Guerra Ucraina - Russia

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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 21 febbraio 2024, 2:11

Aviation-report.com ha scritto:
4 aerei russi abbattuti in Ucraina tra ieri e oggi: è quanto ha dichiarato Kiev

Dopo la notizia di fine dicembre 2023 che riportava la perdita, in un solo giorno, di tre Su-34 russi, oggi Kiev sui suoi canali social ha parlato di 4 aerei russi abbattuti in Ucraina. La difesa aerea ucraina avrebbe abbattuto tre cacciabombardieri Su-34 Fullback e un caccia Su-35S Flanker-E. Lo ha annunciato il comandante dell’aeronautica militare ucraina, Mykola Oleschuk che in prima battuta non ha confermato le zone o le armi utilizzate per abbattere gli aerei russi.

Oleschuk ha successivamente pubblicato una mappa del sistema internazionale di ricerca e salvataggio Cospas-Sarsat con quattro punti radio di emergenza, che indicherebbe le zone dove i piloti russi si sarebbero lanciati, nelle zone di confine delle regioni di Donetsk e Luhansk. Secondo questa mappa i 4 aerei russi abbattuti in Ucraina sarebbero stati tutti a portata di tiro dei sistemi di difesa aerea disponibili nell’arsenale ucraino. L’aviazione tattica russa di norma, opera in formazioni con un caccia Su-35 e due cacciabombardieri Su-34.

Le autorità di Mosca non hanno ancora confermato le perdite dei 4 aerei russi abbattuti in Ucraina, e al momento non si è in grado di verificare in modo indipendente le affermazioni ucraine. Il canale russo Fighterbomber su Telegram, molto vicino alle Forze Aerospaziali Russe, ha segnalato la perdita di un Su-35, con il pilota che si sarebbe lanciato, ma ha affermato che i tre Su-34 sarebbero rientrati alla base senza problemi. Inoltre dichiara che la mappa pubblicata da Kiev non avrebbe nessuna validità poiché i piloti russi non utilizzerebbero quel sistema di comunicazione in caso di emergenza. Il pilota russo del Su-35 abbattuto avrebbe contattato il suo comando tramite il suo cellulare personale.

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Se gli abbattimenti venissero in qualche modo confermati, i Su-34 persi da Mosca in Ucraina sarebbero ora 28, secondo le fonti OSint, e dopo i 30 velivoli d’attacco Su-35 Frogfoot sarebbe il secondo modello di aereo ad aver subito le maggiori perdite. I Su-35S persi da Mosca dovrebbero essere 5 o 6. Come abbiamo detto più volte, i numeri non possono essere, però, confermati.

Con questi ulteriori Su-34 abbattuti in Ucraina, a conti fatti le prestazioni del Fullback nella guerra tra Mosca e Kiev sono state in gran parte scarse e l’aereo non avrebbe avuto performance all’altezza delle sue presunte capacità. A testimonianza di questa teoria. come abbiamo detto più volte, ci sarebbero anche i sistemi GPS civili trovati attaccati ai cruscotti dei Su-34 precipitati, sistemi civili utilizzati per compensare i loro insoddisfacenti sistemi GPS integrati.

In Siria i Su-34 russi hanno avuto buone performance intervenendo in modo sostanziale nella guerra civile siriana dove, però, non c’era una seria minaccia antiaerea di cui parlare, ma hanno avuto molti più problemi a combattere nello spazio aereo conteso dell’Ucraina. Come l’altro potente caccia russo Su-35S Flanker-E, i Su-34 Fullback sono macchine preziose per l’aviazione militare di Mosca e Sukhoi ne dovrebbe costruire una dozzina circa all’anno, anche se i numeri non sono confermati.

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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 21 febbraio 2024, 2:13

Aviation-report.com ha scritto:
Nel 2024 gli USA addestreranno 12 piloti ucraini di F-16

Gli Stati Uniti intendono addestrare 12 piloti ucraini di F-16 nel 2024, ha detto un ufficiale della Guardia Nazionale, fornendo nuovi dettagli sul programma. Otto di questi piloti sono attualmente in fase di addestramento, altri quattro saranno addestrati prima della fine dell’anno fiscale 2024, ha aggiunto il capitano Erin Hannigan della Guardia Nazionale dell’Arizona.

