Esercitazioni Ufficiali

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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 30 ottobre 2024, 1:15

Aviation-report.com ha scritto:
AMPHEX 24: conclusa l’esercitazione condotta da Esercito e Marina Militare

Conclusa in Sardegna l’esercitazione “AMPHEX 24” della Marina Militare e dell’Esercito, svolta dal 8 al 23 ottobre, e finalizzata al conseguimento della certificazione della Full Operational Capability nella pianificazione e condotta di un’operazione anfibia della Brigata “Pozzuolo del Friuli”.

Con questa certificazione la “Pozzuolo del Friuli” porta a compimento un processo iniziato nel secondo semestre 2023 nell’ambito della rivitalizzazione della Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM) e il conseguimento della Initial Operational Capability (plus) da parte del Joint Landing Force Command su base Brigata Marina “San Marco” integrata con elementi della “Pozzuolo del Friuli”.

L’attività, che ha visto per la prima volta quale Joint Landing Force Commander un Comandante dell’Esercito, Generale di Brigata Nicola Mandolesi, Comandante della “Pozzuolo del Friuli”, è stata valutata da una commissione interforze (Esercito-Marina Militare) che ha verificato tutte le fasi dell’Assalto Anfibio e le procedure.

Durante la AMPHEX 24, la “Pozzuolo del Friuli”, completata con elementi della Brigata Marina “San Marco”, è stata integrata nella Task Force navale anfibia a framework Terza Divisione Navale – al comando del Contrammiraglio Michele Orini – composta da due navi anfibie (Nave San Giorgio e Nave San Marco) e una flagship (Nave Etna), assetti elicotteristici della Marina Militare e una Landing Force composta da circa 300 unità provenienti da tutti i reggimenti che costituiscono la Brigata “Pozzuolo del Friuli”, unitamente a più di 100 fucilieri della Brigata Marina San Marco.

“Il raggiungimento della certificazione – ha detto il Generale Mandolesi – è la conclusione di lunghi anni di pianificazione e addestramento per la “Pozzuolo del Friuli” e di tutti i suoi reparti tesi ad un nuovo impiego e a una nuova identità di questa Grande Unità dell’Esercito”.

La CNPM è uno strumento moderno in grado di pianificare e condurre operazioni marittime a connotato anfibio e il Joint Landing Force Commander sarà garantito a turnazione biennale tra l’Esercito e la Marina Militare. Questa capacità si estrinseca in un bacino di forze, comprensive di tutte le capacità di manovra e supporto per il combattimento, a disposizione del Capo di Stato Maggiore della Difesa e impiegabili per la condotta di operazioni anfibie su mandato del vertice politico militare.

La Brigata goriziana diventa, di fatto, la Grande Unità “anfibia” dell’Esercito, in grado di disporre, oltre alle unità di fanteria leggera del reggimento lagunari, anche di assetti di artiglieria, genio, cavalleria e supporto logistico in grado di operare in contesti anfibi.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 30 ottobre 2024, 1:21

Aviation-report.com ha scritto:
Esercitazione Vipera: a bordo degli elicotteri del 5° Reggimento Aviazione dell’Esercito “RIGEL”

Nel mese di luglio ci siamo recati a Casarsa della Delizia (PN) in visita al 5° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Rigel” per partecipare ad una fase dell’esercitazione denominata “VIPERA” (Valutazione Intermedia Prontezza e Readiness Aeromobile), esercitazione di validazione per l’inserimento di assetti e personale in Teatro Operativo all’estero.

L’esercitazione consente di testare le capacità della Task Force nella pianificazione e nella condotta di attività tattiche offensive, in particolar modo nella forma peculiare dell’Air Assault, di attività difensive e abilitanti ovvero nelle attività logistiche a livello Gruppo Tattico e Complesso, oltre che raccogliere un preziosissimo feedback su cui impostare le future progressioni addestrative. Ma prima di parlarne facciamo un breve passo indietro.

Il 5° “Rigel” rappresenta una delle unità più prestigiose dell’Aviazione dell’Esercito Italiano. Con una storia ricca di successi e un impegno costante in operazioni nazionali e internazionali, il “Rigel” è sinonimo di professionalità, dedizione e capacità operativa.

Il 5° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Rigel” è stato costituito il 1° gennaio 1976, ereditando il patrimonio di tradizioni del V REUG “Reparto Elicotteri ad Uso Generale” dell’allora Aviazione Leggera dell’Esercito, ed è posto alle dipendenze della Brigata Aeromobile “Friuli” con sede a Bologna. La sede del reggimento è presso l’Aeroporto Militare intitolato alla M.O.V.M. “Francesco Baracca” a Casarsa della Delizia (PN), in Friuli Venezia Giulia, una regione storicamente legata all’aviazione e alla difesa del territorio italiano.

Nel corso degli anni, il “Rigel” è diventato sinonimo di competenza e affidabilità, operando con una flotta di elicotteri avanzati, tra cui il famoso “Mangusta”, l’elicottero principale utilizzato per le missioni di ricognizione e scorta.

Oggi il “Rigel” è organizzato su due gruppi di volo, il 49° Gr. Sqd. AVES “Capricorno” e il 27° Gr. Sqd. AVES “Mercurio”. Il 49° impiega l’elicottero da esplorazione e scorta (EES) AH-129 “Mangusta” nella versione Delta, mentre il 27° impiega l’elicottero da trasporto tattico (ETT) UH-90 nella versione Alfa, inoltre il Gruppo Squadroni di Sostegno “Lupo” ha il compito di sostenere sotto il profilo logistico e tecnico i due gruppi di volo e i servizi aeroportuali del reggimento. Appendice del 27° “Mercurio” è la compagine che utilizza l’iconico UH-205 che attualmente è posta sotto uno dei tre squadroni del gruppo volo.

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Il “Rigel”, quale unità dell’Aviazione dell’Esercito, garantisce l’impiego della terza dimensione con operazioni aeromobili e aero-meccanizzate in Patria e nei teatri operativi all’ estero. Gli assetti del reggimento possono assolvere a una molteplicità di missioni ovvero manovrare in qualità di elementi da combattimento e di supporto al combattimento oltre che supporto logistico e supporto al comando.

Durante questa esercitazione il Reggimento ha sviluppato diversi moduli addestrativi, tutti propedeutici alla condotta di un Air Assault. L’ Air Assault è un insieme di missioni nel quale le forze armate aeromobili, sfruttando la potenza di fuoco, la mobilità e la totale integrazione con gli assetti ad ala rotante, manovrano in un’area di operazione e sono poste alle dipendenze di un unico Comandante per ingaggiare e distruggere le forze avversarie e/o per conquistare un Key terrain.

La condotta di un Aeroassalto può permettere di estendere il braccio operativo della forza, superando eventuali ostacoli o terreni compartimentati, conquistando centri nodali, sfruttando la sorpresa e isolando o disarticolando le forza avversarie. L’Air Assault si sviluppa prima con gli elicotteri da esplorazione e scorta che vanno verso l’obiettivo per verificare se l’area interessata sia in sicurezza o meno, eventualmente effettuando anche azioni di fuoco contro obiettivi a terra.

Quando l’obiettivo è posto in sicurezza, o in una cornice di sicurezza accettabile, la componente da trasporto sbarca i fanti aeromobili che andranno a conquistare e attestarsi sull’obiettivo. A supporto della manovra oltre agli elicotteri “Mangusta” c’è la componente ISR con i droni che fanno sorveglianza e acquisizione obiettivi.

