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Re: NASA

Messaggio da Cougar » 12 ottobre 2015, 10:19

Si, tra l'altro il formato delle foto e dei video era incompatibile con quello delle tv dell'epoca, ergo hanno piazzato una telecamera davanti ad un monitor per mandarle in onda worldwide ... :doh:
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Re: NASA

Messaggio da Aviators » 17 ottobre 2015, 0:05

Focus.it ha scritto: Kepler ha individuato una costruzione aliena?

È l'ultima delle ipotesi possibili, ma un astronomo della Penn State non la esclude.

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Il telescopio spaziale Kepler ha anche il compito di scovare pianeti lontani che possano ospitare la vita. Ma stando ad alcune indiscrezioni online potrebbe aver scoperto qualcosa di davvero più eccitante: la stella KIC 8462852, che si trova a 1480 anni luce dalla Terra, sembra essere circondata da quella che potrebbe essere una struttura aliena.

L'ANOMALIA. Se un esopianeta ruota intorno a una stella, Kepler registra un affievolimento della sua luminosità a intervalli regolari e per un numero limitato di ore o giorni. La peculiarità di KIC 8462852 è che per un periodo che va da 5 a 80 giorni viene oscurato fino all'80%: sembra perciò esserci una grande quantità di massa in rotazione attorno alla stella.

GIOVANE E VECCHIO. Tutto questo sarebbe normale se KIC fosse giovane, perché una stella nata da poco è circondata da detriti e polveri che successivamente, grazie alla forza di gravità, si organizzano in pianeti e fasce di asteroidi. È la storia di ogni sistema solare, a cominciare dal nostro. Nel caso di KIC, però, le osservazioni suggeriscono che l'astro sia piuttosto vecchio.

I DUBBI DEGLI SCIENZIATI. Tabetha Boyajian (università di Yale) ha pubblicato una serie di riflessioni (qui in pdf) nelle quali propone possibili spiegazione per il fenomeno osservato, a partire da un malfunzionamento di Kepler ma contemplando anche un impatto su scala planetaria - simile a quello che ha creato la Luna - oppure l'accumulo di una fascia di asteroidi.

L'IPOTESI ALIENA. Jason Wright, astronomo della Penn State, ne aggiunge una: «Sebbene gli alieni debbano sempre essere l'ultima ipotesi da prendere in considerazione, questa massa in orbita attorno alla stella potrebbe essere frutto di una tecnologia aliena», come scudi o - al contrario - collettori di energia solare. Certo è difficile, in ogni caso, immaginare di sciogliere questo mistero distante da noi 1480 anni.

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Messaggio da Aviators » 8 novembre 2015, 11:42

Repubblica.it ha scritto: L'esplosione durante il lancio: l'inferno nelle nuove foto Nasa del razzo esploso

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La Nasa ha reso pubbliche nuove, spettacolari, immagini dell'esplosione del razzo Antares durante il lancio fallito del 28 ottobre 2014. Il vettore della Orbital era destinato a portare in orbita la capsula Cygnus con i rifornimenti per la Stazione spaziale internazionale ma si è disintegrato pochi secondi dopo il decollo dal Wallops Flight Facility della Nasa. Le indagini condotte sia dalla Nasa che dalla compagnia privata che ha in appalto il servizio di rifornimento alla Iss non hanno però portato a risultati certi sulla causa dell'anomalia (un'esplosione nella pompa dell'ossigeno di uno dei propulsori).

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Messaggio da Aviators » 12 novembre 2015, 23:00

Tom's Hardware ha scritto: Astronauti su Marte: il piano in tre fasi della NASA

L'uomo arriverà su Marte, ma prima ci sono altri due passi importanti da compiere: eccoli.

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Messaggio da Aviators » 12 novembre 2015, 23:02

Tom's Hardware ha scritto: Un detrito spaziale cadrà domani sulla Terra

Domani mattina alle 7:19 ora italiana un pezzo di spazzatura spaziale cadrà sulla Terra nell'Oceano Indiano. Secondo gli esperti non ci saranno pericoli per le persone.

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Messaggio da Aviators » 12 dicembre 2015, 13:51

Focus.it ha scritto: Il razzo Falcon 9 di SpaceX torna a volare

Una nuova versione del razzo Falcon sta per essere lanciata da Cape Canaveral, dopo lo stop imposto dall'incidente dello scorso 28 giugno.