L’Ucraina chiede da tempo che gli F-16 aumentino la sua piccola flotta di aerei dell’era sovietica mentre si sforza di mantenere la sua flotta attiva contro le forze russe in quella che è diventata una sanguinosa guerra di logoramento. Gli F-16 Fightning Falcon sarebbero superiori a quelli pilotati dagli ucraini e permetterebbero anche all’aeronautica di impiegare le munizioni fornite dall’occidente in modo più efficiente, dicono gli ufficiali statunitensi.

Come abbiamo scritto spesso, l’anno scorso, gli Stati Uniti e alcune nazioni europee hanno avviato programmi paralleli per addestrare piloti e manutentori ucraini, coordinati da una coalizione internazionali presieduta da Danimarca, Paesi Bassi e Stati Uniti. L’Olanda, ad esempio, fornirà 24 F-16 all’Ucraina, e sta già fornendo alcuni aerei a Centro di Addestramento Europeo F-16 da pochi mesi aperto in Romania e che dovrebbe addestrare in futuro anche i piloti ucraini di F-16.

“Si tratta di un programma di formazione standardizzato a cui partecipano più paesi, e che include anche gli Stati Uniti e la formazione in lingua inglese che precede la formazione tattica“, ha detto il 16 febbraio un alto funzionario della difesa USA. Gli Stati Uniti e i loro alleati europei devono ancora specificare quando tutti gli aerei verranno trasferiti in Ucraina, il numero totale di piloti che saranno addestrati e quali munizioni utilizzerebbero gli F-16.

Il 162nd Wing dell’Air National Guard dell’Arizona sta fornendo l’addestramento dei piloti negli Stati Uniti. “L’addestramento sta andando alla grande”, ha dichiarato il comandante dell’Air National Guard, il Tenente Generale Michael A. Loh, all’Air & Space Forces Magazine in un’intervista all’AFA Warfare Symposium. “Stanno già facendo volare gli F-16 da soli ogni giorno“.

Inizialmente sono stati addestrati quattro piloti ucraini di F-16 e a fine gennaio è arrivato un nuovo gruppo di ulteriori quattro piloti. I fondi per addestrare fino a 12 piloti rimangono, nonostante un disegno di legge supplementare della difesa da 95 miliardi di dollari con fondi per gli aiuti militari all’Ucraina che rimane bloccato al Congresso, ha detto Hannigan, poiché i soldi per l’addestramento su F-16 erano già stati stanziati.

L’addestramento dei piloti ucraini di F-16 dovrebbe essere completato tra maggio e agosto, ha detto Hannigan. Si tratta di un lasso di tempo più lungo di quello inizialmente suggerito, lo scorso autunno, dal Pentagono e dalla Guardia Nazionale, quando i primi piloti ucraini iniziarono l’addestramento nel mese di ottobre.

“Dobbiamo fornire un pilota da combattimento pienamente capace”, ha spiegato Loh in una tavola rotonda con i media. “Stiamo pensando a un periodo più lungo, quindi alcuni dei requisiti sono cambiati e ciò ha richiesto un po’ più tempo“. Gli Stati Uniti stanno anche formando dozzine di manutentori, ma stanno ancora seguendo un corso di lingua inglese a San Antonio, in Texas. “Il luogo dell’addestramento per la manutenzione è ancora in fase di definizione, ma non si svolgerà presso il 162nd Wing“, ha detto Hannigan.

Gli Stati Uniti potrebbero avere il potenziale per formare ancora più piloti e tecnici se l’amministrazione Biden decidesse di aumentare gli sforzi. “Ovviamente, se questo trend crescerà, o se volessimo continuare, dovremo assicurarci di avere le risorse per sostenerlo“, ha detto ad Air & Space Magazine il Chief of the National Guard Bureau, Generale Daniel R. Hokanson, in un’intervista del 15 febbraio scorso.