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Considerata la complessità del compito e i rischi associati di un Aeroassalto (Air Assault), le uniche unità in grado di assolvere il compito sono quelle aeromobili poiché sussistendo la totale integrazione tra gli assetti ad ala rotante e la componente di fanteria aeromobile, sono addestrate, organizzate ed equipaggiate a operare in ottica combined arms. Pedina fondamentale di un Air Assault è la fanteria aeromobile, costituita, nell’ambito della Brigata “FRIULI”, dal 66° reggimento fanteria aeromobile “Trieste” di stanza a Forlì.

Naturalmente oltre agli impieghi militari, esercitazioni, compiti tattici, sia in Italia che all’estero, è da ricordare che l’aviazione dell’esercito è propriamente per definizione dual use perché concorre con i propri assetti di volo al servizio di PIAN (Pronto Intervento Aereo Nazionale) per l’assolvimento di missioni di carattere operativo e di pubblica utilità sul territorio nazionale (24 ore su 24, 365 giorni l’anno) quali la ricerca di dispersi in pianura o in montagna, l’antincendio boschivo, il trasporto sanitario d’urgenza di persone o di organi, il soccorso di traumatizzati gravi e l’ intervento in caso di pubbliche calamità.

Il 5° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Rigel” è stato protagonista con uomini e mezzi in tutti i teatri operativi che hanno visto la partecipazione delle Forze Armate Italiane. Dalla missione Unifil in Libano fino all’operazione “Prima Parthica” / “Inherent Resolve” in Iraq passando per la Somalia, la Bosnia, la Macedonia e soprattutto l’l’Afghanistan.

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Nel febbraio di quest’anno in Iraq il Task Group “Griffon”, che impiega l’UH-90A, ha raggiunto il notevole traguardo delle 5.000 ore di volo spese a favore del contingente italiano presente e della coalizione multinazionale dell’Operazione “Inherent Resolve” (OIR) nell’ambito della NATO Mission Iraq (NMI).

Ricordiamo che l’Italia è stata la prima nazione ad utilizzare l’NH-90 in un teatro operativo estero, addirittura nella versione IOC (Initial Operational Capability). Quindi ancor prima di ottenere la macchina allo stato dell’arte, nella versione FOC, (Full operational capability), l’Aviazione dell’Esercito ha impiegato l’elicottero in territorio afgano, un territorio molto complicato dal punto di vista volativo con alcune similitudini con quello iracheno, non solo per la minaccia in sé per sé, ma anche dal punto di vista delle caratteristiche climatiche e per alcune parti del territorio anche morfologiche.

La storia del 5° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Rigel”, come quella dell’intera Aviazione dell’Esercito, è quella di un reparto che ha saputo evolversi, adattarsi e dimostrare il proprio valore sia in patria che all’estero. Le missioni internazionali recenti hanno consolidato la sua posizione come una delle unità più rispettate e ammirate dell’Esercito Italiano.

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Guardando al futuro, il Reggimento continuerà a giocare un ruolo cruciale nelle operazioni dell’Esercito Italiano, pronto a rispondere alle sfide del domani, della difesa nazionale e nelle missioni di pace e sicurezza globale, con la stessa determinazione e professionalità che lo ha contraddistinto finora.

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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 3 novembre 2024, 1:43

Aviation-report.com ha scritto:
La marina militare cinese conclude la prima esercitazione con 2 portaerei

I gruppi di battaglia delle portaerei cinesi Liaoning e Shandong hanno condotto per la prima volta un’esercitazione congiunta nel Mar Cinese Meridionale, secondo quanto riferito dalla marina militare cinese. L’esercitazione, che mira a migliorare la capacità di combattimento integrata dei gruppi di battaglia delle portaerei, fa parte del regolare addestramento al combattimento in alto mare della portaerei Liaoning, conclusosi di recente.

In una conferenza stampa tenutasi giovedì pomeriggio a Pechino, il colonnello Zhang Xiaogang, portavoce del Ministero della Difesa, ha affermato che l’esercitazione tra due portaerei rientrava nel piano di addestramento annuale della marina e mirava a migliorare la capacità di combattimento sistematica dei gruppi d’attacco delle portaerei.

L’addestramento si è svolto in acque tra cui il Mar Giallo, il Mar Cinese Orientale e il Mar Cinese Meridionale, e ha coinvolto vari soggetti in reali circostanze di combattimento, ha affermato la marina militare cinese. Dopo l’arrivo del gruppo CNS Liaoning nel Mar Cinese Meridionale, ad esso si è unito il gruppo d’attacco guidato dalla portaerei CNS Shandong.

Il gruppo della Liaoning è tornato al suo porto di origine a Qingdao, nella provincia di Shandong, ha reso noto la marina senza rivelare dove si trovi attualmente il gruppo della Shandong. Questa esercitazione secondo gli analisti di Pechino sarà seguita da altre attività simili nel prossimo futuro, probabilmente anche con l’aggiunta di unità navali d’assalto anfibie.

Le foto pubblicate dalla marina dell’Esercito Popolare di Liberazione mostrano che il gruppo d’attacco delle due portaerei, oltre alle due portaerei stesse, comprende almeno 11 navi di scorta, tra cui cacciatorpediniere, fregate e navi di rifornimento e diversi jet da combattimento J-15 imbarcati; un mix di J-15A di quarta generazione, della variante aggiornata J-15B che dovrebbe essere già predisposta per le operazioni CATOBAR e di J-15D per l’attacco elettronico.




Come riporta il Global Times, le due portaerei possono completare i punti di forza dell’una e dell’altra e consolidare le loro capacità poiché la Liaoning e la Shandong possono avere un numero diverso di aerei imbarcati, diverse navi di scorta e quindi capacità distinte per la difesa aerea, la guerra antisommergibile e le operazioni antinave.

Come abbiamo scritto in altre occasioni, attualmente la marina militare cinese gestisce due portaerei: la Liaoning e la Shandong. La Liaoning, la prima portaerei cinese, è stata consegnata e messa in servizio presso la Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione nel settembre 2012. Entrambe hanno un dislocamento standard di circa 50.000 tonnellate e un sistema di propulsione convenzionale, e utilizzano un metodo lo sky-jump per il decollo dei velivoli ad ala fissa.

Il paese asiatico ha però costruito una terza portaerei, la CNS Fujian varata il 17 giugno 2022, con un dislocamento di più di 80.000 tonnellate che utilizza un sistema di lancio elettromagnetico, o catapulta elettromagnetica di tipo EMALS, per il decollo dei velivoli ad ala fissa. Questa nuova portaerei è diventata la più grande e potente nave da guerra mai costruita da una nazione asiatica, nonché la più grande portaerei non statunitense del mondo. Ad oggi è nella fase di prova in mare e si prevede che entrerà in servizio nel prossimo futuro.

La maggiore classe consentirà alla portaerei cinese Fujian di trasportare più aerei, e le catapulte elettromagnetiche consentiranno di far decollare gli aerei in modo più efficiente e veloce, compresi gli aerei più pesanti come quelli per il controllo radar, di farne decollare più tipi contemporaneamente e con un carico maggiore.

