Esercitazioni Ufficiali

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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 12 febbraio 2024, 2:35

Aviation-report.com ha scritto:
I caccia J-10C del Pakistan si sono addestrati per la prima volta con gli Eurofighter del Qatar

Il 10 gennaio 2024 l’aeronautica militare pakistana e l’aeronautica militare del del Qatar hanno partecipato all’esercitazione aerea congiunta Zilzal-II, organizzata in Qatar. La Zilzal-II è la seconda edizione della serie di queste esercitazioni, ospitate dallo Stato del Qatar. In questa occasione i caccia J-10C del Pakistan si sono addestrati per la prima volta con gli Eurofighter del Qatar. La prima edizione Zilzal-I aveva visto i caccia JF-17 Thunder del Pakistan volare insieme ai Mirage 2000 del Qatar.

L’esercitazione una delle più complesse tra quelle congiunte dei due paesi, mira a promuovere l’interoperabilità tra le due nazioni alleate, fornendo al contempo un’opportunità di apprendimento. L’esercitazione ha simulato uno scenario di guerra aerea realistico, abbinato all’opportunità in tempo reale per le forze aeree partecipanti di testare la loro prontezza operativa. Per il Pakistan, l’esercitazione Zilzal-II, volta a migliorare il meccanismo di pianificazione congiunta, è considerata un punto di riferimento storico per consolidare ulteriormente l’attuale partenariato di difesa tra i due paesi.

Durante l’esercitazione, gli aerei da caccia J-10C del Pakistan hanno lavorato fianco a fianco con i jet Eurofighter del Qatar, nel loro primo faccia a faccia in assoluto in un’esercitazione aerea. Il successo dell’inserimento dei caccia J-10C nella flotta da combattimento della Pakistan Air Force, oltre alla loro partecipazione ad un’altra esercitazione internazionale in un breve lasso di tempo sono un risultato notevole, secondo la forza aerea del Pakistan. Molti osservatori ed analisti cinesi hanno visto l’esercitazione come un test per il caccia cinese di 4,5 generazione contro un jet di produzione europea della stessa generazione.

L’impresa è stata raggiunta in linea con il piano di modernizzazione, dell’Air Chief Marshal Zaheer Ahmed Baber Sidhu, capo di Stato Maggiore dell’aeronautica militare pakistana. La partecipazione dei caccia J-10C del Pakistan all’esercitazione Zilzal-II in Qatar segna una pietra miliare significativa nel percorso della Pakistan Air Force verso una forza aerea tecnologicamente avanzata e capace. Il Pakistan ha ricevuto il suo primo lotto di J-10C nel 2022, assegnandoli allo squadrone d’attacco tattico n.15 “Cobras”.

Secondo la forza armata, la rapida acquisizione e operatività di questi aerei, sviluppati e costruiti in Cina, mette in mostra la dedizione della Pakistan Air Force a mantenere una forza all’avanguardia, capace di affrontare le sfide in evoluzione e difendere lo spazio aereo pakistano con la massima competenza. L’esercitazione Zilzal-II è servita come occasione per promuovere una maggiore comprensione, cooperazione e amicizia tra l’aeronautica militare pakistana e l’aeronautica militare del Qatar, contribuendo alla stabilità e alla sicurezza regionale.

Dopo questa importante esercitazione il Pakistan è stato protagonista con i caccia JF-17 Thunder Block-III, in Arabia Saudita, del salone aeronautico World Defense Air Show 2024 che si chiude l’8 febbraio 2024. L’Air Show ha visto la presenza di oltre 750 espositori provenienti da oltre 65 paesi. La partecipazione della Pakistan Air Force a questo evento ha riaffermato l’impegno del Pakistan nel promuovere partenariati internazionali.

L’aviazione militare del Qatar sta diventando una forza aerea molto potente poiché Doha sta attualmente acquisendo l’aereo da combattimento Eurofighter Typhoon, rendendo quella del Qatar l’unica forza aerea ad operare il trio F-15, Rafale ed Eurofighter Typhoon. L’acquisizione di Rafale e Typhoon fa parte della campagna di modernizzazione della QEAF, iniziata nel 2010. Il Qatar ha deciso di dividere gli acquisti di aeromobili in tre modi per procurarsi i Dassault Rafale, i Boeing F-15 Advanced Eagle e gli Eurofighter Typhoon. Così, nel prossimo futuro la Qatar Emiri Air Force potrebbe avere nella flotta 36 Rafale, 36 (o forse 48) F-15QA e 24 Typhoon.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 28 febbraio 2024, 1:06

Aviation-report.com ha scritto:
Esercitazione Saphir: addestramento ad alta intensità per i jet Rafale francesi che svolgono anche una Elephant Walk

Dopo Nancy e Luxeuil, è stato il turno della base aerea 118 di Mont-de-Marsan dell’Armée de l’Air et de l’Espace organizzare l’esercitazione Saphir dal 12 al 16 febbraio 2024. Sotto la supervisione della Brigade Aérienne de l’Aviation de Chasse (BAAC), l’esercitazione Saphir (Séquence d’Activité et de production de Haute Intensité et de Régénération) mobilita tutte le forze di supporto tecnico, logistico ed industriale.

Concentrare i propri sforzi per ottimizzare il rendimento della catena di manutenzione e logistica, aumentare la disponibilità di aerei e quindi aumentare il volume di attività della 30e Escadre, ovvero gli squadroni caccia Escadrons de Chasse 1/30 “Côte d’Argent”, 2/30 “Normandie-Niémen” e 3/30 “Lorraine”.

Dopo una prima fase di pianificazione iniziata a gennaio, a febbraio si è svolta la fase più operativa. “Tutti sono concentrati sull’impegno di avere a disposizione 20 Rafale più volte al giorno per tutta la settimana”, ha spiegato il Tenente Colonnello Sylvain, comandante dello squadrone di supporto tecnico e aeronautico (ESTA 15.030 “Chalosse”). In totale si sono svolte tra le 180 e le 200 sortite con i caccia Dassault Rafate.

Durante l’esercitazione Saphir i caccia Rafale B/C francesi hanno simulato diverse Elephant Walk con 18/20 velivoli. Di ritorno da una delle missioni di volo, il Tenente Colonnello Laurent, comandante dell’Escadrons de Chasse 2/30 “Normandie-Niémen”, non ha nascosto la sua soddisfazione per aver effettuato un volo con una ventina di aerei nei cieli delle Landes. “Siamo decollati all’orario previsto con un numero significativo di velivoli e poi abbiamo portato a termine la missione prevista. È un vero successo”.

E’ inoltre interessante riportare anche il fatto che il 16 febbraio, a fine esercitazione e a un anno dopo la sua consegna all’ECE 1/30 “Côte d’Argent”, il Rafale F4.1 ha effettuato la prima missione di allerta per la difesa aerea a dimostrazione che lo standard F4.1 del caccia francese è ormai pronto per le operazioni come la Polizia Aerea, grazie al raggiungimento della PCO – Première Capacité Opérationnelle, la prima capacità operativa. Ricordiamo anche che i Rafale F4.1 avevano anche partecipato all’esercitazione Tiger Meet 2023 che si era svolta in Italia sulla base aerea di Gioia del Colle.

