Airbus Helicopters ha consegnato alle forze armate ungheresi i primi due elicotteri H225M dei 16 ordinati da Budapest. Annunciata tramite i canali dei social media del produttore, la consegna ha visto la coppia trasferirsi dalla linea di assemblaggio finale del velivolo a Marignane, in Francia, alla base aerea di Szolnok a circa 100 km a sud-est della capitale Budapest.
Gli elicotteri H225M sono equipaggiati con il sistema d’arma modulare HForce di Airbus Helicopters. Questi “Caracal” saranno utilizzati per effettuare missioni di ricerca e salvataggio in combattimento, trasporto di truppe/equipaggiamento e forze speciali, sostituendo l’attuale flotta di cinque Mi-17. Budapest ha ordinato gli H225M nel dicembre 2018, sei mesi dopo essersi impegnata nell’acquisto di una flotta di 20 elicotteri Airbus H145M più piccoli, che sono stati già tutti consegnati.
I nuovi H225M saranno utilizzati dal Reggimento elicotteri MH 86 Helikopter Ezred di Szolnok. Tra il 2014 e il 2021, gli ultimi quattro elicotteri da trasporto Mi-8T dell’Hungarian Air Force sono stati gradualmente ritirati dal servizio, lasciando operativi solo tre Mi-17 e due Mi-17N. Questi cinque Hip rimarranno operativi fino al 2024/2025, quando verranno consegnati tutti i 16 H225M.
Capaci di utilizzare una varietà di armi guidate e non guidate, questi elicotteri possono soddisfare temporaneamente le esigenze delle forze aeree ungheresi in sostituzione della sua attuale flotta di sei Mi-24P e Mi-24V, che sono attualmente gestiti sempre dall’MH 86 HE.
Nel luglio 2021, il commissario del governo ungherese Gáspár Maróth, responsabile degli sviluppi della difesa, aveva visitato lo stabilimento di Airbus Helicopters a Marsiglia-Marignane, in Francia, dove aveva visto il primo H225M ordinato dall’Ungheria (c/n 590447) in costruzione presso l’impianto. Questo Caracal, in particolare, è il primo di sei esemplari che saranno utilizzati principalmente per supportare le missioni delle forze speciali.Bruno Even, CEO di Airbus Helicopters, al momento dell’ordine aveva dichiarato che, “questo nuovo contratto conferma l’H225M come una piattaforma multiruolo collaudata in combattimento, gestita dai clienti militari più esigenti di tutto il mondo. Le forze armate ungheresi potranno contare sull’economico tandem H145M/H225M che consentirà loro di coprire tutte le principali missioni militari, dall’utilità leggera, al trasporto tattico, alla ricerca in combattimento e al salvataggio fino all’attacco leggero“.
Il 26 luglio, la 22a base dell’aeronautica militare ceca (Vzdušné síly armády České Republiky) ha ricevuto i primi due elicotteri d’attacco AH-1Z della Repubblica Ceca. Sono arrivati grazie al trasporto tramite un gigantesco aereo cargo americano C-17A Globemaster III. Entro metà settembre, la base riceverà altri quattro elicotteri: due ulteriori AH-1Z Viper e i primi due UH-1Y Venom.
“La consegna dei primi elicotteri americani è un momento significativo per la modernizzazione delle forze armate e sposta il settore elicotteri dell’aeronautica nel 21° secolo. In questo modo, ci stiamo sbarazzando della nostra dipendenza dalla tecnologia russa e passiamo a una moderna piattaforma occidentale fornita da un importante alleato“, ha affermato il ministro della Difesa Jana Černochová.
Con i due elicotteri, nella Repubblica Ceca, è arrivato anche un folto gruppo di specialisti americani che, insieme ai loro colleghi cechi, nelle prossime settimane completeranno gli elicotteri, li metteranno in funzione e, per così dire, li faranno volare. Insieme eseguiranno anche la certificazione delle macchine.
Nel mese di agosto arriverà dagli USA una squadra di addestramento MTT – Mobile Training Team che inizierà l’addestramento del personale della 22nd Helicopter Air Force Base dal 1° settembre prossimo. La presentazione ufficiale degli elicotteri avverrà a Náměště il 17 agosto con la partecipazione del Ministro della Difesa, del Capo di Stato Maggiore Generale e di altri rappresentanti del dipartimento e delle forze armate.
L’accordo intergovernativo per l’acquisto di 12 nuovi elicotteri del sistema H-1 è stato firmato nel 2019 dall’allora ministro della Difesa Lubomír Metnar. La Repubblica Ceca riceverà gratuitamente altri otto elicotteri modernizzati dagli Stati Uniti come premio per aver aiutato l’Ucraina. L’esercito ceco avrà quindi a disposizione un totale di 10 elicotteri utility UH-1Y Venom e altrettanti elicotteri d’attacco AH-1Z Viper.
Gli elicotteri multiruolo Viper e i Venom si distinguono per la loro potenza di fuoco, il sistema di autoprotezione, i sistemi di comunicazione criptati e la capacità di sopravvivere sul campo di battaglia. Rispetto al Mi-24 russo, gli elicotteri americani sono anche incomparabilmente più semplici in termini di manutenzione.
“Il sistema H-1 aumenterà sostanzialmente le capacità di fuoco dell’aeronautica militare delle forze armate ceche, in particolare grazie anche alle munizioni guidate che possono essere utilizzate da entrambi gli elicotteri“, ha osservato il Capo di Stato Maggiore, il Tenente Generale Karel Řehka.
Secondo il Maggiore Generale Petr Čepelka, comandante dell’aeronautica militare ceca, i nuovi elicotteri rappresentano un sistema completo. “L’Esercito della Repubblica Ceca riceverà due elicotteri di prestazioni simili che possono svolgere compiti operativi congiunti. I Viper forniscono supporto aereo offensivo mentre i Venom da soli o in collaborazione con i Viper forniscono supporto ravvicinato e logistico“, ha sottolineato Čepelka.
Oltre alla cabina di pilotaggio digitale con grandi pannelli LCD, al sistema di controllo automatico del volo con satellite integrato e navigazione inerziale, un altro vantaggio è la somiglianza nella costruzione (motori, rotori, elettronica e avionica). “I piloti sono in grado di passare da un tipo all’altro. Il sistema H-1 consente anche lo scambio di parti tra Venom e Viper, che rappresenta una gestione logistica più semplice“, ha ricordato. Insieme agli elicotteri, l’esercito ceco riceverà anche l’armamento appropriato: missili aria-terra guidati Hellfire e APKWS, missili non guidati e munizioni per cannoni e mitragliatrici.
Piloti e tecnici di Náměště si sono riqualificati sulle nuove macchine per sette mesi presso la base del Corpo dei Marines USA di Pendleton. Altri corsi continueranno nella Repubblica Ceca sotto la guida del team di addestramento americano per un periodo di due anni, fino a quando i piloti e i tecnici non padroneggeranno completamente il sistema d’arma e la manutenzione delle macchine.
Nella Repubblica Ceca è già presente il primo dei due simulatori di addestramento che LOM Prague opererà nel centro di simulazione recentemente completato direttamente presso la 22a base. Nell’edificio saranno disponibili aule, una sala per la pianificazione della missione e diverse strutture. Il simulatore offre tutti i controlli e i sistemi d’arma come in un vero elicottero.
La 22a base dell’aeronautica militare ceca (22.Základna Vrtulníkového Letectva – 22.zL), che controlla i gruppi di volo 221.vrtulníkovou letka e 222.vrtulníkovou letka, è attualmente equipaggiata con gli elicotteri russi Mi-24V e Mi-35, che presto andranno in pensione, mentre il Mi-171Sh multiruolo rimarrà in servizio. L’addio ufficiale all’elicottero Mi-24V/35 avverrà ai NATO Days 2023 che si terrà il prossimo mese di settembre a Ostrava.
Gli elicotteri UH-1Y “Venom” e AH-1Z “Viper”
Il sistema H-1, composto dagli elicotteri AH-1Z “Viper” e UH-1Y “Venom”, ha radici che risalgono agli anni ’50 e fa seguito alle collaudate macchine “Cobra” e “Huey” del Corpo dei Marines degli Stati Uniti. Rispetto ai loro predecessori, questi elicotteri raggiungono velocità più elevate, distanze operative e carichi utili maggiori, mentre i requisiti di supporto del ciclo di vita sono stati ridotti.
