Lo Spazio

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Re: Lo Spazio

Messaggio da Aviators » 6 aprile 2018, 17:51

HDMotori.it ha scritto: Aurora Station: annunciato il primo hotel di lusso nello spazio

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Il turismo spaziale rappresenta uno degli obiettivi dell'umanità per i prossimi anni ed è per questo che ci sono aziende, come la startup californiana Orion Span, che ritengono di portare i turisti in orbita già a partire dal 2022. L'annuncio, ufficializzato nella giornata di ieri in occasione dello Space 2.0 Summit di San Jose (California), è però un altro: i turisti potranno sì viaggiare nello spazio sperimentando l'assenza di gravità, ma senza rinunciare all'esperienza premium di un hotel di lusso.
Così, dall'esperienza del team di ingegneri aerospaziali di Orion Span, nel 2021 verrà lanciato in orbita Aurora Station, il primo hotel di lusso spaziale del mondo (pardon, dell'universo). Si tratterà, in buona sostanza, di una stazione spaziale modulare allestita con i comfort che si addicono ad un hotel di lusso. I facoltosi turisti - il biglietto costa circa 8 milioni di euro, anche se sono sufficienti circa 65.000 euro per prenotare - potranno accedere alla stazione a partire dal 2022, quando saranno possibili i primi viaggi attorno al globo terrestre.

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Su Aurora Station ci sarà spazio per sei persone alla volta (inclusi i due membri dell'equipaggio), e il pacchetto comprende un soggiorno di 12 giorni, nei quali sarà possibile ammirare una media di 16 albe e tramonti ogni giorno. Questo perché la stazione descriverà un'intera orbita intorno al nostro pianeta ogni 90 minuti. A bordo non mancherà la possibilità di fare esperienze degne di un astronauta, come la coltivazione di alcuni tipi di piante, una sessione in realtà virtuale sul ponte di comando e il collegamento via internet per comunicare con il pianeta Terra. Il tutto a circa 320 km da terra nella Low Earth Orbit (LEO).
Il prezzo del biglietto, decisamente più basso rispetto a quanto richiesto da compagnie concorrenti, include anche un corso di tre mesi per ottenere la Certificazione di Astronauta di Orion Span: la prima fase della certificazione verrà svolta online, mentre la seconda avrà luogo nella sede di Orion Span a Huston.

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Re: Lo Spazio

Messaggio da Aviators » 23 aprile 2018, 11:22


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Re: Lo Spazio

Messaggio da Aviators » 12 maggio 2018, 20:23

Repubblica.it ha scritto: Ecco come morirà il Sole: disegnando una brillante nebulosa planetaria

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Uno studio dei ricercatori dell'Università di Manchester spiega come finirà la vita del nostro Sole. Al suo posto rimarranno una piccola nana bianca e una gigantesca e luminosa nube di gas

COSA resterà del nostro Sole? Tra più o meno cinque miliardi di anni, non molto di quello che vediamo oggi. Al suo posto continuerà a brillare una stella nana bianca, un epilogo già noto ma ora sappiamo che, almeno per un po', terrà acceso un ricamo cosmico, una spettacolare “nebulosa planetaria” a segnare il punto dove un tempo era esistito il Sistema solare. Purtroppo l'umanità non sarà più lì a godere di questo show. Anche la vita sulla Terra a quel punto, non sarà infatti più che un ricordo.

A svelare cosa succederà alla fine della vita del Sole è stato un gruppo di ricercatori dell'Università di Manchester, coordinato dall'astrofisico Albert Zijlstra. Il destino che attende l'astro che ci dà la vita lo possiamo osservare nei resti di altre stelle “morte” che hanno lasciato dietro di sé bolle, anelli e figure pirotecniche di gas luminosi disperse nel cosmo, tra gli oggetti più suggestivi della volta celeste da puntare con un telescopio. Il termine “planetary nebula” deriva da una errata interpretazione di alcuni questi oggetti, in particolare quelli sferici, che visti attraverso telescopi meno potenti di quelli attuali potevano sembrare pianeti.

Dopo l'ultima fase della sua esistenza, dunque, il Sole si libererà dei suoi strati più esterni, circa metà della propria massa. Il nuovo modello sviluppato da Zijlstra dice in sostanza che tutti questi gas espulsi formeranno alla fine una nebulosa che si espanderà nell'universo attorno, anche per diversi anni luce di diametro, e sarà visibile anche da migliaia di anni luce di distanza. Al suo centro rimarrà una piccola stella compatta e densissima. Prima di questo studio si pensava che le stelle con una massa ridotta, come il Sole, non avrebbero generato una “nebulosa planetaria” luminosa, visibile. I calcoli dei ricercatori britannici dicono invece che ne ha abbastanza per il “canto del cigno”.

E NOI, DOVE SAREMO?
Non non ci saremo più, già da parecchio tempo, e nemmeno i nostri discendenti. Facciamo un passo indietro: il Sole è una “nana gialla” che ha 4,5 miliardi di anni. Ora si trova nella sua “sequenza principale”, la fase matura e stabile della sua esistenza a metà circa della sua vita. E prima di arrivare all'epilogo subirà una grossa trasformazione. Accadrà tra circa cinque miliardi di anni: "All'interno del Sole avvengono reazioni di fusione nucleare tra protoni, nuclei di atomi di idrogeno – spiega Lucie Green, studiosa di Fisica solare al Mullard space science laboratory dello University College di Londra – quando l'idrogeno terminerà, il Sole si restringerà un po', perché l'attrazione gravitazionale non sarà più compensata dalla produzione di energia nel nucleo". Questo primo 'collasso' innescherà nuove fusioni di idrogeno che riscalderanno ancora di più la stella e, una volta terminato ancora il carburante, si avrà un nuovo restringimento.

