Guerra Ucraina - Russia

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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 6 dicembre 2022, 1:57

Aviation-report.com ha scritto:
Droni, forse di Kiev, attaccano due aeroporti militari russi sede dei bombardieri strategici a lungo raggio di Mosca

Il ministero della Difesa della Federazione Russa ha confermato che ieri mattina l’Ucraina ha lanciato attacchi con droni su due aeroporti militari delle forze aeree a lungo raggio di Mosca. Negli attacchi, ha aggiunto il Ministero della Difesa, sono stati uccisi tre soldati russi e quattro sono rimasti feriti.

Le forze ucraine, ha precisato Mosca, hanno lanciato attacchi con alcuni droni di fabbricazione russa contro gli aeroporti militari di Dyagilevo, nella regione di Ryazan a sud-est di Mosca, e a quella di Engels nella regione di Saratov nel tentativo di distruggere i bombardieri a lungo raggio russi. Le forze di difesa aeree russe hanno intercettato i due droni, che volavano a bassa quota ma alcuni frammenti di drone sono caduti ed esplosi provocando “lievi danni” alla fusoliera di due velivoli. Tra il personale della manutenzione che stava lavorando vicino ai velivoli, tre militari hanno subito lesioni mortali e altri quattro militari sono rimasti feriti e sono stati portati presso le strutture mediche dove hanno ricevuto tutte le cure mediche necessarie.

Mosca ha aggiunto che, nonostante questo tentativo di Kiev di interrompere le operazioni di combattimento dell’aviazione russa a lungo raggio da parte di un atto di terrorismo, intorno alle 15:00 (orario di Mosca) di ieri il sistema di comando e controllo e le relative strutture complesse di difesa, hub di comunicazione, centrali elettriche, e unità militari dell’Ucraina sono state colpite da missili a lungo raggio e ad alta precisione. Più di 100 missili da crociera lanciati da postazioni in mare, terra e dagli aerei hanno colpito il territorio ucraino.

Situati all’interno del territorio russo, gli aeroporti militari di Engels e Dyagilevo supportano i bombardieri a lungo raggio russi utilizzati negli attacchi aerei contro l’Ucraina. In particolare la base aerea di Engels, nota anche come Engels-2, è la principale base aerea russa per i bombardieri a lungo raggio nella parte occidentale del paese e dista circa 480 chilometri dal confine ucraino. Qui un’esplosione è stata segnalata ieri mattina presto, subito dopo le 6:00 ora locale, supportata da video pubblicati sui social media che mostrano una forte esplosione alla base.

L’entità dei danni causati dall’esplosione a Engels non è confermata, anche se ci sono notizie dai media russi secondo cui due bombardieri strategici Tu-95MS Bear-H sarebbero stati danneggiati. Engels ospita la 22nd Heavy Bomber Aviation Division, che gestisce uno squadrone di Bear-H e un altro di bombardieri supersonici Tu-160 Blackjack. Entrambi i tipi sono impiegati nel conflitto in Ucraina.

Proprio alcuni giorni fa avevamo riportato su Aviation Report che i bombardieri russi Tu-95 hanno condotto un volo di addestramento congiunto con i bombardieri cinesi H-6K sul Pacifico nella zona di identificazione della difesa aerea della Corea (KADIZ) al largo delle coste meridionali e nord-orientali della Corea del Sud.

Segnaliamo anche che su Telegram circolano delle immagini che riprenderebbero i danni subiti agli aerei che sembrerebbero però dei Tu-22M Backfire forse della base aerea di Dyagilevo. Dalle immagini lo stabilizzatore orizzontale e gli ugelli del motore del Tu-22M3 sono stati gravemente danneggiati. Dyagilevo ospita il Centro di addestramento al combattimento e di conversione degli equipaggi di volo dell’aviazione militare russa a lungo raggio, che gestisce bombardieri Tu-22M3 e Tu-95MS, nonché addestratori Tu-134UBL e An-26 e il 203rd Independent Tanker Aviation Regiment che gestisce i tanker Il-78 Midas che supportano principalmente le missioni dei bombardieri russi.

Sebbene al momento la causa delle due esplosioni non possa essere ancora confermata come l’entità dei danni materiali che rimane per ora ancora oscura, come molti analisti, anche noi ci chiediamo come sia possibile che due basi aeree di bombardieri strategici che possono anche utilizzare armi atomiche possano essere attaccati da due droni a centinaia di chilometri dal fronte. Cosa sta facendo la difesa aerea del secondo esercito al mondo?

Se si confermasse che dietro gli attacchi c’è l’Ucraina, cosa molto probabile, questo sarà uno sviluppo molto significativo soprattutto nel capire come mai le difese aeree di Mosca non sono state capaci di scoprire i droni in volo sul territorio russo ed abbatterli lungo la rotta verso gli aeroporti militari attaccati.

Ad oggi, la maggior parte degli apparenti attacchi ucraini alle basi aeree russe sono stati limitati a luoghi molto più vicini ai confini tra i due paesi, nella Crimea occupata o in aree della Russia molto più facilmente raggiungibili da droni “kamikaze” improvvisati o missili balistici a corto raggio di Kiev. Diversamente, altri attacchi a basi aeree russe più lontane dai confini hanno apparentemente coinvolto piccole squadre di incursori.

Da parte ucraina, c’è stato solo un vago riconoscimento ufficiale di un attacco di droni su una delle due basi aeree russe, senza assumersi la piena responsabilità. Ciò è sostanzialmente in linea con i precedenti incidenti che hanno coinvolto infrastrutture all’interno della Russia.

Un attacco a Engels sferra un colpo dritto al cuore della preziosa flotta dell’aviazione militare a lungo raggio della Russia, che costituisce parte delle forze nucleari strategiche del paese, la più nota “triade nucleare” speculare a quella degli Stati Uniti. Se l’Ucraina avesse veramente la capacità di colpire quella che è la sua base più importante, ciò porterà sicuramente ad ulteriori domande sulla capacità della Russia di difendere le sua infrastrutture militari più critiche.


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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 20 dicembre 2022, 2:51





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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 16 gennaio 2023, 2:08

Analisidifesa.it ha scritto:
Londra “rivela” l’impiego dei Sukhoi Su-57 russi nella guerra in Ucraina

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La Russia starebbe utilizzando nel conflitto in Ucraina uno dei suoi aerei più moderni, il Sukhoi Su-57 (“Felon” per la NSATO) in operazioni aria-aria o aria-terra. E’ quanto emerge dal rapporto quotidiano dell’intelligence britannica che valuta come “almeno da giugno 2022 le forze aerospaziali russe (VKS) hanno quasi sicuramente utilizzato il Sukhoi Su-57 per condurre missioni contro l’Ucraina” si legge nel report anche se il velivolo non avrebbe sorvolato direttamente il territorio ucraino.

“Queste missioni sono state probabilmente limitate al lancio di missili aria-superficie o aria-aria a lungo raggio in Ucraina dal territorio russo”, hanno riferito i servizi segreti britannici. “La priorità per la Russia è molto probabilmente quella di evitare un danno reputazionale, la riduzione delle prospettive di esportazione e la compromissione di tecnologie sensibili che deriverebbero dalla perdita dei Felon in Ucraina.

Recenti immagini mostrano cinque Felon di stanza alla base aerea di Akhtubinsk, che ospita il 929° Flight Test Center. Trattandosi dell’unica base di Felon conosciuta, questi aerei erano probabilmente coinvolti in operazioni contro l’Ucraina”, sottolinea l’intelligence britannica, che ha pubblicato un’immagine di un satellite commerciale risalente al 25 dicembre.