Individualmente, l’AH-1Z e l’UH-1Y sono tra gli elicotteri da combattimento e multiruolo occidentali più capaci. Insieme, rappresentano il mezzo più efficace per svolgere un’ampia gamma di compiti di combattimento e supporto in qualsiasi parte del mondo. Come abbiamo già sottolineato in altri articolo, la Bell si è sforzata di mantenere i design UH-1 e AH-1 il più comuni possibile al fine di semplificare la messa in campo, la manutenzione e lo stoccaggio dei pezzi di ricambio per entrambe le varianti.
Gli elicotteri UH-1Y e AH-1Z della Repubblica Ceca hanno, così, il vantaggio di una coerenza dell’85% di parti e componenti critici per la manutenzione. Questo concetto garantisce una riduzione delle spese operative, dei requisiti di formazione del personale e dei costi complessivi di supporto del ciclo di vita.
Entrambi gli elicotteri sono stati progettati con particolare attenzione alla sopravvivenza in una situazione di combattimento. Queste macchine svolgeranno principalmente compiti di supporto aereo diretto, trasporto e CaseVac. Grazie al design semplice della cellula e al sistema delle pale del rotore pieghevoli, entrambi i tipi sono facili da trasportare.
Ricordiamo anche che a giugno 2023 l’attuale flotta di AH-1Z Viper e UH-1Y Venom ha raggiunto un importante traguardo di volo superando le 500.000 ore di volo. Quasi 400 elicotteri AH-1Z e UH-1Y, costruiti da Bell Textron e gestiti dal Corpo dei Marines degli Stati Uniti e dai loro alleati, si sono uniti per raggiungere questo traguardo che include dispiegamenti costanti in deserti austeri, numerosi tipi di navi militari e ambienti freddi a supporto delle forze armate statunitensi ed alleate.
Il Bell AH-1Z della Repubblica Ceca
L’AH-1Z è un elicottero da combattimento prodotto da Bell Helicopters. Nella parte anteriore dell’elicottero è presente un cannone rotante a tre canne da 20 mm con una capacità di 650 colpi. L’armamento aggiuntivo può essere trasportato su sei rastrelliere per armi, mentre l’elicottero può trasportare fino a 16 missili guidati anticarro Hellfire o 76 missili non guidati Hydra o 28 missili APKWS a guida laser.
Un altro possibile armamento sono 6 missili aria-aria AIM-9 Sidewinder. Il Viper è dotato di un sistema avionico integrato, la cui interfaccia è costituita da un “glass cockpit”. Questo sistema riunisce elementi di comunicazione, navigazione, elaborazione dei dati a bordo, rilevamento delle minacce, controllo dei sistemi d’arma e trasmette informazioni ai piloti sulla situazione sul campo di battaglia.
I dati più importanti sul volo, sui sistemi d’arma e sulle minacce circostanti per l’elicottero vengono presentati ai piloti direttamente sull’head-up display del casco. Gli elicotteri d’attacco AH-1Z della Repubblica Ceca sono dotati di sensori elettro-ottici/infrarossi di terza generazione e di un sistema in grado di individuare bersagli a lunghe distanze. I sistemi d’arma citati possono essere combinati a seconda della missione da svolgere.
L’equipaggio è composto da 2 piloti e con l’elicottero può svolgere una vasta gamma di compiti. Il suo scopo principale è il supporto delle truppe di terra ed è quindi più spesso utilizzato per svolgere compiti di supporto aereo diretto, ricognizione aerea, difesa aerea, scorta aerea di unità di terra o altri tipi di elicotteri, o per svolgere compiti di supporto aereo condotto dietro le linee nemiche.
Grazie ai suoi sensori e alle altre apparecchiature, può essere utilizzato anche come piattaforma aerea JTAC – Joint Terminal Attack Controller per coordinare il fuoco di altre risorse aeree e terrestri. Il Viper può operare sia da basi terrestri che da aree temporanee, e può condurre operazioni da navi militari.
L’esercito australiano ha annunciato 29 settembre che ritirerà la sua flotta di elicotteri MRH-90 Taipan prima del previsto dopo che un elicottero si è schiantato in mare a luglio, uccidendo quattro membri dell’equipaggio. La flotta di oltre 40 elicotteri MRH-90 Taipan è stata messa a terra mentre è in corso l’indagine sull’incidente notturno durante le esercitazioni che si sono svolte al largo delle Isole Whitsunday. Il ritiro degli elicotteri era previsto per la fine del 2024.
Nella dichiarazione rilasciata dal Dipartimento della Difesa australiano, è stato affermato che “.. la flotta Taipan non tornerà alle operazioni di volo prima della data di ritiro precedentemente pianificata del dicembre 2024”. Il governo ha dichiarato di aver creato una nuova flotta di 40 elicotteri Sikorsky UH-60M Black Hawk, per sostituire i Taipan, e tre di loro hanno già iniziato a volare a settembre.
Come avevamo già scritto, all’inizio di quest’anno, il governo australiano aveva annunciato l’acquisto di 40 elicotteri UH-60M Black Hawk per un costo stimato di 1,9 miliardi di dollari con 88 motori turboalbero T-700-GE-701D, 44 sistemi di allarme antimissile AN/AAR-57 (CMWS) e tutta una serie di attrezzature aggiuntive.
Il governo australiano si era fortemente lamentato dei Taipan di fabbricazione europea e aveva espresso difficoltà di manutenzione e di reperimento dei pezzi di ricambio problemi che hanno portato più di un incidente secondo l’Australia. La risposta di NHIndustries non si è fatta attendere.
“NHI esprime il suo disappunto per la decisione dell’Australia di non riprendere le operazioni degli MRH90. Con riferimento all’incidente che ha coinvolto un MRH90 australiano il 28 luglio, NHIndustries ha già informato gli operatori di non aver individuato alcuna informazione dall’analisi iniziale dei dati di volo che si riferisca ad un guasto, malfunzionamento o difetto legato alla progettazione dell’aeromobile. NHI non ha raccomandato alcuna misura aggiuntiva da applicare alla flotta operativa. NHI offrirà inoltre una proposta all’ Australia per sostenere l’eliminazione graduale della flotta MRH90. Ciò produrrà uno stock di parti utilizzabili dagli altri operatori, che continueranno a far volare con successo l’aereo in tutto il mondo.”
L’anno scorso la Norvegia aveva dichiarato che avrebbe restituito i suoi elicotteri militari NH90 ordinati a NHIndustries perché inaffidabili o consegnati in ritardo chiedendo l’annullamento del contratto il risarcimento di 500 milioni di dollari, con una decisione che il produttore aveva definito “legalmente infondata“. Purtroppo anche la Svezia aveva raccomandato che i 18 NH90 del paese fossero sostituiti in parte dal Black Hawk che nella versione MH-60R dovrebbe sostituire i velivoli norvegesi.
L’elicottero NH90 è il più grande programma di elicotteri militari in Europa. L’NH90 dispone di una cellula completamente composita con una cabina di grandi dimensioni, un ottimo rapporto peso/potenza e una vasta gamma di equipaggiamenti a seconda della versione. È dotato di un sistema di controllo di volo quadruplex fly-by-wire per un carico di lavoro ridotto del pilota e caratteristiche di gestione del volo migliorate.
L’NH90 è disponibile in due varianti principali: una specifica per le operazioni navali, l’NH90 NFH e il TTH per operazioni terrestri. Ad oggi, oltre 500 elicotteri NH90, un mix di entrambe le varianti, sono stati consegnati in tutto il mondo svolgendo missioni in un’ampia gamma di condizioni meteorologiche e ambientali, su terra e mare, e hanno accumulato oltre 380.000 ore di volo. Ricordiamo che in Italia è in servizio con la Marina Militare, nelle versioni SH-90 e MH-90, e con l’Aviazione dell’Esercito nella versione UH-90 da trasporto tattico.
Nel frattempo è importante sottolineare che NHIndustries sta proseguendo con le attività di sviluppo per conto di tre attuali clienti: il programma tedesco Sea Tiger, la versione Standard 3 del TTH per l’esercito spagnolo, più le prime unità per la sua marina e la versione delle forze speciali Standard 2 per l’esercito francese.
La Marina Militare ha raggiunto un importante traguardo nell’incremento di capacità della propria flotta elicotteristica attraverso il completamento delle consegne di tutti gli NH90, unitamente alla realizzazione di un centro di simulazione dedicato all’addestramento degli equipaggi di questo modello.