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A quasi cinque mesi dall'incidente che aveva distrutto un carico di rifornimenti e strumenti scientifici diretti verso la ISS, la compagnia aerospaziale SpaceX torna di nuovo operativa: il prossimo 19 dicembre, un razzo Facon 9 spiccherà il volo da Cape Canaveral con un carico di 11 satelliti da spedire in orbita.

Si tratta del primo lancio dopo la pausa imposta dalla Nasa e dalla Federal Aviation Administration, che ha portato la compagnia di Elon Musk ad apportare alcune modifiche ai propri lanciatori, al fine di renderli più efficienti e sicuri.

COSA ERA SUCCESSO. L'esplosione del razzo Falcon 9 (e della capsula Dragon annessa) avvenuta lo scorso 28 giugno ha rappresentato il primo fallimento di SpaceX dopo 18 lanci portati a termine con successo.

Lo scoppio, privo di conseguenze per l'equipaggio della base orbitante, fu causato da un eccesso di pressione nel serbatoio dell'ossigeno liquido del modulo superiore del lanciatore.

DI NUOVO AL LAVORO.
Il patron Elon Musk ha comunicato il ritorno nello spazio attraverso Twitter: il 16 dicembre, a Cape Canaveral, verrà condotto il test di accensione (fire static test), con l'obiettivo di lanciare il vettore tre giorni dopo.

Le modifiche apportate a Falcon 9 dovrebbero evitare spiacevoli sorprese, ma non è ancora confermato se durante il lancio verrà tentato un nuovo rientro controllato del primo stadio e se - nel caso - verrà effettuato sulla terrraferma (in precedenza era stato effettuato su una piattaforma galleggiante "posteggiata" nell'Oceano Atlantico).

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Messaggio da Aviators » 13 dicembre 2015, 12:00

Tom's Hardware ha scritto: Ingegnere NASA spiega come costruire la Morte Nera

Secondo l'ingegnere capo del Jet Propulsion Laboratory della NASA per costruire la Morte Nera bisogna partire da un asteroide.

Un ingegnere della NASA ha proposto un metodo per costruire in modo efficiente la Morte Nera. Non è lo stesso metodo seguito dall'Impero, è persino meglio. L'idea, anche se al momento resta nel campo della fantascienza, è interessante perché prende spunto da nozioni tecnologiche reali e attuali.

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L'idea è molto semplice: per costruire la Morte Nera basta partire da un asteroide, che fornisce di per sé i materiali essenziali per la costruzione di questa macchina di distruzione, dai metalli ai composti organici, fino ad arrivare all'acqua.

Così facendo la costruzione sarebbe molto più veloce e meno costosa dell'opzione di estrarre i materiali da un altro pianeta e trasportarli nello Spazio. Insomma Darth Vader ha fatto una gran fatica inutilmente, scegliendo la strada più difficile e costosa. A proposito di costi, secondo il professor Zachary Feinstein della Washington University costruire la prima e la seconda Morte Nera della trilogia originaria sarebbe costato all'Impero 838 trilioni di dollari (419 trilioni ciascuna).

Video: http://www.dailymotion.com/video/x3hqwq ... ineer_tech

A spiegare in un video di Wired il trucco dell'asteroide è stato Brian Muirhead, ingegnere capo del Jet Propulsion Laboratory della NASA. Secondo lui una Morte Nera non può semplicemente essere costruita con "il lancio di un mucchio di roba da un pianeta".

Proprio per la ricchezza contenuta negli asteroidi la NASA progetta una missione su un asteroide nel 2023. L'idea – ricordiamo – è quella di far atterrare un robot su un asteroide, portarlo in orbita intorno alla Luna quindi predisporre una missione con equipaggio umano per il prelievo di campioni.

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Messaggio da Aviators » 16 dicembre 2015, 20:54

Focus.it ha scritto: Com'è fatta la navetta spaziale Soyuz
Le navette spaziali russe Soyuz sono le uniche ad assicurare il trasporto degli equipaggi umani da e per la stazione spaziale internazionale. Eppure hanno più di 40 anni (le prime versioni della navetta risalgono al 1966). Ma funzionano ancora egregiamente. Ecco come sono fatte.




