NASA

Tutto il resto, off topic compresi
Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: NASA

Messaggio da Aviators » 5 aprile 2016, 20:44

Tom's Hardware ha scritto: ISS: concluso con successo l'esperimento italiano ARTE

A bordo della ISS si è concluso con successo l'esperimento Advanced Research for passive Thermal Exchange per la verifica di un nuovo sistema termico in condizioni di microgravità.

Si è concluso con successo l'esperimento italiano Thermal Exchange nell'ambito del progetto ARTE (Advanced Research for passive Thermal Exchange) a bordo della ISS. Si tratta di un dimostratore tecnologico di heatpipe progettato e realizzato da Argotec con il coordinamento dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), che è giunto a bordo della ISS lo scorso 23 marzo a bordo del vettore Cygnus CRS OA-6 di Orbital/ATK.
arte1-81330d68da6ab47c98ce70a7701aac05e.jpg
arte1-81330d68da6ab47c98ce70a7701aac05e.jpg (104.85 KiB) Visto 4224 volte
Il payload ARTE si propone di dimostrare la validità scientifica delle heat pipe come sostitute dei sistemi più complessi. L'esperimento infatti prevedeva quattro heat pipe che contengono fluidi di lavoro a bassa tossicità così da rendere i dispositivi adatti a moduli e veicoli abitati.

Per capire la sua importanza è necessario sapere che al momento all'esterno della Stazione Spaziale Internazionale ci sono alcune heat pipe che contengono ammoniaca, una sostanza tossica che in caso di diffusione nell'ambiente abitato creerebbe un rischio sia per gli astronauti sia per i sistemi di bordo. Ricordiamo per esempio l'allarme che scattò a gennaio 2015 per una perdita.

Il punto è che attualmente all'interno della ISS il trasferimento di calore è affidato a sistemi attivi con parti rotanti che in caso di guasti devono essere sostituite, con conseguente perdita di tempo e costi. L'esperimento è volto a migliorare questo aspetto, anche e soprattutto nell'ottica di missioni umane ben più distanti, sfruttando soluzioni passive che non richiedano intervento umano e semplifichino le operazioni di manutenzioni in caso di guasti, che comunque dovrebbero verificarsi con frequenza minore rispetto ai sistemi attivi.
immagine-042-036348c9340dce538f45515288d98ba39.jpg
immagine-042-036348c9340dce538f45515288d98ba39.jpg (67.13 KiB) Visto 4224 volte
Le heat pipe sono appunto dispositivi nel campo del trasferimento passivo che sfruttano il cambio di fase del fluido contenuto all'interno del tubo per trasferire calore da una zona calda (ad esempio l'elettronica di bordo) ad una zona dove questo calore può essere dissipato verso l'esterno.

L'esperimento ha previsto l'installazione di ARTE all'interno della Microgravity Science Glovebox (MSG) che si trova nel modulo americano Destiny, e durante le sei ore di test gli ingegneri hanno seguito e supportato le operazioni in diretta dal Mission Control Centre di Argotec. Ora sono al lavoro per confrontare i risultati raccolti con quelli delle simulazioni numeriche e con i dati raccolti nella baseline data collection ottenuta prima del lancio analizzando i test condotti a terra con il modello di volo.

David Avino, managing director di Argotec, ha spiegato che "con questo test in microgravità si è fatto un passo fondamentale per la validazione in orbita di un nuovo sistema di scambio termico tutto italiano. E' il risultato di quattro anni di investimenti e ricerca portati avanti dall'azienda, per affrontare le necessità di smaltimento di calore per lunghi viaggi di esplorazione spaziale umana".

Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: NASA

Messaggio da Aviators » 8 aprile 2016, 19:53

Tom's Hardware ha scritto: Stasera SpaceX ritenta l'atterraggio del Falcon in verticale

Questa sera il razzo Falcon 9 di SpaceX tenterà nuovamente l'atterraggio in verticale. Collegatevi per seguire l'impresa.

Questa sera alle 22:40 ora italiana SpaceX cercherà ancora una volta di far atterrare in verticale il suo razzo Falcon 9 sulla piattaforma navigante nell'Oceano Atlantico. Sempre che le condizioni meteo siano favorevoli e che non si verifichino altri inconvenienti come l'ultima volta... La missione prevede il decollo dalla Cape Canaveral Air Force Station in Florida, la consegna in orbita della capsula Dragon con i rifornimenti per la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e il rientro con atterraggio in verticale.
spacex-falcon-9-dragon-launch-pad-05a9d9dcc822f02eb62ca57b6d4f778f8.jpg
spacex-falcon-9-dragon-launch-pad-05a9d9dcc822f02eb62ca57b6d4f778f8.jpg (93.15 KiB) Visto 4217 volte
La diretta partirà alle 22:30 e potete seguirla direttamente da questa notizia, che aggiorneremo a missione terminata.

