

L’IOC L per l’F-35B è caratterizzato dal fatto che 9 velivoli sono pronti per essere schierati oltremare per operazioni di combattimento con una dotazione di armamenti composta da missili aria-aria a medio raggio Raytheon AIM-120 (AMRAAM), missili aria-aria a corto raggio MBDA AIM-132 (ASRAAM) e bombe a guida laser Raytheon Paveway IV (LGB).

Williamson ha detto alla stampa che gli F-35B quest’anno verranno probabilmente schierati sulla base cipriota di Akrotiri per le operazioni contro lo Stato Islamico in Siria e Iraq sostituendo Typhoon non aggiornati e gli ultimi 40 Tornado destinati a essere radiati dalla RAF nelle prossime settimane.


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Re: Gli F-35 inglesi

Messaggio da Phant » 28 giugno 2019, 19:13

Aviation-report.com ha scritto:
Gli F-35B britannici completano le prime missioni operative su Siria e Iraq

Il Ministero della Difesa britannico ha annunciato e confermato che i suoi nuovissimi caccia F-35B hanno partecipato insieme ai caccia Typhoon a voli operativi nei cieli Siriani e Iracheni, come parte della lotta in corso contro Daesh, confermato dal Segretario alla Difesa.

Queste missioni operative seguono un periodo di formazione e addestramento condotto a Cipro, noto come Exercise Lightning Dawn, finalizzato alla costruzione di capacità per il nuovo velivolo e per gli elementi di supporto. Grazie alle eccezionali prestazioni dell’aeromobile, dei piloti e del personale di supporto durante questo periodo, è stato dato il via al loro debutto operativo a partire dalla base aerea di RAF Akrotiri, insieme ai Typhoon.

Le prime sortite operative dei caccia di quinta generazione F-35B inglesi sono state effettuate domenica 16 giugno a sostegno dell’operazione Shader, il contributo britannico alla missione contro Daesh della Global Coalition, in Iraq e in Siria. Due velivoli hanno condotto una missione operativa sulla Siria, senza utilizzare nessun armamento per quella che è stata dichiarata una missione di ricognizione. Da quella prima missione, i F-35Bs Lightnings del Regno Unito hanno volato almeno altre 12 sortite.

L’F-35 è il primo velivolo che combina tecnologia stealth con velocità supersoniche con la capacità di utilizzare decolli brevi e atterraggi verticali. La flotta aerea britannica degli F-35B Joint Strike Fighters è gestita congiuntamente dalla RAF e dalla Royal Navy. Grazie alla capacità di operare da terra e dal mare, l’F-35 costituisce una parte vitale del conferimento di una capacità di “carrier strike” nel Regno Unito quando sarà combinato con le nuove portaerei britanniche della classe Queen Elizabeth.

Il Chief of the Air Staff, Air Chief Marshal Sir Stephen Hillier, ha dichiarato: “Questa prima missione operativa per l’F-35 Lightning del Regno Unito conferma i notevoli progressi compiuti nell’introduzione di questa formidabile nuova capacità in servizio.“

Il Regno Unito ha attualmente in linea 17 velivoli F-35B con il 617 Squadron che è stato rientrato nel Regno Unito l’anno scorso. Altri velivoli arriveranno i prossimi anni incluso l’imminente arrivo del 207 Squadron sulla base aerea RAF di Marham, con un piano generale di acquisizione di 138 velivoli. Più avanti nel corso dell’anno, il 617 Squadron si imbarcherà per la prima volta sulla portaerei HMS Queen Elizabeth. I jet del Regno Unito condurranno test operativi, insieme al 17 Test and Evaluation Squadron, a bordo dell’unità navale durante l’esercitazione Westlant 19, dimostrando la loro capacità sul mare. Questo è un passo fondamentale sulla strada per il primo Carrier Strike Deployment pianificato per il 2021.

Il RAF 617 Squadron ha schierato sei F-35B ad Akrotiri il 21 maggio 2019. Lo scopo ufficiale del dispiegamento di sei settimane per l’esercitazione Lightning Dawn è stato quello di testare il mantenimento della forza lontano dalla sua base operativa principale nel Regno Unito presso la RAF Marham e preparare il il primo schieramento operativo del vettore entro la fine dell’anno a bordo della HMS Queen Elizabeth.

Parlando al personale della RAF Akrotiri, il Segretario alla Difesa Penny Mordaunt ha dichiarato: “Gli F-35 sono i jet più avanzati che il nostro paese abbia mai posseduto e formeranno la spina dorsale della difesa aerea britannica per i decenni a venire. Hanno superato tutti i test imposti dall’addestramento e la loro prima vera missione operativa è un passo significativo verso il futuro della difesa del Regno Unito“.


