Gli F-35 italiani

Area dedicata al mondo dell'aviazione reale. News e discussioni su aerei e nuove tecnologie
Rispondi
Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14808
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: Gli F-35 italiani

Messaggio da Phant » 8 marzo 2024, 1:03

Aviation-report.com ha scritto:
Piloti di F-35B della Marina Militare qualificati “Limited Combat Ready” al 32° Stormo dell’Aeronautica Militare

Si è concluso nei giorni scorsi, presso la base aerea di Amendola, sede del 32° Stormo dell’Aeronautica Militare, l’iter addestrativo di tre Ufficiali piloti di F-35B della Marina Militare che hanno conseguito la qualifica “Limited Combat Ready” sul sistema d’arma F-35 versione STOVL, a decollo corto e atterraggio verticale.

A supporto della direzione di programma JSF (Joint Strike Fighter), atteso lo scopo di proseguire l’iter formativo della Marina Militare, le due Forze Armate hanno concretizzato una sinergia mirata a completare l’addestramento dei piloti di F-35B della Marina che avevano iniziato precedentemente il modulo basico (ground school) presso la base US Marine Corps di Beaufort, negli USA.

L’Aeronautica Militare si è fatta quindi carico di questa complessa esigenza a favore della collaborazione tra componenti della Difesa, assicurando nel contempo le attività operative, di addestramento ed esercitative in cui è impegnato il personale del 32° Stormo.

Per la conduzione del corso di qualifica, sia l’Aeronautica che la Marina hanno dedicato infatti un team di piloti istruttori e personale tecnico coordinato dal Centro Supporto Addestramento e Standardizzazione (CSAS) del 32° Stormo. Durante il corso, i piloti frequentatori hanno partecipato a varie attività di volo e differenti tipologie di missioni, raggiungendo il previsto livello di preparazione per l’impiego del velivolo di 5ª generazione nella versione a decollo corto e atterraggio verticale (Short Take Off and Vertical Landing – STOVL).

Continua senza sosta la collaborazione tra le due Forze Armate, che nell’ambito del processo di standardizzazione delle Tecniche, Tattiche e Procedure (TTPs), rappresenta una preziosa opportunità per condividere l’esperienza maturata dall’Aeronautica Militare sul sistema d’arma F-35 e che proseguirà con un nuovo corso di qualificazione per altri due piloti di F-35B della Marina, già iniziato da alcune settimane sulla stessa base di Amendola. Dopo il conseguimento della LCR (Limited Combat Readiness), l’addestramento prosegue, come concordato, presso i gruppi operativi di volo delle rispettive Forze Armate.

Il 32° Stormo è alle dipendenze del Comando delle Forze da Combattimento (CFC) di Milano, la cui missione assegnata è quella di acquisire e mantenere la prontezza operativa di tutti gli organismi della difesa aerea e di attacco e di ricognizione, provvedendo all’efficienza operativa dei sistemi d’arma, dei mezzi e dei materiali, nonché all’addestramento del personale e al costante aggiornamento ed ottimizzazione delle procedure operative, nel rispetto delle linee guida delle Superiori Autorità.

Il CFC è alle dipendenze del Comando Squadra Aerea che ha competenza in materia di addestramento, predisposizione e approntamento operativo dei propri Reparti, affinché gli stessi acquisiscano e mantengano i previsti livelli di prontezza operativa. Dopo il raggiungimento della Initial Operational Capability (IOC), avvenuta nel 2018, dal 2019 il 32° Stormo partecipa alle Operazioni NATO di Air Policing fuori i confini nazionali.

Dal febbraio 2020 è l’unico Reparto del panorama europeo che impiega congiuntamente sia l’F-35A (CTOL) sia l’F-35B (STOVL), contribuendo, alla capacità Air Expeditionary della Forza Armata. Oltre a ciò, da gennaio 2022 il 32° Stormo, con il velivolo di 5ª generazione, assolve anche il servizio di NATO QRA (Quick Reaction Alert) a difesa dello spazio aereo della Coalizione Atlantica.

Impiegando, inoltre, gli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR) MQ9-A Predator B, il Reparto effettua operazioni di Intelligence, Surveillance, Target Acquisition & Reconnaissance (I.S.T.A.R.), sia nazionali che di coalizione. Con i jet MB-339, inoltre, il 32° Stormo completa l’addestramento dei piloti di APR per mantenere un adeguato livello operativo sui velivoli a pilotaggio tradizionale.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14808
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: Gli F-35 italiani

Messaggio da Phant » 9 luglio 2024, 0:57

Aviation-report.com ha scritto:
156° Gruppo Volo: riattivato negli USA quale Rappresentanza Aeronautica Militare per l’addestramento dei piloti di F-35

Il 2 luglio scorso, presso Luke Air Force Base, in Arizona, sede del 56° Fighter Wing USAF e della Rappresentanza Aeronautica Militare Italiana (RAMI), base addestrativa sul velivolo JSF/F35 Lightning II, ha avuto luogo la cerimonia di riattivazione del 156° Gruppo Volo con la contestuale ridenominazione della Rappresentanza.

Alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, del Comandante della Squadra Aerea, Generale di Squadra Aerea Alberto Biavati, del Comandante della 1^ Regione Aerea e del Comando Forze da Combattimento, Generale di Squadra Aerea Luigi Del Bene e del Vice Comandante del 56° Fighter Wing, Col. Matthew R. Johnston, ha avuto luogo il simbolico passaggio dello stendardo delle “Linci” tra il Colonnello Gianfranco Liccardo, ultimo Comandante di Gruppo quando, nel settembre 2016, il 156° fu collocato in posizione “quadro”, e il Maggiore Daniele Cantori, già Capo RAMI Luke e neo Comandante del 156° Gruppo Volo.

“Ringrazio la leadership dell’Aeronautica Militare ed i rappresentanti statunitensi a questo evento, la cui partecipazione attesta la forte partnership tra le due Forze Armate”, ha detto il Col. Liccardo nel suo intervento. Rivolgendosi poi al Maggiore Cantori: “Daniele, sono pienamente consapevole del tuo valore e sono sicuro che sarai da esempio per tutti. Quale “Lince 1” sii pronto ad impiegare le risorse disponibili, osservare il contesto, ascoltare il personale e, quando necessario, agire da Comandante”.

“Ringrazio la mia catena di comando per la fiducia nell’affidarmi un ruolo che per me è un sogno ed un’occasione di crescita personale e professionale”, ha affermato il Magg. Cantori. “Riattivare il 156° Gruppo Volo in questo ambiente ci pone di fronte ad una sfida chiara: onorare la patch che indossiamo, costruire una partnership sempre più forte, addestrare i migliori piloti di F-35 al mondo”. Ha concluso poi rivolgendosi al proprio personale: “Ripongo in voi piena e incondizionata fiducia, sicuro che saprete ripagarla con costante e coerente dedizione”.

Il Generale Goretti, Ufficiale in servizio più anziano ex appartenente (e Comandante) del 156° Gruppo Volo, chiudendo gli interventi ha sottolineato: “Voi e i colleghi che vi seguiranno rappresentate il futuro backbone dell’Aeronautica Militare, una Forza Armata all’avanguardia e leader in Europa, guardata con rispetto anche dall’USAF oltre che dagli altri Paesi Partner NATO e della comunità F-35. Vi chiedo di tenere sempre alta l’asticella, di continuare a fare bene e di migliorarvi per adempiere agli obblighi che abbiamo nei confronti dell’Italia e della NATO. Avrete la possibilità e l’onore di operare in un’Aeronautica Militare che sta rendendosi protagonista di uno sviluppo capacitivo unanimemente apprezzato, in piena evoluzione, che conta su di voi e sui valori che tramandate ed estrinsecate. In bocca al lupo, saremo sempre al vostro fianco per supportarvi”. La cerimonia è terminata con la tradizionale firma dell’Albo d’onore.

La RAMI/156° Gruppo Volo di Luke, che dal 12 febbraio 2024 è stata posta alle dipendenze del Comando delle Forze da Combattimento, assicura la gestione del personale che concorrerà alla formazione al volo dei piloti in passaggio macchina sul velivolo F-35 presso Luke AFB, sede del Pilot Training Center (PTC) ed il collegamento con le Autorità Nazionali e i Comandanti delle basi americane in cui operano il personale ed i mezzi italiani.

“Le Linci” furono costituite quali 156° Gruppo Autonomo Caccia Terrestre il 20 gennaio 1941 sulla base di Comiso, nell’ambito del 23° Nucleo Caccia Terrestre. Dotate di velivoli CR-42, vennero impiegate nel Mediterraneo centrale fino all’8 aprile, data in cui furono sciolte.

Dopo la chiusure nel dopoguerra, il 1° febbraio 1953 il Gruppo fu ricostituito con velivoli F-84F quale Gruppo Caccia Bombardiere Convenzionale Ognitempo presso la base di Ghedi. Trasferitosi sulla base di Gioia del Colle il 1° giugno 1966, formò, di concerto con il XII Gruppo Intercettori, il 36° Stormo Caccia. Dopo aver operato su velivoli F-104S dal 1970 al 1984, ha continuato ad assolvere i propri compiti di bombardamento convenzionale, supporto alle operazioni navali e, successivamente, supporto alle truppe di terra e ricognizione con velivolo Tornado IDS fino al 2016, dapprima in seno al 36° Stormo e poi, sulle orme della propria storia, facendo ritorno a Ghedi il 1° luglio 2008.

