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da semtex » 21 ottobre 2005, 19:24
Non potevo ovviamente e per ovvie ragioni elencare i più grandi piloti della WW2 e giù di lì(...ah,mi sono ricordato appena adesso di "Pappy"Boyington,Douglas Bader,Adolf Galland,quanti ce ne sono..)per arrivare al col.Nick Parsons che durante 1a Guerra del Golfo si è aggiudicato 3 centri col suo F-15C Eagle(solo a scriverlo mi sudano le mani,avete capito dopo l'esame dove voglio arrivare),entrando di diritto-con 3 abbattimenti certificati,minimo score- nell'albo degli "assi".
...E gli italiani...la guerra non l'hanno fatta anche loro??
Già ,la Regia Aeronautica disponeva di ottimi piloti,ma lasciamo perdere
questo thread,sarebbe come tirare benzina sul fuoco(ed accendere discussioni a non finire). Ho tirato in ballo la Regia solo per raccontare una storia tutta italiana,inclusa in una collana di libri dal titolo "Fatti d'arme di una guerra senza fortuna"iniziati a leggere quando avevo pressappoco 8/9 anni(non sherzo).
E' la storia di un allievo ufficiale pilota,di cui adesso non ricordo il nome,ma andrò a rileggerlo senza dubbio,estremamente portato per l'acrobazia aerea,un vero e proprio folletto dell'aria,che sicuramente avrebbe fatto allibire i suoi colleghi con la svastica.Ma aveva un grosso difetto(guardacaso come il Tom Cruise di "Top Gun"):era molto indisciplinato.Alla scuola di volo di Guidonia/Montecelio fu più volte punito per insubordinazione-passaggi rasotorre,piroette e capriole attorno i colleghi meno smaliziati,insomma rischiò di essere radiato più volte dal
corso.Ma la guerra incombeva e così il nostro furetto venne assegnato ad un gruppo caccia su CR-42.Arrivò anche per lui la sua prima missione di guerra:scorta di un gruppo di SM-79 in missione antinave nel
Mediterraneo.Tutto filò liscio fino all'avvistamento di un convoglio britannico:gli Sm-79 si tuffarono a pelo d'acqua per arrivare i distanza siluro,mentre la contraerea iniziava a martellare e scompigliare i nostri.
Il nostro pilota dall'alto osservava la battaglia,non poteva fare altro e si accorse con orrore che gli aerosiluranti appena si avvicinavano per mollare il siluro venivano colpiti ed abbattuti."Cosa posso fare per aiutarli",si chiese.All'improvviso realizzò e si tuffò nella battaglia facendo quello che gli veniva meglio:acrobazie.Iniziò quindi uno spettacolare numero di figure proprio per attirare su di sè il fuoco della contraerea e lasciare che gli Sparviero agissero indisturbati.il suo numero durò a lungo,
si attirò tutto il fuoco del convoglio,ma alla fine venne abbattuto e precipitò in mare,SENZA SPARARE UN COLPO.Anche gli Inglesi si accorsero del fulgido sacrificio di questo pilota e Sir Andrew Cunningham,com.te della Mediterranean Fleet,ufficialmente riconobbe che mai nella storia delle guerre moderne un uomo si era immolato in questo modo per salvare la vita dei suoi commilitoni.
Direi per finire che non occorre cercare esempi di eroismo nelle aeronautiche straniere:ne abbiamo una,la NOSTRA AERONAUTICA,di cui
sono onorato di farne parte,in cui i piloti erano eroi 2 volte:erano eroi perchè combattevano con mezzi inadeguati e perchè alla fine della guerra le loro gesta sono state dimenticate e la loro memoria vive solo in polverosi libri di autori misconosciuti.A loro il mio ricordo.
Andrea Cosentino ovvero "Zio Sem".