Gli F-35 italiani

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Gli F-35 italiani

Messaggio da Phant » 25 settembre 2008, 19:11

Dedalonews.it ha scritto:
Lockheed Martin e Alenia firmano il primo contratto di produzione per l'F-35

Vale 15 milioni di dollari il primo contratto di produzione per le ali del caccia F-35 Joint Strike Fighter firmato poco fa da Robert Bolz e Giancarlo Anselmino per Lockheed Martin e Alenia Aeronautica. Nessun dettaglio per ora sugli altri sviluppi italiani del programma, dall’acquisto di due esemplari LRIP allo stabilimento di Cameri (NO), il cui finanziamento dovrà essere deciso con la finanziaria 2009 attualmente in discussione.

L’Aeronautica Militare e la Marina Militare pianificano al momento l’acq uisto di 74 F-35A convenzionali e 57 F-35B a decollo corto/atterraggio verticale, destinati a sostituire dal 2013-2014 gli AMX del 32° Stormo e gli AV-8B imbarcati.

Il contratto siglato oggi a Roma copre per ora i non ricorrenti e le attrezzature ed è il primo di una serie che gradualmente, attraverso i lotti Low Rate Initial Production (LRIP) da 2 a 6, porterà l’azienda torinese a diventare la seconda fonte di produzione per le ali del JSF: un ruolo che allo stato attuale potrebbe raggiungere le 1.200 serie per un valore di sei miliardi di dollari nell’arco di 25 anni. Nella LRIP 2 saranno coinvolti gli stabilimenti Alenia di Nola (NA) e Foggia. Nella LRIP 3 inizierà la produzione di parti in metallo e in compositi. Nella 4, che coinvolgerà anche Caselle (TO) e Casoria (NA), sarà prodotto il cassone alare centrale e nella 5 i cassoni delle semiali esterne. La produzione di ali complete arriverà nella LRIP 6.

Dalla fase LRIP 3 partiranno anche i contratti per i sottosistemi, nella quale saranno coinvolte aziende italiane quali Selex Galileo, Selex Comms, Sirio Panel e Aerea. «Rispetto a quando firmammo il primo Memorandum of Understanding due anni fa, il valore delle opportunità di business per le aziende italiane è più che raddoppiato», ha detto a Dedalonews Bolz, Vice President dell’integrazione industriale globale dell’F-35. «Opportunità e non contratti», sottolinea, ricordando che il programma è costruito attorno al concetto di "best value" e che le selezioni tengono quindi conto di prestazioni, prezzi e risultati. Dal proprio canto Alenia quantifica l’impatto occupazionale in Italia del programma JSF a pieno regime in 10.000 persone.

A questo potrebbe aggiungersi un altro miliardo circa legato alla Final Assembly and Check Out (FACO) di Cameri (NO), una struttura di 60.000 mq coperti e 500 persone specializzate sulla quale il governo italiano dovrà decidere entro fine anno per consentire l’avvio dei lavori nei primi mesi del 2009 e le prime consegne di aerei completi a fine 2013.

Dal punto di vista della produzione, la FACO consentirebbe di svolgere in Italia il montaggio delle sezioni costruite in USA, Gran Bretagna e Italia (un’attività di altissima precisione, spiega Lockheed, che utilizza scali con allineamento laser e controllo digitale) ma anche l’installazione di alcuni sistemi e l’applicazione dei delicatissimi trattamenti esterni che conferiscono al JSF le sue avanzatissime caratteristiche di bassa osservabilità. «Il governo americano ha approvato l’applicazione dei "coatings" da parte di tecnici italiani», spiega Bolz, sorvolando con eleganza sull’importanza di questa cruciale tecnologia. Il processo si concluderebbe con le prove in volo e l’accettazione da parte di un gruppo di piloti delle due ditte e delle forze armate. La FACO, che al momento lavorerebbe per Italia e Olanda, potrebbe poi diventare il polo manutentivo e logistico europeo.

Tutto questo è ancora nel futuro, verso il quale il primo piccolo contratto LRIP 2 costituisce un passo concreto.