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A maggio dello scorso anno, avevamo riportato che quattro addetti militari e sei analisti della difesa avevano detto alla Reuters che potrebbe passare più di un decennio prima che la Cina sia in grado di lanciare una credibile minaccia con le sue portaerei lontano dalle sue coste, citando la loro familiarità con gli schieramenti navali regionali. “Le portaerei cinesi sono più un fiore all’occhiello della propaganda, con dubbi sul loro valore in un possibile conflitto con gli Stati Uniti su Taiwan e sul fatto che la Cina possa proteggerle in missioni a lungo raggio negli oceani Pacifico e Indiano”, aveva riportato la Reuters.

Gli esperti citati nel rapporto Reuters avevano anche affermato che in un conflitto, le portaerei cinesi sarebbero vulnerabili agli attacchi missilistici e sottomarini, osservando che la Marina dell’Esercito popolare di liberazione non ha perfezionato le operazioni di screening protettivo, in particolare la guerra antisommergibile.

A questa analisi si contrappone un rapporto del Pentagono di ottobre dello scorso anno dove si sottolinea come le forze armate cinesi in tutti i domini stiano raggiungendo le capacità di quelle occidentali. Per le portaerei, il rapporto afferma che la Fujian introdurrebbe capacità mai viste prima, al di fuori dei programmi delle portaerei americane, come ad esempio proprio il sistema di decollo con catapulta di tipo EMALS che potrebbe rivoluzionare le capacità del suo gruppo imbarcato. L’uso di un tale sistema consentirà, così, a velivoli molto più pesanti con più carburante e con più armamenti, di operare dal suo ponte di volo. A questo punto, non resta che attendere i futuri sviluppi della forza aeronavale cinese!

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Messaggio da Phant » 11 novembre 2024, 0:57

Aviation-report.com ha scritto:
Esercitazione Cross Tuscia 2: gli elicotteri TH-500B del 72° Stormo si addestrano al volo in ambiente “non familiare”

Si è conclusa lo scorso 14 ottobre presso l’aeroporto di Viterbo l’esercitazione “Cross Tuscia 2” che ha visto impiegati sei elicotteri TH-500B del 72° Stormo di Frosinone e due elicotteri AB-206-B del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Protagonisti dell’esercitazione gli oltre 30 frequentatori dei corsi di pilotaggio erogati dal 72° Stormo di Frosinone al personale proveniente dall’Aeronautica Militare, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco, che hanno svolto attività di addestramento basico e avanzato al volo, quali voli strumentali, in formazione, navigazione e bassa quota.

L’obiettivo principale dell’attività è stato quello di effettuare missioni di volo in ambiente “non familiare” previste dal piano addestrativo della scuola elicotteri dell’AM. Infatti, l’esercitazione “Cross Tuscia 2” ha consentito agli istruttori di volo, al personale specialista e di supporto di operare in condizioni “insolite” per una scuola di volo, ossia lontano dal proprio sedime stanziale, testando così le capacità di proiezione della linea volo dell’elicottero TH 500B in servizio da più di 30 anni e con più di 200.000 ore di volo all’attivo.

Per il 72° Stormo si è trattato del secondo rischieramento dell’anno presso l’Aeroporto Aeroporto Fabbri di Viterbo, sede della Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare/Comando Aeroporto di Viterbo. L’esercitazione ha consentito, inoltre, di mettere a sistema anche tutte le componenti di supporto logistico-operativo del 72° Stormo e dell’Aeroporto di Viterbo, per mantenere la piena efficienza e reattività nell’operare fuori sede, ottimizzando procedure e modalità d’intervento in funzione delle prerogative dell’esercitazione.

Il 72° Stormo di Frosinone dipende dal Comando delle Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea, unica scuola nel settore dell’ala rotante in Italia, ed è il Reparto che forma i piloti di elicottero dell’Aeronautica Militare, delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato, nonché frequentatori stranieri. La sinergia interforze ed inter-agenzia, sviluppata nel campo dell’addestramento presso la Scuola elicotteri di Frosinone, si inserisce nell’ottica di continuo miglioramento della formazione e contestuale ottimizzazione delle risorse.

La Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare/Comando Aeroporto di Viterbo è posta alle dipendenze del Comando delle Scuole dell’A.M. e della 3^ Regione Aerea di Bari. Il Reparto ricopre una duplice missione: da una parte, quale istituto a carattere universitario, ha il compito di provvedere alla formazione militare e morale e all’istruzione professionale specifica dei Sottufficiali del Ruolo Marescialli, nonché al perfezionamento e all’aggiornamento di tale formazione; dall’altra, quale aeroporto militare aperto al traffico civile, fornisce il supporto tecnico-operativo, i servizi alla navigazione aerea e l’attività di force-protection sull’aeroporto Tommaso Fabbri.


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Messaggio da Phant » 11 novembre 2024, 1:28

Aviation-report.com ha scritto:
Neptune Strike 24-2: l’Aeronautica Militare partecipa all’esercitazione nei Paesi Baltici

I velivoli caccia Eurofighter italiani, appartenenti alla Task Force Air 36th Wing rischierati a Šiauliai, Lituania, hanno partecipato all’esercitazione NATO “Neptune Strike 24-2”, che si è svolta dal 24 al 31 ottobre.

Questa operazione militare internazionale è una dimostrazione di operatività che ha permesso di potenziare l’attività di vigilanza, rafforzare la collaborazione e migliorare l’interoperabilità tra le forze militari dei Paesi dell’Alleanza, con l’obiettivo di accrescere la capacità di deterrenza della NATO dimostrando di poter garantire una risposta rapida e coordinata in caso di crisi.

L’Italia, con i suoi Eurofighter Typhoon, ha svolto un ruolo da protagonista, contribuendo in modo significativo alla componente aerea dell’operazione. Sono state condotte diverse attività di aerocooperazione nell’area del Mar Baltico e dell’Europa orientale con assetti navali e terrestri che si prefiggevano di aumentare l’interoperabilità e la standardizzazione attraverso profili addestrativi altamente realistici in missioni di intercettazione.

Il tutto in ambienti Joint e Combined multinazionali che hanno visto la partecipazione di velivoli caccia e personale impegnati in missioni di Air Policing o rischierati a vario titolo in Europa e provenienti dall’America, Finlandia, Inghilterra, Francia, e dopo il recente ingresso nella Nato, anche dalla Svezia.

Quello condotto nel corso dell’operazione NATO “Neptune Strike 24-2” non si tratta di un semplice addestramento militare, ma una dimostrazione concreta di cooperazione internazionale, dove le Forze Armate di diverse Nazioni si sono unite per affinare le proprie capacità, dimostrando una forte volontà a rafforzare il dispositivo di sicurezza NATO nei Paesi Baltici, aumentare la prontezza delle Forze alleate, scoraggiare l’aggressione e dimostrare l’impegno dell’Alleanza per la difesa e salvaguardia di tutti i suoi Stati membri.

L’Air Policing (AP) è una capacità di cui si è dotata la NATO e consiste nell’integrazione dei sistemi nazionali di Difesa Aerea dei Paesi membri in un unico sistema di difesa aerea. Nello specifico, la Task Force Air 36th Wing vede schierati, dal 1° agosto 2024, circa centocinquanta tra piloti, personale tecnico e logistico.

