ATR 72 (P-72A) da pattugliamento marittimo per l'AM e GdF

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ATR 72 (P-72A) da pattugliamento marittimo per l'AM e GdF

Messaggio da Phant » 23 dicembre 2008, 19:59

Dedalonews.it ha scritto:
ATR 72 da pattugliamento marittimo per l'Aeronautica Militare

Inizierà nel 2012 con quattro ATR 72MP la sostituzione dei 18 obsoleti Breguet Atlantic in linea in Italia dal 1972. Gli aerei - il cui contratto è stato firmato nei giorni scorsi con Alenia Aeronautica dalla Direzione Generale degli Armamenti Aeronautici - saranno dotati del sistema di missione ATOS di Selex Galileo e saranno inizialmente simili agli ATR 42 di Guardia Costiera e Guardia di Finanza piuttosto che agli ATR 72 ASW ordinati dalla Turchia. Potrà così svolgere ruoli che vanno dalla ricerca e soccorso alla rilevazione dell’inquinamento, dalla sorveglianza di mari e coste fino alla lotta ai traffici illegali, ma non la lotta antisom. Da questo punto di vista la scelta ATR comporta una riduzione della capacità nazionale nella lotta antisommergibili con velivoli ad ala fissa, sia pure con la previsione di un successivo incremento di capacità senza cambio di piattaforma. Già nel 2006 Dedalonews anticipò l’orientamento della Marina, poi sancito nella Nota Aggiuntiva per la Difesa per il 2008.

Proprio per questo l’operazione è presentata dagli ambienti militari quale soluzione provvisoria in attesa che, intorno al 2020, si renda possibile - come indicano gli atti parlamentari - l’acquisizione di un pattugliatore a medio raggio in grado di operare in ambito NATO o multinazionale in un moderno sistema C4ISTAR. Una descrizione che si attaglia alla perfezione al Boeing P-8A Poseidon, il Multi-mission Maritime Aircraft di cui sino a qualche anno fa la difesa italiana pensava di acquisire otto esemplari insieme ad un numero minore di sistemi AEW&C basati sulla stessa piattaforma Boeing 737. Riduzioni di bilancio e ridotto ritorno industriale hanno di fatto bloccato l’ambizioso programma, portando ad orientarsi verso un prodotto nazionale più piccolo, meno capace e soprattutto meno costoso.

La scelta dell’ATR 72 in versione MP, della quale costituisce la prima vendita in assoluto, rappresenta l’opzione minima per le esigenze di un paese fortemente marittimo come l’Italia. Se restasse così, l’aereo consentirebbe - secondo un’interpretazione diffusa negli ambienti militari e industriali - di ripresentare l’esigenza MMA in un secondo momento. La soluzione adottata rappresenterebbe, quindi, la convergenza di vedute tra Marina e industria rispetto ad un possibile approccio più pragmatico con tempi e costi di sviluppo minori. Secondo questa tesi l’adozione dell’ATR 72 ASW con il sistema Thales AMASCOS - una scelta "off the shelf" in quanto già sviluppata ed in via di realizzazione da Alenia per la Turchia - avrebbe soddisfatto l’esigenza operativa immediata ma forse precluso il futuro passaggio al P-8A. Prima di allora - secondo quanto risulta a Dedalonews - è comunque previsto l’aggiornamento degli ATR 72 con le necessarie capacità ASW.

Dal punto di vista tecnico, la nuova versione MP dell’ATR 72 è sostanzialmente analoga a quella dell’ATR 42, salvo il peso massimo al decollo maggiore di 3.900 kg. Entrambe sono basate sulla cellula della serie 500 del diffuso biturbina italo-francese, riconoscibile per le eliche Hamilton Standard 568F a sei pale, ma il ‘72 ha motori Pratt & Whitney PW127M da 2475 cva al decollo.

Il cuore del sistema di missione sarà l’ATOS di Selex Galileo (a sinistra), già venduto in circa 35 esemplari compresa la versione "Light" per i P.166 della Guardia di Finanza italiana. Il punto di partenza sarà la versione realizzata per l’Australia, caratterizzata da un’architettura aperta, modulare e scalabile ed in grado di consentire l’espansione degli scenari tattici per il ruolo antisom.

Rispetto agli attuali ATR 42 MP, i nuovi ‘72 aggiungeranno sottosistema di difesa (DASS), avvisatori radar (RWR), misure di supporto elettronico (ESM) e lanciatore "chaff" e "flare" mutuati dal C-27J. Saranno installati sistemi di trasmissione dati sicuri Link-11 e Link-16, nonché un collegamento satellitare SICRAL. Il sistema elettro-ottico sarà del tipo "scan and track" (EOST, realizzato da Selex Galileo) e il radar sarà il Seaspray 7300E - sempre di Selex Galileo - con antenna a scansione elettronica, anche inversa (SAR/ISAR), con campo di ricerca a 360° e capacità di ricerca e tracciatura simultanea. Alcuni sistemi specifici saranno mutuati da quanto già realizzato per gli elicotteri EH-101 ed NH-90. Con la capacità antisom verranno installati un rivelatore di anomalie magnetiche (MAD, già visibile nelle impressioni artistiche), siluri (probabilmente i siluri leggeri MU-90 Impact di WASS, anch’essa del gruppo Finmeccanica; foto a destra) e sonoboe attive, passive e ambientali. La possibilità di una futura installazione di questi equipaggiamenti giustifica la scelta della versione 72, che offre maggiori volumi di fusoliera. Su richiesta di Armaereo, il capitolato tecnico dell’ATR 72 MP prevede l’utilizzo di vernici esterne prive di cromati ed eco-compatibili. Sarà il primo di questa famiglia - sottolinea la Direzione Generale - ad adottare questa soluzione, già specificata per i nuovi tanker KC-767A.

Il costo del programma ATR 72MP - che secondo la nota aggiuntiva di quest’anno dovrebbe concludersi nel 2015 - è stimato in circa 400 milioni di euro, dei quali 35 nel 2009. La previsione, come ha notato la Camera dei Deputati, è diversa rispetto ai 360 mln complessivi e 50 mln nel 2009 riportati nella nota aggiuntiva 2008, quando la conclusione era prevista per il 2014. In ogni caso gli ATR 72 saranno assegnati al 41° Stormo di Catania-Sigonella e dovrebbero assicurare non meno di 800 ore di volo annue ciascuno per un periodo di impiego di almeno dieci anni. Su questi il comitato di legge ha espresso parere favorevole il 10 dicembre scorso.

FONTE
http://www.dedalonews.it/it/index.php/1 ... -militare/
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Re: ATR 72 (P-72A) da pattugliamento marittimo per l'AM

Messaggio da Phant » 21 gennaio 2009, 19:07

Difesanews.it ha scritto:
L'ATOS di SELEX Galileo selezionato come Sistema di Missione per i nuovi pattugliatori ATR72

General Dynamics Electric Boat ha vinto in qualità  di primo contraente un contratto (il terzo, Block III) da 14 miliardi di dollari per la costruzione di otto nuovi sottomarini a propulsione nucleare Classe Virginia. La produzione avverrà  al ritmo di uno all'anno nel 2009 e 2010 e due all'anno nell'intervallo 2011-13, con l'ultimo battello che verrà  consegnato alla Marina nel 2019.

