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Leonardo presenta a Le Bourget l’M-346FA (Fighter Attack) la nuova versione Fighter Attack dell’M-346

21 giu 2017 Aeronautica dal mondo

la nuova versione Fighter Attack dell’M-346

Le Bourget (Parigi) – Leonardo presenta oggi al Paris Air Show di Le Bourget, la kermesse parigina dedicata all’aerospazio e difesa, la nuova versione Fighter Attack dell’M-346, ulteriore evoluzione di un concetto di famiglia di velivoli progettati per rispondere rapidamente ai requisiti delle forze aeree mondiali

L’M-346FA Fighter Attack sarà equipaggiato con una variante dedicata del radar multimodo Grifo, progettato e prodotto da Leonardo; con un completo sistema di autodifesa integrato e con una vasta selezione di armamenti, sia aria-aria sia aria-superficie. Leonardo ha già completato le verifiche di fattibilità per l’installazione del radar e dell’integrazione del sistema di autodifesa della nuova variante.

Con l’FA – dopo la variante AJT, Advanced Jet Trainer per il l’addestramento avanzato dei piloti militari e quella doppio ruolo denominata M-346FT (Fighter Trainer) – si così viene a completare il concetto di famiglia M-346.

L’M-346FA ha tutte le caratteristiche per essere non solo un eccellente addestratore avanzato, ma anche un efficiente velivolo da combattimento tattico, in grado di svolgere missioni operative con costi ben inferiori rispetto ai caccia di prima linea. L’aereo ha già suscitato l’interesse di molte forze aeree.

Con sette punti di attacco per carichi esterni l’M-346FA ha la capacità di svolgere in modo particolarmente efficace impieghi tattici multiruolo, missioni aria-aria, aria-superficie e ricognizione tattica.

Grazie all’integrazione del radar Grifo, che ha già riscosso numerosi successi commerciali in tutto il mondo, l’M-346FA potrà disporre di avanzate modalità operative  ia aria-aria, sia aria-suolo.

Le principali caratteristiche dell’M-346FA sono in primo luogo la presenza di un radar multimodo a scansione meccanica, il GRIFO-346 di Leonardo. Questa versione avrà un’antenna ottimizzata, con dipoli IFF incorporati, con capacità di agganciare dieci bersagli in modalità Track-While-Scan. La portata massima in Look-Up mode sarà superiore alle 50 nm (92 km) e la risoluzione in modalità Synthetic Aperture radar (SAR) inferiore al metro. Il radar sarà caratterizzato da sette modi aria-aria, sei modalità da combattimento, tredici aria-suolo (che includono per esempio SAR Inverse SAR, Ground Moving, Target Indicator on SAR, Sea Moving Target Track) e tre modi di navigazione.

Il velivolo potrà utilizzare laser targeting e recce pod. Il pod da ricognizione Rafael RecceLite è già stato integrato sul velivolo.

Per quanto riguarda i carichi esterni, oltre ai serbatoi ausiliari da 630 litri, saranno integrate bombe da 500 libbre del tipo Mk.82, a caduta libera o frenate (Snakeye), a guida laser (GBU-12 Paveway II, GBU-49 Enhanced Paveway II, Paveway IV e Lizard 2+ e 4) e JDAM a guida GPS (GBU-38 e Lizard 4), missili a breve raggio MBDA Brimstone e missili antinave MBDA Marte ER. Inoltre l’aereo sarà in grado di impiegare anche missili aria-aria, AIM-9L/X Sidewinder e Iris-T a guida IR, razzi guidati e non guidati, e un pod cannone. Il totale dei carichi esterni agganciabili supera i 2.000 chili.

Il DASS (Defensive Aid Sub System) sarà composto da un sistema, comprendente un Radar Warning Receiver (RWR) e un chaff and flare dispenser, oltre al Missile Approach Warning (MAW) dotato di sei sensori, con copertura di 360°. In opzione viene offerta anche la possibilità di integrare un pod ECM attivo (jammer) e un kit per la riduzione della Radar Cross Section (RCS).

In missioni aria-aria l’M-346FA potrà essere configurato con quattro missili AIM-9L/X o Iris-T, due serbatoi supplementari e un pod ventrale (cannone o ECM). Così equipaggiato, con un peso al decollo di 9.700 kg, di cui 3.015 di carburante, e un pilota a bordo, il velivolo può ad esempio effettuare una missione CAP (Combat Air Patrol) a 35.000 ft della durata di ben due ore a distanza di 100 nm (185 km) dalla base, con un tempo totale di missione di 2 ore e 40 minuti.

Nell’impiego aria-suolo, ad esempio per una missione di CAS, l’M-346FA può essere configurato con un targeting pod, due lanciarazzi, due bombe guidate e due missili aria-aria, per un totale di 8.960 kg al decollo, di cui 2.005 kg di carburante e un pilota. In questo caso, il velivolo può effettuare una missione a 130 nm (240 km) di distanza dalla base, che comprenda le fasi di transito a quota e velocità ottimali, più 15 minuti di attesa a 15.000 ft, le fasi di attacco e di disimpegno a 420 kCAS a 2.000 ft per 30 nm (55 km) e cinque minuti di combattimento sul bersaglio al massimo regime motore.

Infine, in caso di missioni da ricognizione, il velivolo può essere configurato con un recce pod ventrale, due serbatoi supplementari e due missili aria-aria. Con un peso al decollo di 9.440 kg, di cui 3.015 kg di carburante e un pilota, l’M-346FA può effettuare una missione Hi-Lo-Hi da 2 ore e 25 minuti andando ad identificare un bersaglio a 480 nm (890 km) dalla base.

È importante considerare che l’M-346 è dotato di un sistema di rifornimento in volo che può migliorare ulteriormente le sue capacità in termini di tempo di pattugliamento e raggio di azione

Queste capacità operative vanno ad aggiungersi a quelle che M-346 può già offrire oggi, quale velivolo aggressor, red-air e companion trainer per l’addestramento dei piloti combat ready.

Fonte: http://www.analisidifesa.it/2017/06/leonardo-presenta-a-le-bourget-lm-346fa-fighter-attack/