FONTE: http://www.dedalonews.it/it/index.php/09/page/27/
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Re: Gli F-35 italiani

Messaggio da Phant » 28 settembre 2008, 17:54

Paginedidifesa.it ha scritto:
Alenia Aeronautica produrrà  le ali dell'F-35 Lightning II JSF

Lockheed Martin e Alenia Aeronautica, una società  Finmeccanica, hanno firmato oggi il primo contratto che dà  il via alle attività  industriali di Alenia Aeronautica per la produzione delle ali dell'F-35 Lightning II Joint strike fighter.

Il contratto, del valore totale di oltre 15 milioni di dollari, è il primo di una serie che riguarderà  le attività  a lungo termine di Alenia Aeronautica nell'ambito del programma JSF. Secondo il Memorandum of Understanding, firmato dalle due società  nel 2006, si prevedono opportunità  di business per l'industria italiana del valore di oltre sei miliardi di dollari.

Secondo i termini del MoU è previsto che Alenia Aeronautica produca più di 1.200 ali dell'aereo destinato ai nove partner del programma: Australia, Canada, Danimarca, Italia, Norvegia, Olanda, Regno Unito, Stati Uniti, Turchia.

La produzione di Alenia Aeronautica per il programma JSF sarà  portata avanti in Italia tra il 2009 e il 2033, coinvolgendo alcuni dei centri di eccellenza dell'azienda. Gli stabilimenti Alenia in Campania e Puglia saranno i primi ad essere impegnati nelle attività  relative a questo primo contratto per il lotto di produzione Lrip3 (Low rate initial production del 3° lotto dell'F-35); seguiranno, a partire dal successivo lotto di produzione Lrip4, i siti piemontesi.

Oltre alla produzione di ali per il Jsf, il coinvolgimento di Alenia Aeronautica nel programma include la partecipazione agli Integrated Product Teams dell'F-35 e alla progettazione e allo sviluppo, già  completati con successo, dei cassoni alari delle versioni Ctol (Conventional take off and landing) e Cv (Carrier variant) dell'F-35 presso gli stabilimenti campani di Alenia. E' previsto inoltre un ruolo chiave di Alenia Aeronautica nel supporto logistico e operativo del velivolo.

Un'ulteriore opportunità  per Alenia Aeronautica e per l'intero comparto industriale italiano sarà  rappresentata dalla realizzazione in Italia della linea finale di montaggio, prova e manutenzione (Faco, Final assembly & check out) degli aerei destinati a Italia e Olanda, che potrebbe operare anche come base per un centro di manutenzione e supporto a livello europeo, nell'ambito della soluzione logistica adottata per il programma.

L'ala dell'F-35 è composta da una struttura interna in metallo rivestita da materiali in composito, assemblati contestualmente all'installazione dei relativi sistemi elettrici ed idraulici. Si tratta di un insieme di componenti sofisticato, essenziale per l'aereo, di rilevanza strategica sia dal punto di vista tecnologico che industriale.

"L'accordo testimonia le grandi capacità  del programma Joint strike fighter di costruire forti relazioni industriali a livello internazionale – ha detto Bob Bolz, vice presidente di Lockheed Martin per il programma F-35. "Siamo orgogliosi di assegnare la produzione di un componente così importante dell'aereo ad Alenia Aeronautica, una società  che si afferma nel panorama dell'industria aeronautica mondiale per le sue grandi capacità  di produrre componenti tecnologicamente avanzati".

Giancarlo Anselmino, senior vice president di Alenia Aeronautica, responsabile della business unit velivoli militari, ha così commentato: "Il programma Jsf rappresenta per Alenia Aeronautica un'ulteriore opportunità  per sviluppare le proprie capacità  tecnologiche ed industriali, grazie a una stretta collaborazione con un gruppo importante come Lockheed Martin e grazie al reciproco trasferimento di conoscenze e tecnologie, come è già  stato il caso per altri grandi programmi aeronautici internazionali cui abbiamo partecipato nel passato e cui partecipiamo attualmente. La partecipazione al Jsf è un altro esempio del grande valore ed impatto economico generato da programmi complessi come quelli relativi agli aerei da difesa".