Il contratto finanzia immediatamente con 2.4 miliardi di dollari la costruzione dell'SSN-784 North Dakota, imposta l'SSN-785 e riserva fondi per l'acquisto di materiali, parti e componenti in una sola volta destinati alle unità  dal SSN-785 al SSN-791, consentendo significative economie di scala in concordanza con l'obiettivo di ridurre i costi di programma del 20% per il 2012. Stanziati anche fondi per cambiamenti al progetto destinati all'aumento dell'efficienza e alla riduzione del rischio (Design For Affordability), come la sostituzione della classica sfera sonar con l' array Large Aperture Bow (LAB) che sfrutta gli idrofoni dello scafo per l'ascolto passivo e la sostituzione dei 12 lanciatori verticali con 2 VPT (Virginia payload tubes).

"Questo contratto fornirà  alla Marina una classe di sottomarini nucleari con le capacità  richieste per mantenere la superiorità  sottomarina nazionale nel 21esimo secolo", ha detto John P. Casey, Presidente di Electric Boat, sussidiaria di General Dynamics.

SELEX Galileo equipaggierà  con il sistema di missione ATOS (Airborne Tactical Observation and Surveillance System) i quattro ATR72 Maritime Patrol dell'Aeronautica Militare recentemente ordinati ad Alenia Aeronautica; il sistema comprenderà  anche il radar di sorveglianza a scansione elettronica Seaspray per la prima volta ordinato da un cliente italiano. L'ATOS è stato già  venduto in 5 diverse nazioni per un totale di oltre 40 sistemi integrati su piattaforme di varia tipologia, che spaziano dall'ATR42MP al DASH-8, dal Beechcraft 300 al CN-235, dal Piaggio Aero P-166 agli elicotteri AB412 e AS300B3. Sono attualmente in consegna sia i sistemi ATOS con Seaspray per la Marina dell'Ecuador che i primi sistemi per la guardia costiera australiana (Customs Coastwatch). La commessa con la Coastwatch è ad oggi la più significativa con 12 sistemi acquisiti che verranno impiegati in missioni di pattugliamento a lungo raggio.
L'ATOS in Italia è già  in servizio sugli ATR42MP della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera e, in versione Light Weight, sul P166-DP1, anch'esso in dotazione alla Guardia di Finanza.

Il recente contratto per i velivoli ATR 72 Maritime Patrol per l'Aeronautica Militare prevede per la parte di competenza SELEX Galileo la fornitura di quattro sistemi di missione ATOS in versione Maritime Long Range Surveillance (MLRS). Nella configurazione prevista per il cliente nazionale, l'ATOS sarà  integrato con il radar AESA Seaspray 7300, la torretta elettro-ottica multi sensore EOST-23 per l'identificazione in ogni condizione meteorologica di natanti e persone, un data link tattico, comunicazioni, IFF, AIS e ESM.

Il radar AESA Seaspray 7000E di SELEX Galileo è stato selezionato dalla Royal Navy per il programma Future Lynx (versione SCMR ­ Surface Combatant Maritime Rotorcraft) mentre il Seaspray 7500E è impiegato con successo dalla US Coast Guard ed è stato di recente selezionato anche dalla Marina dell'Ecuador.

Gli aerei ATR72, bimotori a turbina a medio raggio, saranno consegnati all'Aeronautica Militare a partire dal 2012 per essere impiegati per il pattugliamento marittimo con equipaggi misti con la Marina Militare.

Il velivolo è una versione dell'aereo da trasporto regionale ATR72 appositamente sviluppata da Alenia Aeronautica e offre un'autonomia maggiore rispetto agli ATR42MP già  in dotazione alla Guardia di Finanza e alla Guardia Costiera che, gia da tempo, impiegano i loro 7 esemplari in servizio per il controllo delle acque territoriali, le vie marittime, le zone economiche esclusive e per combattere il fenomeno dell'immigrazione clandestina e del contrabbando.

Il velivolo, inoltre, sarà  equipaggiato con sistemi di comunicazione di ultima generazione e, tramite sistema datalink, potrà  trasmettere le informazioni a terra in tempo reale ai centri di comando e controllo basati a terra e ad altre piattaforme, sia in volo che sul mare, per il coordinamento e la massima efficacia delle operazioni.

FONTE:
http://www.difesanews.it/archives/latos ... tori-atr72
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Re: ATR 72 (P-72A) da pattugliamento marittimo per l'AM

Messaggio da Phant » 14 dicembre 2016, 2:56

Analisidifesa.it ha scritto:
Consegnati all’Aeronautica Militare i primi due P-72A

Leonardo-Finmeccanica ha consegnato all’Aeronautica Militare i primi due ATR 72MP, il pattugliatore marittimo denominato P-72A che sostituirà gli obsoleti Breguet Atlantic.

Mauro Moretti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo-Finmeccanica ha dichiarato: “La sicurezza e la protezione ambientale sono elementi di cruciale importanza per l’economia del nostro Paese. Dalle nostre coste passa gran parte del commercio internazionale, ma anche traffici illegali e flussi migratori. Per tutelare questo patrimonio e proteggere la sicurezza nazionale abbiamo sviluppato l’ATR 72MP, un velivolo, dotato dei più moderni sistemi di sicurezza e sorveglianza realizzati da Leonardo-Finmeccanica”.

Il contratto siglato, nell’ultima versione, nel 2014 prevede oltre alla fornitura di 4 ATR 72MP, le cui consegne saranno completate nel corso del 2017, anche la fornitura di servizi di supporto logistico.

Il velivolo, sviluppato e prodotto da Leonardo-Finmeccanica partendo dalla piattaforma del moderno aereo regionale turboelica ATR 72-600, può svolgere i ruoli di pattugliamento marittimo di ricerca e identificazione del naviglio di superficie, missioni SAR (ricerca e soccorso), lotta al narcotraffico, pirateria, contrabbando, monitoraggio e intervento in caso di disastri ecologici e nella protezione delle acque territoriali. E’ dotato di sistemi di comunicazione di ultima generazione e può trasmettere e ricevere informazioni in tempo reale con i centri di comando e controllo a terra o su piattaforme, sia in volo che sul mare, per il coordinamento e la massima efficacia delle operazioni.

I velivoli saranno inoltre equipaggiati con un sistema di autoprotezione integrato con l’avionica di bordo. Il velivolo sarà in grado di effettuare missioni lunghe sei ore e mezza a 200 miglia nautiche dalla base di partenza. L’ATR 72MP è un velivolo multiruolo per missioni di pattugliamento marittimo, sorveglianza elettronica e C4I (Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer ed Intelligence) con un rapporto costo/efficacia molto elevato.

I principali impieghi dell’ATR 72MP sono: pattugliamento marittimo per ricerca e identificazione del naviglio di superficie, comando e controllo di altri assetti in scenari tattici, ELINT (ELectronic INTelligence), SAR (ricerca e soccorso), prevenzione della pirateria, del contrabbando e del narcotraffico, controllo della sicurezza delle acque territoriali. Il velivolo può anche trasportare personale. La versione MP (maritime patrol) condivide numerose soluzioni di progetto concepite per l’ATR 72ASW sviluppato da Leonardo-Finmeccanica per la Marina Militare turca, dove i sistemi specificatamente progettati per la lotta antisommergibile, sono stati sostituiti da una suite completa di apparati C4I: multi-datalink con piena integrazione di Link 16 e Link11, Satcom Ku/Ka, VORTEX, VMF e Classificatore Radar, in aggiunta a capacità ESM ELINT (ELectronic Surveillance Measures INTelligence).