Sotto il coordinamento del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) e attraverso l’impiego di quattro velivoli EF-2000 Typhoon provenienti dal 36° Stormo di Gioia del Colle, 4° Stormo di Grosseto, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo d’Istrana, l’Aeronautica Militare contribuisce a effettuare il controllo dei confini dell’Alleanza. Nei circa tre mesi di attività, questi assetti hanno contabilizzato oltre 700 ore di volo tra operazioni reali ed esercitazioni, e 28 decolli immediati su allarme (in gergo tecnico “scramble”).


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 11 novembre 2024, 1:29

Aviation-report.com ha scritto:
Forze Aeree NATO: esercitazione congiunta in Romania

Nell’ultima settimana di ottobre, aerei alleati di diverse Forze Aeree NATO hanno condotto un addestramento congiunto combinato con risorse aeree, navali e terrestri nello spazio aereo della Romania, dimostrando le capacità della NATO a supporto della deterrenza e della difesa dell’Alleanza Atlantica.

La NATO, sotto il comando e il controllo della Joint Force Air Component spagnola, ha schierato aerei da caccia F-35B della Marina Militare italiana e F/A-18 Super Hornet della US Navy da due Carrier Strike Group: quello italiano di Nave Cavour schierato nel Mediterraneo e quello della Truman statunitense schierato nel Mare del Nord, per condurre un addestramento complesso con i jet EF-18 Hornet spagnoli schierati in Romania per la missione di Enhanced Air Policing.

L’Aeronautica militare greca invece ha partecipato con i suoi aerei Rafale. A terra, il sistema di difesa aerea MAMBA dell’Aeronautica militare francese e i sistemi di difesa aerea a corto raggio MISTRAL dell’Esercito francese hanno aggiunto complessità agli scenari di addestramento.

Gli aerei per il rifornimento in volo dell’aeronautica militare francese e dell’aeronautica militare statunitense hanno consentito la proiezione e la permanenza in volo dei caccia durante l’addestramento, supervisionato tatticamente dal Centro di controllo e segnalazione CRYSTAL (Control and Reporting Centre) di Bucarest.

“La NATO e gli Alleati stanno sfruttando ogni opportunità per addestrarsi insieme e per affinare le competenze dei nostri equipaggi di volo e di terra“, ha affermato il Generale Julio Sampayo Nieto, comandante della JFAC spagnola. “Le operazioni multi-dominio delle forze aeree NATO come quelle che abbiamo condotto questa settimana dimostrano e comunicano la capacità dell’Alleanza Atlantica di condurre attacchi di precisione sempre e ovunque“, ha aggiunto.

L’addestramento al combattimento in Romania è stato condotto nell’ambito dell’attività di vigilanza rafforzata della NATO enhanced Vigilance Activity Neptune Strike, guidata dalle Naval Striking and Support Forces NATO (STRIKFORNATO), e nell’ambito delle operazioni condotte dal Joint Force Command Naples a sostegno della deterrenza e della difesa nell’Europa sudorientale.

La Neptune Strike 24.2 è l’ottava fase del Progetto Neptune, uno sforzo pluriennale incentrato sull’armonizzazione del lavoro per trasferire il comando e il controllo delle forze navali e anfibie statunitensi a STRIKFORNATO al fine di fornire rassicurazione, deterrenza e difesa collettiva per l’Alleanza dimostrando la capacità della NATO di integrare capacità di attacco di alto livello per supportare la difesa dei paesi alleati. L’edizione attuale si è svolta dal 24 al 31 ottobre 2024 ed è stata condotta dal Mare del Nord, Baltico e Mediterraneo.

Le attività congiunte combinate di più aerei da caccia e cisterne delle forze aeree NATO, difesa aerea a terra e centri di sorveglianza e controllo regionali hanno illustrato l’approccio degli Alleati alla proiezione di forza e all’integrazione multi-dominio. La NATO ha sfruttato la presenza di risorse aeree e navali, comprese quelle degli Stati Uniti, per consentire un addestramento e una preparazione significativi dei suoi equipaggi aerei e di terra, nonché dei controllori per le attività di deterrenza e difesa.

Le esercitazioni rientrano nell’obiettivo di attività di vigilanza potenziate e per dimostrare che la NATO è trasparente in ciò che fa e in ciò per cui le sue forze si preparano. Come abbiamo scritto più volte, la posizione della NATO rimane focalizzata sulla prontezza operativa e non è mai provocatoria.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 13 dicembre 2024, 2:49

Aviation-report.com ha scritto:
Missione strategica congiunta dei bombardieri H-6N cinesi e Tu-95 russi sul Mar del Giappone

Lo scorso 6 dicembre 2024, le forze armate di Cina e Russia hanno condotto un pattugliamento aereo strategico congiunto sul Mar del Giappone, secondo quanto riferito dal Ministero della Difesa nazionale cinese. La missione di pattugliamento con i bombardieri H-6N cinesi e Tu-95 russi, la nona del suo genere, è stata effettuata nell’ambito del piano annuale di cooperazione tra i due eserciti, ha affermato il ministero in una nota.

Questa missione congiunta Cina-Russia è la seconda del 2024. La prima dell’anno si era svolta il 25 luglio scorso e ha visto i bombardieri H-6N cinesi e Tu-95 russi sorvolare lo spazio aereo sopra il Mare di Bering.

Il pattugliamento aereo strategico congiunto Cina-Russia non prenderebbe di mira terze parti e non avrebbe nulla a che fare con l’attuale situazione internazionale e regionale, ha affermato domenica un portavoce della difesa cinese. Zhang Xiaogang, portavoce del Ministero della Difesa Nazionale, ha affermato che il 29 e 30 novembre le forze armate di Cina e Russia hanno condotto un pattugliamento aereo strategico congiunto sul Mar del Giappone e sulla parte occidentale dell’Oceano Pacifico.

Secondo Zhang, la missione strategica condotta congiuntamente dalle due forze aeree ha efficacemente testato e migliorato le capacità operative e di addestramento congiunte. Entrambe le forze armate hanno inviato i loro bombardieri strategici per il pattugliamento congiunto, vale a dire i bombardieri strategici H-6N della Cina e Tu-95 della Russia con le relative scorte di J-16 e Su-35S.

Questa è stata la prima missione congiunta dell’H-6N cinese, un bombardiere strategico a lungo raggio costruito localmente e in grado di rifornirsi in volo e di effettuare attacchi a lungo raggio ampliando significativamente la portata di deterrenza e attacco rispetto al suo predecessore H-6K e rendendolo il bombardiere più avanzato in servizio con l’aeronautica militare cinese. Inoltre avrebbe la stessa autonomia di crociera del bombardiere russo Tu-95.

Durante la missione congiunta, non ci sarebbe stato alcun ingresso nello spazio aereo territoriale di nessun altro paese, a dimostrazione del fatto che Cina e Russia non stanno cercando un’espansione militare, secondo quanto dichiarato dal Ministero della Difesa, ma mirano a salvaguardare la sicurezza nazionale e mantenere la pace e la stabilità regionali e globali rafforzando le capacità di difesa congiunte.

