Il costruttore Bell Helicopters ha svelato qualche settimana fa un rendering iniziale di un nuovo elicottero chiamato 360 Invictus, che sarà la proposta per il programma dell’esercito americano FARA – Future Armed Reconnaissance Aircraft. Il rendering è diventato un mock-up presentato durante la conferenza AUSA – Association of the United States Army. Attualmente in questa fase di design è previsto che l’elicottero della Bell andrà in volo per la prima volta nel 2022 se lo US Army darà l’ok alla Bell con i fondi per la costruzione del primo prototipo.
Bell ha decenni di esperienza nella fornitura di velivoli da attacco e da ricognizione al Pentagono, come il Kiowa Warrior, che ha fornito alta affidabilità e disponibilità per oltre 850.000 ore di volo. Il design del 360 Invictus si basa su questa eredità, sulle innovazioni tecnologiche messe in campo dalla Bell in questi anni e sul successo nelle capacità di sviluppo e produzione richieste per il Future Vertical Lift (FVL) come parte della Joint Multi-Role Technology Demonstration (JMR TD) degli ultimi sei anni anni.
Bell è in competizione nel FARA con altre 4 aziende: AVX Aircraft, Boeing, Karem Aircraft e Sikorsky. Lo US Army sta lavorando per proporre una schedulazione delle fasi di progettazione, sviluppo e voli di test per poter mettere in campo il nuovo velivolo per il 2028. Le prime anticipazioni sul programma indicano che saranno due i progetti che passeranno la prima fase di selezione con un fase competitiva in volo prevista per il 2023.
Il programma FARA è stato lanciato per trovare un sostituto alla flotta di Bell OH-58D Kiowa già ritirati dal servizio. Tra i requisiti principali del programma FARA, uno dei più importanti è quello sul rotore principale. Il design del rotore della Bell richiama quello dell’elicottero commerciale medio 525 Relentless sviluppato per il trasporto di 19 passeggeri e pensato per il settore delle piattaforme petrolifere. L’elicottero bimotore 525, con un rotore a cinque pale in materiale composito completamente articolato, è ancora sotto certificazione da parte della FAA americana e doveva essere già in servizio da qualche anno.
Secondo la Bell il suo elicottero offrirà una soluzione altamente efficiente e a basso rischio per soddisfare con sicurezza i requisiti operativi dello US Army con una flotta sostenibile. Il 360 Invictus avrà comunque un rotore più piccolo rispetto al 525 e a quattro pale perché anche la dimensione del rotore principale è uno dei requisiti principali del programma FARA che prevede una dimensione massima di 12,2 metri di diametro per permettere all’elicottero di combattere in ambiente urbano tra palazzi e grattacieli.
Un altro requisito del FARA è la velocità del velivolo che dovrà essere almeno di 180 nodi. L’Invictus viene pubblicizzato con una velocità superiore ai 185 nodi, mentre il rotore del 525 sarebbe già stato testato per 200 nodi (371 km/h). Due piccole ali laterali contribuiscono fino al 50% della portanza durante il volo alle massime velocità. La Bell ha dichiarato anche che l’Invictus è sviluppato con una autonomia di combattimento di 250 km con un tempo sull’obiettivo di più di 90 minuti e con la capacità di hovering fuori dall’effetto suolo a 4000 piedi e a 35 gradi di temperatura.
Sempre a livello di design, e per permettergli volare ad alte velocità, il 360 Invictus prevede il cockpit con i posti del pilota e cannoniere in tandem, stive interne per le armi, carrello retrattile, rotore principale avvolgente e rotore di coda intubato che fornirà ulteriore portanza e potenza in hovering. La Bell parte in ritardo di circa 7 anni rispetto al favorito del programma FARA, il Sikorsky S-97 Raider X, se teniamo conto che l’Invictus volerà nel 2022, mentre il Raider vola già dal 2015. Ma è pur vero che il design costruttivo del Sikorsky più complesso e costoso, con il doppio rotore coassiale e l’elica posteriore spingente, potrebbe essere una soluzione ancora troppo rischiosa per l’esercito americano.
Nel settembre scorso Russian Helicopters ha consegnato alla Difesa croata dieci elicotteri da trasporto militari revisionati Mil Mi-171Sh con una solenne cerimonia che si è svolta presso l’aeroporto militare di Pleso vicino a Zagabria.
“Nel 1991 – ha dichiarato soddisfatto il Vice Primo Ministro e Ministro della Difesa croato Damir Krsticicevic – in Croazia c’era un solo Mil Mi-8, ora ce ne sono ben 24 (10 dei quali sono appunto i Mil Mi-171Sh).”
Da parte sua, Anvar Azimov, l’ambasciatore russo in Croazia presente alla cerimonia del trasferimento ha sottolineato che: – “Tutto è stato fatto in tempo. Siamo realisti e comprendiamo appieno i compiti che le forze armate croate devono affrontare come membri della NATO. Non esiste alcuna politica nella nostra cooperazione tecnico-militare con la Repubblica croata, ma solo il desiderio di essere utili nell’interesse di rafforzare le capacità di difesa di un paese amico”.
I presenti hanno poi potuto verificare personalmente l’affidabilità dell’attrezzatura e la qualità delle riparazioni effettuando un breve volo. All’evento hanno partecipato anche il capo dello Stato maggiore delle forze armate croate Mirko Shundov, il comandante in capo dell’Aeronautica Militare Mato Mikich e il Vicedirettore Generale di Russian Helicopters Igor Chechikov.