Terminato l'idrogeno, sarà la volta dell'elio: “Durante la fase in cui sarà l'elio a fondersi, il Sole si espanderà fino a diventare una gigante rossa. Sarà talmente grande che potrebbe arrivare a inglobare anche l'orbita della Terra" sottolinea Green, autrice del libro Viaggio al centro del Sole, uscito in Italia a inizio 2018 (Il Saggiatore). Sarà la fine del nostro pianeta come lo conosciamo oggi. Potrebbe essere divorato dalla nuova stella gigante, che sarà cento volte più grande di adesso arrivando a misurare 150 milioni di chilometri di diametro. Ma anche se si dovesse salvare, le radiazioni, l'immenso calore e lo spaventoso effetto serra avranno incenerito tutte le forme biologiche e fatto evaporare tutta l'acqua, dagli oceani ai laghi. Dopo averci donato la vita, sarà lo stesso Sole a distruggere ciò che ne rimarrà.

Alla fine di tutto questo "si lascerà dietro una stella molto piccola, una nana bianca, che avrà metà della massa del Sole concentrata in un oggetto piccolo come la Terra – continua Green – e una nebulosa planetaria formata dai gas che aveva espulso". A un telescopio alieno che nel remoto futuro dovesse puntare il nostro angolo di galassia, apparirà forse una tra le tante nebulose, non brillantissima e scenografica come la “nebulosa ad anello”, sarà forse più simile ad Abell 39, una gigantesca bolla sferica che possiamo vedere a 7.000 anni luce da noi.

La nebulosa brillerà per altri 10.000 anni, un battito di ciglia nella storia dell'evoluzione delle stelle e dell'universo. Poi rimarrà solamente la nana bianca che terrà accesa la sua fioca luce per tantissimi miliardi di anni ancora, fino a diventare (questa l'ipotesi degli scienziati) una "nana nera", niente più che una palla scura alla deriva nella galassia.

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Re: Lo Spazio

Messaggio da Aviators » 13 maggio 2018, 11:54

Repubblica.it ha scritto: In Puglia lo spazioporto italiano per i turisti delle stelle. "Primi voli suborbitali dal 2020

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Le capsule della Virgin Galactic con sei passeggeri a bordo, più due di equipaggio, partiranno da Taranto-Grottaglie. L'Ad di Altec Giorgio: "Ma puntiamo ad avere un velivolo italiano e creare un polo di ricerca"

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Messaggio da Cougar » 14 maggio 2018, 15:40

Aviators ha scritto:
13 maggio 2018, 11:54
Repubblica.it ha scritto: In Puglia lo spazioporto italiano per i turisti delle stelle. "Primi voli suborbitali dal 2020

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Le capsule della Virgin Galactic con sei passeggeri a bordo, più due di equipaggio, partiranno da Taranto-Grottaglie. L'Ad di Altec Giorgio: "Ma puntiamo ad avere un velivolo italiano e creare un polo di ricerca"

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Leggendo il titolo mi è venuto in mente questo:

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Re: Lo Spazio

Messaggio da Aviators » 16 maggio 2018, 22:44

HDBlog.it ha scritto: Scoperto antico buco nero, ogni 48h divora una massa pari a quella del nostro Sole

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Gli astronomi dell'Australian National university (ANU) hanno trovato il buco nero a crescita rapida più grande mai rilevato nell'universo conosciuto, lo descrivono come un mostro che ogni due giorni è in grado di divorare una massa equivalente a quella del nostro sole.
Come spiegato da uno dei ricercatori, il professore Christian Wolf, questo buco nero sta crescendo in modo talmente rapido, che la sua luminosità supera di migliaia di volte quella di un'intera galassia, questo a causa del calore e dai gas che vengono generati dall'attrito dei corpi costantemente inglobati. Ipotizzando che un buco nero simile fosse per assurdo posizionato al centro della Via Lattea, a noi che guardiamo apparirebbe circa 10 volte più luminoso della luna piena, tuttavia stiamo descrivendo un'ipotesi impossibile, perchè la quantità incredibile di raggi X irradiati renderebbe di fatto impossibile la vita.
Le osservazioni di questo buco nero ci riportano a 12 miliardi di anni fa (meno di 2 miliardi dalla nascita dell'Universo), secondo i calcoli le sue dimensioni erano quantificabili in circa 20 miliardi di soli, con una crescita dell'1 % ogni cento milioni di anni. E' stato possibile individuarlo grazie alle osservazioni dei telescopi ad infrarossi SkyMapper DR1 dell'ANU e del Wide-field Infrared Survey Explorer (Wise), combinando i dati con quelli del Satellite Gaia (ESA), in grado di misurare i movimenti degli oggetti celesti.
Il buco nero superbrillante resta un mistero, non è chiaro infatti come sia stato in grado di accrescere la sua massa così velocemente, ma crea un precedente per la ricerca di fenomeni simili nell'Universo. Per chi volesse approfondire la ricera dell'ANU, vi rimandiamo alla consultazione della pubblicazione originale, dove potrete scaricare il PDF completo.
Repubblica.it" ha scritto: Scoperto buco nero supermassiccio: come 20 miliardi di Soli

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Nato 12 miliardi di anni fa, quando l'universo era giovanissimo, è in rapida crescita. "Se questo mostro fosse al centro della nostra Via Lattea, brillerebbe 10 volte di più di una luna piena"

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Messaggio da Aviators » 14 giugno 2018, 15:19


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Messaggio da Aviators » 15 giugno 2018, 21:41


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Messaggio da Aviators » 11 luglio 2018, 19:31


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