Il sistema di missione, dotato di quattro stazioni operative con schermi da 22” ad alta definizione e pannelli di controllo touch screen, e’ l’ultima versione dell’Airborne Tactical Observation and Surveillance (ATOS) sviluppato da Leonardo-Finmeccanica. Il velivolo è stato progettato con le principali predisposizioni per consentire una futura integrazione di sensori e componenti aggiuntivi, specifici per missioni anti-sommergibile (Anti-Submarine Warfare, ASW). Il sistema di missione ATOS è completamente integrato con una versione opportunamente militarizzata del Glass Cockpit dell’ATR600 (che include, tra le altre funzionalità militari, un TACAN, due SAASM VI INS/GPS e un IFF TX) e con un sistema di gestione radio che permette l’utilizzo ed il controllo di 4 radio V/UHF e 2 HF sia da parte degli operatori del sistema di missione sia dalla cabina di pilotaggio.

Il sistema integra tre sensori principali: la torretta elettro-ottica Star Safire HD; il radar a scansione elettronica A.S.S Seaspray 7300 e la suite di auto-protezione basata sull’ELT800V2 ESM di Elettronica, che fornisce al sistema di missione ATOS la capacità di gestire tracce RF nello scenario tattico e consente di effettuare missioni ELINT.

La suite del sistema di auto-protezione, derivata da quella che equipaggia il velivolo da trasporto C-27J Spartan, comprende distributori di chaff e flare (CFD), sistemi di allerta missile (MWS) e laser warning (LWS) e un nuovo RWR/ESM con capacità ELINT e di geo-localizzazione. La suite è integrata da un nuovo DASS Management Computer ed è operabile dalla cabina di pilotaggio mediante un display (DASS display unit) ed un pannello di controllo (DASS Control Panel) dedicati. La configurazione dei sistemi avionici del velivolo comprende anche un sistema di identificazione automatica (AIS), un sistema C-SAR ASARS, dispositivi radio crypto e satellitari per comunicazioni sicure, una radio satellitare V/UHF SICRAL. L’ATR72MP soddisfa i più stringenti requisiti di sicurezza per hardware e software.


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Re: ATR 72 (P-72A) da pattugliamento marittimo per l'AM

Messaggio da Aviators » 21 marzo 2017, 10:43

Analisi Difesa ha scritto: Leonardo presenta per la prima volta all’estero l’ATR 72MP

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Per la prima volta dalla sua introduzione in servizio nel dicembre 2016, l’ATR 72MP dell’Aeronautica Militare Italiana vola oltreoceano per partecipare al salone internazionale di Langkawi che si svolge in Malesia, dal 21 al 25 marzo. Si tratta della più importante vetrina del settore marittimo ed aerospaziale del sud est asiatico.
Durante l’esposizione, l’aereo, sviluppato e prodotto da Leonardo, sulla base del velivolo da trasporto regionale ATR 72-600, e il suo equipaggio saranno a disposizione di ospiti e delegazioni per visite dedicate e briefing.
Leonardo prevede per questo aereo significative opportunità di business in Asia grazie ai suoi bassi costi di esercizio, la facilità di manutenzione e l’eccezionale versatilità di impiego in ruoli di pattugliamento marittimo.
L’ATR 72MP può svolgere una serie di missioni tra cui  pattugliamento marittimo, ricerca e identificazione del naviglio di superficie, missioni SAR (ricerca e soccorso), lotta al narcotraffico, pirateria, contrabbando, monitoraggio e intervento in caso di disastri ecologici e nella protezione delle acque territoriali.
L’ATR 72MP è equipaggiato con i più moderni sistemi di comunicazione, in grado di trasmettere o ricevere informazioni in tempo reale da e per i centri di comando e controllo a terra, in aria o in mare, al fine di garantire il coordinamento e l’efficacia delle operazioni. Il velivolo, che può svolgere missioni della durata di 10 ore, è dotato anche di un sistema di auto-protezione, completamente integrato con il sistema di missione e l’avionica dell’ATR 72MP.

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Re: ATR 72 (P-72A) da pattugliamento marittimo per l'AM

Messaggio da Aviators » 22 settembre 2017, 9:50

Fromtheskies.it ha scritto: Saluto al Breguet P-1150 Atlantic e presentazione del P-72A

Si è tenuta oggi, giovedì 21 settembre, presso la base di Sigonella, sede del 41° Stormo Antisom, la cerimonia di addio allo storico velivolo, sostituito dal nuovo velivolo P-72A, che è stato presentato ufficialmente nel corso della cerimonia.
All’evento erano presenti i Capi di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli e dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli, unitamente a rappresentanti di Leonardo ed autorità civili regionali delle province di Catania e Siracusa, nella cui realtà l’aeroporto di Sigonella è da sempre profondamente integrato.

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L’Ammiraglio Girardelli ha evidenziato che “sussiste la necessità di continuare a poter disporre di mezzi capaci di condurre le attività di difesa, anche, dalla minaccia subacquea e, allo stesso tempo, di non disperdere il prezioso know how così unico e difficile da ricostruire come quello faticosamente conseguito e gelosamente custodito dal personale dell’aviazione antisom grazie a un addestramento specifico e costante, nonché all’esperienza maturata in migliaia di ore di volo nei cieli, in pattugliamento sul mare, in operazioni e in attività operative e addestrative.”
Il Generale Vecciarelli ha sottolineato nel suo intervento come “l’Aeronautica Militare darà tutto il supporto alla Marina Militare, con una rinnovata integrazione delle nostre capacità e mi auguro che questa esperienza presso il 41° Stormo possa far nascere una sempre più ampia collaborazione, che veda la fusione delle capacità di entrambi, sempre con l’unico obiettivo di difesa dei nostri valori socia”. Sempre Vecciarelli ha ribadito l’importanza di “prendere ispirazione da esempi virtuosi, con un nuovo spirito di collaborazione che porti unità tra le nostre Forze Armate, così come con le istituzioni nazionali, in un sistema sinergico, interforze ed inter-agenzia che provveda alla sicurezza del nostro Paese. Il 41° Stormo Antisom di Sigonella rappresenta una vera e propria realtà operativa interforze nell’ambito della Difesa italiana …”.