Ricordiamo che finora SpaceX ha tentato per quattro volte l'atterraggio sulla "nave drone": a gennaio e aprile del 2015, e a gennaio e marzo di quest'anno. Nonostante in tutti i casi il razzo abbia centrato l'obiettivo e un paio di casi il successo sembrasse a portata di mano, finora non è stato possibile recuperare nessuno dei componenti. I portavoce dell'azienda questa volta sono ottimisti sull'esito.

Il vice presidente Hans Koenigsmann durante il briefing pre-lancio di ieri ha detto: "mi auguro che questa volta riusciremo nell'atterraggio".

diretta stream

Il lancio di questa sera è importante anche perché si tratta dell'ottavo volo di rifornimento di SpaceX verso la ISS, ma è il primo dopo il disastro del giugno del 2015, quando il Falcon 9 esplose in volo nei cieli della Florida poco dopo il lancio.

In questo caso la navicella Dragon avrà a bordo circa 3.175 chilogrammi di rifornimenti ed esperimenti scientifici, compreso il modulo espandibile di Bigelow Aerospace. L'aggancio alla ISS è programmato per la mattina di domenica 10 aprile, mentre il primo stadio del razzo rientrerà una manciata di minuti dopo il decollo. Secondo voi ce la farà questa volta?

Avatar utente
Groove
Maggiore
Maggiore
Messaggi: 1304
Iscritto il: 12 dicembre 2015, 14:01
Simulatore: DCS: A-10C Warthog

Re: NASA

Messaggio da Groove » 9 aprile 2016, 12:04

Spettacolare! :yes:
Ultima modifica di Groove il 9 aprile 2016, 12:07, modificato 1 volta in totale.
Immagine Immagine Immagine
A-10C MM 11-077
“If you’re going through hell, keep going.” Winston Churchill

Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: NASA

Messaggio da Aviators » 9 aprile 2016, 12:06

Tom's Hardware ha scritto: SpaceX ce l'ha fatta! Il Falcon 9 è atterrato in verticale

SpaceX è riuscita per la prima volta a far atterrare intatto il primo stadio del razzo Falcon 9 sulla piattaforma marina. Una missione da manuale che entra nella storia.

SpaceX ce l'ha fatta! Pochi minuti fa il primo stadio del razzo Falcon 9 è atterrato in verticale sulla nave drone nell'Oceano Atlantico. Una missione che questa volta è andata liscia dall'inizio alla fine: meteo quasi ottimo, nessun ritardo, separazione degli stadi come da manuale, e lo stesso per la manovra di rientro.







L'azienda di Elon Musk entra nella storia per la seconda volta, dopo l'atterraggio perfetto sulla terraferma del dicembre 2015, quando il Falcon 9 traghettò in orbita 11 veicoli spaziali per l'azienda di comunicazioni satellitari Orbcomm e rientrò, atterrando in verticale.
falcon9-61698e1056478b94b23bf2e8f2ff4e6b2.jpg
falcon9-61698e1056478b94b23bf2e8f2ff4e6b2.jpg (47 KiB) Visto 4211 volte
Il successo di oggi è una tappa fondamentale per SpaceX, che dimostra di poter fare atterrare i suoi razzi sia sulla terraferma sia in mare. Opzioni che potenzialmente permettono all'azienda di Elon Musk di poter recuperare e riutilizzare ancora più razzi in futuro.

Oltre tutto, riuscire a controllare l'atterraggio nell'Oceano è importantissimo perché probabilmente sarà questo il tipo di rientro che SpaceX userà più spesso: stando a quanto dichiarato da Hans Koenigsmann, l'azienda prevede di fare atterrare un terzo dei suoi razzi a terra, il resto in mare.
falcon9-2-50da70ef8f10e6dff5127ab654e3aaec7.jpg
falcon9-2-50da70ef8f10e6dff5127ab654e3aaec7.jpg (61.51 KiB) Visto 4211 volte
Vale la pena di spendere qualche parola sui motivi di tanta ostinazione nel voler usare questo sistema di rientro. Il fatto è che tecniche differenti di atterraggio richiedono diverse quantità di carburante. La piattaforma marina ha un vantaggio rispetto alla terraferma: può posizionarsi nel luogo ideale per "accogliere" il primo stadio, permettendo a quest'ultimo di seguire un percorso di rientro meno costoso rispetto a quello che dovrebbe fare per tornare nel punto in cui è decollato.
yeah-7d5408259ea0aab06e83d05d38335c527.jpg
yeah-7d5408259ea0aab06e83d05d38335c527.jpg (19.98 KiB) Visto 4211 volte
Questo comporta un importante risparmio di carburante, che è una voce di spesa fondamentale per abbassare i costi di lancio. È infatti da tenere presente che il Falcon 9 costa 60 milioni di dollari, a fronte di 200.000 dollari di combustibile per ciascun lancio. Se il primo stadio una volta recuperato non richiedesse forti interventi di ristrutturazione, potrebbe abbassare in modo consistente del costo di produzione. Il Presidente di SpaceX Gwynne Shotwell si aspetta in dettaglio di tagliare i costi di lancio di circa il 30 percento, il che renderebbe i trasporti di SpaceX un'opzione ancora più conveniente per i clienti.

Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: NASA

Messaggio da Aviators » 27 aprile 2016, 22:35

Tom's Hardware ha scritto: Propulsione solare-elettrica per le future missioni NASA

La Solar Electric Propulsion (SEP) consuma meno e permette periodi di spinta più lunghi. La NASA ha incaricato Aerojet Rocketdyne di raddoppiare la capacità di spinta e aumentare l'efficienza del carburante di 10 volte.

La NASA punta allo spazio profondo e per questo ha siglato un contratto da 67 milioni di dollari e della durata di tre anni con Aerojet Rocketdyne per sviluppare un avanzato sistema di propulsione solare - elettrico, noto anche come Solar Electric Propulsion (SEP) o propulsione a effetto Hall.

Nella sua nota stampa la NASA afferma che il sistema di propulsione potrebbe essere usato in missioni robotiche verso un asteroide o altre missioni legate al programma Journey to Mars. Rispetto alla propulsione chimica - quella usata oggi dai razzi per sfuggire alla gravità della Terra e raggiungere l'orbita - il SEP garantisce una spinta inferiore, ma è più efficiente nei consumi e in grado di fornire la spinta per periodi di tempo più lunghi. Per queste ragioni SEP sembra adattarsi bene al vuoto dello spazio.
sep-contract-award-1621d07b03364d0390957fee0ce21010c.jpg
sep-contract-award-1621d07b03364d0390957fee0ce21010c.jpg (125.64 KiB) Visto 4197 volte
I motori SEP forniscono la spinta convertendo l'energia solare in elettrica e usano tale elettricità per accelerare il propellente ionizzato a velocità estremamente elevate. Si crea così un "iconico" bagliore blu, creato dai fotoni rilasciati dagli ioni che perdono energia al momento del distacco dal motore. La NASA sta lavorando sulla tecnologia SEP dagli anni 1950 e hanno usato il SEP in precedenti missioni come Dawn, attualmente in orbita attorno a Cerere.

Con il nuovo contratto l'ente spaziale statunitense spera di raddoppiare la capacità di spinta rispetto ai sistemi di propulsione elettrici attuali e aumentare l'efficienza del carburante di 10 volte rispetto alla propulsione chimica corrente.

Una sfida, dato che le missioni nello spazio profondo si allontanano dal Sole, e quindi diventa più difficile catturare efficacemente la luce solare per far funzionare il veicolo spaziale. Per questo la NASA ha affermato che in parallelo sta lavorando per far progredire la tecnologia dei pannelli solari.

Aerojet Rocketdyne sarà responsabile della costruzione, test e distribuzione dei motori SEP per test e valutazione. L'obiettivo finale è avere quattro propulsori pronti per l'uso entro la fine del decennio. La NASA punta però al test del sistema SEP più grande e avanzato nella missione Asteroid Redirect Mission prevista tra il 2020 e il 2030, in cui si cercherà di catturare un asteroide e collocarlo in orbita attorno alla Luna.

Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: NASA

Messaggio da Aviators » 2 maggio 2016, 22:22

Tom's Hardware ha scritto: Astronavi: 50 anni di evoluzione nei pannelli di comando

Come sono cambiati i pannelli di comando delle astronavi negli ultimi 50 anni? Nelle immagini il passaggio da migliaia di interruttori ai moderni touchscreen.

Se state guidando un veicolo nello Spazio, il pannello di comando è il punto di riferimento più importante che avete. In passato per governare una navicella spaziale bisognava mettere mano a migliaia di interruttori e pulsanti, oggi si va verso il touchscreen.
22-apollo-command-module-1968-1973-2-759d0ec4611aa6c04482f1715cfe59d75.jpg
22-apollo-command-module-1968-1973-2-759d0ec4611aa6c04482f1715cfe59d75.jpg (179.83 KiB) Visto 4188 volte
Un passaggio non scontato, che ha portato molti cambiamenti nell'evoluzione dell'interfaccia con cui hanno dovuto prendere dimestichezza gli astronauti che hanno volato nello Spazio dai tempi di Jurij Gagarin a quelli odierni di Scott Kelly.

Se date un'occhiata ai pannelli di controllo delle navicelle spaziali che l'uomo ha progettato e realizzato negli ultimi 55 anni, noterete che il sistema di visualizzazione e controllo è diventato via via più complesso e sofisticato, per poi sterzare verso la semplificazione massima. Per darvene un'idea potete dare un'occhiata alla galleria inclusa in questa notizia, che ritrae decine di strumenti analogici e digitali - fra cui display, controller manuali, leve e interruttori - che gli astronauti e i cosmonauti hanno usato nel corso degli anni, e quelli che probabilmente sfrutteranno in futuro.

Galleria Completa

Pensate per esempio che lo Space Shuttle aveva quasi duemila interruttori e comandi, nel 1999 si passò al "glass cockpit" dello Space Shuttle Atlantis, che fu ritenuto rivoluzionario proprio per la presenza di un pannello di controllo con Multifunction Electronic Display Subsystem (MEDS).

Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: NASA

Messaggio da Aviators » 10 maggio 2016, 18:06

Tom's Hardware ha scritto: Ossigeno su Marte, NASA conferma ma non si può respirare

Dopo 40 anni la NASA torna a misurare l'ossigeno atomico nell'atmosfera di Marte: è importante per capire meglio l'atmosfera del Pianeta Rosso.

Per la prima volta in 40 anni i ricercatori della NASA hanno rilevato la presenza di ossigeno atomico nell'alta atmosfera di Marte, grazie allo Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy (SOFIA). Che nella mesosfera di Marte ci fosse ossigeno atomico non è una novità assoluta, l'avevano già rilevato in passato le sonde Viking e Mariner.
marsgreat-0-4a380aa2dee31b69611af3df37bb8569b.jpg
marsgreat-0-4a380aa2dee31b69611af3df37bb8569b.jpg (181.32 KiB) Visto 4181 volte
Da quattro decadi però non si effettuava una misurazione simile, perché l'ossigeno atomico è difficile da rilevare dato che si debbono impiegare lunghezze d'onda all'infrarosso: un requisito che obbliga a trovarsi a quote molto alte.

Ecco perché è stato fondamentale SOFIA, un aereo di linea Boeing 747SP modificato su cui è stato caricato un telescopio a infrarossi da 254 centimetri. Frutto di un progetto congiunto della NASA e del Centro aerospaziale tedesco, l'aereo si è portato a 13mila metri di altitudine, in modo da trovarsi al di sopra delle nuvole e del 99 percento del vapore acqueo dell'atmosfera terrestre.

Il risultato è stata una misurazione dell'ossigeno atomico negli strati superiori dell'atmosfera marziana (mesosfera appunto), da cui è risultato che la sua presenza è pari a circa la metà della quantità prevista. Il dato ha una rilevanza perché l'ossigeno atomico influenza il modo in cui altri gas sfuggono dall'atmosfera marziana e quindi ha un impatto significativo sul clima del pianeta.

Il suo valore può essere dovuto a variazioni nell'atmosfera marziana, ed è per approfondire questo aspetto che gli scienziati continueranno a utilizzare SOFIA. L'obiettivo della ricerca è infatti quello di cercare di comprendere meglio l'atmosfera del Pianeta Rosso.

Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: NASA

Messaggio da Aviators » 11 maggio 2016, 19:30

Repubblica.it ha scritto: Nasa, Kepler: 1284 nuovi esopianeti confermati. Scoperti pianeti nella zona abitabile

Il conto dei corpi celesti ora supera i 3200. Prima dell'annuncio di oggi ne erano stati indentificati 2000. Hertz: "Dati che ci porteranno più vicini a scoprire se siamo soli nell'Universo"

LA SCOPERTA del telescopio spaziale Keplero annunciata oggi dalla Nasa è fatta di numeri. E uno dei più impressionanti è 1284. Ovvero gli esopianeti ufficialmente confermati dalle alterazioni della luminosità stellare che Keplero, lanciato nel 2009, analizza alla ricerca di corpi planetari fuori dal nostro Sistema Solare. Ad aumentare è di rimando anche il numero di pianeti rinvenuti nella cosiddetta Goldilocks zone, ovvero la zona abitabile. La Nasa li indica in una tavola grafica come compresi tra Venere e Marte.

Immagine

pianeti colorati in arancione sono quelli nuovi tra i corpi individuati da Keplero. Il conto dei mondi alieni superà così i 3200. Prima dei 1284 annunciati oggi Keplero ne aveva infatti indentificati già 2000. In realtà, la Nasa aveva incluso nella lista dei possibili pianeti quasi 5000 oggetti osservati dal telescopio spaziale. L'analisi dei dati ha però ristretto la platea di candidati. Lo status degli oltre mille "esclusi" non è ancora stato confermato e di tutti i "verificati" molti, secondo la Nasa, potrebbero avere una superficie rocciosa. "Prima che del lancio del telescopio spaziale Keplero - ha affermato Paul Hertz, direttore della divisione di astrofisica della Nasa - non sapevamo se i pianeti esterni al Sistema Solare fossero rari o comuni nella galassia. Grazie a Keplero e alla comunità dei ricercatori, ora sappiamo che ci potrebbero essere più pianeti che stelle: un'informazione utile per le missioni future che ci porteranno più vicini a scoprire se siamo soli nell'universo".

Interessante quindi ai fini della ricerca anche l'aumento di pianeti nella zona abitabile. Sono nove i nuovi pianeti che potrebbero avere caratteristiche adatte alla vita così come la conosciamo, vista la distanza dalla loro stella di riferimento (che nel caso del nostro Sole è appunto quella compresa tra Venere e Marte). Le ricerche della Nasa in questo senso ovviamente continuano, sia utilizzando Keplero che migliorando i software di ricognizione e di analisi dei dati raccolti dal telescopio spaziale. Che ha recuperato immagini e dati su oltre 150.000 stelle, in una missione originariamente di tre anni e mezzo e che invece è arrivata fino a oggi superando anche un guasto nel 2013, e portandoci risultati straordinari.

Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: NASA

Messaggio da Aviators » 27 maggio 2016, 19:03

HDBlog ha scritto: Nuovo lancio per SpaceX: diretta streaming dalle 23:30

Immagine

Elon Musk e il suo entourage sono riusciti nell'intento di rendere le proprie missioni degli eventi mediatici. Questa sera ci sarà una nuova partenza, un Falcon 9 v1.2 è pronto al lancio dalle ore 23.39 italiane in poi con l'obiettivo di portare in orbita il satellite per le comunicazioni Thaicom 8. Si partirà da Cape Canveral, in Florida, è il quinto lancio dell'agenzia spaziale privata in questo 2016 e le probabilità che avvenga in orario sono al momento dell'86%.

Il satellite Thaicom pesa 3100kg e avrà l'obiettivo di incrementare i servizi nel sudest asiatico. Il webcast, lancio permettendo, durerà come al solito dai 35 ai 50 minuti, tempo utile perchè il Falcon raggiunga la quota necessaria, rilasci il prezioso paco in orbita e rientri verso la chiatta drone in mezzo all'oceano.

Appuntamento quindi a questa sera, qui di seguito il video del webcast, nel corso della giornata aggiorneremo questo articolo se ci saranno ulteriori novità o imprevisti:



Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: NASA

Messaggio da Aviators » 28 maggio 2016, 10:38

Tom's Hardware ha scritto: SpaceX Falcon 9 atterra ancora in piedi, è quasi leggenda

Il primo stadio del razzo Falcon 9 di SpaceX è atterrato in verticale per la terza volta di fila, la seconda sulla piattaforma nell'Oceano Atlantico.

SpaceX ce l'ha fatta, da inizio 2016 ha inanellato il terzo atterraggio riuscito del primo stadio del razzo Falcon 9, dopo il successo dell'8 aprile scorso. Il quarto se si conta anche quello di dicembre 2015 sulla terraferma. I test dell'azienda di Elon Musk non potrebbero andare meglio, in vista della prossima missione attesa per luglio, quando ci sarà un nuovo tentativo di atterraggio sulla terraferma, già riuscito in passato.
cjfnipqw0aqaezq-9c98b8e01edab19f1a62064eda7878a5f.jpg
cjfnipqw0aqaezq-9c98b8e01edab19f1a62064eda7878a5f.jpg (36.77 KiB) Visto 4165 volte
Come la volta scorsa, amche stanotte la missione prevedeva la consegna in orbita di un satellite geostazionario per le telecomunicazioni, e l'altra analogia è che l'azienda di Elon Musk aveva messo le mani avanti spiegando che la missione particolarmente complessa non era garanzia di una buona riuscita nell'atterraggio. Una nota che forse diventerà un'abitudine scaramantica visto il successo ripetuto.
cjfnudvweaa6jer-0a39e5beb01ce7582cda8bf3a9b56c2dd.jpg
cjfnudvweaa6jer-0a39e5beb01ce7582cda8bf3a9b56c2dd.jpg (21.03 KiB) Visto 4165 volte
Dopo il rinvio di ieri notte "per un eccesso di prudenza" SpaceX ha fatto decollare il Falcon 9 da Cape Canaveral alle 23:40 ora italiana come previsto, e questa volta non si cono stati intoppi: dopo una manciata di minuti il primo stadio è rientrato e si è appoggiato intatto sulla piattaforma drone.
cjfqoxnvaaaqjxd-13744289f42be515ff2c932339ef821c2.jpg
cjfqoxnvaaaqjxd-13744289f42be515ff2c932339ef821c2.jpg (26.48 KiB) Visto 4165 volte
Adesso ci sono tre primi stadi recuperati da controllare (quattro contando anche quello di fine 2015): una parte poco spettacolare ma fondamentale, per capire se siano effettivamente riutilizzabili e quanto costa rimetterli nella condizione di compiere un'altra missione. Se economicamente ne varrà la pena sarà la conferma che siamo vicini alla capacità di riutilizzare i razzi, e che i lanci nello Spazio diventeranno più accessibili.
cjfrl58weaena-f-large-3394b94a7624b42d2339d8c094945d353.jpg
cjfrl58weaena-f-large-3394b94a7624b42d2339d8c094945d353.jpg (52.32 KiB) Visto 4165 volte
Per chi avesse perso la diretta, può rivedere tutto online sulla pagina ufficiale di SpaceX.
Un breve resoconto dei lanci:

1- Orbcomm OG2 M2 il 22 dicembre su terra ferma.
2- SpX-8 l'8 aprile su nave drone
3- JCSAT-14 il 6 maggio su nave drone
4- Thaicom-8 quest'ultimo lancio sempre su nave drone

Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: NASA

Messaggio da Aviators » 17 giugno 2016, 12:38

Tom's Hardware ha scritto: Perché il Falcon 9 di SpaceX ha fallito l'atterraggio

Un'inquadratura più ampia e le spiegazioni di Musk permettono di capire cos'è andato storto nell'atterraggio del primo stadio del Falcon 9.