L’ultimo NH90 della Marina Militare, un SH-90A dei 46 previsti, dedicato a operazioni antinave e antisommergibile, assemblato presso lo stabilimento Leonardo di Venezia Tessera, è stato assegnato alla base di Maristaeli Luni della Marina Militare e presentato nel corso di una cerimonia ufficiale alla presenza di rappresentanti della Forza Armata, di Leonardo e di NHIndustries il 29 settembre scorso.
Quest’ultimo elicottero SH-90A si unisce anche ad una flotta di dieci MH-90A, ottimizzati per compiti di trasporto tattico e operazioni speciali, portando a 56 la flotta totale di NH90 in servizio presso l’importante operatore. Il primo NH90 della Marina Militare è stato consegnato nel 2011. Da allora, l’intera flotta ha accumulato oltre 35.000 ore di volo in molteplici operazioni in Italia e all’estero.
Il completamento delle consegne avviene in concomitanza con la l’apertura presso la base di Maristaeli Luni di un centro di simulazione per l’addestramento di tutto l’equipaggio e unico nel suo genere, dotato di un simulatore di volo dedicato in configurazione MR 1 (quindi rappresentativo dei più recenti standard avionici), completamente sviluppato da Leonardo e personalizzato secondo le esigenze della Marina Militare Italiana.
Il nuovo ambiente di simulazione consente agli equipaggi di SH-90 e di MH-90 (sia piloti che personale specializzato) di essere addestrati con il massimo livello di fedeltà e accuratezza (con standard di Livello D, ovvero 1 ora di simulazione equivalente a 1 ora di volo reale) per svolgere missioni in ogni tipo di scenario operativo a vantaggio dell’efficacia, della sicurezza, dell’efficienza e della sostenibilità.
Il sistema è stato concepito in modo da consentire ulteriori evoluzioni future, come la possibilità di essere collegato ad altri simulatori e al fine di sviluppare sessioni di addestramento in rete congiunto e multi-dominio. Il centro di simulazione potrà anche fornire servizi di formazione a equipaggi di NH90 prevenienti da altri paesi.
Gian Piero Cutillo, MD di Leonardo Helicopters, ha dichiarato: “Il completamento delle consegne dell’NH90 e la realizzazione di questo ambiente di simulazione unico nel suo genere segna un importante passo avanti e rafforza ulteriormente la nostra collaborazione di lunga data con la Marina Militare italiana. Voglio ringraziare tutto il personale della Marina e dell’industria che ha reso possibili questi risultati. Non vediamo l’ora di continuare questa collaborazione con la Marina Militare italiana verso nuovi importanti obiettivi, per un ulteriore miglioramento di capacità volte a soddisfare le esigenze in continua evoluzione”.
Leonardo è responsabile o contribuisce in modo significativo alla progettazione, produzione e/o integrazione di un’ampia gamma di sistemi e componenti critici dell’elicottero. Questi includono, tra gli altri, la sezione di coda della fusoliera, il sistema idraulico della trasmissione principale, funzioni avanzate del pilota automatico, l’integrazione dell’impianto propulsivo, il sistema di missione della variante navale NFH (integrando sonar, radar, sistema elettro-ottico, sistemi di autoprotezione elettronica e di identificazione, sistemi video e gestione dei sistemi d’arma comprendenti missili aria-superficie e siluri per il contrasto a minacce navali e sottomarine). Inoltre, Leonardo integra alcuni sistemi proprietari dedicati come il sistema anticollisione Laser Obstacle Avoidance System (LOAM), l’elettro-ottico LEOSS-T e, in alcuni casi, mitragliatrici di tipo gatling.
L’elicottero NH90 è il più grande programma di elicotteri militari in Europa. L’NH90 dispone di una cellula completamente composita con una cabina di grandi dimensioni, un ottimo rapporto peso/potenza e una vasta gamma di equipaggiamenti a seconda della versione. È dotato di un sistema di controllo di volo quadruplex fly-by-wire per un carico di lavoro ridotto del pilota e caratteristiche di gestione del volo migliorate.
L’NH90 è disponibile in due varianti principali: una specifica per le operazioni navali, l’NH90 NFH e il TTH per operazioni terrestri. Ad oggi, oltre 500 elicotteri NH90, un mix di entrambe le varianti, sono stati consegnati in tutto il mondo svolgendo missioni in un’ampia gamma di condizioni meteorologiche e ambientali, su terra e mare, e hanno accumulato oltre 380.000 ore di volo. Ricordiamo che in Italia gli NH90 sono in servizio anche con l’Aviazione dell’Esercito nella versione UH-90 da trasporto tattico.
Nel frattempo è importante sottolineare che NHIndustries sta proseguendo con le attività di sviluppo per conto di tre attuali clienti: il programma tedesco Sea Tiger, la versione Standard 3 del TTH per l’esercito spagnolo, più le prime unità per la sua marina e la versione delle forze speciali Standard 2 per l’esercito francese.
La versione più recente dell’elicottero da combattimento AH-64E Apache della Boeing ha volato con successo per la prima volta con una suite di funzionalità aggiornate mentre il colosso statunitense continua a modernizzare la piattaforma d’attacco. Il modello E aggiornato, noto come versione 6.5, o V6.5, è la prossima configurazione dell’ancora più potente ed avanzato elicottero d’attacco al mondo che combatterà su campi di battaglia multi-dominio sempre più complessi.
Gli attuali piani dell’esercito americano richiedono che l’AH-64E Apache della Boeing rimanga operativo e parte integrante delle forze aeree del servizio per i prossimi decenni e per fa ciò l’Apache deve essere ottimizzato per integrare le piattaforme di prossima generazione dell’ecosistema Future Vertical Lift (FVL), sfruttando anche la base industriale consolidata già matura ed attiva per supportare la futura ingegneria, produzione, sviluppo e produzione dell’Apache.
“Abbiamo visto il nostro duro lavoro prendere vita con questo primo volo”, ha affermato Christina Upah, vicepresidente dei programmi di elicotteri d’attacco e dirigente senior del sito Boeing Mesa. “Questi miglioramenti porteranno il modello E dell’elicottero al livello successivo in termini di capacità, garantendo che gli Apache continuino a dominare i futuri campi di battaglia”.
La versione V6.5, assegnata dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti nel dicembre 2021, include aggiornamenti software che migliorano le capacità e migliorano l’interfaccia del pilota. Alcuni di questi miglioramenti includono:
Pianificazione ottimizzata delle rotte e degli attacchi
Funzionalità migliorate al sistema Link 16
Integrazione di un’interfaccia di sistema aperto (Open Systems Interface), che pone le basi per l’approccio modulare dei sistemi aperti per la massima interoperabilità, un’integrazione più rapida degli upgrades e la messa in campo di capacità avanzate.
“Siamo molto entusiasti dello sviluppo continuo del software V6.5 poiché apre la strada alla modernizzazione dell’Apache“, ha affermato il colonnello John (Jay) Maher, responsabile del progetto Apache per l’esercito americano. “La V6.5 allinea l’intera flotta del modello E sotto lo stesso software, semplificando la formazione e la manutenzione fornendo al contempo un percorso per mantenere sempre aggiornati sensore e capacità e consentendo all’US Army di affrontare aggiornamenti e tecnologie critiche. Garantire la rilevanza per il futuro è una priorità assoluta”.
Basandosi sulla versione V6.5, la Boeing sta collaborando con l’esercito americano per integrare l’Improved Turbine Engine (ITE). Il motore, un General Electric Aerospace T901, offrirà miglioramenti in termini di portata, potenza disponibile, tempo di permanenza sugli obiettivi ed efficienza del carburante, nonché miglioramenti di sostenibilità come il monitoraggio dell’utilizzo, la manutenzione e la durata del motore.
L’Apache modernizzato era stato presentato nell’ottobre del 2022 e per garantire che l’esercito americano possa operare, combattere e vincere sul futuro campo di battaglia multi-dominio, questa versione dell’Apache abbraccerà e integrerà le tecnologie all’avanguardia per continuare a fornire le opzioni e gli strumenti necessari per supportare i soldati a terra e per soddisfare i requisiti in evoluzione dell’US Army per le missioni di attacco e ricognizione, requisiti che includono maggiore agilità, interoperabilità, letalità, sopravvivenza ed autonomia.