I velivoli da combattimento russi e cinesi hanno navigato in condizioni meteorologiche complesse dimostrando le capacità operative a lungo raggio e l’efficiente prontezza al combattimento in eventuali condizioni reali di combattimento, ha affermato il Ministero della Difesa di Pechino, osservando che la missione congiunta ha dato modo di migliorare e rafforzare la condivisione di informazioni di intelligence e di combattimento collaborativo tra i due eserciti, dimostrando l’elevato livello di fiducia strategica reciproca.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 23 dicembre 2024, 2:33

Aviation-report.com ha scritto:
Esercitazione tra velivoli italiani F-2000 e F-16 iracheni della Coalizione internazionale anti-ISIS

Si è svolta, nei cieli dell’Iraq, un’esercitazione congiunta che ha visto la partecipazione di due velivoli italiani F-2000 “Eurofighter” del Task Group Typhoon, rischierati sulla base aerea di Alì Al Salem in Kuwait, sede dell’Italian National Contingent Command Air, e due velivoli F-16 iracheni del 9° e 11° Gruppo, provenienti dalla base dell’Aeronautica Irachena di Balad (Iraq).

L’attività di cross-training si è svolta nell’ambito delle iniziative di “Partner Nation Integration”, nel contesto della missione multinazionale “Prima Parthica/Ineherent Resolve”. L’esercitazione ha consentito di testare l’interoperabilità degli assetti e le capacità di intervento congiunto, a dimostrazione dell’ottimo livello di integrazione regionale del Contingente Nazionale rischierato in Kuwait e Iraq.

Al termine del volo, il Colonnello Matteo Zuliani, Comandante dell’Italian National Contingent Command Air, dopo aver rimarcato l’importanza dell’evento, segno tangibile della stima di cui godono le Forze Armate italiane e l’Aeronautica Militare, si è complimentato con tutto il personale del Task Group per le capacità espresse durante l’esercitazione, auspicando un incremento delle attività di cooperazione con le Forze Armate locali, nell’intento di sostenere e promuovere la sicurezza nell’area.

Il Task Group Typhoon, con i velivoli italiani F-2000, attualmente operante dalla base di Alì Al Salem, è inquadrato all’interno dell’Italian National Contingent Command Air – Task Force Air Kuwait (IT NCC AIR/TFA-K), sin dal marzo 2019, è tra gli assetti che l’Aeronautica Militare mette a disposizione della coalizione internazionale anti-ISIS. Il Task Group Typhoon, opera con funzioni di ricognizione tattica, utilizzando velivoli F-2000 “Eurofighter”.

L’Italian National Contingent Command Air/Task Force Air Kuwait, è stato costituito il 17 ottobre 2014 e posto alle dipendenze – per gli aspetti nazionali – del Comando Operativo di Vertice Interforze. Partecipa all’operazione Prima Parthica/Ineherent Resolve nell’ambito della Coalizione internazionale anti-ISIS, garantendo unicità di comando per l’impiego sinergico e coordinato degli assetti forniti, schierati in Kuwait e Iraq e impegnati in attività ISR, AAR, Airlift, EW, Medevac, PED e sostegno logistico e amministrativo.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 23 dicembre 2024, 2:36

Aviation-report.com ha scritto:
Esercitazione NATO Poggio Dart 2024

Dal 2 al 13 dicembre 2024, l’esercitazione NATO Poggio Dart 2024 ha dimostrato la forza e la solidarietà dell’Alleanza NATO, nello spazio aereo sopra l’Italia nord-orientale. Organizzata dal Deployable Air Command & Control Centre (DACCC) con sede a Poggio Renatico, in Italia, l’esercitazione Poggio Dart ha riunito circa 30 velivoli, forze terrestri e navali e tecnologie all’avanguardia per addestrarsi alle sfide di uno scenario di sicurezza in rapida evoluzione.

I jet F-16 degli Stati Uniti hanno volato insieme agli F-35, agli Eurofighter, ai Predator dell’Aeronautica Militare che ha schierato anche l’innovativo sistema Sirius. Gli F-35B e gli Harrier della Marina Militare si sono uniti ai ranghi, oltre ad un Learjet tedesco.

Il sistema di controllo e allerta aereo (AWACS) della NATO, di stanza in Germania, ha contribuito ad aumentare la consapevolezza della situazione e le capacità di allerta precoce, mentre il DACCC ha dispiegato il suo sofisticato radar di difesa attiva (DADR) e il modulo Ground Air Ground (GAG) presso la base aerea di Cervia, in Italia.

Lo scenario dinamico ha offerto l’opportunità di eseguire più di 20 sortite al giorno, alcune dedicate ad operazioni aeree offensive, controllate, da una posizione avanzata, dai teams Joint Terminal Attack Controller (JTAC) tedesco e italiano.

“Mentre l’esercitazione NATO Poggio Dart 2024 si svolge, stiamo assistendo ad una cooperazione e ad un coordinamento di alto livello tra le nostre forze alleate”, ha affermato il Generale Maineri, Comandante del DACCC. “Questa esercitazione non solo rafforza la nostra prontezza e le nostre competenze, ma rafforza anche i legami di interoperabilità e coesione che sono il fondamento della solidità della NATO“.

Poggio Dart è una sfida di innovazione tattica. Il DACCC orchestra l’intero spettro delle operazioni aeree, dalla pianificazione all’esecuzione in tempo reale, incluso il controllo delle operazioni aeree, mettendo in evidenza la capacità del DACCC quale nodo autonomo di comando e controllo aereo. Controllori di terra, piloti di caccia e aviatori navali hanno operato senza soluzione di continuità, dimostrando la capacità della NATO come forza unificata in grado di rispondere in modo decisivo a qualsiasi potenziale minaccia.

L’esercitazione Poggio Dart 2024 riafferma l’impegno dell’Alleanza a essere unita, promuovendo la sicurezza cooperativa tra gli stessi paesi membri attraverso l’interoperabilità di diversi tipi di asset. Ogni sortita, ogni piano di missione e ogni manovra tattica dimostrano il fermo impegno per la difesa reciproca e la prontezza operativa.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 28 dicembre 2024, 1:00

Aviation-report.com ha scritto:
Cruzex 2024: conclusa l’esercitazione internazionale in Brasile

La Forza Aerea Brasiliana ha organizzato l’esercitazione internazionale Cruzex 2024 che ha coinvolto 16 paesi e più di 50 aerei, tenutasi presso la base aerea di Natal, nel nord est del Brasile, dal 3 al 15 Novembre 2024. Oltre all’intera forza aerea brasiliana, le altre forze aeree coinvolte sono state quelle di Argentina, Cile, Colombia, Paraguay, Perù, USA, Portogallo con la presenza di osservatori da Sud Africa, Germania, Canada, Equador, Italia, Francia, Svezia e Uruguay.

La Cruzex ha inizio nel 2002 con la sua prima edizione, con la partecipazione di Brasile, Argentina e Francia, seguita poi da quelle del 2004, con la partecipazione del Venezuela, oltre a Brasile Argentina e Francia, e poi 2006, 2008, 2010, 2012, 2013 e l’ultima nel 2018, vedendo nuovi partecipanti ad ogni successiva edizione.

Viene scelta Natal come base operativa grazie alla ridotta presenza di traffico aereo civile oltre alla presenza di aree adatte ad operare a bassa quota e al lancio di paracadutisti.

L’esercitazione Cruzex 2024, programmata e condotta dalla forza aerea brasiliana, permette agli equipaggi di esercitarsi in operazioni combinate di combattimento aereo, permettendo a paesi differenti di operare in scenari di guerra in maniera integrata e cooperativa, promuovendo la condivisione di tattiche ed esperienze operative.