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Re: Gli F-35 inglesi

Messaggio da Phant » 12 settembre 2019, 19:17

Aviation-report.com ha scritto:
La portaerei inglese HMS Queen Elizabeth parte per gli Stati Uniti per imbarcare per la prima volta gli F-35B britannici

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La portaerei inglese HMS Queen Elizabeth è salpata dal porto di Portsmouth il 30 agosto per imbarcare e testare per la prima volta i jet da combattimento F-35B del Regno Unito. La più grande nave da guerra della Royal Navy lavorerà con un massimo di sette jet britannici F-35B durante il suo dispiegamento durante la missione Westlant 19, che la vede tornare sulla costa orientale del Nord America dopo la missione dello scorso anno.

Questo schieramento segna un altro importante traguardo per la portaerei, che prevede le operazioni di volo dei caccia stealth di quinta generazione della Royal Navy e della Royal Air Force durante cinque settimane di test, oltre ad ospitare anche alcuni F-35B del Corpo dei Marines degli Stati Uniti.

Prima di dichiarare l’unità navale completamente operativa, quest’ultima, gli F-35B e le unità di supporto saranno rigorosamente testati in scenari realistici di guerra, visitando il Canada e gli Stati Uniti durante questa missione di tre mesi. Il cacciatorpediniere Type 45 HMS Dragon e la fregata Type 23 HMS Northumberland accompagneranno la Queen Elizabeth con la nave cisterna RFA Tideforce che fornisce supporto al gruppo da combattimento britannico. A questo potente gruppo di navi si uniranno anche unità della US Navy, della US Air Force e del Corpo dei Marines degli Stati Uniti.

Presenti a bordo anche un’aliquota di Royal Marines della Lima Company 42 Commando, con sede a Plymouth, e assetti della Fleet Air Arm della Royal Navy, tra i quali anche nove elicotteri Merlin Mk2, Mk4 e Wildcats del 814 Naval Air Squadron di Culdrose e del 815 Naval Air Squadron di Yeovilton. Tutti gli elicotteri militari del Regno Unito, ad eccezione dell’anziano Puma, sono stati certificati per le operazioni di volo sulla Queen Elizabeth. Saranno, inoltre, presenti a bordo anche un team medico Role 2, aviatori della RAF e soldati dell’esercito britannico.

7 jet britannici F-35B pilotati da piloti RN e RAF voleranno sulla nave quando si troverà in prossimità della costa orientale degli Stati Uniti. I jet e il personale sono stati selezionati dagli squadrons inglesi: il 617 Sqn (unità operativa), il 207 Sqn (unità operativa di conversione) e lo il 17 Sqn con sede in California (unità di test e valutazione). I jet britannici saranno integrati da un massimo di 4 velivoli F-35B aggiuntivi F-35B dello US Marine Corps.

Oltre a qualificare i piloti di Royal Navy e Royal Air Force per le operazioni di volo imbarcate, questi inizieranno a sviluppare nuove tattiche e a condurre sortite con carichi di bombe e missili. Il 617° Squadron inizierà anche a elaborare nuove procedure di di CAP – Combat Air Patrol, coordinandosi con i controllori guida caccia a bordo della portaerei e della HMS Dragon. Questo è un momento particolarmente importante poiché la Royal Navy era stata pericolosamente privata della propria capacità di difesa aerea della flotta dal 2006 data del ritiro prematuro dei suoi caccia Sea Harrier FA Mk2.

Il prossimo anno la Queen Elizabeth sarà impegnata in un’altra esercitazione che la guiderà sulla strada verso la dichiarazione di una Capacità Operativa Iniziale nel dicembre 2020. Il primo dispiegamento operativo, nel 2021 (CSG21), dovrebbe includere il Mediterraneo orientale, il Medio Oriente e il Pacifico. La Queen Elizabeth sarà scortata da 2 cacciatorpedinieri Type 45, 2 fregate Type 23, un SSN, una nave cisterna di classe Marea e RFA Fort Victoria e verranno imbarcati gli F-35B del 617° Squadron e dello US Marine Corps. La piena capacità operativa (FOC) della portaerei inglese con i velivoli interamente britannici è prevista per il 2023. Il gruppo da battaglia della Queen Elizabeth garantirà al Regno Unito una capacità di diplomazia e di deterrenza strategica convenzionale e il Ministero della Difesa si è impegnato dal 2023 a mantenere in uno stato di prontezza operativa elevata una delle nuove portaerei. Il “WESTLANT 19” Strike Group tornerà nel Regno Unito all’inizio di dicembre 2019.