Come ha osservato Chechikov con una sottintesa polemica rivolta ad altri operatori stranieri: – “È stata una saggia decisione [quella croata di rivolgersi alla Russia], perché hanno scelto chi avrebbe dovuto effettivamente eseguire le riparazioni…” – riferendosi chiaramente ad operazioni simili compiute da altri paesi che si sono avvalse di aziende comunque estranee ai progetti.
“Hanno partecipato a quest’operazione – ha proseguito Chechikov – non soltanto la società russa Mil ma anche la società di riparazioni aeree croata 810. Abbiamo sicuramente assicurato la qualità senza compromessi che deve esserci in lavorazioni del genere.” Chechikov ha ribadito inoltre l’importanza estrema del lavoro poiché si è trattato di una riparazione in loco avvenuta attraverso il bilanciamento e la sincronizzazione di due aziende (una locale) più la Difesa croata.
Ricordiamo che nel 2006 un accordo del valore di 66 milioni di dollari per la consegna di 10 nuovi elicotteri da trasporto Mi-171Sh è stato firmato con la Russia come compensazione parziale di un debito sovietico nei confronti del paese balcanico.
Il Mi-171Sh si differenzia dai vecchi Mi-8 per la presenza di una rampa di carico invece delle porte a conchiglia, porte laterali più grandi, distributori di inganni IR, armature aggiuntive attorno all’abitacolo e al vano di carico, equipaggiamento per dispositivi di visione notturna, ecc.
L’intero squadrone di 10 elicotteri entrò in servizio nel luglio 2008. Due ulteriori elicotteri VIP erano previsti per il 2009 ma la loro acquisizione fu annullata. Nel 2016, infine, Russian Helicopters si aggiudicò la suddetta gara d’appalto per la revisione e la riparazione dei dieci Mi-171Sh.
Il programma Hélicoptère Interarmées Léger (HIL, elicottero leggero congiunto) sarà ufficialmente lanciato in Francia nel 2021. L’Airbus Helicopters H160M, la versione militare del civile H160 da sei tonnellate (MTOW 6050 kg) che dovrebbe entrare in servizio il prossimo anno, è stata selezionata per soddisfare i requisiti del HIL e si prevede che effettuerà il suo primo volo nel 2023, con le prime consegne previste per il 2026.
L’elicottero militare trarrà vantaggio dalle numerose innovazioni introdotte sulla versione civile del H160, come la progettazione in un ambiente totalmente digitale, l’ottimizzazione del design per facilitarne la manutenzione e l’allineamento dei programmi di manutenzione tra cellula, sistemi e assistenza del motore.
I due motori Safran Arrano (1280 shp) offriranno una riduzione del consumo di carburante del 15% rispetto a impianti di potenza simile e un’autonomia di 458 mn. L’H160 è dotato della suite avionica Thales FlytX, con quattro display touchscreen da 15 pollici che verranno utilizzati per la visualizzazione di tutti i dati, comprese le immagini provenienti da sensori e altri display tattici che ridurranno il carico di lavoro dei piloti.
L’H160M Guépard (ghepardo) è stato progettato su misura per soddisfare il programma francese che sta sostituendo un certo numero di elicotteri attualmente in servizio con le tre forze armate, esercito, marina e aeronautica. Come parte della militarizzazione, H160M sarà dotato di una gamma di sistemi di comunicazione progettati su misura per soddisfare i requisiti di sicurezza informatica e vari livelli di classificazione dei dati.
Progettato per essere un elicottero modulare, l’H160 consentirà, nella sua versione militare, di coprire con una piattaforma unica una varietà di missioni che vanno dall’infiltrazione di commando alla lotta antinave, passando per l’intercettazione aerea e il supporto di fuoco, al fine di soddisfare i bisogni dell’esercito, della marina e dell’aeronautica. L’H160M dovrà, quindi, sostituire macchine diverse quali il SA-342 Gazelle dell’ALAT, l’AS-555 Fennec dell’Armee de l’Air, l’Alouette III, il Dauphin Pedro e il Panther della Marine Nationale. Questo elicottero contribuirà alla razionalizzazione di una parte della flotta elicotteristica militare francese consentendo di ridurre costi di manutenzione, utilizzo e addestramento ma aumentando la flessibilità operativa.
Quindi, per soddisfare tutte queste missioni così diverse tra loro, l’Airbus Helicopters H160M sarà sicuramente una delle macchine più versatili della sua generazione. Secondo il suo produttore, sarà anche veloce e particolarmente discreto. La presentazione al Ministro della Difesa del H160M avvenuta a maggio 2019 ha mostrato un elicottero moderno equipaggiato di FLIR, contromisure elettroniche, mitragliatrici stabilizzate e pod missilistici.
Entrando nel dettaglio degli equipaggiamenti dell’elicotteri, i sensori previsti per il Guépard sono un sistema elettro-ottico Euroflir 410 e un radar tattico multiruolo Thales che è attualmente in fase di sviluppo. Il radar offrirà varie capacità di ricerca e di targeting e presenterà tre schiere di antenne piatte a scansione elettronica che saranno posizionate in maniera tale da fornire una copertura di quasi 360 gradi intorno all’elicottero. Una suite di auto-protezione verrà installata ma non è ancora stata selezionata.
L’armamento comprenderà mitragliatrici assiali da 12,7 mm e pod montati lateralmente, con cannoni da 20 mm o la possibilità di sparare razzi a guida laser. La versione navale sarà anche in grado di utilizzare il missile anti-nave MBDA Sea Venom. Mitragliatrici da 7.62 mm e fucili di precisione potranno essere montati sui portelloni laterali della cabina.