Come dichiarato dal Comandante dell’esercitazione, Generale Ricardo Guerra Rezende, il fine dell’esercitazione Cruzex è di aumentare e rafforzare la cooperazione e le relazioni tra le forze aeree partecipanti, condividendo assieme le proprie esperienze all’interno delle operazioni aeree composite COMAO e in missioni di guerra convenzionali, includendo operazioni cibernetiche.

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Di fatto la realizzazione della più vasta esercitazione congiunta dell’America Latina, dopo l’ultima edizione del 2018, con le edizioni non effettuate a causa della pandemia, ha lo scopo di incrementare l’interoperabilità tra le diverse aeronautiche coinvolte, promuovendo l’addestramento congiunto in scenari impegnativi di addestramento operativo.

L’edizione 2024 vede l’introduzione di un nuovo elemento, ovvero il dominio cibernetico. Questa edizione infatti ha esteso le esercitazioni ordinarie con l’integrazione dell’aspetto cibernetico alle operazioni aeree. Con lo scopo di aumentare la consapevolezza situazionale di fronte alle sfide dei conflitti moderni, la Cyber Cruzex ha utilizzato un CTF (Capture The Flag) per verificare e migliorare la sicurezza di sistemi cruciali che supportano le operazioni aeree.

Durante i 13 giorni di operazioni, l’attenzione è stata focalizzata sull’addestramento e sulla prontezza degli assetti di volo. In aggiunta, sono state svolte missioni di scorta, rifornimento aereo, sorveglianza aerea, ricognizione, supporto aereo ravvicinato (CAS), combat air patrol, intelligence, lancio di truppe aviotrasportate, recupero ed esfiltrazione.

I velivoli partecipanti sono stati, da parte brasiliana, gli F-5EM, A-1 (AMX nella nominazione italiana), F-39 Gripen, A-29B, C-99, C-105, KC-390, E-99M e H-36, oltre agli A-4 del VF-1 della Marina Brasiliana, mentre gli altri partecipanti includevano gli IA-63 Pampa e KC-130H argentini, F-16C/D e KC-135 Cileni, un KC-767 colombiano, F-15C del 159FW della Luisiana ANG e un KC-46, AT-27 e C.212 del Paraguay, KT-1P e KC-130 del Perù e un KC-390 portoghese.

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Da parte brasiliana, la massima attenzione dell’esercitazione Cruzex 2024 si è focalizzata sul debutto operativo dei nuovi SAAB F-39 Gripen E e degli Embraer KC 390 Millennium, che rappresentano il futuro dell’aviazione brasiliana per i prossimi decenni.

La fine del 2022 segnò l’ingresso in servizio dei nuovi Gripen E presso il 1 Gruppo di Anapolis e questa edizione ne segna la sua prima partecipazione ad un evento addestrativo internazionale. Al contrario, la Cruzex 2024 vede l’addio degli A-1AM/BM con l’aviazione brasiliana e degli A-4 con la Marina, previsto per la fine del 2025.

Scelto nel 2013, il Gripen rappresenterà la spina dorsale dell’aviazione brasiliana del prossimo futuro. Il Brasile ne ha ordinati 36, suddivisi in 28 monoposto e 8 biposto La produzione della versione monoposto mostra una solida collaborazione tra Svezia e Brasile, con 13 esemplari prodotti in Svezia e gli altri in Brasile. Attualmente sono stati consegnati 8 esemplari. Il resto dell’attuale forza aerea brasiliana è rappresentata da velivoli di terza generazione, sottoposti a programmi di aggiornamento.

Gli F-5E/F hanno visto verso gli inizi degli anni 2000 una modernizzazione della componente elettronica, con l’introduzione di un nuovo radar, nuovi sensori, l’installazione di display multifunzionali nel cockpit e nuovi sistemi di auto-difesa. Il programma si chiamava F-5M e condotto da Embraer, Elbit systems e AEL Eletronica. In totale 49 velivoli furono sottoposti al programma di ammodernamento.

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Attualmente in servizio vi sono 30 F-5M suddivisi tra i due Gruppi di volo a Santa Cruz e Canoas, e è previsto rimangano in servizio fino al 2030. Da evidenziare che gli otto F-5E comprati dalla Giordania non hanno mai volato con la FAB (Brazilian Air Force) ma sono serviti solo come fonti di parti di ricambio.

Nel 1998 l’acquisto di 23 A-4 Skyhawk dal Kuwait rappresentò il passo per la ricostituzione dell’Aviazione Navale Brasiliana e della sua portaerei Sao Paulo. Anche gli A-4 Skyhawk della Marinha do Brasil sono stati sottoposti ad un programma di modernizzazione nel 2007. Il programma prevedeva l’introduzione di un nuovo radar, moderni sistemi avionici e di auto-difesa, display multifunzionali, come per gli F-5. Undici A-4 hanno ricevuto l’aggiornamento, e attualmente ne rimangono in servizio solo otto, basati a Santa Maria, dove è previsto rimangano in servizio fino al 2025.

L’ A-1AM/BM; ovvero l’AMX, sviluppato dalla cooperazione con l’Italia, è stato anch’esso sottoposto in Brasile ad un programma di modernizzazione nel 2007, con ‘introduzione di un nuovo radar e nuovi sistemi di avionica e di auto-protezione, nuovi display multifunzionali, anche gli A-1 brasiliani verranno ritirati dal servizio verso la fine del 2025.

L’A-29 Super-Tucano venne sviluppato per dotare la FAB di un turbo-elica adatto al pattugliamento sopra l’Amazzonia e nell’intercettazione di slow-movers usati dai narco-trafficanti. Grazie alla sua manovrabilità, potenza del motore e al glass-cockpit, il Super Tucano ha rappresentato un successo di vendite all’estero per la Embraer, con circa 260 esemplari venduti a 21 Forze aere di tutto il mondo.

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Nel 2007 la Embraer iniziò un progetto per la sostituzione dei C-130 brasiliani. Il prototipo del nuovo aereo da trasporto e rifornimento, KC-390 Millennium, volò la prima volta nel 2015. Equipaggiato con una cabina completamente digitale, avionica moderna, fanno del KC-390 il più importante aereo mai prodotto nell’emisfero sud. In grado di operare da piste non asfaltate, è in grado di svolgere missioni di trasporto tattico, rifornimento in volo, evacuazione di truppe e medica.

Al momento oltre al Brasile, altri paesi lo utilizzano o lo hanno ordinato, come il Portogallo, Ungheria, Olanda, Austria, Korea del Sud, Reppublica Ceca, Marocco, Emirati Arabi e Chile.

La Cruzex 2024 ha dimostrato ancora una volta di essere la più vasta esercitazione internazionale del Sud-America oltre la sua utilità nel confrontare e migliorare le abilità operative tra le forze aeree dell’America Latina e continuerà a stare al passo con l’innovazione tecnologica aeronautica nel prossimo futuro.

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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 11 gennaio 2025, 1:01

Aviation-report.com ha scritto:
F-35B e sistema Alarp: esercitazione di rifornimento rapido a Pantelleria

L’attività addestrativa di rifornimento rapido con F-35B e sistema Alarp a Pantelleria è stata l’occasione per esercitare le capacità di resilienza, rigenerazione delle forze e prontezza operativa dell’Aeronautica Militare in linea con il concetto ACE della NATO.