L’ultima tappa sarà l’ottenimento della MSO – Mise en Service Opérationnelle (MSO) una volta che tutte le capacità e gli equipaggiamenti all’avanguardia associate allo standard F4.1 saranno completamente integrati nel velivolo: casco visore, nuovo armamento da 1.000 kg, miglioramento della condotta del fuoco aria-aria e aria-terra, sistema di autoprotezione e pod Talios. Un vero salto tecnologico che supporterà i piloti francesi nei conflitti ad alta intensità di domani.




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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 8 marzo 2024, 1:06

Aviation-report.com ha scritto:
Nordic Response 2024: al via l’esercitazione in ambiente nordico con più di 100 velivoli della NATO

Il personale militare di 13 alleati e partner della NATO sta preparando la propria partecipazione all’esercitazione Nordic Response 2024, parte della serie di esercitazioni Steadfast Defender 2024, in Norvegia, Finlandia e Svezia.

L’esercitazione sarà ospitata dai tre paesi nordici e si concentrerà sulla difesa collettiva. Complessivamente parteciperanno all’esercitazione più di 20.000 soldati. I partecipanti all’esercitazione hanno dispiegato il proprio personale e le proprie attrezzature nell’area dell’esercitazione e la fase di esecuzione della Nordic Response si svolgerà dal 3 al 14 marzo 2024.

L’esercitazione avrà il suo punto focale nella Norvegia settentrionale, Svezia e Finlandia, nonché nelle corrispondenti aree dello spazio aereo e del mare. L’attività in mare sarà particolarmente intensa con oltre 50 sottomarini, fregate, corvette, portaerei e varie navi anfibie.

In volo, più di 100 aerei da combattimento, aerei da trasporto, aerei da sorveglianza marittima, nonché elicotteri alleati e aerei delle forze speciali che opereranno nell’ambito della Nordic Response 2024. A terra, migliaia di soldati difenderanno e proteggeranno il territorio nordico con vari sistemi di artiglieria , carri armati, veicoli cingolati e altri veicoli terrestri.

Durante la Nordic Response 2024, ci sarà un’elevata attività dalla stazione aerea di Evenes. La Royal Norwegian Air Force utilizzerà l’aereo da combattimento multiruolo stealth F-35A, insieme al nuovo velivolo da pattugliamento marittimo P-8A Poseidon. Anche l’aeronautica militare americana utilizzerà gli F-35A dalla stazione aerea di Evenes. L’Italia partecipa con le unità navali Nave Garibaldi e Nave San Giorgio della Marina Militare.

La formazione congiunta combinata si concentrerà sulla difesa e protezione della regione nordica. “Dobbiamo essere in grado di reagire e fermare chiunque cerchi di sfidare i nostri confini, i nostri valori e la democrazia e con l’attuale situazione di sicurezza in Europa, l’esercitazione è estremamente rilevante e più importante che mai“, ha affermato il General Tron Strand, Royal Norwegian Air Force, comandante del centro operativo aereo norvegese.

“Abbiamo tutti bisogno di conoscere il terreno e le condizioni in cui operiamo. Questa è una nuova conoscenza che dobbiamo mettere in pratica regolarmente“, ha continuato il Generale Strand. “L’esercitazione Cold Response ha una lunga storia e si svolge nella Norvegia settentrionale ogni due anni. Grazie all’adesione alla NATO della Finlandia, ed eventualmente della Svezia, stiamo ora espandendo l’esercitazione con una più ampia partecipazione di altri alleati”, ha aggiunto.

L’Estremo Nord rappresenta un’area strategicamente importante per la NATO. L’esercitazione aumenterà la preparazione nell’operare in zona nordica e la capacità di condurre operazioni congiunte su larga scala in condizioni meteorologiche e climatiche difficili.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 8 marzo 2024, 1:23

Aviation-report.com ha scritto:
Global Guardian: la Joint Expeditionary Force si addestra alla difesa aerea nell’estremo Nord europeo

Lo scorso 29 febbraio 2024, la Joint Expeditionary Force (JEF), nell’ambito dell’attività aerea Global Guardian, ha condotto una vasta attività di difesa aerea integrata nell’estremo Nord e nel Nord Atlantico, coinvolgendo nella partecipazione sette nazioni della JEF.

Sotto il coordinamento del Combined Air Operations Center (CAOC) della NATO di Uedem, in Germania, il JEF ha lavorato con bombardieri strategici a lungo raggio dell’aeronautica militare degli Stati Uniti (USAF), che erano in rientro alla loro base negli Stati Uniti, per simulare l’intercettazione di aerei avversari. Mentre i bombardieri si dirigevano a sud lungo la costa della Norvegia, aerei in QRA (Quick Reaction Alert) basati a terra e su portaerei sono decollati in successione per intercettarli, dimostrando la capacità della JEF di difendere i cieli sopra il fianco settentrionale della NATO.

“La capacità organizzativa del quartier generale operativo della JEF consente ai paesi del Nord Europa di partecipare ad attività come le esercitazioni Global Guardian, migliorando ulteriormente la nostra capacità collettiva“, ha affermato il direttore della comunicazione della JEF, il Group Captain Kevin Latchman. “La partecipazione delle JEF Nations alla difesa aerea evidenzia gli sforzi collettivi della JEF nel dissuadere qualsiasi potenziale avversario, contribuendo allo stesso tempo alla rafforzata attività di vigilanza della NATO nella regione“, ha aggiunto.

La Global Guardian è stata un’attività coordinata con l’esercitazione Steadfast Defender 24 della NATO, la più grande esercitazione dell’Alleanza Atlantica negli ultimi decenni. Ciò ha incluso il tracciamento dei velivoli da parte dei gruppi operativi marittimi della NATO e l’intercettazione da parte degli aerei F-35 Lightning basati sulla portaerei britannica HMS Prince of Wales.

“Esercitazioni come questa sono vitali per l’addestramento dei piloti dell’F-35, dei manutentori e di tutti coloro che sono coinvolti a bordo della portaerei, poiché rappresentano una richiesta molto realistica di far decollare i nostri aerei con solo pochi minuti di preavviso“, ha affermato il Commodoro James Blackmore, Comandante della Royal Navy. Il gruppo di attacco della portaerei britannica a bordo della HMS Prince of Wales. “Servono anche a dimostrazione della rapidità con cui le forze armate britanniche possono reagire in caso di una simile attività“, ha aggiunto.

“Dal nostro punto di vista, ciò dimostra la flessibilità che la capacità di attacco delle portaerei apporta alla difesa del Regno Unito e degli Alleati“, ha affermato Blackmore. “Siamo in grado di agire come un aeroporto mobile, spostandoci fino a 500 miglia al giorno, posizionandoci ovunque richiesto lanciare i nostri jet a qualsiasi ora del giorno e della notte per effettuare intercettazioni come queste”, ha aggiunto.

Le esercitazioni Global Guardian sono un’opportunità per lavorare direttamente con il personale dell’aeronautica militare del Regno Unito e di altri alleati mentre il Carrier Strike Group britannico transita verso nord per continuare le operazioni combinate multi-dominio nell’ambito dell’esercitazione Steadfast Defender 24 della NATO.

Il quartier generale operativo del JEF, a Londra, ha contribuito alla pianificazione e al coordinamento dell’attività insieme a varie sedi in Europa e Nord America. Questa sortita di addestramento faceva parte delle regolari attività di addestramento della RAF con l’US Air Force e gli alleati della NATO, integrate nel dispiegamento di routine degli aerei della Bomber Task Force statunitense in Europa.