Internamente la cabina può essere configurata per un massimo di 12 passeggeri o almeno cinque commandos completamente attrezzati. Una tipica configurazione SAR potrebbe ospitare due barelle e cinque soldati. L’H160M potrebbe essere dotato di una sonda per il rifornimento in volo di carburante e su questo tema Airbus è in attesa del via libera per lo sviluppo da parte della DGA, l’agenzia francese per gli appalti della difesa. A settembre 2019 un velivolo di test H160 è stato testato volando dietro un A400M per valutarne il suo comportamento sulla scia del velivolo da trasporto. Consotto da piloti Airbus e DGA, le prove hanno prodotto risultati positivi per convalidare la fattibilità del rifornimento in volo.
Secondo i piani attuali, la Francia intende acquisire 169 H160M per il programma HIL, di cui 80 per l’esercito, 49 per la marina e 40 per l’aeronautica. Le prime consegne sono previste per l’esercito nel 2026, con la marina che riceverà le sue prime macchine nel 2028 e le forze aeree in seguito.
Airbus Helicopter H160M Joint Light Helicopter Hélicoptère Interarmées Léger
Nel suo ruolo con l’ALAT (Aviation Légère de l’Armée de Terre) l’aviazione dell’esercito francese, l’H160M è sarà il complemento perfetto di una forza aerea e terrestre per compiti di ricognizione, di operazioni con le forze speciali e di operazioni di comando, controllo, comunicazioni, computer e intelligence (C4I). Come risorsa navale, l’H160M sarà una piattaforma formidabile per la guerra navale, per la protezione della forza navale, per la sicurezza marittima, per il monitoraggio, per l’intelligence marittima e per la ricerca e il salvataggio.
Con l’Armée de l’Air la potenza, l’autonomia e l’equipaggiamento dell’H160M lo renderanno un velivolo ideale per le missioni che coinvolgono la protezione dello spazio aereo nazionale come per l’intercettazione dei velivoli lenti (slow mover interceptor), per la ricerca e il soccorso o per il supporto alle forze speciali.
Airbus, inoltre, ha già ricevuto alcuni interessi commenti da potenziali clienti esportatori, ma attualmente è focalizzata sul requisito delle forze armate francesi che farà slittare eventuali consegne per l’esportazione all’estero non prima del 2026.
Airbus Helicopters ha consegnato il primo di due elicotteri multiruolo H145M per missioni di difesa e sicurezza al Governo del Granducato del Lussemburgo. Insieme agli elicotteri Airbus fornirà anche un pacchetto che comprende l’addestramento e il supporto al cliente. La consegna del secondo elicottero è prevista entro la fine dell’anno. L’H145M consegnato è il primo H145 del Lussemburgo.
L’elicottero è dotato di verricello, sistema Fast Rope (discesa con “Canapone”), videocamera ad elevata performance, riflettore, sistemi di comunicazione avanzati, ed è attrezzata per l’installazione di un kit per la blindatura leggera (light armour protection). Incorpora inoltre le più recenti tecnologie che gli consentono di operare in condizioni meteorologiche avverse e di notte.
L’elicottero sarà operato presso l’aeroporto Findel del Lussemburgo, dove è stato presentato al pubblico oggi per la prima volta. Con un peso massimo al decollo di 3,7 tonnellate, l’H145M può essere utilizzato per un’ampia gamma di compiti, incluso il trasporto truppe e passeggeri, la sorveglianza, il soccorso aereo, la ricognizione e l’evacuazione medica.
L’H145M è un elicottero bimotore leggero di comprovata esperienza consegnato per la prima volta nel 2015 alle Forze Armate della Germania. Da allora è stato ordinato da Ungheria, Tailandia e Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina. Il tasso di prontezza per la missione (mission readiness) degli H145M già in servizio è di oltre il 95%.
Equipaggiato con due motori Arriel 2Edi Safran, l’H145M è dotato di un sistema di controllo digitale completo del motore (Full Authority Digital Engine Control – FADEC) e della suite di avionica Helonix. Il pilota automatico ad alte prestazioni a 4 assi consente di aumentare il livello di sicurezza e diminuire il carico di lavoro del pilota. Le ridotte emissioni acustiche fanno dell’H145M l’elicottero più silenzioso della propria classe.
I primi due dei venti elicotteri militari Airbus H145M sono stati consegnati il n25 novembre presso la base elicotteristica di Szolnok alle forze armate ungheresi.
Gli H145M della flotta ungherese sono dotati di un sistema Fast Rope (discesa con “Canapone”), videocamera ad elevata performance, doppio gancio di carico, verricello, kit di gestione delle catastrofi, protezione balistica e un sistema elettronico di contromisure per supportare i requisiti operativi più stringenti. Sono inoltre dotati del sistema di gestione delle armi HForce, sviluppato da Airbus Helicopters, che consente all’Ungheria di equipaggiare e operare i propri elicotteri con un ampio set balistico o di armi guidate aria-terra e aria-aria.
L’Ungheria ha anche ordinato 16 elicotteri multiuso Airbus H225M equipaggiati con il sistema HForce. La coppia H145M / H225M consentirà alle forze di Difesa ungheresi di coprire le missioni light utility, trasporto tattico, ricerca e soccorso in combattimento fino all’attacco leggero.
Il primo elicottero da trasporto militare Mil Mi-38T è stato consegnato al Ministero della Difesa russo; a riferirlo all’agenzia RIA Novosti è stato Andrei Boginsky, AD di Russian Helicopters: – “Il primo Mi-38T è stato consegnato al ministero della Difesa russo mentre il secondo esemplare verrà consegnato entro la fine dell’anno (rispettando così i parametri del contratto firmato nel luglio del 2017 N.d.A.).”