L'F-35 Lightning II è un velivolo supersonico, multiruolo di quinta generazione con capacità  stelth. Il monomotore F-35 è realizzato in tre versioni: Ctol (Conventional take off and landing), Stovl (Short take off and vertical landing) e Cv (Carrier variant). Le tre versioni dell'F-35 condividono la stessa progettazione e utilizzano la stessa infrastruttura di supporto in tutto il mondo. Il velivolo sostituirà  almeno 13 tipi di aerei, inizialmente in 11 paesi; in tal modo il Lightning II sarà  il programma per un velivolo da difesa con il miglior rapporto costo-efficacia della storia.

Lockheed Martin sta sviluppando l'F-35 con i suoi principali partner industriali, Northrop Grumman e Bae Systems. Due F-35 stanno effettuando i test di volo, altri due le prove a terra e ulteriori 19 sono in vari stadi di assemblaggio, inclusi i primi due esemplari di serie la cui consegna all'Usaf è prevista per il 2010.

FONTE:
http://www.paginedidifesa.it/2008/pdd_080948.html
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L'Italia rinuncia al suo primo JSF

Messaggio da Phant » 11 ottobre 2008, 21:06

Dedalonews.it ha scritto:
E' ufficiale: per risparmiare l'Italia rinuncia al suo primo JSF

L'Italia non parteciperà  alla valutazione operativa iniziale del Joint Strike Fighter e non acquisterà  l'esemplare ipotizzato nel terzo lotto. A formalizzare la rinuncia - da tempo nell'aria a causa dei tagli al bilancio - non è stato il ministro della difesa italiano Ignazio La Russa, ma il segretario di stato alla difesa olandese Jack De Vries in una nota indirizzata ai presidenti delle due camere del proprio paese. L'Italia, aggiunge De Vries, ha tuttavia ribadito il proprio appoggio al programma nel suo complesso e la partecipazione alla fase di sviluppo e dimostrazione del sistema (SDD). Dedalonews ha verificato la correttezza dell'informazione presso fonti militari italiane.

Secondo il sottosegretario olandese la notizia sarebbe stata comunicata ai partner americano, britannico e olandese "di recente" - forse il 1° ottobre, cinque giorni prima della presentazione dello studio IAI - dal "direttore italiano del programma". La scadenza per confermare la partecipazione alla fase di Initial Operational Test and Evaluation (IOT&E) con un aereo ciascuno nel lotto LRIP 3 era inizialmente fissata al 31 maggio 2008.

Ma Olanda e Italia avevano ottenuto una proroga, motivata in parte - dicono gli olandesi - con il "complicato processo decisionale italiano" e la volontà  di lasciare mani libere il nuovo governo che sarebbe scaturito dalle elezioni del 13-14 aprile. De Vries spiega che la rinuncia è motivata con la volontà  del "nuovo governo di effettuare risparmi quest'anno", cioè i tagli alla difesa apportati da Giulio Tremonti. La nota riporta anche la smentita ufficiale inglese riguardo la possibilità  di sviluppare una versione imbarcata dell'Eurofighter in alternativa all'F-35B, ma non lascia trapelare nulla circa l'acquisto di un LRIP 3 da parte olandese.

Per l'Italia disporre di un aereo nella fase IOT&E avrebbe consentito di partecipare alla messa a punto delle tattiche e tecniche di impiego del nuovo F-35 Lightning II con propri piloti. Proprio per questo l'Italia aveva pianificato - sia pure senza giungere alla formalizzazione del contratto - di acquisire un JSF sin dal terzo lotto di produzione iniziale a basso rateo (LRIP 3), le cui consegne sono previste a partire dal 2012.

De Vries ha rassicurato il parlamento che la rinuncia italiana "non avrà  alcun impatto finanziario per l'Olanda", che da oltre due anni è legata all'Italia da un accordo per il montaggio degli aerei e la manutenzione dei motori. Entro fine anno - ricorda Dedalonews - l'Italia è chiamata a decidere sulla linea di montaggio finale di Cameri, il cui costo - circa un miliardo di dollari - sarebbe interamente a carico nostro, sia pure con prospettive di ritorni industriali analoghi nella fase di produzione ed ulteriori ricadute in quella di manutenzione e supporto.