Il sito specializzato The War Zone valuta che “se il Felon è stato utilizzato in combattimento, il Ministero della Difesa britannico ha sicuramente prove molto più convincenti di quelle che ha condiviso finora”.

Senza nulla togliere alle “rivelazioni” degli 007 di Sua Maestà, ci fa piacere ricordare che Analisi Difesa pubblicò già nel maggio scorso la notizia dell’impiego dei Su-57 nell’’operazione speciale in Ucraina.

A riferirlo all’agenzia di stampa TASS era stata una fonte del complesso militare-industriale. «L’impiego del Su-57 in Ucraina è iniziato circa due-tre settimane dopo l’inizio del conflitto. Gli aerei operano fuori dal raggio d’azione dei sistemi di difesa aerea ucraini utilizzando armi missilistiche.»

L’agenzia TASS non aveva potuto trovare conferme ufficiali in merito ma ricordò che il Su-57 era già stato testato operativamente fuori dai confini nazionali nel 2018 in occasione di una serie di missioni in Siria.

In quel contesto furono addirittura quattro i Su-57 inviati nella base russa in Siria di Hmeymim (Latakya): si parlò allora di un collaudo dei sistemi radar ed elettronici atti a testare la presenza degli omologhi statunitensi e israeliani F-22 e F-35 nel teatro di guerra. Poiché gli esemplari di serie non erano stati consegnati alla Difesa si trattava allora degli esemplari sperimentali di stanza presso il Centro prove volo “LII M.M. Gromov” di Zhukovsky (Mosca).


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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 24 gennaio 2023, 0:47

Aviation-report.com ha scritto:
Gli elicotteri Sea King donati dal Regno Unito sono ufficialmente operativi in Ucraina

Ieri gli elicotteri britannici Sea King hanno fatto il loro debutto ufficiale in Ucraina meno di due mesi dopo che Londra aveva annunciato la loro donazione alle forze armate di Kiev. Un video mostra uno degli elicotteri ex Royal Navy durante le operazioni vicino al Mar Nero.

Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha twittato un video che mostra uno degli ex elicotteri britannici Westland Sea King WS-61 con i colori nazionali blu e oro ucraini e dell’aviazione navale ucraina. Il video sembrerebbe mostrare un’operazione simulata di ricerca e salvataggio in combattimento per recuperare un pilota abbattuto tramite il verricello.

“Sea King dal Regno Unito è arrivato nel suo nuovo regno vicino al Mar Nero in Ucraina! È un forte rinforzo per la marina ucraina. La nostra cooperazione continuerà ad aumentare. Insieme, metteremo in sicurezza i mari e le terre di tutta Europa!”

Lo scorso 22 novembre 2022 il Ministero della Difesa britannico, tramite il segretario alla Difesa Ben Wallace, aveva annunciato che la Royal Navy aveva addestrato 10 equipaggi di volo ucraini e personale di terra in un corso di sei settimane per il Sea King prima di trasferire tre elicotteri.

Il Sea King è stato precedentemente utilizzato sia dalla Royal Air Force che dalla Royal Navy, con l’ultimo elicottero ritirato dal servizio dalla Royal Navy nel 2018. Secondo il sito web olandese “Scramble” i Sea King sarebbero i tre modelli HU5 che l’operatore civile HeliOperations ha rilevato dalla Royal Navy dopo il ritiro del tipo dal servizio militare nel Regno Unito.

Con le forze armate britanniche i Sea King sono stati utilizzati per la guerra antisommergibile, la ricerca e il salvataggio, il trasporto di truppe e materiali, l’assalto aereo e il preallarme aereo. Ricordiamo anche che la variante VH-3D svolge ancora il ruolo di Marine One quando il presidente USA è a bordo.

Il Westland Sea King è una versione su licenza britannica dell’omonimo elicottero americano Sikorsky S-61, costruito dalla Westland Helicopters. L’elicottero differisce notevolmente dalla versione americana, ed è equipaggiato con motori Rolls-Royce Gnome (derivati ​​dallo statunitense General Electric T58), con sistemi di bordo di fabbricazione britannica e con un sistema di controllo di volo completamente computerizzato.

Questo trasferimento, di elicotteri non più in servizio con le forze armate di Londra, rappresenterebbe la prima volta che il Regno Unito fornisce aeromobili con equipaggio all’Ucraina dopo la fornitura di velivoli a pilotaggio remoto, e saranno i primi elicotteri occidentali dell’Ucraina. Gli Stati Uniti avevano fornito 20 elicotteri di fabbricazione russa Mi-17 a Kiev.


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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 28 gennaio 2023, 2:16

Aviation-report.com ha scritto:
Perdite russe in Ucraina: Mosca avrebbe perso negli ultimi due giorni 4 elicotteri Ka-52 e 3 aerei Su-25

Le perdite russe in Ucraina, secondo quanto riportato da Kiev, continuano ad aumentare. Mosca avrebbe perso negli ultimi due giorni 4 elicotteri Ka-52 e 3 aerei Su-25. Il 23 gennaio la difesa aerea ucraina avrebbe abbattuto 1 elicottero da combattimento Ka-52 Alligator e 2 aerei Su-25 Frogfoot. Il 24 gennaio la Russia avrebbe perso 3 elicotteri Ka-52, sembra in mezz’ora di combattimento, e 1 aereo Su-25.

“In mezz’ora di missione di combattimento antiaereo dalle 00:00 alle 00:30 del 24 gennaio 2023, le unità missilistiche antiaeree dell’Aeronautica Militare delle Forze Armate dell’Ucraina hanno distrutto tre elicotteri russi Ka-52 nella parte orientale del paese“, ha detto Kiev in una nota sui suoi canali social alla quale è stata aggiunto anche che “oggi le forze di difesa ucraine hanno abbattuto un altro aereo Su-25 nemico nella regione di Donetsk“.

Gli ultimi aggiornamenti sulle perdite russe riportate dai canali OSInt, che ricordiamo essere quei canali che riportano le perdite di Russia ed Ucraina analizzando le evidenze fotografiche e video che circolano sui social media, riportano per entrambi i modelli 25 aerei Su-25 e 31 Ka-52 ai quali si andrebbero ad aggiungere gli ultimi persi tra il 23 e il 24 gennaio.

Al momento, in questo scenario, gli elicotteri d’attacco russi Ka-52 stanno quindi subendo il peso maggiore delle perdite russe dell’ala rotante durante l’invasione e la loro rilevanza potrebbe svanire anche con il miglioramento delle difese aeree dell’Ucraina. Stesso ragionamento vale per l’ala fissa che vede in cima alle perdite russe proprio il velivolo da combattimento Su-25 Frogfoot che per certi versi opera con un profilo di volo molto simile a quello degli elicotteri Ka-52. Non è da tralasciare il fatto che sono anche gli assetti aerei più utilizzati dai Russi e quindi quelli più soggetti a perdite.

I velivoli russi, coma abbiamo visto in questi mesi, lavorano sempre in coppia volando ad alta velocità ma soprattutto a quote molte basse che li proteggono dai sistemi di difesa aerea a lungo raggio, ma li espongono al fuoco degli ormai famigerati Manpads, i missili terra-aria spalleggiabili, che Kiev ha ricevuto in grandi quantità.

Prima della guerra risultava una flotta di 116 elicotteri Ka-52 sulle quali le perdite sarebbero circa il 26%, mentre per i Su-25 all’inizio del conflitto le forze aerospaziali russe avevano una flotta attiva composta da circa 130-140 Su-25/BM/SM/SM3 monoposto (dei quali tra 50 e 60 SM e 20+ SM3) sulle quali le perdite sarebbero quindi circa il 18/19%.