Secondo Boginsky inoltre, sarà il distaccamento speciale “Rossija”, unità che cura il trasporto dei vertici politici e militari russi, a ricevere i primi due Mi-38 nel 2020 che attualmente si trovano in fase di realizzazione presso lo stabilimento di Kazan.
Di una generazione successiva rispetto alla famiglia dei Mil Mi-8AMT/MTV denominata Mi-17 per l’esportazione (famiglia che attualmente costituisce la spina dorsale delle Aeronautiche di centinaia di paesi nel mondo, Russia inclusa), il Mi-38 è nato alla fine degli anni ’80 come elicottero civile da 30 passeggeri che avrebbe appunto sostituito il Mi-8/17 “Hip” da 24 posti con un sensibile aumento dello spazio in cabina (da 23 a 30 metri cubi).
Ampliata nel nuovo progetto risulta anche la capacità di carico utile: 6 tonnellate di carico interno e 8 tramite imbracatura esterna (rispetto alle 4 tonnellate interne e 5 esterne del suo predecessore).
In realtà, proprio per queste caratteristiche il Mi-38 si pone come un elicottero di fascia superiore rispetto alla famiglia degli “Hip”, collocandosi di fatto nella categoria medio-pesante.
Il suffisso “T” del Mi-38 ne identifica di fatto la versione militare che include ovviamente altre particolarità che lo contraddistinguono dalla versione nata per il mercato civile. Il Mi-38T sarà dotato infatti di serbatoi per il carburante auto-sigillanti, serbatoi supplementari per estenderne l’autonomia, attrezzature speciali e avioniche dedicate per le comunicazioni militari.
Sono stati presi impegni relativi ai livelli delle prestazioni per aumentare il tasso di disponibilità e garantire le capacità di supporto degli elicotteri Tiger nel corso dei prossimi dieci anni.
Airbus Helicopters e OCCAR (Organization Conjointe de Coopération en matière d’Armement / Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti) hanno firmato un contratto trilaterale di supporto globale con l’obiettivo di aumentare il tasso di disponibilità degli elicotteri Tiger in servizio presso le forze armate francesi, tedesche e spagnole.
Questo accordo di supporto a lungo termine garantisce la disponibilità e la facilità di manutenzione degli elicotteri Tiger per i prossimi dieci anni e oltre. Il contratto copre elementi critici come il miglioramento continuo e il trattamento dell’obsolescenza, nonché le riparazioni e la consegna dei pezzi di ricambio garantiti da tutti i fornitori interessati.
Soddisfa inoltre le esigenze individuali di ciascun cliente, in base agli scenari operativi e di dispiegamento di ciascuno di loro. In Francia, ad esempio, l’accordo garantisce un tasso di disponibilità dei pezzi di ricambio fino al 98% e una semplificazione della logistica, con Airbus Helicopters che fornisce direttamente nuovi pezzi, nonché parti riparate e altri materiali.
“Siamo orgogliosi di fornire un supporto a lungo termine per gli elicotteri Tiger, con alcuni di questi elicotteri che vengono costantemente dispiegati nei principali teatri operativi. Questo contratto consente ai nostri clienti di pianificare in modo affidabile le loro operazioni di supporto per i prossimi dieci anni“, ha dichiarato Bruno Even, CEO di Airbus Helicopters.
Ad oggi sono 183 gli elicotteri Tiger consegnati a Francia, Germania, Spagna e Australia, e finora hanno accumulato oltre 130.000 ore di volo. Utilizzato per la prima volta dall’esercito francese in Afghanistan nel 2009, e poco dopo dalle forze armate tedesche e spagnole, il Tiger dispone di buone doti di versatilità e manovrabilità e continua a svolgere un importante ruolo nei teatri delle operazioni, nonostante problemi di affidabilità e di disponibilità delle macchine.
E’ di ieri la sottoscrizione di nuovo contratto fra la Direzione degli Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità (Armaero) che fa capo al ministero della Difesa ed il commissario straordinario di Piaggio Aerospace, Vincenzo Nicastro.
L’accordo della durata di 9 anni dal valore complessivo di 50 milioni di euro, prevede sia la realizzazione su licenza degli apparati motore 55-L-714A, progettati dalla statunitense Honeywell ed installati sugli elicotteri CH-47F in carico all’AVES, l’Aviazione dell’Esercito italiano, che il relativo supporto tecnico-logistico presso le loro installazioni.
Lo scopo è quello di assicurare il mantenimento dell’efficienza e dell’operatività dell’intera flotta in modo completo, assicurando anche la fornitura dei pezzi di rispetto all’interno di un pacchetto che comprende anche tutte le necessarie attività di manutenzione, riparazione e revisione (Mro, Maintenance, Repair & Overhaul).
“Il contratto siglato oggi ci permette di rafforzare ulteriormente la nostra unità di business motori”, ha commentato Nicastro. “Allorché verranno siglati gli ulteriori contratti relativi al veivolo P-180, che sono ormai imminenti, saremo più vicini al ritorno alla piena operatività dell’azienda. Quest’ultimo sarà un processo graduale, ma prevediamo in pochi mesi di poter tornare a pieno regime, riassorbendo così la forza-lavoro attualmente coinvolta nella cassa integrazione”.
Con l’accordo concluso meno di 24 ore fa sale a più di 300 milioni di Euro il valore complessivo del portafoglio ordini di Piaggio Aerospace, a cui si aggiungeranno entro breve ulteriori accordi anch’essi prossimi ad essere sottoscritti e che permetteranno all’azienda di poter toccare nell’insieme un controvalore di oltre 500 milioni, per più di 800 milioni complessivi.