Durante la missione Westlant 19 la HMS Queen Elizabeth ospiterà anche il secondo Atlantic Future Forum durante il suo viaggio negli Stati Uniti, a seguito del forum inaugurale tenutosi lo scorso anno a New York. Il forum offre una piattaforma per innovatori, managers e imprenditori tecnologici governativi e dell’industria per esplorare le tendenze emergenti sul cyber, sull’intelligenza artificiale e spazio, sulle tecnologie e minacce future.

La nave gemella della HMS Queen Elizabeth, la HMS Prince of Wales, è nelle sue fasi finali di costruzione presso il Rosyth Dockyard e si prevede che inizierà le sue prove in mare nelle prossime settimane, e molto probabilmente potrà incontrare in mare la Queen Elizabeth al suo rientro dagli Stati Uniti a fine anno.


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Re: Gli F-35 inglesi

Messaggio da Phant » 17 ottobre 2019, 1:01

Aviation-report.com ha scritto:
I primi caccia britannici F-35B atterrano sulla portaerei HMS Queen Elizabeth

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Pilotati da personale della Royal Navy e della Royal Air Force, i jet F-35B Lightning si imbarcano sulla portaerei HMS Queen Elizabeth, unità da 65.000 tonnellate, per condurre prove operative al largo della costa orientale degli Stati Uniti. Ciò fa seguito ai test svolti lo scorso anno con i caccia Lightning statunitensi, che avevano portato a 500 decolli ed atterraggi durante il periodo di 11 settimane in mare.

Queste prove sono finalizzate a test dell’aeromobile e del personale per garantire che il velivolo sia compatibile con la portaerei. I test prevedono la pianificazione delle missioni, l’armamento dell’aeromobile utilizzando il sistema di gestione delle armi altamente automatizzato della nave (Highly Automated Weapon Handling System), le missioni di volo e il debriefing delle stesse.

I testi di volo sulla HMS Queen Elizabeth fanno parte dell’esercitazioe “WESTLANT 19” dello Carrier Strike Group britannico. Una volta pienamente operativo, lo UK Carrier Strike Group, sarà una forza formidabile capace di operare in tutto il mondo, utilizzando una serie di piattaforme per lavorare a fianco degli alleati. Questo è un altro passo verso la piena operatività della capacità di attacco del gruppo navale inglese.

Durante questo periodo, la portaerei sarà scortata dal cacciatorpediniere Type 45 HMS Dragon, dal cacciatore di sottomarini HMS Northumberland, dalla nave cisterna RFA Tideforce e dagli elicotteri Wildcats provenienti dal 815 Squadron e dagli elicotteri Merlin provenienti dai gruppi di volo 814, 820 e 845 e dai Royal Marines della compagnia Lima, 42 Commando .

Il velivolo F-35B Lightning è il primo aereo da combattimento a combinare la tecnologia stealth con la velocità supersonica, nonché con la capacità di atterrare verticalmente. Data la sua capacità di condurre missioni sia terrestri che marittime, gli F-35B saranno la formidabile spina dorsale per della capacità di attacco del gruppo navale inglese. Ad oggi il Regno Unito possiede attualmente 18 aerei F-35B, con un ordine aggiuntivo per ulteriori 30 caccia.

I testi in mare saranno condotti dal gruppo di volo congiunto Royal Navy – Royal Air Force 17 Test and Evaluation Squadron dell’Air Warfare Center. Lo Squadron opererà a fianco del personale e degli aeromobili della UK Lightning Force, con base a RAF Marham.

Entro la fine del 2020, il Regno Unito dichiarerà la capacità operativa iniziale del suo “Carrier Strike”. Il primo dispiegamento operativo per la portaerei HMS Queen Elizabeth con il 617° Squadron e un gruppo di volo del Corpo dei Marines degli Stati Uniti dovrebbe aver luogo nel 2021.


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Re: Gli F-35 inglesi

Messaggio da Phant » 17 giugno 2020, 17:25

Analisidifesa.it ha scritto:
F-35: prime operazioni della RAF a bordo della QE

In Gran Bretagna 4 F-35B del 617° Squadron “Dambuster” della Royal Air Force sono atterrati il 19 giugno sulla portaerei britannica Queen Elizabeth (nella foto) che già imbarcava il personale di supporto per un ciclo di attività che di fatto avvia le operazioni dei velivoli imbarcati sulla nave ammiraglia della Royal Navy in vista della piena operatività dell’unità navale nel 2021.

La Royal Navy ha reso noto che la portaerei entrerà ora in un intenso periodo di attività di volo.




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