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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 28 febbraio 2024, 1:08

Aviation-report.com ha scritto:
In 10 giorni sono 10 gli aerei russi abbattuti in Ucraina: oggi due Su-34

Gli aerei di Mosca continuano a cadere. “Si potrebbe quasi dire: un aereo abbattuto al giorno toglie i russi di torno“, perché in 10 giorni, sono 10 gli aerei russi abbattuti in Ucraina dalle forze armate di Kiev. Probabilmente ancora le batterie antiaeree Patriot con i missili PAC-2 che hanno una portata di 90 miglia hanno abbattuto 10 velivoli militari russi: sette Su-34 Fullback, due Su-35 Flanker-E e un aereo radar A-50 Mainstay.

Il ministero della Difesa ucraino ha annunciato oggi il nono e il decimo abbattimento. Secondo quanto riferito i due Su-34 russi abbattuti sono precipitati alle 10 e alle 14 di questa mattina nell’est del paese. “Continuiamo la festa“, ha scherzato l’aeronautica militare ucraina. “Ops, l’abbiamo fatto di nuovo!” ha invece twittato il ministero della difesa di Kiev. Le autorità di Mosca non hanno ancora confermato le perdite dei 4 aerei russi abbattuti in Ucraina, e al momento non si è in grado di verificare in modo indipendente le affermazioni ucraine.

Diventando più aggressiva con i suoi Patriots, l’aeronautica militare ucraina ha fatto pendere l’ago della bilancia della difesa aerea a suo favore. Non è chiaro o confermato, ma è possibile che le batterie missilistiche Patriot PAC-2 dell’Ucraina, tre delle quali ricevute dagli Stati Uniti e dalla Germania, siano le responsabili di tutti, o quasi, gli aerei russi abbattuti in Ucraina. Purtroppo, però, secondo Anton Gerashchenko, ex consigliere del ministero degli Interni ucraino, il numero dei Patriots ucraini sta “scendendo ad un livello critico“.

L’aeronautica militare russa sta perdendo i suoi migliori cacciabombardieri a un ritmo che non è in grado di sostenere. Nove abbattimenti in dieci giorni indicano un tasso di perdita medio mensile di circa 27 aerei. Le forze aerospaziali russe, da quanto ci risulta, hanno circa 270 Su-34 e Su-35 rimasti in servizio. Di questo passo, entrambi i modelli potrebbero estinguersi nel giro di sei mesi, per non parlare della perdita ancora più grave degli equipaggi.

In due anni di duri combattimenti, secondo il portale OSINT Oryx, i russi avrebbero perso tra 25 e 30 dei loro 150 Su-34 e tra 6 e 8 dei loro 120 Su-35. Come abbiamo detto più volte, i numeri non possono essere, però, confermati. Ma il tasso di perdita, nove aerei in dieci giorni, è insostenibile se continuasse così. L’aeronautica militare russa avrebbe perso tra 90 e 95 jet da combattimento dal febbraio 2022, circa quattro al mese. Sostanzialmente un massacro di Sukhoi!

I Su-34 sono i migliori aerei da attacco supersonici dell’aeronautica militare russa. Ultimamente hanno effettuato per lo più missioni di supporto aereo ravvicinato, volando alti e veloci verso la linea del fronte e utilizzando le bombe di precisione KAB da una distanza di 25 miglia. I Su-35 supersonici sono i caccia da superiorità aerea che scortano i Su-34.


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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 16 marzo 2024, 2:33

Ilpost.it ha scritto:
L’importanza degli aerei da guerra F-16 per l’Ucraina

Questa settimana il New York Times ha scritto che a partire da luglio l’aviazione dell’Ucraina potrebbe cominciare a utilizzare nella guerra contro la Russia i caccia F-16 forniti dai paesi occidentali. La notizia, ritenuta piuttosto affidabile, era molto attesa: il governo ucraino chiede aerei da guerra praticamente dall’inizio dell’invasione russa, e tra i vari paesi occidentali la possibilità di consegnare all’Ucraina gli F-16 è stata fonte di grosso dibattito.