Aggiungiamo, però, anche la considerazione che di norma solo, e questo vale sia per la Russia che per le forze occidentali, circa il 70% della flotta di un determinato aereo od elicottero è in condizioni di combattimento, cosa che fa aumentare i numeri sopra riportati di qualche punto, ma sempre molto significativo nel contesto del conflitto. Quindi considerando il 70% di 116 elicotteri d’attacco Ka-52 (81 elicotteri) le perdite russe ammonterebbero circa al 38% mentre per i Su-25 considerando il 70% della flotta (94-95 aerei) le perdite russe ammonterebbero circa al 33%.


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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 24 febbraio 2023, 3:19

Aviation-report.com ha scritto:
Il primo elicottero UH-60 Black Hawk svelato con le insegne dell’Ucraina

Dopo la consegna dei primi elicotteri occidentali Sea King, ex Royal Navy britannica, ecco apparire anche il primo esemplare dell’elicottero UH-60 Black Hawk americano tra le fila delle forze armate di Kiev. La Direzione dell’Intelligence del Ministero della Difesa ucraino, che ha condotto una serie di audaci missioni nel corso della guerra in corso con la Russia, ha pubblicato le foto di alcuni suoi velivoli. In queste foto, tra gli altri velivoli, c’è anche un elicottero UH-60A Blackhawk.

La foto è stata pubblicata dalla Direzione principale dell’intelligence sul suo sito ufficiale. “L’aviazione dell’intelligence militare dell’Ucraina continua il suo lavoro in prima linea nella difesa del nostro stato. I piloti di ricognizione sono appena tornati dopo aver completato un’altra missione di combattimento “, ha osservato il servizio stampa nel post. Ad oggi il Black Hawk è il più moderno elicotteri rispetto a molte precedenti donazioni di elicotteri all’Ucraina e potrebbe forse anche aprire la strada a consegne future.

A giudicare dalle insegne ucraine e dalla livrea insolita, l’elicottero UH-60A sembrerebbe stato acquistato sul mercato civile prima di essere trasferito a Kiev e quindi privo di eventuali elementi o componenti sensibili. Probabilmente ora potrebbe appartenere al 35° squadrone dell’aviazione mista, che è operativamente subordinato all’SSO delle forze armate dell’Ucraina, l’unità per le operazioni aeree delle forze speciali di Kiev.

Secondo quanto pubblicato dai media ucraini, alcuni analisti del canale Telegram NMFTE sarebbero riusciti a trovare un elicottero con livree simili con la matricola N60FW, che apparteneva alla società Ace Aeronautics, azienda statunitense specializzata nello sviluppo di aggiornamenti avionici di cabina per aerei ed elicotteri da trasporto e nella conversione di ex UH-60 dell’US Army per la vendita ad altri clienti, e avrebbero trovato anche un altro video che mostrerebbe un elicottero UH-60 sconosciuto in volo sopra l’Ucraina nel febbraio 2023.

Come notato dal canale Telegram “Combat Aviation of Ukraine “, in un video un elicottero UH-60A con la stessa matricola N60FW “Blue” è dotato di un sensore elettro-ottico L3 WESCAM e di un sistema di montaggio di armi esterne (EGMS) CFD International, completo di missili Hellfire e una mitragliatrice M134 Gatling. Tutto questo equipaggiamento, comprese le armi, naturalmente può essere facilmente smontato in poche ore. Questo elicottero in particolare era precedentemente in servizio con l’esercito degli Stati Uniti e aveva il numero di serie 80-23455. Naturalmente tutto ciò non è confermato da fonti ufficiali.

Ma quello che può essere interessante è che se il Black Hawk che le forze armate ucraine hanno ricevuto fosse davvero l’elicottero N60FW o similare, probabilmente questo avrà ricevuto degli aggiornamenti rispetto agli UH-60A originali tra cui il cockpit Garmin G5000H installato da Ace Aeronautics sul N60FW. Un cockpit digitale con controlli touchscreen molto più avanzati rispetto agli strumenti analogici presenti nei Mi-8 e nei Mi-24 utilizzati dagli ucraini.

Come sappiamo l’Ucraina è intenta ad adottare equipaggiamenti occidentali e NATO per tutte le sue forze armate. L’elicottero UH-60 Black Hawk sarebbe una scelta ovvia per la modernizzazione della flotta ad ala rotante poiché ad oggi è l’elicottero militare occidentale più utilizzato nella sua classe con numerose cellule disponibili sia da stock militari che da fornitori come Ace Aeronautics.

Sikorsky UH-60 Black Hawk

L’elicottero multiruolo UH-60 Black Hawk è stato sviluppato da Sikorsky Aircraft negli anni ’70 del secolo scorso in sostituzione dell’iconico UH-1 Huey, fino a quel momento spina dorsale della componente elicotteristica dell’US Army ma oramai avviato verso la fine della vita operativa. L’esercito degli Stati Uniti effettuò un ordine iniziale per la produzione dell’UH-60A nel 1978 e il primo volo ha avuto luogo il 17 ottobre 1974. L’UH-60A è entrato in servizio con l’esercito degli Stati Uniti nel 1979, con la 101st Airborne Division, e da allora è stato utilizzato dalle forze armate statunitensi e molti altri paesi del mondo.

L’UH-60, in ambito militare, è stato utilizzato in una grande varietà di ruoli, tra cui il trasporto, l’evacuazione medica, la ricerca e soccorso, l’assalto aereo, la lotta antinave e antisom, le operazioni speciali. Naturalmente ha partecipato a tutte le operazioni militari americane recenti a partire da Grenada nel 1983, Panama nel 1989 per proseguire con l’operazione Desert Storm nel 1991, la Somalia nel 1993, con l’operazione Enduring Freedom in Afghanistan e l’operazione Iraqi Freedom.

L’UH-60 ha subito numerosi aggiornamenti e variazioni nel corso della sua storia, inclusi i modelli UH-60L e UH-60M. L’elicottero Black Hawk rimane in servizio con l’esercito degli Stati Uniti e molti altri paesi in tutto il mondo. Tuttavia, l’UH-60A sopra descritto con numero di volo N60FW “Blue” non è identico all’UH-60A dell’esercito, avendo subito una serie di importanti modifiche con l’avionica sostituita dalla compagnia proprietaria.


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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 1 marzo 2023, 3:17

Analisidifesa.it ha scritto:
Droni ucraini sulla Russia, ribelli bielorussi rivendicano l’attacco a un Beriev A-50 russo

I droni ucraini hanno attaccato nelle ultime ore il territorio russo e bielorusso. Ieri è stato colpito un deposito di carburante a Tuapse (Krasnodar) a oltre 400 chilometri dalle linee ucraine, altri 4 droni sono stati abbattuti nelle regioni di confine di Belgorod e Bryansk mentre l’avvistamento di UAV ha indotto le autorità russe a chiudere per alcune ore l’aeroporto di San Pietroburgo e un altro drone è caduto a Kolomna, 110 chilometri da Mosca.

Secondo il governatore Andrey Vorobyov, il velivolo aveva probabilmente come obiettivo alcune infrastrutture civili. Il drone è precipitato nei pressi di una stazione di distribuzione del gas vicino alla città di Kolomna senza provocare né feriti né danni materiali.

In Bielorussia invece ribelli locali (o forse sabotatori ucraini infiltrasti) hanno rivendicato la distruzione di un aereo radar russo Beriev A-50’ n una base aerea vicino Minsk. “Questa è la diversione di maggior successo dall’inizio del 2022. L’operazione è stata condotta da due bielorussi.

Hanno impiegato dei droni e hanno già lasciato il paese”, ha twittato Franak Viacorka, un consigliere della leader dell’opposizione in esilio, Svetlana Tikhanovskaya. L’attacco con due droni alla base aerea di Machulishchy, a 12 chilometri da Minsk, è stato rivendicato dall’organizzazione di opposizione bielorussa Bypol, riferisce il Guardian.