Il 15 dicembre 2015, alle 12:03 ora italiana, il razzo russo Soyuz FG porterà in orbita la navetta Soyuz TMA-19M con a bordo gli astronauti Tim Kopra (NASA) e Tim Peake (ESA) e il cosmonauta Yuri Malenchenko (Roscosmos), diretti verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Il decollo avverrà come di consueto dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan.

Al momento, dopo il pensionamento degli Shuttle - l'Endeavour da poco ha raggiunto la sua ultima destinazione in un museo di Los Angeles (guarda il video) - le navette spaziali russe Soyuz sono le uniche ad assicurare il trasporto degli equipaggi umani da e per la stazione spaziale internazionale.

In questo video - realizzato per una partenza del 2012 - vi spieghiamo com'è fatta.

La Nasa, intanto, sta sviluppando una propria capsula, la Orion e lo stesso stanno facendo aziende private come l'americana Space X con una speciale versione "abitata" della navetta Dragon.

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Messaggio da Aviators » 17 dicembre 2015, 20:47

Tom's Hardware ha scritto: La NASA arruola astronauti ma non serve essere superdotati

La NASA recluta astronauti: gli italiani non possono partecipare, ma leggete i requisiti richiesti.

La NASA recluta astronauti per le prossime missioni spaziali, compreso Marte. La selezione purtroppo è aperta solo ai cittadini statunitensi, ma il bando di concorso è una buona occasione per sapere quali requisiti bisogna avere per poter aspirare a diventare un astronauta.

Le candidature iniziano oggi e i risultati delle selezioni saranno annunciati a metà 2017, ma la cosa più interessante è che i fortunati che ce la faranno potranno volare sulla ISS, così come su uno dei velivoli spaziali in sviluppo - come per esempio le navicelle Orion e Dragon - per le missioni di lunga durata nell'esplorazione dello Spazio profondo.

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Fra le mete c'è anche Marte, nominato espressamente nell'annuncio: "la NASA sta progettando un viaggio ambizioso su Marte e stiamo cercando uomini e donne di talento per aiutarci a raggiungere l'obiettivo […] straordinari americani che compiranno il prossimo grande passo nell'esplorazione" scrive l'amministratore della NASA ed ex astronauta Charles Bolden, che aggiunge: "questo prossimo gruppo di esploratori spaziali ispirerà la generazione di Marte a raggiungere nuovi risultati ambiziosi e ci aiuterà a realizzare l'obiettivo di lasciare impronte umane sul Pianeta Rosso".

I nuovi astronauti potranno inoltre salire a bordo della navicella Orion, lanciata con il razzo di Space X, per fare missioni senza precedenti nell'orbita lunare. Lì l'agenzia spaziale svolgerà missioni per aumentare le proprie conoscenze sulle operazioni complesse nello Spazio profondo che saranno il passo intermedio prima di arrivare alle missioni di più lunga durata come il viaggio verso Marte.

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Veniamo ai requisiti che si devono avere. La NASA selezionerà candidati qualificati da un pool eterogeneo di cittadini degli Stati Uniti, tra cui ingegneri, scienziati e medici. Quello che è richiesto è una laurea in ingegneria, scienze biologiche, scienze fisiche, informatica o matematica, meglio se con un dottorato. Il candidato ideale deve poi avere alle spalle tre anni di esperienza professionale maturata nel suo ambito di studio, o in alternativa almeno 1.000 ore come pilota di aerei jet.

Per quanto riguarda la preparazione fisica richiesta ci sono una vista perfetta, pressione sanguigna nella norma (140/90) e un'altezza compresa fra 1,57 e 1,90 metri. Dopo le selezioni i candidati dovranno affrontare un biennio di studi e test al termine dei quali ci sarà la seconda e definitiva scrematura.

Se avete i requisiti richiesti, tranne la cittadinanza statunitense, tenete d'occhio il sito dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), di cui fanno parte – fra gli altri – gli astronauti italiani Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti.

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Messaggio da Aviators » 24 dicembre 2015, 18:51

Tom's Hardware ha scritto: NASA rinvia il prossimo rover per Marte

Un problema tecnico ha compromesso il lancio del rover marziano InSight della NASA: se va bene partirà nel 2018.

Il rover InSight che avrebbe dovuto essere spedito su Marte a marzo 2016 verrà posticipato. È stato rilevato un problema a uno degli strumenti principali che non può essere risolto in tempo per il decollo. Il problema è che Marte e la Terra si allineano in modo da favorire il viaggio verso Marte solo una volta ogni 26 mesi, e per questo il rover InSight (Interior Exploration Using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport) dovrà attendere fino a metà del 2018 per iniziare la sua missione.