FONTE:
http://www.dedalonews.it/it/index.php/1 ... primo-jsf/
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Re: L'Italia rinuncia al suo primo JSF

Messaggio da Phant » 23 ottobre 2008, 15:09

Dedalonews.it ha scritto:
Italia e JSF: il primo aereo nel 2014, l'ultimo nel 2023

L'Italia riceverà  i primi sei Joint Strike Fighter con il lotto LRIP 6, i cui 118 esemplari saranno consegnati a partire dal 2011 anche a Stati Uniti, Turchia, Regno Unito e Olanda. I caccia italiani, al momento ripartiti tra quattro A convenzionali e due B a decollo corto/atterraggio verticale, dovrebbero volare nel 2014 ed essere utilizzati per l'addestramento dei piloti sulla base di Eglin, in Florida, dove entrerà  in funzione la scuola unificata internazionale. Dopo la recente rinuncia - che, si è appreso, riguarda anche il secondo esemplare - alla possibilità  di acquistare l'F-35 già  nella fase di valutazione operativa, la nuova tempistica è emersa a Fort Worth nel briefing di George Standridge, vice presidente Business Development del programma F-35. Anche se i piloti italiani non potranno partecipare allo sviluppo delle nuove tattiche e modi d'impiego consentiti dalla rivoluzionaria concezione dei sistemi di missione, l'Italia potrà  comunque disporre di tutti i risultati della fase di valutazione operativa iniziale.

L'Italia continua a prevedere di acquisire di 131 F-35 delle versioni A (per la sola Aeronautica Militare) e B (anche per la Marina Militare). L'attuale suddivisione di 74 e 57 esemplari è in fase di «ottimizzazione», ha spiegato il col. Fabio Giunchi, rappresentante italiano nel Joint Project Office, ma la ripartizione decollo convenzionale/STOVL resterà  nella proporzione approssimativa di 2:1. A parte gli eventuali aggiustamenti, il programma mostrato da Lockheed Martin mostra un profilo cronologico delle consegne - con un ritardo di due anni dall'ordine - con sei aerei totali nei primi due anni, 14 l'anno dal 2014 al 2018, 12 l'anno dal 2019 al 2022 e l'ultimo nel 2023. Secondo tale schema il numero degli A e B varierebbe di anno in anno: i 40 esemplari in consegna nel 2017-2020 sarebbero esclusivamente STOVL. Gli F-35 sostituiranno innanzi tutto gli AMX dell'Aeronautica Militare, partendo dal 32° Stormo di Amendola. Si tratterà  di aerei STOVL che andranno a costituire una componente rischierabile ed interoperabile con le forze alleate. Negli anni successivi saranno sostituiti gli AV-8B della Marina e i Tornado dell'Aeronautica.

Tutti questi aerei dovrebbero uscire dalla futura linea Final Assembly and Check-Out (FACO) gestita da Alenia Aeronautica a Cameri (NO) che - si è appreso, con ulteriori dettagli rispetto a quanto anticipato da Dedalonews - dovrebbe seguire a grandi linee lo schema di Fort Worth, riducendo lo stabilimento dagli oltre 1.600 metri di lunghezza con capacità  di un aereo al giorno a pieno regime a dimensioni compatibili con i due aerei al mese previsti per Italia, Olanda ed eventuali altri partner europei. La possibile partecipazione norvegese, ad esempio, aggiungerebbe 48 macchine facendo salire il totale a 264 esemplari.

Cameri non avrà  la linea di allestimento mobile, ha detto il Deputy Vice President Global Production Gus Villanueva, ma potrà  comunque unire le sezioni anteriori di fusoliera fornite da Lockheed Martin con quelle centrali di Northrop Grumman e posteriori di BAE Systems e con l'ala di Lockheed Martin, che comprenderà  tra l'altro le semiali esterne prodotte da Alenia a Torino. Le otto sale per il ciclo di finitura di Fort Worth si ridurranno ad un paio, che potranno comunque svolgere le quattro fasi di preparazione, carteggiatura, verniciatura e cottura che in 23 giorni conferiscono al Lightning II parte delle proprie caratteristiche di bassa osservabilità . Nella sala, che misura 7à—27x32 metri, due robot a otto assi e uno a nove applicano la finitura. Durante la nostra visita erano in corso le prove di taratura su un simulacro asimmetrico a grandezza naturale con il lato sinistro dell'F-35A/B e quello destro dell'F-35C, con l'ala più grande e la deriva più alta.