Alla fine, a metà dell’anno scorso, gli Stati Uniti (che producono gli F-16) avevano acconsentito al loro invio in Ucraina, ma si era detto che prima che l’Ucraina potesse davvero utilizzarli sul campo di battaglia sarebbero dovuti passare mesi: sia per consentire la consegna fisica degli aerei all’aviazione ucraina sia per addestrare i piloti all’utilizzo dei nuovi mezzi. La notizia del New York Times è che i primi aerei dovrebbero essere operativi a luglio.

Il loro impiego potrebbe avere alcune conseguenze sulla guerra, anche se molto dipenderà dal numero di mezzi pronti e dal modo in cui saranno utilizzati.

Gli F-16

Progettati negli anni Settanta, prodotti negli anni Ottanta e da allora costantemente aggiornati, gli F-16 sono moderni caccia multiruolo, cioè in grado sia di ingaggiare bersagli aerei sia di bombardare obiettivi a terra. In gergo sono definiti aerei di “quarta generazione”, cioè soltanto un gradino meno avanzati della “quinta generazione”, costituita dai caccia invisibili ai radar come gli F-35.

Gli F-16 sono superiori da ogni punto di vista al più avanzato aereo attualmente a disposizione dell’aviazione ucraina, il Mig-29 di fabbricazione sovietica. Progettati nella stessa epoca, i velivoli ucraini non hanno i numerosi aggiornamenti ricevuti dagli F-16 e ora sono vulnerabili ai più moderni caccia sovietici, i Su-35 che sono utilizzati dalla Russia. In un’intervista data alla BBC lo scorso maggio, i piloti ucraini hanno raccontato che gli aerei russi sono in grado di avvistare i loro aerei e lanciare contro di loro missili ancora prima di essere individuati a loro volta. In queste circostanze, i piloti ucraini devono essere avvertiti a voce dai controllori dei radar a terra della minaccia e non hanno altra scelta se non quella di abbandonare la missione.

Oltre ai sensori più moderni, gli F-16 hanno anche il vantaggio di potere utilizzare tutti gli armamenti dell’aviazione NATO, più efficienti e più facili da reperire rispetto a quelli attualmente utilizzati dall’aviazione ucraina, che sono in buona parte residui dell’epoca sovietica.

I limiti

Gli F-16 hanno anche alcune limitazioni che ne ridurranno l’impatto sulla guerra. Le prime sono relative alle loro caratteristiche tecniche. Come ha ricordato una recente analisi del centro studi Council on Foreign Relations: «I comandanti ucraini che pianificheranno le operazioni con gli F-16 dovranno preoccuparsi dei pericoli rappresentati dai detriti sulle piste di decollo. Visto che gli F-16 hanno un solo motore – a differenza dei due dei Mig-29 e Su-27 – sono particolarmente vulnerabili ai danni causati da piste di decollo consunte o sporche. Gli F-16 non sono progettati per operare da piste danneggiate o improvvisate».

Queste considerazioni sono particolarmente importanti, visto che una parte considerevole dell’aviazione ucraina opera proprio da basi improvvisate per sfuggire ai bombardamenti russi. Le basi aeree che saranno utilizzate dagli F-16 saranno con ogni probabilità facilmente identificabili dall’intelligence russa e avranno bisogno di essere accuratamente difese.

L’altro grosso limite degli F-16 è costituito dal loro numero. Inizialmente l’Ucraina riceverà 6 caccia, l’addestramento per dodici piloti e di circa cinquanta tecnici addetti alla manutenzione a terra. Danimarca, Norvegia, Belgio e Paesi Bassi hanno promesso la consegna di altri 33 aerei e si calcola che in tutto gli alleati si siano impegnati a fornire un totale di 60 velivoli. Non è chiaro però quando terminerà l’addestramento dei relativi piloti e del resto del personale di terra. Ci vorranno probabilmente anni.

Sono numeri insufficienti per avere un impatto significativo sull’attuale andamento della guerra aerea. Prima dell’invasione, l’aviazione ucraina disponeva di circa un centinaio di aerei da combattimento e probabilmente al momento è in grado di farne volare un numero non troppo inferiore (parte delle perdite subite è stata sostituita dai caccia di fabbricazione sovietica donati da Polonia e altri paesi).