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Sempre che a questo punto avrà ancora senso questa missione: stando a quanto detto dai funzionari della NASA infatti c'è persino l'eventualità che venga annullata. Ricordiamo che InSight è stato costruito da Lockheed Martin Space Systems e la sua peculiarità avrebbe dovuto essere un trapano capace di studiare l'interno del Pianeta Rosso. A giugno era terminata la fase di assemblaggio ed era partita quella di test, che ha portato a evidenziare i problemi oggetto dell'annuncio di ieri.

John Grunsfeld, amministratore associato dello Science Mission Directorate della NASA, ha detto nel comunicato che "ci spingiamo al limite della tecnologia con le nostre missioni per fare Scienza, ma l'esplorazione dello Spazio non perdona e la verità è che non siamo pronti a lanciare nella finestra del 2016. Nei prossimi mesi faremo un programma sul da farsi ma una cosa è chiara: la NASA continuerà ad essere pienamente impegnata nella scoperta scientifica e l'esplorazione di Marte".

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Il problema è relativo all'esperimento Seismic Experiment for Interior Structure (SEIS), uno dei due strumenti scientifici principali di Insight. SEIS, che è stato fornito dall'agenzia spaziale francese CNES, è una suite di tre sismometri progettata per misurare i " marsquakes" e altre attività nel sottosuolo sul Pianeta Rosso.

Per effettuare le sue misurazioni ultra precise SEIS richiede un ambiente sottovuoto, ma dai controlli è emerso che il contenitore sottovuoto ha una perdita, da ricondurre a una saldatura difettosa. Il presidente del CNES Jean-Yves Le Gall due settimane orsono aveva detto che era a conoscenza del problema e si aspettava che sarebbe stato risolto in tempo per la spedizione di SEIS negli Stati Uniti ai primi di gennaio.

Video: http://www.dailymotion.com/video/x3j53h ... -deep_tech


La riparazione in effetti sembrava funzionare, almeno fino a lunedì 21 dicembre, quando è ricomparsa la perdita durante i test in un impianto in Francia. I tecnici sono quindi giunti alla conclusione che non c'è abbastanza tempo per fare una riparazione duratura e verificare che regga oltre ogni ragionevole dubbio prima del lancio.

"Non siamo pronti a partire" ha detto Grunsfeld. "Penso che sia molto meglio mettere la missione in discussione adesso, piuttosto che inviare InSight su Marte e ritrovarci con problemi che avremmo potuto riparare qui sulla Terra".

Il costo totale della missione di InSight - tra lancio, operazioni scientifiche e analisi dei dati - è di 675 milioni di dollari, di cui finora sono stati spesi 525 milioni di dollari. Ora i funzionari della NASA devono stabilire se lanciare InSight nel 2018.

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Messaggio da Aviators » 1 gennaio 2016, 15:33

Tom's Hardware ha scritto: La NASA deve muoversi: abitazioni spaziali entro il 2018

Il Congresso chiede alla NASA di sviluppare i moduli abitativi per le missioni spaziali entro il 2018 e destina 55 milioni di dollari al progetto.

Di recente il Congresso degli Stati Uniti ha approvato il piano di finanziamenti alla NASA per il 2016, che si attesta a 19,3 miliardi di dollari da ripartire fra i vari settori di ricerca. La relazione che accompagna il bilancio tuttavia richiede espressamente all'Agenzia di spendere almeno 55 milioni di dollari per un "modulo abitativo" a supporto dei programmi di esplorazione spaziale.

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Il denaro dovrebbe saltare fuori dai fondi destinati al programma Advanced Exploration Systems che, per la parte di ricerca e sviluppo, ha incassato 350 milioni di dollari. "La NASA deve sviluppare il prototipo di un modulo abitativo spaziale all'interno del programma Advanced Exploration Systems entro e non oltre il 2018" si legge nella relazione. È inoltre richiesto che la NASA fornisca al Congresso entro 180 giorni dall'approvazione (che risale al 18 dicembre) una relazione sullo stato del programma e su come ha speso i fondi a disposizione".