La Global Guardian ha sviluppato l’addestramento sull’integrazione e l’interoperabilità con le risorse QRA di sei delle dieci nazioni partecipanti al JEF: Danimarca, Finlandia, Regno Unito, Norvegia, Paesi Bassi e Svezia, con attività di intelligence, sorveglianza, acquisizione di bersagli, ricognizione (ISTAR) e ricerca e salvataggio (SAR) ) fornito anche dall’Islanda.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 20 marzo 2024, 2:06

Aviation-report.com ha scritto:
Combattimento aereo integrato NATO: addestramento congiunto per i caccia di Romania, Turchia e Francia

Il 6 marzo, l’aeronautica militare rumena ha schierato uno dei suoi aerei da trasporto C-27 per una serie di missioni di addestramento combinato con aerei da combattimento F-16 provenienti dalla Romania e dalla Turchia, con base presso la base aerea di Fetesti. Si sono uniti all’addestramento al combattimento aereo integrato anche aerei francesi Rafale, attualmente di stanza in Romania per un’attività di addestrativa di tipo ACE.

Gli F-16 rumeni e turchi hanno condotto un addestramento all’intercettazione con gli aerei da trasporto decollati dalla base aerea di Otopeni. L’obiettivo dell’attività era quello di migliorare le competenze sia dei piloti di jet che di aerei da trasporto. Nel pomeriggio, presso la base aerea di Fetesti, gli F-16 turchi hanno condotto uno scramble di addestramento simulando la catena di allarme dalla preparazione del caccia al decollo per un’intercettazione.

Dopo il decollo, sono stati raggiunti dagli F-16 rumeni e dai caccia Rafale francesi per una sessione di esercitazione al combattimento aereo integrato sulla costa rumena del Mar Nero vicino a Costanza.

“Dal 2014, la Romania ha ospitato nelle sue basi aeree vicino alla costa del Mar Nero i distaccamenti caccia di otto paesi alleati impegnati nell’attività di enhanced Air Policing della NATO e attualmente ospita i jet F-16 della Turchia. Questo è stato un importante contributo allo sforzo collettivo della NATO volto a dimostrare il proprio impegno per la deterrenza e la difesa collettiva e la stretta coesione tra gli alleati“, ha affermato il Capitano Cornel Pawel, Marina militare rumena, vice capo della Direzione Informazione e Pubbliche Relazioni del Ministero della Difesa rumeno.

La base aerea di Fetesti, 86th Air Base, ospita uno squadrone di F-16 rumeni e ospita anche il centro di addestramento europeo per F-16, per piloti rumeni e di altre nazioni della NATO utilizzatrici del caccia Fightning Falcon. Fino alla fine di marzo, un distaccamento dell’aeronautica militare turca sarà dispiegato nella base con quattro jet F-16, per il servizio potenziato di polizia aerea della NATO, impegnati insieme ai loro colleghi rumeni per salvaguardare lo spazio aereo della NATO sul fianco orientale.

Il distaccamento francese sui caccia Rafale si è schierato a Fetesti per un Agile Combat Employment (ACE) di cinque giorni durante il quale i jet partecipano ad un addestramento combinato con le forze aeree e terrestri regionali a sostegno delle forze della NATO presenti sulle coste del Mar Nero in Romania.

“Siamo molto lieti di ospitare a Fetesti l’Agile Combat Employment (ACE) francese di una settimana, con gli aerei da combattimento Rafale, oltre ai distaccamenti F-16 turchi e rumeni. Questa è un’altra opportunità per dimostrare le nostre capacità professionali come nazione ospitante, anche per attività di breve durata”, ha aggiunto il Capitano Pawel.

Diversi alleati della NATO conducono dispiegamenti ACE in tutta Europa per esercitarsi nelle capacità di spedizione proiettando un pacchetto di forze con breve preavviso con un supporto proprio minimo facendo affidamento sui servizi forniti dall’aeroporto di rischieramento. Il concetto ACE è un moltiplicatore di forza per le aviazioni militari della NATO poiché aumenta l’agilità, l’interoperabilità, la prontezza, la sopravvivenza e la continuità delle operazioni aeree.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 27 marzo 2024, 1:36

Aviation-report.com ha scritto:
Esercitazione aerea congiunta tra Italia e Svizzera

Il 7 marzo scorso si è svolta, ai confini tra i cieli italiani e svizzeri, un’esercitazione aerea congiunta di Air Policing denominata “Ferrari India” che ha coinvolto assetti dell’Aeronautica Militare provenienti dal 51° Stormo di Istrana (TV), dal 14° Stormo di Pratica di Mare e controllori dell’11° Gruppo Difesa Aerea Missilistica Integrata (DAMI), sotto la guida del NASOC (National Air Space Operation Center) entrambi ubicati nella sede del Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico.

In maniera speculare l’aviazione militare svizzera ha partecipato con i suoi assetti in Quick Reaction Alert (QRA) e le sue unità di Comando e Controllo (C2) nazionali. Durante l’anno le esercitazioni tra Italia e Svizzera si svolgono con regolarità in due edizioni: le “FERRARI India”, ossia quelle in cui il target dallo spazio aereo italiano entra in quello svizzero, e le “FERRARI Sierra”, in cui il target dal paese elvetico penetra lo spazio aereo nazionale.

Le Air Policing Exercise sono esercitazioni condotte con l’obiettivo di addestrare la catena di C2 nell’applicazione delle procedure bilaterali in caso di una minaccia aerea non militare e di verificare la validità ed efficacia delle procedure correnti. Generalmente coinvolgono unità di C2 italiane come il NASOC, e i Gruppi DAMI, in aggiunta ai Servizi di Coordinamento e Controllo dell’Aeronautica Militare (SCCAM), assetti del 4°, 14° e 51° Stormo, e unità C2 e assetti QRA stranieri.

Lo scenario, nell’ultima edizione dell’esercitazione aerea congiunta, ha visto un velivolo target decollato da Pratica di Mare che simulava un aeromobile civile, su cui era stata segnalata la presenza di terroristi a bordo, che avrebbe interessato lo spazio aereo svizzero.

Compito del NASOC di Poggio Renatico (FE) è stato quello di valutare, in tempi brevi, la minaccia e di ordinare il decollo immediato (“scramble”) per intercettare il velivolo. Di fondamentale importanza è stato il breve tempo per ottenere le necessarie informazioni da condividere con la controparte transalpina e coordinare l’attraversamento del confine da parte degli intercettori italiani (Cross Border Operations).

Una volta comunicata l’azione tattica da intraprendere dal NASOC alla Control Agency, i controllori dell’11° Gruppo DAMI hanno trasmesso l’ordine agli Eurofighter in prontezza al 51° Stormo che sono decollati in pochi minuti. A contatto radio avvenuto con i piloti, i controllori DAMI hanno aggiornato gli assetti in volo sulla situazione tattica in corso, comunicato le procedure di Difesa Aerea da eseguire e fornito gli ordini necessari sino al completamento della missione.