Il bersaglio colpito è un aereo Beriev A-50, “uno dei 9 aerei radar delle forze aeree russe dal valore di 330 milioni di dollari”, sottolineano i miliziani.

Non vi sono conferme né dalla Russia né indipendenti del grave danneggiamento dell’aereo, ma blogger militari russi e bielorussi hanno parlato ieri di esplosioni nella base aerea. Interrogato ieri in merito dai giornalisti, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto: “non abbiamo nulla da dire a questo proposito”.

Secondo il Guardian, l’attacco potrebbe essere preoccupante per Mosca poiché in questa stessa base si trovano anche aerei intercettori Mig-31, in grado di trasportare missili ipersonici Kinzhal.

La natura militare dell’incursione nell’aeroporto utilizzato dalle forze aeree russe rende più concreta l’ipotesi di una stretta cooperazione tra opposizione (a questo punto armata) bielorussa e sabotatori ucraini infiltrati dal confine.


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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 11 marzo 2023, 1:58

Aviation-report.com ha scritto:
La Russia lancia 6 missili ipersonici Kinzhal in un massiccio attacco missilistico all’Ucraina

Nella notte del 9 marzo, la Russia ha lanciato un massiccio attacco missilistico contro l’Ucraina, il maggiore da quello del 16 febbraio scorso. In totale i russi hanno rilasciato 81 missili di vario tipo. Tra questi sono stati utilizzati anche 6 missili ipersonici Kinzhal, ha riferito il comando dell’aeronautica delle forze armate ucraine. 34 missili da crociera e 4 droni sono stati distrutti dalle forze ucraine.

È stato riferito che i russi hanno lanciato i missili da dieci bombardieri strategici Tu-95, sette bombardieri strategici Tu-22M3, otto aerei da combattimento multiruolo Su-35, sei caccia MiG-31K con i missili ipersonici Kinzhal e tre unità navali armate con i missili Kalibr nel Mar Nero. Sono stati utilizzati anche missili del complesso antiaereo S-300, che hanno sparato contro obiettivi terrestri. I russi hanno attaccato infrastrutture critiche in Ucraina.

Di seguito il dettaglio indicato dall’Aeronautica militare ucraina dei missili lanciati contro obiettivi ucraini:

  • 28 missili da crociera Kh-101/Kh-555;
  • 20 missili da crociera “Kalibr”;
  • 6 missili da crociera X-22;
  • 6 missili da crociera ipersonici Kh-47 “Kinzhal” ;
  • 8 missili di cui 2 Kh-31P e 6 X-59;
  • 13 missili antiaerei S-300.


Come risultato dell’attacco, ci sono state vittime e sono stati colpiti anche infrastrutture critiche. In un certo numero di regioni ucraine vengono utilizzate interruzioni di corrente di emergenza. Come detto Kiev ha riferito che le forze di difesa aerea ucraine avrebbero distrutto 34 missili da crociera sui 48 Kh-101/Kh-555 e Kalibr lanciati sull’Ucraina. Inoltre, “… come risultato delle contromisure, 8 missili aerei guidati Kh-31P e Kh-59 non hanno raggiunto i loro obiettivi”, hanno sottolineato le forze armate ucraine.

Tuttavia, il comando dell’aeronautica militare di Kiev ha osservato che le forze armate ucraine attualmente non dispongono di mezzi in grado di intercettare i missili aerei russi Kh-22 e i missili ipersonici Kinzhal, nonché i missili antiaerei dell’S-300/400. Ricordiamo che il Kh-22 è un missile da crociera supersonico a lungo raggio con una testata da 960 kg.

Secondo quanto dichiarato Sergei Chemezov, capo dell’industria statale Rostec, al canale televisivo Zvezda, la Russia avrebbe aumentato considerevolmente la produzione dei sistemi missilistici ipersonici Kinzhal.

I missili ipersonici Kinzhal sul MiG-31K

Con questo ultimo attacco, le forze armate russe avrebbero utilizzato il missile ipersonico Kinzhal almeno quattro volte durante l’operazione speciale in Ucraina. Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu in un’intervista al canale televisivo Rossiya-1 trasmesso lo scorso 21 agosto 2022 aveva detto che “… è stato utilizzato durante l’operazione militare speciale tre volte. E tre volte ha mostrato le sue straordinarie caratteristiche … nessun altro ha un missile del genere: ipersonico, con tale velocità e con tali capacità di penetrazione. Non può essere né rilevato né intercettato“.

Cosa sappiamo del Kinzhal? Questo missile è attualmente utilizzato dai MiG-31K/I Foxhund e in maniera ridotta dai bombardieri Tu-22M3 Backfire, anche se Mosca dovrebbe procedere all’integrazione anche sui Tu-160M Blackjack e sui Su-57 Felon. Il missile ipersonico Kinzhal è per molti aspetti il ​​missile tattico più capace al mondo e che combina una velocità ipersonica di Mach 10 con un’elevata manovrabilità – che gli permetterebbe di variare la traiettoria lungo il percorso sia sul piano verticale che orizzontale – e una lunga gittata di 2000 km sufficiente per raggiungere obiettivi in ​​tutta Europa, tranne la penisola iberica, senza che l’aereo lasci lo spazio aereo russo.

Come detto, volando a quasi 10 volte la velocità del suono (più di 2 miglia al secondo) con una traiettoria più piatta rispetto ad un missile balistico standard, concede alle difese aeree poco tempo per reagire. Si dice che il Kinzhal sia capace di portare attacchi di precisione su obiettivi fissi ma anche di prendere di mira bersagli mobili con l’aiuto di un sensore di ricerca radar. Il missile è in grado di trasportare una testata a frammentazione da 1.100 libbre o una testata nucleare da 500 kilotoni anche se ad oggi sarebbe considerata un’arma strategica convenzionale poiché la capacità nucleare potrebbe non essere stata ancora implementata tecnicamente.

Il missile fornisce un mezzo asimmetrico per affrontare le forze molto più grandi schierate dalla NATO, con attacchi agli aeroporti, alle concentrazioni di truppe e ad altri obiettivi chiave nelle prime fasi di una guerra che potenzialmente possono causare danni sufficienti a compensare in parte gli immensi svantaggi materiali della Russia.

Il missile Kinzhal è anche altamente capace nel ruolo antinave, consentendo ai jet MiG-31K di minacciare le navi da guerra nemiche ben oltre il raggio di rappresaglia, in gran parte dell’Atlantico e del Pacifico occidentale e potenzialmente molto più lontano con il rifornimento in volo.


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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 15 marzo 2023, 1:56

Aviation-report.com ha scritto:
Caccia russo ha abbattuto un drone americano MQ-9 che precipita dopo essere stato intercettato e colpito da un Su-27 di Mosca

Alta tensione sul Mar Nero. Un caccia russo ha abbattuto un drone americano MQ-9 che è precipitato dopo essere stato intercettato da un Su-27 russo che è entrato in collisione con il drone colpendone l’elica e facendolo cadere nel Mar Nero, ha confermato il Pentagono. Questo è il primo incidente del genere dall’invasione russa dell’Ucraina più di un anno fa.

Il drone MQ-9 Reaper stava effettuando una missione di sorveglianza di routine nello spazio aereo internazionale quando è stato intercettato dai due caccia Su-27 intorno alle 7 del mattino ora locale, secondo quanto dichiarato dalle forze aeree statunitensi in Europa. Il comandante supremo della NATO in Europa, il Generale dell’Esercito Statunitense Christopher Cavoli, ha informato gli alleati della NATO sull’incidente, che è stato duramente condannato dalla Casa Bianca e dal Pentagono e che hanno avvertito del rischio di escalation.