Negli ultimi mesi la NASA ha sempre enfatizzato sullo sviluppo di un modulo abitativo che potrebbe essere testato nello spazio cislunare nel 2020, e che potrebbe essere usato per le missioni umane su Marte in programma nel 2030. I test dovrebbero prevedere la costruzione e l'uso del modulo abitativo e di altre tecnologie chiave per anno a partire dalla fine del 2020, al fine di dimostrare che sono in grado di supportare una missione umana di lunga durata su Marte.

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Come sviluppare il modulo però non è ancora chiaro: secondo Sam Scimemi della NASA è ancora presto per fornire dettagli su come sarà fatto. L'Agenzia ha finanziato diversi studi di settore per i concept del modulo abitativo. Ha sottoscritto contratti per la progettazione con Bigelow Aerospace, Boeing, Lockheed Martin e Orbital ATK e altri per la realizzazione di tecnologie specifiche - come i sistemi di supporto vitale - con Dynetics, Hamilton Sundstrand e Orbital Technologies Corp.

Il prototipo di un modulo espandibile di Bigelow Aerospace verrà installato sulla Stazione Spaziale Internazionale nei primi mesi del 2016, altri progetti saranno presentati nel corso del 2016.

Non stupisce che l'amministrazione Obama stia mettendo fretta alla NASA su questo fronte: l'uomo può sognare finché vuole l'invio di uomini su Marte, ma senza una base abitabile restare sul Pianeta Rosso sarebbe un problema. La navicella spaziale Orion che dovrebbe portare gli astronauti su Marte è troppo piccola per essere usata come abitazione una volta atterrata.

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Messaggio da Aviators » 25 gennaio 2016, 18:47

Tom's Hardware ha scritto: Opportunity festeggia 12 anni di esplorazione su Marte

Il 25 gennaio del 2004 il rover Opportunity atterrò su Marte. Ha battuto ogni record di operatività e di percorrenza sul Pianeta Rosso.

Il rover Opportunity oggi festeggia 12 anni su Marte. Il Mars Exploration Rovers (MER) è atterrato sul Pianeta Rosso il 25 gennaio del 2004 alle 05:05 UTC e da allora non si è mai fermato. Nessun rover costruito dall'uomo ha finora funzionato così a lungo nell'ambiente avverso di Marte, e pensare che quando fu progettato si stimava che sarebbe rimasto in funzione per un tempo massimo di tre mesi.

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Un successo di progettazione e ingegneria, e un esempio prezioso per capire come costruire altri rover validi. L'unico problema "grosso" che finora ha avuto Opportunity è il malfunzionamento della memoria flash, che ha portato a molteplici reset a causa dei quali si è registrato un rallentamento delle attività di esplorazione scientifica.

Per fronteggiarlo i responsabili della missione hanno effettuato per la prima volta una serie di formattazioni da 125 milioni di chilometri di distanza. È uno dei tanti record che si riconoscono a questo straordinario robot.

Video: http://dai.ly/x2x0i83

Sono infatti molti i successi da menzionare: il 19 maggio 2010 Opportunity superò il record di durata delle missioni su Marte battendo la sonda Viking 1. Tre anni dopo, il 16 maggio 2013, conquistò il record di percorrenza con 35,760 chilometri, ulteriormente superato lo scorso anno – il 26 aprile 2015 – quando eguagliò la lunghezza della maratona con circa 42 chilometri. Per l'occasione la NASA pubblicò un suggestivo video time-lapse che riassumeva questa impresa memorabile in 8 minuti: ve lo riproponiamo in questa notizia.

A febbraio 2015 si temette per l'abbandono di Opportunity per mancanza di fondi: inizialmente era sembrato che la proposta di bilancio federale per l'anno fiscale 2016 non includesse i finanziamenti per il proseguo della sua missione. Alla fine però l'allarme rientrò e gli appassionati di esplorazione spaziale stanno continuando a tifare per questo esploratore robotizzato simbolo di longevità e tenacia.