In uno scenario asimmetrico, quale quello oggetto delle esercitazioni “FERRARI”, il ruolo della catena di C2 assume ancora di più un ruolo cruciale poiché la situazione in corso può diventare imprevedibile. Solo un addestramento continuo, unito a consolidate procedure operative, può consentire tempi di reazione brevissimi per affrontare in sicurezza e consapevolezza situazioni anomale o che possono minacciare l’integrità dello spazio aereo nazionale.

Le esercitazioni “FERRARI” permettono di mantenere alto il livello addestrativo del personale stimolando un proficuo confronto con la controparte svizzera, consentendo l’addestramento delle componenti della catena C2 coinvolte (NASOC e Gruppi DAMI) e dei Gruppo di Volo coinvolti.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 27 marzo 2024, 1:39

Aviation-report.com ha scritto:
Addestramento allo “Scramble” con i jet F-16 di Turchia e Romania

La superiorità aerea sta diventando sempre più importante dopo gli attentati dell’11 settembre, i criteri di sicurezza per l’aviazione civile sono stati aumentati e le forze aeree sono diventate parte del processo di monitoraggio e attuazione per prevenire un problema simile, quando necessario. E gli scramble, i decolli su allarme, hanno acquisito grande notorietà anche tra il grande pubblico.

In questo contesto, la NATO con la sua aviazione militare intende essere sempre pronta ad intervenire nei problemi di sicurezza che possono verificarsi nei voli civili e nelle violazioni dei suoi confini, sia in addestramento che in attività operative.

Quando viene rilevato un velivolo di una forza straniera che si avvicina allo spazio aereo della NATO o un velivolo civile con cui non è possibile comunicare a causa di un problema (COMLOSS), il Centro operativo della NATO viene allertato e viene immediatamente avviata la procedura di scramble (decollo su allarme) per prevenire guerre o conflitti e, in pace, per la sicurezza dei voli civili.

Nel giro di 15 minuti, i jet di una delle forze aeree della NATO ingaggiano l’aereo sconosciuto e cercano di capirne lo stato; se non è possibile stabilire una comunicazione radio, l’aereo viene identificato visivamente e si stabilisce un contatto. Il modo per essere sempre pronti ad intervenire in questi eventi è l’addestramento e le esercitazioni.

Il 6 marzo 2023, su invito della NATO, abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad un’esercitazione di questo tipo condotta congiuntamente dalle forze aeree di Turchia e Romania, imbarcati su un C-27J Spartan dell’aeronautica militare rumena con 26 giornalisti da Bucarest a Borcea, vicino a Fetesti, dove si trova l’86th base aerea della Romania, dove la NATO monitora lo spazio aereo sul fianco sud-orientale.

Dalla fine dell’anno scorso, i piloti di caccia turchi sostengono l’Enhanced Southern Air Policing, una missione lanciata per proteggere l’integrità dello spazio aereo della NATO dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014. Quest’anno la missione viene svolta in Romania. L’aeronautica militare rumena aveva già condotto questa missione nell’aprile e nel luglio 2023.

Nell’ambito dell’esercitazione, il nostro C-27J ha perso le comunicazioni con i controllori del traffico aereo, per cui è stato lanciato uno scramble con il decollo immediato dei caccia dell’Alleanza. Prima gli F-16AM del 53rd Squadron “Warhawks” dell’aeronautica militare rumena e poi gli F-16C Block 40 del 113rd Squadron “Ceylan” dell’aeronautica militare turca si sono avvicinati all’aereo su cui ci trovavamo, l’hanno prima ispezionato e poi scortato e ci hanno permesso di atterrare all’86th Base aerea.

La procedura seguita è stata quella di stabilire innanzitutto un contatto visivo con l’aereo con il quale si era verificata un’interruzione delle comunicazioni, esaminare le condizioni dei piloti e del velivolo, cercare di stabilire un contatto radio e, in caso di insuccesso, chiedere il tracciamento visivo e garantire un atterraggio sicuro a terra.

Nelle interviste che sono seguite, un ufficiale dell’aeronautica militare turca ha parlato delle modalità di approccio all’obiettivo in caso di emergenza e di decollo su scramble. “Possiamo ispezionare, possiamo intervenire. Oppure, se si tratta di un aereo in difficoltà, possiamo aiutarlo ad atterrare in sicurezza in un aeroporto“.

Nella base aerea rumena erano schierati anche i jet francesi Rafale, che però non sono intervenuti nell’esercitazione. I Rafale erano in visita per cinque giorni per addestrarsi insieme, ma non fanno parte della missione di sorveglianza aerea della NATO attualmente in corso in Romania.

Il pilota francese, che si è identificato con lo pseudonimo di Max, spiega che la natura di una missione dipende dal luogo. “Se si tratta di una zona internazionale, tutti hanno il diritto di volarci, sia che si tratti di un aereo russo o di un altro paese“, dice. Metà del suo volto è coperto da una maschera nera. “Effettuiamo solo controlli professionali per assicurarci che i confini dei nostri Paesi siano sicuri“.

La Romania ha il confine più lungo con l’Ucraina di qualsiasi altro Stato membro della NATO. Mentre l’Alleanza Atlantica si è a lungo concentrata sulla Polonia e sugli Stati Baltici sul suo fianco orientale, dopo che la Russia ha attaccato tutta l’Ucraina nel febbraio 2022, la Romania è diventata il centro dell’attenzione e l’equilibrio di potere si è spostato. Un gruppo tattico multinazionale della NATO guidato dalla Francia è stato rapidamente creato e dispiegato in Romania.

Inoltre, in questa base si trova anche l’EFTC – European F-16 Fighter Training Center, il Centro Addestramento Europeo per F-16, istituito in Romania per l’addestramento dei piloti rumeni e ucraini. Pertanto, la missione di polizia aerea in Romania è molto importante per proteggere questa regione.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 10 aprile 2024, 2:27

Aviation-report.com ha scritto:
Typhoon Flag 2024: conclusa a Gioia del Colle l’esercitazione annuale della flotta Eurofighter italiana

Si è conclusa venerdì 29 marzo, presso il 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari), l’esercitazione nazionale annuale “Typhoon Flag 2024” che ha visto gli equipaggi dei caccia Eurofighter italiani addestrarsi in complesse missioni di volo insieme ai velivoli F-35, E-550 e KC767.

La linea Eurofighter costituisce la punta di diamante della difesa dello spazio aereo nazionale, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, grazie al servizio di QRA (Quick Reaction Alert), che in pochi minuti, assicura il decollo, in gergo “scramble”, dei caccia, per intercettare e identificare qualsiasi traccia aerea sospetta rilevata dai radar. E proprio questa punta di diamante ogni anno affina la standardizzazione delle operazioni di volo, dando vita all’esercitazione Typhoon Flag.

L’esercitazione, iniziata lo scorso 11 marzo, ha coinvolto, nello specifico, otto velivoli F-2000 e numerosi tecnici manutentori provenienti dai quattro Stormi della linea Eurofighter che concorrono alla Difesa Aerea Nazionale: il 36° Stormo di Gioia del Colle, il 4° Stormo di Grosseto, il 37° Stormo di Trapani e il 51° Stormo di Istrana (Treviso).

Quest’anno la Typhoon Flag ha consentito ai partecipanti di svolgere un addestramento propedeutico alla prossima esercitazione internazionale Red Flag Alaska 24-1, importante evento addestrativo organizzato dagli Stati Uniti, che si svolgerà in Alaska nei prossimi mesi di aprile e maggio.

