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Il missile Brimstone equipaggerà il nuovo Uas Protector della RAF I test di tiro sono previsti entro la fine di questa decade ma il Brimstone ha già effettuato con successo lanci dai Reaper della RAF

11 dic 2016 Aeronautica dal mondo

I test di tiro sono previsti entro la fine di questa decade ma il Brimstone ha già effettuato con successo lanci dai Reaper della RAF

Dopo i velivoli da combattimento Typhoon e Tornado, i teleguidati MQ 9 Reaper e gli elicotteri da attacco AH-64E Apache, il missile aria-terra Brimstone di MBDA equipaggerà la flotta (probababilmente 22/26 esemplari) di velivoli teleguidati (Remotely Piloted Air System -RPAS) Protector che con cui Londra rimpiazzerà nei prossimi anni i 10 MQ-9 Reaper (Predator B) in servizio con la Royal Air Force.

L’integrazione del missile, che affiancherà le bombe guidate Paveway IV, sul nuovo velivolo realizzato dalla statunitense General Atomics Aeronautical Systems Inc coinvolgerà le due aziende e i dipartimenti della difesa statunitense e britannico ma aprirà al missile di MBDA il vasto mercato degli acquirenti dei droni Rsaper.

I test di tiro sono previsti entro la fine di questa decade ma il Brimstone ha già effettuato con successo lanci dai Reaper della RAF colpendo con estrema precisione bersagli in movimento fino alla velocità di 70 miglia orarie.

Il UK Sales & Business Development Director di MBDA, James Allibone, ha evidenziato l’importanza della notizia. “Il Brimstone offre ai clienti la possibilità di avere un missile in grado di operare su tutti i velivoli operativi della loro flotta, siano essi aerei, teleguidati o elicotteri. Un missile per tutte le piattaforme significa che i clienti beneficiano di formazione, logistica e gestione delle scorte semplificate e più efficienti nonché della precisione eccezionale che il Brimstone garantisce contro il più impegnativo degli obiettivi.”

Il missile multipiattaforma di MBDA ha avuto il battesimo del fuoco durante il conflitto libico del 2011 e viene impiegato con successo dalla RAF contro obiettivi in Siria e Iraq.

Rispetto al Reaper il Protector avrà una minore tangenza 45 mila piedi contro 50 mila dell’MQ9, una minore velocità (200 nodi contro 245) ma una maggiore autonomia (40 ore contro 27) e carico bellico (9 punti di attacco per le armi contro 5). Dati che confermano come la RAF punti su un velivolo con un consistente carico bellico e tempi prolungati di permanenza sul campo di battaglia.

Il contratto per lo sviluppo del Protector firmato la scorsa primavera è di 415 milioni di sterline (605 milioni di dollari di cui 127 per la fase di sviluppo) è si svilupperà fino a ottobre 2023. Non è stato precisato il numero di velivoli destinati alla RAF che la Strategic Defence and Security Review del 2015 prevede in oltre 20 unità.

Fonte: http://www.analisidifesa.it/2016/12/il-missile-brimstone-equipaggera-il-nuovo-uas-protector-della-raf-della-raf/