L’incidente odierno si inserisce tra le preoccupazioni sulla possibilità che il conflitto in Ucraina si estenda nella regione, anche se vale la pena notare che fortunatamente l’abbattimento di piattaforme senza piloti presenta minori rischi di escalation proprio grazie alla mancanza di personale a bordo.

Due jet russi Su-27 Flanker avrebbero effettuato quella che il Pentagono ha descritto come un’intercettazione sconsiderata del drone americano prima che uno di loro si scontrasse con esso. Diverse volte prima della collisione, gli aerei da combattimento russi hanno scaricato carburante sull’MQ-9, forse cercando di accecarlo o danneggiarlo, e hanno volato davanti al drone con manovre pericolose, hanno detto le forze armate statunitensi. L’incidente ha provocato la perdita completa del drone MQ-9 ed avrebbe quasi causato lo schianto anche di uno dei due Su-27.

“Il nostro aereo MQ-9 stava conducendo operazioni di routine nello spazio aereo internazionale quando è stato intercettato e colpito da un aereo russo, provocando un incidente e la completa perdita dell’MQ-9“, ha affermato il Fenerale dell’US Air Force James Hecker, che sovrintende alle forze aeree statunitensi nella regione, si legge in un comunicato. “Gli aerei statunitensi e alleati continueranno ad operare nello spazio aereo internazionale e chiediamo ai russi di comportarsi in modo professionale e sicuro“, ha aggiunto Hecker.

Il Pentagono ha affermato che l’incidente ha seguito uno schema di comportamento pericoloso da parte dei piloti russi che operano vicino ad aerei degli Stati Uniti e dai suoi alleati, anche sul Mar Nero. “Sorvoliamo costantemente quello spazio aereo da un anno … e continueremo a farlo“, ha dichiarato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. “Non abbiamo bisogno di effettuare una sorta di check-in con i russi prima di volare nello spazio aereo internazionale. Non è necessario farlo“, ha aggiunto Kirby.

I droni MQ-9 noti per il loro ruolo ISR, Intelligence, sorveglianza e ricognizione nelle operazioni antiterrorismo, sono una parte fondamentale degli sforzi degli Stati Uniti per sorvegliare la guerra della Russia in Ucraina da più di un anno. Gli Stati Uniti hanno inviato gli MQ-9 Reaper in Polonia (Miroslawiec), Romania (Campia Turzii), Grecia (Larissa) ed Estonia ma li utilizzano anche a partire dalla base aerea italiana di Sigonella in Sicilia.

Secondo quanto pubblicato dall’agenzia di stampa TASS nessun caccia russo ha abbattuto un drone americano poiché i velivoli da combattimento di Mosca non hanno usato armi e non sono entrati in contatto con l’aereo americano. “A causa di brusche manovre, il drone americano è andato in volo incontrollato con una perdita di quota precipitando in mare“.

“La mattina del 14 marzo, sul Mar Nero nella regione della penisola di Crimea, il controllo dello spazio aereo delle forze aerospaziali russe ha registrato il volo di un velivolo senza pilota americano MQ-9 in volo in direzione del confine di stato di Federazione Russa“, ha affermato il ministero della difesa della Federazione Russa.

Come precisato dal Ministero della Difesa russo, il volo del MQ-9 sarebbe avvenuto con i transponder spenti “in violazione dei confini dell’area dello spazio aereo temporaneamente istituito ai fini dello svolgimento di un’operazione militare speciale, area resa nota a tutti gli utenti dello spazio aereo internazionale e pubblicato in conformità con gli standard internazionali.”

In una conferenza stampa di poche ora fa, il segretario stampa del Pentagono il Generale Patrick Ryder ha affermato che ci sarebbero delle immagini catturate dall’MQ-9 durante l’incidente. Se tali immagini venissero rilasciate e declassificate, potrebbero aiutare a fare luce su ciò che è accaduto esattamente tra il drone MQ-9 americano e il Su-27 russo.


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Messaggio da Phant » 17 marzo 2023, 2:34

Aviation-report.com ha scritto:
Sempre sui Mig-29 all’Ucraina: la Polonia afferma che Kiev potrebbe ricevere i caccia da più paesi

Diversi paesi intenderebbero trasferire i caccia MiG-29 all’Ucraina. Lo ha detto oggi in conferenza stampa l’addetto stampa del governo polacco, Piotr Muller, rispondendo ad una domanda sulle consegne previste di questi velivoli da combattimento a Kiev.

“Annunceremo i dettagli a tempo debito. Queste decisioni vengono prese in un gruppo di diversi paesi e non è mio compito segnalarlo a nome di questi paesi. Sebbene abbiamo già dichiarazioni chiare su quali saranno questi paesi, abbiamo concordato che queste decisioni saranno annunciate secondo le loro procedure“, ha affermato. “Siamo pronti a prendere una tale decisione in un gruppo di diversi paesi che hanno deciso di fare un simile passo“, ha aggiunto Muller.

Martedì, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki aveva inoltre dichiarato che la Polonia intenderebbe trasferire i suoi aerei da combattimento MiG-29 all’Ucraina entro le prossime 4-6 settimane e alcuni giorni fa aveva anche affermato che Varsavia era pronta a fornire questi velivoli all’Ucraina solo in coalizione con altri paesi della NATO.

La Polonia aveva in servizio 44 Mig-29 Fulcrum dei quali 12 ereditati dall’epoca dell’Unione Sovietica nel 1991, 10 ricevuti dalla Repubblica Ceca nel 1996 e 22 venduti dalla Germania nel 2003. Dopo le perdite, attualmente Varsavia ne possiede ancora 29.

Come sappiamo alla dichiarazione della Polonia si era aggiunta quella della Slovacchia. Bratislava invece ha ritirato dal servizio i suoi 11 MiG-29 a settembre del 2022. Uno degli aerei probabilmente sarà mantenuto in patria e i restanti 10 ceduti. Tra Polonia e Slovacchia, Kiev potrebbe ricevere complessivamente 39 MiG-29 o un numero minore a seconda del livello di operatività dei velivoli polacchi.

Anche la Bulgaria ha in servizio 11 MiG-29 monoposto e 2 MiG-29UB biposto da addestramento. Questi aerei dovrebbero essere sostituiti dagli F-16V dal 2024. Quindi anche Sofia potrebbe unirsi alla Polonia e alla Slovacchia.

Da parte ucraina si stima che l’eventuale consegna di questi aerei sarebbe una “buona notizia” in quanto segnerebbe un’evoluzione sulla questione della fornitura di aerei da combattimento da parte dei partner di Kiev e perché aiuterebbero ad alleviare la pressione attuale sui velivoli da combattimento di Kiev. Ricordiamo che dall’inizio della guerra l’Ucraina aveva ricevuto solo 18 aerei d’attacco subsonici Sukhoi Su-25 Frogfoot ricevuti dalla Bulgaria e dalla Macedonia.


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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 17 marzo 2023, 2:36

Aviation-report.com ha scritto:
La Russia tenterà di recuperare il drone MQ-9 americano caduto nel Mar Nero cercando di anticipare gli USA

Il segretario del Consiglio di Sicurezza russo ed ex capo del FSB, il servizio di sicurezza federale, Nikolai Patrushev ha dichiarato che la Russia cercherà di recuperare il drone MQ-9 americano caduto nel Mar Nero per studiarlo. “Non so se saremo in grado di recuperarlo o meno, ma dobbiamo farlo … e lo esamineremo sicuramente“, ha detto Patrushev alla TV di stato russa Rossiya 1.