Tutto questo, naturalmente, se l'Italia sceglierà  di finanziare la realizzazione della FACO, il cui costo si aggiungerebbe ai 151,2 milioni di euro già  previsti per il programma nella Nota Aggiuntiva per la Difesa per il 2009. Lo studio completo su costi, tempi e opportunità  realizzato dalla Difesa con l'industria dovrebbe approdare in parlamento entro fine anno per il parere consultivo delle commissioni. Camera e senato avranno poi 30 giorni consecutivi ciascuna per esprimersi.

FONTE:
http://www.dedalonews.it/it/index.php/1 ... -nel-2023/
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Tagli F-35 in italia...costano troppo

Messaggio da Ape » 3 gennaio 2012, 3:51

Ciao Ragazzi... posto un articolo trovato su repubblica a questo indirizzo: http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... ef=HRER2-1

Monta la protesta contro i caccia F35
"Costano troppo, il governo non li compri"

Si allarga lo schieramento di chi dice no all'acquisto di 131 cacciabombardieri. Di Pietro: "Scandalo insopportabile". Raisi: "Costano quanto una Finanziaria". Bonelli: "Il governo tace". E il Pd chiede a Monti un "ripensamento". Vendola attacca il ministro: "Tagli del personale per avere più risorse da destinare agli armamenti e alle missioni. Il rischio è questo e va contrastato"

ROMA - Meno spese militari, c'è la crisi. Le difficoltà  economiche del nostro Paese si portano dietro l'allargamento del fronte "pacifista" che una volta reclamava a gran voce il taglio delle spese militari. Ebbene quello schieramento, un tempo terreno di militanza della sinistra, si estende adesso a insospettabili sostenitori. Da Fli all'Idv è un coro: c'è la crisi, stop alle spese militari. Ed è una protesta basata su ragioni prettamente "economiche". A farne le spese soprattutto il recente acquisto dei 131 caccia F35 da parte dell'esecito italiano 1. Una spesa non da poco: più di 200 milioni ad aereo. Troppo, in tempi di magra. Tanto che persino Israele e il Regno Unito hanno dovuto tagliarne i programmi e il Pentagono ha ridimensionato le richieste.

Ed ecco che il fronte degli oppositori trova nuovi seguaci. "E' giunto il momento - scrive l'esponente di Fli Enzo Raisi - di rompere un tabù, o almeno di rimetterlo in discussione. E' quello degli sperperi in spese militari legate ancora al vecchio schema degli anni della guerra fredda. Ad esempio, il recente acquisto dei caccia F35, per un valore analogo a quello di una manovra finanziaria". Secondo Raisi, "il governo Monti dovrebbe riflettere e riaprire anche il capitolo della dismissione dell'enorme patrimonio di ex caserme e strutture abbandonati dalla difesa: si individuino procedure-lampo per immetterli

sul mercato visto che quelle esistenti sono lunghissime e inefficaci".

Il tema è da tempo nel mirino dell'Idv. Per questo Di Pietro ne rivendica la primogenitura: "Meglio tardi che mai. Alla fine anche la grande stampa e qualcun altro si sono accorti che scandalo insopportabile siano i miliardi di euro che buttiamo in spese militari. Soprattutto se si pensa che per il Servizio civile nazionale, invece, i fondi sono precipitati dai circa 170 milioni del 2010 ai 68 del 2012. Quando il ministro della Difesa ammiraglio De Paola ha detto che a tagliare le spese militari non ci pensava proprio, nessuno tranne noi aveva fiatato".

Incalzano anche i Verdi: "Dal governo non è ancora arrivata nessuna risposta sul taglio delle spese per gli armamenti che in Italia hanno raggiunto cifre da capogiro - dichiara il presidente Angelo Bonelli - Ognuno di questi aerei da guerra costa più di 120 milioni, ossia l'equivalente di quanto è necessario per costruire e far funzionare 83 asili nido".