Nel frattempo nel mese di marzo gli elicotteri d’attacco Apache dell’esercito americano hanno ufficialmente raggiunto cinque milioni di ore di volo. Il risultato equivale a volare senza scalo per più di 208.333 giorni o 570 anni e nove mesi. Inoltre, 1,3 milioni di queste cinque milioni di ore di volo sono state volate in combattimento. Costruito da Boeing a Mesa, in Arizona, l’elicottero d’attacco Apache è stato scelto da 19 forze armate in tutto il mondo, con un ulteriore interesse internazionale in corso. Nel settembre 2022, la Polonia aveva annunciato la selezione del Boeing AH-64E Apache per la nuova flotta di elicotteri d’attacco delle forze armate polacche.
Bell ha annunciato che ha ufficialmente ricevuto il motore a turbina T901 migliorato di GE Aerospace per la sua presentazione all’esercito americano nell’ambito del programma FARA (Future Attack Reconnaissance Aircraft). Con l’arrivo del motore, Bell è pronta a finalizzare la costruzione del prototipo dell’elicottero 360 Invictus e passare alle fasi successive della competizione FARA.
“La consegna dell’ITEP rappresenta una pietra miliare importante per FARA e per il prototipo competitivo del Bell 360 Invictus“, ha affermato Jayme Gonzalez, responsabile del programma, FARA. “Ora che abbiamo ricevuto il motore, siamo pronti per iniziare a lavorare sui test a terra e sugli altri preparativi necessari per poter arrivare al primo volo previsto per il prossimo anno”.
Bell e il Team Invictus si sono concentrati sulla preparazione dell’ infrastruttura di supporto FARA, della catena di fornitura e dell’hub di produzione per garantire l’allineamento mentre avanza nel percorso verso il primo volo. Con il motore T901 ora in mano, il team Bell è pronto ad installarlo e a preparare funzionalmente l’elicottero 360 Invictus per le operazioni di test a terra.
Una volta che l’elicottero sarà testato funzionalmente con il T901 installato, i passaggi successivi per il Bell 360 includeranno il completamento della Test Readiness Review e un rullaggio a terra con restrizioni. Questi test sono fondamentali per consentire l’esecuzione sicura, rapida ed efficiente del programma di test di volo.
“Il nostro team ha lavorato duramente per ridurre i rischi in preparazione ai test a terra e in volo“, ha affermato Chris Gehler, vicepresidente senior e direttore del programma, FARA. “Siamo entusiasti di ricevere il motore T901 e non vediamo l’ora di dimostrare le capacità dell’elicottero 360 Invictus. Inoltre, continuiamo a progredire e a soddisfare i requisiti dell’US Army per un progetto di sistema d’arma aperto che fornisca il livello successivo di letalità e sopravvivenza nell’arsenale delle nostre forze armate”.
Il Bell 360 Invictus offre importanti aumenti di velocità, portata e letalità che consentiranno all’esercito americano di reintrodurre la capacità critica di esplorazione e ricognizione con capacità sia pilotate che autonome. La configurazione generale dell’elicottero, mostrata alla presentazione del prototipo avvenuta a luglio 2022, è molto tipica dei moderni elicotteri da combattimento, con il pilota e il copilota seduti in una disposizione in tandem, uno dietro l’altro, nella parte anteriore della fusoliera, con un cannone automatico di tipo Gatling a tre canne da 20 mm XM915 in una torretta sotto il muso e due rastrelliere per armi uno per lato della fusoliera, rastrelliere che possono essere retratte internamente quando non sono in uso per prestazioni più ottimali.
L’Invictus viene pubblicizzato con una velocità superiore ai 185 nodi (342 km/h), con le due piccole ali laterali che contribuiscono fino al 50% della portanza durante il volo alle massime velocità. La Bell ha dichiarato anche che l’Invictus è sviluppato con una autonomia di combattimento di 250 km con un tempo sull’obiettivo (ToS – Time on Station) di più di 90 minuti, a seconda del carico e del tipo di missione da svolgere, e con la capacità di hovering fuori dall’effetto suolo a 4000 piedi e a 35° di temperatura. Sempre a livello di design, e per permettergli volare ad alte velocità, il 360 Invictus, come già spiegato, prevede il cockpit con i posti del pilota e cannoniere in tandem, stive interne per le armi e carrello retrattile.
Sikorsky, società di Lockheed Martin, ha avviato il processo di installazione del nuovo motore Improved Turbine Engine (ITEP) dell’US Army sull’elicottero RAIDER X, sviluppato per il programma Future Attack Reconnaissance (FARA). L’US Army e gli ingegneri di Sikorsky hanno revisionato il motore dopo il suo arrivo allo stabilimento di West Palm Beach e lo hano trasferirlo, il 20 ottobre scorso, al test lab per l’integrazione dei motori, adiacente all’area di assemblaggio del RAIDER X.
“L’approccio di Lockheed Martin all’ingegneria di sistema, che si basa su modelli, garantisce al team di Sikorsky l’affidabilità necessaria nella fase finale della costruzione del RAIDER X, che ci avvicina al completamento di questo sistema d’arma, che saprà tenere il passo con il ritmo rapido delle missioni di ricognizione,” ha commentato il Presidente del Future Vertical Lift Vice Andy Adams.
“I dati raccolti dal RAIDER X – e la velocità e l’agilità con cui opera – supporteranno le missioni dell’Esercito con una capacità di rilevamento avanzata e una capacità di networking senza pari, consentendo ai soldati e alle forze congiunte di accedere alle informazioni di cui hanno bisogno per portare a termine le missioni”, ha aggiunto Adams.
Al momento l’elicottero RAIDER X è completo al 98%. Dopo l’installazione della strumentazione supplementare, Sikorsky avvierà immediatamente l’installazione del motore. Saranno poi eseguiti i test e i controlli finali del sistema. Seguiranno l’accensione del motore e il controllo del sistema di propulsione con l’ITEP installato sul velivolo. Una volta superati i controlli di sistema, verranno condotti i test di volo per l’accettazione e si procederà al primo volo, previsto per la fine del 2024, quando il motore e l’aereo avranno ottenuto l’approvazione al volo da parte dell’US Army. Oltre al RAIDER X, l’esercito americano intende utilizzare il motore ITEP anche per la flotta di UH-60 Black Hawk.
“Grazie a una maggiore efficienza del carburante e il 50% di potenza in più rispetto al motore attuale, il motore ITEP è una delle pietre miliari per la modernizzazione del Black Hawk e aumenterà la capacità di portanza e l’autonomia del velivolo,” ha commentato Adams. “Mentre l’US Army sta lavorando ai velivoli Future Vertical Lift, il Black Hawk rimarrà il velivolo tattico d’assalto e di servizio fondamentale per l’Esercito degli Stati Uniti.”
Il RAIDER X è dotato di avionica e sistemi di missione basati sulla Modular Open Systems Architecture (MOSA) che offre opzioni “plug-and-play” per informatica, sensori, sopravvivenza e armi. La tecnologia coassiale X2 offre un potenziale e un margine di crescita impareggiabili per una maggiore velocità, raggio di combattimento e carico utile. Ciò consente una gamma più ampia di configurazioni dell’aeromobile per requisiti di missione specifici.
Nelle intenzioni di Sikorsky l’elicottero RAIDER X dovrebbe raggiungere una velocità massima di 240 nodi (445 km/h) e di 220 nodi (407 km/h) in modo continuativo, anche se al momento il produttore ha confermato solo che il velivolo supera i requisiti minimi di 185 nodi (342 km/h) di velocità del programma FARA. Il RAIDER X sarà un elicottero con la configurazione dei posti affiancati e non in tandem come sull’Apache o sul Bell 360 Invictus, suo unico e diretto concorrente nel programma.
Quasi dieci anni fa, l’esercito americano ritirò il suo ultimo elicottero progettato specificamente per la missione di ricognizione d’attacco: l’OH-58 Kiowa Warrior. Da allora, una combinazione di elicotteri AH-64 Apache e velivoli a pilotaggio remoto si è sostituita, eseguendo la missione di ricognizione d’attacco nel miglior modo possibile.