Il 15 giugno SpaceX ha portato a termine la consegna in orbita di due satelliti per le telecomunicazioni, ma al rientro il primo stadio del razzo Falcon 9 ha fallito l'atterraggio sulla nave drone. Le immagini che abbiamo visto in diretta non erano molto chiare perché l'inquadratura ravvicinata dalla piattaforma "Of Course I Still Love You" era troppo stretta e si è interrotta dopo pochi secondi.
cattura-jpg-7bd5398cdd8245177bf32b1b3b7b09d8e.jpg
cattura-jpg-7bd5398cdd8245177bf32b1b3b7b09d8e.jpg (14.88 KiB) Visto 4153 volte
Nel frattempo Elon Musk ha diffuso un'inquadratura più larga dell'atterraggio, da cui si capisce meglio quello che è accaduto: in sostanza la velocità di discesa del razzo era troppo elevata e l'appoggio sulla nave drone è stato troppo brusco, oltre i limiti strutturalmente sopportabili. La cosa che non si vedeva nelle inquadrature ravvicinate oscurate dal fumo è che il razzo alla fine si è rovesciato.

Il motivo è legato a un calo di potenza ad uno dei tre motori a razzo. L'impatto ha distrutto una parte del telaio del razzo e alcuni dei motori, compromettendo l'equilibrio del razzo stesso.

Video: http://www.dailymotion.com/video/x4h0q1 ... -2016_tech

Musk ha inoltre precisato quanto già accennavamo: il 2016 è un anno di sperimentazione, durante il quale SpaceX si aspetta una percentuale di successo pari al 70 percento circa dei tentativi di atterraggio. Ha poi aggiunto che l'azienda sta lavorando a un aggiornamento del sistema di atterraggio dei Falcon 9 per prevenire questo tipo di errori in futuro. Ecco perché non c'è da deprimersi davanti all'ultimo insuccesso.

Quello del 15 giugno era l'ottavo tentativo di atterraggio in mare, e il quinto fallimento non consecutivo. In ogni caso il carico utile dell'ultima missione è stato consegnato con successo nello Spazio poco dopo il tentativo di atterraggio.

In ultimo vediamo una curiosità: nel primo tweet Musk ha spiegato il fallito atterraggio usando il termine "RUD" (Rapid Unscheduled Disassembly – Disintegrazione Rapida Non Programmata). Non è la prima volta che lo fa, e non si tratta di un termine tecnico della tecnologia missilistica. Anzi, più che agli scienziati che lavorano sui razzi può essere noto agli appassionati di giochi. RUD è infatti un acronimo usato sui forum su Kerbal Space Program, un gioco in cui bisogna creare e gestire il proprio programma spaziale. Prevede di costruire veicoli spaziali, farli volare e atterrare su corpi celesti, e cercare di aiutare i Kerbal a conquistare lo Spazio. Per la cronaca, per i giocatori RUD è un modo per dire che il razzo si è fatto saltare in aria!

Secondo i bene informati non è un gioco semplice, anche se sicuramente è più facile che fare atterrare un razzo vero. Musk rivelò la sua passione per Kerbal durante un Q&A su Reddit, quando scherzando disse che SpaceX utilizza Kerbal per testare il suo software. La battuta non passò inosservata agli appassionati del gioco, che costruirono una replica del Falcon 9 da integrare all'interno del gioco, e atterrò in verticale con successo! Vedere per credere...

Video: http://www.dailymotion.com/video/x4h0sp ... ocket_tech

Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: NASA

Messaggio da Aviators » 21 giugno 2016, 21:54

Tom's Hardware ha scritto: ISS in video a 4K è un'emozione da guardare

Un nuovo breve video in Full HD e 4K pubblicato dalla NASA per far vedere la ISS agli appassionati di missioni spaziali.

Com'è la vita a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, la vista sulla Terra, la navicella Soyuz che arriva e che parte? Curiosità che la maggior parte delle persone ha, e che la NASA ha deciso di soddisfare con un nuovo video realizzato sia in Ultra HD (in questa pagina) sia in 4K (via YouTube) per la gioia degli appassionati di missioni spaziali.

Video: http://www.dailymotion.com/video/x4hhm0 ... shortfilms

Sono meno di tre minuti, in cui scorrono per brevi ma intensi attimi le attività quotidiane come il controllo delle piante che crescono nella serra spaziale Veggie (Vegetable Production System), gli sguardi verso la Terra dai punti di osservazione, il saluto dei compagni di missione che tornano a casa, il lavoro all'esterno della ISS e molto altro. Un video emozionante che vi consigliamo di guardare!

Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: NASA

Messaggio da Aviators » 2 settembre 2016, 20:54

Tom's Hardware ha scritto: Falcon 9 di SpaceX esplode a Cape Canaveral, che botto!

