Titolo: Il soldato dimenticato
Autore: Guy Sajer
Genere: Memorie
Periodo storico ambientazione: II G.M. - Wehrmacht - fronte russo
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Breve descrizione: Capolavoro assoluto, e non sto enfatizzando di un niente.
Estremamente empatico, se desiderate intuire cosa possa significare dal punto di vista umano vivere una esperienza del genere (non si parla di tattica o strategia), avete trovato il libro da leggere.
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Dopo essere stato osannato dalla critica, dagli storici, da riviste del settore ed inserito nella letteratura accademica militare, furono mosse alcune critiche.
Si contestarono alcuni errori circa date, luoghi e particolari minori sulle divise e procedure.
Si aprì un dibattito tra esperti militari e una parte arrivò alla conclusione che si trattasse di un roman à clef. Praticamente l'autore avrebbe lavorato di fantasia, usando uno pseudonimo, mischiando alle sue esperienze personali, quelle sentite da altri, e modificato la cronologia di alcuni eventi x enfatizzare la carica emotiva.
Successivamente un espero riuscì a rintracciare l'autore.
Questo permise di capire che aveva usato il cognome della madre (tedesca), preferendolo a quello del padre (francese), visto che era volontario nella Wehrmacht.
Ammise gli errori, ma furono confermati in suo favore altri particolari molto sottili (tipo date di stazionamento di navi, ecc).
La sua tesi (che poi è quella sposata dai rimanenti esperti), è che non era sua intenzione scrivere un trattato sulla 2° G.M., ma semplicemente riportare la sua esperienza personale di soldato semplice.
Il passare del tempo e le estreme condizioni mentali e fisiche, avrebbero logorato la memoria, e da qui gli errori.
Credo che qualche reduce abbia testimoniato a favore dell'autore, mentre altri rimangono incerti.
Tutti cmq, riconoscono l'estremo valore intrinseco dell'opera (insomma leggetelo che merita).
Ciao.
X maggiori info --> http://members.shaw.ca/grossdeutschland/sajer.htm