Ma le minacce simili richiedono velivoli di prossima generazione appositamente progettati per stare al passo con la lotta attraverso una continua evoluzione. A differenza del Kiowa Warrior il Future Attack Reconnaissance Aircraft (FARA), la principale priorità di modernizzazione dell’esercito americano, sarà una risorsa strategica che fornirà un livello di sopravvivenza mai ottenuto prima dall’US Army. Sikorsky è una delle due società in lizza per il programma FARA.
“RAIDER X è un sistema d’arma completo”, ha affermato Jay Macklin, direttore del Future Vertical Lift Business Development di Sikorsky e aviatore dell’esercito in pensione. “Fornisce portata, sopravvivenza e letalità significative, molto più di quanto esiste oggi con le flotte attuali e sarà collegato alla rete come parte fondamentale della forza armata, consentendo ai comandanti di terra di vedere e modellare il campo di battaglia”.
La tecnologia X2™ , il fondamento del design degli aerei ad ala rotante coassiale di Sikorsky, consente all’elicottero RAIDER X di volare più velocemente e più lontano degli elicotteri a rotore principale singolo trasportando un carico utile significativo. La velocità, la portata e i sistemi di missione integrati di RAIDER X lo renderanno una risorsa strategica particolarmente efficace e migliorata nelle vaste distese della regione dell’Indo-Pacifico. I progetti X2 consentono inoltre una crescita intrinseca del sistema d’arma rispetto alle limitazioni degli aerei a rotore principale singolo. Tutti questi attributi consentiranno al RAIDER X di operare a distanze maggiori con una velocità di avvicinamento al bersaglio superiore e un alto grado di consapevolezza della situazione.
La Marina Militare spagnola (Armada) ha preso in consegna il suo primo elicottero Airbus della sua storia, e la storia è appena iniziata. Il primo dei 7 elicotteri Airbus H135 P3H acquisiti dalla Marina Militare spagnola, nell’ambito del contratto firmato a fine 2021 per 36 H135 per il Ministero della Difesa spagnolo, è stato consegnato il 26 ottobre come previsto.
Questo H135 sarà operato dalla 12^ Escuadrilla della Flottiglia Aerei (FLOAN) e le sue missioni principali riguarderanno l’addestramento e le operazioni utility. Durante le sei settimane in cui il primo “Nival” rimarrà ad Albacete, questo elicottero effettuerà voli di addestramento con i piloti della squadriglia spagnola. Il Joint Programme Office H135 della Direzione Generale degli Armamenti e del Materiale (DGAM), che gestisce il dossier di acquisizione, ha trasferito l’elicottero alla Armada spagnola presso le strutture di Airbus Helicopters Spain ad Albacete.
Gli equipaggi della Marina spagnola continueranno il loro addestramento ad Albacete in attesa della consegna del secondo elicottero, che è previsto per il 30 novembre prossimo. Il trasferimento di entrambi gli elicotteri verso la Base Navale di Rota è previsto per l’11 dicembre 2023. Nel primo semestre del 2024, gli elicotteri Airbus H135 P3H saranno in grado di iniziare le prove navali, compreso il decollo dalle unità navali, con l’obiettivo di raggiungere la capacità operativa iniziale (IOC) entro la fine del 2024.
Gli elicotteri Airbus H135 P3H della Marina spagnola incorporano modifiche esclusive che consentono loro di operare sulle navi, come il rifornimento di carburante pressurizzato, il ripiegamento manuale del rotore principale, il trattamento anticorrosione rinforzato e il sistema di galleggiamento. Inoltre, dispongono di un cockpit compatibile con visori notturni, radar meteorologico e di superficie, sistema elettro-ottico (FLIR), verricello, gancio baricentrico, serbatoi di carburante ausiliari, sistema fast-rope e kit di evacuazione medica.
Come detto l’H135 P3H è il primo prodotto Airbus ad entrare in servizio con la Marina Militare spagnola, distinguendosi per l’avionica avanzata e la facilità di manutenzione. Una volta completata la Campagna di Qualificazione Iniziale a bordo di una Maritime Action Vessel nel corso della prima metà del 2024, e raggiunta la sua IOC (Initial Operational Capability) prevista per la fine della seconda metà dello stesso anno, la 12^ Escuadrilla fornirà, alla School of Naval Air Endowments (EDAN) “CN Cardona”, una capacità di addestramento al volo all’avanguardia, e si prevede che sarà presto in grado di costituire Unidades Aéreas Embarcables (UNAEMB) e Unidades Aéreas Destacadas (UNADEST) con elevata versatilità e disponibilità.
“Siamo tutti consapevoli delle minacce che la Polonia deve affrontare. C’è una guerra in corso dietro il nostro confine orientale. Anche il Medio Oriente è un luogo dove c’è una guerra e ci sono tensioni molto forti nella regione asiatica. Tutto ciò significa che le prospettive per l’evoluzione della situazione sulla scena internazionale non sono buone. L’unica risposta efficace a queste minacce è il rafforzamento dell’esercito polacco. Pertanto è con grande soddisfazione che sono qui con voi per mostrarvi 2 dei 32 elicotteri Leonardo AW149 per la Polonia che sono già in servizio presso la 25^ Brigata di Cavalleria Aerea“, ha dichiarato Mariusz Błaszczak, ministro della Difesa della Polonia, durante un incontro con i soldati della 25^ Brigata di Cavalleria Aerea.
Il 30 ottobre a Nowy Glinnik, il capo del Ministero della Difesa Nazionale della Polonia ha preso in consegna i primi esemplari dei nuovi elicotteri Leonardo AW149 per la Polonia. L’elicottero Leonardo/PZL Świdnik AW149 è stato selezionato per l’esercito polacco nell’ambito del programma di elicotteri di supporto multiruolo Perkoz. Sulla base del contratto firmato nel luglio 2022, un totale di 32 macchine saranno consegnate alla 25^ Brigata di Cavalleria Aerea.
“Abbiamo firmato gli accordi lo scorso anno a luglio presso PZL Świdnik. Questi elicotteri sono anche il futuro per PZL Świdnik. Coproducendo questi elicotteri, questo stabilimento rafforzerà il potenziale relativo alla produzione di armi nel nostro paese. Vorrei ringraziare i partner italiani per la loro stretta collaborazione. Grazie a questa collaborazione si è rafforzato l’esercito polacco. In brevissimo tempo abbiamo assicurato prospettive di sviluppo alla 25^ Brigata di Cavalleria Aerea. I primi elicotteri di questa brigata sono equipaggiati, e abbiamo addestrato gli equipaggi di terra e i piloti“, ha detto il ministro M. Błaszczak durante la consegna degli elicotteri.
L’AW149 è un elicottero multiruolo prodotto dall’italiana Leonardo, destinato a compiti di trasporto, supporto sul campo di battaglia e salvataggio. L’elicottero è una versione ampliata del noto elicottero Leonardo AW139. Gli elicotteri Leonardo AW149 per la Polonia in una configurazione corrispondente alle esigenze delle forze armate di Varsavia saranno equipaggiati, tra gli altri con sistemi di osservazione, armi leggere, missili guidati (missili anticarro Hellfire) e non guidati e sistemi di autodifesa.
L’armamento, a seconda della variante di utilizzo dell’elicottero, può essere installato in cabina o sui punti di sospensione dell’elicottero. Gli elicotteri svolgeranno sia il compito di trasportare soldati che di supportare unità terrestri dall’aria.
La 25^ Brigata di Cavalleria Aerea dal nome “principe Józefa Poniatowski” (25BKPow) è una unità tattica aeromobile delle forze terrestri schierata a Tomaszów Mazowiecki, Nowy Glinnik, Leźnica Wielka e Łódź. La brigata è una delle unità di manvora dell’esercito polacco, operante sia a terra che in aria, ed in grado di cambiare ripetutamente la propria area di schieramento grazie all’utilizzo degli elicotteri. Ha esperienza di combattimento in missioni in Iraq, Afghanistan e Ciad.
Gli AW149 per la Polonia saranno prodotti presso gli stabilimenti locali di Leonardo, PZL-Świdnik che opera in qualità di prime contractor occupandosi anche dell’integrazione dei sistemi dell’elicottero e dell’armamento previsto, con 32 aeromobili previsti in consegna tra il 2023 e il 2029. In questo quadro Leonardo si impegnerà con ulteriori investimenti a beneficio della sua controllata polacca, che andranno ad aggiungersi al miliardo di euro circa già investito dal 2010, a sancire un ragguardevole sviluppo della competitività e delle capacità industriali di PZL-Świdnik che fornirà anche servizi di supporto per questi elicotteri e li ammodernerà in linea con le future esigenze dell’operatore.