Grazie alla tecnologia allo stato dell’arte dei sistemi produttivi del nuovo centro d’eccellenza aeronautica di Villanova d’Albenga, Piaggio Aerospace è attiva nella costruzione di parti, assemblaggio finale e manutenzione di motori aeronautici ad alta tecnologia e collabora, in partnership e in licenza, con i principali costruttori internazionali di motori aeronautici, fornendo oltre alla costruzione delle componenti, l’assemblaggio finale e il collaudo anche la completa manutenzione, riparazione e revisione.
Fino ad oggi la società ha prodotto e produce per le Forze Armate i seguenti motori:
Turbojet R.R. Viper 11, 526, 540 e 630-43 installati sui velivoli MB-326, PD-808 e MB-339
Turbojet Rolls-Royce Mod. 250
Turboshafts Honeywell (ex Textron Lycoming) T53-L13, T55- L11 e 712 che equipaggiano gli elicotteri UH-1, AB-205, CH-47
Turboshaft R.R. GEM2 MK 1004 montato su AH-129.
Piaggio Aero, congiuntamente con Rolls Royce e Turbomeca partecipa anche alla produzione del RTM 322-01, destinato agli elicotteri EH-101 e NH-90 ed è inoltre partner del team di industrie aerospaziali impegnate nel programma F135 con Pratt&Whitney America, uno dei più importanti a carattere militare che sia mai stato sviluppato, che ha coinvolto nel complesso ben otto nazioni nel progetto. Le capacità dell’azienda hanno permesso e garantito un accordo per la produzione e la fornitura di un importante pacchetto di componenti in diverse aree critiche del motore, fra le quali l’alloggiamento e il supporto della turbina ad alta pressione.
Si è svolta ieri 19 Dicembre 2019, sull’aeroporto di Duke Field, la tanto attesa cerimonia di consegna e di “naming” del primo elicottero MH-139A destinato al comando Air Force Global Strike Command della US Air Force. Ricordiamo che l’elicottero MH-139A scelto dall’aeronautica militare statunitense è una versione del bestseller italiano AW-139 di Leonardo.
Il Grey Wolf è la prima acquisizione importante per il comando nei suoi 10 anni di storia. Il nome Grey Wolf deriva dalla specie selvatica che vaga nella fascia settentrionale del Nord America, che comprende anche le basi dei missili balistici intercontinentali del comando AFGSC.
“Mentre cacciano come un branco, attaccano come uno, e portano la forza di molti“, ha detto il Generale Timothy Ray, comandante dell’AFGSC. “È esattamente così che si deve affrontare la missione della sicurezza nucleare“.
Gli elicotteri forniranno sicurezza e supporto alle basi ICBM della nazione che abbracciano gli stati di Wyoming, Montana, North Dakota, Colorado e Nebraska. Il nuovo elicottero colma oggi le lacune di capacità degli UH-1N Huey nelle aree di velocità, autonomia, resistenza, carico utile e sopravvivenza a supporto delle missioni ICBM dell’alto comando statunitense. Altre capacità della missione includono la ricerca e il salvataggio di civili, il supporto per il trasporto aereo, le missioni della National Capital Region, nonché la scuola di sopravvivenza e il supporto ai test.
Il lancio del nuovo elicottero dimostra l’importanza di questa risorsa che fornirà maggiore sicurezza al settore ICBM a supporto delle operazioni di dissuasione nucleare del Comando strategico degli Stati Uniti in linea con la Strategia di difesa nazionale. L’acquisizione del MH-139A Grey Wolf è stata contratta tramite Boeing durante una competizione completa e aperta a un costo di 2,38 miliardi di dollari per un massimo di 84 elicotteri, circa 1,7 miliardi di dollari sotto il budget stabilito. È il primo acquisto commerciale “pronto all’uso” del comando, con l’aggiunta di modifiche militari uniche. La US Air Force acquisterà fino a 84 elicotteri MH-139A Grey Wolf, oltre a dispositivi di addestramento e attrezzature di supporto associate da Boeing.
Il “lupo grigio” sostituirà l’UH-1N, che entrò nella US Air Force nel 1970. Gli elicotteri MH-139A forniranno un efficace capacità di trasporto e supporteranno i requisiti di cinque principali comandi ed agenzie operative dell’Air Force: Air Force Global Strike Command, Air Force District of Washington, Air Education and Training Command, Air Force Materiel Command e Pacific Air Forces. Lo US Air Force Global Strike Command è l’ente che ha dettato i requisiti di capacità operativa per il nuovo elicottero.
Come accennato il Boeing MH-139 sfrutta la leadership di mercato dell’elicottero italiano Leonardo AW-139, un moderno elicottero multi-missione che è in servizio in tutto il mondo e ha già dimostrato le sue capacità nella protezione delle infrastrutture critiche e nel trasporto di rappresentanti militari e governativi in vari nazioni. L’AW-139 è assemblato nello stabilimento di Leonardo a nord-est di Philadelphia, con componenti aggiuntivi da integrare nell’MH-139 militare presso lo stabilimento di Boeing Philadelphia a Ridley Township, Pennsylvania.
Nel frattempo il 18 dicembre 2019 l’Air Force Global Strike Command ha inaugurato il Detachment 7 a Duke Field, in Florida, per supportare i test e la valutazione del nuovo elicottero MH-139A al comando del Tenente Colonnello Mary Clark.