D’altro canto, la Russia sulla carta può schierare oltre mille aerei da combattimento e, realisticamente, ne impiega in Ucraina diverse centinaia. Questa situazione, unita all’efficacia delle difese antiaeree russe, rende complicato per qualche decina di aerei avere un effetto radicale sui combattimenti in corso.

A cosa servono quindi?

Anche se difficilmente saranno in grado di determinare da soli l’andamento della guerra, gli esperti di aviazione hanno indicato alcune funzioni importanti che gli F-16 potranno svolgere. Una delle principali è la loro capacità di contribuire all’intercettazione dei missili che la Russia utilizza per colpire le città ucraine, fornendo un prezioso aiuto alle difese aeree ucraine, sempre più a corto di missili.

Grazie ai loro moderni sensori, gli F-16 possono “agganciare” (come si dice in gergo) i missili da crociera russi e colpirli con i loro missili aria-aria (cioè missili lanciati da un aereo per colpire un obiettivo in volo). Si tratta di un metodo efficiente e soprattutto economico per difendere lo spazio aereo ucraino.

I missili terra-aria (cioè quelli lanciati da terra per colpire un obiettivo in volo) sono molto più complicati e costosi, poiché per colpire il loro bersaglio hanno bisogno di raggiungere grandi velocità e percorrere ampie distanze. I missili aria-aria, invece, vengono lanciati da aerei in grado di avvicinarsi notevolmente ai loro bersagli e che, al momento del lancio, stanno già viaggiando ad alta velocità.

I paesi NATO possiedono ampie riserve di missili aria-aria che possono essere utilizzati dagli F-16, mentre le loro scorte di missili terra-aria sono sempre più ridotte.

Gli F-16 sono anche in grado di svolgere in maniera più efficiente missioni che l’aviazione ucraina è già in grado di compiere anche se con qualche difficoltà, come la soppressione delle difese aeree russe utilizzando missili anti-radar e funzioni di pattugliamento aereo.

Ma l’importanza principale degli F-16, sono concordi gli esperti, è quella a lungo termine. Se l’Ucraina è destinata a rimanere un paese indipendente e con una moderna aviazione militare, avrà bisogno di sostituire i suoi caccia di epoca sovietica con nuovi aerei NATO. Questo percorso richiederà anni e grandi investimenti, di cui la consegna dei primi aerei è soltanto l’inizio.


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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 10 maggio 2024, 0:58

Linkiesta.it ha scritto:
I sistemi Samp/T cambiano la difesa aerea dell’Ucraina e i prossimi mesi di guerra

Rompendo una (discutibile) tradizione di segretezza sugli aiuti all’Ucraina, l’attuale governo italiano ha annunciato che nel nuovo pacchetto ci sarà anche una batteria Samp/T, rafforzando il contributo del nostro Paese alla difesa aerea ucraina. “Rafforzando”, perché una batteria di questo tipo è già in servizio con le forze di Kyjiv, ma in questo caso si tratta di un sistema con componenti italiane e francesi. I risultati ottenuti finora non sono stati molto pubblicizzati, ma le fonti ben informate parlano di ottime prestazioni. A dirla tutta, molti dei successi più spettacolari attribuiti ai Patriot andrebbero invece riconosciuti a questo sistema.

Il Samp/T, del resto, potrebbe essere ben definito il concorrente del Patriot, se non fosse che è decisamente superiore, al punto di poterne essere considerato, se non il successore, per lo meno un netto miglioramento. Entrambi sono sistemi missilistici da difesa aerea a medio raggio, ma ci sono una ventina d’anni di distanza tra i due: lo sviluppo iniziale del Patriot è avvenuto a partire dalla metà degli anni Settanta, mentre l’arma franco-italiana è nata negli anni Novanta, inizialmente in ambito navale, con la designazione Aster.