“Per quanto riguarda il drone, gli americani continuano a dire che non stanno partecipando alle ostilità. Questa è l’ennesima conferma che sono direttamente coinvolti in questi eventi, nella guerra e dobbiamo difendere la nostra indipendenza e sovranità“, ha aggiunto.

Gli Stati Uniti stanno lavorando alle operazioni per recuperare il drone MQ-9 che è stato abbattuto martedì da un caccia russo Su-27 Flanker sul Mar Nero, secondo il coordinatore delle comunicazioni del Consiglio di Sicurezza nazionale John Kirby che ha avvertito che non è sicuro che gli Stati Uniti saranno in grado di recuperarlo. “Abbiamo fatto del nostro meglio per ridurre al minimo qualsiasi valore di intelligence che potrebbe derivare dalla possibilità che qualcun altro metta le mani sul drone“, ha detto Kirby.

Il comandante del Joint Chiefs of Staff, il generale Mark Milley, ha dichiarato che il drone non ha più valore di intelligence e che gli Stati Uniti hanno già adottato misure per proteggersi da una perdita di informazioni sensibili se il drone dovesse essere recuperato dalla Russia. “Probabilmente non c’è molto da recuperare, francamente“, ha detto Milley. “Per quanto riguarda la perdita di materiale sensibile abbiamo preso misure di mitigazione. Quindi siamo abbastanza fiduciosi che tutto ciò che era di valore non lo è più.”

Milley ha affermato che gli Stati Uniti sanno dove è caduto il drone nel Mar Nero e che probabilmente si trova tra i quattro e i cinquemila piedi (da 1.219 a 1.524 metri) sotto la superficie, il che renderebbe le operazioni di recupero molto difficili per chiunque. Ha detto che al momento gli Stati Uniti non hanno unità navali nel Mar Nero. “Non abbiamo navi lì, ma abbiamo molti alleati e amici nell’area“, ha detto.

Per quanto riguarda il contatto fisico tra il jet e il drone, Milley ha affermato che gli Stati Uniti hanno prove assolute del contatto e dell’intercettazione anche se non sanno se l’aereo da combattimento russo abbia colpito intenzionalmente il drone. “Sappiamo che l’intercettazione era intenzionale, sappiamo che il comportamento aggressivo era intenzionale, sappiamo anche che era molto poco professionale e molto pericoloso“, ha aggiunto Milley.

Alcuni media internazionali hanno ipotizzato che l’incidente sia stato provocato intenzionalmente dai russi per poter abbattere e poi recuperare il drone per analizzarlo. La CBS ha detto che i caccia di Mosca avrebbero avvicinato il drone per 19 volte cercando in tutti i modi di farlo cadere, da qui possono nascere i dubbi che l’azione non sia stata accidentale e dovuta alla poca professionalità dei piloti militari russi, ma ben programmata.

Il Cremlino ha affermato che le relazioni tra Russia e Stati Uniti sono al loro “punto più basso” e in uno “stato deplorevole”, dopo l’abbattimento del drone e ha respinto le accuse, negando che i suoi aerei da combattimento siano entrati in contatto con il drone statunitense. Ma i due governi stanno buttando acqua sul fuoco per poter gestire la situazione ed evitare escalation pericolose.

Il drone MQ-9 “Reaper” può volare fino a 50.000 piedi di altitudine per più di 27 ore, raccogliendo informazioni con sofisticate telecamere, sensori e radar. Ha un’apertura alare di 20 metri, un motore Honeywell, può trasportare 3.900 libbre di carburante e viaggiare ad una velocità di 240 nodi e può anche essere equipaggiato con armi come missili aria-terra. In diverse versioni questo tipo di drone è in servizio con gli Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Belgio, Olanda, Spagna, Italia e a breve anche in Polonia.

Ma quanti droni hanno perso gli Stati Uniti in aree contese? Ufficialmente sono 5. Nel 2015 un MQ-1 Predator è stato abbattuto in Siria dalla difesa aerea di Damasco. Due Predator/Reaper sono andati persi in Libia nel 2019 e nel 2022. Un RQ-4 Global Hawk è stato abbattuto da un missile iraniano nello stretto di Hormuz nel 2019. Un altro MQ-9 Reaper è stato abbattuto dai ribelli Houthi con un missile SA-6 sullo Yemen nel giugno 2019.


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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 17 marzo 2023, 2:39

Aviation-report.com ha scritto:
Pubblicato un video delle telecamere del MQ-9 che mostra l’incidente con il Su-27 russo

Il Pentagono ha pubblicato un video delle telecamere del MQ-9 che mostra una parte dell’incontro tra il drone dell’aeronautica militare americana e due caccia russi Su-27 Flanker sopra il Mar Nero lo scorso 14 marzo, incontro che, come abbiamo riportato, ha provocato la perdita del drone americano.

Il video sembra, quindi, confermare che uno dei Su-27 ha colpito effettivamente l’elica del drone, anche se ancora non è chiaro se l’azione sia stata deliberata o un errore di valutazione, anche se l’errore di valutazione ci sembra riduttivo come spiegazione dell’incidente.

Il video delle telecamere del MQ-9 appena declassificato proviene dal sensore MTS-B posto sotto il muso dell’MQ-9, che stava riprendendo la parte posteriore del drone mentre il Su-27 si avvicina scaricando carburante. Azione che i funzionari statunitensi avevano già definito una delle manovre più aggressive eseguite dal jet russo.

Al suo secondo avvicinamento al drone il Flanker, armato di almeno sei missili aria-aria, si avvicina ancora di più. In questo momento, quello della collisione, il video si interrompe e quindi è difficile determinare esattamente quale parte del Flanker abbia colpito il drone. Quando il video riprende per ancora pochi secondi, si può vedere che una delle quattro pale dell’elica dell’MQ-9 appare chiaramente danneggiata, indicazione dell’impatto con il Su-27.

L’US Europe Command (EUCOM) ha rilasciato questa trascrizione ufficiale di ciò che può essere visto nel video delle telecamere del MQ-9 al momento dell’incidente:

00:00: [Inizio del video] Un Su-27 russo si avvicina alla parte posteriore dell’MQ-9 dell’US Air Force.
00:05: Il Su-27 russo inizia a rilasciare carburante.
00:09 Il Su-27 russo passa sopra l’MQ-9 mentre continua a rilasciare carburante.
00:11: L’elica dell’MQ-9 della US Air Force può essere vista ancora intatta.
00:22: Un Su-27 russo inizia un secondo avvicinamento verso l’MQ-9.
00:26: Il Su-27 russo inizia a rilasciare carburante in avvicinamento all’MQ-9 passando ancora più vicino.
00:29: Il Su-27 russo si scontra con l’MQ-9 e il video della telecamera dell’MQ-9 si interrompe per circa 60 secondi.
00:39: Il video della telecamera dell’MQ-9 torna a funzionare correttamente. In questo momento l’elica del drone può essere vista di nuovo ed una delle pale può essere vista danneggiata.
00:42: [Fine del video]




Il Generale dell’US Air Force James B. Hecker, Comandante delle forze aeree statunitensi in Europa e in Africa, ha affermato che “questo atto non sicuro e poco professionale da parte dei russi ha quasi causato la caduta di entrambi gli aerei”. Il danno subito dal Su-27 che ha colpito l’MQ-9 rimane oscuro, ma anche se avesse toccato solo una delle eliche del drone è probabile che non sia stato un danno insignificante, anche se non abbastanza grave da impedirgli di atterrare in sicurezza.