Il reparto lavorerà in collaborazione con il 413th Flight Test Squadron, l’unica unità di test dedicata dedicata agli elicotteri della US Air Force. Attualmente, l’unità risiede in strutture amministrative e hangar temporanei su Duke Field. Il Detachment 7 alla fine si sposterà sulla base aerea di Malmstrom, nel Montana, per eseguire ulteriori test e valutazioni dell’elicottero. Il Detachment 7 gestirà quattro elicotteri. Il secondo velivolo arriverà a metà gennaio 2020, mentre il terzo e il quarto velivolo arriveranno a febbraio 2020.
Leonardo, attraverso AgustaWestland Philadelphia Corp., si è aggiudicata un contratto del valore di 176.472.608 USD presso il Dipartimento della Difesa USA per la produzione e la consegna di 32 elicotteri TH-73A, unitamente a un pacchetto iniziale di parti di ricambio, supporto ed equipaggiamento dedicato oltre a servizi di addestramento per piloti e tecnici addetti alla manutenzione. Questo contratto, coperto con fondi del Fiscal Year 2020 assegnati alla U.S. Navy, è stato aggiudicato a seguito di gara. Le attività produttive saranno principalmente eseguite presso lo stabilimento Leonardo di Philadelphia e saranno portate a termine nell’ottobre 2021.
Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo, ha dichiarato: “Con una presenza quasi quarantennale a Philadelphia, siamo orgogliosi di esser stati scelti dalla U.S. Navy come suo nuovo partner in questo programma con il nostro elicottero TH-119. Siamo fieri di poter dare un contributo importante al futuro della difesa degli Stati Uniti”.
Gian Piero Cutillo, Managing Director Leonardo Helicopters, ha aggiunto: “La notizia di oggi è una chiara conferma della nostra capacità di offrire soluzioni in grado di definire nuovi standard per l’addestramento. Siamo pronti a lavorare con la U.S. Navy per garantire che i futuri piloti vengano formati al meglio per soddisfare tutti i futuri requisiti operativi”.
William Hunt, Managing Director Leonardo Helicopters Philadelphia, ha aggiunto: “Il nostro obiettivo è stato fin dall’inizio quello di offrire alla U.S. Navy le capacità di addestramento richieste, senza alcun compromesso rispetto all’aspettativa del cliente. Siamo onorati di poter dar seguito a tale promessa, di poter costruire la nuova flotta di elicotteri a Philadelphia e di supportarla con i nostri servizi di manutenzione da Milton in Florida”.
Advanced Helicopter Training System TH-73
Basato sull’AW-119, modello di grande successo sul mercato americano e mondiale, il TH-73 è stato offerto da Leonardo alla U.S. Navy per la sostituzione degli obsoleti TH-57 Sea Ranger da addestramento della Forza Armata. Il TH-119 ha effettuato il suo volo inaugurale nella giornata del 20 dicembre 2018, con a bordo il pilota collaudatore Patrick McKernan presso lo stabilimento Leonardo di Philadelphia, dove vengono costruiti gli AW119.
Le caratteristiche uniche del TH-73 ne fanno il miglior elicottero monomotore al mondo per soddisfare i futuri requisiti nel campo dell’addestramento. Si tratta dell’unico prodotto della sua categoria in grado non solo di coprire l’intero sillabo addestrativo, ma anche di soddisfare requisiti specifici nella formazione del personale che dovrà, ad esempio, saper effettuare manovre complesse come l’autorotazione, svolgere missioni come la ricerca e soccorso e volare con l’impiego di visori notturni. Il potente e affidabile motore Pratt & Whitney PT6B conferisce al TH-73 i migliori margini di potenza nella sua classe. La robusta fusoliera dell’elicottero risponde appieno alla necessità di far fronte alle sollecitazioni strutturali subite nel corso delle quotidiane attività addestrative e semplifica gli interventi di manutenzione.
Progettato tenendo conto anche dell’esperienza di precedenti piloti e istruttori della Marina Militare statunitense, il TH-73 permette all’allievo di effettuare il proprio addestramento sia sedendo accanto all’istruttore ai comandi dell’elicottero, sia su un posto orientabile al centro della cabina immediatamente dietro l’abitacolo in qualità di osservatore. Questo consente una formazione ancora più efficace, ottimizzando il tempo disponibile per tutti gli studenti coinvolti. L’elicottero è inoltre dotato di pattini resistenti per gestire innumerevoli decolli e atterraggi. Inoltre, rispetto ai modelli concorrenti, il TH-73 può essere rifornito di carburante con motore acceso, riducendo o eliminando così i tempi di attesa tra un volo e l’altro.
Il cockpit digitale di Genesys Aerosystems presenta lo stesso tipo di informazioni per istruttore e pilota e con piena capacità IFR comprendente anche il sistema di direzione del volo e un moderno autopilota. La cabina presenta anche un posto per l’osservatore in grado di compiere un giro di 180 gradi offrendo così la piena visuale del quadro comandi per poter continuare la fase addestrativa anche quando si vola in qualità di passeggero. Sarà quindi possibile effettuare tutta una gamma di missioni specifiche per un addestramento avanzato come il volo notturno, l’impiego di specifica strumentazione di missione, la navigazione, il volo tattico, il recupero al verricello, il trasporto di carichi esterni, la ricerca e soccorso. Questo fa del TH-73 il prodotto migliore sul mercato per soddisfare le esigenze della U.S. Navy, chiamata spesso ad operare in condizioni meteo sfidanti e con scarsa visibilità.