Nelle scorse settimane si è svolta, presso il Distaccamento aeroportuale di Pantelleria, una attività addestrativa sulla capacità Air Landed Aircraft Refuelling Point (ALARP) per il rifornimento avanzato di velivoli aerotattici, alla quale hanno preso parte gli assetti F-35B dell’Aeronautica Militare e della Marina Militare.

In particolare, l’evento è stato incentrato sulla rigenerazione operativa di due velivoli F-35B, che una volta atterrati sull’aeroporto di Pantelleria, che nella circostanza ha simulato una base cosiddetta “austere”, ossia non idonea ad operazioni di volo a decollo convenzionale, e con i motori ancora accesi, hanno effettuato il rifornimento a terra, in gergo tecnico “Hot Pit”, per poi decollare rapidamente per il proseguimento della propria missione operativa.

L’attività è stata svolta sotto il coordinamento del Comando Squadra Aerea-1^Regione Aerea di Milano dell’Aeronautica Militare, con la partecipazione di assetti e personale provenienti dal 32° Stormo di Amendola, che ha garantito anche l’attività manutentiva, di assistenza ai velivoli e di cross servicing, della 46^ Brigata Aerea di Pisa con assetto tanker KC-130J, 3° Stormo di Villafranca per le attività connesse alle operazioni di rifornimento e del 16° Stormo di Martina Franca che ha garantito la necessaria cornice di sicurezza attraverso i Fucilieri dell’Aria.

Questo scenario di operazioni permette di sfruttare a pieno le caratteristiche Short Takeoff dei velivoli F-35B e sistema Alarp e di esercitarsi in tempo di pace, secondo il concetto train as you fight, sull’utilizzo delle procedure di rifornimento a terra. L’attività addestrativa ha permesso inoltre di esercitare il concetto NATO denominato Agile Combat Employment (ACE), uno schema operativo di manovra progettato per migliorare la resilienza e la sopravvivenza del Potere Aerospaziale, ovvero la capacità di spostarsi da una base e di rigenerare in luoghi geograficamente dispersi la propria capacità operativa aerea, per poi continuare a condurre la missione assegnata, ovvero di essere resilienti e capaci di generare prontezza operativa dal cielo in ogni circostanza.

Lo sviluppo di questo concetto operativo della NATO, che tramite la dispersione degli assetti riduce il rischio di avere le risorse aeree concentrate in un’unica posizione, determina una libertà d’azione e una flessibilità operativa che consente alla Forza Armata di continuare a condurre la propria missione anche in presenza di minacce ed aumenta la flessibilità delle operazioni aeree, in quanto gli aeromobili possono essere rapidamente riposizionati per rispondere alle mutevoli esigenze operative, con un supporto minimo.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 11 gennaio 2025, 1:02

Aviation-report.com ha scritto:
In Kuwait esercitazione congiunta tra Aeronautica Militare e USAF

Lo scorso 30 dicembre 2024, nei cieli del Kuwait, si è svolta un’importante esercitazione congiunta tra l’Aeronautica Militare e USAF, concepita per testare e affinare le capacità di pianificazione ed esecuzione di un’attività di Close Air Support (CAS). L’evento ha visto il coinvolgimento di assetti italiani e statunitensi, a sottolineare l’efficacia della coalizione internazionale anti-ISIS, operante nell’ambito della missione multinazionale “Prima Parthica/Ineherent Resolve”.

L’esercitazione si è svolta in due distinte fasi: nella prima gli assetti italiani sono stati impiegati per una scorta ad un convoglio diretto verso un obiettivo prestabilito; l’alta tecnologia utilizzata dagli assetti italiani in volo ha permesso di incrementare la comprensione della situazione in atto da parte del personale impiegato a terra, consentendogli di individuare l’eventuale presenza di minacce asimmetriche, garantendo così la libertà di movimento (Freedom of Movement – FOM).

Nella seconda fase, invece, le forze aeree italiane hanno fornito supporto diretto alle truppe a terra impegnate nella cattura di un High Valuable Individual (HVI) locale. In questa fase, il ruolo degli assetti italiani si è rivelato cruciale per il buon esito della missione, dimostrando la capacità di fornire risposte rapide e precise riguardo a eventuali minacce.

Al termine dell’esercitazione tra l’Aeronautica Militare e USAF, il Colonnello Matteo Zuliani, Comandante dell’Italian National Contingent Command Air – Task Force Air Kuwait, ha espresso il proprio apprezzamento nei confronti di tutto il personale impiegato, italiano e statunitense, lodandone l’operato. Ha poi voluto sottolineare l’importanza di tale evento, che ha rappresentato un fondamentale banco di prova per le capacità operative e l’integrazione degli assetti italiani con le forze alleate. La condivisione delle informazioni tra gli assetti aerei e le forze di terra si sono rivelate, ancora una volta, imprescindibili per prevenire efficacemente azioni terroristiche contro la Coalizione.

L’Italian National Contingent Command Air/Task Force Air Kuwait è stato costituito il 17 ottobre 2014 e posto alle dipendenze – per gli aspetti nazionali – del Comando Operativo di Vertice Interforze. Partecipa all’operazione Prima Parthica/Inherent Resolve nell’ambito della Coalizione internazionale anti-ISIS, garantendo unicità di comando per l’impiego sinergico e coordinato degli assetti forniti, schierati in Kuwait e Iraq.

Gli assetti aerei italiani in Kuwait fanno parte del Task Group Typhoon che a fine ottobre 2024 aveva sostituito, in linea con la consueta rotazione delle forze italiane in teatro operativo, il Task Group Devil equipaggiato con i velivoli da combattimento Tornado.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 12 febbraio 2025, 1:19

Aviation-report.com ha scritto:
Continua l’attività esercitativa tra velivoli F-2000 italiani e F-16 iracheni

Prosegue l’addestramento congiunto tra velivoli F-2000 italiani e F-16 iracheni, con il Task Group Typhoon della Task Force Air Kuwait che ha testato tattiche e procedure in missioni di tipo air-to-air per rafforzare l’interoperabilità e la capacità di coordinamento con l’Iraqi Air Force.

L’esercitazione che segue quella svolta a fine 2024, che rientra tra le iniziative previste dalla missione multinazionale “Prima Parthica/Ineherent Resolve”, ha visto la partecipazione di due Eurofigher F-2000 italiani e quattro F-16 iracheni, impegnati in diverse intercettazioni simulate.

Gli Eurofighter dell’Italian National Contingent Command Air impiegati, sono schierati in Kuwait presso la Base aerea di Ali al-Salem. Si tratta di velivoli militari multiruolo (Swing Role) di quarta generazione avanzata, con ruolo primario di caccia intercettore e superiorità aerea, che esprimono anche capacità aria-suolo.

Al termine degli eventi addestrativi, il Colonnello Matteo Zuliani, Comandante dell’Italian National Contingent Command Air – Task Force Air Kuwait, ha sottolineato l’importanza dell’addestramento in contesti multinazionali e interforze, indispensabile per garantire l’efficacia delle operazioni e aumentare la sinergia tra le forze della Coalizione, al fine di garantire la stabilità e la sicurezza internazionale.

L’Italian National Contingent Command Air/Task Force Air Kuwait è stato costituito il 17 ottobre 2014 e posto alle dipendenze – per gli aspetti nazionali – del Comando Operativo di Vertice Interforze.