Durante l’esercitazione sono state pianificate e condotte missioni di volo eterogenee, per un totale di oltre 300 ore di volo, finalizzate al conseguimento di molteplici obiettivi addestrativi avanzati che hanno interessato gli equipaggi di diversi assetti. In particolare, sono stati impiegati quattro F-35 del 6° Stormo di Ghedi e del 32° Stormo di Amendola, per favorire l’integrazione tra velivoli di 4^ e 5^ generazione.

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Hanno inoltre preso parte attiva all’esercitazione anche un velivolo E-550A CAEW con funzioni di sorveglianza aerea e di comando, controllo e comunicazioni e un aereo KC-767A per le missioni di rifornimento in volo, entrambi in dotazione al 14° Stormo di Pratica di Mare.

L’Aeronautica Militare ha inoltre supportato l’esercitazione attivando il Poligono Interforze Salto Di Quirra in Sardegna dove sono stati simulati scenari operativi complessi ed altamente rappresentativi, nonché il Reparto Mobile di Comando e Controllo di Bari Palese, che ha rischierato sulla base di Gioia del Colle una sala operativa da cui poter monitorare e gestire le missioni in volo.

Anche quest’anno la Typhoon Flag ha rappresentato un’importante opportunità per la standardizzazione delle procedure operative e manutentive tra i vari reparti Eurofighter dell’Aeronautica Militare, per il raggiungimento di obiettivi addestrativi ai vari livelli aumentando lo spirito di cooperazione e condivisione tra il personale e gli assetti con i quali la Forza Armata assicura la difesa dello spazio aereo nazionale e NATO, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità.

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Il personale impegnato nella “Typhoon Flag 2024” mette, così, a punto tutte le capacità operative già in possesso, all’interno di scenari operativi complessi, al fine di consolidare la standardizzazione operativa della linea Eurofighter, manutentiva compresa con il GEA (Gruppo Efficienza Aeromobili), trovando e risolvendo problematiche comuni.

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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 10 aprile 2024, 2:28

Aviation-report.com ha scritto:
Un C-130J dell’Aeronautica Militare partecipa all’European Tactical Airlift Programme Course 24-01

Dal 10 al 22 marzo, presso la Base Aerea di Zaragoza in Spagna, si è tenuto il corso avanzato di trasporto tattico ETAP-C 24-01 (European Tactical Airlift Programme Course), organizzato dall’European Tactical Airlift Centre (ETAC), in collaborazione con l’Ejercito del Aire y del Espacio spagnolo, le forze aeree spagnole. Un velivolo C-130J dell’Aeronautica Militare proveniente dalla 46a Brigata Aerea di Pisa ha preso partecipato all’ETAP.

A questa edizione del corso ETAP-C 24-01, hanno partecipato 7 velivoli da trasporto tattico militare provenienti da 6 diverse nazioni e 10 equipaggi di volo, con circa 180 persone tra personale di volo, meccanici, istruttori o personale di supporto e coordinamento. Nello specifico gli aerei partecipanti sono stati: 1 A400M dalla Germania, 1 A400M dal Belgio, 1 C295 e 1 A400M dalla Spagna, 1 C130J dall’Italia, 1 C130J dalla Norvegia e 1 C130J dalla Danimarca.

Il corso è stato articolato in due fasi che hanno previsto inizialmente un corso teorico di circa 20 ore, erogato tramite lezioni online, ed una seconda fase reale con 9 missioni di volo con difficoltà crescente. Questo ha consentito agli equipaggi qualificati di gestire, in futuro, missioni tattiche complesse.

Durante le due settimane di corso, sono state simulate missioni di aviolancio ed aviosbarco, tipiche dell’impiego tattico di un assetto come il C-130J dell’Aeronautica Militare. Ad aggiungere complessità alle missioni sono state introdotte minacce terra-aria e aria-aria, grazie al supporto di unità specializzate, a completamento dello scenario tattico non permissivo.

La zona di operazione, circostante la base di Zaragoza, si è dimostrata ottimale per il volo a bassa quota, e ha permesso l’utilizzo di aree dedicate funzionali all’aviolancio di materiali e personale piuttosto che l’esecuzione di manovre evasive.

L’ETAC (European Tactical Airlift Centre), situato a Zaragoza, è stato istituito nel 2017 grazie alla collaborazione di 13 nazioni europee. Il suo compito principale è gestire programmi di addestramento finalizzati a standardizzare e armonizzare le capacità militari degli equipaggi degli assetti da trasporto tattico.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 19 aprile 2024, 0:52

Aviation-report.com ha scritto:
Velivoli Eurofighter italiani e F-16 polacchi si addestrano insieme

Nei cieli della Polonia si è svolta un’attività addestrativa congiunta alla quale hanno preso parte velivoli Eurofighter italiani della Task Force Air 4th Wing, rischierata a Malbork, e i jet miliari F-16 polacchi del 52nd Fighter Wing di Lask. La Task Force Air 4th Wing “White Eagle II” impiega quattro velivoli Eurofighter (F-2000) provenienti da Stormi di difesa aerea dell’Aeronautica Militare: 4° Stormo Grosseto, 36° Stormo Gioia del Colle, 37° Stormo Trapani e 51° Stormo Istrana.

I velivoli Eurofighter italiani operano nell’ambito della missione NATO di enhanced Air Policing per difendere lo spazio aereo del fianco est dell’Alleanza Atlantica. Questi velivoli garantiscono l’intercettazione di qualsiasi traccia sospetta rilevata dai radar in pochi minuti, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.

La Task Force Air 4th Wing è posta sotto la diretta dipendenza nazionale del COVI e assicura il controllo e la salvaguardia del fianco nord-est della NATO, senza soluzione di continuità, garantendo così un rapido intervento a protezione dello spazio aereo alleato. Le attività svolte in teatro operativo sono condotte secondo le direttive impartite dal COVI, che è l’Alto Comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinamento e direzione delle esercitazioni e operazioni interforze in ambito nazionale ed internazionale.

Le missioni di Air Policing sono condotte sotto il comando e controllo di uno dei due Combined Air Operations Centre (CAOC), ubicati rispettivamente a Uedem (Germania) per l’area nord e Torrejon (Spagna) per l’area sud, sotto la supervisione dall’Allied Air Command (AIRCOM) di Ramstein (Germania).

Il contingente italiano, posto sotto la diretta dipendenza nazionale del COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze), è composto da donne e uomini dell’Aeronautica Militare provenienti dai Gruppi di Volo e da personale tecnico e logistico, schierati presso l’aeroporto Krolewo di Malbork, che operano al fianco della Polish Air Force a protezione del fianco nord-est dell’Alleanza Atlantica. Questa è la seconda volta che un contingente italiano viene impiegato in Polonia in operazioni di enhanced Air Policing (eAP).