Questa differenza di età si riflette soprattutto nelle due parti principali del sistema: il radar e il missile. La soluzione americana, infatti, si basa sul radar An-Mpq 53 (nelle prime versioni, sostituito dall’An-Mpq 65 in quelle più recenti, ma la configurazione resta simile) a scansione elettronica passiva: vale a dire, il segnale è emesso da un’unica fonte e modulato dai più di cinquemila elementi, che permettono di indirizzare l’emissione in una direzione molto precisa, ma solo una alla volta. Ciò significa che il radar può scoprire e seguire diversi bersagli, saltando in brevissimo tempo dall’uno all’altro, ma non può farlo contemporaneamente. I sistemi a scansione attiva, come appunto il francese Arabel, l’Empar italiano o il britannico Samson, usati insieme all’Aster navale, hanno invece un emettitore separato per ogni cella dell’antenna, il che permette di seguire indipendentemente diversi bersagli. All’atto pratico, ciò ha due conseguenze: innalza il livello di saturazione, ossia il numero di aerei o missili che possono essere intercettati contemporaneamente prima che possano superare le difese, e permette una gestione più efficiente di bersagli particolarmente difficili, come missili balistici, aerei stealth o forti contromisure elettroniche.

Per quanto riguarda il missile, il Patriot usa, fino alla versione Pac-3, una guida semiattiva. Vale a dire che il radar di terra “illumina” il bersaglio e il missile vi si dirige, guidato dalla radiazione riflessa. L’Aster-Samp/T, invece, nasce con la guida attiva, il che significa che è in grado di individuare e inseguire il bersaglio in totale autonomia. Questo vuol dire, innanzitutto, che il sistema franco-italiano è meno vulnerabile, visto che il radar ha una funzione di scoperta ma non di direzione del tiro: in pratica, il radar vede il bersaglio, lo segnala al lanciatore che fa partire il missile, il quale si dirige verso le coordinate ricevute e aggiornate in volo, poi, una volta arrivato nei pressi dell’oggetto da abbattere, agisce da solo e il radar di guida può anche essere spento (o, caso più tipico, può continuamente cambiare frequenza e forma del fascio di emissioni, il che lo rende meno facilmente tracciabile). Inoltre, anche questo aspetto contribuisce a innalzare la soglia di saturazione. Infine, dato che il missile è autonomo, nel caso di sistemi di difesa aerea in network, come quello ucraino, può anche essere accompagnato da una “staffetta” di radar, intercettando anche bersagli che non si aspettavano proprio di essere sotto tiro. Insomma, la situazione tipica dei due aerei-radar A-50 abbattuti, anche se ufficialmente sono stati i Patriot.

Una batteria Samp/T è composta da diversi veicoli: uno di controllo per la gestione tattica, uno di comando che pianifica le missioni, il radar, il gruppo elettrogeno, uno o più veicoli per la ricarica dei lanciatori e fino a sei lanciatori veri e propri, per un totale di quarantotto missili pronti all’uso, poi la ricarica avviene nel giro di qualche decina di minuti. Il loro arrivo in Ucraina, insieme alla nuova batteria Patriot tedesca e a molti altri sistemi di difesa aerea consegnati nelle ultime settimane o di prossima consegna, potrà segnare un deciso miglioramento della situazione. Questa volta, l’Italia ha mostrato di essere all’altezza delle promesse.


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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 11 giugno 2024, 2:17

Aviation-report.com ha scritto:
L’Ucraina afferma di aver danneggiato uno (o 2) degli aerei di ultima generazione di Mosca

Le forze armate ucraine avrebbero colpito per la prima volta un aereo da caccia russo SU-57 di ultima generazione in una base aerea in Russia. Lo ha riferito ieri l’agenzia di intelligence della difesa GUR di Kiev, mostrando immagini satellitari che confermerebbero l’attacco aereo. In un post su Telegram, il GUR non ha specificato come il Su-57 (nome in codice NATO Felon) sia stato colpito o da quale unità dell’esercito ucraino.

È difficile confermare l’affermazione della direzione dell’intelligence ucraina secondo cui l’aereo ha colpito sia veramente un caccia stealth. Sì, l’agenzia ha offerto quelle che, a suo dire, sono le immagini satellitari prima e dopo l’attacco, ma le immagini stesse, tuttavia, sono granulose e potrebbero essere anche modificate. E’ pur vero però che se fosse confermato sarebbe una bella umiliazione per i russi, incapaci di proteggere gli assetti più preziosi.