Un razzo Falcon 9 di SpaceX è esploso alla base di Cape Canaveral durante un test. I testimoni parlano di esplosioni multipli e c'è una densa nube di fumo che si alza dalla piattaforma. Non ci sono feriti.

Immagine

Un razzo Falcon 9 di SpaceX è esploso a Cape Canaveral durante dei test di routine. Stando a quanto riportato dal Telegraph l'esplosione ha scosso edifici situati a chilometri di distanza dallo spazioporto e alzato una densa colonna di fumo nero, visibile anche nelle foto scattate da molte persone e nelle immagini trasmesse in diretta dalle emittenti TV.

Video

SpaceX ha subito precisato in una dichiarazione che non ci sono stati feriti, e che si è verificata una "anomalia" durante i test, su cui verranno condotte tutte le indagini del caso. La NASA per conto suo si è subito detta estranea a quanto accaduto, ma riferisce di più esplosioni. Un portavoce della Cape Canaveral Air Force Station parla di una esplosione "significativa" dopo le 9 am ET (le 15 ora italian) al Launch Complex 40, che è quello da cui partono le missioni di SpaceX.
In questo momento non è ancora chiaro se la piattaforma di lancio sia rimasta danneggiata e quindi che impatto ci sarebbe per gli altri lanci di SpaceX in programma, che potete consultare liberamente su questa pagina web.




SpaceX ha confermato ufficialmente che il carico è andato distrutto, secondo le fonti si parla di una perdita di 195 milioni di dollari.
Il razzo, un Falcon 9 con il primo stadio nuovo di zecca, avrebbe dovuto decollare sabato 3 settembre da Cape Canaveral per consegnare in orbita il satellite per le telecomunicazioni AMOS 6 per conto della società israeliana Spacecom. Avrebbe dovuto essere il primo di una serie di satelliti previsti da un progetto di Facebook per la diffusione di Internet nei Paesi in via di sviluppo.

Immagine

Stando ai testimoni, si sono verificate più esplosioni e potete sentirle anche nel video pubblicato sopra. L'incidente precedente si era verificato a giugno 2015, quando un Falcon 9 esplose appena dopo il lancio distruggendo un carico diretto verso la Stazione Spaziale Internazionale.

Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: NASA

Messaggio da Aviators » 2 settembre 2016, 20:58

Hardware Upgrade ha scritto: Esplode il razzo Falcon 9 sulla rampa di lancio: distrutto il satellite Amos 6

Il satellite avrebbe rappresentato uno strumento importante per il mondo delle telecomunicazioni, oltre ad essere funzionale allo sviluppo delle iniziative Internet.org di Facebook. Grande disappunto di Mark Zuckerberg

Immagine

Il razzo Falcon 9 di SpaceX, che avrebbe dovuto essere lanciato nei prossimi giorni da Cape Canaveral allo scopo di immettere in orbita il satellite Amos 6, è esploso nel corso della mattinata di ieri mentre erano in corso le operazioni preparatorie sulla rampa di lancio. L'incidente non ha coinvolto persone. SpaceX è l'azienda aerospaziale fondata da Elon Musk con l'obiettivo di realizzare tecnologie in grado di ridurre i costi per i viaggi nello spazio e consentire l'approdo dell'uomo su Marte.
Elon Musk ha scritto: Loss of Falcon vehicle today during propellant fill operation. Originated around upper stage oxygen tank. Cause still unknown. More soon.
Inizialmente l'esplosione è sembrata essere causata da un'anomalia sulla rampa, ma in seguito il CEO di Space X, Elon Musk, ha precisato che il problema ha avuto origine da un serbatoio di ossigeno dello stadio superiore del razzo Falcon 9. Il problema, che comunque deve ancora essere indagato a fondo, ha avuto luogo durante l'immissione del propellente nel razzo ma ancora non è dato sapere se la causa prima riguardi un qualche genere di difetto nel razzo stesso o un malfunzionamento delle apparecchiature della rampa di lancio.
Il lancio del razzo era programmato originariamente per la giornata di sabato 3 settembre. Prima di ogni lancio SpaceX conduce un test di accensione statico, dove vengono avviati tutti i motori del razzo mentre questo viene mantenuto fermo a terra. E' una procedura di routine, condotta già molte volte in passato.