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » 19 aprile 2024, 0:55

Aviation-report.com ha scritto:
L’Aeronautica Militare alla Red Flag Alaska con Eurofighter, F-35, KC-767 e G-550 CAEW

Mercoledì 10 aprile, alle 16:07 ora locale sono atterrati sulla base aerea statunitense di Eielson in Alaska (USA), gli ultimi velivoli dell’Aeronautica Militare che prenderanno parte alla prossima edizione della Red Flag Alaska 24-1, in programma dal 18 aprile al 3 maggio 2024. L’Aeronautica Militare partecipa alla Red Flag Alaska con l’obiettivo di offrire la possibilità di esercitarsi in missioni aeree complesse, caratterizzate da un livello di difficoltà elevato, con la presenza di minacce air to air di IV e V generazione, in uno scenario addestrativo che permette di sfruttare al meglio le potenzialità degli assetti presenti e di replicare missioni reali.

A questa edizione della Red Flag Alaska partecipano tre differenti nazioni: Italia e Stati Uniti con assetti aerei e di terra (team JTAC – Joint Terminal Attack Controller) e i Paesi Bassi con solo assetti JTAC per un totale di più di cento velivoli militari e oltre mille militari.

Per la componente italiana, partecipano:

  • sei F-2000 del 4° (Grosseto), del 36° (Gioia del Colle), del 37° (Trapani) e del 51° Stormo (Istrana);
  • sei F-35A provenienti dal 6° (Ghedi) e dal 32° Stormo (Amendola);
  • un G-550 CAEW;
  • un KC-767A del 14° Stormo di Pratica di Mare con specifici obiettivi addestrativi per ciascuna linea operativa.


L’Aeronautica Militare ha rischierato poi una cellula JTAC del 17° Stormo dell’Aeronautica Militare che opererà insieme all’Esercito americano nell’ambito della Distant Frontier, ulteriore esercitazione organizzata a latere della Red Flag e iniziata già a partire dallo scorso 4 aprile.

La Red Flag Alaska 24-1 è un’esercitazione estremamente realistica nella quale i piloti consolidano le capacità d’impiego dei sistemi d’arma in dotazione e la validità delle rispettive tattiche, mediante l’organizzazione ed il coordinamento di “pacchetti” costituiti da un elevato numero di velivoli (c.d. Large Force Employment), potenziando al contempo la capacità di operare congiuntamente con altri Reparti, sia della Forza Armata sia di altre nazioni, in scenari operativi moderni, connotati da alta imprevedibilità e complessità e in un’area geografica lontana dalla madrepatria caratterizzata da un clima particolarmente rigido.

Per queste ragioni si tratta di uno dei più importanti eventi esercitativi del 2024 per l’Aeronautica Militare italiana, anche alla luce degli attuali impegni della Forza Armata nei Teatri Operativi all’estero, per addestrarsi ad operare in modo perfettamente integrato con altri assetti aerei multinazionali attualmente impiegati in operazioni reali.

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Il rischieramento (deployment) appena ultimato del personale e dei velivoli a oltre 8.000 km in linea d’aria da casa, circa 13.500 seguendo la rotta del trasferimento via centro Atlantico, è stata l’ennesima occasione per esercitare la capacità nazionale di proiezione rapida dall’aerospazio, quale concreta espressione della capacità della Forza Armata di poter dispiegare forze, anche in contingenti non elementari (Large Force Package), su una scala non più soltanto regionale, senza limiti geografici.

Significativo a tale scopo anche con il supporto dei C-130J della 46ª Brigata Aerea di Pisa, che hanno garantito il ruolo di Search and Rescue oceanico durante la trasvolata degli assetti partecipanti e degli altri velivoli KC-767A del 14° Stormo di Pratica di Mare che, oltre ad assicurare un’elevata capacità di carico e di trasporto di personale e materiali, hanno effettuato il rifornimento in volo agli assetti aero-tattici durante la trasvolata.

Red Flag Alaska

La Red Flag-Alaska 24-1, un’esercitazione sponsorizzata dalle US Pacific Air Forces, inizierà il 18 aprile con le operazioni di volo primarie sul Joint Pacific Alaska Range Complex e durerà fino al 3 maggio 2024. L’esercitazione Red Flag Alaska è progettata per fornire un addestramento realistico in un ambiente di combattimento simulato.

Si prevede che circa 2.000 donne e uomini del personale statunitense voleranno, manterranno e supporteranno più di 60 velivoli da 15 unità durante questa iterazione dell’esercitazione. Oltre agli Stati Uniti, è prevista la partecipazione di membri in servizio provenienti dall’Italia e dai Paesi Bassi, che consentiranno loro di scambiare tattiche, tecniche e procedure migliorando al contempo l’interoperabilità con gli altri aviatori. La maggior parte degli aerei avrà sede e volerà dalla base aerea di Eielson e dalla base aerea Elmendorf-Richardson entrambe in Alaska.

L’addestramento previsto dalla Red Flag Alaska spazia dalle competenze individuali a impegni congiunti complessi e su larga scala. Le esercitazioni possono essere adattate per integrare varie forze in un ambiente di minaccia realistico utilizzando le oltre 77.000 miglia quadrate di spazio aereo nel Joint Pacific Alaska Range Complex, che è il più grande poligono di addestramento al combattimento del mondo.

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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » oggi, 1:52

Aviation-report.com ha scritto:
Red Flag-Alaska 2024: negli USA inizia la grande esercitazione con gli aerei militari italiani

La Red Flag-Alaska 2024, una delle più grandi esercitazioni addestrative delle forze aeree statunitensi, diretta dal comandante delle forze aeree del Pacifico, è iniziata il 18 aprile e durerà fino al 3 maggio 2024 sulla base aerea di Elmendorf. L’esercitazione fornisce un addestramento congiunto altamente realistico per missioni di interdizione, supporto aereo ravvicinato e addestramento all’impiego di grandi forze in un ambiente di combattimento simulato.

La maggior parte degli aerei farà base e volerà dalle basi aeree di Elmendorf-Richardson e Eielson entrambe in Alaska, mentre le operazioni di volo principali avverranno sul poligono Joint Pacific Alaska Range Complex. Circa 2.000 tra uomini e donne del personale statunitense voleranno, manterranno e supporteranno più di 60 velivoli da 15 unità durante questa edizione della Red Flag-Alaska.

La Pacific Air Forces (PACAF) della United States Air Force (USAF) partecipa con F-16C, KC-135, KC-130J, KC-46 e E-3, ulteriori assetti da trasporto tattico e vari elicotteri. Alla Red Flag Alaska 24-1 partecipano inoltre gli AV-8N degli United States Marine Corps e gli EA-18G della United States Navy.

Questa iterazione offrirà opportunità uniche per integrare le forze statunitensi con unità della nostra Aeronautica Militare e con unità dell’Aeronautica Reale Olandese, consentendo lo scambio di tattiche, tecniche e procedure migliorando al contempo l’interoperabilità tra le le forze aeree statunitensi e quelle alleate. Le missioni potranno essere adattate per integrare varie forze in un ambiente di minaccia realistico utilizzando le oltre 77.000 miglia quadrate di spazio aereo nel Joint Pacific Alaska Range Complex, che è il più grande poligono di addestramento al combattimento del mondo.

Le esercitazioni Red Flag-Alaska offrono opportunità uniche per integrare varie forze in un ambiente di minaccia realistico e risalgono al 1975, quando furono tenute per la prima volta presso la base aerea di Clark, nelle Filippine, sotto il nome di Esercizio Cope Thunder.