Il TH-73 assicura tempi di consegna ridotti, servizi di assistenza già collaudati sull’ampia flotta di AW-119 in servizio e ridotti costi di gestione tipici degli elicotteri monomotore, con un risparmio di milioni di dollari per i contribuenti statunitensi rispetto a modelli bimotore. L’AW-119 è in servizio in 40 Paesi ed è già stato scelto da importanti clienti militari, governativi e agenzie di pubblica sicurezza. Tra questi, per citarne alcuni, l’Aeronautica Militare portoghese, la Polizia Ambientale di New York e molti altri in Europa, Medio Oriente, Asia e America Latina.
MD Helicopters ha consegnato al Kenya tutti e 6 i nuovi elicotteri MD 530F Cayuse Warrior previsti dal come da contratto del settembre 2018.
Le Forze di Difesa del Kenya (KDF) hanno richiesto 12 elicotteri per un valore di 253 milioni di dollari nel maggio 2017 e il 27 settembre 2018 MD Helicopters si è aggiudicata un contratto per la consegna di 6 MD530F al Kenya nell’ambito di un contratto da 1,4 miliardi di dollari per fornire fino a 150 MD530F/MD530G armati alle forze militari statunitensi e dei paesi partner.
Il contratto keniota comprende il supporto logistico iniziale (ILS) per gli aeromobili, i sistemi aeronautici e le attrezzature di supporto a terra.
MD Helicopters il 13 settembre 2019 ha annunciato che gli è stato assegnato un contratto per il supporto logistico e l’addestramento da parte del comando contrattuale dell’esercito americano in termini di contratto quinquennale del Kenya. Ha aggiunto che la spedizione dei 6 MD 530F Cayuse Warriors sarebbe stata completata entro la fine del 2019 come è avvenuto puntalmente.
Alimentati dal motore a turbina Rolls-Royce 250-C30 650shp, questi velivoli sono dotati di cabina di pilotaggio in vetro interamente digitale con finestrini oscurati, 62 mm di protezione balistica e pod per mitragliatrici calibro 50 e razzi M-260.
L’agenzia di cooperazione alla sicurezza della difesa degli Stati Uniti, nell‘annunciare il contratto keniota nel 2018, ha dichiarato che la vendita farà avanzare gli sforzi del Kenya per condurre operazioni di ricognizione e attacco a sostegno della loro missione AMISOM in Somalia.
“L’MD 530F sostituirà anche la vecchia flotta MD500 del Kenya, che è l’attuale piattaforma di ricognizione a supporto delle forze di terra keniote. Questa vendita migliorerà significativamente gli sforzi di modernizzazione dell’esercito keniota e aumenterà l’interoperabilità con le forze armate statunitensi e altri partner nella regione”.
L’esercito egiziano impiega ancora l’elicottero d’attacco “Hind” Mi-24V, recentemente mostrato in servizio da un video del Ministero della Difesa egiziano, nonostante schieri i più moderni Ah-64 Apache e Kamov Ka-52.
Il video, pubblicato il 13 gennaio, mostra 2 elicotteri che prendono parte agli esercizi di “Qader 2020” e volavano a fianco degli elicotteri Sea King egiziani.
Si ritiene che almeno uno squadrone di Mi-24V sia in servizio dal 2017, con 12 aeromobili acquisiti. Le immagini satellitari hanno mostrato quelli che sembravano diversi Mi-24V vicino ad Alessandria alla fine del 2017. Gli elicotteri potrebbero essere stati acquistati dall’Ucraina e, secondo fonti russe, sarebbero stati consegnati all’Egitto dagli Emirati Arabi Uniti da una fornitura di 24 elicotteri a suo tempo destinati alle forze libiche dell’LNA del feldmaresciallo Khalifa Haftar.
Il video rilasciato dal Ministero della Difesa egiziano mostra anche gli Apache AH-64 che partecipano all’esercizio militare di “Qader 2020”, insieme agli elicotteri d’attacco Ka-52 (impiegati a bordo delle due portaelicotteri da assalto anfibio tipo Mistral).
Molti altri tipi diversi di velivoli stanno prendendo parte all’esercitazione inclusi i nuovi caccia MiG-29M/M2 dell’Aeronautica, che sono stati visti rifornire in volo caccia Dassault Rafale di carburante grazie ad appositi kit.
L’esercitazione “Qader 2020” sulla costa del Mediterraneo ha visto la partecipazione di tutte le forze armate egiziane, inclusa la guardia di frontiera e le forze speciali.
L’Egitto ora ha in servizio tre tipi di elicotteri da attacco dedicati: il Mi-24, il Ka-52 e l’AH-64. L’esercito del paese è un grande utilizzatore di elicotteri Mil, tra cui circa 50 Mi-8 / Mi-8T e Mi-17V-5 armato. Alla fine del 2018 Russian Helicopters ha dichiarato che stava istituendo una struttura di manutenzione, riparazione e revisione (MRO) per elicotteri Mi-8/17 in Egitto.
La Nigerian Air Force (NAF) sta per mettere in servizio la seconda coppia di elicotteri Leonardo AW109 Power dopo che sono stati consegnati dall’Italia la scorsa settimana.
I due velivoli, parzialmente smontati insieme ad attrezzature e ricambi, sono arrivati all’aeroporto internazionale Nnamdi Azikwe di Abuja a bordo di un aereo Boeing 737-400 Cargolux Airline dall’aeroporto milanese di Malpensa il 15 gennaio.
Secondo quanto riferito dal web-magazine sudafricano Defence Web tecnici della Nigerian Air Force e di Leonardo Helicopters hanno montato i velivoli (NAF 579 e NAF 578): i primi due sono entrati in servizio il 29 aprile 2019 durante le celebrazioni della festa dell’Aeronautica ad Abuja.