La Base Aerea di Sigonella, già al mese di settembre 2013 in modo continuativo e prima ancora in modo saltuario, ha fornito e continua a fornire il proprio supporto ai diversi assetti stranieri che si sono avvicendati nell’ambito delle attività Frontex/Triton con lo scopo di coordinare il pattugliamento delle frontiere degli Stati membri e di favorire gli accordi per la gestione dei migranti. Sono forniti inoltre supporto e ospitalità, generalmente con cadenza mensile, ad assetti provenienti tra gli altri da Grecia, Portogallo, Islanda, Spagna, Svezia, Olanda, Gran Bretagna e Danimarca.
Nell’ambito dell’Operazione Militare Navale dell’Unione Europea nel Mediterraneo Centromeridionale (EunavforMed), l’Aeroporto di Sigonella rappresenta una di quelle basi dell’Aeronautica Militare pronte a fornire supporto ed ospitare assetti stranieri. Attualmente sono ospitati l’assetto Spagnolo dal 13/09/2015 e quello del Lussemburgo dal 18/07/2015. EunavforMed si prefigge l’obiettivo di contribuire a smantellare le reti del traffico e della tratta di esseri umani adottando misure sistematiche per individuare e fermare imbarcazioni e mezzi  usati  dai  trafficanti. La partecipazione dell’Italia è stata sancita dalle Legge n.117 del 04/08/2015, a seguito dell’approvazione dei Ministri degli Esteri Europei riuniti in Lussemburgo il 22/06/2015.

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Re: ATR 72 (P-72A) da pattugliamento marittimo per l'AM

Messaggio da Phant » 23 settembre 2017, 17:22

Analisidifesa.it ha scritto:
A Sigonella il P-72A pensiona il Breguet Atlantic

Con una sobria cerimonia svoltasi il 21 settembre presso la base di Sigonella – sede del 41° Stormo Antisom – l’Aeronautica Militare ha dato l’addio al suo più “anziano” velivolo in servizio, il Breguet P-1150 Atlantic dopo 45 anni ed oltre 250mila ore di volo. Alla cerimonia erano presenti i Capi di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Valter Girardelli, e dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Enzo Vecciarelli.

L’Atlantic è una piattaforma che nel tempo ha dimostrato di essere molto affidabile nell’espletamento delle missioni antisom e di controllo di superficie nel corso della Guerra Fredda, una piattaforma progettata e impiegata esclusivamente per quella tipo di missioni. Nei 45 anni e oltre 250 mila ore di volo di attività nel Mediterraneo, soprattutto quando la Marina allora sovietica era massicciamente presente, ed in occasione di tantissime missioni internazionali l’Atlantic ha svolto le missioni più lunghe di ogni altro velivolo del genere.

L’Atlantic ha preso parte a tutte le recenti operazioni di sorveglianza marittima nazionale nel Mar Mediterraneo, quali “Mare Nostrum” e “Mare Sicuro” grazie al quotidiano lavoro di equipaggi di volo misti composti da appartenenti alla Marina Militare e all’Aeronautica Militare.

L’Atlantic è un velivolo concepito e progettato unicamente per questo ruolo e non estrapolato da velivoli commerciali come lo statunitense P-3 Orion che deriva dal liner Lockheed L-188 Electra. In grado di operare in modo autonomo o in supporto di forze aeronavali complesse, il velivolo si è saputo “adattare” all’evolversi degli scenari passando da ruoli tipici della Guerra Fredda a quelli più attuali di controllo del traffico mercantile, sorveglianza e pattugliamento e attività di controllo dei flussi di immigrazione clandestina dai quadranti meridionali del Mediterraneo.

Questa piattaforma ha svolto attività search and rescue (SAR) grazie alla sua autonomia di volo ed alla capacità di volare a bassissima quota. L’Aeronautica Militare acquisì 18 Atlantic suddivisi in 9 dati al 30° Stormo di Cagliari Elmas e 9 dati al 41° Stormo; il 1 agosto 2002 con lo scioglimento del 30° Stormo la sua componente è stata accorpata dal 41° Stormo. Con un equipaggio di 13 uomini appartenenti sia all’Aeronautica che alla Marina il velivolo era solito svolgere missioni di circa 12 ore.

La cerimonia di saluto al “vecchio” Atlantic ha coinciso con la presentazione del nuovo velivolo P-72A che sostituirà a breve. Il nuovo velivolo è un pattugliatore marittimo ognitempo sviluppato dall’ATR72-600 per il mercato civile.

Si potrebbe obiettare che anche in questo caso si tratterebbe di un velivolo adattato (civile vs militare) ma Leonardo ha saputo sviluppare una piattaforma del tutto unica con capacità di missioni di pattugliamento marittimo, sorveglianza elettronica e C4I con un rapporto costo/efficacia molto elevato. Il P-72A è in grado di effettuare missioni della durata di quasi 7 ore a 200 miglia nautiche dalla base di partenza; il nuovo velivolo può eseguire pattugliamento marittimo, ricerca/identificazione del naviglio di superficie, compiti ELINT e SAR, contrasto alla pirateria e al narcotraffico.

Il P-72A rappresenta una soluzione ad interim finalizzata a coprire il gap capacitivo fino al momento in cui si potrà disporre di un aereo da pattugliamento marittimo a lungo raggio che abbia capacità di anti-submarine warfare (ASW) che l’Aeronautica al momento perderebbe non avendo più l’Atlantic.

Leonardo, con un contratto siglato nel 2014, consegnerà all’Aeronautica quattro P-72A entro la fine dell’anno in corso. La nuova piattaforma condivide numerose soluzioni progettuali sviluppate per l’ATR 72ASW che Leonardo-Finmeccanica sviluppò per la Marina militare turca, sistemi specifici per la lotta antisommergibili.

A bordo del nuovo velivolo troviamo il sistema di missione ATOS (Airborne Tactical Obsrvation and Surveillance); il sistema è gestito da 4 consolle multifunzionali con radar a scansione elettronica, una torretta elettro-ottica, capacità per identificazione/analisi in tempo reale a bordo del velivolo delle emissioni elettromagnetiche presenti nell’area operativa, capacità trasmissione informazioni in tempo reale a mezzo di comunicazioni satellitari. Il velivolo è dotato di una suite di auto protezione basata sull’ELT800V2 ESM di Elettronica, suite che deriva da quella montata sul velivolo da trasporto C-27J Spartan.

Il generale Vecciarelli ha sottolineato nel suo intervento come “l’Aeronautica Militare darà tutto il supporto alla Marina Militare, con una rinnovata integrazione delle nostre capacità e mi auguro che questa esperienza presso il 41° Stormo possa far nascere una sempre più ampia collaborazione, che veda la fusione delle capacità di entrambi, sempre con l’unico obiettivo di difesa dei nostri valori socia”.

Sempre Vecciarelli ha ribadito l’importanza di “prendere ispirazione da esempi virtuosi, con un nuovo spirito di collaborazione che porti unità tra le nostre Forze Armate, così come con le istituzioni nazionali, in un sistema sinergico, interforze ed inter-agenzia che provveda alla sicurezza del nostro Paese. Il 41° Stormo Antisom di Sigonella rappresenta una vera e propria realtà operativa interforze nell’ambito della Difesa italiana …”.

L’Atlantic passa quindi il testimone al moderno P-72A anche se bisogna vedere quale sarà l’arco temporale in cui il nuovo velivolo servirà a superare il gap in attesa di una nuova piattaforma ASW; le missioni antisom non sono delle reliquie della Guerra Fredda da mandare in soffitta come altri assetti che con la sua fine dovevano scomparire. L’ammiraglio Girardelli ha sottolineato come “sussista la necessità di continuare a poter disporre di mezzi capaci di condurre le attività di difesa, anche dalla minaccia subacquea e non disperdere il prezioso know-how così unico e difficile da ricostruire”.