L’Aeronautica Militare partecipa alla Red Flag-Alaska 2024 con l’obiettivo di offrire la possibilità di esercitarsi in missioni aeree complesse, caratterizzate da un livello di difficoltà elevato, con la presenza di minacce air to air di IV e V generazione, in uno scenario addestrativo che permette di sfruttare al meglio le potenzialità degli assetti presenti e di replicare missioni reali.

Anche il rischieramento stesso in Alaska del personale e dei velivoli italiani ad oltre 8.000 km in linea d’aria da casa, circa 13.500 seguendo la rotta del trasferimento via centro Atlantico, è stata un’occasione per esercitare la capacità nazionale di proiezione rapida dall’aerospazio, quale concreta espressione della capacità della Forza Armata di poter dispiegare forze, anche in contingenti non elementari (Large Force Package), su una scala non più soltanto regionale, senza limiti geografici.

Per la componente italiana, partecipano:

  • sei F-2000 del 4° (Grosseto), del 36° (Gioia del Colle), del 37° (Trapani) e del 51° Stormo (Istrana);
  • sei F-35A provenienti dal 6° (Ghedi) e dal 32° Stormo (Amendola);
  • un G-550 CAEW;
  • un KC-767A del 14° Stormo di Pratica di Mare con specifici obiettivi addestrativi per ciascuna linea operativa.


L’Aeronautica Militare ha rischierato poi una cellula JTAC del 17° Stormo dell’Aeronautica Militare che opererà insieme all’Esercito americano nell’ambito della Distant Frontier, ulteriore esercitazione organizzata a latere della Red Flag e iniziata già a partire dallo scorso 4 aprile.

Nelle prossime due settimane, piloti italiani e statunitensi avranno quindi la possibilità di esercitarsi in missioni aeree complesse, con oltre cento sortite giornaliere, caratterizzate da un livello di difficoltà elevato, con la presenza di minacce Air to Air, equipaggiate con armamento moderno e con una nutrita schiera missilistica (SAM), pienamente integrata in uno scenario addestrativo che permette di sfruttare al meglio le potenzialità degli assetti presenti e di replicare situazioni reali.

La Red Flag-Alaska 2024 è un’esercitazione estremamente realistica nella quale i piloti consolidano le capacità d’impiego dei sistemi d’arma in dotazione e la validità delle rispettive tattiche, mediante l’organizzazione ed il coordinamento di “pacchetti” costituiti da un elevato numero di velivoli (c.d. Large Force Employment), potenziando al contempo la capacità di operare congiuntamente con altri Reparti, sia della Forza Armata sia di altre nazioni, in scenari operativi moderni, connotati da alta imprevedibilità e complessità e in un’area geografica lontana dalla madrepatria caratterizzata da un clima particolarmente rigido.

Per queste ragioni si tratta di uno dei più importanti eventi esercitativi del 2024 per l’Aeronautica Militare italiana, anche alla luce degli attuali impegni della Forza Armata nei Teatri Operativi all’estero, per addestrarsi ad operare in modo perfettamente integrato con altri assetti aerei multinazionali attualmente impiegati in operazioni reali.


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Messaggio da Phant » oggi, 2:00

Aviation-report.com ha scritto:
Decollo in massa per 12 bombardieri stealth B-2 Spirit durante l’esercitazione Spirit Vigilance

Vedere 12 bombardieri stealth B-2 Spirit dell’aeronautica militare americana decollare in rapida successione non capita tutti i giorni, ma l’evento ha costituito uno spettacolo impressionante alla Whiteman AFB nel Missouri. Questo è esattamente ciò che è successo il 15 aprile scorso, quando una dozzina di B-2, del 509th e il 131st Bomb Wing, hanno preso parte a una massiccia esercitazione di decollo con una “elephant walk” nell’ambito dell’esercitazione Spirit Vigilance.

“Il bombardiere stealth B-2 non è mai stato così rilevante come lo è adesso“, ha detto il Col. Geoffrey Steeves, comandante del 509th Operations Group. “È stato concepito al culmine della Guerra Fredda, ma messo in campo nello stesso momento in cui il Muro di Berlino crollava e l’Unione Sovietica crollava. Ora, più di 30 anni dopo, il B-2 sta svolgendo il ruolo per il quale è stato creato: grande competizione di potenza”.

C’erano così tanti bombardieri che nessuna delle immagini ufficiali dell’evento riesce a mostrare tutti e 12 gli aerei contemporaneamente. Questo rappresenta la maggior parte del numero totale di B-2 attualmente operati dall’US Air Force, che ammonta a 20 aerei, anche se uno è stato danneggiato durante un incidente di atterraggio alla base e un altro è ancora in riparazione a seguito di un incidente simile.

Di questo numero, in genere solo 11 o 12 sono effettivamente “schierati” e sono disponibili per missioni di combattimento. In ogni caso, questo tipo di velivolo richiede una manutenzione intensiva ed è il più costoso nell’inventario dell’USAF. Avere 12 di questi velivoli operativi in qualsiasi momento disponibili alle missioni è impressionante.

“I bombardieri stealth B-2 Spirit assegnati al 509th Bomber Wing di Whiteman hanno effettuato un massiccio decollo di 12 B-2 come culmine dell’Esercitazione Spirit Vigilance“, si legge nella didascalia di una delle immagini rilasciate dall’aeronautica militare statunitense. “L’addestramento di routine assicura che il personale sia sempre pronto a eseguire operazioni di attacco globale, sempre e ovunque.”

Condotta annualmente, la Spirit Vigilance è un’esercitazione progettata per migliorare la letalità e aumentare la prontezza per tutto il personale che supporta la missione del bombardiere stealth B-2 da Whiteman, che è l’unica base operativa di questi bombardieri. In caso di grave crisi, potrebbe essere fondamentale che tutti gli esemplari disponibili siano in volo il più rapidamente possibile per sfuggire alle minacce in arrivo e raggiungere senza problemi o bersagli assegnati.

Sebbene il B-2 sia ben noto per essere furtivo per rimanere fuori dalla vista durante le operazioni nel mondo reale, dimostrazioni pubbliche come quella del 15 aprile a Whiteman sono una parte importante della dimostrazione della triade di deterrenza nucleare americana, di cui questi bombardieri sono un pezzo chiave. La presenza dei bombardieri B-2 in numero significativo è stata utilizzata in passato anche per inviare messaggi di deterrenza anche verso potenziali avversari come la Cina e la Corea del Nord.

In effetti, la piccola flotta di B-2 dell’US Air Force rappresenta un eccellente esempio di un asset adi alto valore. Come evidenziato sopra, i bombardieri hanno una capacità senza precedenti di penetrare le fitte difese aeree nemiche furtivamente per effettuare attacchi nucleari o convenzionali a lungo raggio, il che sarebbe fondamentale durante un potenziale conflitto futuro nell’Indo-Pacifico.

Tuttavia, il fatto che 12 bombardieri stealth B-2 Spirit abbiano volato insieme allo stesso tempo invia anche un messaggio sulla prontezza operativa dell’aereo stesso. Nel dicembre 2022, l’intera flotta di B-2 era stata messa a terra dopo un incidente che ha coinvolto uno dei bombardieri che aveva portato alla chiusura dell’unica pista della base aerea Whiteman. I voli sono ripresi a maggio dello scorso anno dopo una pausa di circa sei mesi. Durante quel periodo, l’US Air Force ha sostenuto che i bombardieri potevano essere utilizzati se assolutamente necessario in risposta a una grave crisi o contingenza.