Con troppo pochi radar e batterie di missili terra-aria per difendere ogni quartier generale, fabbrica, raffineria di petrolio e base aerea, i russi devono fare scelte difficili. Gli attacchi dei droni ucraini potrebbero costringere i russi ad una rivalutazione sull’utilizzo delle loro risorse di difesa aerea. È possibile che questa rivalutazione abbia lasciato il Su-57 non protetto abbastanza a lungo da permettere a un drone di colpirlo.

“Le immagini mostrano che il 7 giugno il Su-57 era intatto, e l’8 giugno c’erano crateri dovuti all’esplosione e caratteristici punti di fuoco causati dai danni da incendio vicino ad esso“, ha commentato il GUR con l’immagine pubblicata insieme al messaggio. Sebbene l’aereo appaia intatto, l’esplosione e soprattutto le schegge di una detonazione così vicina lo potrebbero, molto probabilmente, aver crivellato di buchi e causato altri danni.

Un popolare blogger militare russo favorevole alla guerra che si fa chiamare “Fighterbomber” ha confermato, su Telegram, che il rapporto dell’attacco al Su-57 era corretto e che il velivolo sarebbe stato colpito da un drone Il GUR ha detto che l’aereo era parcheggiato presso l’aeroporto di Akhtubinsk, che si trova a 589 km dalla linea del fronte in Ucraina.

Da quanto circola sulla rete ci sarebbe un’alta probabilità che la vittima non sia un caccia russo SU-57 di serie, ma il suo terzo o nono prototipo volante T-50, utilizzato dal centro di collaudo. Va notato che il centro utilizza gli aerei per lavori di integrazione, test di nuove apparecchiature radar, armi e altri sistemi. Per Kiev quindi l’aeronautica russa avrebbe forse perso un prezioso velivolo che avrebbe permesso di integrare nuove armi che vengono utilizzate anche contro l’Ucraina.

Inoltre, un portavoce dell’intelligence militare ucraina, Andriy Yusov, ore dopo ha dichiarato alla televisione ucraina che l’attacco potrebbe aver danneggiato due jet Su-57 parcheggiati nella base e ferito anche il personale russo. È un’affermazione credibile, anche se non ha però fornito alcuna prova a sostegno di tale affermazione.

L’Ucraina combatte un’invasione russa su vasta scala dal febbraio 2022. Entrambe le parti conducono attacchi regolari per centinaia di chilometri nel territorio nemico con missili e droni. Kiev, che non dispone del vasto arsenale di missili a disposizione di Mosca, si è concentrata sulla realizzazione di droni a lungo raggio per colpire obiettivi nel profondo della Russia.

Il blogger russo “Fighterbomber” ha detto che il caccia è stato colpito da schegge e che il danno è attualmente in fase di valutazione per capire se l’aereo potrà essere riparato. Ha commentato che se l’aereo dovesse essere considerato irreparabile sarebbe la prima perdita in combattimento di un caccia russo SU-57. Al suddetto blogger però ha risposto un altro blogger, “War Fakes” sempre russo e sempre molto seguito, che ha smentito categoricamente la notizia bollandola come fake.

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Il ministero della difesa della Federazione Russa ha dichiarato che i suoi sistemi di difesa aerea avrebbero intercettato ed abbattuto tre droni sulla base aerea di Akhtubinsk, senza fare alcun riferimento all’eventuale danneggiamento di uno o più dei suoi caccia di ultima generazione.

Nonostante sia stato pubblicizzato come un aereo da caccia di quinta generazione per rivaleggiare con il suo equivalente statunitense, il Su-57 multiruolo bimotore e primo e unico caccia stealth operativo della Russia è stato afflitto da ritardi nello sviluppo. Secondo il suo produttore, UAC/Sukhoi, la produzione in serie dell’aereo è iniziata nel 2022 con un primo ordine per 76 esemplari in consegna entro il 2027. Il caccia russo SU-57 è un velivolo da combattimento pesante in grado di svolgere una varietà di ruoli sul campo di battaglia ma è in servizio ancora in un piccolo numero, tra 11 e 22.