Si tratta di una preziosa collaborazione sviluppata tra Marina e Aeronautica nel corso dei decenni con i Grumman S2C-5 Helldiver, Lockheed PV-2 Harpoon, Grumman S-2F Tracker fino al P-1150 Atlantic.

La Base Aerea di Sigonella, già al mese di settembre 2013 in modo continuativo e prima ancora in modo saltuario, ha fornito e continua a fornire il proprio supporto ai diversi assetti stranieri che si sono avvicendati nell’ambito delle attività Frontex/Triton con lo scopo di coordinare il pattugliamento delle frontiere degli Stati membri e di favorire gli accordi per la gestione dei migranti. Sono forniti inoltre supporto e ospitalità, generalmente con cadenza mensile, ad assetti provenienti tra gli altri da Grecia, Portogallo, Islanda, Spagna, Svezia, Olanda, Gran Bretagna e Danimarca.

Nell’ambito dell’Operazione Militare Navale dell’Unione Europea nel Mediterraneo Centromeridionale (EunavforMed), l’Aeroporto di Sigonella rappresenta una di quelle basi dell’Aeronautica Militare pronte a fornire supporto ed ospitare assetti stranieri. Attualmente sono ospitati l’assetto Spagnolo dal 13/09/2015 e quello del Lussemburgo dal 18/07/2015. EunavforMed si prefigge l’obiettivo di contribuire a smantellare le reti del traffico e della tratta di esseri umani adottando misure sistematiche per individuare e fermare imbarcazioni e mezzi usati dai trafficanti. La partecipazione dell’Italia è stata sancita dalle Legge n.117 del 04/08/2015, a seguito dell’approvazione dei Ministri degli Esteri Europei riuniti in Lussemburgo il 22/06/2015.


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Re: ATR 72 (P-72A) da pattugliamento marittimo per l'AM

Messaggio da Aviators » 25 novembre 2017, 12:00

Difesa Online ha scritto: L’Atlantic del 41° Stormo in congedo dopo oltre 45 anni di attività

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Mercoledì 22 novembre 2017, il velivolo Atlantic ha effettuato la propria ultima attività di volo da Sigonella a Pratica di Mare dopo oltre 45 anni al servizio del Paese, sotto le bandiere dell’Aeronautica Militare (AM) e della Marina Militare (MM). Il velivolo, durante la “guerra fredda”, ha contribuito in modo determinante al mantenimento della pace nello scenario geo-politico in cui l’Italia era inserita.

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Re: ATR 72 (P-72A) da pattugliamento marittimo per l'AM

Messaggio da Phant » 13 marzo 2018, 17:00

Aviation-report.com ha scritto:
L’Atlantic il “cacciatore di sommergibili” vola verso la definitiva collocazione storica

Lunedì 5 marzo 2018, hanno avuto inizio i lavori di configurazione del Velivolo Breguet Atlantic MM 40118/03 allo scopo di poterlo movimentare dall’Aeroporto di Pratica di Mare al Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle.

L’Atlantic, proveniente dalla base madre di Sigonella, è giunto a Pratica di Mare lo scorso 22 novembre a seguito dell’ultimo volo dopo oltre 45 anni di attività al servizio del Paese.

In tal senso, vista la grande dimensione del “Cacciatore di Sommergibili”, com’è noto nell’ambito Antisom l’Atlantic, la base romana è stata scelta come luogo intermedio per lo smontaggio e il successivo viaggio via terra verso il museo di Vigna di Valle dove l’aeroplano sarà riassemblato e consegnato alla storia.

I lavori saranno coordinati dall’11° Reparto Manutenzione Velivoli (RMV) ed effettuati da un team di specialisti di personale dello stesso RMV e del Gruppo Efficienza Aeromobili del 41° Stormo di Sigonella.

Il team, giunto a Pratica di Mare proprio con il successore dell’Atlantic, il velivolo P-72A, è stato accolto dall’Ispettore dell’Aviazione per la Marina, Generale di Brigata Aerea Amedeo Magnani, e dal Comandante della 9^ Brigata Aerea ISTAR-EW di Pratica di Mare, Generale di Brigata Aerea Roberto Preo.

Il Colonnello Carlo Rubino, Direttore dell’11° RMV, nel sottolineare che il proprio Ente ha curato la manutenzione di 3° Livello Tecnico dell’Atlantic per 35 anni, ha ricordato le sensazioni dell’ultimo volo del velivolo e la sfida futura: “…lo abbiamo accompagnato sino al suo ultimo volo il 22 novembre scorso, conoscendone ogni dettaglio ed ogni particolare, ogni pregio ed ogni difetto di questa macchina. Ora ci hanno chiesto di raccogliere l’ennesima sfida: disassemblare un aeroplano di 32 metri di lunghezza, 36 metri di apertura alare e 26 tonnellate di peso per renderlo trasportabile e rimontarlo, perfetto e restaurato in ogni dettaglio, presso il Museo Storico dell’AM di Vigna di Valle. Una sfida che il Reparto, congiuntamente al personale tecnico del 41° Stormo ha accettato, per celebrare degnamente la storia di questa macchina stupenda che ci ha accompagnato nella nostra storia e che è stato e sempre sarà parte di noi stessi”.

Il Colonnello Francesco Frare, Comandante del 41° Stormo Antisom e dell’Aeroporto di Sigonella, riguardo alla musealizzazione dell’Atlantic ha detto che: “E’ la giusta vetrina per un velivolo che dai tempi della guerra fredda, senza aver mai sacrificato vita umana, ha rappresentato per la Nazione un sicuro punto di riferimento”. Inoltre, ha aggiunto “ricordo con emozione quando da ragazzino correvo lungo le spiagge della Sardegna con la speranza di incrociare con lo sguardo il volo lento e familiare degli Atlantic che decollavano dalla base di Elmas per poi scomparire in mare aperto. Oggi a distanza di decenni, mi riempie di orgoglio il fatto che proprio quel ragazzino, ora Comandante del 41° Stormo, ha pilotato l’Atlantic durante l’ultimo volo verso Pratica di Mare lo scorso 22 novembre”.

Il Generale Magnani, nel rivolgersi agli uomini del 41° Stormo e del 11° RMV ha detto che “questo è il momento di buttare il cuore oltre l’ostacolo e di consegnare definitivamente alla storia il nostro meraviglioso Aeroplano: non sarà affatto facile, ma dobbiamo farcela. Desidero inoltre ringraziare il Generale Preo per la squisita disponibilità con cui ha accettato di condividere con Noi Cacciatori di Sommergibili questa bellissima sfida”.

Il BR-1150 Atlantic, un biturboelica da pattugliamento “ognitempo” prodotto in Europa, è stato destinato principalmente alla scoperta, al tracciamento e alla neutralizzazione dei sottomarini e secondariamente alla ricognizione marittima in generale. Tutto questo grazie alle capacità peculiari del velivolo in termini di autonomia, attitudine al volo a bassissima quota e disponibilità di molteplici sensori e apparati di comunicazione che gli hanno permesso di pattugliare agevolmente aree molto vaste altrimenti non esplorabili se non con l’impiego di numerosi altri mezzi navali ed aerei

Il primo dei 18 “Atlantic” destinati ai Reparti Antisom fu consegnato al 41° Stormo il 27 giugno 1972. Di questi 18 velivoli, 9 andarono in dotazione al 41° Stormo e 9 al 30° Stormo di Cagliari Elmas. Il 1° agosto 2002, in seguito allo scioglimento del 30° Stormo, la Componente è stata accorpata nell’ambito del 41° Stormo divenendo l’unica realtà Antisom delle Forze Armate Italiane.