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Messaggio da Aviators » 2 febbraio 2016, 22:41

Smartworld.it ha scritto: La NASA vi porterà su Marte entro il 2016, ma non vi servirà una tuta spaziale
Il futuro dell’esplorazione spaziale porterà l’uomo su Marte; l’obiettivo è fissato per il 2030, ma già entro la fine dell’anno la NASA vi farà “visitare” il Pianeta Rosso grazie a The Mars 2030 Experience, un’esperienza di realtà virtuale.
Realizzata in collaborazione con alcuni sviluppatori in arrivo dall’esperienza Irrational Games (Bioshock), di fianco ad altri membri di Fusion Media e del Space Systems Laboratory del MIT, The Mars 2030 Experience sarà una simulazione che vi farà immedesimare uno dei primi astronauti che sbarcheranno su Marte.
L’esperienza virtuale NASA, sviluppata con Unreal Engine 4, sarà disponibile entro la fine del 2016 in maniera del tutto gratuita per i principali visori per realtà virtuale, da i più semplici Google Cardboard e Samsung Gear VR, ai più elaborati Oculus Rift e PlayStation VR.

Ovviamente non si tratterà di un titolo di azione o fantascientifico, ma piuttosto di un’esperienza volta a far incontrare la passione per lo spazio con la realtà virtuale ed esplorare come questa tecnologia possa essere utilizzata anche come strumento educativo.

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Messaggio da Aviators » 26 febbraio 2016, 19:43

Tom's Hardware ha scritto: ISS: sperimentazione del primo modulo gonfiabile

Ad aprile dovrebbe arrivare sulla ISS il modulo gonfiabile Bigelow Expandable Activity Module (BEAM), che sarà agganciato al Nodo 3 della Stazione Spaziale Internazionale e sarà oggetto di studio per due anni.

Presto la Stazione Spaziale Internazionale dovrebbe ricevere una nuova stanza. Non si tratterà di un modulo come quelli che la compongono attualmente, ma di uno gonfiabile realizzato dall'azienda aerospaziale Bigelow Aerospace. Il progetto ha origine nel 2013, quando la NASA annunciò un finanziamento di quasi 18 milioni di dollari per la realizzazione di un nuovo ambiente per la ISS, il Bigelow Expandable Activity Module (BEAM) che dovrebbe essere lanciato nell'aprile 2016.
bigelow-alpha-station-6ff649bc9b219fc7002253200ea62d6b7.jpg
bigelow-alpha-station-6ff649bc9b219fc7002253200ea62d6b7.jpg (135.83 KiB) Visto 3890 volte
BEAM dovrebbe essere ripiegato all'interno di un vano di carico pressurizzato nella navicella Dragon di SpaceX. Mediante il braccio robotico gli astronauti dovrebbero agganciarlo al Nodo 3 della Stazione e quindi attivarlo.

Lo scopo non è di aggiungere spazio all'interno della ISS, ma di tenere agganciato BEAM per almeno due anni, nel corso dei quali misurare temperatura, pressione e radiazione all'interno del modulo per raccogliere dati.

L'azienda ha già messo in orbita due prototipi gonfiabili: Genesis 1 che è stato lanciato a luglio 2006, e Genesis 2 attivo da giugno 2007. Bigelow Aerospace li sta studiando per capire quanto possono durare e quali potrebbero essere i problemi a lungo termine.
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beam-flight-render-highres-812c6a50f9aa4a5815d12be73329855f9.jpg (104.77 KiB) Visto 3890 volte
Secondo i piani questi moduli gonfiabili dovrebbero permettere di risparmiare sui costi del carburante al momento del lancio perché sono leggeri e compatti e si espandono una volta arrivati nello Spazio. Genesis 2 per esempio ha a bordo diversi sensori che rilevano i dati sulla pressione, la temperatura, la radiazione a cui è sottoposto il veicolo spaziale e i suoi movimenti in orbita.

Robert Bigelow, fondatore della Bigelow Aerospace, ha spiegato a Space.com di avere preso ispirazione dalle prime missioni spaziali statunitensi. Per esempio il 12 agosto 1960 la NASA lanciò in orbita Echo 1, che fu il primo satellite gonfiabile al mondo.

Bigelow Aerospace sta anche studiando Sundancer, un modulo che potrebbe ospitare esseri umani. Dispone di 180 metri cubi di spazio abitabile, ha un sistema di supporto vitale autonomo, e potrebbe già avere un successore nel modello BA-330 di dimensioni maggiori (330 metri cubi).

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Messaggio da Aviators » 16 marzo 2016, 22:52

Tom's Hardware ha scritto: Il 22 marzo la NASA appiccherà un incendio nello Spazio

Come si propaga un incendio nello Spazio? Per saperlo la NASA ne appiccherà uno il 22 marzo e ne ha in programma altri tre. Nessuno correrà rischi.