Sono circolate notizie secondo cui Mosca avrebbe già utilizzato i Su-57 per condurre attacchi contro l’Ucraina, con un rapporto dell’intelligence britannica a gennaio che affermava che la Russia “quasi certamente ha utilizzato i Su-57 Felon per condurre missioni contro l’Ucraina”, anche se non c’è mai stata conferma visiva di ciò. Si è a lungo ipotizzato che la Russia evitasse di far volare i Su-57 sullo spazio aereo ucraino per paura che venissero abbattuti dalle difese aeree ucraine.

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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 2 luglio 2024, 1:35

Insideover.com ha scritto:
L’incubo dei droni russi? Un aereo ucraino di cinquant’anni fa

Negli sterminati cieli dell’Ucraina, un piccolo aereo a elica con la classica configurazione ad ala bassa, che rimanda immediatamente il pensiero ai vecchi caccia della seconda guerra mondiale, è diventato un perfetto cacciatore di droni russi. Sulla carlinga di questo Yak-52, velivolo per l’addestramento primario dei piloti militari che risale all’era sovietica, progettato dallo Yakovlev Design Bureau e operativo dal 1976, sono comparse una sequenza di “kill scores“, che, per chi non lo sapesse, sono il metodo preferito dai piloti da caccia per mostrare le vittorie confermate che hanno ottenuto in battaglia.

Sulla particolare livrea che è stata applicata all’aeroplano, un mix tra un vecchio schema mimetico con particolari della tipologia MarPat, sono apparsi i piccoli profili di dieci droni russi tra i quali possiamo distinguere almeno 7 droni da ricognizione del tipo Orlan-10, una coppia di droni Zala 421-16 e un drone di fabbricazione iraniana Mohajer-6. A dirla tutta compaio anche le sagome di un temporale e di un uccello che sembrerebbe un airone. Ma non possono essere considerati degli avversari da dog-fight. Si pensa più missioni complicate che hanno assistito ad un bird-strike e a una forte tempesta.

Come nella guerra del passato

Secondo diverse fonti, riportate da siti specializzati come The War Zone e The Avionist, l’addestratore dell’Aviazione Ucraina sarebbe stato dotato di mitragliatrici montate sopra le ali o sulla fusoliera – come si usava fare un tempo sui primi aerei da combattimento – per andare a “caccia” di droni russi grazie alle sua estrema manovrabilità e per merito della ridotta velocità che può mantenere a differenza di un jet, che non può sempre ingaggiare con facilità un oggetto volante di piccole dimensioni che, a causa della sua andatura, condurrebbe l’inseguitore verso manovre complesse al rischio di stallare.

Il video registrato da un UAV di sorveglianza russo che si è imbattuto nel “cacciatore di droni” mostra il membro dell’equipaggio che siede nell’alloggiamento posteriore mentre era intento ad “estrarre qualcosa“. Aprendo all’ipotesi che, proprio come agli albori delle guerra aerea, lo Yak-52 basi le sue reali capacità offensive sulle sole armi automatiche che vengono portate a bordo e impiegate dall’aviere che non è impegnato a pilotare.

Gli aerei a turboelica come risorsa attuale

In passato, aerei a turboelica come l’OV-10A Bronco durante la Guerra del Vietnam, o più recentemente Embraer A-29 Super Tucano, hanno dimostrato come determinate quanto antiquate caratteristiche possono rivelarsi estremamente utili nello svolgimento di compiti come il supporto alle truppe a terra o le missioni di controinsurrezione.

Quello degli Yak-52 ucraini, che sono stati utilizzati in passato anche per missioni di attacco leggero al suolo grazie alla capacità di trasportare su pod alari razzi e mitragliatrici, è decisamente un impiego nuovo e inatteso: missioni “Slow Movers Intercept“che al pari di altri adattamenti a una vasta gamma di sistemi d’arma stanno mostrando agli osservatori militari come vecchie tecnologie possano ovviare a problemi estremamente nuovi negli scenari attuali e futuri dei conflitti dei tre dominii tradizionali: Terra, Mare, Aria.


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