Nel tempo, pur mantenendo tutte le proprie peculiarità e capacità, è passato da un’attività prevalentemente antisommergibili e antinave, tipica della “guerra fredda”, ad un’attività di controllo del traffico mercantile, di pattugliamento e di ricognizione ottica ed elettronica delle aree d’interesse, anche nell’ambito delle operazioni contro il terrorismo internazionale nonché ad un’attività volta al controllo dei flussi d’immigrazione clandestina nel mediterraneo, garantendo giornalmente la copertura di ampie zone d’interesse, la tempestiva localizzazione dei profughi in mare, l’allertamento degli organi preposti e un costante e pronto intervento SAR (ricerca e soccorso) in caso di sinistro marittimo e naufragio degli stessi.


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Re: ATR 72 (P-72A) da pattugliamento marittimo per l'AM

Messaggio da Phant » 15 luglio 2018, 14:55

Analisidifesa.it ha scritto:
Leonardo: contratto da 44 milioni con la GdF per un ATR 72MP e servizi di supporto

Leonardo ha firmato con la Guardia di Finanza un contratto del valore di circa 44 milioni di euro per la fornitura di un ATR 72MP e dei relativi servizi di supporto tecnico – logistico ed addestrativi.

Il contratto, stipulato a seguito dell’aggiudicazione di un bando di gara europeo, definisce anche opzioni successive che porterebbero il valore complessivo dell’accordo fino a circa 250 milioni di euro. La prima consegna sarà effettuata nel 2019.

Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo, ha dichiarato: siamo orgogliosi della rinnovata fiducia accordataci dalla Guardia di Finanza che già utilizza i nostri velivoli ed i nostri elicotteri. L’ATR 72MP, sviluppato e prodotto partendo dalla piattaforma del moderno aereo regionale turboelica ATR 72-600, è un velivolo che esprime molto bene le capacità di Leonardo sia in termini di sistemi sia in termini di piattaforma.

E’ dotato di sistemi di comunicazione e trasmissione dati di ultima generazione e può trasmettere e ricevere informazioni in tempo reale con i centri di comando e controllo a terra o su piattaforme, sia in volo che sul mare, per il coordinamento e la massima efficacia delle operazioni”.

L’ATR 72MP sarà integrato nel dispositivo aeronavale della Guardia di Finanza, nell’ambito dei molteplici ruoli assegnati al Corpo dall’assetto normativo vigente. La Guardia di Finanza è l’unica Forza di Polizia a competenza generale in grado di esercitare una incisiva e costante attività di vigilanza lungo tutto lo sviluppo costiero nazionale e in acque internazionali, espletata anche grazie alle avanzate dotazioni tecnologiche installate sui propri mezzi aerei.

Peculiari funzionalità di ultimissima generazione installate per la prima volta sull’ATR72MP saranno utili a supportare specifiche attività di sorveglianza affidate alla Guardia di Finanza. L’ATR-72MP opererà in missioni di pattugliamento aeromarittimo e ricerca, utilizzando i sensori di bordo per individuare ed identificare, anche in maniera discreta, obiettivi sensibili, monitorarne i comportamenti, acquisire fonti di prova, guidare l’intervento di unità navali e di pattuglie a terra.

L’ATR 72MP – già in servizio con le Forze Armate italiane in una versione militare denominata P- 72A – è equipaggiato con il sistema di missione modulare Leonardo ATOS (Airborne Tactical Observation and Surveillance). L’ATOS gestisce l’ampio spettro di sensori del velivolo, combinando le informazioni ricevute in una situazione tattica complessiva e presentando i risultati agli operatori del sistema di missione nel formato più adatto, fornendo un eccellente e costantemente aggiornato scenario della situazione.

Grazie alla sua derivazione commerciale, l’ATR 72MP può garantire al suo equipaggio un livello di ergonomia che ne incrementa l’efficienza e l’efficacia durante le missioni di pattugliamento marittimo, di ricerca ed identificazione, missioni SAR (ricerca e soccorso), lotta al narcotraffico, pirateria, contrabbando e nella protezione delle acque territoriali, che possono durare tipicamente anche più di 8 ore.


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Re: ATR 72 (P-72A) da pattugliamento marittimo per l'AM

Messaggio da Aviators » 5 settembre 2018, 12:27


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Re: ATR 72 (P-72A) da pattugliamento marittimo per l'AM

Messaggio da Phant » 19 dicembre 2018, 18:08

Aviation-report.com ha scritto:
Consegnato all’Aeronautica Militare il 3° pattugliatore marittimo P-72A

Per gli equipaggi del 41° Stormo è un autunno ricchissimo di eventi reali, sia per la costante vigilanza a protezione dei nostri mari e dei confini nazionali sia per lo studio e l’implementazione di nuove capacità “dual-use” da impiegare in operazioni Interagency.

Mercoledì 5 dicembre 2018 è giunto al 41° Stormo Antisom dell’Aeronautica Militare di Sigonella, il terzo velivolo P-72A, direttamente dalla Società fornitrice Leonardo. La flotta di quattro velivoli totali verrà completata a breve. Il primo esemplare era giunto sull’Aeroporto Siciliano il 25 novembre 2016.

Dopo avere raccolto la pesante eredità lasciata dal velivolo Atlantic in servizio al 41° Stormo per oltre 45 anni, il sistema d’arma P-72A ha già dato riscontri molto concreti e positivi, permettendo di qualificare gli equipaggi e di iniziare nel migliore dei modi il nuovo corso, onorando da subito gli impegni assunti dalle Forze Armate.

A differenza degli altri 2 P-72A, già in esercizio a Sigonella, quello appena giunto presenta un allestimento integrato (“Final Configuration”) con varie implementazioni e upgrade su sensori e sistema di missione. Questa configurazione, prevista in retrofit per tutti gli assetti, abiliterà il raggiungimento da parte del reparto della Full Operational Capability.

Il velivolo, dunque, nelle due configurazioni, sta svolgendo le previste valutazioni operative e partecipando con successo alle maggiori esercitazioni, svolgendo, contestualmente, le prioritarie missioni di pattugliamento marittimo per il controllo delle vie di comunicazione, nonché fornendo un significativo contributo ad operazioni di soccorso per la salvaguardia della vita umana in mare.

Gli equipaggi del 41° Stormo continuano l’iter formativo e di sperimentazione, per raggiungere la maturità operativa nell’amplio ventaglio di missioni assegnabili al sistema d’arma, che di fatto, può esprimere grandi potenzialità inserito in scenari operativi complessi nell’ambito delle operazioni moderne di tipo joint/combined ed interagency con profili spiccatamente netcentrici.

In tal senso, l’attività degli equipaggi del 41° Stormo si può sintetizzare e riscontrare proprio negli impegni che hanno caratterizzato questo intenso Autunno.