Sebbene sia difficile trarre conclusioni definitive sull’intenzionalità o meno dell’incidente il filmato sembra chiaramente coerente con i resoconti statunitensi di “un’intercettazione non sicura e non professionale”, rispetto alle dichiarazioni del Ministero della Difesa della Federazione Russa che ha smentito che il caccia russo sia entrato in collisione con il drone. “Nessun caccia russo ha abbattuto un drone americano poiché i velivoli da combattimento di Mosca non hanno usato armi e non sono entrati in contatto con l’aereo americano. “A causa di brusche manovre, il drone americano è andato in volo incontrollato con una perdita di quota precipitando in mare“.

Per quanto riguarda la posizione di ciò che resta dell’MQ-9, l’US Air Force ha pubblicato una mappa che indica i movimenti finali del drone. In base a ciò, l’MQ-9 è stato intercettato dai Su-27 a circa 4-50 miglia nautiche dalla Crimea, prima di essere colpito a una distanza di circa 50-60 miglia nautiche dalla terraferma. Si è poi schiantato nel Mar Nero a circa 75-85 miglia nautiche dalla terraferma, intorno alle 7:20-7:30 ora locale.

A tal proposito il segretario del Consiglio di Sicurezza russo ed ex capo del FSB, il servizio di sicurezza federale, Nikolai Patrushev ha dichiarato che la Russia cercherà di recuperare il drone MQ-9 americano caduto nel Mar Nero per studiarlo. “Non so se saremo in grado di recuperarlo o meno, ma dobbiamo farlo … e lo esamineremo sicuramente“, ha detto Patrushev alla TV di stato russa Rossiya 1.

Secondo il coordinatore delle comunicazioni del Consiglio di Sicurezza nazionale John Kirby cnon è sicuro che gli Stati Uniti saranno in grado di recuperarlo. “Abbiamo fatto del nostro meglio per ridurre al minimo qualsiasi valore di intelligence che potrebbe derivare dalla possibilità che qualcun altro metta le mani sul drone“, ha detto Kirby.

Il comandante del Joint Chiefs of Staff, il generale Mark Milley, ha dichiarato che il drone non ha più valore di intelligence e che gli Stati Uniti hanno già adottato misure per proteggersi da una perdita di informazioni sensibili se il drone dovesse essere recuperato dalla Russia. “Probabilmente non c’è molto da recuperare, francamente“, ha detto Milley. “Per quanto riguarda la perdita di materiale sensibile abbiamo preso misure di mitigazione. Quindi siamo abbastanza fiduciosi che tutto ciò che era di valore non lo è più.”

Milley ha affermato che gli Stati Uniti sanno dove è caduto il drone nel Mar Nero e che probabilmente si trova tra i quattro e i cinquemila piedi (da 1.219 a 1.524 metri) sotto la superficie, il che renderebbe le operazioni di recupero molto difficili per chiunque. Ha detto che al momento gli Stati Uniti non hanno unità navali nel Mar Nero. “Non abbiamo navi lì, ma abbiamo molti alleati e amici nell’area“, ha detto.

Tuttavia oggi sembra che la Russia abbia già recuperato alcuni frammenti dell’MQ-9 abbattuto, secondo la CNN che descrive i pezzi come fibra di vetro o “piccoli pezzi” del drone. La Russia avrebbe raggiunto il luogo in cui il drone statunitense è precipitato nel Mar Nero, a circa 70-80 miglia a sud-ovest della Crimea.

Alcuni media filo-russi, hanno riferito che la Marina Militare russa avrebbe trovato il relitto dell’MQ-9 vicino a Sebastopoli ad una profondità di circa 900 metri e riportano che una fonte anonima vicina al Ministero della Difesa russo, avrebbe detto che: “… un robot sottomarino è sceso sul fondo del mare, trovando l’MQ-9 ad una profondità di circa 850-900 metri“.

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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 17 marzo 2023, 2:41

Aviation-report.com ha scritto:
La Polonia invierà i primi quattro velivoli MiG-29 all’Ucraina nei prossimi giorni

La Polonia invierà i primi quattro velivoli MiG-29 all’Ucraina nei prossimi giorni ha detto ieri 16 marzo il Presidente Andrzej Duda, diventando così il primo paese tra gli alleati di Kiev a fornire tali aerei. Uno tra i più fedeli sostenitori dell’Ucraina, la Polonia ha assunto un ruolo di primo piano nel persuadere alleati, a volte esitanti, a fornire a Kiev armi pesanti.

Duda aveva anche detto che qualsiasi trasferimento di jet sarebbe stato parte di una coalizione. Gli alleati della NATO dell’ex blocco del Patto di Varsavia come la Polonia e la Slovacchia sono stati subito accesi sostenitori di Kiev da quando la Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022. Martedì 14 marzo, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki aveva affermato che le consegne sarebbero state effettuate in quattro-sei settimane. Anche la Slovacchia sta valutando l’invio dei suoi circa 10 MiG-29 in Ucraina, ma non ha ancora preso una decisione.

“In primo luogo, letteralmente nei prossimi giorni, consegneremo, per quanto ricordo, quattro aerei all’Ucraina in piena efficienza”, ha detto Andrzej Duda in una conferenza stampa. “Il resto è in fase di preparazione e manutenzione. Le restanti macchine saranno revisionate e preparate per la consegna”. Duda ha detto che la Polonia avrebbe circa 10-20 jet MiG 29 operativi e che saranno sostituiti dai nuovi F-35 e FA-50.

A tal proposito il costruttore aerospaziale sud coreano KAI, nei giorni scorsi, ha rilasciato le prime immagini ufficiali di uno dei 48 velivoli FA-50 ordinati dalla Polonia, pronto ad effettuare i primi testi di volo in Corea del Sud.

Tornando ai MiG-29 di Varsavia, ricordiamo che la Polonia aveva in servizio 44 Mig-29 Fulcrum dei quali 12 ereditati dall’epoca dell’Unione Sovietica nel 1991, 10 ricevuti dalla Repubblica Ceca nel 1996 e 22 venduti dalla Germania nel 2003. Dopo le perdite, attualmente Varsavia ne possiede ancora 29, ma non è sicuro il numero di quelli effettivamente in condizioni di volo.

Si stima che l’eventuale consegna dei primi quattro velivoli MiG-29 all’Ucraina sarebbe una “buona notizia” in quanto aprirebbe la strada e segnerebbe un’evoluzione sulla questione della fornitura di aerei da combattimento da parte dei partner di Kiev e perché aiuterebbero ad alleviare la pressione attuale sui velivoli da combattimento di Kiev. Ricordiamo che dall’inizio della guerra l’Ucraina aveva ricevuto solo 18 aerei d’attacco subsonici Sukhoi Su-25 Frogfoot ricevuti dalla Bulgaria e dalla Macedonia.


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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 25 marzo 2023, 17:41

Aviation-report.com ha scritto:
I primi 4 caccia MiG-29 Slovacchi sono stati consegnati all’aeronautica militare ucraina

Oggi 23 marzo 2023 i primi quattro di 13 velivoli da combattimento MiG-29 slovacchi, ritirati dal servizio attivo dall’aeronautica militare slovacca a settembre del 2022, sono stati trasferiti in Ucraina. Gli aerei sono decollati alle 12:00 dalla base aerea di Sliač con a bordo i piloti dell’aeronautica militare ucraina arrivati ​​in Slovacchia per prenderli in consegna insieme ai meccanici che hanno dato supporto ed apportato alcune modifiche parziali ai velivoli prima della partenza.

Il governo guidato dal primo ministro Eduard Heger ha approvato la donazione di un totale di tredici caccia MiG-29 teoricamente idonei al volo. Inizialmente solo un velivolo sarebbe dovuto rimanere in Slovacchia per questioni museali, ma probabilmente saranno tutti trasferiti.