E Nichi Vendola, su Twitter, che chiama in causa il ministro della Difesa: "Le Forze Armate sono sovradimensionate, costano troppo, ci sono troppi soldati e soprattutto troppi ufficiali e sottoufficiali: così più o meno il ministro Di Paola nel suo messaggio di fine anno. In tutto180 mila militari, spese record, sprechi, inefficienze, privilegi ingiustificati. Ridurre e modernizzare il personale? L'idea del ministro è questa, insieme salvando, ovviamente, i sistemi d'arma, gli F35, la missione in Afghanistan. Tagliare da una parte – se si taglierà  â€“ per avere più risorse da destinare agli armamenti e alle missioni. Il rischio è questo. Da contrastare".

Dal Pd si alza la voce critica della senatrice Roberta Pinotti, ex responsabile nazionale Difesa: "Non servono 131 caccia, il governo potrebbe ridurre l'acquisto a 40-50''. Il collega di partito Ignazio Marino chiede un deciso taglio degli armamenti: "Con il solo costo di due cacciabombardieri F-35 si potrebbero trovare fondi per il sostegno dei giovani precari oppure sostenere investimenti per la ricerca e l'innovazione". Uno stop lo chiede, anche se con parecchie sfumature e distinguo anche il dipartimento esteri dei democratici che suggerisce a Monti una fase di "sospensione" e "ripensamento".
(02 gennaio 2012)

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Re: Tagli F35 in italia...costano troppo

Messaggio da Rootlogan » 3 gennaio 2012, 14:04

Questi sono gli stessi signori che poi esigono a gran voce la loro sicurezza personale per le strade o che vogliono sentirsi protetti ma allo stesso tempo vogliono farlo mettendo 0 risorse alla difesa..

che ridicolagine..

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Re: Tagli F35 in italia...costano troppo

Messaggio da Lince » 3 gennaio 2012, 14:56

L'USA ha ridimensionato l'ingaggio per i costi successivi del programma F-35 che portano gli stessi aerei ad aggiornamenti importanti negli anni successivi il che aumenta il costo per ogni songolo aereo del doppio rispetto all'attuale. E non c'è bisogno di 131 caccia-bombardieri potrebbero anche bastarne 1/3 per il momento. Sono soldi vostri e non vedo l'urgenza di bombardieri quando abbiamo gli EFA e F-16
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Re: Tagli F35 in italia...costano troppo

Messaggio da Rootlogan » 3 gennaio 2012, 15:54

Lince ha scritto:L'USA ha ridimensionato l'ingaggio per i costi successivi del programma F-35 che portano gli stessi aerei ad aggiornamenti importanti negli anni successivi il che aumenta il costo per ogni songolo aereo del doppio rispetto all'attuale. E non c'è bisogno di 131 caccia-bombardieri potrebbero anche bastarne 1/3 per il momento. Sono soldi vostri e non vedo l'urgenza di bombardieri quando abbiamo gli EFA e F-16

io non contesto il ridimensionamento dei costi, contesto il populismo idiota di chi vorrebbe azzerare la spesa della difesa..

Non si possono avere dei professionisti se li is veste da pagliacci, non si equipaggiano adeguatamente e non gli si fa formazione.

Vendola poi che mi viene a dire che ci sono troppi ufficiali e sottufficiali, mi chiedo sulla base di cosa lui faccia tali affermazioni.

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Re: Tagli F35 in italia...costano troppo

Messaggio da Phant » 4 gennaio 2012, 1:08

Come abbiamo avuto modo di ricordare più volte, le valutazioni meramente politiche esulano dal contesto di questa sezione, in quanto aleatorie e dove, in sostanza, vale tutto ed il contrario di tutto

Un'eccezione potrebbe essere fatta solamente in caso di dichiarazioni ufficiali del Ministero della Difesa sul merito della questione o di una votazione specifica del Parlamento (come nel caso della cancellazione della tranche 3B di 25 Eurofighter).

Sono ben accetti invece interventi legati all'aspetto tecnico della vicenda: lascio il topic aperto nella speranza :roll: che la discussione non diventi solo oggetto di legittime ma altrettanto soggettive prese di posizione politiche.

Grazie!