Un incendio a bordo di un veicolo spaziale è uno degli eventi più temuti, come sanno bene gli appassionati di fantascienza. Ecco perché a bordo della ISS tutti i materiali sono ignifughi. O meglio lo erano, perché la NASA ha deciso di spedire sulla Stazione orbitante un kit fatto apposta per appiccare il fuoco.
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saffire1-9c83a1d5b8e210fe622bcb315c132856f.jpg (90.58 KiB) Visto 3873 volte
Gli ingegneri di Terra non stanno dando di matto, semplicemente hanno intenzione di condurre degli esperimenti per capire come si comporta il fuoco in condizioni di microgravità, in modo da rendere più sicure le navicelle spaziali del futuro.

Il punto è proprio questo: al momento non sappiamo esattamente e scientificamente come si sviluppa un incendio in condizioni di microgravità, "chi progetta i veicoli spaziali si basa sugli incendi terrestri e le relative norme antincendio. Questo approccio ha avuto successo finora, ma costituisce un rischio a causa del livello di incertezza".

L'unico modo per polverizzare le incertezze a quanto pare è giocare con il fuoco. Per questo la NASA ha finanziato l'esperimento Spacecraft Fire Experiment-I (Saffire-I), che non farà correre alcun rischio agli astronauti, nonostante preveda di appiccare un incendio su larga scala.

Video: http://www.dailymotion.com/video/x3y45l ... space_tech

Come spiega la NASA sul sito ufficiale, infatti, il test si terrà a bordo della navicella cargo Cygnus (CRS-6) vuota, dopo che avrà lasciato la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e prima del rientro nell'atmosfera terrestre (che comunque la distruggerebbe). La data della prima prova è fissata per il 22 marzo.

Il team del NASA John H. Glenn Research Center (GRC) è affiancato da un gruppo internazionale di scienziati e parte dell'esperimento è stato messo a punto dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA). Oltre a raccogliere competenze internazionali, questo approccio ha anche l'obiettivo di facilitare la cooperazione internazionale nello sviluppo di un atteggiamento condiviso alla prevenzione di incendi a bordo dei veicoli spaziali.
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Saffire-I sarà attrezzato con strumenti per "misurare la crescita di fiamma, il consumo di ossigeno e altri parametri". L'esperimento ha due obiettivi: il primo è capire meglio la propagazione della fiamma e lo sviluppo di un incendio a partire da una quantità di materiale infiammabile coerente con quello che potrebbe essere presente in una cabina di un veicolo spaziale. Per questo nella prima prova sarà impiegato un campione di materiale lungo circa 1 metro e largo 0,4 metri.

Il secondo obiettivo è quello di mettere alla prova i limiti di infiammabilità dei materiali a bassa gravità per determinare se i metodi di selezione dei materiali della NASA siano corretti.
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Per i test è stata scelta la navicella spaziale Cygnus, per la quale è in programma una serie di missioni sufficienti per consentire tre esperimenti al rientro in atmosfera. Ciascuno dei tre test in programma prevede l'impiego di un modulo diviso in due scomparti. Uno contiene sensori, videocamere ad alta definizione e apparecchiature per il trattamento del segnale. L'altro contiene quanto necessario per accendere una fiamma di grandi dimensioni e bruciare i materiali all'interno.

Nel primo esperimento verrà appiccato il fuoco usando una miscela di fibra di vetro e cotone. È un materiale che è già stato impiegato in passato per esperimenti di combustione in microgravità, ma con dimensioni molto più piccole.

Nel secondo esperimento, Saffire II, che si terrà nel mese di giugno, verrà incendiata una miscela di nove diversi campioni di materiali utilizzati di routine sulla Stazione Spaziale, fra cui quelli di cui è composto l'abbigliamento. Ciascun campione avrà una dimensione di 5 x 30 centimetri, che è la stessa dei campioni che la NASA impiega sulla Terra per controllare i materiali prima di inviarli su un veicolo spaziale.

Il materiale incendiabile sarà caricato a bordo del cargo in un involucro sigillato. Quando la navicella spaziale approderà alla ISS gli astronauti scaricheranno tutti i rifornimenti tranne l'involucro di Saffire, che verrà incendiato solo quando la Cygnus sarà sganciata e a distanza di sicurezza dalla ISS.

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