Costantemente impegnato in attività di pattugliamento dall’alto di vaste zone di mare integrato nelle forze della Squadra Navale, il velivolo ha, inoltre, operato anche in ambienti operativi nuovi, importando esperienza ed incrementando le capacità di interazione con forze aree e terrestri.

Le attività più rilevanti e sintomatiche di un incremento capacitivo di questo ultimo trimestre sono state:

  • dal 3 al 5 settembre e dal 3 al 5 ottobre, il “Supporto scorta SAR Oceanico” assicurato ai velivoli F2000 Eurofighter Italiani che si sono rischierati in Islanda nell’ambito dell’attività NATO Air Policing (gestione da parte della NATO degli spazi aerei dei paesi facenti parte della coalizione ma non dotati di forze aeree pienamente autonome). L’attività è stata una validissima opportunità addestrativa ed un’ottima occasione di pianificazione, interazione e confronto con altri assetti, anche NATO, in scenari internazionali, operativamente complessi e dinamici.
  • Il 17 ottobre, nell’ambito di una missione di sorveglianza, il velivolo è stato impiegato in supporto ad un’operazione SAR per ricerca e soccorso di un pilota tunisino lanciatosi in mare aperto a seguito di incidente che ha coinvolto il velivolo F-5 che pilotava. L’attività è stata svolta nonostante le condizioni meteorologiche marginali, ricevendo i ringraziamenti da parte delle autorità tunisine per l’impegno profuso.
  • Il 15 e il 26 ottobre, il “Supporto scorta SAR” assicurato a n.4 velivoli SIAE208 del 60° Stormo di Guidonia che hanno eseguito la trasvolata del mar tirreno, da Pratica di Mare a Elmas, nell’ambito del corso di cultura aeronautica per gli studenti di alcune scuole di Cagliari.
  • Dal 11 al 13 novembre, impiego nell’ambito del dispositivo interforze legato alla conferenza internazionale sulla Libia “Vertice di Palermo” al fine di implementare le misure dedicate alla sorveglianza e alla difesa dello spazio aereo sovrastante la città di Palermo.


Le ultime e principali esercitazioni a cui hanno preso parte gli equipaggi del P-72A sono le seguenti:

  • Dal 08 al 12 ottobre, partecipazione alla seconda edizione della Mare Aperto 2018. L’esercitazione di carattere nazionale, dalla connotazione spiccatamente interforze organizzata dalla Marina Militare che ha visto partecipare numerosi assetti navali ed aerei allo scopo di implementarne l’interoperabilità, con conseguente ottimizzazione delle risorse.
  • Dal 24 settembre al 12 ottobre, l’esercitazione “Notte Scura”, gestita ed organizzata dal Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS) allo scopo implementare le capacità di pianificazione, organizzazione ed esecuzione delle operazioni speciali delle varie realtà interforze nazionali con l’impiego P-72A in missioni prettamente di tipo Intelligence, Survelliance e Reconnaissance.
  • Dal 10 al 19 ottobre, la “VALIR XXVI”, a carattere nazionale interforze, organizzata presso l’Aeroporto di Decimomannu in Sardegna dal ReSTOGE (Reparto Supporto Tecnico Operativo Guerra Elettronica dell’AM) per la validazione dei sistemi di autoprotezione del P-72A.
  • Dal 4 al 11 dicembre, partecipazione al “TLP 2018” in supporto ai fighters che svolgono il Tactical Leadership Program ad Amendola, con impiego dell’assetto P-72A in tre missioni differenti: Anti Surface Unit Warfare, di Slow Motion Interception (con la simulazione di un’operazione di trasporto personale NATO) e di tipo HVAAD (impiego come High Value Assett da difendere e scortare).


Il 41° Stormo Antisom dell’Aeronautica Militare di Sigonella, dunque, con i nuovi P-72A garantisce la propria missione primaria di sorveglianza marittima, contrasto ai traffici illeciti e al terrorismo internazionale e di salvaguardia della vita umana in mare a lungo raggio, nonché protezione delle principali vie di traffico marittimo nei quadranti meridionali del mediterraneo. Inoltre, grazie alla versatilità degli assetti ed alla dedizione del personale, sta riuscendo ad implementare nuove capacità in deversi ambienti operativi a servizio di diverse Agenzie e sempre a salvaguardia degli interessi vitali del Paese.

Gli equipaggi del P-72A del 41° Stormo di Sigonella sono formati da ufficiali piloti e sottufficiali operatori di bordo che appartengono all’Aeronautica Militare e alla Marina Militare. La caratteristica tipica rappresenta dal 1965 un esempio di sinergia e cooperazione interforze ben collaudato ed efficiente che si pone in netto anticipo rispetto al forte sviluppo interforze dello strumento militare caratteristico di questi ultimi anni.

Per questo motivo, a seguito dell’istituzione nel 1957 dell’Aviazione Antisommergibile, il 41° Stormo, ancora oggi, mantiene una veste tipicamente interforze e perfettamente integrata attraverso il connubio tra due Componenti (AM e MM).


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Re: ATR 72 (P-72A) da pattugliamento marittimo per l'AM e GdF

Messaggio da Phant » 12 ottobre 2019, 1:37

Aviation-report.com ha scritto:
Guardia di Finanza: contratto con Leonardo per la fornitura di tre ulteriori ATR-72MP

Leonardo ha firmato con la Guardia di Finanza un contratto del valore di oltre 150 milioni di euro per la fornitura di tre ATR 72MP e dei relativi servizi di supporto tecnico-logistico. Il contratto completa l’acquisizione di quattro velivoli, il cui primo ordine era stato effettuato a luglio 2018, nell’ambito dell’aggiudicazione di un bando di gara europeo. Il primo velivolo sarà consegnato entro la fine del 2019 mentre l’intera fornitura sarà completata entro il 2022.

Alessandro Profumo, Amministratore delegato di Leonardo, ha dichiarato: “siamo orgogliosi che la Guardia di Finanza abbia scelto di puntare ancora una volta sul nostro ATR 72MP, un velivolo che esprime ai massimi livelli le capacità tecnologiche di Leonardo in termini di progettazione ed integrazione di piattaforme e sistemi”.

Lucio Valerio Cioffi, Capo della Divisione Velivoli di Leonardo ha aggiunto: “l’ATR 72MP è un velivolo che coniuga l’affidabilità, i bassi costi di esercizio, tutti i vantaggi del velivolo da trasporto passeggeri regionale ATR 72-600 con un sistema di missione all’avanguardia”.

L’ATR 72MP sarà integrato nel dispositivo aeronavale della Guardia di Finanza, nell’ambito dei molteplici ruoli assegnati al Corpo dall’assetto normativo vigente. La Guardia di Finanza è l’unica Forza di Polizia a competenza generale in grado di esercitare una incisiva e costante attività di vigilanza lungo tutto lo sviluppo costiero nazionale e in acque internazionali, espletata anche grazie alle avanzate dotazioni tecnologiche installate sui propri mezzi aerei.