Come sappiamo, alla fine, il B-2 insieme al B-1 sarà sostituito dal nuovo bombardiere stealth B-21 Raider, con gli ultimi Spirit che dovrebbero andare in pensione all’inizio del 2030. Le prime unità operative del B-21 sono ancora lontane anni dal raggiungere la loro capacità operativa iniziale, e sono programmate per sostituire prima gli squadroni di B-1B Lancer.




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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » oggi, 2:17

Aviation-report.com ha scritto:
Combattimento aereo dissimilare: addestramento congiunto tra aerei da caccia greci e italiani

L’Aeronautica Militare di Atene ha riportato la notizia che martedì 23 e mercoledì 24 aprile 2024 si è svolto un addestramento congiunto al combattimento aereo dissimilare con aerei da caccia dell’Aeronautica Militare Greca e dell’Aeronautica Militare Italiana.

All’addestramento congiunto hanno partecipato un totale di 8 aerei da caccia greci F-16 Block 52+ Advanced dei gruppi di volo 335M e 336M del 116th Fighter Wing, mentre l’Aeronautica Militare italiana ha partecipato con ben 12 aerei da caccia Eurofighter. Nel corso della sua durata sono state eseguite un totale di 3 missioni di combattimento aereo dissimilare DACT – Dissimilar Air Combat Training, 4 contro 4 con scenari operativi di crescente difficoltà e complessità.

Nello specifico, martedì 23 aprile sono state effettuate 2 missioni DACT all’interno della FIR di Brindisi con atterraggio intermedio di 4 F-16 Block 52+ Advanced del 335M presso la base aerea di Gioia del Colle, mentre mercoledì 24 aprile è stata effettuata 1 missione DACT nell’ambito della FIR di Atene.

Gli aerei da combattimento Eurofighter e F-16 si sono così sfidati in combattimenti aria-aria simulati, consentendo ai piloti di sfruttare le caratteristiche di ciascun modello di aereo per ottenere la superiorità aerea. Questo è il cosiddetto combattimento aereo dissimilare DACT, il tipico addestramento costituito da manovre di combattimento aereo tra diversi aerei militari.

Lo scopo dell’attività addestrativa è stato quello di aumentare la prontezza operativa, la capacità di combattimento, la cooperazione e l’interoperabilità dei partecipanti a livello bilaterale e inter-alleanza. Le Dissimilar Air Combat Training sono esercitazioni di difesa aerea svolte per raggiungere elevati obiettivi addestrativi nel combattimento aria-aria e nell’integrazione degli assetti aerei alleati con un elevato ritorno addestrativo dovuto all’intensa attività di volo.

Gli obiettivi del DACT sono quelli di completare la formazione avanzata degli equipaggi dei velivoli da combattimento e di quelli delle unità di comando e controllo, nonché di ampliare sempre di più le capacità di proiezione delle forze aeree impiegate. Questa tipologia di esercitazione è un’eccellente opportunità per testare e addestrare la struttura di comando e controllo ed esercitare il coordinamento del sistemi nazionali di difesa aerea.


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Re: Esercitazioni Ufficiali

Messaggio da Phant » oggi, 2:25

Aviation-report.com ha scritto:
Mare Aperto 2024: iniziata la più imponente esercitazione della Marina Militare

Lo scorso 3 maggio nel Mar Mediterraneo è iniziata l’esercitazione Mare Aperto 2024, la più imponente esercitazione pianificata e condotta dal Comando in Capo della Squadra Navale della Marina Militare, che vedrà impegnati circa 9.500 militari di 22 nazioni (di cui 11 appartenenti alla NATO).

Circa quattro settimane di intenso addestramento, con oltre 100 tra navi, aeromobili, sommergibili e droni. Vi sarà poi una consistente presenza di reparti anfibi, sia della Brigata Marina San Marco sia delle marine di Spagna e Francia nonché del corpo dei Marines statunitensi, tutti con relativi mezzi ruotati e cingolati.

Coinvolti anche gli incursori e i subacquei del COMSUBIN. In ambito interforze e interagenzia, la Mare Aperto 2024 vedrà la presenza di unità di Esercito, Aeronautica, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, oltre a mezzi aeronavali della Guardia Costiera. A questi si aggiunge il personale civile proveniente da diversi istituti universitari, centri di ricerca e organizzazioni del comparto marittimo, della Difesa e di altri dicasteri.

Quest’anno, l’esercitazione coinvolgerà anche il gruppo navale permanente di contromisure mine della NATO dispiegato nel Mediterraneo (SNMCMG2), gli assetti navali operanti nell’ambito dell’iniziativa EUROMARFOR, la forza da sbarco spagnola e il gruppo portaerei francese Charles de Gaulle.

“Lo Strumento marittimo potrà mettere alla prova tutte le sue capacità, agendo nel contesto multidominio e restando interconnesso attraverso le infrastrutture degli innovativi domini cyber e spazio“. Così si è espresso l’ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, Comandante in Capo della Squadra Navale, che ha poi sottolineato come “gli impegni della Marina Militare non sono mai stati così numerosi e sfidanti, con ruoli di comando assolti in tutta l’area del Mediterraneo Allargato, a cominciare dalla direzione tattica di tutte e 3 le missioni navali europee attualmente in corso – Atalanta, Aspides e Irini – della Task Force 153 nell’ambito delle Combined Maritime Forces, oltre che della missione Gabinia nel Golfo di Guinea. La Mare Aperto rappresenta un format esercitativo ormai consolidato e riconosciuto a livello internazionale, che ci permette di addestrare le forze marittime al fine di assolvere questi compiti di comando con capacità e autorevolezza, sviluppando scenari addestrativi sfidanti e coerenti con l’attuale quadro geostrategico mondiale“.

Le forze e il personale della Squadra Navale, che si eserciteranno fino al prossimo 27 maggio, insieme a quelle francesi e spagnole, affiancate da quelle di altre 20 Marine NATO e partner, opereranno nel Mediterraneo centrale in un’area che andrà dal mar Ionio alle coste francesi, inglobando la Sicilia, la Sardegna e la Corsica.

Nel corso dell’esercitazione saranno curati anche gli aspetti di supporto alla popolazione civile in caso di calamità naturali e, in tale ambito, verranno condotte alcune attività addestrative nel porto di Cagliari con il coinvolgimento delle autorità e delle organizzazioni locali, della Protezione Civile Italiana, dell’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana, delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana e del Corpo Italiano di soccorso Ordine di Malta.

A bordo delle unità della Squadra Navale ci saranno anche 65 universitari, tra studenti e docenti accompagnatori, rappresentanti di 15 università italiane che si integreranno all’interno degli staff imbarcati, in funzione del loro percorso di studi. Il coinvolgimento degli studenti, in un rinsaldato rapporto ormai pluriennale, evidenzia il costante impegno della Marina Militare nel promuovere la cultura del mare quale elemento principale per la crescita e la prosperità dell’Italia.

A bordo di nave Cavour ci saranno anche rappresentanti del Centro Alti Studi per la Difesa, il massimo organo di formazione degli ufficiali delle Forze Armate italiane, del Ce.S.I. (Centro Studi Internazionali), del Centro di Geopolitica e Strategia Marittima (CESMAR).


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