Gian Piero Cutillo, Managing Director della Divisione Elicotteri di Leonardo, ha dichiarato: “L’AW149 rappresenta per le moderne forze armate un formidabile salto in avanti in termini di reali capacità multi-missione, possibilità di ulteriore crescita delle sue capacità operative nel tempo, gestione efficiente della flotta e rapidità di risposta alle situazioni di emergenza. La localizzazione di capacità industriali e logistiche per questi nuovi elicotteri, al fine di soddisfare le esigenze della Polonia, è anche frutto delle competenze storiche e uniche di PZL-Świdnik. Tutto questo, unitamente alle risorse professionali dell’azienda e alle capacità operative senza eguali dell’AW149, si tradurrà in vantaggi straordinari per il paese”.
Jacek Libucha, Presidente di PZL-Świdnik, ha detto: “Grazie alle sue complete capacità di progettazione, sviluppo, personalizzazione e fornitura di servizi in campo elicotteristico, PZL-Świdnik conferma la sua leadership, in continuità con 70 anni di storia nel corso dei quali ha raggiunto importanti traguardi per l’industria polacca. Avendo prestato servizio in ambito militare nel paese e all’estero, oggi provo ancora di più un forte senso di adempimento del dovere alla guida di PZL-Świdnik. Sono convinto che l’AW149 soddisferà le più alte aspettative delle forze armate polacche fornendo loro le migliori capacità di supporto al combattimento, esattamente ciò per cui questa piattaforma è stata progettata”.
Per l’industria aerospaziale e della difesa polacca si tratta di un contributo di assoluto rilievo a sostegno della produzione nazionale, con la creazione di un centro logistico e lo sviluppo di un modello di supporto tecnico a 360° per i Leonardo AW149 per la Polonia, in linea con l’impegno di Leonardo e di PZL-Świdnik a concorrere allo sviluppo industriale e tecnologico del paese. Il contratto del valore lordo di 8,25 miliardi di zloty (circa 1,76 miliardi di euro) per la fornitura di 32 elicotteri multiruolo AW149 era stato firmato il 1 luglio 2022.
L’AW149 è un elicottero militare multiruolo di ultima generazione progettato per soddisfare i più rigorosi requisiti delle forze armate. L’elicottero può essere riconfigurato per svolgere molteplici missioni nelle condizioni operative più complesse. L’equipaggiamento, i sistemi d’arma e le tecnologie avanzate dell’AW149, uniti alla sua manovrabilità, raggio d’azione/autonomia e elevati margini di potenza, nonchè agli elevati standard di sicurezza e capacità di sopravvivenza, assicurano agli utilizzatori elevata disponibilità operativa, efficacia di missione ed efficienza nella gestione della flotta.
Gli 11 elicotteri d’attacco Mil Mi-35P della Serbia, precedentemente in servizio con la Guardia Nazionale di Cipro, sono stati consegnati attraverso tre distinti voli di aerei cargo Antonov An-124-100, della società ucraina Antonov Airlines, operati il 19, 20 e 21 novembre da Paphos a Batajnica. Le foto e i video divulgati da Belgrado confermano le consegne.
I Mi-35P della Serbia saranno operati dal 714. Protivoklovna Helikopterska Eskadrila (714. phe) a Kraljevo/Ladjevci dove si uniranno ai quattro Mi-35M, ottenuti dalla Russia nel 2019 e già operati dallo Squadrone. È importante ricordare che i Mi-35P sono una versione da esportazione del Mi-24V, mentre il Mi-35M è considerato un Hind di terza generazione. Gli 11 Mi-35P sono stati prodotti nel 2001 e la loro vita operativa terminerà nel 2026 ma sarà sicuramente prolungata fino al 2036 con successivi aggiornamenti.
Cipro aveva interrotto le attività degli elicotteri di produzione russa lo scorso anno e aveva firmato un contratto con Airbus Helicopters per l’acquisto di 6 H145M al fine di sostituire proprio i Mi-35P. Un numero limitato Mi-35P ciprioti potrebbe non essere operativo a causa della mancanza di parti di ricambio, ma è un dettaglio non confermato dal Ministero della Difesa di Belgrado che vaglierà nei prossimi mesi quanti elicotteri verranno effettivamente messi in servizio.
Su questo tema attualmente è stato confermato che la revisione e/o l’ammodernamento degli elicotteri sarà effettuato in due fasi. I primi 6 elicotteri saranno pronti entro la fine di gennaio, mentre i restanti 5 entro la fine dell’estate 2024. Insieme agli elicotteri sono stati procurati missili e munizioni per i cannoni da 30mm. Tutti i Mi-35P della Serbia saranno verniciati con lo schema di verniciatura standard applicato agli attuali elicotteri Mi-35M.
La Serbia ha ordinato altri quattro Mi-35M dalla Russia, la cui consegna attualmente è bloccata a causa della guerra in Ucraina, così come non è possibile per la Serbia ricevere altri tre Mi-17V-5, e alcune batterie della difesa aerea e di artiglieria.
Con la consegna degli 11 Mi-35P ex ciprioti, la flotta di elicotteri d’attacco delle forze armate serbe si è notevolmente ampliata negli ultimi cinque anni, includendo anche l’acquisto di cinque elicotteri Mil Mi-17V-5 dalla Russia, due elicotteri antincendio Kamov Ka-32A11BC per il Dipartimento di soccorso e elicotteri multiruolo Airbus H215 e H145M per l’Esercito e la Polizia.
Il presidente della Serbia ha sottolineato che nei prossimi anni si investirà di più rispetto a quest’anno, e che quest’anno è stato un record nella storia della Serbia in termini di investimenti per la difesa.
Dopo la conferma dell’acquisto del secondo aereo da trasporto italiano Leonardo C-27J Spartan, avvenuta nelle scorse settimane, il Ministro della Difesa della Repubblica di Slovenia, Marjan Šarec, e il Ministro della Difesa della Repubblica Italiana, Guido Crosetto, hanno firmato una modifica all’Accordo Attuativo tra i rispetti ministeri sulla cooperazione nel settore dell’aviazione militare, che definisce l’acquisto di ulteriori 6 elicotteri multiruolo Leonardo AW139M per la Slovenia, basati sul modello Government-to-Government.
Sulla base degli emendamenti e delle modifiche al Piano dei programmi di sviluppo 2023-2026 adottati dal Governo della Repubblica di Slovenia il 20 luglio di quest’anno, il Governo della Repubblica di Slovenia ha creato le basi per gli investimenti previsti sul programma a lungo termine per lo sviluppo e l’equipaggiamento delle Forze Armate Slovene fino al 2040 alla luce delle sfide contemporanee alla sicurezza, comprese quelle nel campo dell’aviazione militare.
La decisione di acquistare gli elicotteri multiruolo AW139M per la Slovenia secondo il modello da governo a governo è stata presa sulla base di un programma di investimenti completato e approvato, di una relazione di esperti sulla dimostrazione delle capacità degli elicotteri militari multiruolo AW139 di Leonardo e di un’analisi dei benefici economici.
La scelta di acquisire elicotteri tramite il Governo italiano rappresenta per la Stazione Appaltante una modalità economicamente più efficiente rispetto all’acquisto diretto dal costruttore dell’elicottero. È stato stabilito che, oltre ai vantaggi sopra menzionati (economia, rapporto costi-benefici), il Ministero della Difesa della Repubblica di Slovenia ha la possibilità di cooperare a lungo termine con il Governo italiano e di garantire l’interoperabilità nelle attività congiunte della NATO e nei programmi di cooperazione dell’UE. Ciò aumenterà l’efficienza operativa della struttura, rispetto ad un acquisto diretto dal produttore dell’elicottero.
La modifica firmata all’Accordo Attuativo prevede l’acquisto di sei elicotteri militari multiruolo italiani per un valore complessivo di Euro 188.334.579 IVA esclusa. L’importo comprende anche il costo della certificazione da parte di Segredifesa, ovvero la Direzione degli Armamenti Aeronautici e per l’Aeronavigabilità (ARMAEREO). I costi annuali di gestione del progetto del Ministero della Difesa italiano ammontano a 425.449 euro.