Peculiari funzionalità di ultimissima generazione installate per la prima volta sull’ATR72MP saranno utili a supportare specifiche attività di sorveglianza affidate alla Guardia di Finanza. L’ATR-72MP opererà in missioni di pattugliamento aeromarittimo e ricerca, utilizzando i sensori di bordo per individuare ed identificare, anche in maniera discreta, obiettivi sensibili, monitorarne i comportamenti, acquisire fonti di prova, guidare l’intervento di unità navali e di pattuglie a terra.

L’ATR 72MP – già in servizio con le Forze Armate italiane in una versione militare denominata P-72A – è equipaggiato con il sistema di missione modulare Leonardo ATOS (Airborne Tactical Observation and Surveillance). L’ATOS gestisce l’ampio spettro di sensori del velivolo, combinando le informazioni ricevute in una situazione tattica complessiva e presentando i risultati agli operatori del sistema di missione nel formato più adatto, fornendo un eccellente e costantemente aggiornato scenario della situazione.

Grazie alla sua derivazione commerciale l’ATR 72MP può garantire al suo equipaggio un livello di ergonomia che ne incrementa l’efficienza e l’efficacia durante le missioni di pattugliamento marittimo, di ricerca ed identificazione, lotta al narcotraffico, pirateria, contrabbando, e nel contrasto ad ogni tipologia di traffici illeciti che interessi le acque territoriali, che possono durare tipicamente anche più di 8 ore.


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Messaggio da Phant » 29 novembre 2019, 0:46

Aviation-report.com ha scritto:
La Guardia di Finanza prende in consegna i primi due velivoli P-72B (ATR-72MP) di Leonardo

Si è svolta a Torino, presso il sito produttivo di Caselle Torinese della Divisione Velivoli di Leonardo, la cerimonia di consegna dei primi due, dei quattro, P-72B ordinati dalla Guardia di Finanza le cui consegne saranno completate entro il 2022.

Lucio Valerio Cioffi, Capo della Divisione Velivoli di Leonardo, ha dichiarato: “siamo orgogliosi che la Guardia di Finanza abbia deciso di integrare nel proprio dispositivo aeronavale il nostro ATR 72MP, un velivolo che esprime ai massimi livelli le nostre capacità tecnologiche e coniuga l’affidabilità, i bassi costi di esercizio con tutti i vantaggi del velivolo da trasporto passeggeri regionale ATR 72-600”.

Denominato P-72B, il velivolo sarà operato dal dispositivo aeronavale della Guardia di Finanza, con il GEA – Gruppo Esplorazione Aeromarittima di Pratica di Mare, nell’ambito dei molteplici ruoli assegnati al Corpo dall’assetto normativo vigente, affiancando gli attuali ATR-42MP. La Guardia di Finanza è l’unica Forza di Polizia a competenza generale in grado di esercitare una incisiva e costante attività di vigilanza lungo tutto lo sviluppo costiero nazionale e in acque internazionali, espletata anche grazie alle avanzate dotazioni tecnologiche installate sui propri mezzi aerei.

Peculiari funzionalità di ultimissima generazione installate per la prima volta sull’ATR72MP saranno utili a supportare specifiche attività di sorveglianza affidate alla Guardia di Finanza. Il P-72B opererà in missioni di pattugliamento aeromarittimo e ricerca, utilizzando i sensori di bordo per individuare ed identificare, anche in maniera discreta, obiettivi sensibili, monitorarne i comportamenti, acquisire fonti di prova, guidare l’intervento di unità navali e di pattuglie a terra.

L’ATR 72MP – già in servizio con l’Aeronautica Militare in una versione militare denominata P-72A – è equipaggiato con il sistema di missione modulare Leonardo ATOS (Airborne Tactical Observation and Surveillance). L’ATOS gestisce l’ampio spettro di sensori del velivolo, combinando le informazioni ricevute in una situazione tattica complessiva e presentando i risultati agli operatori del sistema di missione nel formato più adatto, fornendo un eccellente e costantemente aggiornato scenario della situazione.

Grazie alla sua derivazione commerciale l’ATR 72MP può garantire al suo equipaggio un livello di ergonomia e comfort che ne incrementano l’efficienza e l’efficacia durante le missioni di pattugliamento marittimo, di ricerca ed identificazione, lotta al narcotraffico, pirateria, contrabbando, e nel contrasto ad ogni tipologia di traffici illeciti che interessi le acque territoriali, che possono durare tipicamente anche più di 8 ore.


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Messaggio da Phant » 18 febbraio 2021, 3:14

Analisidifesa.it ha scritto:
Consegnato il quarto velivolo P72A al 41° Stormo di Sigonella

E’ atterrato l’11 febbraio 2021, sulla Base di Sigonella, sede del 41° Stormo Antisom dell’Aeronautica Militare, il quarto ed ultimo velivolo previsto dal Programma P72A. Il primo dei quattro P72A era giunto sull’aeroporto siciliano il 25 novembre 2016, in sostituzione dell’omologo Pattugliatore Marittimo Antisommergibile BR-1150 Atlantic.Dopo un periodo iniziale di sperimentazione operativa, il P-72A ha iniziato ad operare in una missione di impiego reale il 7 dicembre del 2017, avvicendando gradualmente il velivolo Atlantic e azzerando il gap operativo del Reparto in termini di esigenze ISTAR (Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance) e di contributo alle operazioni di ricerca e soccorso in mare.

A differenza dei tre precedenti, l’ultimo P72A è stato consegnato nella configurazione cosiddetta Final Plus, con l’implementazione di numerosi upgrade su sensori, sul sistema di missione e sulle capacità di integrazione e comunicazione, rendendolo ancora più efficace dal punto di vista operativo.

La consegna alla Forza Armata dell’ultimo velivolo ha contestualmente avviato un programma di retrofit per i precedenti assetti, configurati in Initial Capability (IC), con l’obiettivo di portarli nel più breve tempo possibile all’ultimo standard FC plus e consentire al Reparto il raggiungimento della Full Operational Capability con l’espressione della piena capacità operativa del 41° Stormo.

La complessa suite di sensori di cui è dotato il sistema d’arma ha permesso inoltre di ampliare notevolmente lo spettro di missioni in cui il velivolo può essere impiegato. In particolare, la spiccata capacità net-centrica del sistema ne ha già consentito l’impiego in scenari sia di esercitazione che reali complessi, caratterizzati dall’integrazione con numerosi assetti delle Forza Armata, in contesti sempre più joint, combined ed interagency, caratteristica di tutte le operazioni moderne.

Contestualmente, prosegue lo studio per l’ampliamento dello spettro di impego dell’assetto in nuove tipologie di missione in cui il velivolo può esprimere efficacemente il proprio contributo per la difesa degli interessi vitali del Paese.

Gli equipaggi del P-72A del 41° Stormo A/S sono formati da ufficiali piloti e sottufficiali operatori che appartengono sia alla Marina Militare che all’Aeronautica Militare. Si tratta di una peculiarità che, ormai da molti anni, costituisce un esempio di sinergia ed integrazione tra due Forze Armate, ben collaudato ed efficiente e che si pone in netto anticipo rispetto all’attuale impulso interforze dello strumento militare.

Per questo motivo, a seguito dell’istituzione nel 1957 dell’Aviazione Antisommergibile, il 41° Stormo mantiene, ancora oggi, una veste tipicamente interforze e perfettamente integrata attraverso il connubio tra due Componenti (AM e MM).


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