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Re: Tagli F35 in italia...costano troppo

Messaggio da Ape » 4 gennaio 2012, 3:01

Ammetto di essere veramente poco informato al momento sulla situazione della nostra difesa, ma una domanda mi sorge spontanea... se abbiamo bisogno di 130 caccia, vuol dire che quello che abbiamo ora è totalmente ridicolo e che non abbiamo mai avuto una difesa aerea all'altezza, eppure di F-16 e Eurofighter non mi sembravamo così a corto, non ho mai sentito che l'italia era indietro, anzi con l'ultima vicenda di gheddafi mi è sembrato che fossimo anche parecchio attivi.
Qualcuno può darmi qualche delucidazione tanto per schiarirmi le idee?
Thanks ;)

Ape

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Re: Tagli F35 in italia...costano troppo

Messaggio da Rootlogan » 4 gennaio 2012, 3:09

Phant ha scritto:Come abbiamo avuto modo di ricordare più volte, le valutazioni meramente politiche esulano dal contesto di questa sezione, in quanto aleatorie e dove, in sostanza, vale tutto ed il contrario di tutto

Un'eccezione potrebbe essere fatta solamente in caso di dichiarazioni ufficiali del Ministero della Difesa sul merito della questione o di una votazione specifica del Parlamento (come nel caso della cancellazione della tranche 3B di 25 Eurofighter).

Sono ben accetti invece interventi legati all'aspetto tecnico della vicenda: lascio il topic aperto nella speranza :roll: che la discussione non diventi solo oggetto di legittime ma altrettanto soggettive prese di posizione politiche.

Grazie!

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Dal punto di vista meramente tecnico posso dire:

Se giustificate da esigenze di adeguamento degli equipaggiamenti ( attenzione che ho detto se giustificate ) posso tollerare una spesa per il capitolo bellico di quelle entita'..

Sentirmi dire "la difesa costa troppo" e', a mio modesto parere, una sferzata populista inutile.

Cercando di non metterla sulla questione politica io aggiungo, tagliamo l'acquisto delle lamborghini per il trasporto dei generali e Diamo i mezzi ai nostri soldati per difendersi al meglio, senza costringerli a rispondere con le solite fionde contro i carri armati.

Con questo concludo il mio intervento puntualizzando che non intendo farne un fatto politico ( tanto tagliare la spesa in quel capitolo e' da sempre un coro unanime di tutto l'arco costituzionale) ma un semplice voler dare a chi la coda gli strumenti per adempiere le mansioni per le manuali e' preposto e pagato..

Lavorare con equipaggiamenti inadeguati e' come pretendere da un'operaio di scavare una buca di 50 metri usando un cucchiaio da cucina..

Tutto qui, mi si perdoni il trasporto ma da ex militare di carriera trovo inaccettabile l'atteggiamento di chi chiede sacrifici ai soldati indossando dei comodi abiti formali tenendo il culo su una comoda poltrona di pelle, e questo lo dico senza fare alcuna distinzione di partito e pensiero politico..

Scusate ancora lo sfogo, ma questo e' un'argomento che sento molto vicino, noi dovremmo ringraziare chi mette la propria vita al servizio della collettivita' indossando un divisa per poi vedersi sputare in faccia, fisicamente da chi magari per lavoro e non per sadismo personale devono in qualche modo scontrarsi, e metaforicamente dal popolo e dai politici..

A tutti piace sentirsi protetti, ma nessuno ne vuole pagare il prezzo, anche economico..

Ecco, scusa phant, ho cercato di non coinvolgere parti politiche per non rendere difficile il tuo lavoro, spero che l'aver spiegato un concetto al di sopra delle idee politiche sia tollerabile come argomento di discussione anche se, me ne rendo conto, cammina sul filo di un rasoio..