L’acquisto di sei elicotteri multiruolo AW139M per la Slovenia fornirà alle Forze armate di Lubiana un elicottero all’avanguardia costruito secondo i più recenti standard di sicurezza. L’elicottero è molto potente, veloce e spazioso, può ospitare fino a 15 passeggeri e verrà utilizzato per supportare le operazioni delle unità delle forze armate e del sistema di protezione e salvataggio.
Tutti gli elicotteri avranno la possibilità di montare un modulo MEDEVAC/HNMP, che sarà realizzato su misura per adattarsi agli strumenti e alle attrezzature delle équipe mediche. L’elicottero AW139M è particolarmente adatto ai compiti di ricerca e soccorso SAR compreso il soccorso alpino, vedasi l’operatività con il 15° Stormo dell’Aeronautica Militare. Inoltre sarà utilizzato anche per l’antincendio grazie alla capacità di trasportare fino a 2000 litri alla volta. Le esatte dinamiche di consegna degli elicotteri AW139M saranno coordinate all’inizio del prossimo anno.
Il primo NH90 Sea Tiger è decollato nei tempi previsti per il suo volo inaugurale, presso la sede di Airbus Helicopters a Donauwörth, in Germania. La Bundeswehr tedesca ha ordinato 31 elicotteri navali di tipo NFH NH90 Sea Tiger per le operazioni di bordo della Marina Militare tedesca nel 2020. Airbus Helicopters sta ora entrando in una fase di qualificazione che si concentrerà sui test in volo dell’elicottero e sui nuovi sistemi da installare a bordo dell’NH90 Sea Tiger. Le consegne dovrebbero iniziare alla fine del 2025.
“Siamo orgogliosi di equipaggiare la Marina militare tedesca con l’NH90 Sea Tiger. L’utilizzo sia dell’NH90 Sea Lion che del Sea Tiger consentirà alla Marina di ottimizzare ulteriormente le operazioni e la manutenzione“, ha affermato Stefan Thomé, amministratore delegato di Airbus Helicopters in Germania. “L’NH90 Sea Lion, già in servizio con la Marina, ha recentemente dimostrato le sue capacità durante una prima grande operazione di salvataggio nel Mare del Nord.”
Gli elicotteri sostituiranno la vecchia flotta degli Mk88A Sea Lynx della Marina tedesca entrati in servizio nel 1981. La Bundeswehr gestisce già 18 elicotteri da trasporto navale NH90 Sea Lion che sono stati consegnati secondo i tempi previsti tra il 2019 e il 2023 e che hanno sostituito la flotta dei Westland Mk 41 Sea Kings impiegati nei ruoli di ricerca e soccorso, sorveglianza marittima, trasporto e rifornimento delle unità navali. Con questo secondo ordine la Deutsche Marine standardizza la sua futura flotta elicotteristica navale sull’elicottero europeo NH90.
Il Sea Tiger è l’ultima versione del collaudato NH90 NFH (versione navale). È stato specificamente progettato per soddisfare le esigenze della Marina militare tedesca per un elicottero da guerra antisommergibile all’avanguardia. Le novità includono un sistema di missione navale all’avanguardia, sviluppato specificamente per gli scenari di guerra marittima più impegnativi, che comprende un nuovo sistema elettro-ottico e misure di supporto elettronico (ESM) migliorate.
Inoltre, il Sea Tiger è dotato di sonar ad immersione attiva, boe sonar passive, armamenti quali siluri e missili e il Leonardo LEOSS-T di ultima generazione, il più recente sistema torretta multi-sensore, ad alta precisione, giro-stabilizzato su 4 assi per applicazioni militari di puntamento laser con un equipaggiamento modulare, contenente fino a sette sensori Elettro-Ottici (EO). Le missioni del Sea Tiger a bordo delle unità navali tedesche includeranno, oltre alla ricognizione e al trasporto, l’ingaggio di obiettivi sopra e sotto la superficie marina.
135 elicotteri navali NH90 sono già stati consegnati a sei nazioni, tra le quali l’Italia, e hanno completato oltre 90.000 ore di volo in operazioni di ricerca e salvataggio, umanitarie e militari. Ci sono più di 500 elicotteri NH90 in servizio in tutto il mondo che hanno accumulato oltre 370.000 ore di volo.
NHIndustries è la più grande joint venture nel settore degli aeromobili ad ala rotante ed è responsabile della progettazione, produzione e supporto dell’elicottero NH90, uno dei leader dell’ultima generazione di elicotteri militari. La società prende il meglio dall’industria europea degli elicotteri e della difesa, essendo di proprietà di Airbus Helicopters (62,5%), Leonardo (32%) e GKN Fokker (5,5%). Ciascuna azienda ha un lungo pedigree nel settore aerospaziale e apporta il massimo delle proprie capacità e competenze al prodotto finale.
Le forze armate tedesche e Airbus Helicopters hanno firmato un contratto per l’acquisto di un massimo di 82 H145M multiruolo elicotteri (62 ordini fermi più 20 opzioni). Si tratta dell’ordine più grande mai effettuato per l’elicottero Airbus H145M e di conseguenza il più grande per il sistema di gestione HForce. Il contratto comprende anche sette anni di supporto e servizi. Nella prima fase l’esercito tedesco riceverà cinquantasette elicotteri, mentre le forze speciali della Luftwaffe ne riceveranno cinque.
“Siamo orgogliosi che la Bundeswehr abbia deciso di ordinare fino a 82 elicotteri H145M”, ha affermato Bruno Even, CEO di Airbus Helicopters. “L’H145M è un robusto elicottero multiruolo e l’aeronautica militare tedesca ha acquisito una notevole esperienza operativa con la sua flotta H145M LUH delle forze per operazioni speciali. Faremo in modo che la Bundeswehr riceva gli elicotteri secondo un programma di consegna molto ambizioso che prevede le prime consegne nel 2024, meno di un anno dopo la firma del contratto.”
L’H145M è un elicottero militare multiruolo che fornisce un’ampia gamma di capacità di missione. In pochi minuti, l’elicottero può essere riconfigurato da un ruolo di attacco leggero con un sistema di autoprotezione all’avanguardia in una versione per operazioni speciali che include l’equipaggiamneto per la discesa in corda doppia veloce. I pacchetti di missione completi includono capacità di trasporto di carico esterno. Inoltre, il nuovo elicottero Airbus H145M tedesco include opzioni per future capacità di missione, inclusa la capacità di operare con l’integrazione del Manned-Unmanned Teaming e collegamenti dati e sistemi di comunicazione aggiornati.
La versione base degli H145M ordinati sarà dotato del sistema di gestione delle armi, HForce, sviluppato da Airbus Helicopters. Ciò consente alla Bundeswehr di addestrare i suoi piloti sullo stesso tipo di elicottero utilizzato per le operazioni e il combattimento per poter eliminare costosi addestramenti su diversi elicotteri raggiungendo il massimo livello di capacità operative.
L’elicottero Airbus H145M è la versione militare del collaudato elicottero leggero bimotore H145. La flotta globale della famiglia H145 ha ormai accumulato più di sette milioni di ore di volo. Viene utilizzato dalle forze armate e dalle forze dell’ordine di tutto il mondo per le missioni più impegnative. La Bundeswehr opera già con 16 elicotteri H145M LUH SOF e 8 H145 LUH SAR. L’esercito americano impiega quasi 500 elicotteri della famiglia H145 sotto il nome di UH-72 Lakota. Gli attuali operatori dell’H145M sono Ungheria, Serbia, Tailandia e Lussemburgo con Cipro che ha ordinato sei elicotteri.
Alimentato da due motori Turbomeca Arriel 2E, l’H145M è dotato di controllo digitale del motore (FADEC). Inoltre, l’elicottero è equipaggiato con la suite avionica digitale Helionix che, oltre all’innovativa gestione dei dati di volo, include un pilota automatico a 4 assi ad alte prestazioni, che riduce notevolmente il carico di lavoro del pilota durante le missioni. La sua impronta acustica particolarmente bassa rende l’H145M l’elicottero più silenzioso della sua categoria.
Il primo MH-139 Grey Wolf di produzione ha recentemente completato l’assemblaggio finale e ha iniziato i test di volo presso lo stabilimento di Leonardo Helicopters di Filadelfia. Dopo i test, l’elicottero MH-139 verrà consegnato all’aeronautica militare americana entro la fine dell’anno.