Falcon 9 avrebbe dovuto lanciare in orbita il satellite Amos 6, una sonda di telecomunicazioni per l'operatore israeliano Spacecom, il cui scopo sarebbe stato quello di fornire connettività ad internet per alcune zone dell'Africa sub-sahariana nel contesto dell'iniziativa Internet.org di Facebook. Quest'ultima ha collaborato con Eutelsat per poter sfruttare il satellite di Spacecom la quale a sua volta ha acquistato Amos 6 dal produttore Israeli Aerospace Industries nel 2012, per un'operazione del valore di 195 milioni di dollari.
L'esplosione avviene durante uno snodo cruciale per Space X, dopo che l'azienda aveva iniziato a rimettersi in carreggiata dopo una battuta d'arresto lo scorso anno, quando un altro razzo Falcon 9 è esploso poco dopo il lancio durante il mese di giugno. Dopo quell'episodio la società ha stabilito una pausa nel programma dei lanci fino a dicembre con la messa in orbita, questa volta senza imprevisti, del satellite Orbcomm-2. Successivamente Space X è riuscita nell'impresa dell'atterraggio di un razzo Falcon 9 di rientro, e poi ha dovuto fare i conti con l'esplosione di un Falcon 9 durante una fase di atterraggio in mare. "Siamo profondamente dispiaciuti della perdita di Amos 6. La nostra priorità è di tornare con sicurezza ed affidabilità ai voli per i nostri clienti, e indagheremo attentamente su quanto accaduto. Siamo grati per il supporto che i clienti hanno manifestato oggi" ha dichiarato il presidente di SpaceX Gwynne Shotwell. E' chiaro che l'esplosione potrebbe causare nuovi ritardi nella tabella di marcia di SpaceX, specie se la causa prima del problema venisse riscontrata in un problema di progettazione del razzo.
Mark Zuckerberg ha scritto: As I'm here in Africa, I'm deeply disappointed to hear that SpaceX's launch failure destroyed our satellite that would have provided connectivity to so many entrepreneurs and everyone else across the continent.
Fortunately, we have developed other technologies like Aquila that will connect people as well. We remain committed to our mission of connecting everyone, and we will keep working until everyone has the opportunities this satellite would have provided.
La vicenda, però, ha e avrà qualche ripercussione significativa. Anzitutto l'episodio, per quanto fortuito possa essere, non è andato giù a Facebook che ha inizialmente commentato con un semplice "Siamo amareggiati dalla perdita, ma restiamo impegnati nella nostra missione di connettere ad Internet le persone attorno al mondo". Successivamente il CEO Mark Zuckerberg ha usato parole appena più incisive: "Sono qui in Africa oggi e sono profondamente amareggiato di sapere che il fallimento del lancio di SpaceX abbia distrutto il nostro satellite che avrebbe fornito connettività a molti imprenditori e a chiunque altro nel continente. Fortunatamente abbiamo sviluppato altre tecnologie come Aquila che connetteranno le persone. Restiamo impegnati nella nostra missione di connettere chiunque e continuremo a lavorare fino a quando tutti avranno le opportunità che questo satellite avrebbe offerto".
L'incidente avrà inoltre delle conseguenze probabilmente abbastanza importanti per Spacecom: la realtà israeliana aveva infatti già siglato un accordo di acquisizione totale da parte della cinese Beijing Xinwei Technology per 285 milioni di dollari. L'accordo era però soggetto all'esito del lancio per la messa in orbita di Amos 6: con il satellite ora distrutto non è dato sapere se questo accordo andrà a perfezionarsi, gettando quindi un futuro di incertezza sulla società israeliana. Senza contare che la mancata messa in orbita di Amos 6 va di fatto a rendere nulli tutta una serie di accordi su strategie commerciali di telecomunicazione siglati nel corso degli ultimi anni.
Per ora restano ancora sconosciuti i danni alla rampa di lancio, ma dalle immagini e dai video che sono circolati sulla rete in seguito all'incidente sembra che alcuni elementi della rampa siano seriamente danneggiati, al punto da richiedere probabilmente svariati mesi prima di poter portare tutto all'operatività ordinaria. Nel 2014 esplose il razzo Antares di Orbital ATK su una rampa di lancio di una base NASA in Virginia: i danni richiesero circa un anno di lavoro prima di poter ripristinare l'operatività.
E in tutto ciò anche la NASA, l'ente spaziale statunitense, potrebbe mostrare qualche segno di disappunto. SpaceX ha infatti in essere un contratto con l'agenzia spaziale per il lancio periodico di rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale: i danni alla rampa di lancio potrebbero quindi obbligare ad una riorganizzazione della tabella dei rifornimenti. Ma lo scontento della NASA potrebbe non finire qui, in quanto per la parte finale del 2017 vi sarebbe in programma una missione per portare gli astronauti NASA sulla ISS, nel contesto del Commercial Crew Program dell'agenzia spaziale.

Aviators
Primo Aviere Capo
Primo Aviere Capo
Messaggi: 8467
Iscritto il: 4 marzo 2008, 21:55
Simulatore: DCS: Ka-50 Black Shark
VFW: 36th
Contatta:

Re: NASA

Messaggio da Aviators » 29 settembre 2016, 11:49

Tom's Hardware ha scritto: Ciao Rosetta, la missione spaziale più emozionante di sempre

Al via fra poche ore le manovre per il gran finale della Missione Rosetta dell'ESA, la prima sonda che per due anni ha volato vicino a una cometa. Ecco gli appuntamenti per seguire la diretta, le ultime manovre di avvicinamento, i primati di Rosetta e i successi scientifici.

Immagine

Living with a comet

Rispondi

Torna a “Libera Uscita - OT”