I restanti caccia, secondo i media slovacchi, saranno probabilmente trasportati in Ucraina via terra anche se non saranno forniti dettagli per motivi operativi e di sicurezza. Bratislava da detto che le informazioni in merito saranno confermate immediatamente dopo il loro trasferimento sicuro nella parte ucraina, come avvenuto oggi.

Il MiG-29 è il velivolo attualmente giusto per i piloti militari ucraini che non hanno bisogno di alcun addestramento aggiuntivo per pilotarlo in combattimento, considerando che il Fulcrum è già in dotazione alle forze aeree di Kiev.

“Grazie a tutti i soggetti coinvolti per un fantastico lavoro professionale. La Slovacchia è dalla parte giusta, e con questo gesto, noi come Paese abbiamo scritto in lettere maiuscole nella storia del mondo moderno, dell’ aiuto tempestivo, sincera solidarietà e grandezza della nazione“, ha affermato il ministro della Difesa Jaroslav Naď .

Come sappiamo anche la Polonia è pronta a consegnare i suoi caccia MiG-29 all’aeronautica militare ucraina insieme alla Slovacchia. Di recente, Andrzej Duda, presidente della Polonia, ha confermato la sua disponibilità a tale trasferimento. Ha affermato che Varsavia è pronta a consegnare i suoi aerei da combattimento MiG-29 all’Ucraina come parte della coalizione internazionale. Il 16 marzo scorso, Andrzej Duda ha riferito che la Polonia prevede di consegnare i primi quattro caccia MiG-29 all’Ucraina nei prossimi giorni, e successivamente trasferirà i restanti aerei. Anche per la Polonia non sappiamo esattamente quanti saranno, forse 29.

Come abbiamo scritto ieri Bratislava riceverà gli elicotteri d’attacco AH-1Z Viper della Bell dagli Stati Uniti, in cambio del trasferimento della sua flotta di caccia MiG-29 Fulcrum all’Ucraina. Il ministro della Difesa slovacco Jaroslav Naď lo ha annunciato il 22 marzo, affermando che sarebbero stati forniti 12 elicotteri, oltre ai missili aria-superficie Lockheed Martin AGM-114 Hellfire II, che dovrebbero essere più di 500, tutto con uno sconto di circa il 66% sull’importo iniziale.

Naď ha aggiunto che la fornitura degli elicotteri d’attacco AH-1Z è anche una compensazione indiretta da parte del governo degli Stati Uniti per la consegna tardiva dell’aereo da combattimento Lockheed Martin F-16 Fighting Falcon che il paese ha ordinato nel 2018 e che ora dovrebbe arrivare nel 2024. L’accordo ha un valore di poco superiore a 1 miliardo di dollari, di cui il governo slovacco pagherà 340 milioni di dollari in 3-4 anni, mentre il resto, circa 660 milioni, sarà coperto dallo schema di finanziamento militare estero (FMF – Foreign Military Financing) degli Stati Uniti.

I MiG-29 Slovacchi

La Cecoslovacchia ricevette 24 MiG-29 verso la fine degli anni ’80 e nel 1993, con la divisione in Repubblica Ceca e Slovacchia, i 24 MiG-29 vennero suddivisi in parti eque tra le due nazioni. Tra il 2005 ed il 2008 i 12 MiG della Slovak Air Force (Vzdušné sily Slovenskej Republiky) furono sottoposti ad un programma di aggiornamento per estenderne la vita operativa di ulteriori 10 anni, presso lo stabilimento di Trencin.
Questo aggiornamento agli standard NATO venne operato in stretta collaborazione con la RSK MiG, BAE Systems e Rockwell Collins e garantiva l’adeguamento agli standard ICAO grazie all’inclusione negli equipaggiamenti dell’aereo di sistemi d’avanguardia di produzione russa ed occidentale.

Tali aggiornamenti includevano nuovi sistemi di avionica per navigazione ed atterraggio (VOR/ILS/MKR), sistema TCAN AN/ANR-153(V), radio AN/ARC-210VHF/UHF, antenne IFF, navigatore satellitare Rockwell Collins MAGR, transponder system BAE VAPX-113(V), nuove luci anti-collisione aggiornate agli standard ICAO.

Dopo l’upgrade i MiG-29 slovacchi ricevettero la denominazione AS per i monoposto e UBS per i biposto (S sta per Slovak) e potevano operare senza limitazioni all’interno delle missioni NATO. I nuovi sistemi di identificazione permettevano quindi di classificare i bersagli senza dover essere guidati dalla guida caccia a terra.

L’inclusione nell’avionica di nuovi sistemi di navigazione e display multifunzionale permettevano di raffigurare la navigazione e la missione pianificata agevolando il lavoro del pilota. Inoltre il vecchio sistema metrico della strumentazione di epoca sovietica fu sostituito da quello in unità imperiali (miles, feet and pounds).




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Re: Guerra Ucraina - Russia

Messaggio da Phant » 17 aprile 2023, 1:33

Aviation-report.com ha scritto:
I piloti militari bielorussi completano l’addestramento per l’uso di armi nucleari tattiche russe

Gli equipaggi di volo dell’aeronautica militare bielorussa hanno completato il loro addestramento per l’uso di armi nucleari tattiche come parte del piano della Russia di dispiegare le armi al suo alleato, ha detto venerdì scorso il Ministero della Difesa russo. Mosca ha diffuso un video in cui un pilota militare bielorusso affermava che il corso di addestramento in Russia aveva fornito agli equipaggi dei jet da attacco al suolo Su-25 dell’aeronautica militare bielorussa le competenze necessarie per utilizzare questa tipologia di armi.

Il mese scorso il presidente russo Vladimir Putin aveva dichiarato che Mosca intende posizionare alcune delle sue armi nucleari tattiche in Bielorussia, in un altro tentativo del leader del Cremlino di minacciare l’utilizzo di armi nucleari tattiche per scoraggiare l’Occidente dal sostenere l’Ucraina. Ricordiamo che la Russia ha un accordo con la Bielorussia che prevede stretti legami politici, economici e militari.

In questo ambito infatti le truppe russe hanno utilizzato il territorio bielorusso per entrare in Ucraina da nord nel febbraio 2022 e hanno continuato a mantenere una presenza in Bielorussia che condivide un confine di 1.250 chilometri con Lettonia, Lituania e Polonia, tutti membri della NATO.

Il dispiegamento di armi nucleari tattiche russe in Bielorussia le avvicinerebbe a potenziali obiettivi in ​​Ucraina e nei paesi membri della NATO nell’Europa centrale e orientale. Tali armi hanno lo scopo di distruggere le truppe nemiche sul campo di battaglia. Hanno una portata relativamente breve e una potenza molto inferiore rispetto alle testate nucleari montate su missili strategici a lungo raggio, che sono in grado di annientare intere città.

Putin ha affermato che la costruzione di strutture di stoccaggio per armi nucleari tattiche sarà completata in Bielorussia entro il 1 luglio prossimo. La Russia ha anche contribuito a modernizzare gli aerei da combattimento bielorussi Su-25 Frogfoot per adattarli al trasporto di armi nucleari ed ha anche fornito alla Bielorussia alcuni missili balistici a corto raggio Iskander che potrebbero essere dotati di una testata nucleare.

Putin ha sottolineato che la Russia manterrà il controllo su qualsiasi arma nucleare schierata in Bielorussia, proprio come gli Stati Uniti controllano le proprie armi nucleari tattiche sul territorio dei suoi alleati della NATO. Inoltre il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha suggerito che alcune delle armi nucleari strategiche della Russia potrebbero essere dispiegate in Bielorussia insieme a parte dell’arsenale nucleare tattico di Mosca.


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