“Le Linci” sono state impiegate in tutti i principali Teatri Operativi di quegli anni, tra cui le operazioni “Locusta” nel Golfo Persico, “Sharp Guard”, “Deliberate Guard” e “Deliberate Force” nella Ex-Jugoslavia, “Allied Force” in Serbia e Kosovo, “ISAF” in Afghanistan sotto il comando della JAFT (Joint Air Task Force) di Herat, “Odyssey Dawn” e “Unified Protector” nei cieli della Libia e “Inherent Resolve” in Kuwait. Posto temporaneamente in posizione quadro a partire dal 14 settembre 2016, il 156° Grippo viene ufficialmente riattivato il 2 luglio 2024 quale Gruppo di Conversione Operativa su velivolo F-35A presso il Pilot Training Center di Luke AFB (AZ – USA).


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Avatar utente
Phant
Capitano
Capitano
Messaggi: 14808
Iscritto il: 19 settembre 2003, 15:14
Località: Olbia
Contatta:

Re: Gli F-35 italiani

Messaggio da Phant » 30 agosto 2024, 0:48

Aviation-report.com ha scritto:
F-35B della Marina Militare: dichiarata la Capacità Operativa Iniziale

“In seguito ai risultati ottenuti dal Carrier Strike Group e al raggiungimento degli obiettivi della componente aerotattica imbarcata, oggi possiamo dichiarare il conseguimento della Initial Operational Capability (IOC) della capacità nazionale expeditionary sea based di 5a generazione”. Gli F-35B della Marina Militare hanno così raggiunto la Capacità Operativa Iniziale.

È quanto ha annunciato il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Enrico Credendino a bordo della portaerei Cavour, ormeggiata presso la Base Navale di Yokosuka, in Giappone, nell’ambito della campagna di proiezione operativa in Indo-Pacifico del Carrier Strike Group nazionale.

La Initial Operational Capability della componente F-35B – ottenuta dopo oltre 2600 ore di volo e 2700 interventi di manutenzione – attesta la capacità di esprimere, attraverso i velivoli di 5ª generazione imbarcati sulla portaerei Cavour, missioni offensive e difensive di contrasto alla minaccia aerea, di ingaggio di obiettivi terrestri e navali e di soppressione delle difese aeree nemiche, proiettandosi con il Carrier Strike Group in aree remote e in completa autonomia logistica.

Il gruppo di volo di F-35B costituito sulla Portaerei Cavour, che ha conseguito questo significativo traguardo, è composto dai velivoli del Gruppo Aerei Imbarcati della Marina Militare e del 32° Stormo dell’Aeronautica Militare. Le due Forze Armate hanno realizzato negli ultimi anni una crescente sinergia, culminata nel corso di questa campagna di proiezione in Indo-Pacifico, che ha permesso di accelerare il processo di sviluppo di una capacità nazionale di assoluto pregio per la Difesa, che accresce ulteriormente prontezza e capacità dell’Italia nel contribuire efficacemente, insieme agli alleati, alla sicurezza e alla stabilità globale, ovunque sia necessario.

Il nostro Paese è l’unico nell’Unione Europea a poter esprimere un Carrier Strike Group con assetti di 5a generazione e – insieme a USA e UK – costituisce il nucleo ristrettissimo di alleati NATO con tale capacità. In tale chiave, il Carrier Strike Group con gli F-35B, è concreta espressione del rango dell’Italia quale media potenza regionale a forte connotazione marittima, e rappresenta uno strumento di rassicurazione per gli alleati o di deterrenza nei confronti di potenziali avversari: un dispositivo versatile e flessibile per proiettarsi ed essere influenti ovunque sia necessario.

Con il raggiungimento della Initial Operational Capability sarà possibile promuovere nuove opportunità di interoperabilità e intercambiabilità tra gli Alleati, conferendo dunque ulteriore profondità anche alla cooperazione internazionale.

“Con la IOC – ha aggiunto l’ammiraglio Credendino – la Componente Marittima della Difesa compie un notevole passo in avanti nell’esprimere la capacità di proiezione delle forze dal mare anche in teatri operativi lontani dagli usuali bacini di gravitazione, per periodi di tempo prolungati, perseguendo la completa interoperabilità e intercambiabilità nelle operazioni congiunte con alleati e partner: uno tra i principali obiettivi della Campagna del Carrier Strike Group in Indopacifico”.


Immagine

Bye
Phant
Immagine Immagine

Rispondi

Torna a “Aircraft Corner”