Partecipa all’operazione Prima Parthica/Ineherent Resolve nell’ambito della Coalizione internazionale anti-ISIS, garantendo il comando e l’impiego sinergico e coordinato delle capacità fornite, schierate in Kuwait e Iraq e impegnate in attività di Intelligence, Surveillance and Reconnaissance (ISR), Air to Air Refuelling (AAR), trasporto aero strategico e tattico (Airlift), Electronic Warfare (EW), Medical Evacuation (Medevac) e sostegno logistico e amministrativo.

Gli assetti aerei italiani in Kuwait fanno parte del Task Group Typhoon che a fine ottobre 2024 aveva sostituito, in linea con la consueta rotazione delle forze italiane in teatro operativo, il Task Group Devil equipaggiato con i velivoli da combattimento Tornado.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 12 febbraio 2025, 1:21

Aviation-report.com ha scritto:
Al via l’esercitazione “Typhoon Flag 25” dell’Aeronautica Militare

Da oggi, lunedì 3 febbraio, fino al 14 febbraio, presso il 37° Stormo di Trapani-Birgi, si terrà l’esercitazione aerea “Typhoon Flag 25”, il principale evento addestrativo che ogni anno riunisce su una delle basi aeree deputate alla difesa aerea nazionale i Reparti dell’Aeronautica Militare che hanno in dotazione il velivolo caccia Eurofighter.

L’esercitazione, nello specifico, coinvolgerà otto velivoli Eurofighter F-2000 e personale proveniente dai quattro Stormi che concorrono alla Difesa Aerea Nazionale: il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari), il 37° Stormo di Trapani e il 51° Stormo di Istrana (Treviso). L’esercitazione “Typhoon Flag 25” sarà supportata anche da velivoli di 5^ generazione ed equipaggi del 6° e 32° Stormo e da assetti del 14° Stormo per la realizzazione di missioni aeree complesse.

La Typhoon Flag è la principale esercitazione della linea F-2000 dell’Aeronautica Militare, che nasce con lo scopo di mettere a sistema mezzi, risorse e personale favorendo nel contempo la standardizzazione delle procedure operative e manutentive e l’integrazione tra i Reparti Operativi coinvolti, aumentandone lo spirito di cooperazione e condivisione, e rappresenta un’importante opportunità per il raggiungimento di molteplici obiettivi addestrativi a vari livelli nell’ambito della Forza Armata, con particolare riferimento al consolidamento delle tattiche operative di tutta la “Comunità Eurofighter”.

L’attività di volo, che sarà svolta nel rispetto delle regole che disciplinano la Sicurezza del Volo ed adottando tutte le procedure necessarie per minimizzare il più possibile eventuali disagi alla cittadinanza, sarà effettuata principalmente nello spazio aereo della Sardegna e della Sicilia, dal lunedì al venerdì, con orario che potrà protrarsi fino al tardo pomeriggio.

Il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari), il 37° Stormo di Trapani e il 51° Stormo di Istrana (Treviso) sono gli Stormi dell’Aeronautica Militare che, insieme al 6° e 32° Stormo di Ghedi ed Amendola, assicurano la difesa aerea nazionale e il servizio di Quick Reaction Alert della NATO.

Dotati di velivoli Eurofighter, questi quattro Stormi hanno come missione assegnata quella di assicurare, sin dal tempo di pace, la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità, mediante un complesso sistema di difesa aerea integrato con quello degli altri paesi NATO.

L’inserimento di questi velivoli nel servizio d’allarme nazionale permette di fornire una maggiore capacità a quel complesso dispositivo che, in pochi minuti, assicura il decollo (in gergo tecnico “scramble”) dei caccia per intercettare e identificare qualunque traccia aerea sospetta rilevata dai radar.

L’ordine di decollo, in gergo detto scramble, viene impartito alle sale operative dell’11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico (FE) e del 22° Gruppo D.A.M.I. di Licola (NA) dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon (Spagna), in quanto responsabile del servizio di sorveglianza dello spazio aereo del Sud Europa.

Tali Reparti sono alle dipendenze del Comando delle Forze da Combattimento (CFC) di Milano, la cui missione assegnata è quella di acquisire e mantenere la prontezza operativa di tutti gli organismi della difesa aerea e di attacco e di ricognizione, provvedendo all’efficienza operativa dei sistemi d’arma, dei mezzi e dei materiali, nonché all’addestramento del personale ed al costante aggiornamento ed ottimizzazione delle procedure operative.

Il CFC è alle dipendenze del Comando Squadra Aerea – 1^ Regione Aerea che esercita le attribuzioni in materia di addestramento, predisposizione e approntamento operativo dei propri Reparti, affinché gli stessi acquisiscano e mantengano i previsti livelli di prontezza operativa.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 12 febbraio 2025, 1:24

Aviation-report.com ha scritto:
Task Force Air Kuwait: esercitazione notturna per il recupero di personale in caso di incidente aereo

Si è svolta un’esercitazione presso l’Italian National Contingent Command Air/Task Force Air Kuwait (IT NCC AIR/TFA-K), finalizzata al perfezionamento delle tecniche e procedure operative per effettuare operazioni di emergenza in scenari reali d’intervento per il recupero del personale rimasto isolato.

Nel dettaglio, nell’ambito dell’evento addestrativo, è stato simulato un incidente di un velivolo C-130J dopo il decollo, caduto in prossimità del perimetro aeroportuale, all’interno della propria “area di responsabilità” e in ambiente infiltrato dal nemico.

L’aeromobile a pilotaggio remoto italiano, l’MQ9-A “Predator B”, ha svolto il ruolo di “On Scene Commander”, raggiungendo la zona dell’incidente per prendere contatti con il pilota isolato scortato da un Air Mobility Protection Operator (AMPO), localizzarlo e passare le informazioni alla Joint Personnel Recovery Cell (JPRC) che ha predisposto l’invio di un Quick Reaction Team (QRT) composto da un team di Fucilieri dell’aria per l’estrazione del pilota.

Si è trattata della prima attività addestrativa di questa tipologia, eseguita di notte con l’utilizzo di apposite strumentazioni ed equipaggiamento, che ha visto la partecipazione del Task Group Araba Fenice, della Force Protection Unit e del Task Group Typhoon.

Il Colonnello Matteo Zuliani, Comandante dell’IT NCC AIR/TFA-K, ha sottolineato quanto sia importante mantenere ai massimi livelli la capacità di pianificare ed effettuare operazioni di emergenza, per reagire poi in modo efficace in scenari reali.

L’Italian National Contingent Command Air/Task Force Air Kuwait, è stato costituito il 17 ottobre 2014 e posto alle dipendenze, per gli aspetti nazionali, del Comando Operativo di Vertice Interforze.

Partecipa all’operazione Prima Parthica/Ineherent Resolve nell’ambito della Coalizione internazionale anti-ISIS, garantendo il comando e l’impiego sinergico e coordinato delle capacità fornite, schierate in Kuwait e Iraq e impegnate in attività di Intelligence, Surveillance and Reconnaissance (ISR), Air to Air Refuelling (AAR), trasporto aero strategico e tattico (Airlift), Electronic Warfare (EW), Medical Evacuation (Medevac) e sostegno logistico e amministrativo.


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