Gli ultimi due AW109 saranno impiegati nei teatri operativi di tutto il paese per rafforzare le capacità dell’Aeronautica nella lotta contro gli insorti di Boko Haram e la criminalità organizzata, secondo quanto affermato dall’Air Commodore Ibikunle Daramola, direttore delle relazioni pubbliche e dell’informazione dell’Aeronautica nigeriana.
Gli AW109 sono equipaggiati con pod armati di razzi e mitragliatrici e sono già stati impiegati in operazioni di combattimento. La NAF ha dichiarato che negli ultimi cinque anni ha preso in consegna 21 nuovi aeromobili, tra cui 10 addestratori Super Mushshak, 5 elicotteri d’attacco Mi-35M (altri sono in consegna), 2 elicotteri Bell 412 e 4 AW109.
Oltre a questi, il governo federale ha ordinato altri 15 velivoli tra cui 12 aerei da attacco Super Tucano e 3 aerei da combattimento multi-ruolo cino-pakistani JF-17 Thunder, questi ultimi ormai pronti per la consegna.
La NAF ha affermato di aver incamerato anche 11 aerei da altri ministeri, dipartimenti e agenzie di Stato, tra cui 3 elicotteri EC-135 e 3 Dauphin della Nigerian National Petroleum Corporation (NNPC), 3 aerei da trasporto leggero Dornier 228 e 2 elicotteri Agusta AW101 della flotta aerea presidenziale realizzando un totale senza precedenti di 47 aeromobili che sono stati introdotti in servizio o ordinati dal 2015. Negli ultimi cinque anni inoltre, più di 20 aeromobili precedentemente a terra sono stati rimessi in efficienza.
Boeing ha accettato l’invito a partecipare alla gara per il programma New Heavy Lift Helicopter della Germania, noto anche come Schwerer Transporthubschrauber (STH). La risposta è stata inviata il 13 gennaio.
L’invito alla gara SHT era stato inviato il 24 giugno 2019 dal Federal Office of Equipment, Information Technology and In-Service Support delle Forze Armate tedesche (BAAINBw). L’assegnazione del contratto è prevista nel 2021 per l’acquisizione di 44 su 60 aerei, comprese la manutenzione e la formazione.
“Siamo contenti di aver inviato la nostra risposta e non vediamo l’ora di lavorare con il BAAINBw e con l’industria tedesca per fornire la migliore proposta di valore al Bundeswehr”, ha commentato Michael Hostetter, vice president of Boeing Defense, Space & Security in Germania. “Il CH-47 Chinook è un tipo di piattaforma capace di ingaggiare missioni che gli altri elicotteri non sono in grado di fare. È un elicottero pesante multi-missione ormai consolidato, dotato di tecnologie avanzate che risponde ai requisiti tedeschi”.
Oggi ci sono oltre 950 elicotteri Chinook operativi in 20 Paesi, compresi otto stati membri della NATO (Paesi Bassi, Italia, Grecia, Spagna, Turchia, Inghilterra, Canada e Stati Uniti). Il Chinook garantisce un’interoperabilità immediata alla Germania, soddisfacendo al contempo un’ampia gamma di necessità di missione. In qualità di migliore elicottero pesante al mondo, il Chinook ha un curriculum di consegne on-time e di qualità di primo livello, con i costi operativi e di acquisizione più bassi e un piano d’azione tecnologico che lo renderà rilevante per decenni a venire, oltre ad anni di missioni operative in tutto il mondo nei più disparati scenari operativi.
“Ci siamo impegnati a far sì che la manutenzione e la formazione, così come la produzione, siano realizzate qui in Germania”, ha aggiunto Dr. Michael Haidinger, presidente di Boeing Germania. “Continueremo ad ampliare il nostro Germany Industry Team per la competizione per il CH-47 Chinook Schwerer Transporthubschrauber. Inoltre, ci siamo impegnati a portare elevate opportunità di ingegneria e produzione da Boeing verso l’industria tedesca.”
Airbus Helicopters nel Regno Unito fornirà quattro ulteriori elicotteri H145 nell’ambito di un ampliamento del Programma di Addestramento al Volo Militare del Regno Unito (UK Military Flight Training System – UKMFTS) con un contratto del valore di 183 milioni di sterline. I nuovi elicotteri si uniranno alla flotta esistente composta da 29 elicotteri H135 e tre H145, noti rispettivamente come Juno e Jupiter, e saranno consegnati nel corso del 2020.
Operati dalla Ascent Flight Training Management Ltd, principalmente dalle basi RAF di Shawbury e di Valley per conto del Ministero della Difesa britannico, i velivoli vengono utilizzati per addestrare tutto l’equipaggio di volo degli elicotteri militari britannici. Airbus Helicopters è completamente integrata in entrambe le basi come fornitore, per Ascent, di servizi per gli elicotteri.
“L’H135 Juno e l’H145 Jupiter stanno dimostrando giorno dopo giorno la loro eccezionale affidabilità e versatilità nell’ambito dell’addestramento per il programma UKMFTS. È estremamente soddisfacente per noi vedere che il primo equipaggio ha completato il programma di addestramento e siamo impazienti di consegnare gli altri elicotteri nel prossimo futuro“, ha dichiarato Colin James, Managing Director di Airbus Helicopters nel Regno Unito.
La Famiglia di elicotteri Airbus H145 ha completato oltre 5,5 milioni di ore di volo in tutto il mondo con una flotta globale composta da oltre 1.300 aeromobili.