Rootlogan
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Re: Tagli F35 in italia...costano troppo

Messaggio da Rootlogan » 4 gennaio 2012, 3:17

Ape ha scritto:Ammetto di essere veramente poco informato al momento sulla situazione della nostra difesa, ma una domanda mi sorge spontanea... se abbiamo bisogno di 130 caccia, vuol dire che quello che abbiamo ora è totalmente ridicolo e che non abbiamo mai avuto una difesa aerea all'altezza, eppure di F-16 e Eurofighter non mi sembravamo così a corto, non ho mai sentito che l'italia era indietro, anzi con l'ultima vicenda di gheddafi mi è sembrato che fossimo anche parecchio attivi.
Qualcuno può darmi qualche delucidazione tanto per schiarirmi le idee?
Thanks ;)

Ape

Come nazione ci hanno appena regalato un tanker ( per grazia di dio ) mentre come difesa aerea sia totalmente sprovvisti di e-3a sentry, voliamo con quelli americani quando facciamo delle operazioni internazionali.

Per quanto riguarda gli EFA o gli F- 16 dobbiamo anche fare i conti con lo stato di salute degli stessi, che ne io ne nessuno dei presenti può stabilire con certezza per ovvie ragioni di segreto militare..

Mi viene anche da aggiungere che nessuno dei presenti può essere totalmente al corrente degli esperimenti/ultimi acquisti delle altre nazioni appartenenti o meno al patto Atlantico, di conseguenza potrei anche pensare che si rende necessario l' acquisto di quei velivoli per ovvie ragioni di sicurezza nazionale o semplicemente per ragioni di servizio ( magari nelle operazioni di routine sarebbe più consigliabile usare aerei "muletto" e preservare dall'usura gli aerei che servono per combattere).

Detto questo non mi sento di aggiungere altre parole a quanto detto, scusandomi nuovamente per l'ardore con il quale partecipo a questo genere di argomenti! :)

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Re: Tagli F-35 in italia...costano troppo

Messaggio da Zakk » 4 gennaio 2012, 3:39

Sicuramente gli EF-2000 saranno sempre il centro della nostra difesa aerea in senso stretto, mentre gli F-16 dovranno tornare presto in america...

L'AM però è una delle poche forze aeree a conservare ancora tutte le capacità  sia nei ruoli di supporto, che aria-aria e aria-terra, e in quest'ultima specialità  Tornado ECR/IDS e AMX verrebbero sostituiti dagli F-35. Poi a quanto pare è ancora tutto da vedere...

Non per alimentare la polemica, ma c'è ancora chi protesta contro la PAN perchè consuma carburante, inquina e fa troppo rumore! :D

Comunque l'F-35 è nella mia collezione dei modellini dell'AM quindi deve arrivare, altrimenti significa che l'hanno fatto per niente! :lol:
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Re: Tagli F-35 in italia...costano troppo

Messaggio da Clafly » 4 gennaio 2012, 11:57

Secondo me....gli faranno rimettere in pista gli F-104..e G-91 ahahahahha, e le frecce tricolori solo telecomandate, con motore elettrico... ( comunque, che schifezza sentire parlare a vanvera in Tv ).

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Re: Tagli F-35 in italia...costano troppo

Messaggio da Phant » 4 gennaio 2012, 15:22

In questo caso, l'aspetto fuorviante della vicenda è rappresentato dal numero magico 131: come spesso accade, la stampa generalista, soprattutto quando si tratta di materie tecniche, tende a mettere in luce alcuni aspetti e trascurarne altri altrettanto importanti.
  • In primo luogo va ricordato che il numero di 131 velivoli è, al momento, una stima di fabbisogno e non un impegno definitivo.
  • Come ha ricordato Zakk, l'F-35 è una piattaforma che andrà  a sostituire le odierne macchine che attualmente occupano quei ruoli (Tornado/AMX,F-16) e non andrà  certo a sommarsi all'attuale organico.
  • Ancorché la stima di 131 velivoli fosse confermata, tali tipi di approvvigionamenti vengono effettivamente industrializzati in Blocchi/Tranche che vanno singolarmente finanziate volta per volta (ed a cui si può rinunciare, vedi Typhoon).
  • La fase di acquisizione, e relative spese, va spalmata nell'arco di almeno 15/20 anni circa, cosi come è accaduto per precedenti e simili acquisizioni.
  • Esiste anche una parziale rientro dell'investimento che per quanto riguarda l'Italia consiste nella produzione di una parte del velivolo (credo una semiala), con relativo indotto.
Poi tutto è discutibile ma per farlo le cose andrebbe un minimo contestualizzate.

Bye
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