Boeing aveva annunciato che il primo MH-139 Grey Wolf di produzione per la US Air Force aveva raggiunto la fase di assemblaggio finale nel mese di giugno del 2023. A marzo 2023 la US Air Force aveva autorizzato la produzione dei primi 13 velivoli MH-139A destinati all’uso operativo a seguito dell’aggiudicazione di un contratto da 285 milioni di dollari.
Insieme al partner Leonardo Helicopters, con l’avvio dei testi di volo, Boeing si avvicina ancora di più alla consegna del primo elicottero nel 2024, con l’US Air Force che aveva accettato i primi quattro elicotteri che vengono utilizzati per i test operativi iniziali e di sviluppo, nell’agosto del 2022.
Le capacità avanzate dell’elicottero Boeing/Leonardo Helicopters MH-139A gli consentono di portare a termine le missioni in modo più rapido, silenzioso ed efficiente. Con un aumento del 50% della velocità e della portata e un aumento del peso lordo massimo di 5.000 libbre, l’elicottero può eseguire la missione di proteggere i siti dei missili balistici intercontinentali in tutto il paese.
Il team MH-139A è composto da Boeing, come appaltatore principale, e l’italiana Leonardo come produttore dell’elicottero. Leonardo produce l’elicottero nel suo stabilimento nel nord-est di Filadelfia, mentre Boeing è responsabile dell’approvvigionamento e dell’installazione delle attrezzature militari e del supporto post-consegna del velivolo.
A partire dalla collaudata piattaforma AW139 e integrando ulteriori capacità militari nell’MH-139A Grey Wolf, il team Boeing-Leonardo sta fornendo all’US Air Force il prodotto più capace per la delicata missione di difesa delle basi con i missili balistici intercontinentali americani.
L’US Air Force aveva anche annunciato la sua selezione della Joint Base Andrews, ubicata nell’area di Washington e hub per il trasporto dei presidenti degli Stati Uniti e degli altri leader federali, come quarto luogo a ricevere il Grey Wolf, dopo la Malmstrom Air Force Base, la Minot Air Force Base e la FE Warren Air Force Base.
Vola il primo MH-139 Grey Wolf di produzione
L’MH-139 è stato acquistato principalmente per supportare la missione delle basi e postazioni dei missili balistici intercontinentali statunitensi e sostituiranno i circa 60 Huey, dell’era del conflitto del Vietnam che sono attualmente basati anche a Fairchild AFB, Washington; Eglin AFB, Florida; Kirtland AFB, Nuovo Messico e la Yokota, in Giappone. Erano entrati nella flotta dell’US Air Force nel 1970, quando sono arrivati come elicotteri di ricerca e salvataggio e hanno assunto altri ruoli come il supporto ai missili nucleari.
Un contratto per l’elicottero italiano della Leonardo era stato assegnato a settembre 2018 a un team Boeing/Leonardo, con la messa in campo operativa iniziale prevista per l’esercizio 2023. L’aggiudicazione è per un contratto da 2,38 miliardi di dollari per la produzione di fino a 80 nuovi elicotteri per la manutenzione dei silos dei missili nucleari, tra le altre cose. Il Grey Wolf è una versione militarizzata dell’elicottero commerciale Leonardo AW139. Nell’esercizio 2022, l’USAF aveva richiesto 16,1 milioni di dollari in RDT&E, ma nessun contratto di appalto.
Gli elicotteri forniranno sicurezza e supporto alle basi ICBM della nazione che abbracciano gli stati di Wyoming, Montana, North Dakota, Colorado e Nebraska. Il nuovo elicottero colma oggi le lacune di capacità degli HH-1N Huey, che entrò in servizio nella US Air Force nel 1970, nelle aree di velocità, autonomia, resistenza, carico utile e sopravvivenza a supporto delle missioni ICBM dell’alto comando statunitense.
Altre capacità della missione includono la ricerca e il salvataggio di civili, il supporto per il trasporto aereo, le missioni della National Capital Region, nonché la scuola di sopravvivenza e il supporto ai test. Basato sull’elicottero civile italiano Leonardo AW139, l’MH-139A è il primo elicottero acquisito dalla US Air Force per un unico comando e in particolare il primo velivolo mai acquisito dall’AFGSC – Air Force Global Strike Command.
L’MH-139 dovrebbe essere in grado di raggiungere una velocità di crociera di 135 nodi e volare per almeno 3 ore con una autonomia minima di 225 miglia nautiche senza dover essere rifornito di carburante. Come l’HH-1N Huey prima di esso, il Grey Wolf sarà in grado di trasportare nove soldati a pieno carico, sebbene ad un certo punto l’USAF avesse considerato, per il sostituto dello Huey, un elicottero in grado di trasportare un un numero maggiore di soldati.
Secondo la US Air Force l’AW139 è valutato per una velocità di crociera di 130-140 nodi con una velocità massima di 167, rispetto ai 90-100 nodi per dell’anziano Huey. Un’autonomia di circa 778 miglia contro poco più di 300 miglia per lo Huey. Queste caratteristiche avranno un ruolo importante nel modo in cui l’MH-139 potrà proteggere i convogli e rispondere alle esigenze della US Air Force nella specifica missione ICBM. L’MH-139 è inoltre dotato di un autopilota migliorato a quattro assi, un sistema di telecamere a infrarossi, è blindato e ha contromisure a bordo, tutto insieme a una mitragliatrice brandeggiabile. La sua moderna avionica gli consente di volare in ogni condizione meteo.
Elicotteri di Leonardo per la Macedonia del Nord. L’offerta dell’azienda Leonardo è stata selezionata come la più adatta per la nuova generazione di elicotteri per le forze armate della Macedonia del Nord. Il Ministro Petrovska ha annunciato che l’appalto con l’azienda italiana sta entrando in una nuova fase.
Lo scorso 22 gennaio, il Ministro della Difesa Slavjanka Petrovska in un’intervista ha annunciato che l’acquisto di otto nuovi elicotteri multiruolo per l’Esercito della Repubblica della Macedonia del Nord entra in una nuova fase dopo che è stata confermata l’offerta dell’azienda italiana Leonardo, la più opportuna nel processo di ammodernamento, in seno al Ministero e all’Esercito, delle strutture elicotteristiche delle forze armate della Macedonia del Nord.
“Una settimana fa abbiamo tenuto un gruppo direttivo in cui la posizione dello Stato Maggiore Generale, confermata da altri tra cui il sottoscritto, è che l’offerta degli elicotteri di Leonardo per la Macedonia del Nord è la più adeguata, in base alle prestazioni, al prezzo, compreso il sistema di manutenzione“, ha detto il ministro.
Verranno acquistati due tipi di elicotteri di Leonardo, gli AW149 e gli AW169. Un elicottero ha una capacità maggiore, fino a 14 passeggeri con equipaggiamenti, e l’altro ha una capacità minore, fino a 8 passeggeri sempre con l’equipaggiamento incluso, ha informato e aggiunto il ministro che dopo questa decisione entra nella fase di formazione della commissione appalti che inizierà le trattative con l’azienda la cui offerta è stata ritenuta più favorevole.
Gli elicotteri di Leonardo per la Macedonia del Nord potrebbero andare a sostituire gli anziani elicotteri di costruzione sovietica attualmente utilizzati dal paese: sei tra Mi-8 e Mi-17 e quattro Mi- 24/25.
Su altri temi della difesa, secondo gli accordi di approvvigionamento, ha sottolineato Petrovska, la consegna dei sistemi di difesa aerea dalla Francia è prevista nella seconda metà del 2025, mentre i sistemi di artiglieria dalla Turchia dovrebbero arrivare nel periodo 2025-2026. Per quanto riguarda altri progetti di ammodernamento, il ministro ha sottolineato che, dopo i 32 veicoli arrivati, quest’anno sono attesi circa 16 ulteriori veicoli blindati JLTV di fabbricazione americana, nonché i primi veicoli blindati Stryker.
Quest’anno il bilancio della difesa della Macedonia del Nord ha superato la soglia del 2% del PIL, cioè ammonta al 2,05% ovvero a circa 327 milioni di euro. Un terzo del bilancio della difesa è destinato alla modernizzazione e all’equipaggiamento dell’esercito, con il quale la Macedonia del Nord ha soddisfatto i due criteri della NATO – la Defense Budgeting Alliance – un minimo del 2% del PIL per la difesa e almeno il 20% di questi fondi per la modernizzazione.